        Se a Roma i turisti si indignano per la sosta selvaggia dei monopattini, parcheggiati un po&rsquo; ovunque e anche sui marciapiedi, non si pu&ograve; dire che la situazione sia tanto migliore a Catania. Qui non parliamo di monopattini, ma di moto e scooter, che i proprietari lasciano sui marciapiedi. A quanto ammonta la multa se parcheggio sul marciapiede Un fenomeno sempre pi&ugrave; frequente, con un altissimo numero di mezzi parcheggiati malamente sui marciapiedi, che ostruiscono il passaggio delle persone. Ed &egrave; cos&igrave; che la polizia municipale e locale di Catania ha eseguito nuovi controlli, con pattuglie che hanno percorso diverse strade del centro della citt&agrave; siciliana. Il risultato &egrave; abbastanza sconcertante: nell&rsquo;ambito dello stesso controllo, gli agenti hanno fatto ben 143 multe per i proprietari di moto e scooter parcheggiati illegalmente sui marciapiedi, causando difficolt&agrave; anche alla mobilit&agrave; di altri mezzi. C&rsquo;&egrave; da dire che anche gli automobilisti catanesi non sono proprio dei modelli di rispetto del Codice della Strada, e infatti in un paio di casi &egrave; stata necessaria la rimozione di due vetture. Insomma, come detto, sono 143 multe totale per una cifra che si aggira intorno ai 6.000 euro. FURTI DI MOTO IN AUMENTO: COME DIFENDERSI DAI LADRI?       

Nel corso di alcuni controlli, la polizia ha dovuto sanzionare centinaia di persone a causa del parcheggio selvaggio

Record di multe per moto e scooter sui marciapiedi. Ecco dove

        Nel 2022 vi avevamo raccontato delle proteste dei residenti di Londra che, nel quartiere di Hackney, si sono ritrovati a dover pagare delle tariffe decisamente esose per parcheggiare le loro moto. Dopo due anni, la situazione non &egrave; migliorata affatto. Questa volta siamo a Camden, dove in realt&agrave; le prime proposte per introdurre tariffe per il parcheggio delle due ruote sono partite nel 2023, a quanto pare non sono andate a buon fine. Adesso, invece, la situazione potrebbe avere dei risvolti diversi. Di che cifre si tratta? Le proposte delle tariffe per i parcheggi per moto dovrebbero essere alle 2,60 sterline al giorno (cio&egrave; poco pi&ugrave; 3 euro), mentre per le bici elettriche si parla di 2 sterline (2,34 euro). E per chi vive in quelle zone &ldquo;car free&rdquo; non solo dovr&agrave; pagare la cifra giornaliera quando lascia la propria moto, ma anche un abbonamento di 950 sterline annuo (oltre 1.110 euro). Dovrebbero poi essere previsti permessi aziendali per moto a 419 sterline (490 euro) e permessi medici a 326 sterline (381 euro), con lo stesso costo dei permessi per auto.&nbsp; Le proteste Ovviamente non sono mancate le proteste, una arriva da un portavoce di Save London Motorcycling (SLMC), gruppo con sede a Londra che si batte a sostegno dei motociclisti: &ldquo;Questa non &egrave; una politica ambiziosa da parte di un Consiglio progressista; &egrave; una politica regressiva e controproducente che assicura a Camden un futuro guidato dall&rsquo;auto. Il Consiglio ha commesso un errore anche solo proponendo queste tariffe, e ora &egrave; il momento che i consiglieri correggano&rdquo;. E poi, ovviamente, ci sono le proteste da parte dei residenti del quartiere. Gi&agrave; 1.500 persone hanno firmato una petizione, poi consegnata al Consiglio di Camden. INGORGHI E FILE, ECCO LE 10 CITT&Agrave; PI&Ugrave; TRAFFICATE D'ITALIA         

Dopo Hackney nel 2022 (con cifre folli), &egrave; la volta di un altro quartiere. E c&rsquo;&egrave; gi&agrave; una petizione di 1.500 firme

Londra, anche a Camden tariffe moto per i residenti (che protestano)

        Nella cittadina di Whitby, in Inghilterra, l'operatore Northern Rail ha istituito un divieto di parcheggio esclusivamente per moto presso la stazione ferroviaria locale con tanto di sanzione pecuniaria di circa 60 euro per chiunque trasgredisce. Immediate le critiche e le proteste, soprattutto da parte dei motociclisti della zona che si sentono ingiustamente penalizzati. ECOBONUS 2024: GLI INCENTIVI PER L'ACQUISTO DI MOTO ELETTRICHE E NON Niente pi&ugrave; raduni Il Whistlestop, un affollato caf&eacute;-bar, ha da anni ospitato serate dedicate ai motociclisti e sembra proprio essere l'obiettivo (non dichiarato esplicitamente) di Northern Rail:&nbsp;fermare queste riunioni settimanali, le quali non sarebbero autorizzate. Il problema &egrave; che ora il provvedimento non va a colpire soltanto i partecipanti al raduno, ma anche i piloti che parcheggiano nell'area le loro moto per prendere un treno. Subito &egrave; arrivata la forte protesta delle associazioni locali, tra cui la British Motorcycle Federation e la Motorcycle Action Group. Northern Rail, difendendo la propria posizione, ha affermato che la decisione &egrave; stata presa a causa dell'occupazione indiscriminata dei parcheggi da parte delle moto, ostacolando l'accesso alle auto. Chi avr&agrave; ragione? BENZINA E DIESEL SALGONO: IL PROBLEMA &Egrave; LA CRISI DEL MAR ROSSO       

Il provvedimento &egrave; stato preso dall'operatore Northern Rail nella cittadina di&nbsp;Whitby per fermare i raduni non autorizzati nel pub Whistlestop

Vietate le moto in una stazione ferroviaria inglese: scatta la protesta

        Spostarsi in moto o scooter &egrave; diventata un'abitudine. Se prima si preferivano le auto, adesso in realt&agrave; si riesce a dare molta pi&ugrave; importanza alle due ruote, che sono fra l'altro da sempre simbolo di massima libert&agrave;. Come per ogni mezzo, per&ograve;, anche loro sono soggette a divieti a cui bisogna prestare molta attenzione se non si vuole incorrere a multe, anche abbastanza salate. Non bisogna infatti pensare che questi veicoli possano essere parcheggiati ovunque solo perch&eacute; di ridotte dimensioni e facilmente infilabili ovunque. Far sostare una moto o uno scooter ovunque non &egrave; per niente una buona soluzione, e proprio fra le sanzioni effettuate vi &egrave; quella per parcheggio sui marciapiedi che &egrave; vietato. Le sanzioni  Far sostare una moto o uno scooter ovunque non &egrave; per niente una buona soluzione, e proprio fra le sanzioni effettuate vi &egrave; quella per parcheggio sui marciapiedi che &egrave; vietato. Secondo il Codice della strada, andando all'articolo 158, sostare sul marciapiede non &egrave; assolutamente ammesso, seppur nella voce non sia speficiato il tipo di veicolo, ma si suppone riguardi ogni mezzo. A meno che non ci sia un cartello che lo autorizza. &Egrave; bene rispettare tale regola in quanto le multe sono molto alte e partono da 41 euro fino ad arrivare a 168 euro, sempre parlando delle due ruote. Per le auto, invece, la sanzione sale e arriva anche a 345 euro. MERCATO MOTO: UN GIUGNO DA SOGNO PER MOTO E SCOOTER       

Le sanzioni se si viola questa regola sono molto alte e arrivano, per i veicoli a due ruote, fino a 168 euro

Attenzione a parcheggiare le moto sui marciapiedi: multe salate

        Quante volte, arrivati a destinazione, stiamo per parcheggiare la nostra moto negli spazi adibiti e, invece, li troviamo occupati da altri veicoli? Spesso. Una &ldquo;situazione tipo&rdquo; che &egrave; finita in tribunale e ora ha una conclusione: le microcar non possono parcheggiare nei posteggi riservati ai moto e scooter. La vicenda Facciamo un passo indietro. Siamo nel 2015 e la societ&agrave; Rappresentanze Ferrari Federico e Andrea s.r.l. si oppone a una multa elevata dalla polizia locale di Roma Capitale in via Fabio Massimo, a Prati. La sanzione era per una microcar che gli agenti avevano trovato negli stalli riservati a moto e scooter. La societ&agrave; si rivolge al giudice di pace sostenendo l&rsquo;illegittimit&agrave; del verbale: secondo loro, la sosta sarebbe dovuta considerarsi permessa in quanto &ldquo;il veicolo oggetto di accertamento era qualificabile come un quadriciclo leggero assimilato&rdquo;.&nbsp;Arriviamo al 2017, quando il giudice di pace d&agrave; ragione al Comune, basandosi sul presupposto della ritenuta sussistenza della contestata violazione &ldquo;poich&eacute; il mezzo in questione si includeva nella categoria dei quadricicli a motore di cui all&rsquo;art. 53, comma 1, lett. h), c.d.s., per come evincibile anche dalla relativa carta di circolazione&rdquo;. Questo vuol dire che, a prescindere dalla cilindrata (che in questo caso &egrave; la medesima degli scooter), si prende in considerazione la tipologia di veicolo: non un motociclo, ma un quadriciclo. La decisione viene poi confermata, nel 2019, dal tribunale di Roma che fa un&rsquo;aggiunta: nei parcheggi in questione era presente un cartello che specificava a quale tipo di veicolo fosse riservata la sosta (cio&egrave; alle due ruote). La conclusione Nonostante il doppio no, la societ&agrave; presenta il ricorso in Cassazione, sostenendo nuovamente la possibilit&agrave; di considerare le microcar al pari dei motocicli, e quindi la loro legittimit&agrave; a sostare in quegli spazi riservati. Roma Capitale risponde con un controricorso e aggiunge ulteriori spiegazioni, parlando di una questione di &ldquo;spazio&rdquo;: &ldquo;nelle zone di sosta in cui gli spazi destinati a ciascun veicolo sono delimitati da segnaletica orizzontale, vale a dire dalle classiche strisce, i conducenti sono tenuti a sistemare il proprio veicolo nello spazio ad esso destinato, senza invadere gli spazi contigui; ci&ograve; comporta che, nel caso delle microcar posteggiate negli spazi adibiti alla sosta per i ciclomotori (ovviamente pi&ugrave; stretti), deve ritenersi che la loro sosta &egrave; stata illegittimamente effettuata&rdquo;.&nbsp;Le microcar, quindi, occupano pi&ugrave; spazio rispetto a una moto o uno scooter, ed &egrave; la segnaletica orizzontale a renderlo evidente. La societ&agrave; deve cos&igrave; pagare le spese del giudizio d&rsquo;appello, che ammontano a 370 euro. Ma soprattutto, adesso, quante altre multe arriveranno alle microcar parcheggiate nei posti a loro non adibiti? MOBILIT&Agrave; URBANA: LA SICUREZZA DI CHI USA LE DUE RUOTE NON &Egrave; IMPORTANTE...       

Una sentenza che va avanti dal 2015 e ha dato ragione al Comune di Roma: quegli spazi sono riservati solo alle due ruote

Microcar nei parcheggi delle moto: la Cassazione dice no

        Non se la passano bene i motociclisti di Londra, che per parcheggiare il loro mezzo ad Hackney potrebbero essere costretti a pagare una tariffa davvero alta, che si aggira sulle 14mila sterline (quasi 16mila euro!) l&rsquo;anno. A pagare sono sia i residenti della zona che i pendolari che qui si recano per motivi di lavoro. Per rispondere, la Save London Motorcycling ha organizzato una protesta lo scorso 8 ottobre a cui hanno partecipato centinaia di motociclisti. Compresa nella protesta anche una petizione che ha raccolto oltre 7.000 firme, cui cui si vuole chiedere al Consiglio di Hackney di non procedere con questa salatissima tassa di parcheggio. Le motivazioni della protesta La protesta ha raccolto il favore anche di personaggi noti, come il presentatore televisivo britannico Matthew Wright, che ha inviato un messaggio registrato per far sentire tutto il proprio sostegno alla causa: &ldquo;Non credo che nessuna persona ragionevole penserebbe che ci&ograve; che sta facendo il Consiglio di Hackney sia giusto&rdquo;, ha detto, &ldquo;e quindi &egrave; fondamentale portare questa protesta nelle strade e persuadere il Consiglio a fare la cosa giusta e fare marcia indietro. [&hellip;] A loro non importa di noi, della nostra sicurezza sulle strade, ma si preoccupano quando possono spremerci per qualche sterlina, quindi diciamo no a queste ridicole tariffe di parcheggio e facciamo sapere al Consiglio di Hackney come ci sentiamo al riguardo&rdquo;. Da Save London Motorcycling un commento chiaro: &ldquo;Il Consiglio di Hackney deve urgentemente invertire la propria posizione che aumenter&agrave; l'uso delle auto, la congestione e l&rsquo;inquinamento&rdquo;. PARCHEGGI MOTO E SCOOTER: COSA NON SI PU&Ograve; FARE E QUALI SONO LE SANZIONI       

Lo scorso 8 ottobre si &egrave; tenuta un evento organizzato dalla SLM per manifestare contro le cifre che vuole imporre il Consiglio di Hackney

Londra, motociclisti contro le tariffe dei parcheggi: 16mila euro l’anno

        Il parcheggio crea sempre molti problemi, soprattutto perch&eacute; a volte risulta davvero difficoltoso trovarlo, considerato che, rispetto al numero dei veicoli in circolazione (sia a due che a quattro ruote), gli spazi adibiti alla sosta sono in numero nettamente inferiore. E questo &egrave; un grande problema che affligge le citt&agrave; italiane. Cosa dice il Codice della strada Legalmente parlando, dobbiamo far riferimento a quello che dice il Codice della Strada, secondo il quale, quando si tratta di parcheggio, moto e scooter sono considerati al pari delle auto. Ci sono infatti degli spazi appositi per le due ruote, ma queste posso essere parcheggiate anche all&rsquo;interno delle strisce per le auto, basta solo assicurarsi di alcune condizioni. Si pu&ograve; parcheggiare nel posto auto, a meno che un cartello non ne specifichi il divieto e a patto che si rispetti la delimitazione delle strisce senza invadere la carreggiata. Inoltre, bisogna ricordarsi che ogni Comune ha facolt&agrave; di decidere se alcuni spazi vengano riservati alle sole automobili (in questo caso ci sar&agrave; un cartello con la sigla &ldquo;P&rdquo; e l&rsquo;immagine disegnata di una macchina di fianco). Un altro discorso va poi fatto per gli stalli a pagamento, le cosiddette strisce blu. Anche in questo caso, vale quanto detto sopra, ma come le auto si deve pagare il parcheggio. A differenza di queste ultime, che possono comodamente lasciare il ticket sul cruscotto, moto e scooter non hanno un abitacolo chiuso dove lasciare esposto il biglietto. Si crea quindi una sorta di vuoto legislativo, e a decidere quindi sono gli agenti adibiti al controllo, che spesso tengono a lasciar correre. Un po&rsquo; come si fa spesso per i parcheggi sul marciapiede, dove non di rado vengono lasciati moto e scooter (un po&rsquo; per la scarsit&agrave; di stalli, un po&rsquo; per la pigrizia dei conducenti, va detto). Ma, insomma, si pu&ograve; incappare in qualche multa? Certo che s&igrave;. Come tutti gli altri veicoli. La sanzione arriva quando si lascia il mezzo nelle strisce per i disabili, o di fronte a un passo carrabile o a uscite di emergenza. In questi casi a multa va da 80 a 328 euro (come riportato dall&rsquo;articolo 158 del Codice della Strada). CHI LO HA DETTO CHE I CANI NON POSSONO GUIDARE UNA MOTO?       

La sosta dei veicoli &egrave; un problema per tanti conducenti, anche per lo scarso numero di posti disponibili: facciamo chiarezza

Parcheggi moto e scooter: cosa non si può fare e quali sono le sanzioni

        Strisce bianche o strisce blu, in Italia i conducenti dei mezzi a due ruote possono tranquillamente parcheggiare senza doversi preoccupare di pagare la sosta. Finora anche in altri paesi d'Europa &egrave; stato cos&igrave;, come in Francia dove per&ograve; le cose stanno per cambiare: dal prossimo settembre vietata la sosta libera e il pagamento sar&agrave; obbligatorio. IN MOTO COL CANE O IL GATTO? SI PU&Ograve;, MA ATTENZIONE ALLE REGOLE! Zero tolleranza da subito Attenzione residenti e turisti della Ville Lumi&egrave;re che viaggiano in moto, in scooter o in motorino, perch&egrave; le nuove regole (che entreranno in vigore a brevissimo) porteranno a multe salate in caso di violazione. Da settembre infatti, cos&igrave; come le automobili, anche motocicli e ciclomotori (tranne quelli elettrici) dovranno pagare il parcheggio che ammonta a 3 euro l'ora negli Arrondissement dal primo all'undicesimo (il centro citt&agrave;), mentre nelle zone pi&ugrave; periferiche il costo sar&agrave; di 2 euro l'ora. Si potr&agrave; pagare tramite gli appositi parchimetri o attraverso le applicazioni ParkNow o Flowbird. Per residenti e lavoratori ovviamente sono previste agevolazioni, con un costo variabile tra 770 e 990 euro a seconda del quartiere dove ci si trova a parcheggiare. Il comune di Parigi ha gi&agrave; avvertito che non ci sar&agrave; alcun periodo di tolleranza per l'ignoranza dell'entrata in vigore della legge e che quindi scatteranno subito le contravvenzioni in caso di regole non rispettate. Le cifre potranno variare dai 37,5 euro dal primo all'undicesimo Arrondissement, 25 euro per tutti gli altri. SOGNI DI FINE ESTATE, LE NOVIT&Agrave; PER IL 2023: CHE MOTO VEDREMO IN AUTUNNO?       

L'amministrazione comunale ha gi&agrave; annunciato che le norme entreranno in vigore gi&agrave; da settembre. Le multe varieranno da 25 a 37,5 euro

Parigi, finita la pacchia: parcheggio a pagamento anche per le moto

        Con i divieti, il mondo delle due ruote ha a che fare molto spesso, in tutto il mondo. Tra limitazione ai decibel e alla velocit&agrave;, ci sono anche quelle che riguardano la circolazione vera e propria. Come il caso di Stratford nel Regno Unito, cittadina delle Midlands (e anche citt&agrave; natale di William Shakespeare) che per anni &egrave; stata una delle mete preferite di molti motociclisti che qui si recavano per ammirare la vista sul mare e portavano anche generosi benefici all&rsquo;economia del luogo, affollando bar, ristoranti e negozi. Adesso per&ograve; le cose stanno per cambiare, perch&eacute; l&rsquo;amministrazione locale ha imposto il divieto di parcheggiare le moto sul lungomare.&nbsp; La soluzione proposta dall&rsquo;amministrazione Quest&rsquo;azione parte dalla volont&agrave; di rendere la zona della passeggiata un&rsquo;area pedonale, a cui si &egrave; arrivati dopo diverse proteste dei residenti per le soste delle moto che da oggi in poi dovranno essere lasciate in un apposito parcheggio da 160 posti a 200 metri dal lungomare e dove sono state anche installate telecamere a circuito chiuso. Una struttura moderna e realizzata appositamente per migliorare la viabilit&agrave;: non un divieto a tutti gli effetti, dunque, ma una soluzione alternativa per consentire al mototurismo di continuare ad animare Stratford e rendere la passeggiata pi&ugrave; agibile. L&rsquo;unico dubbio, riguarda gli spazi del nuovo parcheggio, che potrebbero non essere sufficienti a ospitare le numerose schiere di centauri che spesso affollano la cittadina. AMBIENTALISTI CONTRO LE HARLEY-DAVIDSON SULLE PISTE DA SCI: "INQUINANTI E RUMOROSE"       

Siamo nella cittadina di Stratford: dopo molte proteste, la passeggiata &egrave; stata resa una zona pedonale ed &egrave; stato costruito un apposito spazio per le due ruote

Nel Regno Unito vietato il parcheggio delle moto sul lungomare

Cosa c&rsquo;&egrave; di pi&ugrave; comodo che girare in citt&agrave; in sella alla moto o allo scooter? Sulle due ruote si evitano facilmente le code e si pu&ograve; trovare pi&ugrave; facilmente parcheggio. A Genova per&ograve;, un&rsquo;associazione ambientalista ha avanzato al Comune una proposta che non far&agrave; certo felici i cittadini: strisce blu anche per i motocicli per incentivare la smart mobility.  Cosa ne penseranno i genovesi?  Un anno fa la stessa idea era stata contestata dai motociclisti parigini quando il comune della capitale francese aveva deciso di far valere le strisce blu anche per i mezzi a due ruote. A Genova la richiesta &egrave; stata accompagnata anche dall&rsquo;istanza della realizzazione di piste ciclabili, con la conseguente trasformazione delle aree di sosta per moto e scooter in piazzali esclusivamente riservati alle biciclette.  Come se non bastasse, tra le domande c&rsquo;&egrave; inoltre quella dell&rsquo;imposizione del limite massimo di velocit&agrave; di 30 km/h in citt&agrave;. Insomma, per Marco Bucci, sindaco di Genova, non sar&agrave; facile prendere decisioni in merito, diviso tra la volont&agrave; di rendere il capoluogo ligure pi&ugrave; rispettoso dell&rsquo;ambiente e la probabile, anzi certa ritorsione dei circa 200.000 motociclisti nella citt&agrave;. Per il Comune rendere i parcheggi a pagamento anche per i veicoli a due ruote significherebbe riscuotere una sostanziosa somma, ma anche fare un dispetto ai propri centauri e scooteristi che inquinano certamente meno che utilizzando l&rsquo;automobile. I genovesi guardano anche il centesimo, risponderebbero i sostenitori del tipico luogo comune sui cittadini del capoluogo ligure, ma stavolta la polemica su queste nuove e improvvise richieste sarebbe pi&ugrave; che giustificata.  MOBILIT&Agrave;: LE CITT&Agrave; ITALIANE POCO INTERESSATE A MOTO E SCOOTER  &nbsp; 

La proposta di un&#39;associazione green inviata al Comune di Genova e che avrebbe l&rsquo;intenzione di incentivare l&rsquo;utilizzo della smart mobility

Genova, &quot;idea&quot; ambientalista: parcheggi a pagamento anche per moto e scooter

        Siamo sinceri: qualche volta, nel parcheggiare la nostra moto, &egrave; capitato di non essere perfettamente impeccabili e di rischiare di fare qualche brutta figura, sia da motociclisti neofiti che da centauri esperti. Meno male per&ograve; che in quei casi non c'erano le telecamere a riprenderci: altrimenti avremmo fatto "la fine" di questo Ducatista che in sella sua Panigale &egrave; stato protagonista di un clamoroso epic fail. SBILANCIATO E POI A TERRA Le immagini, diventate virali e condivise sul profilo Instagram MotoHoons, mostrano il motociclista in sella alla sua Panigale rossa tentare di uscire da un parcheggio. Una manovra che si rivela per&ograve; pi&ugrave; complicata del previsto. Perch&eacute; il centauro &egrave; palesemente sbilanciato, e lo si nota tentare con tutte le forze di non cadere sull'asfalto. L'IDENTIKIT DEL MOTOCICLISTA: SPERICOLATO O AFFIDABILE? Ci &egrave; riuscito? No, perch&eacute; a fine video si vede come la telecamera si distacchi dall'obiettivo, lasciando intendere che chi stava riprendendo la scena &egrave; andato a soccorrere il malcapitato Ducatista. Che &egrave; in buona compagnia, sia chiaro. Ma la brutta figura, in un mondo ormai dominato dai social e dalla condivisione spasmodica, &egrave; gi&agrave; servita.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da MotoHoons (@motohoons)            

Un motociclista e la sua Panigale rossa protagonisti di un filmato divenuto virale, che lo immortala in clamorosa difficolt&agrave; durante una manovra

Esce dal parcheggio ma perde l'equilibrio: e la Ducati va a terra! VIDEO

        Nel prossimo futuro il parcheggio per le motociclette potrebbe non rappresentare pi&ugrave; un problema n&eacute; in termini di occupazione dello spazio n&eacute; in termini di sicurezza contro i furti. La start-up britannica Bikers Guardian ha studiato e sta per proporre una soluzione che si prospetta innovativa e vincente. Parcheggio antifurto Guardando gli infausti numeri riguardo il furto delle due ruote, notiamo che solo nel Regno Unito vengono rubate circa 40mila moto all&rsquo;anno, per una perdita economica di pi&ugrave; di 3 milioni di euro. Combattere questa situazione &egrave; una missione per l&rsquo;azienda, che ha ideato una cella per il parcheggio delle moto che fissa la ruota anteriore del veicolo alla struttura. In questo modo si prenota il parcheggio e si paga in anticipo tramite un&rsquo;app dedicata, che monitora la moto mentre si &egrave; via. Ma non solo. Ricarica elettrica La cella si occupa anche di ricaricare i mezzi elettrici, settore in crescita anche nel mondo delle due ruote. Ogni unit&agrave; &egrave; dotata di cella a idrogeno, per ricaricare le moto senza bisogno di una rete elettrica esterna. Inoltre, all&rsquo;interno del modulo, si possono riporre giacca, guanti e tutto l&rsquo;abbigliamento tecnico mantenendoli a una data temperatura, per ritrovarli ben caldi (o freschi) quando dovranno essere riutilizzati. Capodanno 2022 Non sappiamo ancora le tariffe per l&rsquo;uso delle strutture, perch&eacute; l&rsquo;iniziativa &egrave; ancora in fase di sperimentazione. Bikers Guardian ha annunciato l&rsquo;arrivo sulle strade britanniche per il 1&deg; gennaio 2022, mentre sul sito &egrave; annunciata la possibilit&agrave; di acquistare le celle all&rsquo;ingrosso se si possiede un&rsquo;area parcheggio. Si parte del Regno Unito, ma come tutte le innovazioni, se funzioner&agrave; ci vorr&agrave; poco per vederla nel resto d&rsquo;Europa e anche in Italia.  Norme antinquinamento, come hanno cambiato le moto       

La startup britannica propone una soluzione per salvare i veicoli a due ruote dai ladri e per produrre energia pulita: dal 2022 nel Regno Unito, poi forse nel resto d'Europa e in Italia

Bikers Guardian, un parcheggio antifurto e per la ricarica green

        Mentre, secondo alcuni dati divulgati da ANCMA, la stragrande maggioranza dei comuni italiani non presta molta attenzione alle moto e ai motociclisti - con molte citt&agrave; che non riescono neanche a raggiungere 5 parcheggi per moto ogni mille abitanti -, c&rsquo;&egrave; chi come Anne Hidalgo, sindaca di Parigi, vorrebbe mettere gli stalli a pagamento in alcune zone della capitale francese. Una situazione, dunque, completamente opposta rispetto a quella che troviamo qui in Italia. Anche se, a dirla tutta, non sappiamo quale delle due sia di pi&ugrave; difficile comprensione. Trento, in bilancio 5 milioni dalle multe per migliorare la mobilit&agrave; ESCLUSE LE ELETTRICHE? Stando alle voci che giungono dalla Francia,&nbsp; la Hidalgo vorrebbe porre fine ai parcheggi gratuiti per moto e scooter. Una battaglia - quella portata avanti dalla sindaca contro le due ruote - che risale gi&agrave; a qualche anno fa, quando aveva cercato di ridurre la circolazione in citt&agrave; delle moto precedenti ai primi anni 2000. Tuttavia, la nuova offensiva sembrerebbe riguardare solamente le moto con motore a combustione, considerate fin troppo inquinanti e rumorose, mentre non rientrerebbero nel provvedimento le due ruote a propulsione elettrica. Felicemente accettate dalla Sindaca Hidalgo perch&eacute; in linea con la sua filosofia green. QUANTO SI DOVR&Agrave; PAGARE? Secondo le prime indiscrezioni, i motociclisti parigini andrebbero a pagare un abbonamento annuale dell&rsquo;importo di 1 euro al giorno. Al momento, comunque, il parcheggio per le due ruote a motore resta ancora gratuito in tutta Parigi, compresi i parcheggi in superficie solitamente riservati alle auto, ma con esclusione di marciapiedi e zone riservate al transito dei pedoni che potrebbero comportare una multa di 135 euro e l&rsquo;eventuale sequestro del mezzo. LA RISPOSTA DEI MOTOCICLISTI  Ovviamente, non &egrave; di certo mancata la risposta da parte dei biker francesi. La F&eacute;d&eacute;ration Fran&ccedil;aise des Motards en Col&egrave;re Paris Petite Couronne (FFMC PPC) ha subito fatto sentire la sua voce con una manifestazione organizzata per le vie della capitale francese andata in scena lo scorso 6 febbraio e che ha visto la partecipazione di migliaia di biker. Quattro Ristoranti, puntata dedicata ai motociclisti       

La sindaca Anne Hidalgo sembrerebbe decisa ad introdurre stalli a pagamento anche per moto e scooter. Non si &egrave; fatta attendere la risposta da parte dei motociclisti parigini

Parcheggi moto: Parigi verso sosta a pagamento? Proteste dai motociclisti

        Parcheggi pi&ugrave; sicuri per moto e biciclette nelle scuole. Lo ha chiesto l'ANCMA, sottolineando che "la riapertura delle scuole ha segnato il cambiamento nelle tendenze della mobilit&agrave; urbana, confermando un maggiore ricorso alle due ruote". Ritorno a scuola: tanti genitori scelgono di portare i figli in moto CRESCONO LE VENDITE, AUMENTANO I FURTI Il mercato delle biciclette ha infatti fatto segnare un netto e significativo +60% appena subito dopo il periodo di lockdown, ovvero circa 200mila pezzi in pi&ugrave; venduti solo nel mese di maggio rispetto al 2019, mentre quello delle moto registra da ormai da tre mesi aumenti a doppia cifra (+ 41,2% ad agosto). Mercato moto, agosto rovente: +41,2%, Benelli TRK in scia alla BMW GS "L'aumento della circolazione di mezzi a due ruote - recita il comunicato - accende necessariamente un campanello d'allarme anche sul rischio furti, un fenomeno che riguarda principalmente le biciclette (pi&ugrave; di 400mila all&rsquo;anno in Italia) e che pu&ograve; ancora crescere se si guardano i numeri". "AREE DI PARCHEGGIO SICURE" "Ove possibile - continua l'Associazione Nazionale Ciclo e Motociclo Accessori - &egrave; necessario che si pensi ad allestire aree di parcheggio sicure all'interno dei plessi scolastici o nelle zone adiacenti, come anche a modalit&agrave; od orari di apertura e chiusura dei cancelli ad hoc, in modo da disincentivare i furti, dare maggiore sicurezza agli studenti e proteggere l'investimento in mobilit&agrave; sostenibile delle loro famiglie".&nbsp;       

L'Associazione pone i riflettori sui troppi furti di modelli a due ruote: si chiedono maggiori tutele per i posteggi degli istituti scolastici

Parcheggi più sicuri per moto e bici a scuola: l'appello di ANCMA

        Il Comune di Milano ha attuato un ulteriore importante provvedimento per fronteggiare la situazione emergenziale scaturita con la diffusione del Coronavirus. Un'ordinanza del sindaco Giuseppe Sala ha infatti esteso la gratuit&agrave; della sosta, per moto e auto, ai parcheggi di superficie con strisce blu (a pagamento) e gialle (riservate ai residenti). Sala aveva annunciato il provvedimento in un video su Facebook. Ora la disposizione &egrave; diventata esecutiva con la pubblicazione dell'ordinanza sull'albo pretorio comunale, nella quale &egrave; specificato che la gratuit&agrave; dei parcheggi perdurer&agrave; fino alla conclusione dell'emergenza. Parcheggi gratuiti e ZTL sospese Nei giorni scorsi, non erano mancate polemiche per le multe comminate ai cittadini impossibilitati a spostare i mezzi per attenersi alle rigide disposizioni anti contagio che limitano la possibilit&agrave; di uscire di casa se non per motivi inderogabili. Inizialmente, infatti, il Comune di Milano aveva stabilito di rendere gratuiti i parcheggi solo per medici, infermieri, farmacisti e altri operatori impegnati in attivit&agrave; connesse all'emergenza. Per coloro non compresi nelle categorie suddette, invece, erano rimaste in vigore le sanzioni vigenti per sosta prolungata. L'ordinanza sui parcheggi si aggiunge alla sospensione dell'Area B e dell'Area C, entrambe non pi&ugrave; sottoposte a limitazioni del traffico anche in virt&ugrave; del previsto taglio del 40% delle corse dei mezzi del servizio pubblico ATM previste da luned&igrave; 16 marzo. Traffico: calano del 50% gli spostamenti di moto o scooter       

Entrambi i provvedimenti rientrano nelle misure adottate in seguito alla situazione emergenziale dovuta al Coronavirus

Milano, parcheggi gratuiti per tutti e ZTL libere

        Che il parcheggio sia un problema lo sappiamo tutti. Quello delle auto ancora di pi&ugrave; rispetto a quello delle moto, ma ci sono casi in cui le due ruote diventano protagoniste di vere e proprie controversie legali. L'ORDINANZA - &Egrave; di poco tempo fa la notizia dell'ordinanza (la 7618 del 18 marzo 2019) con cui la Corte di Cassazione ha vietato la sosta di moto all'interno di un cortile condominiale. Tutto a causa di una lite portata davanti al Giudice di pace. Il motivo? I motoveicoli di due condomini, parcheggiati di fronte casa di chi ha presentato la domanda, che impedivano l'utilizzo dello spazio. LA NORMA DEL CODICE CIVILE - Il finale lo sappiamo, ma come si &egrave; arrivati a questa decisione? Prima dell'ordinanza, i giudici di merito si sono accertati che la sosta delle moto ostacolasse il transito e l'uso dell'area in questione. E per farlo, si sono appellati all'articolo 1102 del Codice Civile, sulla &ldquo;cosa comune&rdquo; (&ldquo;Ciascun partecipante pu&ograve; servirsi della cosa comune, purch&eacute; non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. A tal fine pu&ograve; apportare a proprie spese le modificazioni necessarie per il miglior godimento della cosa. Il partecipante non pu&ograve; estendere il suo diritto sulla cosa comune in danno degli altri partecipanti, se non compie atti idonei a mutare il titolo del suo possesso&rdquo;). L'ABUSO E IL RISARCIMENTO - In parole povere, che sia per tutta la giornata o per pochi minuti (come dichiarano i due condomini incriminati), ogni giorno oppure una volta al mese, parcheggiare il proprio mezzo a due ruote in una parte del cortile si traduce in abuso e, quindi, in risarcimento danni verso chi non potuto godere pienamente dello spazio. LA REALT&Agrave; - Per quanto si voglia non entrare nel merito di chi abbia ragione e chi torto, dopo questa ordinanza, a meno che in un cortile condominiale non ci siano appositi posti segnalati, i possessori di due ruote sono costretti a lasciare il proprio mezzo in strada, anche di notte. Di certo non ci si pu&ograve; aspettare che tutti corrano a comprarsi un garage. E allora, vista l'ondata di moto e scooter incustoditi in strada, festa grande per i ladri?       

Con l'ordinanza 7618 del 18 marzo 2019, la Corte suprema ha proibito la sosta delle due ruote negli spazi comuni, al di fuori di eventuali aree previste. D'ora in poi ci saranno pi&ugrave; mezzi incustoditi lungo le strade

Moto in aree condominiali: Cassazione vieta il parcheggio

Dalla Francia arriva l&#39;ennesima notizia di parcheggi a pagamento anche per le due ruote. Una decisione che fa discutere e solleva dubbi sulle reali finalit&agrave; di certe manovre.  SUCCEDE NEL COMUNE DI VINCENNES dove l&rsquo;amministrazione ha annunciato l&rsquo;inizio del nuovo regime a pagamento a partire dal mese di aprile 2018. A spingere gli amministratori in questa direzione, come dichiarato durante la votazione in consiglio comunale dello scorso 27 settembre, l&rsquo;aumentato volume di traffico su due ruote e la necessit&agrave; di costruire nuovi parcheggi &ldquo;dedicati&rdquo;, per fronteggiare le soste selvagge (marciapiedi, aree vietate) sempre pi&ugrave; diffuse, con conseguente aumento di occupazione di suolo pubblico. E visto che le 4 ruote pagano per questa &ldquo;occupazione&rdquo;, perch&eacute; non dovrebbero farlo anche moto e scooter?  UN&rsquo;ARGOMENTAZIONE CHE POCO CONVINCE I FRANCESI, e se da un lato ecologisti e politici di determinati schieramenti plaudono all&rsquo;iniziativa, dall&rsquo;altra sono tante le polemiche che vanno montando, soprattutto da parte di chi teme il dilagare di decisioni simili (gi&agrave; in passato ci sono state levate di scudi contro questo tipo di proposte da parte delle associazoni di motociclisti francesi) ponendo dubbi piuttosto legittimi: non si tratter&agrave;, per caso, dell&rsquo;ennesimo pretesto per fare cassa? Di sicuro, considerando i 780 posti moto/scooter a pagamento, quelle del comune di Vincennes sono destinate a riempirsi in fretta. 

Tra 1000 polemiche &egrave; il comune di Vincennes a portare avanti l&rsquo;iniziativa al costo di 1,50 euro per 120 minuti di sosta

Parcheggio a pagamento per moto e scooter in Francia

La Francia non ama le moto, questo &egrave; poco ma sicuro. Dopo aver interdetto la circolazione nel centro di Parigi alle moto immatricolate prima dell&#39;anno 2000 - e la proibizione entra in vigore proprio oggi, 1&deg; giugno - dal vicesindaco di Parigi Christoph Najdovski, incaricato ai trasporti, &egrave; arrivata un&#39;altra dichiarazione d&#39;intenti poco favorevole alle due ruote motorizzate. Il progetto, infatti, &egrave; quello di far pagare i parcheggi agli utenti di moto e scooter con motore termico.  &quot;Dal mio punto di vista rendere a pagamento il parcheggio per le moto con motore termico &egrave; necessario per ottenere un indirizzamento verso la mobilit&agrave; elettrica&quot;, ha sottolineato il vicesindaco.  Christoph Najdovski ha evidenziato che le due ruote motorizzate sono considerate responsabili di circa il 50% delle emissioni inquinanti di monossido di carbonio nell&#39;Ile-de-France e che sono considerate come la prima fonte di inquinamento acustico, secondo un&#39;inchiesta realizzata fra i parigini. &nbsp;Inoltre, anche il &quot;parcheggio selvaggio&quot; sui marciapiedi &egrave; vissuto male dalla popolazione.  La Federazione Francese dei Motards en Col&egrave;re, ovvero dei &quot;motociclisti arrabbiati&quot; ha contestato che la circolazione in moto contribuisce a fluidificare il traffico e quindi a ridurre le emissioni inquinanti. E oltretutto &egrave; stato osservato che la misura di proibire la circolazione alle moto antecedenti al 2000 va a pesare su chi non ha la possibilit&agrave; di acquistare una moto pi&ugrave; recente. &nbsp;Allo stesso modo anche il parcheggio a pagamento andrebbe a gravare su chi usa le due ruote per non incidere troppo sul bilancio familiare.  Il vicesindaco Najdovski si &egrave; riservato di decidere sulle rivendicazioni dei Motards en Col&egrave;re. 

Oggi al centro di Parigi scatta il divieto di circolazione per le moto antecedenti al 2000. E potrebbero arrivare anche i parcheggi a pagamento.

Parcheggio moto a pagamento in Francia?

Va bene lo ammettiamo, Milano non &egrave; proprio la citt&agrave; prototipo in Italia per studiare le abitudini dei comuni scooteristi. Tutto di fretta, tutto caotico e poi ci si meraviglia dei sorpassi mal posti, dei parcheggi un po' selvaggi, della maleducazione stradale. Un trend che per&ograve; non coinvolge solo gli utenti delle due ruote ma anche quelli a quattro che spesso non si rendono conto delle differenti dimensioni&nbsp;ed esigenze di chi con loro condivide la carreggiata.  Per chi ancora non lo sapesse in questi giorni &egrave; scattata una piccola polemica su usi e costumi di chi in citt&agrave; si muove in scooter (tutto parte da questo articolo del Corriere.it&nbsp;e si declina in altre varie testimonianze): incoscienza nel traffico e agli incroci ma soprattutto parcheggi inventati e ingombranti (si parla in particolare&nbsp;dell'abitudine di mettere il mezzo sui marciapiedi in mancanza di posti). Dall'altra parte la risposta della stampa specializzata e di chi si sente attaccato da tali pregiudizi. I comportamenti dei motociclisti&nbsp;sarebbero giustificati dalla poca considerazione per i loro bisogni.  Insomma a Milano &egrave; in atto una piccola lotta di classe che vede soprattutto la condanna di alcuni benefit dati alle due ruote (come la sosta gratuita e il permesso di entrare nell'Area C ecc.).  Le&nbsp;solite cose... Anche le moto inquinano, occupano e infastidiscono perch&eacute; agevolarle? La risposta potrebbe essere perch&eacute; &nbsp;fanno tutte queste cose un po' meno e per ora le soluzioni alternative sono carenti.  Per&ograve; &egrave; giusto continuare a muoversi verso un'utopia di citt&agrave; pi&ugrave; green e vivibile anche negli spostamenti e verso un'etica alla guida che per ora &egrave; in effetti davvero poco considerata. E duole ammetterlo ma chi usa lo scooter in citt&agrave; ne ha grande colpa perch&eacute; in effetti si sente un po' invincibile e fuori dai normali obblighi.  Basti pensare che nella maggior parte dei paesi esteri non esistono nemmeno i parcheggi delle moto, che vengono tranquillamente messe sul marciapiede utilizzando semplicemente un po' di buonsenso.  Il tema ha coinvolto anche ANCMA che cerca nuove vie per&nbsp;far convergere gli interessi di tutti quelli che hanno necessit&agrave; di muoversi. Ecco il comunicato:  "In riferimento agli articoli apparsi negli ultimi due giorni su alcuni quotidiani, a proposito del problema del parcheggio degli scooter sui marciapiedi milanesi, ferma restando la condanna di comportamenti incivili, tra i quali in primo luogo il parcheggio selvaggio, l&rsquo;indisciplina alla guida e il mancato rispetto delle norme del codice della strada, Ancma ritiene per&ograve; indispensabile che continuino a essere attuate una serie di misure incentivanti l&rsquo;uso delle due ruote, anche lungo le principali direttrici di accesso alla citt&agrave;. Per questo promuove da tempo soluzioni in questa direzione: l&rsquo;accesso alle corsie preferenziali, per esempio, secondo lo studio europeo eSum condotto su alcune citt&agrave; che hanno adottato questo provvedimento, ha dimostrato una diminuzione media del numero di incidenti (spesso gravi) che coinvolgono motociclisti, scooteristi e ciclisti compresa tra il 25 e il 30%; l&rsquo;accesso libero all&rsquo;Area C per cicli e motocicli, come avviene in tutte le grandi citt&agrave; dotate di Ztl, ha agevolato la decongestione del traffico dentro la cerchia dei Bastioni, senza caricare eccessivamente la rete metropolitana e dei mezzi di superficie, gi&agrave; al collasso nelle ore di punta; l&rsquo; aumento del numero di posteggi riservati alle due ruote, che, dove sono presenti in numero adeguato, ha consentito lo sgombero quasi totale dei marciapiedi (come avvenuto per esempio in via Vittor Pisani); l&rsquo;adozione, inoltre, del bike sharing e ora anche dello scooter sharing, la creazione di piste ciclabili e aree a velocit&agrave; contenuta.  La strada da percorrere in questa direzione &egrave; ancora lunga, ma le premesse per lo sviluppo di una vera mobilit&agrave; sostenibile ci sono tutte, soprattutto in citt&agrave; come Milano che ha posto da anni al centro del dibattito lo sviluppo di una mobilit&agrave; urbana a misura d&rsquo;uomo. Si tratta di una rivoluzione culturale, prima che urbanistica, lenta, faticosa, ma che procede senza sosta e che vede molti protagonisti virtuosi a fronte di un numero sempre pi&ugrave; ridotto di &ldquo;indisciplinati&rdquo;. Non &egrave; certamente demonizzando una categoria di utenti che si pu&ograve; risolvere il problema, ma sollevando un dibattito ampio e condiviso che coinvolga tutti gli attori interessati, dalle amministrazioni locali, alle associazioni, agli utenti.  Auspicando che questo suggerimento possa essere raccolto, Ancma si rende disponibile da subito a fornire dati e informazioni, oltre che a supportare, come sempre, qualunque attivit&agrave; che possa migliorare la sicurezza e la mobilit&agrave; delle migliaia di persone che ogni giorno si muovono sulle due ruote.  Confindustria Ancma riunisce i produttori italiani di cicli, motocicli e accessori e, tra le molte attivit&agrave; che svolge, si batte da anni per incentivare la mobilit&agrave; sostenibile in citt&agrave;, collaborando con le amministrazioni locali di tutta Italia per elaborare soluzioni condivise che tengano conto della sostenibilit&agrave; ambientale, delle esigenze di mobilit&agrave; dei cittadini e della sicurezza per utilizzatori delle due ruote, automobilisti e pedoni."  Infine una piccola nota. Cercare di essere pi&ugrave; veloci,&nbsp;passare prima degli altri, non agevolare le immissioni&nbsp;non fa altro che aumentare il caos. Il rispetto oltre che incrementare la sicurezza e l'incolumit&agrave; di tutti migliora la fluidit&agrave; del traffico. Quindi quando guidate, parcheggiate, pedalate o camminate fatelo pensando che&nbsp;non siete i soli!  Giulia Cassinelli

Scooter maleducati. Milano si divide sul tema. Ma ci sono soluzioni?

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