        &Egrave; finito nei guai un 27enne della provincia di Treviso che &egrave; stato beccato in sella a uno scooter senza essere assolutamente in regola. La prova &egrave; arrivata grazie ai controlli su strada del Servizio Associato di Polizia Locale dell&rsquo;Asolano con il Targa System, ovvero il sistema che grazie a un server collegato con il Ministero dei Trasporti identifica, in tempo reale, un mezzo non assicurato o non revisionato, o inibito alla circolazione. Sanzioni su sanzioni Qual &egrave; stato il responso? Lo scooterista &egrave; stato trovato, il 19 gennaio 2024 poco dopo le 14, a circolare non solo senza patente, ma anche con il mezzo n&eacute; assicurato n&eacute; revisionato, nello specifico di stratta un Peugeot 125 cc. Secondo quanto riportano i quotidiani locali, l&rsquo;assicurazione era scaduta il 20 dicembre 2023 e la revisione il 31 gennaio 2023. Ad aggiungere gravit&agrave; a una situazione gi&agrave; abbastanza &ldquo;tragica&rdquo;, la scoperta da parte degli agenti del fatto che il 27enne non avesse mai conseguito la patente di guida. Lo scooter &egrave; stato sequestrato e al suo conducente &egrave; stata fatta una multa salatissima, per un totale di 6.139 euro. LA QUESTIONE 30KM/H       

&Egrave; accaduto in provincia di Treviso e il finale &egrave; stato quello pi&ugrave; giusto: mezzo sequestrato e una sanzione salatissima

In scooter senza patente, assicurazione e revisione: maxi multa da 6mila euro

        Fine dell&rsquo;anno e tempo di conti da fare, anche in previsione delle prime spese del 2024, con le scadenze in arrivo. Tra queste non manca ovviamente la revisione della moto che, ricordiamolo, va fatta &ldquo;entro&nbsp;quattro anni&nbsp;dalla&nbsp;data di prima immatricolazione&nbsp;e successivamente&nbsp;ogni due anni&rdquo;, come riportato dall&rsquo;articolo 80 comma 3 del Codice della Strada. Va da s&eacute; che nel 2024, sono interessati alla revisione i veicoli immatricolati nel 2020 (per i ciclomotori si intende l&rsquo;anno del rilascio del certificato di circolazione) e i veicoli sottoposti all&rsquo;ultima revisione nel 2022. BONUS BENZINA, ATTIVAZIONE E VERIFICA SALDO: TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE&nbsp; I dettagli Andando pi&ugrave; nel dettaglio, va specificato che la revisione della moto dopo quattro anni dalla prima immatricolazione va effettuata entro il mese in cui &egrave; stata rilasciata la carta o il certificato di circolazione. Mentre per quanto riguarda quella ogni due anni, Entro il mese corrispondente all&rsquo;ultima revisione. Quanto costa fare la revisione? Motorizzazione civile,&nbsp;centri di revisione&nbsp;e&nbsp;officine autorizzate sono tutti indirizzi ai quali si pu&ograve; effettuare la revisione delle propria moto. Ma quanto costa? I costi sono diversi in base al luogo in si sceglie di farla, e cambiano anche i tempi (per esempio, la Motorizzazione &egrave; la pi&ugrave; economica ma i tempi di attesa sono pi&ugrave; lunghi). Tornando ai prezzi, siamo a 45 euro presso la Motorizzazione Civile, con prenotazione; 78,75 euro presso un centro revisioni auto/moto o un&rsquo;officina autorizzata. Le possibili multe Chi non effettua la revisione della propria moto entro i tempi stabiliti rischia, ovviamente, una multa. Chi viene fermato con la revisione scaduta pu&ograve; incorrere in una sanzione da 173 a 694 euro, raddoppiabile qualora la revisione venisse omessa pi&ugrave; di una volta. Fino a che la revisione non viene effettuata, inoltre, si rischia anche il divieto di circolazione del mezzo. Ma non &egrave; finita: chi viene beccato a circolare durante il divieto pu&ograve; vedersi arrivare una multa che va da 1.998 a 7.993 euro, oltre al fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni, fino alla confisca in caso di recidiva. ASSICURAZIONE PER I VEICOLI ISCRITTI AL REGISTRO STORICO: LE TARIFFE CON FMI E UNIPOLSAI       

Quanto costa, dove farla e ogni quanto tempo. E per chi circola senza aver effettuato il controllo nei tempi stabiliti ci sono multe salate

Revisione moto 2024: tutto quello che c’è da sapere

        La conclusione dell&rsquo;iter &egrave; a un passo e finalmente i motociclisti francesi vedranno la loro richiesta realizzata dopo 10 anni di insistenza: dal prossimo aprile infatti non sar&agrave; pi&ugrave; necessario sottoporre la propria moto al "contr&ocirc;le technique", cio&egrave; alla revisione. BONUS REVISIONE, PROROGA FINO AL 30 APRILE PER FARE DOMANDA Controllo "inutile" La F&eacute;d&eacute;ration Fran&ccedil;aise de Motocyclisme e la F&eacute;d&eacute;ration des Motards en Col&egrave;re si sono battuti per anni per veder abolito il decreto e lo scorso 22 marzo ce l&rsquo;hanno fatta. L&rsquo;ufficialit&agrave; si avr&agrave; con le firme dei ministri e la pubblicazione definitiva. Il motivo principale della richiesta &egrave; la presunta &ldquo;inutilit&agrave;&rdquo; della revisione, poich&eacute; secondo alcuni studi portati avanti dalle due associazioni, solo una piccolissima percentuale degli incidenti in moto &egrave; causato da un guasto tecnico. Per questo motivo, sottoporre il proprio mezzo a due ruote a revisione significherebbe solo una spesa di denaro quasi inutile per i proprietari dei veicoli. In Francia l&rsquo;obbligo di revisione doveva essere introdotta nel 2022, dopo la direttiva UE che chiedeva a tutti i paesi membri di adottare la stessa tempistica per il controllo, ovvero ogni 2 anni. Con la pandemia, Macron aveva deciso di posticiparne temporaneamente l&rsquo;introduzione, fino alla proposta della totale abolizione. CARO BENZINA: SERVONO NUOVI INTERVENTI DEL GOVERNO       

A partire dal prossimo 8 aprile i francesi non saranno pi&ugrave; obbligati a sottoporre il loro mezzo al cosiddetto "contr&ocirc;le technique"

Francia, motociclisti accontentati: niente più revisione per le moto

        Qualche settimana fa vi abbiamo raccontato delle oltre 40mila richieste arrivate alla Motorizzazione civile per usufruire del Bonus revisione (9,95 euro) a seguito degli aumenti sulle tariffe. Una somma euro che equivale a poco o nulla in confronto ai prezzi in rialzo e alle sempre numerose spese da sostenere sui veicoli, ma che fanno comunque gola a molti. Adesso c&rsquo;&egrave; una novit&agrave;: per coloro che hanno fatto la revisione nel periodo compreso tra il 1&deg; novembre 2021 e il 31 dicembre 2021 ci sono due mesi in pi&ugrave; di tempo per chiedere il rimborso. Slitta cos&igrave; il termine ultimo, che dal 28 febbraio passa al 30 aprile 2022. Come ottenere il bonus Ricordiamo che per poter richiedere il Bonus bisogna effettuare domanda attraverso la&nbsp;piattaforma "Buono veicoli sicuri&rdquo; e registrarsi sul portale attraverso lo Spid (Sistema Pubblico di Identit&agrave; Digitale), la Cie (Carta di identit&agrave; elettronica) o la Carta Nazionale dei Servizi, insieme al numero di targa, la data di revisione e la mail.&nbsp;Il bonus, assegnato secondo l'ordine temporale di ricezione delle richieste, arriver&agrave; con accredito sull&rsquo;IBAN e pu&ograve; essere richiesto una sola volta e per un solo veicolo. Per chi non dovesse riuscire a chiederlo per la revisione 2021 e sta gi&agrave; pensando a quella del 2022, dal 1&deg; maggio &egrave; possibile presentare la domanda per le revisioni effettuate a partire dal 1&deg; gennaio dell&rsquo;anno in corso. RC FAMILIARE, LA NUOVA FORMULA AVR&Agrave; SODDISFATTO GLI ITALIANI?       

Per chi ha fatto fare il controllo al veicolo tra il 1&deg; novembre 2021 e il 31 dicembre 2021 ci sono due mesi in pi&ugrave; per chiedere il rimborso di 9,95 euro

Bonus revisione, proroga fino al 30 aprile per fare domanda

        Sono gi&agrave; tanti gli utenti che hanno fatto richiesta alla Motorizzazione civile di usufruire del Bonus revisione a seguito degli aumenti sulle tariffe. Dal prossimo 1 marzo sar&agrave; possibile richiedere lo stesso sconto per le revisioni auto e moto effettuate dal 1 gennaio 2022. Ad affermarlo &egrave; il Ministero delle Infrastrutture attraverso un comunicato ufficiale, il quale spiega anche le modalit&agrave; di richiesta del benefit stesso. Dallo scorso 4 febbraio sono stati oltre 40mila gli utenti che hanno compilato il modulo di richiesta. A chi spetta e come ottenerlo Il diritto ad accedere al rimborso verr&agrave; accettato a seguito della conformit&agrave; della richiesta e sar&agrave; concesso per un solo veicolo e per una volta soltanto. I 9,95 euro, piccola somma che sa tanto di "contentino", saranno accreditati direttamente sul conto corrente del richiedente, il quale dovr&agrave; accedere alla piattaforma &ldquo;Bonus veicoli sicuri&rdquo; utilizzando il proprio SPID e compilare il modulo. Lo sconto &egrave; riservato a coloro che dal 1 novembre 2021 al 31 dicembre dello stesso anno hanno sottoposto il loro mezzo all&rsquo;operazione di revisione. Il proprietario del veicolo potr&agrave; seguire lo stato di avanzamento della sua richiesta sulla stessa piattaforma inserendo soltanto i dati della targa associata al bonus. Diverso &egrave; il caso delle minicar, le quali potranno usufruire comunque dello sconto ma sar&agrave; necessario inserire il codice CIC scritto sulla carta di circolazione e inserire la categoria &ldquo;ciclomotore&rdquo; se di cilindrata inferiore a 50cc, &ldquo;motoveicolo&rdquo; se superiore ai 50cc. Per veicoli cointestati, a richiedere il bonus dovr&agrave; essere il primo intestatario sulla carta di circolazione. BONUS MOBILIT&Agrave;, PER MONOPATTINI E BICI RIMBORSO DI 750 EURO         

Dopo soltanto un mese dall&rsquo;attivazione pi&ugrave; di 23mila rimborsi da 9,95 euro sono gi&agrave; in erogazione

Bonus revisione, oltre 40mila domande per il rimborso “veicoli sicuri”

        Delle scadenze che riguardano coloro che devono effettuare la revisione del proprio mezzo (e delle eventuali sanzioni per chi non lo fa) nel 2022, ve ne abbiamo gi&agrave; parlato in un precedente articolo. L&rsquo;anno nuovo, per&ograve;, ha portato anche una novit&agrave; in materia di revisione, appunto: si tratta del cosiddetto &ldquo;buono veicoli sicuri&rdquo; del valore di 9,95 euro per compensare l&rsquo;aumento scattato dal 1&deg; novembre 2021 proprio sulla revisione. Chi deve far ispezionare la propria moto, oggi paga 54,09 euro alla Motorizzazione o 79,02 euro presso un centro privato. Ma come si pu&ograve; ottenere il bonus? Come funziona A spiegarlo &egrave; il ministero dei Trasporti: &ldquo;Il contributo potr&agrave; essere chiesto per le revisioni effettuate dal primo novembre 2021, giorno in cui &egrave; entrato in vigore l&rsquo;aumento tariffario, e per i tre anni successivi. Il &lsquo;buono&rsquo; &egrave; concesso ai proprietari per un solo veicolo e per una sola volta&rdquo;. La piattaforma su cui richiedere il bonus &egrave; attiva dal 3 gennaio 2022 e per il momento vale solo per i rimborsi relativi alle revisioni effettuate dal 1&deg; novembre al 31 dicembre, tra qualche tempo sar&agrave; aperta la finestra anche per gli interventi effettuati nel corso del 2022. I cittadini che vogliono usufruirne devono presentare la domanda accedendo alla piattaforma con lo Spid, con la Carta d&rsquo;identit&agrave; elettronica oppure con la Carta nazionale dei servizi, e compilando il modello a cui andr&agrave; allegata la copia dell&rsquo;attestazione dell&rsquo;avvenuto pagamento della revisione. Una volta accettata la domanda, il rimborso arriver&agrave; direttamente sul conto corrente. PATENTE, FOGLIO ROSA E SCADENZE 2022: ANNO NUOVO, NUOVE PROROGHE          

Dal 3 gennaio &egrave; attiva la piattaforma per fare domanda del &ldquo;buono veicoli sicuri&rdquo; di 9,95 euro, che va a compensare l&rsquo;aumento scattato a novembre 2021

Bonus revisione moto 2022: come ottenerlo

        Con l&rsquo;emergenza sanitaria ancora in atto, stare dietro alle scadenze non &egrave; sempre facile. E per molti, nel 2022 si avvicina la revisione della moto, quindi &egrave; bene essere sempre informati su date, costi e procedimenti da seguire per non incappare in qualche sanzione. Date utili La revisione di motocicli e ciclomotori, lo dice l&rsquo;articolo 80 comma 3 del Codice della Strada, deve essere fatta &ldquo;entro quattro anni dalla data della prima immatricolazione e successivamente ogni due anni&rdquo;. Questo significa che nel 2022 dovranno passare la revisione i ciclomotori il cui certificato di circolazione &egrave; stato rilasciato nel 2018 e quelli che vi sono stati sottoposti l&rsquo;ultima volta nel 2020. Nel primo caso va fatta entro il mese in cui &egrave; stata rilasciata la carta o il certificato di circolazione; nel secondo, invece, entro il mese che corrisponde a quello dell&rsquo;ultima revisione.&nbsp; Costi ed eventuali sanzioni Motorizzazione civile, centri di revisione&nbsp;e&nbsp;officine autorizzate sono gli indirizzi in cui &egrave; possibile fare la revisione, ma presentano costi differenti (che hanno di recente sub&igrave;to un aumento, di cui vi avevamo parlato). Ad esempio, per coloro che decideranno di portare avanti la pratica in Motorizzazione avranno una spesa minore (54,90 euro) a fronte per&ograve; di tempi di attesa decisamente pi&ugrave; lunghi (ancora di pi&ugrave; con l&rsquo;emergenza sanitaria) rispetto a officine e centri, dove i costi sono pi&ugrave; alti (79,02 euro). Qualora la scadenza sulla revisione non venisse rispettata, chi viene beccato a circolare col documento scaduto rischia una multa da 173 a 694 euro (che potrebbe raddoppiare con revisione non rinnovata pi&ugrave; di una volta). Non solo. Oltre a dover pagare la multa, scatta anche il divieto di circolazione fino a che non si effettua la revisione. La situazione si fa ancora pi&ugrave; grave per chi, proprio durante questa sospensione, viene fermato alla guida della moto: si va da 1.998 a 7.993 euro di multa pi&ugrave; il&nbsp;fermo amministrativo del mezzo per 90 giorni (per arrivare alla confisca, in caso di recidiva). LA PROPOSTA "ECOLOGICA": ANCHE CHI HA UNA MOTO STORICA DOVR&Agrave; PAGARE IL BOLLO?       

Con l&rsquo;anno nuovo si avvicinano tutta una serie di pratiche da sbrigare: ecco cosa c&rsquo;&egrave; da sapere per far controllare il proprio mezzo

Revisione 2022: le info su scadenze, costi e sanzioni

        Oltre all'aumento dei carburanti, a partire da novembre 2021 i motociclisti dovranno avere a che fare con il rincaro della revisione moto, prevista con l'introduzione della Legge di Bilancio 2021. L'aumento &egrave; pari al 22% della tariffa base se la revisione avviene presso la Motorizzazione Civile (da 45 si sale a 54,95 euro), mentre se la si effettua in un centro privato convenzionato, alla tariffa base bisogna aggiungere l'Iva (22%), la tariffa motorizzazione (10,20 euro) e le spese postali (1,78 euro). In definitiva, se prima si pagavano 66,88 euro, adesso il costo totale per una revisione &egrave; di 79,02 euro, ovvero il 18% in pi&ugrave;. BONUS VEICOLI SICURI: COS'&Egrave; E COME SI RICHIEDE Ma per i centauri italiani arriva un'aiuto dallo Stato, il cosiddetto Bonus Veicoli Sicuri, destinato a chiunque possegga un veicolo, sia esso auto o moto. Vale 9,95 euro ed &egrave; attivo fino al 2023, pu&ograve; essere richiesto una sola volta e per un solo veicolo, ma vi potranno accedere soltanto 400mila proprietari. Questo perch&eacute; il fondo stanziato &egrave; di circa 4 milioni, sufficienti per erogare non pi&ugrave;, appunto, di 400mila bonus (il tutto potrebbe ovviamente cambiare qualora venisse rifinanziato). ASSICURAZIONE MOTO: NON &Egrave; OBBLIGATORIA PER LE MOTO DA PISTA, MA... Per poter richiedere il Bonus Veicoli Sicuri bisogna effettuare domanda attraverso la piattaforma "Buono veicoli sicuri", che per&ograve; sar&agrave; attivata sul sito del ministero delle Infrastrutture e della Mobilit&agrave; sostenibili non prima del 21 dicembre. Ci&ograve; significa che chi dovr&agrave; fare la revisione prima di quella data, non potr&agrave; richiedere il buono. Al di l&agrave; di questa eventuale beffa, chi vorr&agrave; richiedere il bonus dovr&agrave; registrarsi sul portale attraverso lo Spid (Sistema Pubblico di Identit&agrave; Digitale), la Cie (Carta di identit&agrave; elettronica) o la Carta Nazionale dei Servizi, insieme al numero di targa, la data di revisione e la mail. Il bonus, assegnato secondo l'ordine temporale di ricezione delle richieste, arriver&agrave; con accredito sull'IBAN. RCAUTO (E MOTO): GLI AFFARI D&rsquo;ORO DELLE ASSICURAZIONI       

Il prezzo della revisione sale del 18%, ma arriva l'aiuto dello Stato attraverso i contributi: ecco a quanto ammonta e come si richiede

Revisione moto, aumenta il costo ma c'è il contentino del Bonus veicoli sicuri

        In questo ultimo anno e mezzo, a causa della pandemia da Covid-19, abbiamo assistito a molte proroghe su bolli, scadenze patenti e revisioni auto e moto. E a proposito di revisione, c&rsquo;&egrave; una novit&agrave; che non piacer&agrave; affatto ai proprietari dei mezzi (e di cui vi avevamo gi&agrave; parlato): un aumento del prezzo. Capiamo meglio di cosa si tratta. L&rsquo;aumento e il buono &ldquo;veicoli sicuri&rdquo; Dal 1&deg; novembre 2021 &egrave; previsto un aumento della tariffa per la revisione&nbsp;di auto e moto. Il provvedimento &egrave; stato introdotto dalla Legge di bilancio dello scorso anno e - grazie al varo del decreto attuativo disposto dal Ministero delle infrastrutture e della mobilit&agrave; sostenibili - la data per l&rsquo;entrata in vigore &egrave; stata rimandata pi&ugrave; volte e resa ufficiale solo da qualche settimana. A quanto ammonta questo aumento? I proprietari pagheranno 54,95 euro&nbsp;se eseguiranno il controllo&nbsp;presso le officine della Motorizzazione Civile&nbsp;(contro i 45 euro ancora in vigore)&nbsp;o 79,02 euro&nbsp;presso un Centro privato autorizzato&nbsp;(il prezzo attuale &egrave; di 66,8 euro). C&rsquo;&egrave; da aggiungere che oltre all&rsquo;aumento &egrave; previsto anche un buono &ldquo;veicoli sicuri&rdquo;. Di cosa si tratta? Valido per un solo veicolo a persona, permette di essere esentati dall&rsquo;aumento alla prima revisione effettuata entro la fine del 2023. Per il bonus &egrave; previsto un fondo di circa 4 milioni di euro. Assicurazione moto: non &egrave; obbligatoria per le moto da pista, ma...       

Dal 1&deg; novembre 2021 &egrave; prevista una maggiorazione del prezzo: da 66,8 euro a 79,02 euro&nbsp;presso un Centro privato autorizzato. Ma c&rsquo;&egrave; anche il buono &ldquo;veicoli sicuri&rdquo;: ecco di cosa si tratta

Revisione moto: da novembre aumentano le tariffe

        Il costo per la revisione veicoli &egrave; in aumento, ma a partire da quando? La domanda non trova ancora risposta, dopo lo slittamento di inizio anno che ha portato a una situazione di incertezza. L&rsquo;aggiornamento dei prezzi sarebbe dovuto entrare in vigore a gennaio 2021, ma dopo otto mesi ancora non &egrave; stato messo in pratica. Aumento e buoni Il Ministero delle Infrastrutture non ha emanato decreti attuativi per l&rsquo;aumento del costo della revisione, ma soprattutto fino ad oggi non &egrave; stata comunicata la nuova data. Quando succeder&agrave;, i proprietari dei veicoli dovranno pagare 9,95 euro in pi&ugrave; al netto di Iva e altre spese. Per agevolare i clienti, il buono &ldquo;Veicoli sicuri&rdquo; - valido per un solo veicolo e per una sola revisione - permetter&agrave; tuttavia l&rsquo;esenzione dall&rsquo;aumento alla prima revisione effettuata entro tre anni: lo Stato pagher&agrave; la differenza al posto dell&rsquo;utente, in modo che il centro revisione possa percepire ugualmente il compenso. Sanzioni previste La revisione &egrave; obbligatoria per tutti i veicoli dopo quattro anni dalla prima immatricolazione, poi ogni due anni. La mancata revisione della moto o dell&rsquo;auto comporta una multa da 173 a 694 euro e sospensione della circolazione del mezzo fino al sostenimento della revisione. In caso di mancata revisione per pi&ugrave; scadenze, la sanzione &egrave; raddoppiata; se l&rsquo;infrazione viene accertata in autostrada si provvede anche al fermo amministrativo del mezzo. Ma non solo: in caso di incidente con un veicolo senza revisione, si pu&ograve; incorrere nella rivalsa assicurativa, cio&egrave; la restituzione delle somme liquidate dall&rsquo;assicurazione nei confronti dei terzi danneggiati. &nbsp; &nbsp; &nbsp; RCA: s&igrave; della Cassazione per copertura sinistri su aree private       

Il Ministero delle Infrastrutture non ha ancora emanato decreti attuativi per i nuovi prezzi: l'aggiornamento doveva scattare a gennaio 2021. Il recap sulle operazioni e sulle sanzioni

Revisione moto: aumento sì, ma a partire da quando?

Motardes ancora in rivolta. Dopo la manifestazione dello scorso febbraio, quando circa un centinaio di motociclisti si sono riuniti per protestare contro il divieto di sorpasso delle auto in colonna, nei giorni scorsi (10-11 Aprile) altri motociclisti sono scesi in piazza per far sentire alta la voce contro l&#39;introduzione dell&#39;obbligo di revisione della moto ogni due anni.  La moto in Europa: quali i limiti nella UE?  QUELLA DIRETTIVA CHE NON PIACE  La norma che in altri Paesi della UE (Italia compresa) &egrave; obbligatoria da qualche anno ed impone un controllo tecnico ogni due anni per moto e ciclomotori, sta per approdare anche nel Paese d&#39;Oltralpe che al tempo ottene una esenzione dal provvedimento.&nbsp;  Ricordiamo che l&#39;applicazione di questa norma sar&agrave; in vigore nel 2022 in Francia e segue le direttive della Commissione Europea che ha chiesto che tutti i Paesi membri rendano operativa la direttiva 2014/45/UE che prevede il controllo per moto e ciclomotori (come avviene da noi) immatricolati, nella fattispecie,&nbsp;a partire da gennaio 2020.  Una imposizione che ai cugini francesi non sembra andare molto a genio. E ne hanno mostrato il disappunto riunendosi a Lione in place Bellancour. I motivi che hanno spinto la FFMC (Federazione Nazionale dei Motociclisti in Collera) a battere i pugni son da ricercarsi sostanzialmente nella &quot;poca utilit&agrave;&quot; della revisione come strumento per scongiurare incidenti derivanti da guasti meccanici.&nbsp;  &quot;Perch&eacute; gli studi dimostrano che un guasto tecnico colpisce solo una piccola minoranza di incidenti motociclistici, stimati allo 0,3% della mortalit&agrave;&quot; spiegano quelli della FFMC.  lnsomma, &egrave; un provvedimento che ha poco&nbsp;a che fare con la sicurezza, scrivono i rappresentanti della FFMC poich&egrave; &quot;la sicurezza si ottiene attraverso l&#39;educazione, non con la coercizione, soprattutto quando questo vincolo &egrave; totalmente slegato dalla realt&agrave; a favore di falsi esperti che sono veri uomini d&#39;affari, nel peggiore dei sensi.&nbsp;Continueremo a denunciare questo scandalo fino alla fine, in Francia e in Europa!&quot;   Contr&ocirc;le technique moto : c&#39;est toujours NON ! https://t.co/VwKcVyDTK8 pic.twitter.com/BOD3LSuPLD &mdash; FFMC Nationale (@ffmcnat) April 6, 2021   

A Lione i &quot;motardes&quot; sono scesi in piazza per protestare contro l&#39;&igrave;ntroduzione dell&#39;obbligo del controllo biennale per le moto, vista come misura non correlata alla sicurezza stradale&nbsp;

Francia, motociclisti in piazza contro la revisione: non migliora la sicurezza

Il continuo protrarsi della pandemia fa slittare, ancora una volta, le patenti in scadenza (e anche le revisioni dei veicoli). Cos&igrave; si prosegue a suon di proroghe, ma questa volta &egrave; direttamente l&rsquo;Unione Europa a dettare le regole: col Regolamento&nbsp;2021/267, approvato dal&nbsp;Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo il 16 febbraio 2021 e in vigore dal 23 febbraio 2021, vengono stabilite le nuove date di scadenza per alcuni documenti e adempimenti burocratici con effetto a partire dal&nbsp;6 marzo 2021.  Le nuove scadenze  Le patenti di guida di moto e scooter in scadenza tra il 1&deg; settembre 2020 e il&nbsp;30 giugno 2021 vedranno la validit&agrave; prorogata di 10 mesi&nbsp;dalla loro data di scadenza. Lo stesso discorso viene fatto anche per le revisioni. Per coloro che dovevano o devono far revisionare la propria due ruote nel periodo compreso tra il 1&deg; settembre 2020 e il 30 giugno 2021 &egrave; prevista una proroga di 10 mesi dalla data in cui il controllo era previsto.  A ci&ograve; va aggiunto che qualora l&rsquo;emergenza sanitaria mondiale persistesse, ogni Stato membro potr&agrave; chiedere alla Commissione Europea un&rsquo;ulteriore proroga, di massimo sei mesi, per patente e revisione.  Ma c&rsquo;&egrave; un ma. Per chi avesse gi&agrave; beneficiato del precedente Regolamento UE&nbsp;2020/698 (nel quale si prorogava di 7 mesi la validit&agrave; dei documenti con scadenza tra 1&deg; febbraio 2020 e 31 agosto 2020), il nuovo prolungamento non sar&agrave; di 10 bens&igrave; sei&nbsp;mesi&nbsp;e non potr&agrave; superare il&nbsp;1&deg; luglio 2021.  Novit&agrave; moto: le moto per Patente A2 da tenere sott&#39;occhio nel 2021 

L&rsquo;Unione Europea, col Regolamento&nbsp;2021/267, allunga di 10 mesi la validit&agrave; dei documenti in scadenza tra il 1&deg; settembre 2020 e il&nbsp;30 giugno 2021

Patente e revisione in scadenza: nuova proroga dall&rsquo;UE

        Aumento in arrivo per le tasche dei motociclisti. Non nell&rsquo;immediato, ma in prospettiva. La revisione coster&agrave;, infatti, 9,95 euro in pi&ugrave; in base a un emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio alla Camera. Per i primi tre anni, per&ograve;, sar&agrave; lo Stato a coprire le spese. IN FAVORE DEI CENTRI REVISIONE L&rsquo;aumento del costo della revisione favorir&agrave; i centri di revisione, che percepiranno la somma aggiuntiva, mente la norma va incontro ai cittadini con il buono &ldquo;Veicoli sicuri&rdquo;. La Cna (Confederazione Nazionale Artigianato e Piccole Imprese) esprime soddisfazione per l&rsquo;emendamento, che "rappresenta una boccata di ossigeno per i centri di revisioni privati, una categoria che da anni registra una crescita rilevante dei costi di gestione in termini di nuove tecnologie impiegate e formazione. L'adeguamento delle tariffe per le revisioni auto non peser&agrave; sulle tasche degli italiani. L'emendamento approvato prevede infatti che lo Stato erogher&agrave; un bonus ai proprietari dei veicoli pari all'incremento di 9,95 euro. Al riguardo Cna sollecita il varo in tempi rapidi del relativo decreto con le modalit&agrave; per il beneficio che in alcun modo dovr&agrave; essere anticipato dalle imprese". Circolare senza assicurazione: multe salate con le telecamere BONUS &ldquo;VEICOLI SICURI&rdquo; Il buono &ldquo;Veicoli sicuri&rdquo;, come anticipa Cna, fa s&igrave; che lo Stato copra l&rsquo;aumento per la prima revisione da qui al 2023: il bonus vale una volta sola e per un solo veicolo. L&rsquo;adeguamento delle tariffe arriva dopo 13 anni in cui le cifre per la revisione auto e moto sono rimaste ferme: si prevede una spesa di 4 milioni all&rsquo;anno nei prossimi tre anni per le casse italiane, da cui saranno esentati gli intestatari dei mezzi e che agevoler&agrave; i centri di revisione. RC Moto, calano i prezzi delle assicurazioni: l'analisi       

Dopo 13 anni arriva l'adeguamento delle tariffe: quasi 10 euro in pi&ugrave; saranno percepiti dai centri specializzati, lo Stato coprir&agrave; le spese del primo aumento nei prossimi tre anni

Revisione moto, nel 2021 aumento in arrivo (ma c'è il bonus)

        Habemus Decretum. Dopo l&rsquo;annuncio del Premier Conte di qualche giorno fa, dopo il tradizionale iter legislativo, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, dopo la firma di Mattarella, possiamo considerare definitivo il maxi decreto Cura Italia e le sue misure straordinarie prese per cercare di resistere a questa grave emergenza sanitaria causata dal coronavirus. Cosa fa un motociclista quando &egrave; in quarantena? VOTA Rinvio revisione Il Decreto ha lo scopo di sostenere l&rsquo;economia italiana e pi&ugrave; nello specifico tutelare gli organi familiari, i lavoratori e le aziende, piccole, medie e grandi. Tra i 127 articoli (e non 122 come si diceva fino a ieri, ma si parlava ancora sulla base di una bozza) ce ne sono alcuni che riguardano il settore dei motori. Infatti, molti proprietari di moto o auto hanno dubbi riguardo la scadenza delle revisioni. Finalmente &egrave; tutto ufficiale e, citando l&rsquo;articolo 92 comma 4, possiamo dirvi che &ldquo;&egrave; autorizzata fino al 31 ottobre 2020 la circolazione dei veicoli da sottoporre entro il 31 luglio 2020 alle attivit&agrave; di visita e prova di cui agli articoli 75 e 78 del Codice della Strada, ovvero alle attivit&agrave; di revisione di cui all&rsquo;articolo 80 del medesimo codice&rdquo;. Coronavirus, ecco la nuova autocertificazione per spostarsi Rinvio definitivo Quindi chi aveva dei dubbi pu&ograve; star tranquillo: il maxi Decreto Cura Italia varato dal Consiglio dei Ministri permette (quando potremo tornare a uscire liberamente) di circolare fino al 31 ottobre 2020 con i propri ciclomotori e motocicli immatricolati da marzo a luglio 2016 o che hanno passato l&rsquo;ultima revisione da marzo a luglio 2018. I proprietari dei veicoli di questa "categoria" possono quindi effettuare la revisione entro il 31 ottobre 2020, senza il pericolo di incorrere in qualche sanzione. Coronavirus, a rischio la vendita di moto e scooter Euro 4       

Nel Decreto Cura Italia varato dal Consiglio dei Ministri, necessario per l&rsquo;emergenza coronavirus, &egrave; stata prorogata al 31 ottobre 2020 la scadenza della revisione del proprio veicolo

Ufficiale: la revisione moto slitta a ottobre 2020

Tutto potrebbe essere prorogato di 90 giorni. E&#39; quanto emerge da una bozza di decreto legge riguardo i termini per la revisione di auto e moto. Un provvedimento messo in atto per venire incontro agli utenti che in periodo di Coronavirus sono ovviamente impossibilitati dall&#39;adempiere agli obblighi di revisione alla propria moto. &quot;I termini per la revisione generale -&nbsp; si legge nella bozza - o parziale delle categorie di veicoli a motore e dei loro rimorchi stabilita dall&rsquo;articolo 80, commi 3 e 4 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 e successive modifiche e integrazioni sono prorogati di novanta giorni decorrenti dalla scadenza ordinaria stabilita dalle vigenti disposizioni&quot;.    IMPOSSIBILE RISPETTARE LE SCADENZE  Nella relazione che accompagna la misura si osserva che &quot;le rigide misure di contenimento della diffusione del Coronavirus, e in particolare quelle che incidono sulla mobilit&agrave;, assistite da sanzioni, non consentono di rispettare le scadenze stabilite dalla legge per la revisione generale o parziale delle categorie di veicoli a motore e dei loro rimorchi. E&rsquo; necessario pertanto prorogare il termine ordinario di revisione periodica&quot;.  Coronavirus, esce in scooter per cena da amici: denunciato 

E&#39; quanto prevede una bozza di decreto legge per fronteggiare l&#39;emergenza da Coronavirus

Coronavirus: slitta la scadenza per la revisione?

Dallo scorso 1&deg; luglio sono in vigore le nuove regole per l&rsquo;esame di revisione della patente, cio&egrave; quello che deve sostenere chi ha perso tutti i punti o ha avuto la patente sospesa, ma anche chi ha commesso infrazioni gravi o causato lesioni gravi. Tutti casi in cui &egrave; necessario dimostrare la propria &ldquo;idoneit&agrave; tecnica&rdquo; alla guida. Le regole sono state fissate dal Ministero dei Trasporti lo scorso 15 febbraio e il 25 luglio &egrave; arrivata una circolare per definire alcuni punti rimasti in sospeso, in particolare quello che riguarda la possibilit&agrave; di declassare la propria patente &ndash; per esempio dalla D alla B - scegliendo di sostenere un esame pi&ugrave; semplice.  Quanto al programma d&rsquo;esame, non &egrave; lo stesso su cui bisogna essere preparati quando si consegue la patente per la prima volta. Questo perch&eacute; sono state eliminate le parti non strettamente legate al comportamento del guidatore, affinch&eacute; la prova sia pi&ugrave; aderente alle esigenze per le quali viene eseguita. Se si va all&rsquo;esame per la revisione della patente, dunque, non &egrave; necessario studiare i capitoli sull&rsquo;inquinamento, sulle strade, sul pronto soccorso e sulla meccanica dei veicoli. Ma le &ldquo;facilitazioni&rdquo; finiscono qui, perch&eacute; il numero di quiz rimane lo stesso, cos&igrave; come il numero massimo di errori ammessi per superare la prova.  Questionario, durata e numeri di errori, ovviamente variano in base alla categoria della patente di guida. A questo si aggiunge il fatto che gli esami di revisione per tutte le categorie e anche per la qualificazione CQC si svolgeranno in modo informatizzato con questionari selezionati appositamente dal dipartimento specifico del ministero, secondo il criterio di casualit&agrave;. Inoltre, non bisogna dimenticare che dallo scorso primo giugno l&rsquo;esame &egrave; stato arricchito di 54 nuove domande. Infine, bisogna ricordare due cose: la prima &egrave; che se la revisione prevede anche l&rsquo;esame pratico, verr&agrave; rilasciato un foglio rosa; la seconda &egrave; che se non si passa l&rsquo;esame di revisione la patente viene revocata e bisogna ricominciare tutto da capo. 

L&#39;esame che deve sostenere&nbsp;chi ha perso tutti i punti o ha avuto la patente sospesa, ma anche chi ha commesso infrazioni gravi o causato lesioni gravi

Patente auto e moto, le nuove regole per la revisione

Dall'1 gennaio sono cambiate le regole per le revisioni moto (e auto), che non potranno pi&ugrave; essere eseguite in maniera superficiale e saranno filmate da una specie di 'Grande fratello'. A renderlo noto &egrave; l'ANSA, che sottolinea come la richiesta di nuove regole sia stata sollevata a gran voce da tutti gli operatori del settore, che, in questi anni, hanno agito onestamente a fronte di una piccola parte di centri autorizzati che agevolavano le "promozioni" di vetture e moto non proprio perfettamente a norma.  La revisione dovr&agrave; essere effettuata tramite videosorveglianza, comunicata in tempo reale alla Motorizzazione Civile e quindi strettamente monitorata, cos&igrave; come previsto dal nuovo protocollo per le revisioni denominato "Mctcnet2". Se gli autoriparatori salutano con soddisfazione questa novit&agrave;, i centri di revisione, rileva la Cgia (Confederazione Generale Italiana dell'Artigianato(, sono preoccupati perch&eacute; la nuova revisione comporter&agrave; sia un deciso aumento dei costi sia un nuovo numero di adempimenti burocratici da espletare. Per adeguarsi alle disposizioni previste dal nuovo protocollo, i centri autorizzati hanno gi&agrave; sostenuto una spesa di almeno 10.000 euro per l'adeguamento dei macchinari e dei software, a fronte di una tariffa ministeriale che, ricorda la Cgia, &egrave; ferma da oltre 7 anni.  La nuova normativa, innanzitutto, comporter&agrave; - spiega Roberto Bottan, presidente sia degli Autoriparatori sia della Cgia - "una maggiore sicurezza dei dati, un'imparzialit&agrave; dei risultati e uno stop alle frodi sulle revisioni". La tariffa della revisione, conclude la Cgia, &egrave; stabilit&agrave; dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e costa all'utente 65,68 euro.  Sia per le auto sia per le moto la prima revisione va effettuata dopo 4 anni dall'immatricolazione: successivamente ogni due anni. Fiammetta La Guidara

Le videocamere riprenderanno ogni singola operazione di manutenzione e comunicheranno le riprese e l'esito del collaudo alla Motorizzazione Civile

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