        Le tradizioni culinarie del mare Adriatico da vivere e assaporare a 360 gradi. Dall&rsquo;1 al 9 giugno per due weekend il Grand Tour delle Marche far&agrave; tappa a Civitanova Marche con &ldquo;GustaPorto&rdquo;. Bandiera blu, centro di scambi commerciali e fucina di tendenze, da sempre la cittadina in provincia di Macerata mantiene una solida tradizione peschereccia:&nbsp;a partire dalle 17.00, i pontili che si affacciano nelle quiete acque del porto turistico e peschereccio si animeranno con una serie di spettacoli e degustazioni. Al centro dell&rsquo;evento i piatti tipici della cucina civitanovese, insieme a proposte rielaborate dagli chef dell&rsquo;Accademia di Tipicit&agrave; ed ai vini dei colli circostanti.  Davvero imperdibile un assaggio alla ricetta pi&ugrave; nota della tradizione locale, &ldquo;li furbi co&rsquo; l&rsquo;abbiti&rdquo;: si tratta di un gustosissimo piatto a base di polpi, bietole e polenta che sar&agrave; protagonista dei men&ugrave; proposti in oltre venti ristoranti della citt&agrave;; da non perdere le &ldquo;crociere gastronomiche&rdquo;, dal porto al mare aperto, sulla rotta delle vigne nel mare, assaggiando delizie marinare. Molto ricco &egrave; il programma anche dal punto di vista dell&rsquo;intrattenimento con il &ldquo;jazz in banchina&rdquo;, una lezione recitata dedicata al mito di Enea, un&rsquo;esibizione fronte mare degli artisti di &ldquo;Civitanova all&rsquo;opera&rdquo;, gli sketch dialettali con l&rsquo;associazione culturale &ldquo;Contemporanea 2.0&rdquo; e il laboratorio creativo per i bambini &ldquo;l&rsquo;Adriatico con le mie mani&rdquo;. Spostandosi in Toscana,&nbsp;dal 30 maggio al 2 giugno&nbsp;Montespertoli aprir&agrave; le sue porte per la Festa del Chianti, l&rsquo;evento che da oltre 60 anni celebra il prestigioso vino della zona, vanto dell&rsquo;intera regione in tutto il Mondo. Sar&agrave; una buona occasione per scoprire il borgo in provincia di Firenze, che conserva l&rsquo;antica cerchia muraria, la Pieve di San Pietro, la Villa Sonnino e la Chiesa di Sant&rsquo;Andrea. Oltre a convegni e degustazioni dedicate al prelibato nettare degli Dei e ai migliori prodotti tipici locali, il ricco programma prevede mostre, serate musicali, spettacoli di animazione e teatro di strada per grandi e piccini, la sfilata storica del Gruppo 900 inserita nell&rsquo;elenco Regionale delle manifestazioni di rievocazione e ricostruzione storica della Toscana, il raduno di auto, moto e trattori d&rsquo;epoca. Per chi volesse trascorrere qualche ora in pi&ugrave; da queste parti, nell&rsquo;arco di pochi chilometri sono raggiungibili San Gimignano, Firenze, Vinci e Siena. E sar&agrave; festa anche nel Lazio, con due imperdibili eventi in provincia di Viterbo. A Nepi prender&agrave; il via il Palio dei Borgia, la manifestazione attraverso la quale &ldquo;la citt&agrave; delle acque&rdquo; ripercorre i momenti pi&ugrave; gloriosi della propria storia. In questo fine settimana&nbsp;sono in programma l&rsquo;offerta dei ceri e la benedizione del Palio&nbsp;il primo giugno, la visita guidata emozionale &ldquo;Nepetis Mirabilia&rdquo; del giorno successivo e le cene nelle taverne&nbsp;il 31 maggio, l&rsquo;1 e&nbsp;il 2 giugno.  A Civita Castellana torner&agrave; infine l&rsquo;appuntamento con la &ldquo;Fiera Nazionale delle Sagre e della Pasta. L&rsquo;1 e&nbsp;il 2 giugno, dalla mattina alla sera, i visitatori potranno partire alla volta di un indimenticabile viaggio nel gusto a partire dalle specialit&agrave; locali: i &ldquo;frittelloni&rdquo;, delle sfogliatine sottilissime condite con pecorino e pepe e le zuppe della Signora Ida; ci sar&agrave; poi spazio per la trippa e i fagioli de &lsquo;zi Maria e per i prelibati gnocchi di patate proposti dalla Pro Loco di San Lorenzo Nuovo.       

Sar&agrave; festa nella cittadina in provincia di Macerata e a Montespertoli, Nepi e Civita Castellana

Le ricette di mare protagoniste a Civitanova Marche con “GustaPorto”

        Inaugurata oggi 15 maggio, la mostra &lsquo;Fuori Porta&rsquo; al Museo Piaggio di Pontedera rimarr&agrave; aperta fino all&rsquo;8 settembre. Si tratta di un gustoso percorso nell&rsquo;area del museo dedicata alle esposizioni temporanee che celebra il gemellaggio tra Vespa e La Cucina Italiana - la storica rivista di cultura enogastronomica diretta da Maddalena Fossati Dondero, che ha traghettato l&rsquo;Italia dagli anni Trenta ai giorni nostri attraversando guerra, ricostruzione e boom. L&rsquo;approccio della mostra vuol essere facile, leggero, agile e &ldquo;ronzante&rdquo;, come Vespa ma anche profumato, interattivo, imprevedibile e sempre condiviso come le ricette che da quasi un secolo La Cucina Italiana con cura ai suoi fornelli prima di offrirle ai suoi lettori. SEI SEZIONI -&nbsp; La mostra fa rivivere una storia che appartiene a tutti illuminandola di una attualit&agrave; che &egrave; il riflesso dell&rsquo;immagine di Vespa e de La Cucina Italiana, da sempre interpreti moderni, contemporanei e &ldquo;cool&rdquo;. Il percorso espositivo vuol essere divertente, visuale, curioso, &lsquo;tondo&rsquo; come un piatto e come una ruota, ma anche come un obl&ograve; che apre un orizzonte su un personaggio, un&rsquo;epoca, una moda, una curiosit&agrave;. Ecco allora le sei sezioni che compongono la mostra: da &ldquo;Signore e signorine&rdquo; a &ldquo;All&rsquo;aria aperta&rdquo;, da &ldquo;Italia Fuori Porta&rdquo; a &ldquo;Una finestra sul mondo&rdquo;, da &ldquo;Questione di stile&rdquo; a &ldquo;Oggi&rdquo;. Un vero e proprio viaggio alla scoperta della storia del gusto e dello stile italiani. SEI RICETTE - Per ogni area tematica c&rsquo;&egrave; un testimonial: una ricetta che ha molto da raccontare, che caratterizza quel periodo o quell&rsquo;argomento, uno storytelling tutto da gustare. La Cucina Italiana ha infatti individuato 6 ricette portanti delle aree tematiche: gli involtini &ldquo;ripieni di ottimismo&rdquo;, le lasagne leggere al rag&ugrave;, la versione &ldquo;zarista&rdquo; delle uova ripiene, gli spaghetti alla Ungaretti, i tartufi allo champagne e il toast &ldquo;rapido e raffinato&rdquo;. &ldquo;Perch&eacute;&rdquo; - dicono in Piaggio - &nbsp;&ldquo;la Storia siamo tutti noi, e i nostri genitori, e i nostri nonni, che saltavano in sella a una Vespa per andare in gita con una copia de La Cucina Italiana svolazzante nel portapacchi, i panini nel cestino, il sorriso sulle labbra e una gran voglia di &lsquo;fare&rsquo; l&rsquo;Italia&rdquo;. Ad accompagnare il visitatore in questo viaggio anche le fragranze di erba falciata e pane appena sfornato realizzate da Antonella Bondi, guru di Home&amp;Food fragrances. INFO UTILI - L&rsquo;ingresso &egrave; libero. La mostra &egrave; visitabile fino all&rsquo;8 settembre da marted&igrave; a sabato dalle ore 10.00 alle 18.00. Il luned&igrave; &egrave; sempre chiusa. In maggio, giugno e settembre &egrave; aperta anche la seconda e la quarta domenica del mese. In luglio e agosto &egrave; aperta tutte le domeniche. Il 2 giugno e il 15 agosto rimarr&agrave; aperta, sempre dalle 10.00 alle 18.00.&nbsp;       

Dal 15 maggio all&rsquo;8 settembre il Museo Piaggio di Pontedera ospita una singolare mostra: un percorso che celebra il gemellaggio tra Vespa e La Cucina Italiana. Ingresso libero

Vespa e il viaggio nel gusto ‘Fuori Porta’

Dal 15 maggio all&rsquo;8 settembre il Museo Piaggio di Pontedera ospita una singolare mostra: un percorso che celebra il gemellaggio tra Vespa e La Cucina Italiana. Ingresso libero

Vespa e il viaggio nel gusto ‘Fuori Porta’ - LE FOTO

Inaugurata oggi 15 maggio, la mostra &lsquo;Fuori Porta&rsquo; al Museo Piaggio di Pontedera rimarr&agrave; aperta fino all&rsquo;8 settembre. Si tratta di un gustoso percorso nell&rsquo;area del museo dedicata alle esposizioni temporanee che celebra il gemellaggio tra Vespa e La Cucina Italiana - la storica rivista di cultura enogastronomica diretta da Maddalena Fossati Dondero, che ha traghettato l&rsquo;Italia dagli anni Trenta ai giorni nostri attraversando guerra, ricostruzione e boom.    L&rsquo;approccio della mostra vuol essere facile, leggero, agile e &ldquo;ronzante&rdquo;, come Vespa ma anche profumato, interattivo, imprevedibile e sempre condiviso come le ricette che da quasi un secolo La Cucina Italiana con cura ai suoi fornelli prima di offrirle ai suoi lettori.  SEI SEZIONI -&nbsp; La mostra fa rivivere una storia che appartiene a tutti illuminandola di una attualit&agrave; che &egrave; il riflesso dell&rsquo;immagine di Vespa e de La Cucina Italiana, da sempre interpreti moderni, contemporanei e &ldquo;cool&rdquo;.  Il percorso espositivo vuol essere divertente, visuale, curioso, &lsquo;tondo&rsquo; come un piatto e come una ruota, ma anche come un obl&ograve; che apre un orizzonte su un personaggio, un&rsquo;epoca, una moda, una curiosit&agrave;. Ecco allora le sei sezioni che compongono la mostra: da &ldquo;Signore e signorine&rdquo; a &ldquo;All&rsquo;aria aperta&rdquo;, da &ldquo;Italia Fuori Porta&rdquo; a &ldquo;Una finestra sul mondo&rdquo;, da &ldquo;Questione di stile&rdquo; a &ldquo;Oggi&rdquo;. Un vero e proprio viaggio alla scoperta della storia del gusto e dello stile italiani.  SEI RICETTE - Per ogni area tematica c&rsquo;&egrave; un testimonial: una ricetta che ha molto da raccontare, che caratterizza quel periodo o quell&rsquo;argomento, uno storytelling tutto da gustare. La Cucina Italiana ha infatti individuato 6 ricette portanti delle aree tematiche: gli involtini &ldquo;ripieni di ottimismo&rdquo;, le lasagne leggere al rag&ugrave;, la versione &ldquo;zarista&rdquo; delle uova ripiene, gli spaghetti alla Ungaretti, i tartufi allo champagne e il toast &ldquo;rapido e raffinato&rdquo;.  &ldquo;Perch&eacute;&rdquo; - dicono in Piaggio - &nbsp;&ldquo;la Storia siamo tutti noi, e i nostri genitori, e i nostri nonni, che saltavano in sella a una Vespa per andare in gita con una copia de La Cucina Italiana svolazzante nel portapacchi, i panini nel cestino, il sorriso sulle labbra e una gran voglia di &lsquo;fare&rsquo; l&rsquo;Italia&rdquo;. Ad accompagnare il visitatore in questo viaggio anche le fragranze di erba falciata e pane appena sfornato realizzate da Antonella Bondi, guru di Home&amp;Food fragrances.  INFO UTILI - L&rsquo;ingresso &egrave; libero. La mostra &egrave; visitabile fino all&rsquo;8 settembre da marted&igrave; a sabato dalle ore 10.00 alle 18.00. Il luned&igrave; &egrave; sempre chiusa.  In maggio, giugno e settembre &egrave; aperta anche la seconda e la quarta domenica del mese. In luglio e agosto &egrave; aperta tutte le domeniche. Il 2 giugno e il 15 agosto rimarr&agrave; aperta, sempre dalle 10.00 alle 18.00.&nbsp; 

Vespa e il viaggio nel gusto &lsquo;Fuori Porta&rsquo;

        Si parte dalla provincia di Brescia e, passando per il cuore verde dell&rsquo;Italia, si arriva alle pendici dell&rsquo;Etna: il lungo viaggio fra le pi&ugrave; gustose sagre del fine settimana tocca la Lombardia, l&rsquo;Umbria e la Sicilia.&nbsp; Dal 24 al 27 febbraio torner&agrave; nel Centro Fiera del Garda di Montichiari l&rsquo;appuntamento con la&nbsp;fiera dell&rsquo;enogastronomia italiana, che anche quest&rsquo;anno sar&agrave; divisa in sei aree tematiche: food, vino, birra, ristorazione, attrezzature professionali e area bio-vegano. Giunta alla sesta edizione, &ldquo;Golositalia&rdquo; sar&agrave; dedicata non solo agli operatori specializzati ma anche al grande pubblico: proporr&agrave; infatti&nbsp;corsi di degustazione, seminari e corsi di galateo, con l&rsquo;obiettivo di valorizzare al meglio le eccellenze enogastronomiche del Belpaese, focalizzando l&rsquo;attenzione sui prodotti che caratterizzano il nostro territorio e migliorando l&rsquo;appeal dell&rsquo;italian food nel mondo. A pochi chilometri di distanza da Montichiari merita sicuramente una visita Brescia, con il suo centro storico e le quattro piazze intorno al quale si sviluppa: piazza Paolo VI che ospita l&rsquo;antico Duomo, piazza della Loggia con la sua splendida torre dell&rsquo;orologio,piazza della Vittoria&nbsp;e piazza del Mercato. Nel cuore verde dell&rsquo;Umbria, intanto, &egrave; tutto pronto per uno degli appuntamenti pi&ugrave; attesi dell&rsquo;anno: &ldquo;Nero Norcia&rdquo;, ovvero la Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Nero pregiato e dei prodotti tipici dello splendido borgo di impianto medievale. Per tre fine settimana consecutivi &ndash; dal 23 al 25 febbraio, dal 2 al 4 e dal 9 all11 marzo&nbsp; - &egrave; in programma un evento imperdibile per chi ama la buona cucina: il tartufo nero, infatti, &egrave; uno dei simboli di Norcia e della sua straordinaria tradizione enogastronomica. Ad attendere i visitatori saranno oltre 100 produttori che esporranno le loro prelibatezze, tutte rigorosamente artigianali: non solo tartufi ma anche&nbsp;salumi, formaggi e vini. Il tema scelto per il primo weekend &egrave; &ldquo;Il Diamante Nero di Norcia&rdquo;; si tratta di un omaggio al re della cucina nursina ma anche all&rsquo;arte della ricerca e della cava del tartufo, che da qualche mese l&rsquo;associazione nazionale &ldquo;Citt&agrave; del Tartufo&rdquo; sta cercando di far riconoscere dall&rsquo;Unesco come patrimonio immateriale dell&rsquo;umanit&agrave;. Il viaggio settimanale termina in Sicilia proprio ai piedi del vulcano Etna, dove andranno in scena tre giorni interamente dedicati al cibo degli Dei: la quarta edizione di &ldquo;Cioccolatiamo&rdquo; proporr&agrave; la dolce specialit&agrave; in tutte le salse, da gustare nel centro storico di Piedimonte Etneo. Il ricco programma prevede stand, sale con percorsi sensoriali e abbinamenti peculiari, show cooking, workshop, contest, laboratori e spettacoli vari: i maestri cioccolatieri provenienti da tutta Italia offriranno prodotti a base di cioccolato ricchi di bont&agrave; e soprattutto di fantasia, combinando in un mix irresistibile materie prime di qualit&agrave; ed esperienza artigiana. Il tutto in uno dei paesi pi&ugrave; suggestivi della provincia di Catania, dove meritano una visita la Chiesa Madre, quelle di San Michele e Sant&rsquo;Ignazio e il Convento dei Cappuccini.&nbsp; A cura di&nbsp;www.fuoriporta.org &nbsp;       

La Fiera "Golositalia", la mostra mercato "Nero di Norcia" la quarta edizione di "Cioccolatiamo" attendono migliaia di visitatori

Sagre, gli appuntamenti del fine settimana portano in Lombardia, Umbria e Sicilia

        Il viaggio settimanale tra antiche tradizioni e ricette tipiche &egrave; rigorosamente a tinte allegre e colorate. Quelle del Carnevale, una delle feste dell&rsquo;anno pi&ugrave; amate in ogni angolo della Penisola. E&rsquo; il caso di Borgosesia (Vercelli), dove sabato 3 febbraio con &ldquo;Oggi vesto come mi pare&rdquo;, cittadini e visitatori potranno indossare gli abiti pi&ugrave; stravaganti fra aperitivi, cene e veglioni in maschera e animazioni per bambini; nella stessa giornata, partecipando ad &ldquo;A Spass par al Borg&rdquo;, verranno accompagnati alla scoperta della storia di alcuni luoghi significativi del paese degustando lungo il percorso vini e prodotti tipici, mentre l&rsquo;intensa giornata si chiuder&agrave; con il Veglionissimo Mascherato. Domenica 4 sar&agrave; invece la volta del &ldquo;Corso Mascherato&rdquo; con carri allegorici, mascherate a piedi, bande musicali, majorettes e gruppi folcloristici; ci sar&agrave; spazio anche per la buona cucina: nei veglioni e nei pranzi in piazza saranno proposti men&ugrave; a tema a partire dalla &ldquo;busecca&rdquo;, il piatto fatto di brodo di verdure e trippa tipico del periodo carnevalesco. A Borgosesia di particolare rilievo &egrave; il santuario di Sant&rsquo;Anna, che deve la sua fama alle sei cappelle dedicate agli episodi della Vita della Vergine; merita una visita anche il Sacro Monte di Varallo, sorto per iniziativa del Beato Bernardino Caimi che, di ritorno dalla Terra Santa, volle ricreare in piccolo i luoghi della Palestina.&nbsp; Spostandosi nelle Marche e in provincia di Pesaro e Urbino, anche Fano &egrave; tutto pronto per celebrare al meglio il Carnevale. Nella cittadina che conserva il Duomo, la chiesa di San Pietro in Valle, il Palazzo della Ragione e l&rsquo;arco di Augusto, domenica 4 febbraio&nbsp; torneranno il &ldquo;Corso Mascherato&rdquo; e il tradizionale&nbsp;&ldquo;getto&rdquo;, il lancio di cioccolatini e caramelle ai bambini durante le sfilate. Un altro tratto distintivo della festa locale &egrave; il&nbsp;&ldquo;vulon&rdquo;,&nbsp;un pupo che rappresenta la caricatura del personaggio pi&ugrave; in vista della citt&agrave; e che viene bruciato sul rogola sera del marted&igrave; grasso; colonna sonora sar&agrave;&nbsp;la&nbsp;musica arabita, con la banda che utilizzer&agrave; strumenti ricavati da oggetti di uso comune, come latte e lattine, caffettiere, coperchi e brocche. La musica carnevalesca sar&agrave; protagonista anche al Carnevale delle Quadriglie di Palma Campania, in programma il 4 febbraio. Si tratta di&nbsp;gruppi folkloristici&nbsp;composti da centinaia di figuranti che indossano costumi curatissimi, sulla base di un tema scelto annualmente, e che suonano&nbsp;strumenti della tradizione&nbsp;partenopea: triccheballacche, tamburelle, scetavajasse, putip&ugrave;, acciarini e campanacci. Palma Campania attende un anno intero con entusiasmo le sue Quadriglie, con&nbsp;migliaia di figuranti attivi, con pi&ugrave; di centomila spettatori coinvolti provenienti dai comuni limitrofi, dalla Regione ed oltre. Nel paese in provincia di Napoli meritano una visita Piazza de Martino e la chiesa di San Michele Arcangelo, ma molto interessanti sono anche le gallerie sotterranee al di sotto della Cavallera Campana, note come rapide vie di fuga in caso di rivolte popolari o insurrezioni del popolo. A cura di&nbsp;www.fuoriporta.org       

Nei borghi d'Italia andr&agrave; in scena un tripudio di colori e suoni, senza dimenticare le delizie tipiche

Con il Carnevale è festa grande a Borgosesia, Fano e Palma Campania

        Il viaggio settimanale alla scoperta dei sapori e delle antiche tradizioni di un tempo parte dalla Maremma Laziale e, passando per la Romagna, termina alle porte di Asti. Canino aprir&agrave; le sue porte per delle divertenti giornate di festa dedicate a Sant&rsquo;Antonio Abate che tra degustazioni, giochi in piazza, mostre fotografiche e spettacoli musicali, vivranno il loro momento culminante domenica 21 gennaio. In tavola saranno serviti panini con salsiccia e la famosa ricotta di Sant&rsquo;Antonio, il tutto da accompagnare con un buon bicchiere di vino rosso del posto, mentre i pi&ugrave; golosi potranno partecipare al tradizionale &ldquo;Pranzo del pastore di S. Antonio&rdquo; in programma domenica; passeggiate in bici, serate danzanti, pesca di beneficienza, tornei di carte, musica dal vivo e giochi per grandi e piccini completeranno il ricco programma della manifestazione. In provincia di Viterbo e a pochi chilometri dal confine con la Toscana, Canino ha origini antichissime che risalgono addirittura al periodo etrusco: il paese faceva parte di Vulci e solo pi&ugrave; tardi divenne un territorio a se stante; oggi il paese sorge su dolci rilievi ricoperti di olivi e il centro storico conserva ancora interessanti edifici fatti costruire dalle importanti famiglie che hanno legato nel tempo il proprio nome alla storia del paese, come il palazzo Bonaparte, la fontana Farnesiana e il palazzo del Municipio. Anche San Mauro Pascoli, grazioso borgo in provincia di Forl&igrave;-Cesena, si appresta a celebrare la ricorrenza di Sant&rsquo;Antonio Abate con la festa &ldquo;de Bagoin ma la Tora&rdquo;, ovvero&nbsp;&ldquo;del maiale alla torre&rdquo;. L&rsquo;appuntamento torna dal 19 al 21 gennaio riproponendo l&rsquo;antica usanza contadina di celebrare la festa del maiale: la preparazione degli insaccati sar&agrave; seguita dall&rsquo;apertura dello stand gastronomico con prodotti a base di carne di maiale cotti rigorosa&shy;mente alla brace, da gustare con un contorno di verdure e con un buon bicchiere di sangiovese; e gande spazio sar&agrave; dato anche al&nbsp;folklore,&nbsp;con letture poetiche in dialetto romagnolo, spettacoli musicali dal vivo, canti e balli popolari. A San Mauro Pascoli meritano una visita la Torre, il Palazzo Municipale e l&rsquo;Oratorio di S. Sebastiano, oltre ovviamente alle tracce del grande poeta: il Museo di Casa Pascoli e il Mausoleo della Famiglia. Dalla Romagna al Piemonte, il 20, 21 e 28 gennaio&nbsp;le massaie di Monale sono pronte a far assaggiare ai visitatori uno dei piatti pi&ugrave; noti della trazione piemontese: la bagna cauda, che nel borgo dell&rsquo;Astigiano viene preparata con pi&ugrave; di quindici verdure. Una vera delizia da gustare insieme ad altre perle gastronomiche del territorio: salame crudo, salame cotto e lardo, minestrina in brodo di carne, bollito misto e pere cotte al vino, senza dimenticare le migliori etichette di Barbera. Il&nbsp;borgo medievale di Monale &egrave; celebre in tutta la regione per la ricetta della bagna cauda, una prelibata salsa viene preparata con olio extravergine d&rsquo;oliva, aglio e acciughe che si gusta rigorosamente calda intingendovi le&nbsp;verdure di stagione,&nbsp;crude o cotte. Tra una portata e l&rsquo;altra, chi volesse trascorrere qualche ora in pi&ugrave; di queste parti potr&agrave; andare alla scoperta del Castello Scarampi, della torre della Bastita e della Parrocchiale di Santa Caterina d&rsquo;Egitto. A cura di&nbsp;www.fuoriporta.org       

Il viaggio settimanale fra le migliori sagre conduce nel Lazio, in Piemonte e in Emilia-Romagna

Dalla ricotta di Canino alla bagna cauda di Monale, il weekend si festeggia fuori porta

        Nel weekend dell&rsquo;Epifania, il viaggio settimanale tra le antiche tradizioni e le delizie territoriali dei borghi italiani conduce nel Viterbese e nella Valle Santa di Rieti. A partire da Corchiano, dove il 5, 6 e 7 gennaio la colonna sonora di Nicola Piovani e la voce narrante di Gigi Proietti accompagneranno i visitatori nella magica atmosfera del&nbsp;Presepe Vivente, un vero e proprio&nbsp;spettacolo teatrale all&rsquo;aperto. Dalle 17.30 in poi sar&agrave; possibile apprezzare la scenografia che si arricchir&agrave; di nuovi e sorprendenti scorci, mestieri ed effetti speciali, e a fare il resto saranno i costumi e gli effetti di scena; dopo tanti anni, inoltre, l&rsquo;evento torner&agrave; nel centro storico del borgo, con i suoi vicoli e le piazze illuminate e decorate.&nbsp;Sar&agrave; difficile restare indifferenti di fronte alla bellezza del &ldquo;Monumento Naturale delle Forre&rdquo; che sorge lungo il Rio Fratta, all&rsquo;interno di un&rsquo;area ricca di bellezze naturalistiche; Corchiano, inoltre, &egrave; un&nbsp;centro di origini antichissime&nbsp;che affonda le sue radici nell&rsquo;antica Fescennium: appena fuori dall&rsquo;abitato sono visibili diverse tombe rupestri, mentre di grande suggestione &egrave; la tagliata conosciuta come &ldquo;la Cava di S. Egidio&rdquo;. Spostandosi nel Reatino, sar&agrave; festa grande anche a Greccio, dove nel 1223 San Francesco d&rsquo;Assisi diede vita al primo Presepe della storia; il 5, 6 e 7 gennaio, dalle 17.30, sono in programma le ultime tre rappresentazioni, con un gustoso &ldquo;antipasto&rdquo; nel primo pomeriggio del 5 gennaio per la gioia dei pi&ugrave; piccoli: la discesa acrobatica della Befana dal campanile del borgo. Non mancheranno poi le visite guidate alla scoperta del centro storico completamente ristrutturato e del sentiero degli artisti, un museo a cielo aperto con 26 affreschi che abbelliscono i muri esterni delle case antiche. A Greccio meritano una visita anche il Parco dei Madonnari, il Sentiero delle Creature (con pitture raffiguranti il Cantico di San Francesco), le mostre di pittura nel Museo di arte contemporanea e la statua, alta ben 5 metri, raffigurante San Francesco; sar&agrave; inoltre possibile ammirare il Museo dei Presepi, che accoglie diverse espressioni artistiche della Nativit&agrave; provenienti da ogni parte d&rsquo;Italia. Tornando nel Viterbese ma spostandosi a Tarquinia, la citt&agrave; etrusca dell&rsquo;Alto Lazio aprir&agrave; le sue porte il 6 gennaio per il momento culminante del Presepe Vivente: il sontuoso corteo dei Re Magi che sfiler&agrave; per le vie del centro. Fachiri, serpenti, giochi di fuoco e danze con le spade daranno vita a uno spettacolo nello spettacolo, con le scenografie che renderanno mozzafiato il percorso con vista sulle colline della Tuscia, tra l&rsquo;ingresso della chiesa&nbsp;della Santissima Trinit&agrave; e i grandi spazi del convento di San Francesco. Sar&agrave; insomma una buona occasione per scoprire Tarquinia, nota per le sue origini etrusche e per la Necropoli con le tombe affrescate Patrimonio dell&rsquo;Umanit&agrave; Unesco; la citt&agrave; custodisce molti reperti del suo glorioso passato all&rsquo;interno del Museo Nazionale ospitato nel meraviglioso contesto di Palazzo Vitelleschi, mentre la parte antica conserva intatto il suo fascino medievale con le mura, le porte, le torri e chiese romaniche.&nbsp; Anche a Sutri, il 6 gennaio, &egrave; in programma l&rsquo;arrivo alla Grotta dei Magi, che raggiungeranno la Capanna della Nativit&agrave; partendo dalla Cattedrale. Nel borgo in provincia di Viterbo il Presepe Vivente - in programma anche il giorno successivo - sar&agrave; allestito fra le antiche tombe rupestri dove la vita torna a pulsare come per magia, in un percorso di straordinaria bellezza che attraversa l&rsquo;Anfiteatro Romano, il Mitreo e la Cattedrale. Vero e proprio cuscinetto geografico tra l'Etruria a Nord e a Ovest, l'Agro Falisco a Est e Roma a Sud, Sutri sorge su un alto sperone tufaceo che domina, oggi come ieri, la via Cassia: una posizione strategica che l&rsquo;ha resa nei secoli snodo fondamentale per lo sviluppo della civilt&agrave; Etrusca e successivamente di quella Romana, e che ha lasciato tracce indelebili come la Cattedrale di Santa Maria Assunta - con la sua splendida cripta di epoca longobarda - e la Chiesa Templare di Santa Maria del Tempio, risalente alla met&agrave; del 1200.       

Presepi, Befane, Re Magi e delizie della gastronomia locale attendono i visitatori nei borghi del Lazio

Il fine settimana dell’Epifania si festeggia a Corchiano, Greccio, Tarquinia e Sutri

        Il Dio del vino e dei misteri, le variet&agrave; di ulivi della Sabina e i produttori di formaggio friulani. Saranno loro, il prossimo weekend, a dare il benvenuto agli amanti delle sagre in tre suggestivi borghi d&rsquo;Italia. E&rsquo; il caso di Palombara Sabina (Roma), che domenica 12 novembre&nbsp;con &ldquo;Il Giorno di Bacco&rdquo; festegger&agrave; le perle della produzione vinicola e gastronomica locale in una location d&rsquo;eccezione: il Castello Savelli, antica fortezza risalente all&rsquo;XIII Secolo che per una giornata si trasformer&agrave; in una cantina dal fascino unico. L&rsquo;appuntamento proporr&agrave; un percorso di bicchiere in bicchiere fra gli ampi saloni, gli affreschi e le antiche statue greche del Castello; e ad affiancare i migliori vini del Centro Italia e non solo ci sar&agrave; anche un ricchissimo men&ugrave; basato sulle migliori ricette del territorio. Anche sul fronte dell&rsquo;intrattenimento non mancheranno le sorprese, con due gruppi musicali che si alterneranno sul palco del giardino pensile del Castello Savelli e gli &ldquo;Sbandieratori e Musici di Amelia&rdquo; che sfileranno per il borgo accompagnati da figuranti in abiti storici. Spazio anche visite guidate al borgo medievale e al Castello e agli spettacoli per bambini. Nella stessa giornata, a Montelibretti torner&agrave; a battere forte il cuore dell&rsquo;olio. Il grazioso centro agricolo che sorge tra la valle del Tevere e quella del Fosso Carolano aprir&agrave; le porte per &ldquo;Pane, olio e&hellip;&rdquo; con degustazioni, visite guidate ai frantoi e una ricca fiera mercato dei prodotti tipici e artigianali; tra mostre fotografiche e di pittura, la Fiera dell&rsquo;olio e il ristorante allestito dalla Pro Loco (aperto sabato a cena e domenica a pranzo), ci sar&agrave; spazio anche per una sorta di evento nell&rsquo;evento, la Sagra del frittello col broccolo, una delizia locale esaltata dall&rsquo;olio extravergine di oliva. Adagiato sulle pendici occidentali dei Monti Sabini a soli 37 chilometri da Roma, Montelibretti &egrave; un piccolo gioiello all&rsquo;interno del quale meritano una visita il seicentesco Palazzo Barberini e la chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari&nbsp;&nbsp;oltre alla necropoli di Colle del Forno, con tombe a camera sotterranea scoperte nel 1970 e risalenti al VII secolo a.C. Di grande fascino &egrave; anche il borgo di Gemona del Friuli, che dal 10 al 12 novembre ?celebrer&agrave; le specialit&agrave; lattiero-casearie del territorio con &ldquo;Gemona, formaggio&hellip;e dintorni&rdquo;. Nello splendido centro storico della cittadina in provincia di Udine le latterie friulane giocheranno il ruolo di protagoniste, ma non mancheranno gustose finestre sulle altre produzioni originali italiane e dei Paesi vicini come Marche, Puglia, Calabria, Sardegna, Carinzia e Slovenia. Da alcuni anni, inoltre, la manifestazione ospita la&nbsp;Mostra regionale del bovino da latte, con numerosi momenti dedicati ai giovani allevatori e degustazioni a tema, mentre nei ristoranti di Gemona sar&agrave; possibile assaggiare particolari men&ugrave;, ovviamente a base di formaggio. A cura di&nbsp;www.fuoriporta.org       

Il viaggio tra le migliori sagre del weekend propone i vini del Centro Italia, l'olio della Sabina e i formaggi del Nord-Est

Il fine settimana del gusto si celebra a Palombara Sabina, Montelibretti e a Gemona del Friuli

        Si parte dalla Val di Non e, passando per il cuore verde dell&rsquo;Umbria, si arriva alle porte di Padova, nel fine settimana delle sagre in programma nei borghi italiani. A partire da &ldquo;Formai dal Mont&rdquo;, la rassegna dei formaggi di malga organizzata dalla Pro Loco di Tassullo (Trento), che festeggia i primi 10 anni: l&rsquo;appuntamento &egrave; fissato per il 21 e 22 ottobre nella splendida cornice di Castel Valer. Qui i visitatori potranno conoscere da vicino gli antichi mestieri delle valli trentine attraverso i migliori prodotti derivati dal latte di malga; ad attenderli negli stand saranno proprio i pastori delle valli produttori di formaggio a base di latte vaccino fresco e stagionato e caprino fresco, che faranno assaggiare le proprie delizie e ne spiegheranno i processi di lavorazione, mentre i pi&ugrave; piccoli potranno cimentarsi in divertenti laboratori di cucina sull&rsquo;attivit&agrave; casearia. Tra concorsi a tema, degustazioni e figuranti in costume d&rsquo;epoca, non mancheranno le escursioni alla scoperta degli antichi tesori di Tassullo con le visite guidate alla chiesetta dell&rsquo;Immacolata a Sanzenone, alla Pieve di S. Maria Assunta, a Palazzo Pilati e al maniero di Castel Valer, che sovrasta il paese con la sua maestosa torre ottagonale. Da uno dei borghi pi&ugrave; belli del Trentino-Alto Adige si passa a uno dei centri pi&ugrave; ricchi di storia dell&rsquo;Umbria: dal 20 al 22 ottobre Citt&agrave; della Pieve celebrer&agrave; il suo zafferano purissimo in fili, una spezia antica e affascinante da scoprire in tutte le sue sfaccettature. A partire dalla gastronomia, con esperti cuochi che spiegheranno ai visitatori i segreti per il suo corretto utilizzo in cucina, offrendo in degustazione delizie ai profumi dello zafferano, e i ristoranti della cittadina che presenteranno particolari men&ugrave; a tema; grande spazio sar&agrave; dato ai temi della salute e del benessere con un&rsquo;area dedicata, mentre nella mostra mercato&nbsp;delle eccellenze del territorio i produttori del Consorzio proporranno tutta la declinazione dei prodotti realizzati utilizzando lo zafferano. Per tre giorni, grazie a "Zafferiamo",&nbsp;gusto e qualit&agrave; dei prodotti si intrecceranno con la storia e le bellezze di Citt&agrave; della Pieve, adagiata a 500 metri di altezza su un colle che domina la Val di Chiana e il Trasimeno: qui nacque nella met&agrave; del XV&deg; Secolo Pietro Vannucci detto Il Perugino, che ha regalato ai suoi concittadini una serie di gioielli di inestimabile valore. Si risale invece la Penisola fino al Veneto per l&rsquo;ultima tappa settimanale, Noventa Padovana, dove i &ldquo;folpari&rdquo; saranno i grandi protagonisti dal 20 al 24 ottobre alla Fiera d&rsquo;Autunno. In questo luogo la tradizione dei venditori di polpi caldi affonda le sue radici almeno nel Seicento, e nello stand gastronomico saranno proposte tante altre specialit&agrave; a base di pesce&nbsp;da accompagnare rigorosamente con un bicchiere di&nbsp;vino torbiolino. Pesca di beneficenza, mostre artistiche, luna park, stand dell&rsquo;artigianato e serate di balli e musica animeranno ogni sera il centro alle porte di Padova. A cura di&nbsp;www.fuoriporta.org       

Ad attendere gli amanti dei sapori di una volta sar&agrave; un ricco "men?" a base di formaggi di malga, zafferano e delizie di mare

Sagre, gli appuntamenti del fine settimana portano a Tassullo, Città della Pieve e a Noventa Padovana

        Tartufi e calzoni pugliesi, in attesa delle specialit&agrave; a base di zafferano e dei formaggi di malga: sar&agrave; festa nel weekend a Sant&rsquo;Agata Feltria e ad Acquaviva delle Fonti, mentre a Citt&agrave; della Pieve e a Tassullo fervono i preparativi per due eventi tra i pi&ugrave; attesi dell&rsquo;anno. In provincia di Rimini, a Sant&rsquo;Agata Feltria, le prossime domeniche saranno all&rsquo;insegna degli inconfondibili profumi e sapori del tartufo. Raccolto nei boschi che circondano il paese, il prezioso tubero verr&agrave; sapientemente lavorato nello stand gastronomico per proporre ricette di altissimo livello, dagli antipasti fino ai secondi; al contempo i migliori ristoranti della zona proporranno numerose&nbsp;specialit&agrave; a base di tartufo e funghi&nbsp;in esclusiva per la sagra. Nelle bancherelle si potranno&nbsp;acquistare sia il&nbsp;tartufo bianco che il tartufo nero,&nbsp;mentre saranno presenti tutti gli altri&nbsp;prodotti tipici autunnali&nbsp;come le castagne, i funghi, il miele e non mancheranno gli artigiani che proporranno le proprie opere d&rsquo;arte. Il paese metter&agrave; infine in mostra i suoi gioielli, dalla Rocca Fregoso al teatro Angelo Mariani, dall&rsquo;antico Convento di San Girolamo al percorso delle Fontane, fino alla Chiesa di San Francesco della Rosa. E identica cos&agrave; far&agrave; Acquaviva delle Fonti, famosa in tutta la Puglia per il Palazzo De Mari (frutto dell&rsquo;ampliamento dell&rsquo;originario castello normanno del XII secolo), l&rsquo;imponente Torre dell&rsquo;Orologio e la Cattedrale. Dal 13 al 15 ottobre&nbsp;il paese in provincia di Bari celebrer&agrave; i tipici calzoni locali a base di cipolle stufate nell&rsquo;olio d&rsquo;oliva e ricotta forte, da accompagnare con salsicce, agnellone alla brace e un buon bicchiere di vino rosso Primitivo. A rendere davvero unico il calzone &egrave; un prodotto dop come la&nbsp;cipolla rossa di Acquaviva, conosciuta come &ldquo;le cipodde de Acquavive&rdquo;, coltivata in terreni di medio impasto tendenti a limosi, ben drenati ed aerati: una vera delizia che si pu&ograve; utilizzare in molteplici ricette e che si potr&agrave; acquistare nei giorni della sagra. Poi giusto pochi giorni per ricaricare le batterie, ed ecco altri due eventi da cerchiare in rosso. A Citt&agrave; della Pieve &egrave; in programma dal 20 al 22 ottobre&nbsp;&ldquo;Zafferiamo&rdquo;,&nbsp;l&rsquo;evento attraverso il quale la splendida localit&agrave; in provincia di Perugia celebra il proprio prodotto di punta, l&rsquo;affascinante spezia gialla; a Tassullo (Trento) invece, il 21 e 22 ottobre torna l&rsquo;appuntamento con &ldquo;Formai dal Mont&rdquo;, la rassegna dei formaggi di malga organizzata nella splendida cornice di&nbsp;Castel Valer. A cura di&nbsp;www.fuoriporta.org       

Sant'Agata Feltria e Acquaviva delle Fonti apriranno le porte nel fine settimana proponendo le proprie specialit&agrave;

Tartufo bianco e calzoni pugliesi, così i borghi italiani festeggiano il weekend del gusto

        Dalla Tuscia Viterbese alle pendici dell&rsquo;Etna, passando per uno dei borghi pi&ugrave; interessanti della Valle d&rsquo;Aosta, il fine settimana fuori porta si celebra a Civita Castellana, Donnas e a Zafferana Etnea. Si parte dal 6 all&rsquo;8 ottobre&nbsp;?con un imperdibile tour enogastronomico fra le delizie italiane: a Civita Castellana &egrave; in programma la &ldquo;Fiera Nazionale delle Sagre e dell&rsquo;Agricoltura&rdquo;, dove saranno ospitare 20 sagre e aziende agricole che delizieranno i visitatori con le loro portate, dagli antipasti ai dolci, tutte realizzate a mano secondo antiche ricette dei luoghi da cui provengono. E ci sar&agrave; spazio anche per la terza edizione della &ldquo;Degustazione della Pasta Italiana e delle specialit&agrave; civitoniche&rdquo;, i deliziosi frittelloni - delle sfogliatine sottilissime condite con pecorino e pepe - e le irresistibili zuppe di Ida. Nell&rsquo;antico centro nevralgico della civilt&agrave; falisca sar&agrave; impossibile resistere a un simile richiamo di sapori, colori e profumi provenienti da diverse province d&rsquo;Italia, con gli stand gastronomici che saranno aperti ogni giorno dalle 10 alle 21,30; la citt&agrave; della ceramica e della cultura in provincia di Viterbo proporr&agrave; anche un ricco programma di intrattenimenti con tornei, spettacoli, espositori artigiani e commercianti per tutte le principali vie del centro storico. Risalendo la Penisola fino allo splendido borgo aostano di Donnas, nel fine settimana torner&agrave; l&rsquo;appuntamento con la Sagra della castagna. I momenti pi&ugrave; attesi della manifestazione sono la&nbsp;Cena Bavarese&nbsp;in programma il venerd&igrave; sera, e la&nbsp;gara di Mendaye (gara tra i caldarrostai) aperta a tutti, nell&rsquo;ambito della quale sar&agrave; assegnata la&nbsp;Castagna d&rsquo;oro. Parliamo, d&rsquo;altronde, di uno dei prodotti tipici pi&ugrave; apprezzati del territorio: sembra che il nome stesso del paese sia riferito ad una qualit&agrave; di castagne, la &ldquo;donnasc&rdquo;. Il tutto in un luogo ricco di storia dove meritano una visita il borgo medievale, tutto da vivere e percorrere con le sue finestre del &lsquo;500, i suoi affreschi, i portali in noce e il Palazzo Enrielli fino ad arrivare alla strada romana e al suo arco scavati nella roccia, monumenti dal fascino unico. Dalle Alpi alla Sicilia, tutte le domeniche del mese a Zafferana Etnea saranno all&rsquo;insegna della tradizionale &ldquo;Ottobrata Zafferanese&rdquo;; migliaia di visitatori raggiungeranno il paese in provincia di Catania a due passi dall&rsquo;Etna per conoscere&nbsp;il processo produttivo dell&rsquo;uva, del vino, della mostarda e del miele locale, fino ai funghi porcini, le castagne, l&rsquo;olio, le olive e le conserve. Giunta alla 39esima edizione, la festa dedicher&agrave; ampio spazio anche ai&nbsp;prodotti artigianali, con tutto il percorso che attraversa il centro storico impreziosito dalle mostre degli antichi mestieri ormai in via di estinzione. A cura di&nbsp;www.fuoriporta.org       

Il viaggio settimanale nel gusto conduce nella Tuscia Viterbese e alle pendici delle Alpi e dell'Etna

Sagre, sarà festa a Civita Castellana, Donnas e a Zafferana Etnea

Un piccolo borgo dell&rsquo;Alta Valle dell&rsquo;Aniene al confine con Subiaco e nei pressi dei Monti Simbruini. E&rsquo; della provincia di Roma che parte il viaggio settimanale fra le migliori sagre del weekend: a Canterano &egrave; tutto pronto per la Sagra del tartufo, in programma sabato 30 settembre e domenica 1&deg; ottobre. &nbsp;Il tartufo nero pregiato e il tartufo scorzone - rigorosamente locali e raccolti nei boschi che circondano questo piccolo gioiello incastonato sotto gli Appennini - esalteranno il gusto delle bruschette, della pasta fatta in casa e delle uova; gli stand gastronomici saranno aperti dalle ore 12 di sabato fino alle 17 del giorno successivo, con il corposo vino rosso della zona che scorrer&agrave; a fiumi e gli spettacoli di musica popolare dal vivo che contribuiranno a creare il clima di festa tipico dei piccoli borghi. A fare il resto sar&agrave; il fascino di un luogo dove il tempo sembra essersi fermato; tra una portata e l&rsquo;altra i visitatori potranno andare alla scoperta delle bellezze del paese che si affaccia sulla conca dell&rsquo;Aniene, dal quale si possono ammirare dall&rsquo;alto i monasteri di San Benedetto e di Santa Scolastica, oltre al maestoso Monte Livata; nelle giornate in cui il cielo &egrave; pi&ugrave; limpido, &egrave; possibile scorgere la parte bassa di Subiaco, quella alta di Cervara e ancora il Monte Pillone. Canterano &egrave; circondato inoltre da boschi ricoperti di castagne e grandi terrazze coltivate a viti, olivi, e nocciole: un vero paradiso che in questo periodo dell&rsquo;anno inizia a &ldquo;vestire&rdquo; gli splendidi colori autunnali.  Dalla provincia di Roma a quella di Pavia, dal 29 settembre al 1&deg; ottobre&nbsp;&nbsp;Parona Lomellina celebrer&agrave; l&rsquo;offella, non un semplice biscotto, quanto piuttosto una piccola delizia intorno alla quale si fondono&nbsp;storia, leggenda e antiche tradizioni. La nascita di questa specialit&agrave; somiglia infatti ad una favola, che narra la storia vera delle due sorelle paronesi che sul finire del 1800 crearono questa specialit&agrave; senza mai rivelarne la ricetta; la presenza delle&nbsp;offelle&nbsp;sulle tavole della cittadina lombarda fu subito legata alla ricorrenza della&nbsp;Madonna del Rosario, quando venivano offerte a parenti ed amici che dai paesi vicini arrivavano qui per gustarne l&rsquo;inconfondibile sapore. Chi invece ha ancora voglia di mare trover&agrave; &ldquo;rifugio&rdquo; nella splendida spiaggia di Fornillo a Positano, uno&nbsp;dei gioielli della Costiera Amalfitana. Alla Festa del pesce in programma il 30 settembre&nbsp;si potranno gustare tubetti e totani, totani e patate, frittura di paranza, insalata di polpo e zuppa di cozze, ma gi&agrave; dal giorno precedente i visitatori potranno partecipare a uno&nbsp;stage di pulitura del pesce, affiancando gli organizzatori mentre &ldquo;scapizziano&rdquo; alici, tagliano calamari e squamano triglie sulla banchina della torre di Fornillo. E se sul palco del mare&nbsp;si alterneranno gruppi di musica popolare, la festa saluter&agrave; i suoi ospiti con lo splendido spettacolo&nbsp;della Torre che rivive di luce, rinnovando l&rsquo;appuntamento per il prossimo anno.  Poi giusto qualche giorno per ricaricare le batterie e a Civita Castellana, splendido centro della Tuscia viterbese, torner&agrave; dal 6 all&rsquo;8 l&rsquo;appuntamento con la &ldquo;Fiera Nazionale delle Sagre e dell&rsquo;Agricoltura&rdquo;; giunta alla settima edizione, la manifestazione ospiter&agrave; 20 sagre e aziende agricole che delizieranno i visitatori con le loro portate, dagli antipasti ai dolci, tutte realizzate a mano secondo antiche ricette dei luoghi da cui provengono. &nbsp;  A cura di&nbsp;www.fuoriporta.org&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; 

Dal Lazio alla Lombardia, fino alla Campania, sar&agrave; festa a Canterano, Parona Lomellina e Positano

Tartufi, biscotti e specialit&agrave; di mare protagonisti del weekend del gusto

Si parte da Cantalice e, passando per Poggio Moiano, si arriva a Sutri, nel primo weekend del mese dedicato agli amanti delle antiche tradizioni e dei sapori di una volta.  E&rsquo; il caso delle strengozze, un particolare tipo di pasta fatta a mano e realizzata con acqua e farina e condita con pomodoro, aglio e persa, una pianta simile alla maggiorana che cresce nel territorio di Cantalice. Il 2 e il 3 settembre, nel borgo in provincia di Rieti che regala una splendida vista sui laghi Lungo e Ripasottile, intorno a questa delizia prenderanno vita due giorni di festa che fonderanno sapientemente gusto, antiche tradizioni e intrattenimento. Sabato sera e domenica a pranzo&nbsp;e a cena le &ldquo;strengozze&rdquo; verranno preparate dalle massaie locali come si faceva un tempo, tra spettacoli folcloristici e musicali; e un comodo servizio di bus navetta consentir&agrave; di visitare le bellezze del borgo e il Santuario di San Felice all&rsquo;Acqua,&nbsp;che sorge proprio dove il primo Santo dell&rsquo;ordine dei Cappuccini comp&igrave;&nbsp;il celebre Miracolo dell&#39;acqua. Cantalice &egrave; un piccolo gioiello tutto sviluppato in verticale lungo un ripido sperone di roccia: al suo interno meritano una visita le caratteristiche vie del borgo antico e le chiese di San Felice, della Madonna della Misericordia e di Santa Maria del Popolo; per chi volesse trascorrere qualche ora in pi&ugrave; da queste parti, da Cantalice partono molti sentieri e suggestivi percorsi naturalistici che conducono anche fino al Terminillo e a Leonessa.  Sempre in provincia di Rieti, ma questa volta a Poggio Moiano, dall&rsquo;1 al 3 settembre&nbsp;&egrave; in programma una vera e propria full immersion nella cultura della Sabina, un territorio antico e ricco di storia, tradizioni e consuetudini millenarie. E&rsquo; quanto propone il &ldquo;Folk Sabina Festival&rdquo;, che trasformer&agrave; il paese in una grande vetrina delle eccellenze locali. Il Festival ha preso vita due anni fa intorno a un appuntamento storico come &ldquo;da Piazzetta a Piazzetta&rdquo;, il percorso enogastronomico per le vie del vecchio borgo in programma in questa edizione sabato 2 settembre: i visitatori potranno scoprire i vicoli, le piazze e le scalette dell&rsquo;antico&nbsp;Podio de Moiano&nbsp;- dove meritano una visita le chiese di San Martino, San Sebastiano e Sant&rsquo;Anna o la parrocchiale dell&rsquo;Immacolata Concezione e San Giovanni Battista - assistere allo spettacolo di un artista di strada e poi gustare un piatto della tradizione all&rsquo;interno di un&rsquo;antica cantina prima di ripartire verso una nuova tappa. Nel ricco programma dei tre giorni di festa spiccano i concerti dal vivo, gli spettacoli di poesia e di musica popolare, i vecchi giochi di piazza come la &ldquo;morra&rdquo; e lo &ldquo;sbattimuro&rdquo; e le degustazioni di pizze fritte.&nbsp;  Il viaggio settimanale si conclude in provincia di Viterbo nella splendida Sutri, che conserva il Parco Archeologico di un&rsquo;antichissima Necropoli etrusco-romana con le suggestive tombe rupestri proprio davanti alla via Cassia. Qui il 2 e 3 settembre&nbsp;(e ancora il weekend successivo) andr&agrave; in scena la 43esima edizione della Sagra del Fagiolo: tra musica dal vivo, bande e spettacoli vari, sar&agrave; possibile gustare i fagioli &ldquo;regina&rdquo; &ndash; che appartengono alla famiglia dei borlotti, hanno grandi dimensioni e un colore bianco crema con screziature rosse - conditi con un filo d&rsquo;olio della Tuscia ma anche con salsicce, cotiche, gnocchetti e insalata nelle tipiche&nbsp;ciotole di terracotta, insieme a gustose specialit&agrave; alla brace e all&rsquo;ottimo vino della zona. Tra una portata e l&rsquo;altra i visitatori potranno ammirare, oltre all&rsquo;Anfiteatro Romano e al Mitreo, la Cattedrale di Santa Maria Assunta con la cripta di epoca longobarda e la Chiesa Templare di Santa Maria del Tempio, utilizzata come tappa nel cammino sull&rsquo;antica via Francigena che dalla Cattedrale di Canterbury portava a Roma.  A cura di&nbsp;www.fuoriporta.org 

Nel primo fine settimana di settembre gli appuntamenti sono a Cantalice, Poggio Moiano e Sutri

Dalla Sabina alla Tuscia Viterbese, in viaggio tra le pi&ugrave; gustose sagre del weekend

Dalla &ldquo;capitale&rdquo; della Sabina nel cuore della Valle Santa alla citt&agrave; dei monasteri in provincia di Roma, il viaggio settimanale fra le sagre del weekend parte da Rieti e termina a Subiaco.  Dal 23 al 27 agosto &ldquo;Rieti cuore piccante&rdquo; far&agrave; scoprire l&rsquo;universo del peperoncino da ogni possibile angolazione; il tutto all&rsquo;interno di una cornice dal fascino unico, il centro storico della citt&agrave; con i suoi caratteristici vicoli, le sue splendide piazze e i suoi affacci mozzafiato. Qui saranno ospitati centinaia di stand commerciali della Fiera e ogni sera sono in programma show cooking curati da bravissimi chef, mentre sar&agrave; possibile visitare il Campo-catalogo al Centro sperimentale Carlo Jucci e ammirare al Chiostro di S. Agostino oltre 800 variet&agrave; diverse di peperoncino provenienti da ogni parte del Mondo. Messico e Ungheria saranno i Paesi ospiti dell&rsquo;edizione 2017, nell&rsquo;ambito della quale verr&agrave; messo per la prima volta in commercio una nuova specialit&agrave; chiamata &ldquo;Sabino&rdquo;; e saranno rigorosamente a tema anche la suggestiva &ldquo;hot video mapping&rdquo; serale sulla facciata di Palazzo Dosi in programma ogni sera e la &ldquo;Notte Rossa&rdquo; di venerd&igrave; 25 agosto, un grande flash-mob nel centro storico.&nbsp;I visitatori potranno scoprire che Rieti &egrave; anche un centro ricchissimo di storia, dalle origini ancora pi&ugrave; antiche di quelle di Roma; al suo interno meritano una visita la Cattedrale, la Basilica di Sant&rsquo;Agostino, la Chiesa di San Francesco, il palazzo Vescovile e quello comunale, il rinascimentale Palazzo Vicentini e i resti del ponte romano. Nei dintorni di Rieti si possono visitare, seguendo il Cammino di Francesco, anche i quattro Santuari fondati dal frate di Assisi, quello di Fonte Colombo, della Foresta, di Greccio e di Poggio Bustone.&nbsp;  Da Rieti a Subiaco, all&rsquo;ombra della Rocca Abbaziale che fu dimora dei Barberini, dei Colonna e di Lucrezia Borgia, i visitatori potranno sentirsi sublacensi&nbsp;dal 25 al 27 agosto nei vicoli e nelle piazzette del paese, fra i pi&ugrave; suggestivi del Lazio. &ldquo;Rajche, radici in comune&rdquo; dar&agrave; vita a tre imperdibili giorni dedicati alla cultura locale e dialettale tra poesie, stornelli e canti popolari. A dare il via all&rsquo;evento sar&agrave;, venerd&igrave; 25, la rappresentazione teatrale &ldquo;Na giornata de Santese, M&eacute;dico 1949&rdquo;, scritta e diretta da Benedetto Bagnani. Sabato 26, dalle 19 fino a tarda sera, &egrave; invece in programma l&rsquo;attesissima passeggiata gastronomica: &ldquo;armati&rdquo; di sacca e calice e accompagnati dalle note della musica della tradizione agro pastorale locale, si potranno gustare tantissime portate della cucina tipica del territorio in abbinamento ai vini proposti dalla Fondazione Italiana Sommelier-Bibenda. Il 27 agosto&nbsp;dalle 10.30 in poi torneranno protagonisti gli antichi strumenti della musica agro pastorale con la settima edizione di &ldquo;Rajche: di legno, di canna, di pelle&rdquo;, la mostra-mercato della musica popolare e della liuteria tradizionale; in serata la caratteristica cena all&rsquo;aperto della &ldquo;panarda&rdquo; e il &ldquo;ballo della pantasema&rdquo; daranno a tutti l&rsquo;appuntamento al prossimo anno. A fare il resto sar&agrave; lo splendido centro storico di Subiaco, costruito su una rupe di roccia che domina la campagna circostante; al suo interno meritano una visita la Rocca Abbaziale medievale, la trecentesca chiesa di San Francesco e quelle neoclassiche di Sant&#39;Andrea e di Santa Maria della Valle.  E anche il mese di settembre si aprir&agrave; con un imperdibile appuntamento con la buona cucina, quello con le strengozze di Cantalice: l&rsquo;appuntamento &egrave; fissato il 2 e 3 settembre nello splendido borgo in provincia di Rieti che regala una vista mozzafiato sui laghi Lungo e Ripasottile.  A cura di&nbsp;www.fuoriporta.org 

L&#39;evento pi&ugrave; &quot;hot&quot; dell&#39;estate e le antiche radici di un popolo: ecco le migliori sagre del weekend laziale

Da Rieti a Subiaco &egrave; festa nell&rsquo;ultimo fine settimana di agosto

Dalla Sabina alle rive del lago del Salto, la provincia di Rieti regala scorci mozzafiato tra ulivi secolari, boschi e laghi incastonati fra imponenti montagne. Territori attraversati da strade perfette per le due ruote, ricche di curve e icon asfalto per lo pi&ugrave; in buone condizoni. Due fra i borghi pi&ugrave; caratteristici di questo angolo d&#39;Italia, Casaprota e Marcetelli, hanno in programma nel fine settimana due imperdibili appuntamenti con la buona cucina di una volta.  E&rsquo; il caso della &ldquo;Sagra delle fettuccine ai funghi porcini&quot;, che da ben 40 anni anima il piccolo paese appartenuto un tempo all&rsquo;Abbazia di Farfa. L&rsquo;appuntamento torna puntuale sabato 12 e domenica 13 agosto a Casaprota con due serate dedicate a questa ricetta tipica della tradizione contadina, preparata con i gustosi funghi che crescono abbondanti sui Monti Sabini e l&rsquo;olio dal colore giallo dorato con leggeri toni di verde, l&rsquo;ingrediente che sublimer&agrave; il gusto della pasta fatta in casa. Lo stand gastronomico aprir&agrave; alle 19 e, dopo le fettuccine, i pi&ugrave; golosi potranno assaggiare tante altre gustose tipicit&agrave; locali, mentre ogni serata si concluder&agrave; all&rsquo;insegna dell&rsquo;allegria con gli spettacoli musicali dal vivo. La Sagra delle fettuccine ai funghi porcini rappresenta l&rsquo;evento di punta del &ldquo;Ferragosto Casaprotano&rdquo;, una manifestazione articolata in sette giorni di musica, sport, spettacoli e gastronomia. Addossato a un antico Castello, il borgo di Casaprota sorge al km 56 della via Salaria tra scorci mozzafiato e coltivazioni rigogliose tipiche del territorio, con alberi secolari di ulivo che circondano l&rsquo;abitato disegnando sulle colline particolari geometrie; di epoca romana sono i primi insediamenti presenti nel territorio, dove i reperti delle ville e le iscrizioni sono sparse un po&rsquo; ovunque: per chi vuole dedicarsi alle escursioni, gli emblemi di un passato glorioso testimoniate da rovine romane e medievali saranno l&rsquo;ambientazione di tanti suggestivi itinerari.  Spostandosi sulle rive del lago del Salto, il 12 agosto un grande serpente si aggirer&agrave; fra i vicoli del pi&ugrave; piccolo paese del Lazio: Marcetelli aprir&agrave; le sue porte per il &ldquo;Serpentone di Montagna&rdquo;, il percorso enogastronomico nel centro storico del borgo. Dalle 18.30 fino a tarda sera, ad attendere i visitatori saranno 7 &ldquo;fermate&rdquo; culinarie negli angoli pi&ugrave; caratteristici del paese, dove saranno serviti l&rsquo;aperitivo e la bruschetta ai funghi porcini, i pizzicotti (un impasto di acqua e farina condito con un gustoso sugo), la zuppa di lenticchie di Rascino, il pecorino locale, il prosciutto, la pecora &ldquo;allu cotturu&rdquo; preparata con pomodoro e peperoncino, le pizze fritte e la cocomerata, il tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino. Un vero e proprio trionfo di sapori, da godersi con il sottofondo degli spettacoli musicali dal vivo in piazza san Rocco e delle note degli organetti e dei canti popolari lungo le vie del paese. Oltre a passeggiare fra le caratteristiche strade e piazzette del centro storico e ad usufruire di un comodo servizio navetta per raggiungere la kermesse, i visitatori potranno partire da Marcetelli per scoprire uno dei territori pi&ugrave; incontaminati della provincia di Rieti: il paese &egrave; immerso nella Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia, fa parte della Comunit&agrave; Montana Salto Cicolano, a cavallo tra il Lago del Salto e quello del Turano; con i suoi 80 residenti, peraltro, Marcetelli rappresenta il pi&ugrave; piccolo Comune della Regione per numero di abitanti.  A cura di&nbsp;www.fuoriporta.org 

Tra ulivi e panorami da scoprire in moto, sar&agrave; festa a Casaprota e Marcetelli con la &quot;Sagra delle fettuccine ai funghi porcini&quot; e il &quot;Serpentone di Montagna&quot;

La provincia di Rieti protagonista del fine settimana delle sagre

Non solo belle strade e panorami da attraversare in moto, ma anche eventi tutti da gustare in questi primi giorni d&#39;Agosto.&nbsp;Si parte da un borgo in provincia di Ancona,&nbsp;che riscopre i momenti pi&ugrave; gloriosi del proprio passato, e si arriva fra i monti pi&ugrave; alti del Lazio, passando per le rive del Lago del Turano e per l&rsquo;antica Trebula Mutuesca in provincia di Rieti, nel viaggio settimanale fra i migliori eventi fuori porta.  Uno stivale, un fantoccio di paglia e un ignoto soldato di Osimo sono i tre &ldquo;protagonisti&rdquo; di una delle rievocazioni storiche pi&ugrave; curiose e spettacolari d&rsquo;Italia: la Contesa dello Stivale. Dal 3 al 6 agosto ?Filottrano, grazioso paese marchigiano, torner&agrave; indietro al tempo del Medioevo; tra sbandieratori, spettacoli itineranti, mercatini a tema e degustazioni di piatti tipici, il gran finale &egrave; previsto domenica 6 agosto: nell&rsquo;imponente corteo storico, oltre 500 figuranti sfileranno con i costumi d&rsquo;epoca per le vie del centro; la giornata si concluder&agrave; con la 38esima edizione della &ldquo;Contesa dello Stivale&rdquo;, una corsa a staffetta al termine della quale la contrada vincitrice avr&agrave; l&rsquo;onore di incendiare il fantoccio di paglia che rappresenta l&rsquo;ignoto cavaliere osimano a cui gli abitanti del posto, nel 1466, riuscirono a strappare uno stivale che divenne il simbolo della rivalsa sulla cittadina un tempo rivale. A fare da contorno alla rievocazione sar&agrave; lo splendido centro storico di Filottrano, dove l&rsquo;elegante Corso del Popolo collega la parte medievale con quella settecentesca; da piazza Mazzini, con il suo elegante loggiato, si pu&ograve; godere di una vista mozzafiato che spazia dal Monte Conero a Macerata, fino a Recanati e a Loreto.  Pochi chilometri pi&ugrave; a Sud, in provincia di Rieti, le fettuccine saranno protagoniste di due gustosi appuntamenti. Il 5 e 6 agosto Monteleone Sabino aprir&agrave; le sue porte per la Sagra delle fettuccine alla &ldquo;trebulana&rdquo;, cos&igrave; chiamate in onore di Trebula Mutuesca, la citt&agrave; sabino-romana che visse il suo periodo pi&ugrave; fiorente nel I&deg; Secolo a.C. Questo primo piatto viene preparato ancora oggi seguendo una ricetta tramandata oralmente per tanti secoli: vengono impastate farina e uova e poi la sfoglia viene tirata a mano con il mattarello di legno; piselli, pomodoro, funghi, prosciutto e pancetta sono il condimento ideale del gustoso piatto che sar&agrave; servito per due sere consecutive a partire dalle ore 19 insieme a una ricca carrellata di antiche ricette monteleonesi, tutte legate a doppio filo all&rsquo;olio extravergine di oliva della Sabina; come ogni anno non mancheranno gli spettacoli musicali e le bancarelle del mercatino di artigianato e prodotti tipici.&nbsp;Tra una portata e l&rsquo;altra, chi vorr&agrave; trascorrere qualche ora in pi&ugrave; da queste parti potr&agrave; visitare i resti della citt&agrave; di Trebula Mutuesca, l&rsquo;Anfiteatro romano, il museo comunale e il Santuario di Santa Vittoria, con la splendida chiesa romanica e le catacombe che ne costituiscono il primo elemento storico ed archeologico  Ad Ascrea, invece, l&rsquo;appuntamento sar&agrave; con un grande classico: le fettuccine ai funghi porcini, da gustare domenica 6 agosto a pranzo&nbsp;e a cena. Nel borgo&nbsp;a pi&ugrave; di 700 metri di altezza, dal quale si pu&ograve; ammirare il lago del Turano in tutto il suo splendore, i &ldquo;suillus&rdquo; amati gi&agrave; dagli Antichi Romani saranno il condimento ideale delle fettuccine fatte in casa, da accompagnare con bruschette, salsicce, fagioli e un buon bicchiere di vino del posto. La distribuzione dei pasti inizier&agrave; alle ore 12 ma gi&agrave; dalle 10 i visitatori potranno ammirare le mostra fotografica sulla storia del borgo e quella sugli attrezzi della civilt&agrave; contadina, mentre in serata il divertimento sar&agrave; assicurato con la musica dal vivo. Fresco d&rsquo;estate e suggestivo d&rsquo;inverno, Ascrea sembra un presepe incastonato a mezza costa; al suo interno meritano una visita la Chiesa di San Nicola di Bar, i resti dell&rsquo;antico castello e le mura della chiesa annessa; chi volesse trascorrere qualche ora in pi&ugrave; da queste parti potr&agrave; andare alla scoperta dei borghi che circondano i laghi del Salto e del Turano, oppure percorrere suggestivi itinerari dai quali si pu&ograve; godere di splendide vedute sul Terminillo, sul Monte Velino e sulle montagne che degradano verso la Capitale.&nbsp;  Ultimo appuntamento del viaggio settimanale &egrave; ad Antrodoco, dove sabato 5 e domenica 6 agosto le buone forchette si daranno appuntamento per la Sagra degli stracci, il piatto tipico locale. Si tratta di particolari crespelle arrotolate, cotte al forno e ripiene di sugo di carne, salsa di pomodoro e formaggi: guai, per&ograve;, a confonderli con i cannelloni, che vengono preparati con un involucro di pasta sfoglia all&#39;uovo. Chiamati &ldquo;stracci&rdquo; per la caratteristica forma dell&#39;involucro - soffice proprio come uno straccetto - queste frittatine incorporano tutti i migliori ingredienti migliori del territorio come le uova paesane, l&#39;olio extravergine Sabina DOP e la carne locale. La ricetta &egrave; antichissima, tramandata di generazione in generazione sin dall&rsquo;et&agrave; medievale: la preparazione richiede una maestria che solo i cuochi antrodocani sanno eseguire nella corretta elasticit&agrave;, avviando una sorta di &ldquo;catena di montaggio&rdquo; per assemblare il prodotto finito; il contenuto del ripieno con macinato di vitellone, mozzarella, burro, sugo di manzo e parmigiano grattugiato, ne esaltano il gusto, rendendo questo prelibato piatto davvero unico nel suo genere.  A cura di&nbsp;www.fuoriporta.org 

Non solo curve e tornanti! A caccia di eventi e suggestioni tra i pitoreschi borghi di Filottrano, Monteleone Sabino, Ascrea e Antrodoco

In moto nel Centro Italia: gli appuntamenti pi&ugrave; gustosi del weekend

        Atmosfere medievali e antiche ricette della tradizione, cucina vegetariana, spettacoli musicali e cortei storici: c&rsquo;&egrave; davvero l&rsquo;imbarazzo della scelta fra gli eventi del fine settimana proposti dai pi&ugrave; suggestivi borghi d&rsquo;Italia.&nbsp; Un viaggio che parte dalla Liguria e dalla location unica della Cittadella di Sarzana, dove il 28, 29 e 30 luglio torna l&rsquo;appuntamento con il Castle VEGetarian Festival; si tratta di uno degli eventi pi&ugrave; attesi in tutta la Penisola dagli amanti del benessere, della salute, della musica e dell&rsquo;arte. Oltre 100 stand accompagneranno i visitatori in un percorso di conoscenza e degustazione della cucina vegetariana e di scoperta dei prodotti della cosmetica biologici e dei trattamenti realizzati dagli operatori olistici; ci sar&agrave; spazio anche per una ricca proposta di street food e per il &ldquo;letto armonico&rdquo;, che grande successo ha registrato nella passata edizione. Ospite d&rsquo;eccezione della serata di inaugurazione sar&agrave; Simone Salvini, uno dei pionieri dell&rsquo;alta cucina vegetariana e vegana che metter&agrave; in scena un particolare showcoking; e sar&agrave; proprio la sua scuola di cucina a seguire i sei show in programma nel corso della manifestazione. Ogni giorno saranno organizzate conferenze a tema, presentazioni di libri e spettacoli di danza e musicali (che vedranno sul palco gli amatissimi &ldquo;In Vino Veritas&rdquo; sabato 29&nbsp;?e &ldquo;Municipale Balcanica&rdquo; il giorno successivo), oltre a workshop e laboratori gratuiti. Dalla provincia della Spezia a quella di Rieti, i sapori forti e decisi di una volta saranno protagonisti domenica 30 luglio a Paganico Sabino; farina, acqua, uova e funghi porcini sono gli ingredienti base delle &ldquo;sagne strasciate&rdquo;, il primo piatto tipico del borgo sulle rive del lago del Turano. La sfoglia, realizzata a mano dalle massaie locali, viene strappata in piccoli lembi che vengono cotti e conditi con i prelibati funghi porcini raccolti nei boschi della zona: il risultato &egrave; una vera prelibatezza che sar&agrave; accompagnata da un secondo con contorno a sorpresa e da un bicchiere di vino nel Centro Diurno, con posti coperti da capienti tensostrutture.&nbsp;Tra mostre, esposizioni e stand con prodotti tipici e curiosit&agrave; la festa continuer&agrave; fino a sera con arrosticini, birra e spettacoli di musicali. E non mancheranno le escursioni guidate alla Chiesa dell&rsquo;Annunziata, che conserva splendidi affreschi Cinquecenteschi, e alla Mola presso la suggestiva Gola dell&rsquo;Obito; legato a doppio filo al Lago del Turano, Paganico Sabino offre ai visitatori anche la trecentesca Chiesa di San Nicola e tanti vicoli e piazzette ben curate. Sempre nel Lazio,&nbsp;Antrodoco &egrave; pronta a calarsi nelle atmosfere tipiche del Medioevo con &ldquo;Castaldato in Festa: Palio della Madonna del Popolo&rdquo;, la manifestazione che far&agrave; rivivere i pi&ugrave; importanti avvenimenti della cittadina in provincia di Rieti tra il 1228 ed il 1371. Un evento che si svilupper&agrave; nelle giornate di sabato 29 luglio,&nbsp;&ldquo;La notte della Dama e degli arcieri&rdquo;, e di domenica 30,&nbsp;&ldquo;Corteo storico e Palio Madonna del Popolo&rdquo;, fra intrattenimenti, degustazioni e rievocazioni. Sabato &egrave; in programma il corteo delle Dame e il banchetto nei Rioni, un viaggio nella gastronomia laziale a cui parteciperanno le pro loco di Amatrice (che cuciner&agrave; l&rsquo;amatriciana), di Accumoli (arrosticini e prodotti tipici), Borgovelino (ciambelle fritte) e Cittaducale, mentre il Comitato San Giovanni preparer&agrave; la pasta alla gricia. Il giorno successivo sar&agrave; invece la volta del Palio Madonna del Popolo e del Corteo storico: centinaia di figuranti sfileranno per il centro in abiti realizzati per l&rsquo;occasione, seguendo bozzetti che ricalcano fedelmente documenti e dipinti del tempo, tra spettacoli musicali ed esibizioni di sbandieratori e della compagnia Tamburi locale. A cura di&nbsp;www.fuoriporta.org       

Dalla Liguria al Lazio i borghi italiani aprono le porte tra antiche atmosfere e ricette tipiche

A Sarzana, Paganico Sabino e Antrodoco è festa nell’ultimo fine settimana di luglio

        Da uno dei tratti pi&ugrave; incontaminati del Lazio, a due passi dai laghi Lungo e Ripasottile, fino a uno dei borghi pi&ugrave; caratteristici&nbsp;della Costiera Amalfitana, il viaggio settimanale fra le migliori sagre del fine settimana parte da Cantalice e arriva a Conca dei Marini. In provincia di Rieti, arte e gusto andranno a braccetto per dare vita a due imperdibili serate: il 22 e 23 luglio torna l&rsquo;appuntamento con l&rsquo;itinerario culturale, ricreativo e gastronomico nel caratteristico centro storico di Cantalice. &ldquo;Il Cammino dell&rsquo;Arte e del Gusto&rdquo; proporr&agrave; ai visitatori cinque tappe culinarie&nbsp;e numerose &ldquo;fermate&rdquo; dedicate alle mostre d&rsquo;arte; il tutto all&rsquo;interno di un contesto davvero unico fatto di affacci mozzafiato, stradine strette e ciottolose e scalinate in pietra - illuminate da artisti che renderanno magico ogni angolo - tra spettacoli musicali, trampoli, giocolieri e giochi di luce al led. Ad attendere i visitatori ci saranno delizie come il cartoccio di verdure fritte, il prosciutto IGP, la fantasia di farro e ceci, il maialino porchettato e i bocconcini di vitello al profumo di bosco, da accompagnare con vini DOC, birre artigianali e tante altre specialit&agrave;. Tra una portata e l&rsquo;altra, si potranno visitare le mostre d&rsquo;arte, d&rsquo;artigianato e di prodotti tipici locali ospitate all&rsquo;interno di luoghi altamente suggestivi come la Chiesa di Santa Maria del Popolo, l&rsquo;ex Convento degli Agostiniani e la Chiesa di San Felice. Sar&agrave; poi impossibile restare indifferenti di fronte alla bellezza di Cantalice, piccolo gioiello sviluppato in verticale lungo un ripido sperone di roccia, da cui partono molti sentieri e suggestivi percorsi naturalistici che conducono anche fino al Terminillo e a Leonessa. Il paese, inoltre, sorge proprio lungo il percorso del Cammino di Francesco, che permette di visitare i quattro Santuari Francescani della Valle Santa Reatina (Poggio Bustone, Greccio, Fontecolombo e La Foresta) e bellezze naturali come il Faggio di San Francesco e le Sorgenti di Santa Susanna a Rivodutri. Riscendendo la Penisola fino alla provincia di Salerno, sar&agrave; interessante assistere al tributo agli uomini di mare che ogni anno viene organizzato in uno dei pi&ugrave; caratteristici&nbsp;borghi della Costiera Amalfitana.Il 23 luglio, con la&nbsp;Festa del mare, la popolazione di Conca dei Marini tributer&agrave; il commovente voto di dedizione e riconoscenza ai suoi pescatori: dopo la&nbsp;messa&nbsp;nella cappella Madonna della Neve, alla fine del rito, avverr&agrave; la deposizione in mare di una corona di alloro; le note di un&rsquo;orchestra coinvolgeranno tutti i partecipanti in una spensierata&nbsp;tarantella in riva al mare, mentre i giovani cuochi locali offriranno una deliziosa&nbsp;frittura di pesce azzurro e di totani. Terminata la festa, si potr&agrave; visitare la Grotta dello Smeraldo, scoperta nel 1932 da un pescatore locale,&nbsp;raggiungibile in battello da Amalfi oppure con scale o ascensore dalla strada &ldquo;amalfitana&rdquo;. Nella splendida location della Cittadella di Sarzana, intanto, fervono i preparativi per la terza edizione del Castle VEGetarian Festival: il 28, 29 e 30 luglio la localit&agrave; ligure torner&agrave; ad ospitare l&rsquo;evento dedicato agli amanti del benessere, della salute, della musica e dell&rsquo;arte. Per tre giorni consecutivi, dalle 16 fino a tarda notte, i visitatori potranno curiosare fra i banchi di oltre 100 stand, in un percorso di conoscenza e degustazione della cucina vegetariana e di scoperta dei prodotti della cosmetica biologici e dei trattamenti realizzati dagli operatori olistici. A cura di&nbsp;www.fuoriporta.org       

Cantalice e Conca dei Marini sono pronte ad accogliere i visitatori, mentre Cittadella di Sarzana scalda i motori per il Castle VEGetarian Festival

Dalla piana di Rieti alla Costiera Amalfitana, alla scoperta delle sagre del weekend

        Nel viaggio settimanale fra le sagre italiane si parte dai dintorni del Lago di Vico nell&rsquo;Alto Lazio e si arriva fino alle spiagge venete di Chioggia, passando per la Barbagia, la terra pi&ugrave; caratteristica e genuina della Sardegna. A richiamare migliaia di amanti dei sapori forti e decisi di una volta a Fabrica di Roma sar&agrave; il profumo inconfondibile di pi&ugrave; di 50.000 arrosticini. L&rsquo;appuntamento &egrave; fissato dal 14 al 16 luglio nel grazioso paese in provincia di Viterbo, che sorge nel cuore delle terre degli Etruschi nelle vicinanze del&nbsp;Lago di Vico. Ogni sera, a partire dalle 19.30,&nbsp;verranno serviti l&rsquo;antipasto del pastore, gli gnocchi al castrato e all'amatriciana, la pecora alla brace, le salsicce, gli arrosticini e una specialit&agrave; antica come la pecora &ldquo;alla callara&rdquo;, una ricetta che prevede una lunga cottura in un apposito paiolo di rame rendendo la carne talmente morbida da sciogliersi in bocca; e ancora le novit&agrave; dell&rsquo;edizione 2017 - salsicce e affettati di pecora, arrosticini al tartufo e con fegato e cipolle - senza dimenticare l&rsquo;insalata di pomodori, le patatine fritte, il cocomero e la torta di ricotta e pere. I visitatori potranno assistere agli spettacoli musicali dal vivo, imparare con il mastro formaggiaio le tecniche di lavorazione del formaggio e della ricotta di pecora e scoprire l&rsquo;antico paese di&nbsp;Fabrica di Roma, che conserva la Chiesa Collegiata di San Silvestro Papa, la Chiesa di Santa Maria della Piet&agrave;, il Castello e il medievale&nbsp;Palazzo Cencelli; nei dintorni sorge la via Amerina, un itinerario turistico di grande impatto storico-religioso, oltre alla Chiesa di Santa Maria in Falleri e a Falerii Novi, sito archeologico di un&rsquo;antica citt&agrave; romana. E sar&agrave; festa anche in Sardegna il 14 e 15 luglio con il Palio degli Asinelli di Ollolai, una suggestiva corsa che rappresenta un tuffo nel passato e nelle tradizioni pi&ugrave; autentiche dell&rsquo;isola: in questo tratto della provincia di Nuoro, l&rsquo;animale dal carattere mite e sincero &egrave; stato per tanti secoli il compagno fedele dell&rsquo;uomo nel duro lavoro nei campi, risorsa preziosa per ogni famiglia del posto. Teatro del Palio sar&agrave; la suggestiva piazza Marconi, che sabato 15 luglio si trasformer&agrave; in una piccola piazza del Campo di Siena: tra batterie eliminatorie e finale, gli ollolaesi circonderanno il terreno di gara e sosterranno in un clima da stadio il proprio asinello preferito. Per i pi&ugrave; curiosi, il centro storico di Ollolai conserva due interessanti architetture religiose come la parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo e la chiesa dedicata a Sant&rsquo;Antonio da Padova. Il paese &egrave; circondato da aree naturali di grande interesse come quella di Monte Santu Basili, dove &egrave; possibile raggiungere Sa Punta Manna: un luogo davvero suggestivo a pi&ugrave; di 1.100 metri di altezza chiamato la &ldquo;finestra della Sardegna&rdquo; perch&eacute;, quando l'orizzonte &egrave; terso, &egrave; possibile godere di una vista a 360 gradi che spazia dal Tirreno fino al Mar di Sardegna. Ultima tappa del viaggio &egrave; con la Sagra del Pesce di Chioggia, un evento che da ben 80 anni anima la nota localit&agrave; veneta. Con le sue isolette e i suoi ponti, Chioggia &egrave; conosciuta come &ldquo;la piccola Venezia&rdquo;: nel centro storico meritano una visita il Duomo con i suoi splendidi giardini, porta Garibaldi, il Granaio, Il Mercato del Pesce e la chiesa di San Domenico. Dal 14 al 23 luglio, negli stand gastronomici che abbelliranno Corso del Popolo, si potranno gustare tante specialit&agrave; dell&rsquo;Adriatico, dal pesce in &ldquo;saore&rdquo; alla frittura mista, dalle vongole e le cozze in &ldquo;cassopipa&rdquo; alle sogliole ai ferri, fino ai fasolari gratinati e alle grigliate miste di pesce. A cura di&nbsp;www.fuoriporta.org       

Fabrica di Roma, Ollolai e Chioggia aprono le porte nel fine settimana tra sagre e rievocazioni storiche

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