Le motociclette sono entrate in Parlamento... non fisicamente, ma attraverso la proposta di legge che punta a regolamentare e dare una precisa definizione alla Mototerapia, ovvero quell&#39;attivit&agrave; fondata da Vanni Oddera e dal suo team di Freestyle Motocross che coinvolge associazioni ed ospedali per regalare sorrisi e momenti speciali ai bambini malati.  La proposta di legge si compone di 4 articoli incentrati sul riconoscimento, la regolamentazione e la promozione della Mototerapia. Con 129 voti a favore, 5 contrari e 90 astenuti, la Camera ha approvato la legge, che passa ora all&#39;esame del Senato. Ne abbiamo parlato con Vanni Oddera, che questa terapia complementare l&#39;ha inventata.  Leggi anche: TEST BMW F 900 GS, I VOTI DEL #SOTTOESAME  La Mototerapia tocca il cuore della gente  Come ha fatto la Mototerapia ad arrivare fino in Parlamento? &quot;Io non sono stato promotore di questa proposta con la politica, in realt&agrave; in tutti questi anni di attivit&agrave; abbiamo coinvolto associazioni, ospedali e molti politici hanno partecipato agli eventi che abbiamo organizzato con i bambini negli ospedali. Alla fine abbiamo raggiunto migliaia di persone e secondo me &egrave; partito tutto da l&igrave;.&nbsp;  In tutti questi anni ho provato a trasmettere la gioia e l&#39;entusiasmo che provo nell&#39;andare in moto ai bambini che stanno male, e il risultato &egrave; che tantissime persone ormai lo riconoscono come una cosa bella. Basta guardare l&#39;effetto che fa sui bambini, che si sentono come al parco giochi. &Egrave; incredibile come le moto, in questo contesto, riescano a toccare i cuori di tutti, non solo dei pi&ugrave; piccoli&quot;.    Passa alla prossima pagina  &nbsp;  Che senso ha e a cosa serve una legge cos&igrave;?  Vanni pensa che sia una cosa molto positiva: &quot;Per me l&#39;esistenza di una legge che possa regolamentare questa attivit&agrave; &egrave; di fondamentale importanza. Rendiamoci conto che coinvolgere bambini e altri soggetti fragili in attivit&agrave; con le moto (e sulle moto, perch&egrave; i bimbi vengono anche portati in sella, n.d.r.) richiede preparazione e seriet&agrave;. Noi quando portiamo le cross elettriche nelle corsie degli ospedali abbiamo dei protocolli da seguire, dalla disinfezione del mezzo al rispetto di tutti i soggetti fragili che hanno bisogno di specifiche condizioni e dei professionisti che lavorano. Se esiste una legge in grado di stabilire delle regole, ci sar&agrave; la possibilit&agrave; di permettere a chi vuole intraprendere la Mototerapia, di formarsi e di poterlo fare nella maniera pi&ugrave; sicura possibile.&nbsp;  E non vedo questa legge come qualcosa da limitare alla sola attivit&agrave; che promuovo, ma anche un inizio per la regolamentazione di tutte le terapie complementari che si occupano della felicit&agrave; dei bambini malati. Negli anni ho avuto modo di conoscere tantissime altre realt&agrave; che lavorano con gli ospedali e le associazioni e tutti gioverebbero da una regolamentazione e dalla possibilit&agrave; di avere formazione e struttura. &Egrave; il primo passo verso il futuro e sono contento che stia iniziando proprio con la Mototerapia&quot;.   

Il fondatore e promotore della Mototerapia in Italia ci ha parlato dei benefici che una regolamentazione potrebbe dare a chi vuole fare terapie complementari per i bambini malati

La Mototerapia diventa legge? Vanni Oddera: &quot;&egrave; il primo passo verso il futuro&quot;

        Sebbene le vendite continuino a salire, continuano anche i problemi quando si parla di monopattini elettrici. Mezzi sempre pi&ugrave; frequenti nelle nostre citt&agrave;, ma che ancora non hanno un&rsquo;adeguata regolamentazione. A richiedere norme pi&ugrave; stringenti (soprattutto per la sicurezza degli utenti) questa volta ci prova la Puglia. Davide Bellomo, capogruppo della Lega nel consiglio regionale e parlamentare eletto alla camera dei deputati, ha cos&igrave; spiegato: &ldquo;Prevedere la copertura assicurativa per l'uso dei monopattini a propulsione elettrica &egrave; sempre pi&ugrave; urgente e doveroso. L'approvazione quasi unanime della mia proposta di legge al parlamento va nella direzione giusta per colmare una lacuna legislativa e tiene conto del rischio reale che pu&ograve; derivare ai conducenti e ai pedoni dall'utilizzo dei mezzi della nuova micromobilit&agrave; urbana&rdquo;. Assicurazione e casco La proposta di legge sulla disciplina dell'uso dei monopattini elettrici &egrave; stata quindi approvata a maggioranza. Lo scopo &egrave; chiaro: aumentare le misure di sicurezza sulla circolazione di questi mezzi, sia per chi li guida ma anche per gli altri utenti della strada. Si richiede, quindi, l'obbligo generalizzato di stipulazione della polizza per responsabilit&agrave; civile verso terzi. Non solo: nella proposta c&rsquo;&egrave; una richiesta che ormai da molto tempo viene fatta. Ovvero l&rsquo;obbligo del casco, non sono per i minorenni, ma per tutti coloro che si mettono alla guida del monopattino. &ldquo;La stipulazione della polizza per responsabilit&agrave; civile verso terzi &egrave; un atto di civilt&agrave; e uno strumento di giustizia e di equit&agrave; - precisa Bellomo - le leggi devono prendere atto della realt&agrave; e disciplinare quelle situazioni che in passato non potevano essere previste e che al momento, pur essendo quotidianamente all'ordine del giorno, sono prive di previsione normativa. Mettendo al primo posto la sicurezza e l'interesse dei cittadini&rdquo;. GIORGIA MELONI E IL SUO "NO" A BONUS PER MONOPATTINI: "MEGLIO MOTORINI E SCOOTER"       

Il consiglio regionale ha votato quasi all&rsquo;unanimit&agrave; la richiesta di Davide Bellomo (Lega) al Parlamento: &ldquo;Colmare una lacuna legislativa&rdquo;

Monopattini, casco e assicurazione obbligatori: la proposta dalla Puglia

La Giunta regionale della Lombardia ha approvato la proposta di legge da presentare in Parlamento per modificare le disposizioni riguardo i monopattini elettrici. L&rsquo;assessore alla Sicurezza De Corato ha fatto notare come, secondo lui, ci sia bisogno di colmare altre lacune oltre a quelle gi&agrave; limate dal Parlamento.  Copertura assicurativa  Fa sapere De Corato: &ldquo;La proposta di legge al Parlamento approvata oggi dalla Giunta regionale prevede, anzitutto, l&rsquo;obbligo generalizzato di stipulazione della polizza per responsabilit&agrave; civile verso terzi, in considerazione del verosimile rischio che l&rsquo;uso del mezzo possa causare danni a terzi. Nella vigente legislazione, infatti, l&rsquo;obbligo di copertura assicurativa &egrave; stabilito solamente per lo svolgimento del servizio di noleggio dei monopattini elettrici&rdquo;.  Divieti e obblighi under 18  Oltre all&rsquo;assicurazione, De Corato spinge per l&rsquo;utilizzo dei monopattini solo dopo i 18 anni, per cambiare dunque il vigente limite minimo di et&agrave; a 14 anni. Inoltre, l&rsquo;assessore propone di estendere a tutti i conducenti di monopattini elettrici l&rsquo;obbligo di indossare il casco protettivo, che al momento &egrave; imposto soltanto ai conducenti di et&agrave; inferiore ai 18 anni. De Corato e la Giunta regionale condividono, invece, la disposizione che prevede la confisca del monopattino il cui motore sia modificato rispetto alle caratteristiche tecniche originali - una potenza nominale continua inferiore a 2 kW. Oltre la confisca, ai trasgressori va comminata una sanzione da 100 a 400 euro. &nbsp; &nbsp;  Ritenuti troppo pericolosi  Ancora De Corato: &ldquo;&Egrave; sotto gli occhi di tutti la pericolosit&agrave; dei monopattini elettrici, che, combinando velocit&agrave; e agilit&agrave; di circolazione, sono causa di frequenti incidenti stradali spesso con conseguenze estreme, come purtroppo attesta il tragico evento luttuoso che a Sesto San Giovanni ha riguardato un ragazzo tredicenne&rdquo;. Solo a Milano, dal 1&deg; giugno 2020 sono arrivate 659 richieste di soccorso per incidenti riguardanti monopattini elettrici. &ldquo;Attendiamo ora che la proposta di modifica legislativa prosegua il suo iter di approvazione in Consiglio, per approdare, poi, al Parlamento, con il fiducioso auspicio che possa presto tradursi in legge nazionale, come certamente attende chi abbia veramente a cuore il benessere e la sicurezza sia degli utilizzatori dei monopattini, sia degli altri utenti della strada&rdquo;.  La risposta del Viceministro  Dal canto suo, il viceministro delle Infrastrutture e della mobilit&agrave; sostenibili Alessandro Morelli, a 24Mattino su Radio 24, ha auspicato nuove regole per i monopattini elettrici e per le piste ciclabili: &ldquo;Quella di regione Lombardia, come le iniziative di molti sindaci, &egrave; un buon contributo alla discussione in atto sia in Parlamento che nel governo. Purtroppo c&rsquo;&egrave; anarchia nella gestione di questa micromobilit&agrave;, questo comporta delle incomprensioni e delle gravi conseguenze come abbiamo visto di recente. &Egrave; evidente che entro questo mese ci sar&agrave; una vera rivoluzione in questo settore: regole chiare, certe, che valgano per tutto il territorio nazionale. &Egrave; necessario regolamentare e fare chiarezza anche per dare ai sindaci la possibilit&agrave; di mettere a terra queste regole. Soprattutto nelle grandi citt&agrave; capita spesso di vedere una totale anarchia sia nella gestione delle piste ciclabili, sia nella cartellonistica molto spesso fuori dalle regole del codice della strada. &Egrave;&nbsp; il momento di dire basta soprattutto per i numeri in crescita che non riguardano pi&ugrave; solo le ztl ed i centri delle grandi citt&agrave;&rdquo;.  Opposizione in disaccordo  Il Consigliere Regionale Niccol&ograve; Carretta, invece, va a contrasto con la proposta: &ldquo;Le norme, quando si parla di sicurezza stradale, dovrebbero essere finalizzate a tutelare gli individui, a ridurre gli incidenti e a limitare i pericoli. Per questo motivo concordo con chi chiede, tra amministratori, politici e privati cittadini, pi&ugrave; regolamentazione di quello che &egrave;, nei fatti, un nuovo mezzo di trasporto. Non sono per&ograve; d&rsquo;accordo con questa continua negazione del presente portata avanti dall&rsquo;Assessore De Corato, poich&eacute; dove lui vede un divieto per i minorenni io propongo un patentino come si fa gi&agrave; per i motorini (molto pi&ugrave; veloci e pericolosi). Chiedere l&rsquo;obbligatoriet&agrave; del casco, poi, vorrebbe dire, nei fatti, sabotare lo sharing, la sua filosofia e i suoi punti di forza: trovare un accordo o un punto di incontro con le societ&agrave; che forniscono questi servizi dovrebbe essere l&rsquo;obiettivo della politica, che non pu&ograve; limitarsi a regolamentare solo i permessi e i divieti. Sulla polizza assicurativa, infine, concordo sulla necessit&agrave;, ma ricordo che per i monopattini in sharing questa &egrave; gi&agrave; prevista e che i comuni e le amministrazioni comunali stanno da tempo chiedendone un ampliamento. Vietare l&rsquo;utilizzo di un mezzo di trasporto nuovo &egrave; la negazione della politica, che non ha il coraggio e la competenza di occuparsi di un tema posto dalla societ&agrave;&rdquo;. Come sempre quando si tratta di monopattini, siamo davanti a una questione spinosa e difficile da districare.  Bici e monopattini a spinta nelle aree pedonali: c&#39;&egrave; la raccolta firme 

La Giunta lombarda si rivolge al Parlamento per vietare l&#39;utilizzo dei veicoli ai minorenni, estendere l&#39;obbligo del casco e della polizza assicurativa: a Milano gi&agrave; 659 richieste di assistenza

Monopattini, divieto under 18, assicurazione e casco: &egrave; scontro politico

Ogni anno che passa ci troviamo a prendere sempre pi&ugrave; in seria considerazione il segmento delle moto elettriche. Ancora poco diffuse e perlopi&ugrave; vituperate da una buona fetta di motociclisti, le moto ad elettroni si stanno piano facendo largo nella coscienza e conoscenza collettiva. Non &egrave; di certo un mistero che i governi di tutto il mondo stiano ormai spingendo verso una transizione elettrica dei trasporti e che il settore dell&#39;auto stia gi&agrave; vivendo, non senza patemi, questa fase. Anche moto e scooter elettrici quest&#39;anno hanno beneficiato del bonus mobilit&agrave; e c&#39;&egrave; da pensare/sperare che la cosa si ripeta nel 2021. Tra le moto, per&ograve;, la situazione &egrave; certamente diversa e non solo perch&eacute; la moto &egrave; in genere uno strumento di piacere e porta con s&eacute; determinati retaggi, ma anche perch&eacute; il difficile rapporto tra autonomia e tempi di ricarica non rende a tutti appetibile il passaggio alla &quot;nuova era&quot;. A scoraggiare l&#39;acquisto della moto elettrica non &egrave; di certo la mancanza di modelli interessanti, anzi. Per questo abbiamo deciso di proporvi quelle che secondo noi sono attualmente le 8 migliori moto elettriche sul mercato.&nbsp;  Le migliori moto elettriche sul mercato: come abbiamo stilato la classifica?  Come detto il segmento delle moto elettriche &egrave; in piena evoluzione. Sono gi&agrave; presenti sul nostro mercati vari modelli di varie marche e con caratteristiche sempre pi&ugrave; competitive e originali. Oramai da qualche anno non passa giorno che non si senta notizia di una start-up, di un prototipo o di un concept, ma stavolta vogliamo concentrarci prettamente su ci&ograve; che gi&agrave; c&#39;&egrave; sul mercato in questo 2020. Non abbiamo incluso nelle nostre valutazioni i modelli in arrivo, ma soltanto quelli gi&agrave; acquistabili. Abbiamo poi stilato una classifica anche se, come forse apparir&agrave; ovvio, ognuno potr&agrave; farsene una propria in base alle proprie preferenze: il nostro obiettivo &egrave; fornirvi gli elementi per conoscere meglio questo mercato. Fare una reale comparativa &egrave; oltretutto difficile perch&eacute; le moto che abbiamo scelto hanno talvolta caratteristiche diverse per tipologia d&#39;uso. Ci siamo dunque basati sulla dotazione tecnica, sul piacere d&#39;utilizzo che abbiamo riscontrato durante le nostre prove, sulla risposta alle esigenze di quella specifica tipologia di moto e sul difficile rapporto contenuti/prezzo. Come ogni classifica &egrave; perci&ograve; del tutto opinabile e vi invitiamo a dirci la vostra nei commenti. Procediamo dunque con le 8 migliori moto elettriche sul mercato nel 2020 secondo In Moto.  Gira pagina per scoprire quali sono:  &nbsp;  Super Soco TCMax    Compatta e con il giusto look la piccola naked cinese non &egrave; affatto una moto costruita al risparmio e presenta soluzioni di tutto rispetto pur contenendo il prezzo al di sotto dei 5.000 euro. Ha una batteria Samsung da 72V e 45 Ah per un&#39;autonomia dichiarata di 110 km. Il peso complessivo &egrave; di soli 89 kg ed &egrave; equiparata ad una 125.  &nbsp;  Cake Kalk INK SL    Il design minimalista di questa endurina svedese non passa di certo inosservato, c&#39;&egrave; chi la trova stupenda e chi la trova orrenda. Di certo non si discutono le doti dinamiche di questo progetto, neppure nella versione &quot;Street Legal&quot;: batteria da 2,6 kWh (un po&#39; troppo piccina, ma removibile), motore leggero ma con gran coppia (42 Nm all&#39;asse e 252 Nm equivalenti alla ruota) e peso complessivo di soli 83 kg. Salato ma non proibitivo il prezzo di 10.500 euro che per&ograve; si scontra con un&#39;autonomia di appena 83 km.  &nbsp;  UBCO 2x2 Adventure    Difficile dire se questo 2 ruote motrici della neozelandese UBCO rientri nella categoria moto a pieno titolo. Di certo non &egrave; uno scooter e per il CdS &egrave; un ciclomotore con velocit&agrave; massima limitata a 45 km/h. Questa &egrave; l&#39;unica limitazione di un mezzo da lavoro unico creato per arrivare ovunque e per essere caricato. Il peso varia tra i 65 e i 70 kg circa a seconda delle batterie che si sceglie di montare: da 2.1, 2.6 o 3.1 kWh. Di conseguenza anche l&#39;autonomia cambia da 60 a 120 km e, vien da s&eacute;, il prezzo da 6.500 a 7.200 euro. Tanti, ma quello che ti permette di fare con i due motori e le due ruote motrici (disinseribili via app) ha dell&#39;incredibile.  &nbsp;  Zero FX    Passano gli anni ma lei rimane una delle nostre preferite. La FX di Zero &egrave; stata una delle prime elettriche ad arrivare sul mercato e anno dopo anno si &egrave; affinata. Oggi &egrave; un&#39;enduro facile e godibilissima sia su strada sia negli off road grazie al buon bilanciamento, al peso abbastanza contenuto (131 kg) e alle ottime prestazioni. Il prezzo non &egrave; esagerato (13.480 euro) ma l&#39;autonomia di 110 km su ciclo misto appare ancora un po&#39; limitante per chi ne fa un&#39;uso escursionistico. Solo per questo non svetta nella nostra classifica. Rimane per&ograve; la best-buy della categoria.  &nbsp;  Energica Eva Ribelle    Eva Ribelle si fa largo a spallate nella parte alta di una classifica che si fa sempre pi&ugrave; competitiva. L&#39;elettrica modenese &egrave; l&#39;unica a tenere alto il vessillo tricolore in questa categoria forte anche dell&#39;esperienza che Energica sta maturando nella FIM MotoE World Cup. Abbiamo scelto lei e non la sorella Ego+ perch&eacute; pi&ugrave; comoda e versatile, ma rimane comunque una moto molto impegnativa per sia nell&#39;acquisto (27.990 euro) sia nella guida per via delle potenze e dei pesi in gioco. Una sportiva vera con un&#39;eccellente ciclistica e componentistica di altissimo livello che ora, grazie alle nuove batterie ai Polimeri di Litio pu&ograve; vantare un&#39;autonomia di 230 km.  &nbsp;  Harley-Davidson LiveWire    Lo storico marchio americano ha deciso di tuffarsi nella mischia elettrica in grande stile con una moto sportiva e performante andando radicalmente in controtendenza con molti dei capisaldi che hanno sempre connotato la sua produzione. La LiveWire debuttando in questo bizzarro 2020 non ha avuto un avvio facile sia per la situazione sia per alcuni problemini di giovent&ugrave; (risolti!), ma chi l&#39;ha provata ne &egrave; rimasto stregato. Occupa il terzo gradino del podio e non il primo non certo per mancanza di stile e neppure di piacere di guida o potenza, quanto per un&#39;autonomia (158 km dichiarati) che speravamo tutti fosse migliore e per un prezzo decisamente alto: 34.200 euro. Al quale per&ograve; risponde con fascino e con tempi di ricarica notevoli grazie alle molteplici possibilit&agrave;. Un prodotto davvero eccezionale che si fa pagare.    &nbsp;  Zero Motorcycles SR/S    La prima sport-touring elettrica della storia &egrave; questa versione &quot;S&quot; della nuova piattaforma SR di Zero Motorcycles. Design pulito, quasi teutonico verrebbe da dire, e buona protezione aerodinamica si uniscono a prestazioni eccellenti, una posizione di guida comoda e ad un&#39;autonomia reale di 200 km che pu&ograve; arrivare fino a 320 km con l&#39;aggiunta del &quot;power tank&quot; un serbatoio aggiuntivo agli ioni di Litio. Insomma, la SR/S vuole essere la prima moto elettrica per chi vuole viaggiare a emissioni zero.    Disponibile in due versioni, standard a 22.080 euro e premium 24.340 euro, arriva seconda e non prima in questa classifica delle migliori elettriche del 2020 davvero per poco, ma presto capirete perch&eacute;.  &nbsp;  Zero Motorcycles SR/F    E&#39; lei secondo noi la migliore moto elettrica sul mercato in questo 2020 e il motivo &egrave; presto spiegato. La SR/F di Zero &egrave; bella da vedere e bellissima da guidare ed ha segnato un netto passo avanti dal punto di vista ciclistico per la Casa californiana. Una volta afferrato il manubrio e ruotata la manetta non fa rimpiangere una naked sportiva di medio/alta cilindrata e tra le curve abbiamo constatato come possa tenere tranquillamente il passo anche di cilindrate maggiori sfruttando una grande coppia in uscita. Accelerazione emozionante e posizione abbastanza comoda si abbinano a un sistema davvero efficiente che, come per la sorella carenata SR/S, pu&ograve; arrivare addirittura a 320 km di autonomia con il power tank montato, accessorio per&ograve; che si paga a parte e che incide anche sul peso.    Tutto sommato, per&ograve;, siamo riusciti a viaggiare benissimo anche con la batteria standard da 14.4 kWh grazie alla possibilit&agrave; di caricarla alle colonnine di Tipo2. Supera la sorella SR/S a nostro avviso nel piacere di guida per merito di una posizione pi&ugrave; &quot;attiva&quot; e meno turistica e per un prezzo leggermente inferiore: 21.320 euro per la standard, 23.570 per la premium.&nbsp; 

Un comparto&nbsp;sempre pi&ugrave; agguerrito che si va via via completando di proposte originali e variegate. Abbiamo preso in esame quanto proposto quest&#39;anno e stilato una classifica di&nbsp;quelle che sono secondo noi le migliori da comprare

TOP 8: ecco le migliori moto elettriche sul mercato nel 2020

Abolire il bollo aumentando allo stesso tempo le accise sui carburanti. E&#39; questa l&#39;ultima idea di Renzi, non una novit&agrave; assoluta, visto che gi&agrave; lo scorso anno l&#39;aveva accarezzata, quando stava per essere discussa la legge di stabilit&agrave;. Sollecitato sull&#39;argomento da un utente di Twitter, ha confermato il suo parere positivo. Ma, se il bollo &egrave; una tassa odiata da tutti, non &egrave; che le accise siano amate, anzi.  BENZINA PIU&#39; CARA -&nbsp;L&#39;Italia &egrave; una delle nazioni europee dove i carburanti si pagano pi&ugrave; cari, proprio perch&eacute; caricati di imposte di ogni genere. E una decisione del genere servirebbe solo a spostare circa 6,5 miliardi di gettito da alcuni utenti ad altri. Chi viaggia di pi&ugrave; o consuma di pi&ugrave;, in entrambi i casi inquinando di pi&ugrave;, paga di pi&ugrave;. Il discorso &egrave; semplice e corretto, se non si tiene conto che in Italia circa l&#39;80% delle merci viaggia su gomma e che un aumento di circa 15 centesimi delle accise si ripercuoterebbe istantaneamente sui prezzi al consumo.  NO EVASIONE - Tuttavia, l&#39;abolizione del bollo, oltre che una certa semplificazione burocratica, porterebbe anche all&#39;eliminazione totale di un problema non di poco conto, cio&egrave; quei 4 milioni di proprietari che ogni anno non pagano il bollo, anche con stratagemmi ai limiti della legalit&agrave; come immatricolare l&#39;auto all&#39;estero. Spalmando l&#39;imposta sulle accise, invece, nessuno la potrebbe evadere. Bisognerebbe considerare, inoltre, anche l&#39;impatto su tutte quelle persone che non possono fare a meno della moto e del motorino, o in generale di un mezzo di mobilit&agrave; privata, per raggiungere il proprio posto di lavoro. E non si deve nemmeno dimenticare, infine, che attualmente i prezzi dei carburanti sono ai minimi storici a causa della bassissima quotazione del petrolio. Ma quando la benzina torner&agrave; a 1,80 euro al litro e il diesel a 1,65 euro, saremo tutti contenti di vederli sfiorare i 2 euro, pur di non pagare il bollo? 

L&#39;evasione della tassa di possesso verrebbe annullata ma ne risentirebbero autotrasportatori e lavoratori

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