        Le informazioni trapelate negli scorsi mesi rivelano finalmente qualche dettaglio in pi&ugrave;. Hesketh Heresy ("Eresia") &egrave; la prima moto del marchio inglese a non essere alimentata da un grosso bicilindrico a V. La nuova roadster sar&agrave; tra i modelli protagonisti a EICMA 2022, prima di approdare sul mercato nel 2023.  Hesketh Heresy 450: il motore  Ad alimentare la Heresy 450 &egrave; un classico monocilindrico 4T raffreddato ad aria-olio da 450 cc. Hesketh non ha ancora fornito alcun dato tecnico. Si suppone che si tratti di una riproduzione modificata (e con nuovo alesaggio) del collaudato motore Honda utilizzato, tra l'altro, nella XR 400, che ora viene prodotto a Taiwan secondo le specifiche di Hesketh. In ogni caso, il motore, compreso l'aggressivo doppio tubo di scarico sotto il fanale posteriore, sar&agrave; messo a punto per essere conforme alla normativa Euro 5. Di conseguenza, si possono prevedere circa 30-35 cv di potenza. Peso, ciclistica e prezzo La caf&eacute; racer dovrebbe pesare meno di 180 kg, ed &egrave; dotata di un doppio freno a disco con pinze a quattro pistoncini montate radialmente sulla ruota anteriore. &Egrave; presente anche l'ABS, per cui la nuova Hesketh sar&agrave; omologata non solo in Inghilterra ma anche nell'Unione Europea. Presente una forcella rovesciata, un telaio a traliccio in acciaio e un forcellone posteriore a sbalzo con ammortizzatore centrale ad azione diretta. Prodotta in Inghilterra, presso gli impianti Hesketh a sud di Londra, nel Surrey, la Heresy 450 potrebbe avere un prezzo di circa 16.000 euro. HESKETH V1000: LA ROLLS ROYCE A DUE RUOTE       

La nuova roadster sar&agrave; svelata a EICMA 2022 prima di debuttare sul mercato nel 2023. Si ipotizza possa avere un prezzo di circa 16.000 euro

Hesketh Heresy 450, café racer in salsa british

Siamo negli anni &#39;70 e Lord Alexander Hesketh &egrave; un giovane nobiluomo inglese che ha ereditato una fortuna dopo la prematura scomparsa del padre e ha una viscerale passione per i motori. Una vita sopra le righe fatta di lusso, champagne belle donne e auto potentissime, ma anche un grande sogno: costruire la pi&ugrave; lussuosa delle motociclette, paragonabile alla Rolls Royce delle due ruote. Ci &egrave; riuscito? pi&ugrave; o meno...    Dalla Formula 1 alle moto  Lord Hesketh si fece notare fin da subito investendo ingenti capitali nella nascita di un team di Formula 1. Aveva messo gli occhi su un giovane talento inglese, James Hunt, e mise in piedi un&#39;auto e un team (Hesketh Racing) per portarlo fino alla top class e farlo vincere. Il Lord ci vide lungo, quel tipo era veramente un talento naturale, e cos&igrave; si tolse anche la soddisfazione di una vittoria e diversi podi, prima che Hunt fece il salto in una delle principali squadre del mondiale.&nbsp;  La Hesketh Racing si fece notare non solo per i risultati di Hunt, ma anche per il lusso sfacciato che venne portato nel paddock della Formula 1 con Rolls Royce, elicotteri, eventi esclusivi ed ettolitri di champagne. L&#39;alta aristocrazia britannica e internazionale aveva sempre un posto dentro il box della Hesketh, un mondo lontano anni luce dal freddo e professionale automobilismo contemporaneo.  L&#39;idea della V1000    Terminata con pochi risultati l&#39;avventura in F1, Lord Hesketh volle proseguire questo percorso nei motori &quot;di un certo livello&quot; e dal 1976 si dedic&ograve; al progetto della V1000, quella che sarebbe dovuta diventare la moto pi&ugrave; lussuosa ed esclusiva del mercato. L&#39;idea era semplice ma d&#39;impatto: prendere la migliore componentistica del mercato e costruire una moto di livello superiore, con un motore che riprendesse le linee e il blasone delle vecchie Vincent, moto di lusso per eccellenza della prima met&agrave; del 900.  Disegnata da John Mockett, gi&agrave; pap&agrave; della Triumph Rocket III, aveva uno stile sportivo ma sobrio, massiccio e di classe. Nel 1980 vennero consegnati i primi esemplari costruiti in modo artigianale e quasi interamente a mano a Daventry, in una fabbrica costruita per lo scopo e costata un patriomonio (tutto doveva essere super lussuoso per il Lord). L&#39;estetica convinse molto pi&ugrave; della meccanica, che aveva enormi lacune per il continuo trafilaggio di olio dal cambio e un&#39;affidabilit&agrave; generale davvero pessima.  Il cambio fu progettato male nei passaggi dell&#39;olio e questo ha causato il richiamo di tutte le moto vendute (circa un centinaio) per risolvere il problema. Questo caus&ograve; un tale esborso di denaro che mise da subito in crisi l&#39;azienda, una macchina mangiasoldi dagli enormi costi di gestione, che si dovette inginocchiare anche alla crisi petrolifera che mise in ginocchio molti paesi alla fine degli anni &#39;70.    Non &egrave; andata come si sperava  Nel frattempo la stampa di settore bocci&ograve; in modo categorico questa moto, definita troppo pesante e dinamicamente un po&#39; impacciata, con prestazioni al di sotto delle aspettative (ci si aspettava pi&ugrave; brio dai suoi 86 CV e dalla ciclistica al top) e continue perdite di olio. Per tutte queste ragioni la storia della V1000 termin&ograve; dopo appena un anno e poco pi&ugrave; di 100 esemplari venduti, con un Lord Hesketh ferito non solo nel conto in banca ma anche nell&#39;orgoglio.  Lo scopo di costruire la Rolls Royce a due ruote era fallito nel giro di un paio di stagioni e nemmeno vendere il marchio a terzi per continuare la produzione funzion&ograve;. Vennero prodotte una cinquantina di moto fra V1000 e Vulcan (versione carenata Gran Turismo) sotto la gestione di Mick Broom, ma subito dopo si chiusero i battenti.  Pochi anni fa il nuovo proprietario del marchio decise di investire nella rinascita, creando in modo artigianale una nuova Hesketh con motore bicilindrico S&amp;S e stile caf&egrave; racer. Vengono ancora prodotte a mano su richiesta, per un prezzo di poco inferiore ai 50.000 euro e un blasone che non &egrave; nemmeno vicino a quello del sogno anni &#39;80 di Lord Alexander Hesketh.  Arriva la Hesketh 24 

Tra gli anni &#39;70 e &#39;80 un distinto Lord inglese con il debole dei motori cre&ograve; la moto pi&ugrave; lussuosa di sempre. Non fu un successo, ma la V1000 rimane ancora oggi un esempio di motociclismo unico nel suo genere

Hesketh V1000: la Rolls Royce a due ruote

Nel 1980 fece il debutto questa lussuosissima moto artigianale inglese, voluta da Lord Alexander Hesketh con lo scopo di creare la Rolls Royce delle due ruote. Il progetto fu un grande fallimento, ma ci rimane la memoria di una storia fantastica di passione e tantissimi soldi

Hesketh V1000 FOTO

La sua prima apparizione sar&agrave; al prossimo Tourist Trophy. Le prime foto e le caratteristiche tecniche della bicilindrica

Hesketh Sonnet Cafè Racer

MotoCorsa &egrave; molto conosciuto nel Regno Unito come importatore e distributore dei marchi italiani: da MV Agusta a Moto Guzzi, da Benelli a Moto Morini e Laverda, ma anche le Case inglesi come Brough Superior e Norton. Ora l&rsquo;obiettivo &egrave; quello di aggiungere il marchio britannico Hesketh al pacchetto.  La Hesketh Motorcycles &egrave; stata avviata nei primi anni Ottanta da Lord Hesketh, con l&rsquo;intenzione di continuare dopo i recenti successi in Formula 1, quando avevano avuto addirittura James Hunt al volante. Dopo aver prodotto soltanto 139 moto, per&ograve;, la compagnia &egrave; stata chiusa e nonostante alcuni tentativi di far rivivere il marchio, il rilancio &egrave; avvenuto soltanto nel 2014. La moto si chiamava &ldquo;24&rdquo; ed &egrave; stato un successo limitato, con 19 dei 24 esemplari prodotti venduti nel mondo.&nbsp; Il prezzo di 35.000 sterline era stato visto come elemento negativo per il bicilindrico da 1950 cc.    Recentemente il proprietario del marchio, Paul Sleeman, ha annunciato una Caf&egrave; Racer e, con il supporto di Moto Corsa, che ha acquistato la maggioranza delle azioni, non soltanto continuer&agrave; lo sviluppo della &ldquo;24&rdquo; con una nuova versione, ma arriveranno anche la &lsquo;Sonnet&rsquo; Caf&egrave; Racer e la &lsquo;Variant&rsquo;.  L&rsquo;obiettivo di Sleeman &egrave; di vendere 100 esemplari della Sonnet nel 2017.  Gi&agrave; da una prima occhiata ci si rende conto che &egrave; una moto potente, muscolosa e &ldquo;moderna&rdquo;.  La bicilindrica inglese ha un motore da 2200 cc, un bicilindrico a V di 56&deg; con&nbsp; raffreddamento ad aria, capace di erogare 145 cavalli a 6000 giri e una coppia poderosa di 210 Nm gi&agrave; a 30.000 giri al minuto. Il peso &egrave; di 235 kg a secco e la velocit&agrave; massima dichiarata &egrave; di 230 km/h.  Tra le caratteristiche, i cerchi in carbonio da 17&rsquo;&rsquo; con pneumatici Avon 2D Ultra Sport, impianto frenante Brembo con dischi anteriori da 320 e sospensioni K-Tech completamente regolabili.  &nbsp;  &nbsp; 

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Hesketh Heresy 450, café racer in salsa british

Hesketh V1000: la Rolls Royce a due ruote

Hesketh V1000 FOTO

Hesketh Sonnet Cafè Racer

Hesketh Sonnet Cafè Racer all'Isola di Man