        Bosch, azienda leader nel settore della sicurezza automobilistica, presenta il suo Motorcycle Stability Control (I'MSC). Questo sistema combina l'ABS per motocicli con un'unit&agrave; di misura inerziale (IMU) in 3D o 6D ed &egrave; stato finora disponibile solo per le fasce medio-alte del mercato, ma la partnership recentemente annunciata con TVS Motor Company porter&agrave; il dispositivo sulla nuovissima TVS Apache RTR 310.&nbsp;  BOSCH A EICMA 2023 CON SICUREZZA, TECNOLOGIA E... UN MOTORE ELETTRICO Cosa fa l'MSC Il sistema I'MSC interviene istantaneamente monitorando costantemente i parametri della moto, come l'angolo di inclinazione, per regolare frenate e accelerazioni, mantenendo la stabilit&agrave; in curve e prevenendo improvvisi sbilanciamenti che possono portare ad incidenti.&nbsp;Uno studio recente di Bosch ha rivelato che l'I'MSC potrebbe ridurre in modo significativo il numero di incidenti motociclistici. Il sistema utilizza una serie di sensori per monitorare la dinamica del veicolo, garantendo una risposta rapida per mantenere il motociclista al sicuro. Oltre all'I'MSC, Bosch si impegna a migliorare ulteriormente la sicurezza dei motociclisti attraverso sistemi di assistenza alla guida avanzati (ARAS) che utilizzano sensori radar, impianto frenante, gestione del motore e interfaccia uomo-macchina per prevenire incidenti e migliorare il comfort di guida. Tra le nuove funzioni di assistenza spiccano l'Adaptive Cruise Control (ACC), il Forward Collision Warning e il Blind Spot Detection.  DISPOSITIVI DI SICUREZZA, LA CAMPAGNA DI MOTOAIRBAG PER RIDURRE GLI INCIDENTI       

Il Motorcycle Stability Control assicura una guida pi&ugrave; sicura e controllata, riducendo drasticamrnte il rischio di incidenti grazie a tecnologie innovative

Bosch introduce l'MSC: la nuova frontiera della sicurezza per moto

        Bmw Motorrad ha presentato un brevetto per stimolare la concentrazione del pilota attraverso l&rsquo;elettrostimolazione. Un metodo alternativo per mantenere l&rsquo;attenzione alta e assistere i motociclisti in sella. Serve un pilota reattivo Gi&agrave; il produttore tedesco ha studiato un sistema di sensori in grado di effettuare calcoli istantanei da trasmettere alla centralina elettronica per prevenire e scongiurare incidenti, ma la questione &egrave; la capacit&agrave; di riflessi del pilota: se non mantiene un&rsquo;alta soglia di attenzione, le informazioni della centralina servono a poco. L&rsquo;abbigliamento concepito da Bmw punta a risolvere proprio questa latenza. Scosse elettriche Il dispositivo &egrave; pensato per dare leggere scosse elettriche al motociclista sui muscoli del busto e dell&rsquo;addome. Grazie a questa tensione l&rsquo;abbigliamento eviterebbe possibili disarcionamenti del pilota o conseguenze peggiori in caso di attivazione dei sistemi di sicurezza del mezzo. Il principio &egrave; quello della chirurgia estetica non invasiva, che stimola i nervi per far loro contrarre i muscoli. Bmw sta cercando un modo per rendere pi&ugrave; efficace questa metolodogia, con un contatto pi&ugrave; diretto con la pelle del centauro: intimo tecnico, tute in pelle, collegamenti wireless al sistema di sicurezza della moto. L'importanza del fattore umano Secondo Bmw, gli attuali sistemi di sicurezza e guida semi-autonoma sono limitati dal fattore umano: &egrave; l&rsquo;uomo che deve reagire agli impulsi attraverso i riflessi, ma questo non &egrave; controllabile elettronicamente. La frenata d&rsquo;emergenza, ad esempio, pu&ograve; fare pi&ugrave; danni dell&rsquo;incidente se chi guida non &egrave; in grado di reagire; fornirgli uno stimolo elettrico, pensano a Monaco di Baviera, pu&ograve; essere una soluzione. Forse un po&rsquo; distopica, ma potrebbe essere il nostro futuro. &nbsp;&nbsp; Top5, usato: moto che cresceranno di valore nei prossimi anni (in aggiornamento)       

L'idea &egrave; di realizzare abbigliamento tecnico che contragga i muscoli del motociclista per stimolare i suoi riflessi. Secondo il produttore &egrave; l'anello mancante dei sistemi di sicurezza

BMW dà la scossa al motociclista, in tutti i sensi

La tecnologia consente oggi il massimo della sicurezza a bordo di un veicolo per evitare incidenti e preservare l&rsquo;incolumit&agrave; di conducente e passeggeri. Sulle moto, finora, questo discorso &egrave; stato pi&ugrave; delicato in virt&ugrave; della stessa natura delle due ruote: velocit&agrave;, avventura, o pi&ugrave; semplicemente le dimensioni e l&rsquo;assenza di elementi protettivi come un abitacolo. Per&ograve; nel mondo del motociclismo qualcosa sta cambiando.  DUCATI SU MULTISTRADA V4  Ducati ha sviluppato, negli ultimi quattro anni, il proprio radar anticollisione insieme al Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano. Il sistema conta su un doppio radar (anteriore e posteriore) in grado di monitorare da un lato l&rsquo;Adaptive Cruice Control regolando automaticamente la distanza dagli altri veicoli quando si viaggia tra i 30 e i 160 km/h, dall&rsquo;altro controllare i blind spot (i punti ciechi della visuale) e avvisare quando sopraggiungono veicoli da dietro ad alta velocit&agrave;. Il sistema &egrave; stato implementato sulla Multistrada V4, che ha debuttato il 4 novembre.    RIDE VISION 1 CON TELECAMERE HD  Anche dall&rsquo;estero arrivano soluzioni innovative per la sicurezza stradale dei centauri: l&rsquo;azienda israeliana Ride Vision ha pensato Ride Vision 1, il sistema con due telecamere HD, poste su anteriore e posteriore della moto, che consente di monitorare a 360&deg; tutto ci&ograve; che avviene attorno al mezzo. I dati vengono raccolti ed elaborati da algoritmi predittivi, che si occupano di avvisare il motociclista tramite una serie di LED luminosi. C&rsquo;&egrave; da imparare il pur intuitivo &ldquo;vocabolario&rdquo; del sistema: i segnali luminosi provengono dagli specchietti retrovisori e lampeggiano in giallo se un altro veicolo sta sorpassando, in rosso se non si mantiene la distanza di sicurezza. &nbsp;Le impostazioni per i segnali sono personalizzabili, cos&igrave; come si pu&ograve; impostare la distanza minima di sicurezza: Ride Vision 1 &egrave; stato sviluppato considerando l&rsquo;angolo di piega della moto e la possibilit&agrave; per le due ruote di passare al centro tra due corsie in caso di code.  COMPATIBILIT&agrave;  Ride Vision 1 si collega a smartphone o tablet per tenere sotto controllo ulteriori dati, come il consumo di carburante e chilometri percorsi. C&rsquo;&egrave; la possibilit&agrave; di registrare e condividere i video del viaggio: scommettiamo che la cosa sar&agrave; sfruttata appieno per pubblicare contenuti social. Ride Vision 1 arriver&agrave; sul mercato nel 2021 e ancora non c&rsquo;&egrave; l&rsquo;ufficialit&agrave; riguardo il prezzo, dall&rsquo;azienda fanno sapere che sar&agrave; compatibile con tutti i modelli di motocicletta.      Nuova Ducati Supersport 950: la sportiva per tutti 

Una azienda israeliana presenta il suo sistema con telecamere e algoritmi predittivi: la tutela dei motociclisti &egrave; sempre pi&ugrave; importante

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