        Chi ama la moto ama anche la velocit&agrave;, sfrecciare lungo la strada e sentire l&rsquo;adrenalina che sale. Il motociclista &egrave; cos&igrave;. Si nutre di questo, ed &egrave; questo che lo fa sentire libero. Il problema per&ograve; &egrave; quando, facendolo, si infrangono alcune regole, rischiando di essere anche un pericolo in strada. Ed &egrave; proprio quello che &egrave; successo lungo la Statale 240, che collega Storo alla Valle di Ledro. Nonostante i limiti, essendo un centro abitato, un ragazzo in sella alla sua moto &egrave; andato a tutta velocit&agrave; nel Comune del Trentino. La sua irresponsabilit&agrave;, per&ograve;, gli &egrave; costata la patente. Oltre la multa. A 108 chilometri all&rsquo;ora Il giovane, di 25 anni, &egrave; stato intercettato dalla polizia locale della Valle Del Chiese, che era l&igrave; vicino per alcuni controlli standard effettuati nei weekend. Mentre erano a fianco della carreggiata con il telelaser, si sono visti passare a tutta velocit&agrave; la moto ed hanno subito ordinato al ragazzo di fermarsi con l&rsquo;Alt. L&rsquo;apparecchio degli agenti ha rilevato la velocit&agrave; con cui andava: 108 km/h, pi&ugrave; del doppio consentito (che nelle strade urbane &egrave; di 50 km/h). La &ldquo;punizione&rdquo; &egrave; arrivata subito: ritiro della patente e multa, che in questi casi &egrave; di circa 500 euro. Magari, la prossima volta, ci penser&agrave; due volte prima di infrangere il Codice della Strada. INCIDENTI SULLE STRADE? PESANO LE DISTRAZIONI DEGLI AUTOMOBILISTI       

L&rsquo;episodio ha avuto luogo sulla Statale 240, fra Storo e Valle di Ledro, in Trentino. Protagonista un giovane di 25 anni a cui &egrave; stata fatta anche la multa

Con la moto a 108 km/h in centro abitato: gli ritirano la patente

        Dopo i divieti alla circolazione imposti in Germania a causa delle moto rumorose, anche la California adotta i radar antirumore per combattere l&rsquo;inquinamento acustico causato soprattutto dal rombo dei motori dei motocicli. La presenza di questi nuovi dispositivi sar&agrave;&nbsp;sei citt&agrave;. Per un'America pi&ugrave;... silenziosa L&rsquo;avvento dei radar antirumore negli Stati Uniti &egrave; avvenuto a New York non molto tempo fa e ora anche lo stato della California corre ai ripari. Dal gennaio del 2023 fino a dicembre del 2027 avr&agrave; inizio una sperimentazione in sei citt&agrave; (ancora non comunicate), le quali adotteranno i dispositivi automatici di rilevamento dei decibel e individuazione dei veicoli. Attraverso il disegno di legge 1079, il Senato americano ha cos&igrave; fissato il limite&nbsp;per moto e automobili: per le prime il massimo consentito &egrave; di 80 decibel, per le seconde &egrave; di 95 Db. Le zone coperte dal controllo dovranno essere segnalate da cartelli e in caso di prima infrazione rilevata verr&agrave; emesso soltanto un avviso. Dalla seconda violazione scatter&agrave; la multa che attualmente a New York ammonta a 850 dollari, circa 806 euro. AUTOVELOX, IN SPAGNA SI SPERIMENTANO I RADAR ANTI-FRENATA       

I dispositivi ssaranno attivi in sei citt&agrave;: alla prima violazione scatter&agrave; soltanto un richiamo, alla seconda arriver&agrave; la contravvenzione&nbsp;

C'è del rumore in California: arrivano i Radar per le moto

I dispositivi sono gi&agrave; utilizzati a New York: alla prima violazione scatter&agrave; soltanto un richiamo, alla seconda arriver&agrave; la contravvenzione&nbsp;

Radar antirumore in California: troppi rombi di motore delle moto

        Svariate multe in famiglia per un padre e un figlio (poco furbi) che, nel giro di un&rsquo;ora, sono stati sanzionati dalla polizia, a seguito di una serie di rocamboleschi eventi in paese della provincia di Padova. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire cosa sia successo. Guida spericolata Durante il servizio, la squadra della polizia locale ha notato la spericolata guida di un giovane 21enne in sella a uno scooter. Immediatamente il pilota in erba &egrave; stato fermato e controllato e sono emersi i primi tasti dolenti di questa bizzarra vicenda: il mezzo aveva la revisione scaduta e di conseguenza &egrave; scattata una (prima) sanzione da 173 euro, oltre a sospendere la circolazione del mezzo fino a controllo effettuato. Come da regola, per&ograve;, &egrave; stato fatto un permesso al motociclista per poter rientrare a casa. Archiviata la faccenda, gli agenti hanno continuato il servizio di pattuglia, ma circa dieci minuti dopo la loro attenzione &egrave; stata nuovamente catturata da quello stesso giovane, alla guida del mezzo, mentre impennava in mezzo alla strada. Accortosi della polizia, il ragazzo &egrave; fuggito ma per sua sfortuna gli agenti ricordavano bene l&rsquo;indirizzo della sua abitazione, essendo passati appena pochi minuti dal verbale, e cos&igrave; hanno raggiunto il posto in breve tempo. Messo alle strette, il 21enne ha lasciato il mezzo e ha proseguito la corsa a piedi, fuggendo tra i campi. Invano, perch&eacute; poco dopo &egrave; stato raggiunto e fermato dalle forze dell&rsquo;ordine. A questo punto, &egrave; scattata un&rsquo;altra multa, da 83 euro, per l&rsquo;impennata, e il fermo amministrativo dello scooter per 60 giorni. L&rsquo;arrivo del padre e le altre multe La vicenda, naturalmente, non finisce qui. Sul luogo, infatti, &egrave; arrivato anche il padre del ragazzo per riportalo a casa, ed &egrave; allora che &egrave; partita la terza multa. A un controllo dell&rsquo;auto, &egrave; emerso che anche questa avesse la revisione scaduta e per questo si &egrave; aggiunta un&rsquo;altra multa, da 173 euro. L&rsquo;uomo, inoltre, non aveva con s&eacute; la patente di guida, mancanza giustificata dalla scusa &ldquo;L&rsquo;ho dimenticata a casa&rdquo;. Non convinti di questa spiegazione, gli agenti hanno effettuato un&rsquo;ulteriore verifica scoprendo che la licenza di guida era stata sospesa alcuni mesi prima. &Egrave; arrivata cos&igrave; la quarta e ultima sanzione, da 168 euro, mentre la patente verr&agrave; revocata dalla prefettura. NONNINA SPERICOLATA IN SCOOTER: PROVOCA UN INCIDENTE E SCAPPA       

In provincia di Padova, quattro multe &ldquo;familiari&rdquo; per i due che nel giro di un&rsquo;ora hanno commesso numerose infrazioni

Impennate in scooter per un 21enne, il padre lo va a prendere ma è senza patente

        La quiete del piccolo comune di Cannara, in provincia di Perugia, &egrave; stata disturbata da un episodio avvenuto nella serata di marted&igrave; 8 marzo che in poco tempo ha fatto tutto il giro del paese. Protagonista un&rsquo;anziana signora che, in sella a uno scooter, ha provocato un incidente e poi &egrave; fuggita. Grazie alle testimonianza di alcuni presenti, i carabinieri sono riusciti a rintracciarla e hanno scoperto altre numerose infrazioni. Ma andiamo con ordine. Per lei 1.500 euro di multa Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, che sono intervenuti successivamente sul luogo dell&rsquo;incidente e hanno ascoltato alcuni testimoni, l&rsquo;anziana avrebbe provocato un sinistro e deliberatamente sarebbe poi fuggita prima di compilare il Cid. Gli agenti hanno poi scoperto che lo scooter su cui viaggiava la signora, rimasto coinvolto nell&rsquo;impatto, aveva la revisione scaduta e non era assicurato dal 2018. Non &egrave; finita qua. Una volta rintracciata l&rsquo;anziana conducente, &egrave; emerso che, sempre dal 2018, non era pi&ugrave; in possesso della patente di guida. Oltre al sequestro del veicolo, &egrave; naturalmente scattata anche una multa piuttosto salata da pagare: ben 1.500 euro. ASSICURAZIONE MOTO, IN ARRIVO IL "BONUS LOCKDOWN"       

L&rsquo;anziana, della provincia di Perugia, &egrave; fuggita dal luogo del sinistro. Dopo averla rintracciata, i carabinieri hanno scoperto che non aveva la patente n&eacute; l&rsquo;assicurazione

Nonnina spericolata in scooter: provoca un incidente e scappa

Ha acquistato un kit su Internet e ha trasformato la sua mountain bike in una moto. Peccato che questa &ldquo;metamorfosi&rdquo; non fosse legale e sia costata al giovane di Collegno (Torino) una salatissima multa e il sequestro del mezzo. Chi non ama armeggiare con cacciaviti, catene e motori nel proprio garage? Non sempre, per&ograve;, gli esperimenti sono consentiti ed &egrave; cos&igrave; che, fermato dalla polizia in sella alla sua nuova bici truccata, il 18enne ha dovuto confessare la verit&agrave; e subirne le conseguenze.  Multa e sequestro    Prima di tutto una premessa: come &egrave; avvenuta la trasformazione da mountain bike a moto? Il kit acquistato sul web comprendeva un serbatoio e un motore, che il ragazzo ha montato sul telaio della bici e, grazie ad alcuni tutorial sempre trovati in rete, &egrave; riuscito a collegare le due componenti. Poi si &egrave; recato al lavoro sul mezzo, ma il rumore ha catturato l&rsquo;attenzione di una pattuglia che, incuriosita nel sentire un tale suono provenire da una semplici bici, ha fermato il provetto meccanico per chiedere spiegazioni. A quel punto la verit&agrave; &egrave; venuta subito a galla e il 18enne si &egrave; beccato ben 6.000 euro di multa. Una cifra davvero alta, ma va considerato che con le modifiche apportate il mezzo truccato &egrave; diventato a tutti gli effetti un mezzo con motore, rendendo necessarie patente e assicurazione, di cui invece il ragazzo era sprovvisto. La bici &ldquo;ibrida&rdquo;, quindi, &egrave; stata sequestrata.  IN MOTO SENZA PATENTE E ASSICURAZIONE: 15 MULTE E 8.000 EURO 

Un 18enne di Torino ha montato sulla sua bici serbatoio e motore ma &egrave; stato fermato dalla polizia che oltre alla sanzione gli ha sequestrato il mezzo

Trasforma la mountain bike in una moto: multato con 6.000 euro

        &ldquo;Ho un gran mal di testa&rdquo;. &Egrave; stata questa la giustificazione che un 24enne di nazionalit&agrave; egiziana ha dato alla polizia locale di Torino dopo essere stato fermato senza casco, in piazza della Repubblica, alla guida di una vecchia moto che poi si &egrave; scoperto essere senza assicurazione n&eacute; revisione. Ma c&rsquo;&egrave; di pi&ugrave;, e ora vi raccontiamo come sono andate le cose: anticipiamo per&ograve; che la vicenda si &egrave; conclusa con una sonora multa da ben 6.500 euro. PATENTE SOSPESA, VA IN CASERMA PER OBBLIGO DI FIRMA IN SCOOTER E SENZA CASCO Quante infrazioni al Codice della Strada Alla vista del conducente senza casco, la pattuglia degli agenti non ha potuto fare altro che fermarlo ma di certo non si aspettava di ricevere la pi&ugrave; strana delle risposte per giustificare la mancanza del dispositivo di sicurezza obbligatorio: un forte mal di testa. Con queste premesse, la polizia si &egrave; vista costretta ad approfondire scoprendo altre gravi infrazioni al Codice della Strada. Il mezzo guidato dal 24enne era privo di assicurazione e revisione e non era neanche autorizzato a circolare in quanto Euro 0, quindi non in regola con le norme anti inquinamento. Non &egrave; finita qui: il conducente non ha mai preso la patente e quindi non avrebbe potuto guidare alcun tipo di veicolo. La multa, come anticipato sopra, &egrave; stata salatissima e si sono aggiunti anche sequestro e fermo amministrativo della moto. VENDE ONLINE DUE BAULETTI PER MOTO DELLA POLIZIA DI STATO: INCASTRATO       

A Torino gli agenti della locale hanno ricevuto questa insolita giustificazione da un giovane che era anche senza patente e su un mezzo Euro0: multa da 6.500 euro

Fermato in moto senza casco, alla Polizia: “Ho mal di testa"

        Nella classifica dei paesi europei con il maggior numero di autovelox, l&rsquo;Italia occupa il primo posto e stacca di gran lunga le altre nazioni sul podio (oltre 8.000 contro i 4.000 del Regno Unito, in seconda posizione). Questo surplus di rilevatori di velocit&agrave;, inevitabilmente, produce tutta una serie di dinamiche non sempre chiare, soprattutto a causa della poca trasparenza da parte degli enti locali: ogni anno, infatti, questi hanno l&rsquo;obbligo per legge di fornire al Governo dei rendiconti sulle cifre incassate dalle contravvenzioni per le violazioni al Codice della Strada e, nello specifico, a dichiarare quelle che derivano dagli autovelox. Un provvedimento che non arriva Da tempo si attende una normativa per disciplinare l'utilizzo corretto degli autovelox sulle strade: &ldquo;Il 29 luglio 2020 il Governo annunci&ograve; di aver sottoposto la bozza di decreto sul posizionamento degli autovelox alla valutazione della Conferenza Stato-citt&agrave;-autonomie locali, ma ad oggi il provvedimento risulta ancora fermo&rdquo;, sono le dichiarazioni di Simone Baldelli, deputato di Forza Italia. A questa affermazione &egrave; seguita la risposta del viceministro Morelli, il quale ha annunciato &ldquo;una dettagliata disciplina finalizzata a garantire il rispetto dei limiti di velocit&agrave; basata sulla propedeutica verifica, da parte degli enti gestori stradali, dell&rsquo;adeguatezza dei limiti di velocit&agrave; imposti quale condizione necessaria per poter installare gli autovelox&rdquo;, che sar&agrave; analizzata nei primi mesi del 2022. Oltre 3 miliardi di euro di sanzioni stradali Fino a oggi, e secondo i dati forniti dallo stesso Governo, si stima che nel nostro Paese si superino i 3 miliardi di euro annui di sanzioni stradali, ma solo poco pi&ugrave; della met&agrave; viene effettivamente incassato dagli enti locali. Cosa significa? &ldquo;Su un totale di circa 7900 comuni italiani, pi&ugrave; di 1 su 3 (2.747) non ha fornito la rendicontazione sui proventi delle multe stradali relativi all'anno 2020&rdquo;, spiega Baldelli riferendosi ancora una volta ai dati forniti dal Governo. E gli autovelox? Buona parte di queste cifre arriva proprio dai rilevatori di velocit&agrave;. Secondo i dati Aci-Istat 2019, ammontano a 2,5 milioni le contravvenzioni solo per violazione dei limiti dei velocit&agrave; (e visto il record di postazioni che vanta l&rsquo;Italia non risulta difficile crederci). Eppure i casi eclanti di sistemi di rilevatori a distanza nel corso degli anni ce ne sono stati parecchi (spesso si sente dire di velocit&agrave; stratosferiche impossibili per i mezzi in questione, o veicoli che in pochissimo tempo sono stati fotografati da diversi dispositivi). Ma adesso qualcosa sembra stia cambiando. E il Governo potrebbe finalmente mettere mano a questa spinosa situazione. Attendiamo fiduciosi (o forse no). VELOCIT&Agrave; E MULTE: QUANDO LE MOTO OLTREPASSANO IL LIMITE       

In arrivo una disciplina chiara per i rilevatori di velocit&agrave;. In Italia le infrazioni stradali generano 3 miliardi di euro l&rsquo;anno, 2,5 milioni arrivano dai radar

Autovelox, stretta del Governo per il 2022

        Qualche giorno fa vi avevamo raccontato di uno scellerato motociclista che ha caricato su YouTube il&nbsp;video della sua folle corsa,&nbsp;fino a 185 km/h, sulle strade&nbsp;intorno al Lago di Como. E vi avevamo anche detto che avrebbe avuto &ldquo;vita breve&rdquo;: le tantissime segnalazioni arrivate alle forze dell&rsquo;ordine da parte degli utenti del web che hanno visto il filmato, in cui il giovane si identificava come &ldquo;Flash&rdquo;, hanno messo in moto le ricerche degli agenti che presto hanno identificato il centauro. Ora rischia la patente Il colpevole &egrave; un giovane motociclista che adesso dovr&agrave; pagare migliaia di euro di multa per eccesso di velocit&agrave;, ma anche sorpassi illegali e guida pericolosa. Un insieme di infrazioni, pi&ugrave; la poco furba idea di postare tutto sul web, che si spera gli facciano passare la voglia di mettere a rischio prima che la sua vita, quella di tutti gli altri utenti della strada che avrebbero potuto essere coinvolti in un incidente. Non solo, per lui anche 11 punti in meno sulla patente che potrebbe essergli ritirata, trattandosi di un neopatentato. Ci &egrave; voluto poco agli agenti della polstrada di Lecco a identificarlo e rintracciarlo. CATANIA, &ldquo;GITA DI FAMIGLIA&rdquo;: IN QUATTRO IN SCOOTER E SENZA CASCO       

Il giovane motociclista aveva postato tutto su YouTube, ma le numerose segnalazioni hanno attivato la polizia: ora rischia il ritiro della patente

A 185 km/h lungo il lago di Como: identificato e multato il centauro

        Vive a Firenze, ma da qualche settimana aveva iniziato a ricevere multe per infrazioni commesse con la sua moto sia dalla citt&agrave; in cui &egrave; residente ma anche in localit&agrave; diverse, come Rosignano Marittimo (Livorno) e Castiglione della Pescaia (Grosseto). Eppure, l&rsquo;uomo protagonista della vicenda di oggi in questi posti non c&rsquo;&egrave; mai stato. Non sapendo come risolvere il problema, ha sporto denuncia contro ignoti presso gli uffici della Polizia municipale. Ma com&rsquo;&egrave; andata a finire? Il trucco per non ricevere multe Dopo la denuncia, sono partite indagini da parte degli agenti del Reparto Anticrimine che hanno portato al sequestro di un&rsquo;altra moto parcheggiata in via Rattazzi, sempre a Firenze, ma che aveva una targa contraffatta. Analizzando il veicolo, gli agenti hanno scoperto la presenza di una saldatura in rilievo: grazie a questo escamotage, la targa che in realt&agrave; appariva ai rilevatori di velocit&agrave; era quella dello sfortunato proprietario che riceveva multe non sue. L&rsquo;altro proprietario, quello che ha organizzato tutto, &egrave; stato denunciato per falsificazione della targa e per truffa.&nbsp; IN SCOOTER SFIDA 19 VOLTE L&rsquo;AUTOVELOX COPRENDO LA TARGA: 6.000 EURO DI MULTA       

Le sanzioni arrivavano da citt&agrave; in cui il proprietario, un fiorentino, non era mai stato. Grazie alle indagini &egrave; emerso il truffatore

Multato senza colpa, scopre che gli hanno falsificato la targa della moto

        Motociclisti e automobilisti del Regno Unito sono avvisati: tutti loro potrebbero infatti ricevere una multa di 100 sterline qualora dovessero attraversare o muoversi lungo una corsia autostradale chiusa al traffico. Regno Unito: denaro dei ladri di moto riutilizzato per ancore antifurto LA NUOVA REGOLA IMPOSTA IN UK Il nuovo sistema che sta per essere introdotto in Gran Bretagna si basa sulle telecamere che monitorano le chiusure delle corsie contrassegnate da una "X" rossa sulla rete autostradale "intelligente" del Regno Unito. Quest'ultima &egrave; la ALR (All Lane Running), che aumenta il flusso dei veicoli utilizzando la corsia d'emergenza della strada come corsia attiva nei momenti di maggiore affluenza. Gli autisti vengono avvisati del cambiamento tramite insegne luminose sui pannelli. E la "X" rossa viene utilizzata per avvertire gli utenti della strada che una corsia &egrave; chiusa al traffico e che potrebbe contenere un veicolo in panne o anche pericolosi detriti. Questa mossa arriva sulla scia del nuovo Codice della Strada introdotto in UK, che prevede multe illimitate e fino a 14 anni di carcere. Ovviamente, guidare in una corsia X rossa &egrave; illegale e le telecamere dell'autostrada ora possono rilevare automaticamente i conducenti che violano la legge. La sanzione, come detto, &egrave; di 100 sterline di multa e e tre punti decurtati dalla patente. Viaggiare in Europa: le regole da seguire Nazione per Nazione       

Nel Regno Unito, motociclisti e automobilisti beccati a guidare nei tratti autostradali dove &egrave; vietato riceveranno una sanzione di 100 sterline e 3 punti in meno sulla patente

Vìoli la corsia d'emergenza chiusa al traffico? Arriva la multa

        Come ogni giorno, un 40enne di Marano, in provincia di Napoli, si &egrave; recato in caserma perch&eacute; sottoposto all&rsquo;obbligo di firma. Ma la scena a cui hanno assistito i carabinieri di recente &egrave; davvero paradossale, di quelle che si vedono solo nei film. Nonostante la patente sospesa, l&rsquo;uomo si &egrave; tranquillamente presentato in caserma in scooter e per giunta anche senza casco. Una leggerezza che gli &egrave; costata cara. Multato in moto, ci prova: c'era mia madre alla guida &Egrave; tornato a casa a piedi Gi&agrave; noto alle forze dell'ordine, era ormai &ldquo;di casa&rdquo; dovendosi recare ogni giorno dai carabinieri per l&rsquo;obbligo di firma. E come poteva passare inosservato arrivando a bordo di uno scooter? Una volta apposta la firma, il personale della Sezione Radiomobile gli ha chiesto se fosse lui la stessa persona alla quale, settimane prima, era stata sospesa la patente. Capito di aver commesso un&rsquo;enorme stupidaggine, l&rsquo;uomo ha provato a convincere gli agenti con una serie di scuse che non stavano in piedi e quindi &egrave; scattata una salatissima multa: oltre 6mila euro. I motivi? Perch&eacute; senza casco, senza patente, ora revocata, e pure senza assicurazione. Lo scooter &egrave; stato sequestrato e il 40enne &egrave; tornato a casa a piedi. In scooter sfida 19 volte l'autovelox coprendo la targa: 6.000 euro di multa          

Un 40enne della provincia di Napoli con l&rsquo;obbligo di firma si reca dai Carabinieri. Per lui una salatissima multa da 6.000 euro

Patente sospesa, va in caserma per obbligo di firma in scooter e senza casco

        Le sue imprese erano ormai diventate seriali tanto da far impazzire gli agenti della polizia locale di Santo Stefano Magra, in provincia di La Spezia, che hanno faticato molto prima di riuscire a individuarlo. Stiamo parlando del cinquantenne che sfidava l'autovelox sfrecciando con lo scooter ad alta velocit&agrave; e coprendo parte della targa del mezzo con un casco. Alla fine, per&ograve;, &egrave; stato smascherato. Multata 20 volte dall' autovelox, ma la moto &egrave; ferma in garage Recidivo e bugiardo Dopo molti trucchetti ben riusciti, lo scooterista spericolato ha dovuto cedere: passati lunghi mesi (le ricerche erano iniziate a giugno scorso), gli agenti lo hanno identificato e per hanno provveduto a fargli arrivare la bellezza di 19 verbali per eccesso di velocit&agrave;. Il totale da pagare? 5.909 euro di multe, 69 punti in meno dalla patente e 5 sospensioni della licenza di guida. Con tutte queste sanzioni, potr&agrave; mai tornare a guidare? Tornando alle sue deprecabili imprese, &egrave; stato il protagonista quotidiano dei video che gli agenti registravano per controllare la mobilit&agrave; della zona con il rilevatore di velocit&agrave;. E a proposito di velocit&agrave;, quelle del 50enne erano decisamente elevate, sempre oltre il limite, con punte anche oltre i 100 km/h. Ma c&rsquo;&egrave; di pi&ugrave;. Con la sua identificazione, &egrave; emerso che a suo carico c&rsquo;erano numerosi verbali per eccesso di velocit&agrave; non pagati e una volta convocato al comando di Santo Stefano di Magra l&rsquo;uomo ha provato a far ricadere tutta la colpa sul figlio e sul nipote, salvo poi essere smentito dalle telecamere di videosorveglianza. A suo carico si &egrave; aggiunta, dunque, una denuncia per &ldquo;occultamento di atti veri&rdquo;. Autovelox: l'Italia al primo posto in Europa per numero di rilevatori di velocit&agrave;        

&Egrave; successo in provincia di La Spezia dove un 50enne &egrave; stato identificato dopo essere sfrecciato per 19 volte oltre i limiti consentiti davanti al rilevatore di velocit&agrave;

In scooter sfida 19 volte l’autovelox coprendo la targa: 6.000 euro di multa

        Dichiara il falso dopo una multa in moto, ma viene scoperto e condannato a otto mesi di reclusione. Sono le conseguenze di quanto accaduto ormai diverso tempo fa, i fatti risalgono all&rsquo;estate 2018, quando un uomo di 48 anni ha ricevuto un verbale di contestazione per violazione del codice della strada dalla polizia di Vicenza e invece di confermare (e farsi togliere qualche punto dalla patente) ha inventato una storia alquanto bizzarra e poco credibile. Scooter truccato: a oltre 160 km/h in autostrada VIDEO La grande bugia L&rsquo;uomo, residente nel paesino di Monticello Conte Otto in provincia di Vicenza, ha compilato il modello ricevuto dichiarando come conducente della moto multata la madre, un&rsquo;anziana signora. Inconsapevole (?) che questo lo avrebbe potuto mettere in una situazione assai pi&ugrave; grave, il motociclista ha deciso di dichiarare il falso. Purtroppo per lui, una volta lette le dichiarazioni fasulle, gli agenti hanno cominciato a indagare: non era infatti credibile per nessuno che una pensionata potesse sfrecciare a tutta velocit&agrave; per le strade di Vicenza. Ad aggravare ulteriormente la posizione del 48enne, la falsificazione della firma della mamma che si assumeva la responsabilit&agrave; della violazione al codice della strada e della multa, con relativa decurtazione dei punti dalla patente. Niente da fare per il figlio bugiardo, che &egrave; stato indagato per i reati di falsit&agrave; materiale ed ideologica commessa da privato in atto pubblico. La recente notizia, siamo ai primi di ottobre 2021, &egrave; che l&rsquo;uomo ha patteggiato otto mesi di reclusione, pena che gli &egrave; stata sospesa dal giudice. In moto a 101 km/h all'incrocio: multa e sospensione della patente       

Un 48enne per evitare i farsi togliere punti dalla patente, ha dato la colpa all&rsquo;anziano genitore, falsificando la firma. Ha patteggiato e pena sospesa

Multato in moto, ci prova: c’era mia madre alla guida

        Un 20enne di Bolzano &egrave; finito nei guai per la sua guida decisamente pericolosa. Il giovane, infatti, &egrave; stato beccato a sfrecciare a 101 km/h nei pressi di un incrocio, per la precisione in viale Trento, mentre si dirigeva verso il centro citt&agrave;. Un comportamento, questo, che non &egrave; passato inosservato all&rsquo;occhio vigile dei controlli proprio sugli eccessi di velocit&agrave;. Fermato a 156 Km/h abbandona la moto e si dilegua: multa e patente sospesa Una giusta punizione Il limite che il 20enne doveva rispettare era di 40 km/h. Una velocit&agrave; pi&ugrave; che adeguata a una zona che va verso le strade pi&ugrave; trafficate e frequentate delle citt&agrave;. Il motociclista, per&ograve;, non si &egrave; curato delle regole e ha spinto il mezzo oltre il doppio dei limiti consentiti, mettendo in pericolo anche i vari utenti della strada che hanno assistito al suo folle gesto. La polizia municipale ha necessariamente dovuto intervenire in maniera pesante: oltre a essergli decurtati sei punti dalla patente e alla sospensione momentanea (da uno a tre mesi, ancora da decidere), il giovane e sconsiderato centauro ha ricevuto anche una multa da 543 euro. Scooter truccato: a oltre 160 km/h in autostrada VIDEO        

Un giovane della provincia di Bolzano &egrave; stato beccato dalla polizia a sfrecciare ad altissima velocit&agrave; in un tratto con limite di 40

In moto a 101 km/h all’incrocio: multa e sospensione della patente

        Proveniente da Mantova, in sella alla sua Ducati e bloccato dagli uomini della Polizia Stradale ad una velocit&agrave; di 156 km/h, oltre 40 km/h il limite imposto dalla legge. &Egrave; successo nei giorni scorsi nei pressi di Reggio Emilia, su una delle tante strade provinciali presenti nel territorio, quando ultimati gli accertamenti, il motociclista, colto improvvisamente dalla rabbia, ha abbandonato la moto agli agenti per poi dileguarsi. Forza il blocco con la moto, cade e prosegue a piedi: multato e denunciato Multa, punti e sospensione patente Nonostante la strana &ldquo;fuga&rdquo; &ndash; se cos&igrave; vogliamo chiamarla &ndash; nei confronti del quarantenne motociclista &egrave; stata emessa una sanzione che, vista la velocit&agrave; elevatissima rilevata dagli autovelox della Polstrada, si attester&agrave; sicuramente tra le 527 e le 2.108 euro; come previsto dal codice della strada. Unitamente alla sanzione, poi, al motociclista mantovano sono stati decurtati ben 6 punti sulla patente, unitamente alla sospensione della stessa per tre mesi. Dov&rsquo;&egrave; la mia moto? Tuttavia, colto forse dal rimpianto per aver abbandonato la sua Ducati senza nemmeno pensarci due volte, l&rsquo;uomo si &egrave; presentato alla porta del comando di Polizia chiedendo agli agenti di poter rientrare in possesso della propria moto, che nel frattempo per&ograve; era stata recuperata dal carro attrezzi e portata in deposito. Oltre alla multa e alla sospensione della patente, quindi, il motociclista avr&agrave; dovuto farsi anche carico dei costi relativi al servizio di rimozione del mezzo. Bella beffa!&nbsp; Scooter truccato: a oltre 160 km/h in autostrada VIDEO        

Colto forse dal rimpianto per aver abbandonato la sua Ducati, il motociclista si &egrave; presentato al comando di Polizia chiedendo agli agenti di poter rientrare in possesso del proprio mezzo

Fermato a 156 Km/h abbandona la moto e si dilegua: multa e patente sospesa

        Guidava senza patente una moto confiscata e non assicurata, con la quale ha tentato (senza successo) una rocambolesca fuga dopo l&rsquo;alt della Polizia. Senza successo perch&eacute;, in sella alla sua Ducati Monster, il 40enne &ndash; gi&agrave; noto alle forze dell&rsquo;ordine per essere stato beccato in passato a guidare con la patente revocata &ndash; non &egrave; riuscito del tutto a forzare il blocco, cadendo rovinosamente a terra e proseguendo la fuga a piedi. In scooter senza patente e revisione: maxi multa da 6 mila euro nel marchigiano Forza l&rsquo;alt e cade dalla moto &Egrave; successo tutto a Falconara Marittima, in provincia di Ancona, dopo che nel pomeriggio del 21 giugno scorso gli agenti della Polizia Locale hanno tentato di intercettare il pluripregiudicato e la sua due ruote nei pressi di via Sardegna. Immediatamente allertato, il 40enne ha cercato di ignorare l&rsquo;alt in sella al Monster di Borgo Panigale, danneggiando un&rsquo;auto della Locale e tentando la fuga attraverso un&rsquo;area verde. Tuttavia, tradito dall&rsquo;erba, il motociclista &egrave; scivolato pochi metri dopo e ha continuato la sua fuga a piedi. Fuga riuscita, ma per met&agrave;&hellip; Nonostante gli attimi di panico generati dal breve inseguimento lungo le strade della cittadina marchigiana, gli agenti del comando falconarese hanno lasciato andare il 40enne, ormai identificato. Per lui ora &egrave; scattata una denuncia per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, violazione degli obblighi di custodia, dispersione di un bene oggetto di confisca e guida senza patente. Il totale? Ben 2.000 euro di multa. Ubriaco alla guida e senza patente: multa di 2.200 euro per un 23enne       

&Egrave; successo tutto a Falconara Marittima, in provincia di Ancona. In sella alla moto &ndash; non assicurata e oggetto di confisca - un 40enne pluripregiudicato senza patente

Forza il blocco con la moto, cade e prosegue a piedi: multato e denunciato

        Purtroppo &egrave; sempre lunga la lista di coloro che, dopo aver alzato il gomito, si mettono alla guida della moto, incuranti dei pericoli che possono arrecare a se stessi ma anche agli altri. Come il giovane di 23 anni che &egrave; stato fermato a Rimini dalla polizia dopo aver bucato l&rsquo;alt. Vediamo come sono andati i fatti. Con la moto da cross in paese, 5mila euro di multa e sequestro del mezzo Denunciato e multato Nella notte tra mercoled&igrave; 30 giugno e gioved&igrave; 1&deg; luglio, durante un normale controllo, la Polizia stradale ha notato una Yamaha viaggiare ad alta velocit&agrave;, oltre i limiti consentiti per quel tratto di strada. In sella alla moto, un giovane di nazionalit&agrave; peruviana che, alla paletta mostrata dagli agenti, ha risposto con totale indifferenza, ignorando la richiesta di fermarsi e fuggendo sempre ad alta velocit&agrave;. &Egrave; partito un inseguimento, durato pochi chilometri per fortuna: fermato il motociclista, gli agenti hanno scoperto che non aveva la patente idonea per guidare il mezzo, oltre al fatto che il giovane fosse anche abbastanza brillo, risultando positivo all&rsquo;etilometro con un tasso di 0,75. Il 23enne &egrave; stato cos&igrave; denunciato, gli &egrave; stata sospesa la patente per alcuni mesi e ha ricevuto una multa piuttosto salata: 2.200 euro. In citt&agrave; come al TT: l'autovelox lo becca a 140 orari        

A Rimini la polizia ha fermato un giovane che ha ignorato l&rsquo;alt. Senza licenza per guidare la Yamaha su cui viaggiava, &egrave; risultato positivo all&rsquo;etilometro con un tasso di 0,75

Ubriaco alla guida e senza patente: multa di 2.200 euro per un 23enne

        La regolazione della circolazione dei monopattini elettrici, in Italia, sta per conoscere una prima vera rivoluzione. Il mezzo elettrico &egrave;, dall'inizio della pandemia nel 2020, salito alla ribalta delle cronache per diversi motivi. Perch&eacute; il suo utilizzo si &egrave; diffuso su larga scala, ma anche e soprattutto per tutti coloro che ignorano il giusto comportamento di guida, provocando incidenti o episodi molto pericolosi. Da tempo, gli addetti ai lavori chiedono un intervento del governo, che &egrave; finalmente concreto in seguito all'approvazione in Senato di un nuovo DDL. ASSICURAZIONE La prima novit&agrave; &egrave; che presto sar&agrave; obbligatoria un'assicurazione anche per i monopattini, sia per i privati che per le numerosissime societ&agrave; di noleggio. Queste ultime dovranno inoltre fornire agli utenti il casco (qualora fosse il conducente a richiederlo), nonch&eacute; il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilit&agrave;. CIRCOLAZIONE DEI GIOVANISSIMI Il secondo punto riguarda i giovanissimi di et&agrave; compresa tra i 14 e i 18 anni, troppo spesso a bordo dei monopattini non per reale necessit&agrave; di spostamento, quanto semmai per puro divertimento, mettendo a volte a rischio anche i pedoni e gli altri utenti della strada. Tutti coloro che hanno et&agrave; comprese tra i 14 e i 18 anni quindi saranno obbligati a circolare solo in aree pedonali e a una velocit&agrave; che non superi i 6 km/h. Oppure su piste ciclabili a una velocit&agrave; non superiore a 12 km/h. L'utilizzo del casco e di un giubbotto retroriflettente, nel loro caso, &egrave; obbligatorio. Monopattini: ecco 10 regole per usarli in sicurezza ALCOL E DROGHE: LE MULTE La terza novit&agrave; riguarda le multe. Chi verr&agrave; pizzicato a guidare monopattini sotto gli effetti dell'alcol, subir&agrave; una multa che va da 168 a 678 euro, cifre che raddoppieranno nel caso in cui il guidatore abbia provocato un incidente. La sanzione &egrave; ancora pi&ugrave; salata se invece che l'alcol il conducente dovesse aver assunto droghe o sostanze stupefacenti: si va da 1.500 a 6.000 euro di multa pi&ugrave; l'arresto da 6 mesi a un anno. Staremo a vedere se queste nuove norme aiuteranno a regolamentare meglio la fruizione dei monopattini elettrici in Italia.       

Assicurazione, casco e multe: il nuovo DDL approvato in Senato tenta di regolamentare la circolazione della micromobilit&agrave; green nei comuni italiani

Monopattini elettrici, stretta del Governo per la sicurezza

        A gas spalancato lungo le strade di Cerano, piccolo comune in provincia di Novara, senza patente e con una moto da cross che, per ovvie ragioni, era sprovvista di targa e immatricolazione. Tutto questo &egrave; costato ben 5mila euro ad un giovane 18enne fermato nei giorni scorsi dagli agenti della Polizia Locale. Impenna nel traffico con la supersportiva: la multa &egrave; esorbitante VIDEO Multa e sequestro del mezzo Il ragazzo, motociclista in erba appassionato di off-road, &egrave; stato intercettato dal comandate e da alcuni agenti di una pattuglia lungo le strade del paese. All&rsquo;alt degli agenti, quindi, il 18enne &ndash; residente proprio nel comune di Cerano &ndash; non ha potuto far altro che mollare la manopola del gas e girare la chiave della sua moto da cross. Dopo i primi controlli effettuati dagli agenti, per lui non c&rsquo;&egrave; stato nulla da fare. Non solo il giovane non era in possesso della patente di guida, mi conseguita, ma la due ruote &ndash; non essendo una Enduro &ndash; era anche senza targa e immatricolazione, quindi non assicurata e priva di tutto il necessario previsto dal Codice della strada: fari, indicatori di direzione, pneumatici omologati ecc. Tutto questo ha comportato il sequestro del mezzo e una sanzione amministrativa di ben 5mila euro. Action Cam sul casco, multe in Spagna: 200 euro ad un motociclista       

Il protagonista della vicenda &egrave; un giovane 18enne del comune di Cerano, in provincia di Novara, che negli scorsi giorni &egrave; stato bloccato dalla Polizia Locale senza patente e assicurazione