TheArsenale &egrave; un esclusivo dei garage online, che punta a rompere gli schemi della mobilit&agrave; tradizionale, combinando l&rsquo;estetica con il movimento. E&rsquo; la prima piattaforma dedicata agli &lsquo;oggetti in movimento&rsquo; pi&ugrave; innovativi: aerei, barche, moto, biciclette, jet. Il suo obiettivo &egrave; quello di scovare, raggruppare e mettere in luce i produttori pi&ugrave; &lsquo;di tendenza&rsquo; del momento. Non poteva mancare, dunque, MV Agusta, che produrr&agrave; una versione speciale della Dragster 800 RR interamente dedicata a TheArsenale.  La versione &lsquo;TheArsenale&rsquo;  Per entrare in sintonia con la personalit&agrave; di TheArsenale i designer di MV Agusta si sono concentrati su alcune aree specifiche della moto e sui colori: il nero e l&rsquo;arancione dei dettagli creano un forte contrasto che rivela tutto il carattere irriverente e focoso della Dragster 800 RR, evocando al tempo stesso il concetto di eccellenza fuori dagli schemi di TheArsenale.    Sotto il profilo tecnico, sono state mantenute le stesse specifiche della 800 RR di serie, con il classico tre cilindri in linea MV Agusta da 798 cc, in grado di sviluppare una potenza di 140 cavalli per una velocit&agrave; di punta che sfiora i 250 km/h.     Il modello TheArsenale monta inoltre il sistema full Ride by Wire MVICS con controllo di trazione regolabile su 8 livelli ed il cambio elettronico up&amp;down abbinato alla frizione a comando idraulico e antisaltellamento meccanico.  Lo spirito pionieristico   &ldquo;Siamo felici di questa nuova collaborazione con TheArsenale&rdquo;, ha commentato Ratmir Sardarov, direttore di MV Agusta. &ldquo;Siamo stati immediatamente conquistati dal loro spirito pionieristico e dal loro approccio estremo al retail di lusso. Per la loro vetrina online solo i modelli migliori e pi&ugrave; esclusivi. La nostra Dragster 800 RR in edizione speciale TheArsenale, una vera opera d&rsquo;arte motociclistica, ne &egrave; ora uno dei gioielli pi&ugrave; brillanti&rdquo;.    &ldquo;Siamo orgogliosi di lavorare su un tale progetto con un brand cos&igrave; incredibile. I nostri sforzi sono stati ricompensati quando ne abbiamo visto il risultato dal vivo&rdquo;, ha aggiunto Patrice Meignan, CEO e fondatore di TheArsenale. &ldquo;E&rsquo; un mezzo dalle incredibili prestazioni, con un look che rappresenta perfettamente la nostra visione estetica della moto assoluta. La MV Agusta Dragster 800 RR per TheArsenale incarna il nostro sogno a due ruote&rdquo;, ha concluso Meignan.  La democratica MV Agusta: i gioielli per tutti  &nbsp; 

Colorazione nero e arancio, ride by wire, controllo di trazione e frizione antisaltellamento per la versione della street fighter dedicata all&rsquo;esclusivo garage online

MV Agusta: speciale Dragster 800 RR per TheArsenale

Vediamo da vicino il veicolo di uno dei cinque team più forti del NitrOlimpics. Sulla moto è montato un sensore che lavora sull’albero della primaria e che ha fatto segnare valori di coppia impressionanti, nell’ordine di oltre 1.000 Nm. La potenza non è da meno: 1315 CV: non male per un motore di 1584 cm³. Pilota e moto passano da 0 a 100 km/h in 0,7 secondi e raggiungono i 160 km/h in 1,1”.  

Top Fuel Bike, il dragster Gulf di Ian  King FOTO

L'anno scorso lo abbiamo visto come prototipo. A questo Salone di Milano, invece, l'azienda bolognese ha portato la versione definitiva 

EICMA 2019, Italjet e il suo nuovo Dragster: FOTO

        Mv Agusta Dragster 800 RR SCS utilizza l&rsquo;originale sistema SCS 2.0 (Smart Clutch System): la frizione si disinnesta senza toccare la leva. Una furbizia tecnica che permette di fermarsi e ripartire senza dover gestire la frizione, con un aggravio di peso di appena 36 grammi. Guarda il video qui sotto per scoprire tutte le caratteristiche tecniche di una delle novit&agrave; Mv Agusta pi&ugrave; importante degli ultimi tempi, con Diego D'Andrea, Alessandro Codognesi e Andrea Toumaniantz.&nbsp;  MV Agusta, le novit&agrave; di EICMA 2019       

Debutta al Salone di Milano e presenta un'interessante novit&agrave;: il sistema SCS 2.0 (Smart Clutch System)

EICMA LIVE 2019: ecco Mv Agusta Dragster 800 RR SCS

La novità è l’originale sistema SCS 2.0 (Smart Clutch System): la frizione si disinnesta senza toccare la leva

EICMA LIVE 2019: Mv Agusta Dragster 800 RR SCS VIDEO

Ventitr&eacute; anni dopo, il ritorno. Uno degli scooter pi&ugrave; amati e desiderati di un&rsquo;intera generazione, torna ad essere ammirato. E&rsquo; allo stand Italjet del Salone di Milano che il Dragster fa bella mostra di se&rsquo;: rinnovato nella meccanica, pi&ugrave; tecnologico ma fedele a se stesso nelle linee e pronto a far sognare una nuova generazione di ragazzi.    SCOOTER NUDO - A saltare all&rsquo;occhio, ovviamente, &egrave; l&rsquo;immancabile telaio a traliccio con piastre in alluminio pressofuso, vera e propria &ldquo;firma&rdquo; Italjet per questo modello. Sotto, &egrave; fissato un propulsore monocilindrico, che pu&ograve; essere scelto nelle motorizzazioni da 125 o 200 cc (15 e 20 i cv di potenza). Tra le caratteristiche rimaste invariate, il manubrio &ldquo;nudo&rdquo; alla vista, il monobraccio anteriore (in alluminio lavorato a CNC) con ammortizzatore idropneumatico e molla regolabile e il serbatoio posizionato sotto la (stretta) pedana per centralizzare le masse. Come in passato, il sottosella &egrave; privo di spazio per riporre il casco.  ARRIVERA&#39; IN ESTATE - A cambiare &egrave; il codino: ora e rastremato e filante mentre prima era pi&ugrave; &ldquo;pesante&rdquo; e ingombrante. Arriver&agrave; nei concessionari la prossima estate. I prezzi? 4.500 euro per il 125, 4.800 per il 200. 

Al Salone di Milano, la Casa bolognese ha tolto il velo alla versione moderna di uno scooter che ha fatto epoca

Italjet Dragster, torna la voglia di anni Novanta

Italjet Dragster: le FOTO

In tiratura limitata, è impreziosita da dettagli in gomma sviluppati da Pirelli Design, con sella dedicata e una speciale verniciatura del terminale di scarico

MV Agusta Dragster 800 RR Pirelli LE FOTO

Il battesimo &egrave; avvenuto a Monte Carlo, in occasione dell&rsquo;inaugurazione del nuovo&nbsp;P Zero World: la nuova Dragster 800 RR Pirelli &egrave; in tiratura limitata e pu&ograve; essere equipaggiata con esclusivi pneumatici colorati Diablo Supercorsa.    Prosegue dunque con successo la collaborazione tra&nbsp;Pirelli&nbsp;ed&nbsp;MV Agusta, due realt&agrave; italiane che si distinguono per la loro storia industriale, accomunate da valori quali il design Made in Italy e la forte vocazione alla sportivit&agrave;.  COM&rsquo;E&rsquo; FATTA - Look da streetfighter con un potente propulsore a tre cilindri, la&nbsp;MV Agusta Dragster 800 RR&nbsp;&egrave; la base tecnica per lo sviluppo di questa versione: miscela di potenza pura, tecnologia e design. &Egrave; compatta, aggressiva, con&nbsp;linee che vogliono suscitare emozione. La distribuzione dei pesi, la ciclistica e il unico del tre cilindri MV Agusta sono gli ingredienti principali della ricetta.  Per la prima volta&nbsp;Pirelli Design personalizza non solo l&rsquo;estetica della moto ideando due combinazioni cromatiche - la prima pi&ugrave; grintosa nera e gialla, la seconda pi&ugrave; elegante bianca e blu - ma si &egrave; spinta anche alla valorizzazione di aspetti funzionali della moto.&nbsp;  GLI ELEMENTI IN GOMMA - Paraserbatoio e cupolino, infatti, sono realizzati con una gomma formulata appositamente dai tecnici del dipartimento Ricerca e Sviluppo&nbsp;Pirelli&nbsp;per assicurare una resistenza superiore ai graffi e agli sfregamenti a cui questi elementi sono soggetti, oltre che agli agenti atmosferici e chimici, quali ad esempio il carburante. Entrambi gli elementi in gomma sono riconoscibili grazie all&rsquo;iconico simbolo del &ldquo;flash&rdquo; che contraddistingue i pneumatici della gamma Diablo, tra cui i&nbsp; Supercorsa SP&nbsp;che equipaggiano questo modello nelle misure&nbsp;120/70 ZR17 anteriore e 200/55 ZR17 posteriore&nbsp;con cerchio da 6&rdquo;.  ESCLUSIVA - A rendere ancora pi&ugrave; esclusiva questa creazione concorre la sella realizzata ad hoc dal&nbsp;Centro Ricerche Castiglioni:&nbsp;si distingue per la doppia texture con cuciture in contrasto e per il &ldquo;flash&rdquo; distintivo del&nbsp;Diablo&nbsp;ricamato ad impreziosire il codino firmato&nbsp;Pirelli Design.&nbsp;  Particolarmente ricercata anche la&nbsp;finitura dei terminali del silenziatore di scarico, ottenuta attraverso l&rsquo;applicazione di una speciale vernice a base ceramica, resistente alle altissime temperature.  I COLORI - Le&nbsp;colorazioni&nbsp;ideate dagli specialisti del&nbsp;Centro Ricerche Castiglioni&nbsp;e da&nbsp;Pirelli Design&nbsp;puntano a valorizzare le linee della&nbsp;Dragster 800 RR Pirelli. A sottolineare questa partnership, la prima proposta prevede una base nero opaco, con inserti lucidi verniciati di giallo, a riprendere i colori istituzionali Pirelli; logo giallo anche per il brand Pirelli, sui fianchi del serbatoio, cos&igrave; come per il logo Diablo, che identifica la gamma di pneumatici Pirelli ad alte prestazioni. La seconda colorazione &egrave; incentrata su una base bianca lucida con inserti blu.&nbsp;  Ad identificare la moto come frutto della collaborazione fra MV Agusta e Pirelli c&rsquo;&egrave; la possibilit&agrave; di acquistare come&nbsp;optional esclusivo pneumatici Diablo Supercorsa SP con fianchi colorati,&nbsp;rispettivamente con banda gialla o blu, in base alla versione cromatica a cui sono abbinati. 

In tiratura limitata, &egrave; impreziosita da dettagli in gomma sviluppati da Pirelli Design, con sella dedicata e una speciale verniciatura del terminale di scarico

Nuova MV Agusta Dragster 800 RR Pirelli

Special edition in edizione limitata, per una delle pi&ugrave; affascinanti nel listino della Casa di Schiranna

MV Agusta Dragster 800 RC 2018, le foto

Solo 350 esemplari. Se quest&#39;ultima incarnazione della Dragster con livrea &ldquo;Reparto Corse&rdquo; vi stimola istinti motociclistici primordiali, allora fareste meglio ad affrettarvi. La speciale colorazione racing riprende quella della F4 RC che corre nel mondiale SBK e conferisce alla Dragster un ulteriore accento di aggressivit&agrave; e fascino.  LA BASE TECNICA rimane sostanzialmente la stessa, col 3 cilindri della famiglia 800 nell&rsquo;ultima evoluzione Euro 4, il telaio a traliccio, il forcellone monobraccio, il ruotone posteriore /200 e, in generale, una ciclistica che vanta componentistica di gran pregio.  TRA LE PRINCIPALI NOVIT&Agrave; A BORDO, collettori di scarico con nuovo catalizzatore, silenziatori rivisti, l&rsquo;Harmonic Damper (per ridurre vibrazioni e rumore), il contralbero progettato ex novo; e inoltre, come sulla gamma F3, il cambio di velocit&agrave; &egrave; del tutto nuovo, con innesti rivisti in modo da rendere pi&ugrave; fluida l&rsquo;azione e sono stati montati nuovi coperchi motore, con lo scopo di aumentare la protezione del propulsore in caso di urto e ridurre il rumore, come da limiti imposti dalla normativa di omologazione.  ANCHE SULLA DRAGSTER 800 RC troviamo poi le novit&agrave; comuni a tutta la gamma 3 cilindri in fatto di elettronica: nuove mappe motore (specificamente sviluppate per Dragster 800 RC) e controllo di trazione su 8 livelli; mentre la logica di funzionamento del cambio elettronico EAS 2.0 &egrave; stata modificata per rendere la cambiata pi&ugrave; rapida e funzionale 

MV Agusta Dragster 800 RC, seduzione irriverente

Pu&ograve; sembrare un evento sportivo come tanti ma - credeteci - una gara di dragster &egrave; una cosa diversa da tutto il resto: sicuramente la frontiera pi&ugrave; estrema del Motorsport, dove il boato che producono i motori e l&rsquo;enorme potenza che viene scaricata a terra danno agli spettatori una sorta di dipendenza. Ne &egrave; un esempio l&#39;incredibile&nbsp;NitrOlympX, che si corre in Germania, dove le moto del Campionato Europeo si cimentano in 4 differenti categorie.  SUPER STREET BIKE - Nelle SSB, quest&#39;anno la vittoria &egrave; andata all&rsquo;inglese Richard Stubbins che se l&rsquo;&egrave; aggiudicata correndo la finale in 7,013&rdquo;. In questa categoria i motori hanno derivazione stradale, ma possono essere dotati di sovralimentazione e utilizzare il protossido di azoto. E&rsquo; permesso l&rsquo;impiego di qualsiasi di tipo di benzina racing. Non &egrave; previsto il wheelie-bar (carrello antiribaltamento) n&eacute; si possono impiegare pneumatici slick. Le Suzuki Hayabusa la fanno da padrone, anche se non mancano altre sfidanti. La potenza disponibile supera i 650 CV, concedendo velocit&agrave; di uscita anche di 340 km/h i.  PRO STOCK BIKES (PSB) - Classe riservata alle moto con motore aspirato alimentato a benzina o E85. Il peso minimo varia in funzione della cilindrata, del numero dei cilindri e del tipo di distribuzione. La parte estetica ricorda vagamente il modello di serie e la moto &egrave; dotata di wheelie-bar. Al NitrOlimpx ha trionfato il finlandese Fredrik Fredlund, con un ottimo 7,105&rdquo;.   SUPER TWIN BIKE (STB) - Sicuramente la massima espressione dei motori bicilindrici, dove il motore pu&ograve; avere qualsiasi tipo di architettura: a V, parallelo, a L, ecc. Come per i Top Fuel l&rsquo;alimentazione prevista &egrave; a nitrometano. Le potenze di questi enormi bicilindrici sono prossime ai 1.000 CV, e in 400 metri possono anche superare i 350 km/h. A Hockenheim ha vinto Marcus Christiansen (Danimarca ), con un tempo di 6,795&rdquo;  TOP FUEL BIKES (TFB) - ?E&rsquo; considerata la classe regina e le potenze delle migliori realizzazioni sono sull&rsquo;ordine dei 1.300 CV. In questa classe il motore pu&ograve; non avere alcun legame con prodotti di serie, purch&eacute; abbia un numero minimo di 3 cilindri. I tempi di percorrenza sul quarto di miglio si attestano attorno ai 6&rdquo; e le velocit&agrave; massime lambiscono i 400 km/h. La vittoria &egrave; andata allo svedese Rikard Gustafsson, che in finale ha battuto l&rsquo;inglese Stuart Crane. Percorrendo il quarto di miglio in 6,044&rdquo; con una velocit&agrave; di uscita di 385 km/h. L&rsquo;analoga classe a quattro ruote (Top Fuel Dragster) in USA ha ormai da anni superato gli 8.000 CV, e gi&agrave; nel lontano 2005 si superavano i 540 Km/h. Da qualche anno (a causa delle altissime velocit&agrave; raggiunte), il lancio dei TFD &egrave; stato ridotto a 1000 piedi (304,80 m), ma ugualmente in meno di 4&rdquo; riescono a sfiorare i 500 km/h, con forze in gioco anche nell&rsquo;ordine di 7G, sia in accelerazione che in frenata (con paracadute). In questa classe non &egrave; raro che i piloti veterani abbiano subito operazioni agli occhi per il distacco della retina&hellip; 

Assistere ad una gara di dragster &egrave; un&#39;esperienza unica: la frontiera pi&ugrave; estrema del Motorsport

NitrOlympX, il grande spettacolo della velocit&agrave;

Assistere ad una gara di dragster &egrave; un&#39;esperienza unica, la frontiera pi&ugrave; estrema del Motorsport

NitrOlympX, appuntamento dragster

La Casa di Schiranna approfitta del passaggio dell&#39;intera gamma 3 cilindri alla normativa Euro 4 per piccoli ritocchi alla meccanica e all&#39;elettronica delle sportive F3 675/800 e della fascinosa Dragster 800 RR

MV Agusta F3 675, F3 800 e Dragster 800 RR Euro 4

Si dice che la prima gara di Dragster sia avvenuta a Goltry in Oklahoma nel 1913, dove tutt&rsquo;ora c&rsquo;&egrave; un bellissimo impianto. Ora come allora tutto si pu&ograve; riassumere in due mezzi che partono insieme e cercano di coprire il quarto di miglio nel pi&ugrave; breve tempo possibile. Sembra banale, ma non &egrave; cos&igrave; semplice.    UN MONDO SPECIALE - I dragster scattano in avanti con la progressione di pallottole di grosso calibro, i piloti sono letteralmente schiacciati al sedile e seguiti da un boato assordante e da larghe strisce di gomma nera. Il pubblico scatta in piedi estasiato ed in pochi secondi &egrave; tutto finito. Vince uno solo e si &egrave; pronti per la manche successiva. Non c&rsquo;&egrave; tempo per annoiarsi. C&rsquo;&egrave; chi esulta e chi torna mogio verso i box, ci sono i motori che esplodono e quelli che dopo tante attenzioni danno forfait un attimo prima della partenza. Le esasperazioni alla ricerca di potenza sono cos&igrave; elevate che basta un niente perch&eacute; questi motori spinti allo spasimo s&rsquo;inceppino. Il pubblico comunque capisce e per tutti quelli che hanno lavorato duramente per arrivare fin l&igrave; c&rsquo;&egrave; sempre un caloroso applauso di apprezzamento, comunque vadano le cose. Se vi capiter&agrave; di visitare i paddock tra una gara e l&rsquo;altra, scoprirete un ambiente vivo, fatto di gente vera, che non se la sta a tirare. Gente con le mani unte e con la passione nel cuore. Le moto sono mostri allungati e bassi, concepiti per mantenere la traiettoria, con enormi gomme tenere come il caucci&ugrave; e lunghi wheelie-bar a impedire il ribaltamento. Poi ci sono le quattro ruote (la parentela con le auto non esiste proprio), dei cunei montati su quattro ruote: le due anteriori sottili in modo ridicolo, le due posteriori di larghezza improbabile per qualsiasi mezzo terrestre, e su tutto un strabordante motore legato con cinghie di cuoio alla pari di Hannibal Lekter (le cinghie servono in caso di esplosione del motore, affinch&eacute; le parti non volino in aria).&nbsp;    COME IN UN FILM - Poi ci sono le gare: adrenalina in circolo in dosi massicce, motori che ruggiscono in modo assordante e intollerabile, burn-out tremendi che coprono mezze tribune di fumo bianco, e migliaia di persone che trattengono il fiato e si levano in piedi quando l&rsquo;albero di natale d&agrave; luce verde.&nbsp; In pochi istanti si scaricano a terra un numero impressionante di cavalli e si raggiungono velocit&agrave; impensabili al di fuori di questo contesto. Passeggiando per i paddock si ha l&rsquo;impressione di essere sul set di un film post-atomico, personaggi originalissimi, braccia ricoperte di tatuaggi, lunghe chiome legate in code di cavallo, bellissime camice recanti il logo dei team che fanno il paio con logori pantaloncini e ciabatte. Persone dall&rsquo;aspetto serio con le braccia nere di grasso fino ai gomiti, tutti professionisti in grado di risolvere in loco i complessi problemi che questi motori spinti all&rsquo;eccesso portano con se. Giovani e meno giovani, tutti intenti ad armeggiare freneticamente con calibri, chiavi dinamometriche e computer portatili come se di l&igrave; a poco arrivasse la fine del mondo. Il tutto incorniciato da improvvisati cuochi/cuoche che cucinano fuori dei camper, con odore di griglia che si mischia a odore di carburante e la musica pompata a manetta dai vari stereo che ogni tanto viene brutalmente coperta dal latrato rabbioso di qualche motore che viene testato. 

Vi raccontiamo il mondo delle gare di accelerazione: il paddock, i personaggi, la passione per questa specialit&agrave; davvero particolare. &nbsp;

Un po&rsquo; di Drag-folclore&hellip;

        Appuntamento dall&rsquo;1 al 3 settembre con la 14&deg; edizione di Hills Race, una tra le pi&ugrave; importanti gare d&rsquo;accelerazione in Italia. L&rsquo;evento si svolger&agrave; all&rsquo;aeroporto di Rivanazzano Terme, a pochi km da Pavia, che per l&rsquo;occasione chiuder&agrave; agli aerei e diventer&agrave; un circuito dragster. Tutta la gara si svolge sul rettilineo dell&rsquo;aeroporto, dal line up, passando per il burnout alla partenza. Due ampie tribune a libero accesso da oltre 1.700 posti saranno pronte ad accogliere i visitatori. Il Rivanazzano Dragway si prepara ad offrire una pista di 402,33 metri di rettilineo percorsi a piena velocit&agrave;, paddock aperti dai quali seguire i preparativi di gara e poi ancora espositori, muscle &amp; vintage car, moto Harley-Davidson, servizio cucina no stop e intrattenimento live. GARA D&rsquo;ACCELERAZIONE -&nbsp; La regina del week end &egrave; la gara d&rsquo;accelerazione: burnout, partenze a ruote anteriori alzate e tempi da record sul quarto di miglio. Oltre 100 vetture si schiereranno sulla linea di partenza in attesa che il &ldquo;Christmas tree&rdquo; dia luce verde per aprire il gas. La gara, iscrizione su invito, &egrave; riservata a vetture americane e maggiolini air cooled. Dopo 13 edizioni, Hills Race pu&ograve; contare su una massiccia presenza di team anche stranieri e un alto livello tecnico di vetture, tanto da aver registrato un consistente numero di piloti nelle categorie top rispettivamente la Pro ET e la Super Pro Et. Quest&rsquo;ultima riservata a mezzi in grado di percorrere il 1/4 di miglio in 7 secondi. Non mancheranno anche le categorie minori (la classificazione avviene in base all&rsquo;indice di velocit&agrave; dichiarato). Le gare inizieranno il venerd&igrave; con le qualifiche, seguiranno per tutta la giornata di sabato, gran finale la domenica con le eliminatorie, semi e finali. Per i tre vincitori di ogni categoria, saranno offerti premi da Essex Oil Company, tra i main sponsor dell&rsquo;evento. Promotore della tre giorni pavese &egrave; il team AMP, associazione American Motors Pavia, che tra le novit&agrave; dell&rsquo;anno, ha ottenuto la licenza di organizzatore gare ACI-Sport, anche per la gestione diretta del nuovo impianto di cronometraggio. L&rsquo;evento &egrave; sostenuto da ACI Pavia. NON SOLO GARA - Mentre sfrecciano vetture fino a 280 km/h in pista, nell&rsquo;adiacente area evento si respirer&agrave; passione americana. Saranno infatti presenti espositori di abbigliamento, memorabilia, ricambi, articoli automotive e infine artisti del pennello e dell&rsquo;aerografo. HARLEY-DAVIDSON - Ancora una volta il marchio Harley-Davidson conferma ufficialmente la propria presenza. A tenere alta la bandiera di Milwaukee sar&agrave; Harley-Davidson Pavia con lo sponsoring dealer Max Pezzali, che proporr&agrave; per il week end prove moto gratuite e merchandising. Un pezzo di Oceano Pacifico e ghirlande di fiori arriver&agrave; da Hot Heads Garage, promotore dell&rsquo;area VW Air cooled e che organizzer&agrave; per venerd&igrave; e sabato sera un tipico luau, la tradizionale festa hawaiana. Sempre in pista il sabato sera, pura adrenalina con il &ldquo;Dragster &amp; Night Show&rdquo; che vedr&agrave; sfrecciare i Junior Dragster, il Top Methanol Dragster e il Jet Car MACH II del francese S&eacute;bastien Lajoux (6000 cv di motore a reazione!). A seguire concerto di musica Southern Rock con il gruppo Smokey Fingers.       

Dal 1&deg; al 3 settembre l'aeroporto Rivanazzano Terme si trasforma in circuito per ospitare una tra le pi&ugrave; importanti gare d'accelerazione. Attese centinaia di hot rod e muscle car e migliaia Harley-Davidson

Accelerazione: Hills Race #14

Albero di natale: il semaforo di partenza, quando scatta il verde si pu&ograve; partire Falsa partenza: quando un concorrente parte prima del verde (viene squalificato) Tempo di reazione: &egrave; il tempo che intercorre tra la luce verde e il momento in cui la moto si muove Pre Stage: prima coppia di luci bianche in cima all&rsquo;albero di natale (segnalano al pilota che &nbsp;in prossimit&agrave; della linea di partenza)   Stage: seconda coppia di luci bianche sull&rsquo;albero di natale (segnalano al pilota che &egrave; sulla linea di partenza). Quando entrambi i piloti hanno le rispettive luci di Pre Stage e Stage accese il direttore di gara d&agrave; il via E T: in questo caso non &nbsp;la sigla di extra terrestre, bens&igrave; di Elapsed Time, ed &egrave; il tempo, misurato in maniera indipendente tra le due corsie, dal momento in cui la moto si muove al momento in cui taglia il traguardo&nbsp; RT: &egrave; il &nbsp;tempo di reazione. Nel Time Slip (biglietto con i tempi che viene consegnato al team dopo ogni lancio), la voce RT e&#39; sempre presente Holeshot: vittoria grazie al tempo di reazione.   Qualifiche: prove durante le quali viene rilevato soltanto il tempo di ET, indipendentemente da chi arriva prima o dopo al traguardo (il cronometro parte solamente nel momento in cui la moto si muove, di conseguenza il pilota pu&ograve; anche aspettare qualche secondo dopo il verde per partire) Eliminatorie: gare in cui i due piloti corrono l&rsquo;uno contro l&rsquo;altro (chi vince passa il turno, chi perde esce di scena) ProStok: categoria per motori prevalentemente quadricilindrici, aspirati e a benzina (moto). Alcune categorie - come in questo caso - hanno lo stesso nome anche per le auto Top Gas: &nbsp;categoria per bicilindrici a benzina (moto) Super Twin Top Fuel: categoria per bicilindrici a nitrometano (moto) Top Fuel: categoria per quadricilindrici a nitrometano (moto)   Bracket: categoria ad handicap, basata sulla differenza tra le prestazioni dei due concorrenti (la luce verde si accende prima per uno e poi per l&rsquo;altro) Heads-Up: letteralmente testa a testa, gara dove i due concorrenti ricevono il verde contemporaneamente Burn-Out: sgommata che viene eseguita prima della partenza per scaldare la gomma posteriore ed avere maggiore grip Metanolo/Alcool: carburante usato in alcune categorie Protossido di azoto: gas iniettato nei condotti di aspirazione, bruciando sviluppa ossigeno, aumentando la detonazione e di conseguenza la potenza. Il protossido si scompone e viene miscelato con benzina extra aggiunta mediante dei solenoidi   Nitrometano: il carburante pi&ugrave; potente usato nel drag racing Turbocharger: Il nome completo &egrave; turbosupercharger, poi accorciato in turbo. E&rsquo; un compressore azionato da una turbina mossa dai gas di scarico Supercharger: compressore volumetrico mosso da sistema meccanico, prevalentemente, ma non necessariamente solo a cinghia. Wheelie Bar: carrello antiribaltamento ancorato al retrotreno della moto Quarto di miglio: 402 metri (1320 piedi), la distanza su cui si gareggia (nelle piste dove non ce margine di sicurezza sufficiente si gareggia sull&rsquo;ottavo di miglio: 201,5 metri    Strip: nome in gergo per la pista di accelerazione Gommatura: operazione che prevede l&rsquo;uso di collanti speciali e gomma al fine di rendere maggiore il grip dell&rsquo;asfalto, in modo che anche i mezzi con moltissima potenza possano limitare il pattinamento delle ruote. La gommatura deve essere fatta lungo l&rsquo;intero quarto di miglio, visto che i mezzi spingono fino all&rsquo;ultimo millimetro. Lo spazio di decelerazione non necessita di gommatura &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;&nbsp; Velocit&agrave; di uscita: la velocit&agrave; con cui si taglia il traguardo del &frac14; di miglio. In realt&agrave; &egrave; una media degli ultimi 20 metri (66 piedi)  &nbsp; 

Ecco un piccolo glossario per avvicinarsi nell&rsquo;ambiente pi&ugrave; estremo del Motor sport, utile per avventurarsi nel dettaglio di queste gare &nbsp;

Se parlate di Dragster, &egrave; importante sapere che&hellip;

        MV Agusta sbarca al Motor Bike Expo con due special, entrambe derivate dalla Brutale, icona naked del marchio italiano. &ldquo;MV Agusta &egrave; riconosciuta in tutto il mondo come un&rsquo;azienda produttrice di opere d'arte su due ruote&rdquo;, ha detto Giovanni Castiglioni, CEO di MV Agusta. &ldquo;Mi fa molto piacere vedere che il marchio abbia tanto appeal da divenire oggetto del desiderio di grandissimi personalit&agrave; nel mondo custom cos&igrave; come abbiamo visto nel 2016 con Walt Siegl, Zagato, Deus Ex Machina, Officine GP Design e tanti altri. Trovo bellissima la Dragster ideata dal mio amico Valter (Valter Moto Components, ndr); una di quelle moto che mi fanno venire molte idee...&rdquo;  Brutale 800 RR &ldquo;Ballistic Trident&rdquo; &ndash; &Egrave; stata presentata lo scorso dicembre all&rsquo;Hot Rod Custom Show di Yokohama e si pu&ograve; considerare gi&agrave; un successo internazionale, grazie al plauso del pubblico e dei blog pi&ugrave; influenti del settore. Il progetto Ballistic Trident, commissionato da MV Agusta Taiwan a Winston Yeh, fondatore dell&rsquo;officina Rough Crafts&nbsp; (con sede a Taipei), rende omaggio alle prime supersportive della MotoGP del secolo scorso, caratterizzate dalle ingombranti carenature a campana, uno stilema che il designer taiwanese ha voluto reinterpretare sulla base di una Brutale 800 RR. Al Motor Bike Expo la Ballistic Trident far&agrave; mostra di s&eacute; allo stand 12D (Padiglione 1), presso lo spazio di Rough Crafts. Dragster Blackout &nbsp;- La base della MV Agusta Blackout &egrave; una Brutale Dragster, che Valter Esposito, fondatore dell&rsquo;omonima azienda e ideatore del concept, ha voluto trasfigurare in una &ldquo;techno-caf&eacute; racer&rdquo; che strizza l&rsquo;occhio al mondo delle competizioni e a quello dell&rsquo;auto tuning. Il riferimento alle classic di una volta, armonizzato dai nuovi semimanubri, viene esaltato da un gioco di luci full led sull&rsquo;anteriore, attivabile grazie a interruttori laterali disposti in modo tale da costituire un nuovo elemento di design. MV Agusta Dragster Blackout &egrave; nata dalla collaborazione fra la Casa varesina e Valter Moto Components, con il contributo di Tecnoart Sersan, gi&agrave; partner di MV su diverse special, artefice della grafica e del paint job. La Blackout monta special parts firmate Valter Moto Components (i semi-manubri racing, le pedane, le leve, le vaschette dell&rsquo;olio, il tappo del serbatoio, il portatarga e le frecce), alle quali sono state aggiunte delle vere e proprie chicche, come il faro circolare full LED da sette pollici, una nuova mascherina in alluminio, integrata con il dashboard ribassato e incastonato sulla piastra delle forcelle, e uno schermo HD da 4,3 pollici a colori per la visione posteriore, affidata a una telecamera waterproof integrata con le frecce sotto il codino, per un raggio di visibilit&agrave; a 170 gradi. Molti, poi, i dettagli artigianali: il logo MV &egrave; stato fresato a mano sui carter. La grafica, opera di William Melzi di Tecnoart, definisce ulteriormente il concept di &ldquo;moto-interruttore&rdquo; con una texture dark dal gusto steampunk sul serbatoio e un naming, &ldquo;Blackout&rdquo;. Lo scarico &egrave; firmato SC-Project: si tratta dell&rsquo;S1, lo stesso che monta la F4 di Leon Camier, pilota ufficiale del Reparto Corse, nel campionato SBK. MV Agusta Blackout sar&agrave; al Motor Bike Expo, allo stand Valter Moto Components (stand 10Z, padiglione 6).       

Lo show veronese, che si svolger&agrave; dal 20 al 22 gennaio, ospiter&agrave; una coppia di one-off su base Brutale nate dalla collaborazione tra la Casa di Schiranna e due partner d'eccezione.

Motor Bike Expo: MV Agusta Brutale diventa special

New entry nella famiglia Reparto Corse: è una naked a tre cilindri con terminale di scarico a tre elementi

MV Agusta Dragster 800 RC

MV Agusta Dragster 800 RC &egrave; la new entry nella gamma delle blasonate RC &nbsp;Costruita sulla base della Dragster RR, &egrave; destinata agli appassionati che vogliono assaporare lo spirito delle corse nella vita di tutti i giorni, e che apprezzano la tecnologia nella sua massima espressione, derivata direttamente dal circuito.  Il motore tre cilindri in linea vuol rappresentare al meglio la sintesi tra dimensioni estremamente compatte, peso ridotto e prestazioni al vertice della categoria: con 140 cv di potenza a 13100 giri/min lambisce il territorio delle sportive pure. E lo invade grazie al suono esasperato dal terminale di scarico a tre elementi, progettato per ottenere prestazioni di riferimento per la categoria. Il motore, grazie alla progettazione razionale, pesa soltanto 52 kg; sfrutta l&rsquo;albero motore controrotante di derivazione racing per ridurre l&rsquo;inerzia in inserimento di curva, dando alla Dragster RC una dinamica di guida unica, che supera definitivamente l&rsquo;idea alla base di veicoli, i dragster appunto, nati per ottenere la migliore accelerazione in rettilineo.    La strumentazione digitale costituisce il punto di contatto tra pilota e moto: essenziale per facilit&agrave; di lettura eppure coreografica grazie al disegno di spie e pannello LCD, &egrave; l&rsquo;interfaccia di un sistema evoluto e completo: il Motor&amp;Vehicle Integrated Control System. Basato sulla centralina elettronica ideata in esclusiva per MV Agusta, permette di sfruttare la Dragster 800 RC in quattro configurazioni, che ne raccontano il carattere mutevole e irrequieto. Una di queste la definisce direttamente il pilota, parametro per parametro: risposta motore, limitatore di giri, gestione coppia motore, sensibilit&agrave; del comando gas e freno motore. Irrinunciabile per le partenze &egrave; il Quickshifter EAS 2.0: da una marcia all&rsquo;altra, in salita come in scalata, non c&rsquo;&egrave; tempo nemmeno per prendere il respiro. Il controllo di trazione su otto livelli, disinseribile, permette di scegliere tra la ruota fumante e la gestione elettronica integrale. 

New entry nella famiglia Reparto Corse: &egrave; una naked a tre cilindri con terminale di scarico a tre elementi

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