        Continua senza sosta l&rsquo;impegno degli enduristi FMI, che dopo aver dato una mano con la drammatica situazione in Emilia Romagna dopo l&rsquo;alluvione, adesso supportano i carabinieri e i vigili del fuoco nel sud Italia. I volontari FMI, infatti, stanno prendendo parte alla Campagna Antincendio Boschivo in Calabria e Sicilia, collaborano con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Il ruolo dei volontari Come detto altre volte, il ruolo degli enduristi FMI in situazione critiche come queste pu&ograve; rivelarsi davvero prezioso e utile. Oltre a monitorare eventuali incendi nelle zone a rischio, aiutano e soccorrono i cittadini in difficolt&agrave;, specialmente nella provincia di Palermo. Spostarsi in sella a una enduro, infatti, consente di raggiungere luoghi rimasti isolati o difficilmente raggiungibili con veicoli a quattro ruote. Giovanni Copioli, Presidente FMI, ha dichiarato: &ldquo;Desidero esprimere la mia pi&ugrave; profonda gratitudine ai Volontari Motociclisti che si stanno dedicando a questa importante missione di protezione civile. Il loro impegno e la loro generosit&agrave; sono un esempio di altruismo e solidariet&agrave;. Queste iniziative, realizzate in collaborazione con le istituzioni e le organizzazioni competenti, evidenziano come il nostro supporto alle attivit&agrave; di Protezione Civile e di difesa del patrimonio ambientale siano continue e indispensabili&rdquo;. MOTO E VACANZE, I CONTROLLI DA FARE PRIMA DI METTERSI IN VIAGGIO       

Alcuni volontari enduristi stanno prendendo parte alla Campagna Antincendio Boschivo nelle due regioni italiane

Incendi in Calabria e Sicilia, arriva l’aiuto dei motociclisti FMI

        ll nuovo Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini si &egrave; espresso in merito al famoso ponte sullo Stretto di Messina, un progetto &ldquo;messo in cantiere&rdquo; da diversi anni ma che non ha mai visto la luce. A riguardo il ministro ha detto che si sta &ldquo;lavorando per dare non all&rsquo;Italia ma al mondo l'opera ingegneristica pi&ugrave; green, pi&ugrave; ecocompatibile di quelle studiate perch&eacute; si guadagnerebbe in termini di inquinamento tolto, dal mare e dall&rsquo;aria, con la velocizzazione del collegamento non fra Sicilia e Calabria ma fra Italia, Europa e resto del mondo, in salute e in denaro". Ed ha ribadito che "costa di pi&ugrave; non farlo che farlo". A queste parole non ha potuto che rispondere Fiorello in una diretta Instagram mentre &ndash; forse &ndash; &egrave; in pausa dalle registrazioni di &ldquo;Viva Rai 2&rdquo;, con il suo fare ironico e giocoso volto per&ograve; a lanciare seri messaggi. E nelle sue parole... ha menzionato anche i motociclisti. Le parole di Fiorello &ldquo;Prima di fare il ponte, facciamo le strade della Sicilia (&hellip;) Il binario doppio non c&rsquo;&egrave;. ci sono due treni, uno si deve fermare perch&eacute; deve passare l&rsquo;altro&rdquo;. Poi introduce la questione autostrada Catania&ndash;Palermo: &ldquo;Provate a farla. Io vi posso dire che i motociclisti della Parigi-Dakar si allenano qui. Quando parti da Catania per andare a Palermo ci sono persino gli psicologi che ti dicono 'piano piano lei arriver&agrave;&rdquo;. &ldquo;Da Reggio Calabria a Messina ci metti tre minuti, poi per arrivare da Messina a Palermo ci metti tre ore&rdquo;. Il video si conclude con una telefonata del Ministro Salvini, con cui per&ograve; Fiorello non riesce realmente a parlare a causa del malfunzionamento dell'audio.              Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Rosario Fiorello (@rosario_fiorello)      CERCASI CAMERIERE CHE GUIDI IL MOTORINO CON VASSOIO IN MANO: L'ANNUNCIO &Egrave; VIRALE       

Il comico in una diretta social ha detto la sua riguardo le strade di Sicilia, dopo aver sentito le parole del Ministro Salvini sullo Stretto di Messina

Fiorello: i motociclisti in Sicilia si allenano per la Dakar

        In splendida posizione panoramica, come un&rsquo;esclusiva terrazza che domina Trapani, le saline, il monte Cofano e le azzurre Egadi all&rsquo;orizzonte, Erice affascina da secoli chi la raggiunge con l&rsquo;incanto del suo abitato. Proprio lei, la citt&agrave; dei misteriosi Elimi, popolo anellenico forse discendente dell&rsquo;antica Troia, e terra di conquista per cartaginesi e romani. Lo testimoniano i resti (sulla collina del Castello) di un luogo sacro in cui veniva praticato il culto di una divinit&agrave; legata alla natura, identificata con Astarte, presso i Fenici, e con Venere Ericina, presso i Romani. Ma soprattutto, inespugnabile fortezza durante il medioevo, periodo storico che si respira ancora oggi passeggiando tra i suoi vicoli acciottolati. Il simbolo della citt&agrave; di Erice &egrave; senza dubbio il Castello normanno, che domina il borgo in posizione strategica; &egrave; raggiungibile con la funivia da Trapani, oppure, per gli appassionati camminatori, attraverso un piacevole sentiero. Costruito sui resti di un antico tempio dedicato a Venere, accanto vi si possono ammirare anche alcune torri di avvistamento e i giardini in stile inglese, voluti dal conte Agostino Pepoli nella seconda met&agrave; del 1800.  Il nucleo abitativo oggi sorge sulla vetta dell&rsquo;omonimo monte, a 720 m. slm. Passeggiando per il borgo, colpisce la roccia griglia degli edifici, che nascondono testimonianze che rincorrono le varie epoche attraverso le relative manifestazioni architettoniche, da quella normanna alla barocca, passando per il gotico ai classici stilemi quattrocenteschi. Un sorprendente viaggio nella storia, arricchito dalle vetrine dei laboratori di artigianato locale, che espongono tappeti e ceramiche variopinte, o dalla variet&agrave; di dolciumi esposti nelle rinomate pasticcerie ericine. Durante la visita si andr&agrave; alla scoperta della Chiesa Madre, che edificata nel XIV secolo fu completamente rinnovata nel XIX, pur lasciando le tre navate, le colonne ad archi e le cappelle del &lsquo;500. Accanto alla chiesa &egrave; visitabile la Torre Campanaria, a cui si pu&ograve; accedere dopo aver percorso i 110 gradini per una vista mozzafiato della citt&agrave; dall&rsquo;alto. Cos&igrave; come anche la Torretta Pepoli, in stile Liberty, voluta dal conte Agostino Pepoli come suo angolo di studio e meditazione, diventa una tappa obbligata per non perdere uno dei panorami pi&ugrave; belli sul Monte Cofano. Di recente &egrave; stata scelta come Osservatorio di Pace e Faro del Mediterraneo. Ad Erice, ha inoltre sede il "Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana", voluto dal fisico trapanese Zichichi in memoria dello scienziato scomparso misteriosamente nel 1938. Ogni anno vi giungono studiosi da tutto il mondo per partecipare ai progetti che qui vengono ideati e intrapresi. La morfologia del territorio ericino consente al visitatore, amante della natura, di scoprirne il territorio anche attraverso i vari percorsi proposti e ben segnalati, come quello del Sentiero di Sant&rsquo;Anna che da Trapani, all&rsquo;altezza della stazione della funivia, si arrampica fino al centro abitato lungo il versante occidentale del Monte Erice.       

In splendida posizione panoramica sul territorio circostante e sull&rsquo;azzurro del Mediterraneo, questo borgo incanta chiunque decida di perdersi tra le sue stradine

Erice, la terrazza sul mare

Non ci sono Bandiere Blu in zona, ma qui le spiagge, il mare e i suoi prodotti sono al centro di paesaggi sorprendenti, in un itinerario motociclistico&hellip; alla &ldquo;ricerca del tonno perduto&rdquo;

Itinerario Sicilia, Costa Lilibea - LE FOTO

Pi&ugrave; di una curva meritevole, tante strade pigre che sembrano pensate per la filosofia custom, tonnare abbandonate, torri, mulini. E sale; il bianco abbacinante del sale marino asciugato che accompagna ogni cambiata di marcia e domina il paesaggio della Costa Lilibea. Fascinoso scenario dove refoli di vento africano dolce e salmastro fanno ancora girare pigramente le ultime pale a vento della Riserva naturale delle saline di Trapani.  PER GODERNE LA VISTA DALL&rsquo;ALTO, prima di attraversare la zona, si salgano i tornanti della SP31 per Erice (imbocco periferia est di Trapani, raggiungibile da Palermo con la A29+variante dir, in un&rsquo;oretta e mezza di guida tranquilla). In cima, il borgo medievale &egrave; un gioiello fatto di mura megalitiche antiche di millenni, vicoli pavimentati a ciottoli, un castello normanno fortificato (Castello di Venere, del &lsquo;200, chiuso il luned&igrave;) e amplissimi panorami.  PER RIDISCENDERE, si prenda invece la comunale che plana verso il golfo di Bonagia, guidando di passione sui tornanti lungo i quali ogni anno si disputa un celebre trofeo automobilistico: la Cronoscalata di Monte Erice. Facendo attenzione ovviamente alle condizioni del fondo e del traffico. La salsesidine ha la brutta tendenza a rendere saponosi gli asfalti. Non serve arrivare fino all&rsquo;innesto della SS187; da Valderice si continua faccia a mare sulla sinistra (SP20), in direzione di Bonagia e della sua storica tonnara, ormai ridotta ad archeologia industriale. Gli edifici sono stati infatti trasformati in albergo.  &nbsp;  NELL&rsquo;ANTICA TORRE si conserva per&ograve; un piccolo Museo della Tonnara: attrezzi da pesca, reti, barconi, strumenti usati nelle mattanze. Di qui, immancabile percorrere i 28 km di SP16 per San Vito Lo Capo, coloritissimo borgo marinaro e ormai rinomata localit&agrave; balneare, inserita in un contesto di area naturale molto suggestiva. Tornati a Trapani, altra escursione consigliata in nome del tonno perduto &egrave; quella all&rsquo;isola di Favignana, 20 min. di aliscafo (www.siremar.it), col suo mare turchino mozzafiato e la sua grandiosa tonnara da poco ristrutturata, l&rsquo;unica ancora in attivit&agrave; (www.anticatonnaradifavignana.com).    A MET&Agrave; STRADA sulla provinciale 21 per Marsala si visiti invece Mozia, citt&agrave;-isoletta con interessanti reperti fenici e cartaginesi. A Marsala, infine, famosa per il suo forte e nobile vino (numerose le cantine ed enoteche, come per esempio la storica Cantina Florio, www.cantineflorie.it), la buona tavola di &ldquo;Assud&rdquo;, osteria molto attenta ai sapori, ricavata in un&rsquo;antica stalla dove transit&ograve; Garibaldi dopo lo sbarco dei Mille, &egrave; un&rsquo;ottima conclusione (sui 30 euro, www.assud.eu). N&eacute; si manchi di vedere la Nave Punica del III secolo a.C., unico esemplare al mondo di nave cartaginese giunta fino a noi, presso il Museo Archeologico Regionale Lilibeo &ldquo;Baglio Anselmi&rdquo;, da poco ristrutturato (9-19 tranne il luned&igrave;). 

Itinerario Sicilia, la Costa Lilibea

Il Moto Club del Tirreno annuncia la quinta edizione del Moto Giro di Sicilia, in programma dal 25 aprile al 1&deg; maggio, evento che ogni anno vede numerosi partecipanti da ogni regione d&rsquo;Italia. Un successo crescente, quello dell&rsquo;evento siciliano, che si avvale del supporto di tutti i&nbsp;moto club locali.  PROGRAMMA - &nbsp;L&rsquo;edizione di quest&rsquo;anno vedr&agrave; i partecipanti partire da Palermo il 25 aprile e, dopo una tappa ad Alcamo, imbarcarsi sul traghetto per raggiungere Favignana, la maggiore delle isole Egadi.  Tornati in Sicilia il programma prevede un passaggio da Marsala, dalle Saline e dall&rsquo;isola di Mozia per raggiungere domenica Erice con la funivia, o, in alternativa, con la moto.  Il luned&igrave; sar&agrave; la volta di Mazara del Vallo, citt&agrave; del Satiro danzante e dei quartieri arabi, e nel pomeriggio le piazze di Castelvetrano. Il Moto Giro si concluder&agrave; il 1&deg; maggio a Montevago, uno dei comuni della valle del Belice dove si ricorda il cinquantesimo anniversario del sisma che devast&ograve; il territorio.  A completare il Moto Giro, la visita ad alcuni musei e chiese, ma anche le degustazioni dei dolci e prodotti tipici.  Qui il programma. 

La quinta edizione vedr&agrave; il via il 25 aprile da Palermo e, dopo una tappa ad Alcamo, si imbarcher&agrave; sul traghetto che porta a Favignana, la maggiore delle isole Egadi.

Moto Giro di Sicilia 2018, tutte le info

Il viaggio alla scoperta dei panorami e delle meraviglie della Targa Florio partir&agrave; il 27 ottobre da Palermo, con l&rsquo;obiettivo di portare i rider per otto giorni a scoprire le strade che collegano il mar Tirreno all&rsquo;Etna, passando per borghi come Novara di Sicilia dove il tempo sembra essersi fermato.  La vista dell&rsquo;Etna, maestosa e affascinante, con strade ricche di curve e tornanti che si alternano dal fitto bosco ai lunari paesaggi lavici, la turistica Taormina con i negozi alla moda e la sorprendente Acireale, la scoperta del barocco siciliano con citt&agrave; d&rsquo;arte come Noto e Modica: attraverso percorsi unici come la&nbsp; strada che ha dato vita alla leggendaria &quot;Targa Florio&quot; si raggiunger&agrave; Agrigento con i suoi Templi che dominano il mar Mediterraneo.  Ad organizzare il viaggio sar&agrave; Motoexplora, nato nel 2006 e oggi uno dei principali tour operator europei specializzato nell&rsquo;organizzazione di viaggi in moto. &ldquo;Abbiamo dedicato molti anni allo studio e alla realizzazione delle nostre proposte, considerando ogni viaggiatore non solo un cliente ma un caro amico con cui condividere la passione del mototurismo&rdquo; dicono. &ldquo;Amiamo viaggiare con calma, godendoci i panorami e le meraviglie che ci lasciano col fiato sospeso, da tenere sempre nel cassetto dei nostri ricordi pi&ugrave; cari&rdquo;.  PROGRAMMA  1&deg; giorno sabato: arrivo a Palermo: con il traghetto proveniente da Genova o Civitavecchia.  2&deg; giorno domenica: la costa tirrenica ed i Nebrodi 250 km circa; visita a Cefal&ugrave; e al parco dei Nebrodi. A Randazzo l&rsquo;immancabile sosta per gustare il tipico gelato al pistacchio;  3&deg; giorno luned&igrave;: la ss 185 e l&#39;Etna km 160 ca. Destinazione Etna attraverso la ss.185, definita tra le pi&ugrave; belle strade di Sicilia, attraversando borghi come Novara di Sicilia. Si raggiunger&agrave; quota 2000 m slm e si passegger&agrave; sui bordi dei crateri Silvestri. In serata cena e pernottamento ad Acireale;  4&deg; giorno marted&igrave;: colazione con granita e brioches e la scoperta della citt&agrave; di Acireale; una passeggiata per le rinomate vie di Taormina e per chiudere la giornata una cena sul mare presso un tradizionale ristorante costruito sulle palafitte;  5&deg; giorno mercoled&igrave;: il barocco e le tradizioni, km 290 ca. Visita a Noto e Caltagirone con le sue ceramiche. In serata cena e pernottamento;  6&deg; giorno gioved&igrave;: Enna/Enna km 240 ca. Le colline ennesi e il castello di Sperlinga, vivendo il percorso della leggendaria &quot;Targa Florio&quot;, fino alle Madonie.  7&deg; giorno venerd&igrave;: km 200 ca. Da Mussomeli ad Agrigento passando per la valle dei Templi, da Sciacca, a Caltabellotta, fino ad arrivare a Sambuca di Sicilia;  8&deg; giorno sabato: la strada del cinema &ndash; Palermo km 150 ca. In mattinata partenza per scoprire i ruderi di Poggioreale, citt&agrave; fantasma, distrutta dal terremoto che nel 1968 sconvolse la valle del Belice, utilizzata come location per il film Malena, di Tornatore. Si proseguir&agrave; alla volta di Palazzo Adriano, Prizzi e Corleone. Arrivo al porto di Palermo previsto per le ore 16,30.  Qui per maggiori info.&nbsp;&nbsp; 

La Sicilia con le sue strade e la sua storia, da visitare in moto in otto giorni: la partenza sar&agrave; il 27 ottobre

In moto sulle tracce della Targa Florio

Un percorso alla scoperta di uno degli angoli pi&ugrave; affascinanti della Sicilia occidentale

Itinerario in Sicilia: curve e suggestioni tra le province di Trapani e Agrigento

Una Sicilia che non ti aspetti, proprio a ridosso di alcuni dei luoghi che hanno reso celebre questa terra nel mondo. Un itinerario che prende avvio dalla provincia di Trapani, per andare alla scoperta dell&rsquo;entroterra agrigentino, fino a raggiungere la costa, con la celebre Scala dei Turchi. Un angolo di Trinacria immeritatamente poco noto dal punto di vista del piacere motociclistico.  DA SELINUNTE A CHIUSA SCLAFANI: 80 KM CIRCA - Questo giro &egrave; l&rsquo;ideale se ci si trova a soggiornare nel trapanese e, ancora meglio, se si fa base nella splendida localit&agrave; turistica di Marinella di Selinunte: mare incredibile e il fascino dell&rsquo;acropoli. Da qui, Partanna, vero e proprio punto d&rsquo;inizio dell&rsquo;itinerario che ti sto per descrivere, &egrave; facilmente raggiungibile (anche attraverso l&rsquo;autostrada gratuita A29). Raggiuntone il centro abitato, dovrai seguire le indicazioni in direzione Montevago. Questo primo tratto si raggomitola attraverso un misto stretto, a tratti particolarmente piacevole (bench&eacute; la strada non invogli a forzare esageratamente il ritmo), caratterizzato da panorami insolitamente verdi, anche durante la torrida estate siciliana.  Giunto a Montevago, prosegui spedito in direzione Santa Margherita di Belice. Siamo lungo uno dei percorsi del vino dell&rsquo;Isola (come dimostra la vicina Salaparuta, nota per alcuni vigneti piuttosto rinomati). Da Santa Margherita Belice segui, prima le indicazioni per Sciacca, dopodich&eacute;, non appena le incontri, quelle per Sambuca di Sicilia - Lago Arancio.  Ora ti trovi sulla SS188. Davvero piacevole da percorrere (soprattutto con la luce del mattino), il tratto che raggiunge Sambuca costeggiando il lago: paesaggi verdeggianti e vigneti (lungo la strada, sono numerose le cantine e i &ldquo;Feudi&rdquo; del vino). Il lago, un ampio bacino artificiale, offre scorci bucolici cui ti consiglio di dedicare un po&rsquo; di tempo. Da Sambuca di Sicilia prosegui per Chiusa Sclafani... l&rsquo;itinerario cambia ritmo, divenendo particolarmente coinvolgente, sia per il paesaggio (che ti avvolger&agrave;, suggestivo, con atmosfere da &ldquo;Magna Grecia&rdquo;), che per il nastro d&rsquo;asfalto piacevolmente ondulato.  DA CHIUSA SCLAFANI AD AGRIGENTO: 120 KM CIRCA - Entrando a Chiusa Sclafani, prenditi qualche attimo per esplorarne il caratteristico centro, che ti sorprender&agrave; con chiese e costruzioni d&rsquo;epoca di particolare bellezza, e persino una fontana, con annessa vasca abbeveratoio, dove vedrai nuotare enormi pesci (carpe e carassi). A proposito, l&rsquo;acqua &egrave; freschissima, l&rsquo;ideale se stai patendo il caldo. Prima di lasciare Chiusa Sclafani ti consiglio una sosta al forno &ldquo;Pane Pizza e fantasia&rdquo;. Siediti ad uno dei tavolini all&rsquo;esterno e affonda i denti in una focaccia ripiena, cipolla e sarde.  Si torna in sella. Un bel tratto di strada panoramico e ti si aprir&agrave;, suggestiva davanti agl&rsquo;occhi, la piazza di Palazzo Adriano, celebre set del film (vincitore dell&rsquo;oscar ) &ldquo;Nuovo cinema Paradiso&rdquo; di Giuseppe Tornatore. Suggestioni da macchina del tempo. La tradizione, inoltre, vuole che il politico Francesco Crispi sia nato in una carrozza proprio nel territorio di Palazzo Adriano, dove poi ha trascorso la sua infanzia. Dopo averne attraversato i vicoli e la piazza, lascia Palazzo Adriano e prosegui l&rsquo;itinerario in direzione Prizzi.    Anche questo tratto di SS188 &egrave; moto piacevole da guidare, con belle curve, e panorami che non mancano di suggestioni, chilometro dopo chilometro. Continua verso Prizzi (nome che risulter&agrave; subito familiare ai fan della saga de Il Padrino) e da qui, dopo una veloce deviazione al lago (dagli splendidi scorci meditativi) svolta in direzione Agrigento sulla SS118, seguendo prima le indicazioni per Lercara Friddi e poi, sulla destra, quelle per Santo Stefano Quisquina, non appena avrai raggiunto lo svincolo.  Molto intrigante, per panorami e piacere di guida, il tratto di strada tra Prizzi e Santo Stefano Quisquina. Ma il divertimento vero deve ancora arrivare. Giunto all&rsquo;altezza di Bivona, la SS118, in direzione di Alessandria Della Rocca, diventa a dir poco esaltante, con curvoni veloci, uno dietro l&rsquo;altro, dove sperimentare angoli di piega iperbolici, che mettono a dura prova le spalle degli pneumatici. Danger: il tasso di adrenalina, lungo questo tratto, potrebbe salire pericolosamente oltre i livelli di guardia.  Si prosegue cos&igrave; fino a Cianciana, dove la SS118 cambia nuovamente volto, catapultandoti in un ambiente sospeso tra presente e passato, fatto di valli dorate, puntellate qua e l&agrave; di verde, e attraversate da bucolici corsi d&rsquo;acqua. Paesaggi pittoreschi e remoti in cui godersi tutto il piacere di guida regalato da un nastro d&rsquo;asfalto curvoso (da pieno &ldquo;misto stretto&rdquo;), che si infila in suggestive gole. Insomma, il tratto di SS118, da Prizzi a Raffadali (appena prima), &egrave; tra quelli motociclisticamente pi&ugrave; belli e appaganti di tutta la Sicilia occidentale. Da Raffadali si raggiunge in breve Agrigento, con la sua Valle dei Templi famosa in tutto il mondo.  Da Agrigento, dopo aver dedicato il giusto tempo ad uno dei parchi archeologici pi&ugrave; affascinanti dell&rsquo;orbe terraqueo, torna in moto e prosegui in direzione Trapani sulla SS115. Un tratto di strada un po&rsquo; noioso, che per&ograve;, andando verso Porto Empedocle, e poi girando per Hotel Madison, ti porter&agrave; alla famosa Scala dei Turchi. Un incanto per gli occhi e... un meraviglioso bagno tra le acque turchesi da non mancare.    DA NON PERDERE  # Una passeggiata sulla piazza di Palazzo Adriano, e attraverso i suoi vicoli, alla scoperta delle location che hanno reso indimenticabili le atmosfere del film &ldquo;Nuovo Cinema Paradiso&rdquo;. # Marinella, con i templi e l&rsquo;acropoli di Selinunte. Molto diversa dalla valle dei templi di Agrigento. In un certo senso, la visita risulta pi&ugrave; intensa, soprattutto se si sceglie l&rsquo;orario giusto: il tardo pomeriggio, sul far del tramonto, &egrave; un momento magico. Piacevole anche il borgo marinaro di Marinella, che la sera si anima tra localini e botteghe artigiane. # La valle dei templi di Agrigento, per ricchezza e vastit&agrave;, &egrave; semplicemente uno dei siti archeologici pi&ugrave; noti e suggestivi al mondo. Un tuffo nel passato glorioso di queste terre, culla di arti raffinatissime e civilt&agrave;. # La Scala dei Turchi, a Realmonte, nei pressi di Porto Empedocle,&egrave; una strabilinate falesia di marna bianchissima, circondata da un mare cristallino dalle mille sfumature, tra il verde e l&rsquo;azzurro. Consigliato il costume # Un&rsquo;arrampicata nel centro storico di Chiusa Sclafani, paesino sviluppato in altezza di origine medievale dell&rsquo;alto Belice corleonese. Tante, e pregevoli, le splendide chiese barocche. Alcune, non restaurate, trasmettono un incredibile fascino decadente. Il consiglio &egrave; di varcarne la soglia e lasciarsi rapire dall&rsquo;inattesa ricchezza dei tesori d&rsquo;arte custoditi al loro interno. # Il lago di Prizzi, nei pressi dell&rsquo;omonima cittadina, offre paesaggi d&rsquo;incredibile bellezza. Il colore dell&rsquo;acqua, che muta durante le ore del giorno dal verde all&rsquo;azzurro intenso, in base al tipo di luce, esalta l&rsquo;ambiente circostante, fatto di sterminate colline, coltivate per lo pi&ugrave; a grano, che degradano verso l&rsquo;orizzonte. La vista dall&rsquo;alto, verso Prizzi, consente di assaporare un&rsquo;inconsueta sensazione di placida e desolata immensit&agrave;.  (Foto di Diego D&#39;Andrea) 

Un itinerario affascinante, a caccia di curve, tra le province di Trapani e Agrigento, fino alla magia della Scala dei Turchi

Sicilia in moto: le emozioni che non ti aspetti

L&rsquo;appuntamento del 7-8 maggio per maxi enduro e rallysti ha come primo scopo la promozione turistica del territorio tra le province di Catania e Messina e si rivolge principalmente al turismo in fuoristrada leggero ma anche alla navigazione con roadbook e gps in un percorso a parte.  Dietro tutto questo l&rsquo;unione di diverse realt&agrave; del settore moto: lo storico Motoclub Nicolosi Etna, Enduro Island e l&rsquo;ideatore del progetto Quelli Delle Palle Eoliche, ma anche la stessa FMI Sicilia.  I tipi di percorso  Il Turismo Stradale prevede solo asfalto&nbsp;e verr&agrave; seguito da staffette formate da viaggiatori di lungo corso, inoltre sar&agrave; presente 1 meccanico e 1 persona qualificata al primo soccorso (BLSD). Sar&agrave; lungo 150Km circa, con soste programmate. Maxi Enduro Soft + Quad &egrave; un percorso principalmente panoramico, niente grandi pendenze n&eacute; grosse difficolt&agrave; tanto da aprirlo anche a moto tipo GS1200, anche in coppia. Il percorso sar&agrave; sempre seguito da staffette, 1 meccanico e 1 persona qualificata al primo soccorso (BLSD).&nbsp;Nel percorso saranno presenti delle fettucce che verranno mostrate prima della partenza al breafing ma comunque le staffette prevedono 1 aprifila, 2 chiudifila e altra gente dello staff identificabile da casacche in mezzo al gruppo.&nbsp;Lunghezza di 120 km circa con soste programmate. Motorally Navigazione &egrave; la novit&agrave; dell&rsquo;evento, l&rsquo;idea &egrave; nata per accontentare tutti i rallysti e prevede infatti un percorso pi&ugrave; elaborato e pi&ugrave; lungo di livello medio-alto.&nbsp;Si prevedono dei controlli a timbro &ldquo;tipo gara&rdquo; in alcuni paesi attraversati per rendere l&rsquo;atmosfera vicina a un vero rally (non &egrave; una manifestazione competitiva). Per un fattore di sicurezza, in quanto il percorso sar&agrave; privo di aprifila, ci saranno 2 moto che partiranno successivamente al gruppo, di cui una sar&agrave; guidata da una persona abilitata al soccorso. Questo sistema di controllo a timbro consentir&agrave; alle moto scopa di identificare la zona dell&rsquo;eventuale problema o di eventuale mancato timbro e presentare in breve tempo assistenza meccanica o medica. Si consiglia la navigazione in gruppo minimo di 2 persone. Il percorso in totale coprir&agrave; una distanza di circa 160 km.  L&rsquo;idea di fare promozione turistica &egrave; quella anche di dare la possibilit&agrave; di far conoscere la zona e il territorio a prezzi speciali: &euro; 35.00 per i due giorni di evento e &euro; 28,00 per la sola domenica.  Programma per sabato e domenica:  Welcome Kit  Escursione turistica del Sabato mattina (facoltativa)  Partecipazione al test moto  Posto tenda presso la struttura Kikajon&nbsp;(**)  Degustazione di prodotti tipici siciliani  Cena a base di carni locali e vino  Assicurazione FMI  Giro della Domenica  Assistenza  Roadbook o traccia GPS (*)  1 giorno (8 Maggio 2016) costo: &euro; 28,00  Welcome Kit  Assicurazione FMI  Giro della Domenica  Assistenza  Roadbook o traccia GPS (*)  I termini di iscrizione per il Giro Rally (anche per la sola domenica) scadono il 28 aprile 2016.  (*) Per il Giro Rally il Readbook verr&agrave; inviato luned&igrave; 2 maggio 2016&nbsp;in formato PDF insieme alla traccia GPS ai soli iscritti. Il percorso non verr&agrave; segnato da fettuccia e per motivi di sicurezza prevede 5 controlli a timbro per consentire allo staff di effettuare eventuale assistenza o soccorso.  (**)&nbsp;Per chi non volesse alloggiare in tenda ma preferisce la soluzione del B&amp;B o Agriturismo a prezzi convenzionati pu&ograve; contattare il responsabile &ldquo;Dino&rdquo; (Leonardo Lanzafame) al numero:&nbsp;347 2849941  Per ulteriori informazioni scrivere a: quellidellepalleeoliche@virgilio.it  &nbsp;Fiammetta La Guidara    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;

Appuntamento il 7-8 maggio per maxi enduro e moto da rally sulle piste tra Catania e Messina

Enduro in Sicilia

ALLA RICERCA DEL TONNO PERDUTO - Tonni, strade da custom, qualche curva meritevole, torri e mulini. E sale; il bianco abbacinante del sale che accompagna ogni cambiata di marcia e domina il paesaggio della Costa lilibea. in questo fascinoso scenario, un refolo dolce e salmastro fa ancora girare pigramente le ultime pale a vento della Riserva naturale delle saline di Trapani. Per goderne la vista dall&rsquo;alto, prima di attraversare la zona, si salgano i tornanti della sP3 per Erice (imbocco periferia est di Trapani, raggiungibile da Palermo con la a29 in un&rsquo;oretta di guida tranquilla). in cima, il borgo medievale e&#768; un gioiello fatto di mura megalitiche antiche di millenni, vicoli pavimentati a ciottoli, un castello normanno fortificato (Castello di Venere, del &lsquo;200, chiuso il lunedi&#768;) e amplissimi panorami. Per ridiscendere, si prenda invece la comunale che plana verso il golfo di Bonagia, guidando di passione sui tornanti lungo i quali ogni anno si disputa un celebre trofeo automobilistico (www.cronoscalatamonterice. it). insomma, un tracciato a prova d&rsquo;adrenalina, facendo attenzione alle condizioni del fondo e al traffico. Non serve arrivare fino all&rsquo;innesto della ss187, da Valderice si continua faccia a mare sulla sinistra (sP20), in direzione di Bonagia e della sua storica tonnara, ormai ridotta ad archeologia industriale. Gli edifici sono stati infatti trasformati in albergo. Nell&rsquo;antica torre si conserva pero&#768; un piccolo Museo della Tonnara: attrezzi da pesca, reti, barconi, strumenti usati nelle mattanze. Di qui val la pena percorrere i 28 km di sP16 per san Vito lo Capo, coloritissimo borgo marinaro, in tempo per il tradizionale festival settembrino del cous cous (www.couscou- sfest.it). Tornati a Trapani, altra escursione consigliata in nome del tonno e&#768; quella all&rsquo;isola di Favignana, 20 min. di aliscafo (siremar, tel. 892123), col suo mare turchino mozzafiato e la sua grandiosa tonnara da poco ristrutturata, l&rsquo;unica ancora in attivita&#768; (www.anticatonna- radifavignana.com). a meta&#768; strada sulla provinciale 21 per Marsala si visiti invece Mozia, citta&#768;-isoletta con interessanti reperti fenici e cartaginesi. a Marsala, infine, famosa per il suo forte e nobile vino (numerose le cantine ed enoteche, come per esempio la storica Cantina Florio, www.cantineflorio.it), non si manchi di vedere la nave punica del iii secolo a.C., unico esemplare al mondo, presso il Museo archeologico (9-19 tranne il lunedi&#768;).  PER MANGIARE:  ERICE La Pentolaccia e&#768; un famoso locale ricavato in un antico convento del &lsquo;600. Propone i sapori tipici della cucina siciliana: caponata di melanzane, pasta alla bottarga di tonno, sarde beccaficu, pesce spada al marsala, dolci di mandorle, cannoli, cassate all&rsquo;ericina. Chiuso il martedi&#768; (www.ristorante- lapentolaccia.it). MARSALA Gnoccoli tonno e melanzane con ciliegino e mentuccia, panzerotti alle erbe con crema di crostacei, pesce spada arrosto con cozze e funghi porcini, tortino di cantalupo e ananas con salsa caramello: originali bonta&#768; dal menu&#768; del ristorante &ldquo;A due Passi dal Mare&rdquo;, localita&#768; Torre Sibiliana (tel. 0923-732362).  PER DORMIRE:  TRAPANI PACECO il &ldquo;Relais Antiche Saline&rdquo; (www.relai- santichesaline.it) s&rsquo;affaccia all&rsquo;interno della Riserva naturale delle saline di Trapani; un edificio storico con vista sui mulini a vento e l&rsquo;isola di Favignana. Le camere presentano arredi in stile anticato, con piscina privata e trattamenti benessere. da 120 Euro la doppia. TONNARA DI BONAGIA A 20 metri dalla spiaggia, il Residence Tamarea dispone di unita&#768; abitative autonome con veranda, parcheggio e wi-fi gratuito per gli ospiti. dispone anche di piscina, solarium, campo bocce, bar e possibilita&#768; di noleggio gommoni (www.tamarea.it).    LE SORPRENDENTI PIETRE DEL NORD - La via di collegamento del nord della Sardegna. Una strada tuttora meritevole della nostra attenzione. Si tratta infatti di un magnifico tracciato con molte belle curve che consente un approccio all&rsquo;isola alternativo al solito mare, passando la Valle del- la Luna di Aggius, le sugherete di Tempio Pausania (care a Fabrizio De Andre&#768;), i paesaggi del lago turchino del Coghinas, la foresta pietrificata di Martis. 130 indimenticabili chilometri, seguendo la statale e le sue deviazioni. L&rsquo;ideale, comunque, venendoci in moto, e&#768; un grande anello che comprenda sia la via di monte (SS127) che quella, piu&#768; battuta, di costa. Dove s&rsquo;annida tra l&rsquo;altro uno straordinario zoo di pietra. Vediamolo. Raggiunta Olbia in traghetto, s&rsquo;imbocca subito la SS125 verso sud. Dalla spiaggia di San Teodoro, a 30 km dai moli, partono le escursioni in barca per le antistanti isole Molara e Tavolara. Bellissime. Dove s&rsquo;ammirano la &ldquo;roccia del cane&rdquo; e il &ldquo;dinosauro&rdquo;, mostro di pietra che pare spingersi al largo mantenendo la testa fuori dall&rsquo;acqua. Ripresa la statale, stavolta verso nord, ecco il bivio per Porto Cervo, una fra le zone piu&#768; inaccessibili della Gallura fino agli anni &rsquo;60 e oggi sfilata continua, da giugno a settembre, di panfili, yacht e vip. Per qualcosa di piu&#768; verace, il complesso nuragico di Malchittu, dell&rsquo;eta&#768; del bronzo, e&#768; a 20 km, nell&rsquo;immediato entroterra di Arzachena. Vicino s&rsquo;incontra anche il cosiddetto &ldquo;fungo&rdquo; di pietra, tra un susseguirsi di bizzarre formazioni calacaree: i &ldquo;tafoni&rdquo;. La piu&#768; celebre delle sculture naturali della Costa Smeralda e&#768; pero&#768; Capo d&rsquo;Orso (SP123, 5 km da Palau): la sagoma di un enorme plantigrado che scruta torvo il mare. Nei pressi di S.Teresa di Gallura (N.133, 5 km dal paese), le scogliere di Capo Testa formano invece il profilo di un volto umano con la tipica berretta sarda in testa. La provinciale 90 prosegue costeggiando il mare fino a Vignola, poi si fa ondulata e corre tra alture a macchia, sparse di massi acuminati. Una volta a Castelsardo, visitata la rocca medievale dei Doria (tel. 079-471380, ore 9-18), all&rsquo;incrocio di Multeddu (4 km, SS134), impossibile non concedersi una foto ricordo dinanzi alla roccia piu&#768; simpatica di tutte: &ldquo;l&rsquo;elefante&rdquo;, che sembra allungare la proboscide in una costante richiesta di noccioline ai passanti. Per la foresta pietrificata di Martis, antica 20 milioni di anni e vasta 100 kmq (localita&#768; Carrucana, accesso libero), sono appena 30 km. Guidatissimi. Il ritorno verso Olbia e&#768; ovviamente lungo la SS127.  PER MANGIARE:  CASTELSARDO Ai piedi della fascinosa Rocca dei Doria, il ristorante &ldquo;Il Cormorano&rdquo; propone cucina creativa d&rsquo;assoluta qualita&#768;, fatta di piatti come sfogliatina calda allo zafferano con seppie e funghi di stagione, dentice di lenza con castagne, agnello con guanciale e cipolle rosse ed altre delizie (www.ristoranteilcormorano.net). TEMPIO PAUSANIA L&rsquo;Agnata, antico stazzo semi-diroccato, fu acquistato negli anni &rsquo;60 dal cantautore Fabrizio De Andre&#768;, che ne fece la sua dimora. Oggi e&#768; un ricercato agriturismo con un ottimo ristorante dalla tipica cucina: zuppa gallurese, porcetto arrosto, formaggi locali, mirto della casa. Sui 40 Euro (www.agnata.it)  PER DORMIRE:  SANT&rsquo;ANTONIO DI GALLURA Sulla strada tra Arzachena e Calangianus, l&rsquo;Aldiola Country Resort (tel. 079-668026) e&#768; un albergo 4 stelle strategicamente posizionato ad un tiro di ruote dai piu&#768; rinomati luoghi della Costa Smeralda. Dotato di piscina, centro wellness e arredi in stile sardo. 89 Euro in camera doppia con ampio parcheggio. PORTO ROTONDO L&rsquo;Agriturismo Li Sitagli (tel. 0789- 33369) e&#768; un tipico stazzo gallurese che sorge ai piedi del Monte Cugnana, in stupenda vista sul golfo omonimo. 8 camere armoniosamente inserite tra rocce, fiori e olivi con ingresso indipendente e parcheggio. Il vitto e&#768; composto da piatti tipici locali. 50 Euro la mezza pensione.  

La quarta puntata dedicata ai viaggi last minute. Per il week end ma non solo 

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