Novit&agrave; per chi ama riprendere la proprie giornate in sella ad una moto, ma anche per chi ha nel video capture un alleato prezioso nel lavoro.  Ad EICMA, DJi ha portato diverse novit&agrave; per quel che riguarda la registrazione video e la cattura di immagini. Parliamo della Osmo Action 4, della Pocket 3 oltre che del nuovo drone Mini 4 Pro, tre device che potranno essere alleati preziosi in pi&ugrave; di una occasione.   Scopriamo insieme come sono fatti:   

Ai padiglioni di Milano DJI ha portato interessanti device per registrare video e catturare immagini: dalla nuova Osmo Action 4, alla Pocket 3 al drone Mini 4 Pro.

Action Camera e mini drone: la novit&agrave; DJI per i motociclisti (e non solo)

        L'ex ingegnere Suzuki, Kunio Arase, direttore della societ&agrave; Arase Aizawa Aerospatiale di Hamamatsu in Giappone, ha presentato il 26 ottobre 2022 l'AZ-1000, un drone in cui ha installato un propulsore a 4 cilindri in linea da 150 CV. La sua costruzione &egrave; molto simile a quella del motore della GSX-R-1000 di Suzuki, il tipo K5. Ma andiamo nel dettaglio. Questo &ldquo;mini-aereo&rdquo; riesce a rimanere in aria per 6 ore anche se &egrave; scarico, rendendolo sicuramente unico nel suo genere. Il drone &egrave; alimentato in gran parte da componenti Suzuki: pistoni, distribuzione delle valvole, albero motore, sistema di aspirazione e componenti elettrici provengono tutti dal motore GSX-R 1000 K5. Come &egrave; fatto il drone con motore Suzuki  Secondo l'ex ingegnere, grazie al suo design ultracompatto e al peso ridotto, il 4 cilindri in linea &egrave; adatto come base per veicoli aerei senza pilota ad alte prestazioni. Per il drone &egrave; stato progettato con uno smorzatore di vibrazioni aggiuntivo: questo &egrave; indispensabile per evitare che i sensori del veicolo vengano disturbati o addirittura danneggiati. Inoltre, &egrave; stato sviluppato uno speciale riduttore brevettato per trasmettere la potenza ai quattro alberi del rotore. All'inizio i droni ad alte prestazioni avranno come scopo principale il controllo delle catastrofi o verranno utilizzati per la costruzione di parchi eolici offshore. Grazie all'elevato carico utile e alla lunga durata potenziale del volo, i droni elettrici sono destinati a svolgere compiti per cui l'uso di elicotteri &egrave; troppo costoso. LE CASE GIAPPONESI: SIAMO AL TRAMONTO DI UN'ERA?        

L'idea &egrave; dell'ex ingegnere Suzuki che ha preso dal propulsore di una moto molte componenti per realizzare il suo &ldquo;mini-aereo&rdquo;

Arase AZ-1000, il super-drone con il motore della GSX-R 1000

        I droni, gi&agrave; da diverso tempo, non sono pi&ugrave; oggetti sconosciuti che volano. Ormai si usano per giocare, per hobby, come strumento professionale, fino alla creazione della moto drone. E forse &egrave; stata la loro acquisita versatilit&agrave; che ha dato l&rsquo;idea a Honda per lavorare a una moto elettrica con drone incorporato. Un&rsquo;ipotesi che nasce dai brevetti recentemente depositati dal Marchio giapponese. I possibili utilizzi  Se il modello presente nei disegni non &egrave; ben definito, al contrario lo &egrave; il drone che troverebbe posto come secondo passeggero: si potrebbe pensare che l&rsquo;apparecchio si apra una volta in aria e si richiuda al rientro in posizione. Ma a cosa serve? Non &egrave; una novit&agrave; che i droni vengano utilizzati per monitorare i dati del traffico: e allora cosa ci vieta di pensare che potrebbe fare lo stesso e poi comunicarlo al veicolo che lo ospita? Tra le funzionalit&agrave; ipotizzate, c&rsquo;&egrave; anche il trasporto di oggetti, come pacchi batteria, a un motociclista in difficolt&agrave; o il mettersi in contatto con i servizi di emergenza in caso di incidente. E poi ce n&rsquo;&egrave; ancora un&rsquo;altra: il dispositivo (a riposo) potrebbe fungere da valvola di scarico, aspirando l&rsquo;aria calda dal pacco batterie. Di chiaro, &egrave; evidente, c&rsquo;&egrave; ancora poco, anzi quasi nulla. Alle ipotesi si aggiungo inoltre altre domande, per adesso senza risposta (tra tutte, ci chiediamo se la potenza di un sistema di tale portata non risulti, alla fine, pi&ugrave; un ostacolo che un aiuto). Per avere qualche certezza in pi&ugrave;, come sempre, dovremo aspettare.  Kawasaki, ecco il... drone da 310 cavalli VIDEO       

La Casa giapponese ha presentato i bozzetti di una due ruote a batteria con tanto di dispositivo volante incorporato. Come verr&agrave; utilizzato? Tante ipotesi, ma poche certezze

Honda, brevetta una moto elettrica con drone

In Italia potrebbe diventare una pi&ugrave; che efficacie alternativa ai maxi scooter entry level che dominano il segmento, ma la cosa certa al momento resta la notizia del solo debutto nel mercato asiatico.  Stiamo parlando del nuovo Sym GPX Drone 150: uno scooter nato dalla collaborazione tra Sym (produttore di motociclette taiwanese) e GPX (costruttore di motociclette made in Thailandia), dove quest&rsquo;ultima &egrave; stata responsabile della parte di progettazione e di design e Sym nella parte dedicata al motore e alle prestazioni.    Immatricolazioni scooter gennaio 2021: la top 10 in FOTO  SVILUPPO CONGIUNTO  Entrambi i marchi, dunque, hanno realizzato un nuovo prodotto sfruttando appieno ogni sfaccettatura e ogni loro competenza complementare, cos&igrave; da riuscire a mettere su strada &ndash; al momento solo quelle asiatiche, in futuro chiss&agrave; &ndash; uno scooter con motore monocilindrico 4T da 150 cc raffreddato a liquido che con molta probabilit&agrave; riuscir&agrave; a ritagliarsi una fetta importante di mercato.    LIVELLO PREMIUM  Ogni singola caratteristica &egrave; stata pensata, elaborata e sviluppata in maniera congiunta tra i due Marchi. Come fanno sapere entrambe le Casa motociclistiche, infatti, il nuovo Sym GPX Drone &egrave; stato prodotto unendo tutti i punti di forza utili a mettere su strada uno scooter di livello premium.  Attorno al motore da 150 cc &egrave; stato installato un sistema di illuminazione a LED completo &ndash; presente sia lato anteriore che posteriore -, smart key con sistema antifurto &ndash; presente, per&ograve;, solamente nei modelli di fascia pi&ugrave; alta -, un tachimetro completamente digitale e dal carattere particolarmente sportivo, un sottosella ampio capace di contenere anche un casco integrale e sistema frenante a disco - anteriore e posteriore - con sistema CBS capace di ripartire la potenza di frenata su entrambe le ruote.  Insomma, in fin dei conti risulta uno scooter che promette di competere con quelli prodotti da Honda e Kymco e che probabilmente non stonerebbe se confrontato con alcuni dei suoi principali concorrenti.    PREZZI E COLORI  Sul mercato Thailandese, al momento, risulta disponibile in tre diverse configurazioni: Standard, Keyless e Keyless Special e nei colori Galaxy Balck, Red, Silver, Racing Yellow e Midnight Blue. I prezzi partono dai 65.900 bath (circa 1.800 euro al cambio) per la versione Standard fino ai 70.800 bath (circa 1.900 euro) per la versione Keyless Special.  Zeeho Cyber, debutta in Cina lo scooter elettrico di CF Moto 

Il nuovo Drone 150 &ndash; al momento disponibile solo in Asia - &egrave; stato prodotto unendo tutti i punti di forza delle due Case, cos&igrave; da poter mettere su strada uno scooter di livello premium

Sym GPX Drone, nuovo scooter da 150 cc

Il nuovo maxi scooter – al momento disponibile solo in Asia - è stato prodotto grazie alla collaborazione tra Sym e GPX, così da poter mettere su strada uno scooter di livello premium. Eccolo in queste foto

Sym GPX Drone 150

Kawasaki K-Racer IV non &egrave; il nome di un nuovo modello della casa di Akashi. Bens&igrave; un drone. Il marchio nipponico &egrave; infatti un colosso non solo del settore motoristico, ma anche e soprattuto di quello aerospaziale, senza dimenticare la produzione di elicotteri e mezzi civili e militari, nonch&eacute; della realizzazione di super motori utilizzati dagli aerei di linea.  IL DRONE KAWASAKI: IL VIDEO  Ed &egrave; cos&igrave; che la Kawasaki Heavy Industries ha realizzato il suo drone K-Racer IV. Autonomo, senza pilota ma spinto dal propulsore 4 cilindri che la casa impiega nella Ninja H2R. E il mezzo ha gi&agrave; compiuto il primo volo attorno alla zona di Hokkaido. Kawasaki ha anche rilasciato un video.    GLI ELICOTTERI DI KAWASAKI  K-Racer IV di Kawasaki rappresenterebbe il prototipo di una nuova gamma di elicotteri pi&ugrave; veloci di quelli standard. Il motivo &egrave; dato dalla meccanica del mezzo, che ha un rotore principale di 4 metri di diametro e due eliche sulle ali, che forniscono propulsione e contrastano la rotazione del rotore. Non appena il drone &egrave; in aria, le eliche cambiano funzione e contribuiscono a ridurre l&#39;ingaggio del rotore. In tal modo, la velocit&agrave; dell&#39;elicottero &egrave; aumentata.  Kawasaki, altre due moto da svelare a gennaio 2021: cosa aspettarci?  Tutto questo per&ograve; non sarebbe possibile senza una spinta sufficiente. Quella del quadricilindrico 998cc sovralimentato della H2R era il modello giusto, e Kawasaki l&#39;ha scelto per spingere K-Racer IV. Che adesso &egrave; un drone da 310 cavalli e 165 Nm di coppia. 

Il quadricilindrico della H2R viene impiegato dalla Casa nipponica per spingere K-Racer IV, prototipo di una nuova gamma di elicotteri super veloci

Kawasaki, ecco il... drone da 310 cavalli VIDEO

        Gi&agrave; da un paio di anni, la polizia di Dubai sta eseguendo numerosi test per rendere operativa la moto volante (o moto drone, perch&eacute; la tecnologia &egrave; la medesima). La Hoverbike di Hoversurf &egrave; stata protagonista di numerosi video: un drone gigante con motori elettrici alimentati da batterie al litio, quattro eliche e una velocit&agrave; ancora non del tutto definita, tra i 70 e 100 km/h. La Hoverbike pu&ograve; essere comandata sia dal pilota bordo che da terzi, grazie a un radiocomando. Ma parliamo della sua sicurezza, visto il recentissimo video di prove pubblicato da Hoversurf sul proprio canale YouTube.  Qualche problema A differenza di quanto annunciato in precedenza, la polizia di Dubai non sta sfruttando particolarmente le moto droni. Una possibile ipotesi potrebbe riguardare le sperimentazioni che non stanno andando come previsto. L&rsquo;ultimo video postato su YouTube mostra che, dopo il decollo a un&rsquo;altezza di circa 30 metri, la moto volante non &egrave; riuscita ad atterrare secondo i piani. Stando a quanto dichiarato da Hoversurf, il barometro ha avuto dei problemi in fase di discesa e la Hoverbike si &egrave; letteralmente schiantata a terra, per fortuna a velocit&agrave; contenuta, lasciando illeso il conducente. &ldquo;La sicurezza &egrave; la nostra principale preoccupazione. &Egrave; grazie a tali incidenti che i nostri progetti stanno diventando pi&ugrave; sicuri&rdquo; hanno commentato dalla Hoversurf.  I tempi non coincidono Guardando attentamente il video, spunta un&rsquo;altra ipotesi. Sui cartelloni pubblicitari sullo sfondo si notano le diciture &ldquo;2017&rdquo; e &ldquo;2020&rdquo;. Quindi non &egrave; chiaro quando il video sia stato girato. Possiamo azzardare che risalga a qualche anno fa, ma perch&eacute; caricarlo solo adesso? Possibile che ci sia in ballo il lancio di una nuova versione Hoverbike e l&rsquo;incidente serva solo a dimostrare i miglioramenti fatti in questi anni? Vi terremo aggiornati.       

Su YouTube &egrave; stato appena caricato un video della moto volante di Hoversuf con gravi problemi durante l&rsquo;atterraggio. Ma sorgono dubbi su quando sia stato girato il filmato

Hoverbike, la moto drone si schianta a Dubai VIDEO

Non lo vedremo per le strade europee perch&eacute; la sua destinazione &egrave; limitata al mercato statunitense e a quello canadese. Di certo non sarebbe stato male organizzare qualche bella gita fuori porta con il nuovo Air Limited Edition proposto dalla Ural.  CHE FOTO - Sarebbero venute davvero delle belle riprese considerando gli itinerari che gi&agrave; solo l&#39;Italia &egrave; in grado di offrire per le due ruote (in questo caso tre). Di cosa stiamo parlando? Della possibilit&agrave; di utilizzare il sofisticato Drone DJI Spark di cui questo modello di sidecar proposto dalla casa di produzione russa &egrave; dotato. La base, l&#39;hangar, si trova proprio nella parte anteriore della struttura riservata al passeggero, che nelle soste potr&agrave; far decollare lo strumento per video e foto dall&#39;alto, con una prospettiva inedita rispetto alle solite testimonianze.    DATI E PREZZO - La moto offre un motore boxer bicilindrico di 749 cc raffreddato ad aria. La poteza massima &egrave; di 41 cv, la coppia di 57 Nm a 4.300 giri/min. Rispetto alle altre moto qui avrete 4 marce con in pi&ugrave; la retromarcia. La Ural Air Limited edition verr&agrave; prodotta in soli 40 esemplare al costo di circa 18 mila dollari (17.999), al cambio attuale, pi&ugrave; o meno 15.700 euro. 

Il modello sidecar verr&agrave; prodotto in pochi esemplari al prezzo di&nbsp;17.999 dollari (15.700 euro circa). Almeno per ora&nbsp;non la vedremo in Europa

Ural Air Limited Edition, la moto col drone

La notizia giunge dalla Cina, dove un ingegnere, in completa autonomia, &egrave; riuscito a progettare e a realizzare un interessante &ldquo;scooter volante&rdquo;. Pi&ugrave; precisamente, un drone per il trasporto umano (che ricorda vagamente&nbsp;una moto), capace di volare per 30 minuti (la propulsione &egrave; elettrica), raggiungendo una velocit&agrave; massima vicina ai 70 Km/h ed un&rsquo;altezza dal suolo (teorica) di 9.800 piedi (quasi 3.000 metri).  IL PRIMO VOLO UFFICIALE&nbsp;(di cui vi mostriamo un contributo video in basso) &egrave; avvenuto lo scorso 28 luglio alla presenza dei media locali e di una folla di curiosi. L&rsquo;uomo, Zhao Deli, 40 anni, abbigliato di tutto punto, ha condotto il mezzo - che nell&rsquo;impostazione di guida, ricorda una moto o uno scooter - sulla folla dei presenti, dando prova delle potenzialit&agrave; della sua creazione, dal suggestivo nome di &ldquo;nuvola magica&rdquo;.    PER INSEGUIRE&nbsp;il suo sogno e realizzare questo progetto, Zhao ha lasciato il lavoro due anni fa, andando&nbsp;incontro a molti sacrifici per poter finanziare il prototipo. &quot;E&#39; stato come guidare una moto in cielo&quot;, ha dichiarato l&rsquo;uomo. E chiss&agrave; che il futuro - un nuovo motociclismo - non inizi proprio da qui.   

Una rivoluzione appena iniziata. Probabilmente nei prossimi anni i droni cambieranno radicalmente il concetto di mobilit&agrave; e un nuovo &quot;motociclismo&quot; potrebbe gi&agrave; essere alle porte

Lo scooter volante &egrave; un big drone [VIDEO]

Una di quelle suggestioni cinematografiche imprescindibili per chiunque appartenga alla cosiddetta &ldquo;generazione Star Wars&rdquo;. E cos&igrave;, ogni volta che un nuovo prototipo di moto volante promette di dare sostanza ai sogni, montare in sella e decollare via, &egrave; impossibile non farsi incuriosire. Una banca russa ha investito milioni di rubli nello sviluppo del prototipo, ormai pronto per la commercializzazione, che vi mostriamo in azione. Si tratta dello Scorpion-3 della Hoversurf il quale, dopo una lunga fase sperimentale, proprio in questi giorni ha compiuto il suo primo volo dimostrativo all&rsquo;aperto (presso il circuito di Mosca, il MoscoRaceWay), in versione pressoch&eacute; definitiva. In pratica, si tratta di un gigantesco drone, di tipo quadricottero (quindi a 4 eliche), capace di alzarsi in volo e sostenere il peso del pilota, che lo comanda attraverso una sorta di manubrio-cloche. L&rsquo;idea vi stuzzica? Forse non sar&agrave; esattamente come volare con le moto di Star Wars, ma di certo rappresenta l&rsquo;ulteriore dimostrazione di come la &ldquo;tecnologia drone&rdquo; sia sempre pi&ugrave; destinata ad influenzare il nostro futuro. Sar&agrave; possibile prenotare Hoversurf Scorpion-3, a brevissimo, direttamente sul sito del produttore - www.hoversurf.com

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Action Camera e mini drone: la novità DJI per i motociclisti (e non solo)