Il nuovo modello di Diavel ha prestazioni ancora pi&ugrave; incredibili. Debutta anche la versione S, pi&ugrave; specializzata nella guida sportiva

Video-Test: Ducati Diavel 1260 S

        Nel novembre del 2017 Ducati e&nbsp;Parques&nbsp;Reunidos, leader mondiale nel settore dei parchi di divertimento, hanno siglato un accordo per la nascita del progetto Ducati World all&rsquo;interno di&nbsp;Mirabilandia. Un&rsquo;immensa area di circa 35.000 metri quadri sar&agrave; messa a disposizione della casa di Borgo Panigale ed ospiter&agrave; attrazioni per tutta la famiglia. Ducati World sar&agrave; un punto di riferimento, la prima area tematica all&rsquo;interno di un parco divertimenti ispirata ad un brand motociclistico.&nbsp; Adesso &egrave; tutto pronto per l&rsquo;apertura al pubblico: il motore &egrave; caldo e la prima &egrave; inserita, si parte il 18 aprile.&nbsp;Ducati World accoglie in esclusiva un&nbsp;RollerCoaster&nbsp;di nuova generazione, simulatori e attrazioni dedicate ai bambini. Una partnership promettente che d&agrave; nuova verve al Parco divertimenti pi&ugrave; grande d&rsquo;Italia: un nuovo cuore pulsante all'interno di&nbsp;Mirabilandia.&nbsp; I piccoli appassionati delle due ruote potranno divertirsi sul&nbsp;Kiddy&nbsp;Monster: una struttura tramite la quale &egrave; come sentirsi in sella&nbsp;ad&nbsp;una moto e&nbsp;grazie alla quale si pu&ograve; provare l&rsquo;ebbrezza&nbsp;della velocit&agrave;. I pi&ugrave; grandi possono sentire quella scarica d&rsquo;adrenalina viaggiando sul&nbsp;Diavel&nbsp;Ring o sui Motion Sphere: con uno si sale sulla power-cruiser e si pu&ograve; derapare in totale sicurezza, mentre l&rsquo;altro &egrave; un simulatore di guida in tre dimensioni. Con i Motion Sphere &egrave; come se si stesse girando realmente su una Panigale V4 R, un&rsquo;esperienza imperdibile. Altri simulatori permettono di guidare anche la&nbsp;Monster 1200 R,&nbsp;la&nbsp;Diavel&nbsp;Carbon e&nbsp;la&nbsp;1299 Panigale R&nbsp;Final&nbsp;Edition.&nbsp; Alcuni giochi ancora non sono pronti. Per esempio, bisogna avere qualche settimana in pi&ugrave; di pazienza per il&nbsp;Desmo&nbsp;Race: un simulatore di corsa a doppio binario, un pezzo unico che ancora deve essere ottimizzato, ma che presto arriver&agrave; a&nbsp;Mirabilandia&nbsp;e che garantir&agrave; adrenalina ed emozioni a tutti i visitatori del Ducati World. Cos&igrave; come bisogna attendere lo Scrambler&nbsp;Run, un&rsquo;attrazione dedicata alla storica Scrambler Ducati, che ha scritto la storia della Casa motociclistica emiliana tra gli anni &lsquo;60 e &lsquo;70. &nbsp; Tutto questo sar&agrave; incorniciato dall&rsquo;Experience Building, un luogo in cui si potranno trovare i modelli pi&ugrave; famosi della Ducati e ammirarli in ogni singolo dettaglio. Inoltre, sar&agrave; possibile acquistare abbigliamento, gadget e vari accessori al Ducati World Shop. E per il rifornimento basta passare in uno dei tre punti ristoro: Paddock Caf&egrave;,&nbsp;Pit&nbsp;Stop e Scrambler BBQ.&nbsp;&nbsp;        

Uno spazio di 35.000 metri quadri sar&agrave; messo a disposizione della casa di Borgo Panigale e ospiter&agrave; attrazioni per tutta la famiglia: &egrave; la prima area tematica ispirata ad un brand motociclistico allestita all&rsquo;interno di un parco divertimenti&nbsp;

Ducati World, dal 18 aprile a Mirabilandia

Dieci Hypersport che hanno lasciato il segno, dagli anni &lsquo;80 fino al recente passato. Quale ricordate con pi&ugrave; nostalgia?

DUCATI 916 1994 - LE FOTO

Inaugurato a Orange County con Claudio Domenicali il nuovo showroom dedicato alla ‘rossa’  

Ducati, nuovo showroom in California - LE FOTO

Con oltre 700 dealer in tutto il mondo, la Casa di Borgo Panigale conferma la sua espansione a livello globale. E ora tra gli showroom ora c&rsquo;&egrave; anche il rinnovato punto di riferimento Ducati a Newport Beach in California, importante mercato negli Stati Uniti. Per l&rsquo;inaugurazione del nuovo concessionario Ducati Newport Beach ha accolto centinaia di appassionati. Presenti alla serata di apertura anche Claudio Domenicali, amministratore delegato Ducati, insieme ad altri membri di Ducati Motor Holding, come Oliver Stein (CFO) e Francesco Milicia (VP Global Sales &amp; After Sales) e Jason Chinnock, amministratore delegato di Ducati North America, che, insieme a stampa, VIP e clienti, hanno tagliato il nastro del nuovo showroom.    POSIZIONE STRATEGICA - Il Ducati Newport Beach sorge in una posizione strategica, al numero 1601 di Newport Boulevard, a Costa Mesa, e dispone di un grande showroom. Gli spazi interni sono stati ridisegnati per accogliere i nuovi modelli Ducati e Scrambler in un ambiente che coniuga lo stile italiano del brand con la funzionalit&agrave; e la modernit&agrave; che caratterizza i nuovi concessionari Ducati nel mondo. Nello showroom &egrave; presente tutta la gamma Ducati 2019, compreso il nuovo Diavel 1260, vera e propria icona di stile e performance, e recentemente premiato per il suo inconfondibile design, con il riconoscimento internazionale &ldquo;Red Dot: Best of Best&rdquo;.  All&rsquo;interno del nuovo Ducati Newport Beach &egrave; stata realizzata anche un&rsquo;area dedicata all&#39;abbigliamento e una riservata esclusivamente agli accessori, oltre a un&rsquo;evoluta officina per il Ducati Service.  Nella foto di apertura: J.Chinnock, M.Guerin - Ducati Newport Beach President, J.Guerin - Ducati Newport Beach CFO, C.Domenicali, F.Milicia - VP Global Sales After Sales DMH, O.Stein - CFO DMH 

Inaugurato a Orange County con Claudio Domenicali il nuovo showroom dedicato alla &lsquo;rossa&rsquo;

Ducati, novit&agrave; in California

        Un concorso quanto mai singolare &egrave; nato dalla partnership fra da Scrambler Ducati e Sony Interactive Entertainment Italia. Il contest si rivolge ai fan di "Days Gone", il nuovo titolo di SIE Bend Studio in esclusiva per PlayStation4 (PS4) previsto in uscita per il 26 aprile. UNO SCRAMBLER UNICO - Chi acqusta una copia del videogioco, anche in formato digitale, potr&agrave; partecipare all&rsquo;estrazione di uno Scrambler Desert Sled personalizzato, con componenti uniche a tema "Days Gone", realizzato dal customizzatore Officine Mermaid di Milano. &ldquo;Scrambler non &egrave; sinonimo solo di moto, ma anche di valori legati all&rsquo;entertainment&rdquo;, ha detto Claudio de Angeli, Scrambler Ducati Brand Director, &ldquo;per questo la partnership con Sony Interactive Entertainment Italia ci sembra un connubio particolarmente ben riuscito. Inoltre, la Scrambler &nbsp;Ducati Desert Sled in palio, customizzata da Officine Mermaid, &egrave; un pezzo unico da collezione&rdquo;. COME SI PARTECIPA - Il concorso inizia il 26 aprile e si concluder&agrave; il 26 maggio. Per partecipare baster&agrave; aver acquistato o pre-ordinato una copia del videogioco, in una delle versioni italiane disponibili (Standard, Special, Collectors o Digital Deluxe Edition). Dopo aver comprato il gioco, ci si dovr&agrave; poi registrare sul sito ufficiale del concorso e seguire le istruzioni riportate. Oltre allo speciale Scrambler Desert Sled il primo estratto ricever&agrave; anche l&rsquo;invito per due persone per partecipare alla prossima Milano Games Week, che si svolger&agrave; a Milano dal 27 al 29 settembre dove saranno estratti altri dieci concorrenti, ai quali spetter&agrave; un abbonamento di tre mesi a PlayStationPlus. &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;       

La partnership fra la Scramber di Borgo Panigale e Sony mette in palio un grande regalo per i fan del videogioco, in uscita per il 26 aprile, sulla consolle Play Station 4: la moto personalizzata da Officine Mermaid. E inoltre in palio c'&egrave; anche l&rsquo;invito per due persone per partecipare alla prossima Milano Games Week &nbsp;

Ducati Scrambler Desert Sled in regalo con Days Gone

Il concept Diavel 1260 S Materico realizzato per l’occasione in mostra al "The Manzoni" fino al 14 aprile.  In occasione della Milano Design Week si è svolta una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Ducati: la Casa di Borgo Panigale ha presentato il processo stilistico che ha portato alla nascita del nuovo Diavel 1260, recentemente premiato con il “"Red Dot Award: Best of the Best".  

Ducati alla Milano Design Week  - LE FOTO

In occasione della Milano Design Week si &egrave; svolta una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Ducati: la Casa di Borgo Panigale ha presentato il processo stilistico che ha portato alla nascita del nuovo Diavel 1260, recentemente premiato con il &ldquo;&quot;Red Dot Award: Best of the Best&quot;.  L&#39;EVENTO - Teatro di questo singolare e incontro &egrave; stato il &quot;The Manzoni&quot;, il nuovo locale e showroom permanente di Tom Dixon, il celebre designer inglese, che ha scelto proprio la Design Week per inaugurare la sua nuova &quot;casa milanese&quot;, lo spazio nel quale ammirare le sue creazioni, proposte in un contesto attivo come quello di un ristorante.  L&rsquo;evento ha visto confrontarsi sui temi del design industriale, della creativit&agrave; e dell&rsquo;architettura, Andrea Ferraresi, Design Director Ducati, Mitja Borket, Head of Design Automobili Lamborghini, Piero Misani, R&amp;D Director Pirelli, Woody Yao e Maha Kutay, Co-Directors Zaha Hadid Design, e i noti designers Walter De Silva, Founder WDS Concept Design &amp; former Chief Design VW Group, e Tom Dixon, padrone di casa al &quot;The Manzoni&quot;. Con Michele Lupim Tod&rsquo;s Men&rsquo;s Collections Visionary, a moderare l&rsquo;incontro, i protagonisti della tavola rotonda hanno spiegato il proprio approccio creativo daa giornalisti, ospiti e VIP.&nbsp;  DIAVEL 1250 MATERICO - Per celebrare al meglio la propria presenza alla Milano Design Week, Ducati ha presentato una versione speciale e inedita del Diavel 1260.  &quot;Abbiamo voluto rendere omaggio a un evento artistico e creativo come la Milano Design Week, personalizzando il nostro Diavel 1260 in una veste ancora pi&ugrave; audace e originale&rdquo;, ha dichiarato Andrea Ferraresi, Design Director Ducati, presentando l&rsquo;inedito concept.  &ldquo;Il Diavel 1260 Materico &egrave; espressione dell&rsquo;evidenza e consistenza della materia impiegata e della cura maniacale del dettaglio, che insieme ai componenti high-tech, enfatizzano ulteriormente forma e funzione di questo prototipo&quot;.  Il Diavel 1260 S Materico rester&agrave; in esposizione durante la Design Week al &quot;The Manzoni&quot;, in via Manzoni n.5, fino al 14 aprile per tornare a Milano in occasione del Moard, il primo salone mondiale di moto-design, in programma al Palazzo del Ghiaccio, dal 3 al 5 maggio.&nbsp; 

Il concept Diavel 1260 S Materico realizzato per l&rsquo;occasione in mostra al &quot;The Manzoni&quot; fino al 14 aprile

Ducati alla Milano Design Week

        Alicia Sornosa &egrave; motociclista spagnola nata a Madrid nel 1973, &egrave; appassionata di sport motoristici o "rischiosi": dallo snowboard alla vela. Con l&rsquo;obiettivo di compiere una missione umanitaria, Alicia ha percorso 15.000 km in Africa in sella al suo Scrambler Urban Enduro e per il suo viaggio avventuroso, che ha avuto un forte eco in Spagna, ha ricevuto il premio della Societ&agrave; Geografica Spagnola quale &ldquo;Il Viaggio dell&rsquo;anno 2018&rdquo;, che le &egrave; stato consegnato personalmente dal Re Filippo VI di Spagna durante una cerimonia ufficiale.  MISSIONE UMANITARIA - Con il suo Scramber Ducati, la spagnola ha attraversato l&rsquo;Africa dall&rsquo;Etiopia al Sudafrica, attraversando la spina dorsale dell'Africa orientale. Il viaggio, che Alicia ha svolto con fini di solidariet&agrave;, &egrave; partito da Addis Abeba, in Etiopia, e ha attraversato Kenya, Tanzania, Malawi, Mozambico, Lesotho, fino ad arrivare in Sudafrica a Citt&agrave; del Capo. Alicia Sornosa ha donato i 5.000 euro raccolti con questo viaggio ad una ONG umanitaria che opera in Africa.&nbsp; Tante avventure ed emozioni, che hanno permesso ad Alicia di vivere un&rsquo;esperienza incredibile e di compiere un viaggio impegnativo ma gratificante, richiamando l&rsquo;attenzione sui problemi che, purtroppo, affliggono il continente africano. IN COMPAGNIA - Alicia ha percorso i 15.000 chilometri in compagnia di un altro grande viaggiatore spagnolo, Polo Arnaiz (gi&agrave; protagonista del giro del mondo in moto nel 2013-2014), anche lui in sella ad uno Scrambler, un Desert Sled. Le moto hanno affrontato e superato il tragitto senza tanti imprevisti, a parte il cambio degli pneumatici a met&agrave; percorso e due forature non hanno avuto nessun inconveniente o problema tecnico, permettendo loro di raggiungere Citt&agrave; del Capo. Gi&agrave; nel 2013 Alicia aveva percorso in moto i cinque continenti ed era stata incoronata come l&rsquo;unica donna europea e spagnola di questo secolo ad aver girato il mondo con la sua moto.       

Una motociclista spagnola ha percorso 15.000 km dall&rsquo;Etiopia al Sudafrica, vincendo il premio "Viaggio dell&rsquo;anno 2018". Raccolti 5.000 per una ONG umanitaria. Non &egrave; la prima volta per Alicia: aveva percorso i cinque continenti ed era stata l&rsquo;unica donna europea e spagnola di questo secolo ad aver girato il mondo in moto

Alicia: con lo Scrambler su e giù per l’Africa

Una motociclista spagnola ha percorso 15.000 km dall’Etiopia al Sudafrica, vincendo il premio ‘Viaggio dell’anno 2018’. Raccolti 5.000 per una ONG umanitaria 

Alicia: su e giù per l’Africa con lo Scrambler - LE FOTO

        E&rsquo; gi&agrave; tempo di prepararsi per il Custom Rumble, il concorso organizzato da Ducati che premia lo Scrambler customizzato pi&ugrave; bello. Il contest si svolge ogni due anni, e la seconda edizione &egrave; andata in scena nel 2018 con la premiazione finale al World Ducati Week. La prossima premiazione sar&agrave; a maggio del 2020, ma intanto chi intende partecipare pu&ograve; mettersi al lavoro. Lo scorso anno sono stati &nbsp;132 partecipanti internazionali nelle categorie Dealer, Customer, Customizer e Rookie Rumble. Per questa terza edizione le categorie aumentano e si rinnovano: ce ne sono 4 dedicate a Scrambler 800 e Sixty2 e una specifica per lo Scrambler 1100, per lasciare ancora di pi&ugrave; spazio alla reinterpretazione, LA PERSONALIZZAZIONE - I concept da cui partire a realizzare la propria custom sono cinque.  Rocker: moto ispirate alla cultura delle leggendarie caf&eacute; racer che negli anni &rsquo;60 hanno dato vita a una vera e propria rivoluzione nel mondo delle due ruote Cut-down: moto in stile bobber in cui ogni elemento non strettamente necessario viene eliminato per un look essenziale All-Terrain: Scrambler in stile enduro, perfetta per ogni terreno ed equipaggiata con componenti di ispirazione off-road Outsider: pensata per coloro che non vogliono limitarsi a una categoria ma dare libero sfogo alla propria creativit&agrave; Bully: la categoria speciale dedicata allo Scrambler 1100, senza alcun vincolo sulla tipologia di moto o di stile  LE ISCRIZIONI - Sono gi&agrave; aperte e si chiuderanno il 30 dicembre di quest&rsquo;anno. Le custom dei partecipanti devono essere pronte e caricate nella sezione dedicata del sito Scramblerducati.com entro il 30 gennaio 2020. Saranno poi gli utenti del sito a votare online la moto preferita entro il 15 marzo successivo, determinando la vincitrice che verr&agrave; premiata a maggio 2020 durante un evento dedicato con una giuria di esperti selezionata. CONDIVISIONI - I partecipanti al concorso Custom Rumble possono condividere foto e contenuti dei loro &ldquo;Work in progress&rdquo; sui propri profili Instagram e Facebook con l&rsquo;hashtag #customrumble per essere ricondivisi sulle pagine ufficiali Instagram Scrambler Ducati e Custom Rumble.       

Aperte le iscrizioni al contest che premia lo Scrambler customizzato pi&ugrave; bello. Cinque concept per ispirarsi: Rocker, Cut-Down, All-Terrain, Outsider e Bully

Ducati, torna il Custom Rumble

A cosa vi affidate quando volete sapere tutto su una moto? A un libro, a un documentario, a internet. Alla nostra rivista. C&rsquo;&egrave; per&ograve; una soluzione pi&ugrave; romantica e suggestiva. Per alcuni forse la pi&ugrave; bella. Quella di entrare in uno degli affascinanti musei di moto, vere e proprie culle di conoscenza e storia delle due ruote. Noi ne abbiamo selezionati cinque da non perdere.  &nbsp;  &nbsp;    Non potevamo non cominciare dal cuore pulsante di Borgo Panigale, a Bologna. Il Museo Ducati, inaugurato nel 1998, &egrave; un intenso e lungo viaggio nella storia dell&rsquo;azienda, fondata nel 1926. Il passato viene raccontato attraverso installazioni lungo tre percorsi espositivi. Il primo comprende 15 moto stradali che hanno segnato diverse epoche: modelli Ducati che raccontano l&rsquo;evoluzione socio-culturale dell&rsquo;Italia dal 1946 a oggi.  Nel secondo percorso, tutte le Ducati protagoniste del mondo racing: le moto dei campionati mondiali, le tute dei piloti e i loro trofei. Si chiude con &ldquo;Ducati Moments&rdquo;: gli avvenimenti, gli uomini e le innovazioni tecnologiche che hanno caratterizzato la storia del marchio.  Gli appassionati potranno inoltre visitare la Fabbrica Ducati, un&rsquo;esperienza unica, diretta, dove poter scoprire come vengono assemblate le moto e cosa significhi lavorare in Ducati.  &nbsp;  &nbsp;    Si trova invece a Pontedera, in provincia di Pisa, un altro pezzo di storia italiana. Il Museo Piaggio, aperto nel marzo 2000 e rinnovato lo scorso anno, espone 250 pezzi - il pi&ugrave; grande e completo museo del settore -.  Una memoria storica di prestigio, rivissuta attraverso l&rsquo;evoluzione industriale dell&rsquo;Italia e i prodotti del Gruppo Piaggio: le collezioni di due, tre e quattro ruote, le moto sportive e l&rsquo;iconica Vespa, attrazione principale, di cui &egrave; possibile scoprire i primi esemplari degli anni &rsquo;40, la 125 di Gregory Peck e Audrey Hepburn di &ldquo;Vacanze Romane&rdquo;, fino a quelle degli anni &rsquo;70.  Una vera chicca &egrave; l&rsquo;Archivio Storico, ovvero tutta la documentazione della storia Piaggio: video, fogli, fotografie che vanno dal tardo Ottocento ai giorni nostri.  &nbsp;  &nbsp;    Viale Mameli 22 a Pesaro, invece, &egrave; il luogo dove dirigersi per conoscere l&rsquo;universo Benelli e MotoBi. Le Officine Benelli, che altro non sono che i vecchi locali della fabbrica pesarese fondata nel 1911, espongono 150 pezzi.  Il primo spazio espositivo, la sala Tonino Benelli, propone fotografie dei piloti, trofei ed esemplari della Casa marchigiana. Nella seconda sala, dedicata a Giuseppe Benelli, presenti le moto costruite dagli anni Venti al pre-guerra, con anche il triciclo De Dion Bouton, che fu la primissima motocicletta a transitare per Pesaro, nel 1897.  In un secondo salone, ecco la Leoncino, il modello che fece la fortuna di Benelli subito dopo la seconda guerra mondiale. Al piano rialzato, 250 mq dedicati alla MotoBi, protagonista tra gli anni &rsquo;50e &rsquo;70.  &nbsp;  &nbsp;    Primo museo italiano &ldquo;a due ruote&rdquo; aperto al pubblico nel 1993, il Museo Nazionale del Motociclo di Rimini racconta la storia e l&rsquo;evoluzione del motociclo attraverso una mostra di 250 modelli provenienti da 55 marchi differenti.  Sono presenti pezzi vintage, costruiti nell&rsquo;Ottocento-primi del Novecento, e mezzi rari e introvabili come la Frera SS4V del 1924 o la Moto Guzzi 500 GTV del 1937 appartenuta al pittore espressionista Antonio Ligabue. I percorsi tematici sono ben otto: un&rsquo;offerta ricca e completa.  &nbsp;  &nbsp;    A chiudere, un museo molto particolare, il Top Mountain Crosspoint, di cui vi avevamo gi&agrave; parlato lo scorso febbraio.  Il museo, il pi&ugrave; alto d&rsquo;Europa, si trova infatti a 2175 metri, nella valle di &Ouml;tzal, in Austria: 230 modelli classici di oltre 100 produttori internazionali, a partire dal 1894 in poi. Il visitatore potr&agrave; conoscere i punti salienti della storia e le pietre miliari di ciascun marchio. 

Da Borgo Panigale ai monti austriaci, la storia delle due ruote in cinque siti pieni di storia e cultura

Cinque musei di moto da non perdere

        Dopo i precedenti riconoscimenti ottenuti con la 1199 Panigale nel 2013 e con l&rsquo;XDiavel S nel 2016, Ducati si conferma icona di stile, innovazione e performance conquistando per la terza volta il &ldquo;Red Dot Award: Best of the Best&rdquo; nella categoria "Product Design". Si tratta di uno dei pi&ugrave; prestigiosi riconoscimenti internazionali per il design, e la moto premiata &egrave; stata la nuova Diavel 1260. IL PREMIO - Il "Red Dot Design Award" ha lunga storia: dal 1955 premia ogni anno le proposte pi&ugrave; originali e meritevoli per design e innovazione. Una giuria altamente qualificata, composta da 40 esperti di fama internazionale, ha valutato quest&rsquo;anno oltre 5.500 prodotti assegnando alla Ducati Diavel 1260 il titolo "Red Dot Award 2019: Best of the Best".L&rsquo;8 luglio in Germania, nell&rsquo;Aalto Theather di Essen, si terr&agrave; il Gala del "Red Dot Award", con un parterre di 1200 invitati composto dai pi&ugrave; importanti esponenti del design internazionale, che rappresenta l&rsquo;apice di questo riconoscimento.La cerimonia di premiazione del Red Dot Design Award 2019 si inserisce all&rsquo;interno di un intenso calendario: sono infatti diversi gli appuntamenti dei prossimi mesi dedicati al design e alla nuova Diavel 1260 che, con il suo look muscoloso, unisce le prestazioni di una maxi-naked all&rsquo;ergonomia di una muscle cruiser. Il suo design ricercato reinterpreta lo stile Diavel in chiave contemporanea e integra il&nbsp;motore Testastretta DVT 1262 da 159 cavalli.UN RISCONTRO AUTOREVOLE - "Vincere un premio importante e ambito come il Red Dot Award &egrave; sempre difficile. Riuscire a conquistarlo per la terza volta, grazie a un&rsquo;altra moto iconica come il nuovo Diavel 1260, &egrave; un tributo alla creativit&agrave; e all&rsquo;innovazione Ducati che ci rende veramente orgogliosi"&nbsp;ha dichiarato Andrea Ferraresi, Responsabile del Centro Stile Ducati.&nbsp; "Siamo consapevoli di fare moto emozionanti, ricercate e belle, per&ograve; avere un riscontro cos&igrave; autorevole &egrave; sempre gratificante e stimolante per chi lavora nel mondo della progettazione e dello stile. A competere per questo riconoscimento ci sono tantissimi iscritti tra i maggiori protagonisti del design mondiale. Ora ci aspettiamo altrettanto entusiasmo da parte degli appassionati: la moto &egrave;, infatti, gi&agrave; nei concessionari Ducati".&nbsp;. &nbsp;       

Il prestigioso premio viene assegnato dal 1955 da una giuria di 40 esperti. Su oltre 5.500 prodotti, la Diavel riconosciuta &lsquo;Best of the Best&rsquo; &nbsp;

Ducati: la Diavel 1260 vince il Red Dot Award

Ducati 50 SL/1 - LE FOTO

Con l&rsquo; SL/1, nel 1966, la Ducati mise in listino il suo cinquantino sportivo pi&ugrave; bello ma, purtroppo, commercialmente l&rsquo;operazione non riscosse molto successo e il modello non godette di una forte diffusione. Oggi questo retroscena gioca a suo favore, rendendolo un pezzo molto ambito tra i collezionisti e i numerosi appassionati di cinquantini d&rsquo;epoca. Lunghissimo e molto stretto, il particolare serbatoio imprimeva al mezzo una forte personalit&agrave;.    ERA CONTRADDISTINTO DA UNA PRONUNCIATA GOBBA sulla parte anteriore, sul dorso della quale troneggiavano due tappi carburante con apertura a sgancio rapido. In pi&ugrave;, tra i due tappi scorreva un robusto cinturone che, come sulle moto da competizione, teneva il serbatoio saldamente legato al telaio. Questo permetteva a questa piccola Ducati di distinguersi e di farsi apprezzare nel folto panorama dei cinquantini sportivi pi&ugrave; estremi proposti in quel periodo.  CONTRARIAMENTE AI MOLTI COMPETITORS DELL&rsquo;EPOCA, in questo caso tutto veniva realizzato in Ducati: dal semplice e valido telaio era a doppia culla chiusa, al motore 2T a 4 marce con comando del cambio a pedale. La sella era corta e alta, e proiettava idealmente la linea del serbatoio fino al retrotreno. I PARAFANGHI, invece, non gli rendevano giustizia, essendo un po&rsquo; troppo lunghi e di disegno troppo pesante, come pure la parte superiore della forcella schermata, mezzi manubri e sospensioni con molle a vista rispecchiavano lo standard dell&rsquo;epoca, come pure le ruote da 19&rdquo; con cerchi in acciaio. I mozzi non presentavano particolarit&agrave;, ma erano comunque in alluminio e non in lamiera stampata.  ALESAGGIO E CORSA DEL MOTORE (38,8 x 42) erano uguali ai pi&ugrave; diffusi motori presenti sul mercato, ma le similitudini finivano qui. I carter motore erano diversi dalla classica conformazione ovale prediletta all&rsquo;epoca, come pure il comando del cambio a bilanciere dislocato sulla destra e il pedale d&rsquo;avviamento posizionato sulla sinistra. Diversamente dalla maggior parte dei motorini di allora che montavano cilindri in ghisa, il gruppo termico dell&rsquo;SL/1 era inclinato in avanti di 25&deg; e vantava un cilindro in alluminio con canna cromata generosamente alettato.  CON IL CARBURATORE DELL&rsquo;ORTO DA 18 MM a vaschetta laterale montato di serie con cornetto d&rsquo;aspirazione libero, il motore forniva una potenza massima di 4,5 CV a 8.200 giri/min, perfettamente in linea con i modelli sportivi pi&ugrave; agguerriti, ed in grado di spingere questo sportivo &ldquo;cinquantino&rdquo; fino alla soglia dei 90 km/h. 

Linea originale e motore realizzato in proprio si evidenziano al primo sguardo nello sportivissimo SL/1 della Ducati

Ducati 50 SL/1, snello e affusolato

La nuova Ducati Diavel 1260 tiene fede alle sue origini ma alza l'asticella delle prestazioni: il motore è ancora più potente e la ciclistica più adatta alla guida sportiva

Test Ducati Diavel 1260 S - LE FOTO

Equilibrata e accessibile a molti (non per il prezzo&hellip;), la nuova Multi di media cilindrata &egrave; disponibile da oggi anche in versione S con sospensioni semi-attive. I tecnici di Ducati hanno lavorato su molti dettagli per migliorare una moto gi&agrave; molto apprezzata, una &ldquo;piccola&rdquo; (se cos&igrave; si pu&ograve; chiamare) che gioca a fare la grande. Non una moto &quot;cheap&quot; rispetto alla sorella maggiore: al gi&agrave; completo pacchetto di serie, infatti, la Multi di nuovo corso aggiunge contenuti tecnici importanti, ma soprattutto, ora &egrave; disponibile anche in versione S. Si parte da 14.390 euro ma il pacchetto di serie &egrave; gi&agrave; molto completo. Per viaggiare senza confini vanno aggiunti i 1.037 euro richiesti per il Touring Pack (che comprende le borse laterali). Per la versione S occorrono&nbsp;16.390 euro. La prova completa e dettagliata la trovate sul numero di InMoto in edicola.

Video-Test: Ducati Multistrada 950 S 2019

Relax, divertimento e l&#39;opportunit&agrave; di provare l&#39;intera gamma Scrambler Ducati. Si avvicina la quarta edizione dei&nbsp;Days of Joy Scrambler Ducati&nbsp;con quattro appuntamenti da aprile e settembre. Oltre ai consueti corsi di guida e alle attivit&agrave; all&#39;aria aperta, tante altre novit&agrave; per gli appassionati.  START da Cesenatico, sabato&nbsp;6 aprile con la Scambler Experience Romagna, un tour di una giornata su strada bianca, l&#39;ideale per testare&nbsp;apprezzare la nuova gamma Scrambler. Nell&#39;itinerario tra&nbsp;Romagna e Toscana spazio anche per la buona cucina con il rifornimento, a met&agrave; giornata, per gustare i prodotti locali prima di concludere il tour di nuovo a Cesenatico con il BBQ Beach serale.&nbsp;  IL GIRO sulle colline del centro Italia prosegue, in estate, con la Scrambler Experience Toscana prevista per il 6 e 7 luglio. Anche in questo caso, al tour in moto (pi&ugrave; di 200 km il primo giorno e 150 il secondo) si alternano le pause per godere dei sapori tipici, in perfetto stile Land of Joy. La tappa toscana &egrave; stata organizzata grazie alla partnership con il comitato organizzativo dell&#39;Eroica, la gara ciclistica nata nel 1997 che si disputa in gran parte su strade bianche, le stesse sulle quali si sviluppa gran parte del percorso della Scrambler Experience.  DIVERTIMENTO E DIDATTICA si fondono&nbsp;il&nbsp;2 giugno&nbsp;e l&#39;8 settembre&nbsp;con i&nbsp;corsi guida al Vairano Contry House.&nbsp;&nbsp;Con la Flat Track School, i partecipanti possono imparare a derapare su ovali sterrati mentre&nbsp;la Scrambler Basic Riding School permette agli aspiranti di motociclisti di poter apprendere le tecniche di guida in attesa di prendere la patente.&nbsp;&nbsp;  OLTRE ALL&#39;OPPORTUNITA&#39; di provare l&#39;intera gamma Scambler Ducati, i partecipanti ai Days Of Joy possono trascorrere giornate di relax e divertimento in mezzo al verde con barbecue all&#39;aperto, musica, sdraio e ombrelloni, oltre alla&nbsp;Cooking Class con un famoso maestro di cucina. 

Quattro appuntamenti tra aprile e settembre che uniscono passione per le moto, divertimento e buon cibo

Days of Joy Scrambler Ducati: tutto pronto per la quarta edizione

La moto &egrave; sopratuttto passione! E non sempre per giudicare la dimensione di un successo basta affidarsi esclusivamente&nbsp;a cifre e percentuali. Per&ograve;, anche i numeri contano e quelli Ducati, in merito alla gestione 2018, confermano - nonostante qualche indicatore col segno meno - il posizionamento a livello globale della Casa italiana. In estrema sintesi: 53.004 moto consegnate in tutto il mondo (in flessione rispetto alle 55.871 del 2017, soprattutto a causa del mercato USA, fino allo scorso anno il primo mercato per Ducati, dove si &egrave; registrato un calo quasi del 9%), 699 milioni di euro di fatturato e 49 milioni di euro di risultato operativo, pari al 7%.  IN PARTICOLARE, il fatturato, a chiusura dell&rsquo;esercizio 2018, ha raggiunto &euro; 699 milioni (2017: &euro; 736 milioni), il risultato operativo &egrave; stato di &euro; 49 milioni (2017: &euro; 51 milioni), con un margine operativo del 7%, ovvero la stessa percentuale fatta registrare nel 2017. L&rsquo;Azienda di Borgo Panigale ha compensato il calo dei volumi di vendita, grazie al successo dei modelli a pi&ugrave; alta marginalit&agrave;, come ad esempio la Panigale, che ha permesso di mantenere il risultato operativo al livello dell&rsquo;anno precedente.  I DATI FINANZIARI di Audi Group relativi all&rsquo;esercizio 2018, di cui Ducati rappresenta il segmento motociclistico, sono stati comunicati in occasione della conferenza stampa annuale che si &egrave; svolta nella sede di AUDI AG ad Ingolstadt.  CLAUDIO DOMENICALI, CEO Ducati Motor Holding: &quot;L&rsquo;anno 2018 &egrave; stato impegnativo sotto diversi punti di vista ma siamo soddisfatti della nostra performance finanziaria malgrado un anno non facile &ndash; ha dichiarato&nbsp; &ndash; L&rsquo;Azienda sta generando le risorse per continuare a finanziare lo sviluppo di nuovi prodotti il che ci fa ben sperare anche per il futuro&quot;.  OLIVER STEIN, CFO Ducati Motor Holding, ha aggiunto: &quot;La solidit&agrave; finanziaria &egrave; estremamente importante per l&#39;Azienda per poter supportare il programma di sviluppo tecnologico in cui Ducati &egrave; attualmente impegnata a pieno regime&quot;. 

Per la Casa bolognese anche il 2018 si conferma tutto sommato positivo, nonostante alcuni indicatori con il segno meno

Mercato moto: vendite Ducati, tutti i numeri

Il Salone Internazionale dell&#39;auto di Ginevra &egrave; stata l&#39;occasione per tornare a parlare dei piani futuri di Ducati. Allo stand Audi infatti faceva bella mostra una Diavel 1260 S e cos&igrave; i colleghi di Acid Moto hanno intercettato il Ceo Claudio Domenicali con cui sono tornati a parlare di un arrivo non imminente, ma tanto sognato dagli utenti: una Streetfighter V4.  CONFERME A META&#39; - Domenicali, giocando un po&#39; con le parole, ha fatto intendere che in Ducati sono consapevoli della grande aspettativa che c&#39;&egrave; su un modello del genere, ma che tuttavia non &egrave; stato ancora pianificato nulla. Il motivo &egrave; chiaro: i costi della produzione del motore V4 sono molto alti. Quindi in caso di modello Streetfighter si parler&agrave; comunque di fascia Premium, perch&eacute; - come ha chiarito Domenicali - &egrave; impensabile adattare il V4 a modelli di fascia inferiore.  SCOOTER - Stuzzicato dai colleghi anche sull&#39;assenza di uno scooter di Borgo Panigale, in controdenza con la grande tradizione italiana in quel segmento di mercato, Domenicali ha risposto con un sorriso e una frase sibillina ma che appare pi&ugrave; come un elegante &laquo;&egrave; un prodotto che non ci interessa&raquo;.&nbsp;  OPERA D&#39;ARTE - Giorni fa vi avevamo segnalato questa bella iniziativa dei ragazzi di Officine GP Design, che da una Panigale hanno tirato fuori quest&#39;opera d&#39;arte (ne vedete un pezzetto nela foto di apertura). In attesa di passi ufficiali da Ducati, noi la Streetfighter V4 ce la immaginiamo cos&igrave;. 

Intercettato dai colleghi di Acid Moto a Ginevra, il Ceo non chiude alla prospettiva di un nuovo modello premium

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