&nbsp;Il pianeta non sta passando un momento memorabile, ma nonostante il problema Covid-19 il motociclismo tiene botta e le perdite nel settore rimangono contenute rispetto ad altri settori della mobilit&agrave;. Attraversiamo un&#39;era particolare che porta con s&eacute; grandi cambiamenti nella societ&agrave; e di conseguenza nelle esigenze e nei gusti del cliente finale. Questo accelerer&agrave; ancor di pi&ugrave; il processo di cambiamento del mercato moto, che da qualche anno a questa parte sta vedendo scomparire alcuni segmenti per farne nascere degli altri, a seconda della domanda globale o dei singoli paesi. Per&ograve;, di solito, si parla solo di quello che se ne va, e davvero poco di quello che nasce che &ndash; come sempre &ndash; avviene un po&#39; pi&ugrave; lentamente. Quali sono i nuovi segmenti a due ruote che si stanno affacciando al mercato europeo e che sembrano resuscitare dalla tomba di un passato pi&ugrave; o meno lontano?   I tuboni  L&#39;avreste mai detto che nel secondo decennio degli anni 2000 avremmo rivisto sulle strade i mitici tuboni? La tecnologia elettrica sta dando la possibilit&agrave; a molti costruttori di sbizzarrirsi con design pi&ugrave; o meno osati, e il concetto di ciclomotore leggero fatto di solo telaio tubolare tipico di mezzi come il Califfone, l&#39;Oxford e il Fifty sta rinascendo sotto le sembianze di versioni a batteria come il Garelli Ciclone (stesso nome del glorioso passato), il Fantic Issimo, il Niu Upro o vie di mezzo simili come l&#39;Askoll ES3. Il target, questa volta, pare non essere pi&ugrave; quello dei ragazzini alla moda della &ldquo;Milano da bere&rdquo;, ma pi&ugrave; un utente adulto in cerca di mobilit&agrave; a basso costo e un po&#39; di nostalgia dei Paninari.    Le maxi-custom giapponesi  Dopo il periodo glorioso dei &#39;90, le cruiser e custom made in Japan hanno deciso di fare un ritorno in grande stile, lanciando di nuovo il guanto della sfida a quelle custom che non sono mai morte, le Harley-Davidson. Dopo un timido approccio negli scorsi anni da parte di Yamaha con la XV950, diretta concorrente della Sportster ma che non ha riscosso un grande successo, qualcosa si sta muovendo in quel di Honda, e a breve vedremo sul mercato la CMX1100, una muscolosissima custom che spera di portare anche alle cilindrate alte il successo della piccola CMX500. Dall&#39;altro lato si sta muovendo Kawasaki che probabilmente presenter&agrave; una mega custom con motore sovralimentato della serie H2. Che tornino a rivivere i fasti delle varie Shadow, Drag Star e Intruder?  Le sportive medie stradali  Il 2021 inizia col lutto sul braccio per la perdita di un&#39;icona della sportivit&agrave;: la R6, che segue l&#39;abbandono del mercato da parte della CBR600RR gi&agrave; annunciato lo scorso anno. Dall&#39;altra parte l&#39;utenza freme per mettere le mani sulla RS660 di Aprilia, il che spiega chiaramente come il segmento delle medie sportive non sia del tutto morto, sta solo cambiando volto, diventando pi&ugrave; stradale e meno pistaiolo. La strada &egrave; gi&agrave; stata tracciata da Honda con il discreto successo della CBR650R degli scorsi anni, e il boom di richieste per la nuova media Aprilia porter&agrave; di sicuro a proposte interessanti da parte di Yamaha (che pare stia pensando a una sportiva con motore CP2) e delle altre giapponesi, senza escludere un potenziale interesse anche di Ducati a far rinascere il marchio SuperSport. Vedremo nei prossimi anni    Le Turbo  Non abbiamo dimenticato il boom delle moto turbo negli anni &#39;80, quando le case giapponesi hanno iniziato a darsele di santa ragione con moto dotate di sovralimentazione e di un turbo lag che le rendeva quasi inguidabili tanto erano esuberanti. Con le tecnologie moderne il discorso cambia, e grazie all&#39;elettronica Kawasaki ha iniziato a commercializzare le sue H2, veri e propri gioiellini sovralimentati che eccellono pi&ugrave; in coppia motrice che in potenza pura. Da alcuni brevetti pare che anche Honda stia pensando all&#39;utilizzo di un turbo in un possibile modello futuro (probabilmente turistico), mentre &egrave; gi&agrave; da un po&#39; che si parla anche di Suzuki che starebbe sviluppando una sovralimentazione per cilindrate medie e alte. Lo scopo per tutti non &egrave; stupire tutti con potenze da capogiro (a quello ci pensano le supersportive) ma migliorare consumi e coppia motrice ai bassi regimi. Si preannuncia un decennio emozionante.  Harley-Davidson: un turbocompressore per i V-Twin 

Da una parte stiamo vedendo sparire molte moto che ci sono rimaste nel cuore, ma dall&#39;altra nuovi segmenti di mercato riprendono concetti cari al nostro passato

Moto sportive stradali e &quot;tuboni&quot;: stanno tornando gli anni &#39;80?

In picchiata, come un falco pellegrino &ndash; quello stesso animale da cui presero ispirazione ad Hamamatsu nel lontano 1999 &ndash; &egrave; tornata la leggendaria Suzuki GSX-R 1300 Hayabusa.  Sport tourer che fin dal suo esordio fece vibrare l&rsquo;anima e il cuore di ogni motociclista grazie al suo motore quadricilindrico da 1298 cc e 175 cv, capace di toccare i 312 km/h di velocit&agrave; massima. Quelle stesse caratteristiche che oltre vent&rsquo;anni fa la elevarono a moto di serie pi&ugrave; veloce del mondo,&nbsp;ora tornano 2021 per tramandare alle future generazioni la voglia di superare ogni limite.  4 CILINDRI DI 1340 cc e 190 CV    Ridurre per&ograve; le peculiarit&agrave; della nuova Hayabusa alla sola idea di andar forte sarebbe ingeneroso. La maxi di Hamamatsu ha nella genesi pi&ugrave; che ventennale delle qualit&agrave; che oggi, con l&rsquo;arrivo della versione Euro 5, ne elevano ancora di pi&ugrave; la sostanza a moto dalle prestazioni pazzesche, ma allo stesso tempo grande amica per chi cerca un mezzo con cui percorrere tanti chilometri.  Inalterati i tratti tipici, ma la rinnovate forme della nuova Hayabusa mixano meglio efficienza aerodinamica a eleganza.&nbsp;Il caratteristico frontale mantiene la disposizione con le due voraci prese d&rsquo;aria del sistema SRAD (che vede anche nuovi condotti), ora per&ograve; pi&ugrave; ampie &egrave; profilate, che vedono inglobate luci di posizioni e frecce in un unico corpo. Il fanale mantiene la caratteristica disposizione degli elementi luminosi&nbsp; sovrapposta e con la finezza di caratteri kanji inclusi nel parte interna e superiore del supporto. Scorrendo sui lati della avvolgente carenatura non si pu&ograve; non notare l&rsquo;omaggio al nome &ldquo;Hayabusa&rdquo; (il falco Pellegrino che attacca in picchiata a oltre 300 km/h) con delle &ldquo;V&rdquo; tratteggiate sulle cover poste sotto al serbatoio carburante e che ricordano le piume del veloce rapace.  Restando nella zona delle fiancate piacciono le forme &ldquo;curvy&rdquo; caratterizzate superfici sinuose ed eleganti, esaltate da vernici bicolore e modanature cromate e dove regnano i due grossi sfoghi del radiatore.  SPOILER AGGIUNTIVO    Il classico codone ogivale aggiunge ora alla sua estremit&agrave; inferiore uno spoiler che richiama nello stile gli estrattori che vediamo su alcune supercars e che ha la funzione di rendere &ldquo;puliti&rdquo; i filetti fluidi minimizzando l&rsquo;insorgere di turbolenze in una zona molto delicata da questo punto di vista.  A nuove forme corrisponde anche una rivisitazione della ergonomia della moto: la posizione di guida &egrave; stata rivista in ottica comfort e vede un manubrio leggermente rialzato e pi&ugrave; vicino al piano sella di 12 mm, questo per avere un busto pi&ugrave; eretto e ridurre l&rsquo;affaticamento nelle lunghe percorrenze. Su questo fronte fa gioco anche un nuovo plexiglass (disponibile anche in versione rialzata di 38 mm come accessorio) ed un manubrio montato su supporti flottanti in modo da filtrare eventuali vibrazioni sulle manopole.  La parte ciclistica non propone grossi stravolgimenti. La distribuzione dei pesi ora &egrave; 50/50 e il telaio in alluminio resta preessoch&egrave; invariato ma vede&nbsp;montato un nuovo telaietto reggisella pi&ugrave; leeggero di 700 grammi.  A livello di sospensioni segnaliamo una diversa taratura per mono e forcella (KYB da 43 mm) ottimizzati per eliminare effetti di sovrasterzo alle basse andature. Il baricentro basso della Hayabusa, l&rsquo;interasse di 1.480 mm e i nuovi pneumatici Bridgestone Battlax S22 (120/70 e 190/50), contribuiscono inoltre ad ottenere il giusto compromesso tra maneggevolezza e stabilit&agrave;.  PRESTAZIONI CALIBRATE    Il 4 cilindri in linea rimane di 1340 cc pur rivisto in ottica Euro 5. Il dato di potenza massima &egrave; di 190 i CV ora dichiarati (contro i preecedenti 197 CV) la coppia massima invece &egrave; a quota 150 Nm a 7000 giri/min (contro&nbsp;155 Nm a 7200 giri/min) valori che per&ograve; non impediscono un miglioramento della curva di erogazione fino alla soglia 6000 giri/mini.&nbsp;La velocit&agrave; massima &egrave; autolimitata a&nbsp;299&nbsp;km/h.  Per rientrare nei pi&ugrave; stringenti vincoli di omologazione si &egrave; lavorato in ogni comparto: dal sistema di aspirazione che vede una pi&ugrave; voluminosa cassa filtro di 11,3 L e nuovi corpi farfallati di 43 mm (prima erano da 44mm) con doppio iniettore, un nuovo comando del gas Full Ride-by-Wire e diverso sistema di scarico che presenta anche una nuova camera per catalizzatore. Aggiornamenti anche all&rsquo;interno dove alloggiano pistoni alleggeriti, nuove bielle e alberi a camme rivisti nell&rsquo;alzata e camere di combustione a maggiore turbolenza. Rivista la frizione con lo scopo di alleggerirne l&#39;azionamento alla leva.  ELETTRONICA: ARRIVA IL SIRS    Il comparto elettronico ora poggia sul sistema SIRS (Suzuki Intelligence Ride System) che si interfaccia con la IMU a sei assi e porta in dote 3+3 Riding Mode (tre mappe preimpostate pi&ugrave; 3 impostabili dall&rsquo;utente). Ognuno di questi seleziona il livello di intervento del TC, l&rsquo;Anti-Lift control,l&rsquo;Engine Brake e il cambio Quick-Shift bidirezionale. Tutto intervenendo dagli switch al manubrio e visualizzando le informazioni sul pannello TFT al centro della strumentazione formata anche da quattro elementi analogici. Non mancano lo Speed Limiter, il Cruise Control e il Launch Control senza dimenticare il sistema Suzuki Easy Start che agevola nelle partenze ed il Low RPM Assist che evita di procedere a &ldquo;singhiozzo&rdquo; quando si marcia a basse andature in mezzo al traffico. La frenata, infine, si avvale di sistema ABS e ripartitore.&nbsp;  PREZZO E DISPONIBILIT&agrave;    La nuova Suzuki Hayabusa arriver&agrave; in concessionaria nel mese di marzo nelle due livree previste per l&rsquo;Italia: l&rsquo;aggressiva ed elegante nero/oro e una pi&ugrave; fresca colorazione argento (Silver) metallizzato con particolari in rosso. Per entrambe il prezzo &egrave; di 19.390 euro f.c. con cover monoposto e specchi carbon look compresi. Disponibile anche una versione &quot;Web Edition&quot; per l&#39;Italia, prenotabile sul web store Suzuki e arricchita di diversi accessori,&nbsp;scarico Akrapovic in titanio compreso. Il prezzo? 21.490 euro f.c.  Suzuki GSX-R 750 RR/RK: perla rara 

Il 4 cilindri da 1340 cc e 190 cv omologato Euro 5 porta in dote diversi affinamenti e uno scarico rivisto come la linea della moto, curata e elegante. Due le colorazioni al prezzo di 19.390 euro f.c cover monoposto e specchi carbon look inclusi

Figlia del vento: ecco la nuova Suzuki Hayabusa

        La classifica delle moto pi&ugrave; vendute del 2021 &egrave; ricca di 125, un respiro di aria pura per gli appassionati che vedono le nuove generazioni riappassionarsi alle due ruote. Nello specifico e in ordine di pezzi immatricolati vediamo la Keeway RKF 125, Fantic 125 Enduro/Motard, Benelli BN125, KTM 125 Duke e TM Racing SMR 125 dentro la Top30 complessiva dell'anno appena trascorso. A parte quello che vende, per&ograve;, ci sono altre 125 molto interessanti sul mercato, ed eccole nella nostra Top5 delle moto per patente A1 da tenere d'occhio nel 2021. FB Mondial Flat Track 125 Il rinato marchio che ha fatto la storia del motociclismo italiano negli anni '50 ha da poco messo in commercio la sua Flat Track, una 125 dallo stile molto personale in parte ripreso dalla HPS gi&agrave; best seller del marchio, ma declinato in modo pi&ugrave; sportivo e informale. Ha un anteriore molto particolare, con una grande tabella portanumero e due piccoli fari a LED, ed &egrave; la prima moto del listino Mondial con la strumentazione TFT digitale. L'abbiamo inserita in questa classifica perch&egrave; il marchio sta puntando davvero tanto su questo modello (qualcuno ha pure provato a rubare il brevetto) e potrebbe essere una outsider d'eccezione nella classifica di quest'anno. Teniamola d'occhio.  &nbsp; Sherco Supermotard 125 Presentata durante il 2020, la nuova motardina di Sherco &egrave; una piccola bomba a 2 tempi. Nata dalla base 125 Enduro che anche lo scorso anno ha vinto tanto nelle gare internazionali, la nuova Supermotard &egrave; stata fortemente voluta dall'importatore italiano perch&egrave; il rinnovato interesse dei giovani per le piccole bestie a miscela si pu&ograve; rivelare una vera occasione. Il boom di vendite della TM Racing SMR potrebbe essere disturbato da questo nuovo prodotto Made in France, che ha tutte le carte in regola per giocarsela ad armi pari con la best in class romagnola. Ovviamente &egrave; omologato per patente A1 con 15 cavalli di potenza, ma a "motore pieno" siamo ben oltre i 30CV.  &nbsp; Zontes ZT 125 G1 Bench&egrave; il nome faccia pensare pi&ugrave; a un personaggio di Star Wars che a una moto, la nuova Zontes per sedicenni &egrave; una caf&egrave; racer / scrambler dal look particolarmente curato, ed &egrave; proprio questo il punto di forza assieme al prezzo inferiore ai 3.000 euro che solo questi marchi emergenti possono proporre sul mercato. Nonostante tutto, per&ograve;, Zontes ci ha abituato con la sua gamma 300 a prodotti curati nell'estetica e con finiture abbastanza buone, che pare siano caratteristiche anche di questa nuova scramblerina dalle linee equilibrate, che sembra addirittura una moto di cilindrata superiore. Teniamola d'occhio perch&egrave; potrebbe essere il prodotto giusto al momento giusto.  &nbsp; Yamaha MT-125 2021 Non &egrave; un nuovo modello, ma gi&agrave; nel 2020 la Yamahina si &egrave; rinnovata nell'estetica lasciando da parte il look controverso del debutto (con quel posteriore che non tutti hanno apprezzato) per sposare una linea pi&ugrave; matura e vicina al resto della produzione di Iwata, guardando alle sorelle 300 e 700. Nei contenuti non cambia molto, ma con un codino finalmente equilibrato e l'anteriore con singolo "occhio" a LED potrebbe finalmente dire la sua sul nostro mercato. E poi &egrave; pur sempre una Yamaha!  &nbsp; Super Soco TCMax Ci tenevamo a inserire un'elettrica in questa rapida classifica, e la Super Soco TCMAx ha tutte le caratteristiche per poter dire la sua sul mercato italiano. Questo nuovo marchio cinese specializzato sulla mobilit&agrave; elettrica sta puntando molto sul mercato europeo e gi&agrave; dal 2020 ha dato via a una struttura aziendale che punta alla rapida espansione anche da noi in Italia. La TCMax &egrave; il modello di punta guidabile con patente A1 e ha uno stile neo-classico, una autonomia dichiarata di 110 km e una velocit&agrave; massima di 95 km/h. Il prezzo &egrave; inferiore ai 5.000 euro.  &nbsp; Fuori Classifica: Aprilia RS e Tuono 125 Restyling  Questa la mettiamo fuori classifica per un motivo pratico: sono in arrivo novit&agrave; per le ottavo di litro di Noale e nel 2021 hanno senza dubbio un posto assicurato nella Top5. Delle nuove Tuono ed RS 125 sappiamo che sono quasi pronte&nbsp;e con caratteristiche tecniche simili alle moto attualmente in commercio, ma avr&agrave; il family feeling delle nuove 660 e 1100. Non ci sono ancora foto o dettagli pi&ugrave; specifici, ma si tratta dell'unica vera novit&agrave; 125 a 4 tempi degli ultimi anni. Supermotard: un nuovo mercato di ragazzi spinti dai Social        

La ripresa del mercato per le moto con patente A1 &egrave; una delle belle novit&agrave; del 2020, ma sperando che continui questo trend, ecco le 5 moto per sedicenni pi&ugrave; interessanti per il 2021

Top5: le moto 125 da comprare nel 2021

        Avete guardato un programma televisivo o un video su internet con un quad protagonista e adesso volete acquistarne uno? Il mercato, cos&igrave; come per le moto, offre tante soluzioni diverse, sia per modelli quad e ATV (All-terrain Vehicle) da utilizzare su percorsi off-road (come la maggior parte dei modelli) che per quad da guidare su strada - ovviamente dopo averli omologati a dovere -. Dal Giappone agli Stati Uniti, passando per la Cina, non sono poche le Case costruttrici a proporre diverse tipologie di quad. In questa guida, vi elenchiamo le 10 novit&agrave; 2021 pi&ugrave; interessanti (o i modelli pi&ugrave; recenti, usciti nel 2020 e ancora ovviamente presenti sul mercato), un modello per Marchio. Chiss&agrave; che non riusciate a trovare quello che fa al caso vostro. Un'ultima informazione fondamentale, prima di procedere con le pagine successive: il quad &egrave; classificato come motoveicolo, e quindi, se fino al 2012 poteva essere guidato anche con la patente A-A1, dal 2013 &egrave; obbligatorio possedere la patente B (B1 per chi ha meno di 18 anni). Iniziamo.&nbsp; YAMAHA WOLVERINE RMAX 1000  Le nuove versioni della gamma Wolverine di Yamaha arrivano sul mercato a marzo 2021 nella veste standard e la Special Edition. I due nuovi RMAX 1000 sono di grandi dimensioni ma promettono ottima aderenza al terreno, anche e soprattutto fuoristrada. Sono spinti da un bicilindrico parallelo da 999cc, abbinato al cambio Ultramatic Yamaha, montano pneumatici off-road GBC Dirt Commander da 30" molto resistenti, offrono protezione da fango e schizzi, gli ammortizzatori Fox QS3 si regolano senza ulteriori attrezzi, il paraurti anteriore si presenta robusto e con un design dinamico, con occhielli di traino e supporto per il verricello. Il look della fascia frontale &egrave; di tipo stealth, con le classiche luci di segnalazione distintive a LED "Evil Eye". La versione standard &egrave; disponibile in colore Armor Grey, mentre la Special Edition propone verniciatura Covert Green, una grafica speciale, un controllo della modalit&agrave; di marcia a 3 posizioni - con le guide Sport, Crawl e Trail - e un paraurti anteriore di elevata qualit&agrave; con occhielli di traino e verricello Warn VRX da 4.500 libbre.  &nbsp; KAWASAKI KXR 1000  Da Iwata ad Akashi, con Kawasaki che propone il suo KXR 1000 in due nuovi allestimenti, oltre alla versione base. La Special Edition presenta un verricello da 3.500 libbre, verniciatura bianca abbinata a nuove grafiche speciali, portando in dote anche un nuovo sistema audio Hifonics Bluetooth/AM/FM con altoparlanti da 6,5" e subwoofer da 12". La versione Trail invece mostra un'estetica che difficilmente passer&agrave; inosservata. Si tratta di un colore grigio scuro abbinato al giallo fluorescente, denominato Fragment Camo Grey. Per il resto, c'&egrave; il bullbar sia davanti che dietro, un nerf bar protettivo posto di lato e un verricello Warn VRX 45 Powersport.&nbsp; HONDA PIONEER 520  Rimaniamo in Giappone, volando stavolta a Tokyo, per un altro side-by-side. Il Pioneer della Casa dell'Ala si aggiorna montando un nuovo 4T da 518cc a iniezione abbinato alla trasmissione automatica. Si tratta della novit&agrave; maggiore, assieme al nuovo cassone posteriore ribaltabile da 205 kg di peso. Inoltre, il sistema Traxlok permette di poter scegliere tra le due ruote motrici o la trazione integrale.&nbsp; KYMCO MXU 550i  In casa Kymco non costruiscono solo scooter sportivi, ma anche quad. Nella gamma della Casa taiwanese, tra i modelli pi&ugrave; interessanti spicca l'MXU 550i, un utility funzionale, che fa dell'affidabilit&agrave; il suo punto di forza. Non &egrave; potentissimo - il propulsore &egrave; un 501cc da 34 cv -, ma non &egrave; quello il suo punto di forza, quanto semmai la praticit&agrave;. Viene venduto con in dotazione un verricello anteriore, la barra di traino posteriore e trazione 4 ruote motrici commutabili di serie. Da non trascurare che, proprio come i "colleghi" scooter, anche i quad Kymco sono tra i pi&ugrave; economici sul mercato.&nbsp; SEGWAY SNARLER AT6 L  Dall'Oriente anche il nuovo modello Segway. Quad tra i pi&ugrave; prestazionali sul mercato, Snarler ATV6 L &egrave; spinto da un monocilindrico 4T da 570cc e 44 cavalli a iniezione elettronica, che conferisce grandi doti in accelerazione. Le linee sono filanti e aerodinamiche, l'illuminazione &egrave; a LED.&nbsp; POLARIS SPORTSMAN 570 ULTIMATE TRAIL  Si va negli Stati Uniti, con Polaris, azienda con sede in Minnesota, e il suo nuovo Sportsman 570 Ultimate Trail. Di base, &egrave; un quad molto potente, alimentato da un motore ProStar monocilindrico da 567cc raffreddato a liquido da 44 cv. Ma il pacchetto Ultimate Trail aggiunge molto, in termini di meccanica e prestazioni, rendendolo il veicolo off-road ideale.&nbsp; Presenta infatti sospensioni a doppio braccio con pneumatici da 26" avvolti attorno a ruote da 14". Viene fornito con il Ride Control Tech, che include un acceleratore a 3 modalit&agrave;, Geo-fencing, limitatore di velocit&agrave; e altro ancora. L'illuminazione &egrave; a LED.&nbsp; CFMOTO CFORCE 1000  Gli Stati Uniti rimangono in lista con CFMoto. La novit&agrave; &egrave; la nuova versione del CForce 1000, il pi&ugrave; potente della gamma quad di CFMoto. &Eacute; la classica "bestia" off-road: il sui bicilindrico da 963cc eroga ben 79 cv, negli esterni spiccano tuttavia lo spazio posteriore dove trovano posto addirittura tre valigie da viaggio a sgancio rapido e l'enorme bullbar anteriore, che fa compagnia alla protezione sottoscocca. Silenziato, inoltre, il sistema di scarico. La colorazione nerazzurra risalta all'occhio, soprattutto nelle ruote, che presentano dei cerchi dotati di sistema antistallonamento.&nbsp; CAN-AM OUTLANDER MAX LIMITED  Arriva invece dal Canada il nuovo Can-Am Outlander, il quad stradale pi&ugrave; famoso del Marchio che viene considerato un po' come la Ducati dei quad. L'Outlander in versione Max Limited 2021 &egrave; spinto da un potente bicilindrico a V Rotax da 1.000cc e 91 cv e viene fornito con 2 o 4 ruote motrici e il differenziale anteriore autobloccante Visco-Lok QE progettato dalla Can-Am stessa. Ha un sistema di servosterzo a tre modalit&agrave; che consente di selezionare il tipo di sterzo che funziona meglio per il guidatore. Per le sospensioni, la versione Limited ha ammortizzatori Fox 1.5 Podium QS3 in grado di promettere una guida regolabile e fluida. Presenti anche paramani, parafanghi, paraurti anteriore e posteriore e un verricello da 3.500 libbre. Tra le dotazioni, l'infotainment propone un display digitale da 7" con tutte le informazioni disponibili e un navigatore GPS touchscreen Garmin Montana rimovibile integrato.&nbsp; TGB TARGET 600 EPS  Sportivo e comfortevole, recentemente anche il Target 600 di TGB si &egrave; rinnovato, con l'allestimento EPS dotato di servosterzo regolabile in 3 posizioni. Il propulsore &egrave; un monocilindrico 4T 561cc da 43 cv, con differenziale posteriore e anteriore bloccabile con comando elettrico, 4 ruote indipendenti e ruote in alluminio. Cambia anche lo scarico centrale, il serbatoio ha una capienza di 18 litri.       

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