        I misteri della burocrazia italiana non hanno limiti. Lo sappiamo da tempo, certo, ma ci provoca sempre dispiacere leggere notizie come quella riportata dal Corriere della Sera che racconta la singolare vicenda di 83enne milanese a cui sono state notificate 24 multe, per un totale di 5mila euro, per infrazioni commesse con lo scooter di sua propriet&agrave;. Il problema &egrave; che l&rsquo;anziano signore ha un&rsquo;invalidit&agrave; riconosciuta del 70%, il suo mezzo era parcheggiato da anni e anni nel parcheggio condominiale e qualche tempo fa gli &egrave; stato rubato. Ma andiamo con ordine. Furto, denuncia, multe A luglio 2022, all&rsquo;83enne viene rubato lo scooter che, vista et&agrave; e invalidit&agrave;, l&rsquo;uomo non usava pi&ugrave; da molto tempo e lasciava parcheggiato nel cortile del suo condominio. Com&rsquo;&egrave; normale per un veicolo fermo da tempo, il due ruote era anche sprovvisto di copertura assicurativa. Accortosi del furto, l&rsquo;anziano sporge denuncia e questo, di base, dovrebbe permettere al proprietario di stare al sicuro riguardo a eventuali infrazioni commesse con il mezzo una volta rubato. Non &egrave; stato invece il caso del signore di Milano: dalla scorsa estate, gli sono state notificate ben 24 multe, che ammontano a 5mila euro. Non &egrave; ancora chiaro se le sanzioni siano state commesse prima della denuncia, ma basta vedere la situazione dell&rsquo;83enne per capire la sua impossibilit&agrave; a compiere le infrazioni. Inevitabile fare ricorso, di cui si stanno occupando gli uffici del&nbsp;giudice di pace di Milano. Ma la parola fine a questo spiacevole malinteso non &egrave; ancora stata messa. CON LO SCOOTER ENTRA IN OSPEDALE: "HO UN APPUNTAMENTO"       

L&rsquo;anziano deve pagare un totale di 5mila euro per infrazioni che non ha commesso. Ha fatto ricorso, ma il malinteso non si &egrave; ancora risolto

Milano, 83enne riceve 24 multe per lo scooter… che gli è stato rubato

        Il parco archeologico delle rovine di Pompei vale la pena di essere visitato almeno una volta nella vita. Questo turista &egrave; addirittura partito dall'Australia per ammirare le storiche rovine ma il viaggio gli &egrave; anche costato una denuncia. L'accusa? Essere entrato con lo scooter tra reperti e antichi sentieri. FURTI MOTO E SCOOTER IN AUMENTO: I MODELLI PI&Ugrave; RUBATI IN ITALIA Turista d'eccezione Non &egrave; ancora chiaro come il 33enne sia riuscito ad aggirare, seppur involontariamente, ogni sistema di sicurezza all'ingresso, eppure una volta riuscito ad entrare all'interno del parco ha percorso circa un chilometro e mezzo prima di essere fermato. L'uomo &egrave; stato immortalato dalle telecamere di sorveglianza mentre entrava nel parco per Porta Vesuvio oltrepassando una via esterna solitamente utilizzata dalle ditte di manutenzione. Immediatamente l'intruso &egrave; stato visto dalla squadra di vigilanza che, grazie all'aiuto dei Carabinieri, &egrave; riuscita a bloccare il folle. Alle forze dell'ordine l'australiano si &egrave; giustificando ammettendo di non essere al corrente del divieto d'ingresso per i mezzi non autorizzati. Nonostante le scuse, si &egrave; beccati una denuncia per accesso abusivo all'interno del parco archeologico. IN VESPA A VENEZIA, DOVE SI CIRCOLA SOLO A PIEDI: DASPO PER UN 19ENNE       

Il 33enne ha ammesso di non essere al corrente del divieto d'accesso per i mezzi non autorizzati

Con lo scooter per le rovine di Pompei: denunciato turista australiano

        Il fenomeno dei monopattini truccati &egrave;, purtroppo, sempre pi&ugrave; frequente. Sappiamo che la velocit&agrave; massima a cui questi mezzi possono circolare &egrave; di 20 km/h, ma c&rsquo;&egrave; chi si diverte a modificarne il motore per poter sfrecciare a velocit&agrave; incredibili, mettendo fortemente a rischio la propria vita e anche quella degli altri utenti della strada. E cos&igrave; ha fatto un 23enne italiano che &egrave; stato fermato a Briga, in Svizzera, a bordo di un monopattino truccato. Quali sono state le conseguenze? Potenza di 4.000 watt (invece che 500) Il giovane, secondo quanto riportato dagli agenti che lo hanno fermato, stava viaggiando alla velocit&agrave; che pu&ograve; avere un&rsquo;auto. Il suo mezzo, &ldquo;sapientemente&rdquo; modificato, era in grado di raggiungere addirittura i 120 km/h. Una volta fermato, al 23enne &egrave; stato sequestrato il monopattino e dalle verifiche &egrave; emerso che invece di un motore da 500 watt di potenza, questo ne aveva ben 4.000! La polizia svizzera, dopo l&rsquo;accaduto, ci ha tenuto ad avvertire che la maggior parte dei monopattini elettrici presenti sul mercato non soddisfano i requisiti di legge e vengono contrassegnati dalla scritta: "Non autorizzato al traffico pubblico". Per il giovane sono scattate denuncia e sanzione, ma poteva andare molto peggio. LASCIA L&rsquo;IMMONDIZIA PER STRADA, UN MOTOCICLISTA NON GLIELA FA PASSARE LISCIA       

A possederlo un 23enne italiano che &egrave; stato fermato e denunciato dalla polizia. La velocit&agrave; massima consentita per questi mezzi &egrave; di 20 km/h

Svizzera, sequestrato un monopattino elettrico da 120 km/h

        I vecchi metodi funzionano sempre. Sar&agrave; stato questo il pensiero di questo furbo motociclista che per beffare la Polizia ha ben pensato di usare un trucco vecchissimo, quello del nastro nero per modificare lettere e numeri della sua targa. Peccato per lui che nel 2022 &egrave; possibile risalire all'effettiva "identit&agrave;" di un veicolo attraverso approfondite analisi tecniche e verifiche parametriche sulle sequenze alfanumeriche. Cos&igrave;, dopo esser stato colto in flagrante a 152 km/h nei centri abitati, &egrave; stato individuato e multato dalla Polizia. LA POLIZIA LO BECCA A 174 KM/H TRA I TORNANTI: INSEGUIMENTO IN SARDEGNA&nbsp; Furbo ma non troppo La D era diventata una B e il numero 5 si era trasformato in un 6. Un po&rsquo; di nastro adesivo, mano ferma e il gioco &egrave; fatto. Questo motociclista aveva pensato davvero a tutto, tranne al fatto che i sistemi di videosorveglianza non possono essere completamente beffati. L&rsquo;uomo era stato pizzicato da alcuni autovelox a 152, 118 e 103 km/h nei centri abitati dell&rsquo;Alta Langa, ben oltre il limite di velocit&agrave; consentito. Attraverso le immagini delle telecamere e indagini incrociate con la collaborazione della Polizia Locale di Asti, il folle pilota &egrave; stato identificato, denunciato all&rsquo;Autorit&agrave; giudiziaria e sanzionato con multe per diverse migliaia di euro.&nbsp; BOOM CONTRAFFAZIONE, TROVATE QUATTRO FINTE VESPA A MILANO&nbsp; &nbsp;&nbsp;        

Sfrecciava a 152 km/h nei centri abitati dell'Alta Langa con lettere e i numeri della targa modificati per non essere individuato

Falsificava la targa col nastro adesivo: motociclista denunciato e sanzionato

La Sardegna &egrave; una delle mete pi&ugrave; amate dai biker italiani e non solo. Le sue strade larghe, piene di curve a filo di scogliere dalla vista mozzafiato, attirano molti motociclisti che per&ograve; spesso si dimenticano di rispettare regole e limiti. &Egrave; il caso di questo motociclista milanese che, probabilmente in vacanza con la sua Honda, &egrave; stato inseguito e denunciato per la sua guida estremamente pericolosa.&nbsp;  RITROVA LA SUA HONDA AFRICA TWIN E FA SCOPRIRE ALLA POLIZIA MAGAZZINO DEI LADRI&nbsp;  Vacanza rovinata  Sulla strada statale 125 orientale il limite massimo che pu&ograve; essere raggiunto da vetture e motocicli &egrave; di 60 km/h. Per questo, quando il motociclista &egrave; sfrecciato a ben 174 k/h in tutta tranquillit&agrave; con la sua Honda VFR 1200 il telelaser l&#39;ha immdiatamente intercettato. A quel punto la Polizia Stradale di Lanusei ha iniziato a seguirlo, intimando al 30enne di fermarsi, ma venendo completamente ignorata. Cos&igrave; &egrave; iniziato l&rsquo;inseguimento per 12 chilometri: una volta riusciti a fermarlo, gli agenti hanno scoperto che l&rsquo;uomo era anche in possesso di una patente scaduta, quindi hanno proceduto al sequestro del mezzo e alla denuncia penale.&nbsp;  IMPENNATE IN SCOOTER PER UN 21ENNE, IL PADRE LO VA A PRENDERE MA &Egrave; SENZA PATENTE&nbsp; 

L&rsquo;imprudente motociclista milanese aveva superato ben 114 km/h il limite consentito e dopo accertamenti, si &egrave; scoperto anche che era in possesso di una patente scaduta&nbsp;

La Polizia lo becca a 174 km/h tra i tornanti: inseguimento in Sardegna

        Fare affari online &egrave; sempre rischioso. Per questo motivo prima di concludere eventuali transazioni &egrave; bene assicurarsi che tutte le operazioni siano sicure e che l&rsquo;altra persona coinvolta non abbia cattive intenzioni. Tutto quello che non ha fatto un uomo in provincia di Reggio Emilia, vittima del furto di 400 euro da parte di un 53enne milanese che si era finto interessato all&rsquo;acquisto di uno scooter. Andiamo con ordine e vediamo come si sono svolti i fatti. Gli rubano la moto durante una prova: ritrovata in vendita online Denuncia per truffa La vittima aveva messo online un annuncio per vendere il suo scooter ed &egrave; stato contattato da un uomo che si &egrave; finto interessato al mezzo, offrendo addirittura 50 euro in pi&ugrave; della cifra richiesta. Non hanno stupito il proprietario n&eacute; la fretta di concludere l&rsquo;affare e nemmeno l&rsquo;insolita transazione proposta, ovvero la ricarica del conto attraverso l'utilizzo di un bancomat. Recatosi a uno sportello automatico, l&rsquo;ignaro venditore ha inserito - come richiesto - un codice fornitogli in precedenza al milanese, ma invece di ricevere sul contro la cifra pattuita si &egrave; visto sparire 400 euro. Immediatamente ha provato a chiamare l&rsquo;acquirente che, guarda caso, non &egrave; risultato pi&ugrave; raggiungibile. Resosi conto di essere stato imbrogliato, l&rsquo;uomo si &egrave; recato dai carabinieri di Sant'Ilario d&rsquo;Enza. Per fortuna, dopo una serie di indagini e verifiche, gli agente sono risaliti al 53enne milanese che si &egrave; stato identificato e si &egrave; beccato una denuncia per truffa. Denuncia il furto di MV Agusta Brutale 1000, ma era in garage       

L&rsquo;acquirente si finge interessato al mezzo e poi chiede di pagare attraverso un&rsquo;insolita transazione. Individuato, &egrave; stato denunciato dai carabinieri. Occhi sempre aperti quando si fanno acqusti online&nbsp;

Vende lo scooter ma viene truffato: spariti 400 euro dal conto

        Va bene trasmettere ai propri figli, fin da piccoli, la passione per le due ruote, ma quello che &egrave; successo a Catania &egrave; davvero troppo. Una scena davvero surreale: padre e madre a bordo di uno scooter, entrambi senza casco, con il neonato di appena un mese in mezzo ai due. A 132 km/h con limite a 60: bannato per sempre dalla Svizzera Sanzione di quasi 10mila euro La coppia di genitori &egrave; stata fermata per un controllo in viale Grimaldi, dichiarando di recarsi da una parente. Impossibile non notare il neonato, in braccio alla madre: immediata la multa e la denuncia dalla Polizia di Stato con l&rsquo;accusa di omissione di cautela nei confronti del figlio. La sanzione ammonta a 9.158 euro, cos&igrave; alta perch&eacute; frutto di varie violazioni alle norme del Codice della Strada: il padre, alla guida, non aveva conseguito la&nbsp;patente e il veicolo era omologato per un solo passeggero. Ma oltre a questo, da un controllo &egrave; emerso che lo scooter era senza&nbsp;assicurazione, radiato&nbsp;e sottoposto a sequestro amministrativo. Si sono aggiunti, infine, anche problemi &ldquo;tecnici&rdquo;: mancavano indicatore direzionale e luce posteriori, non c&rsquo;era alcuna documentazione n&eacute; targa. Pizzicato a 210 km/h in tangenziale: "Provavo la moto"        

Oltre alla denuncia per omissione di cautela nei confronti del figlio, la coppia catanese &egrave; stata sanzionata per 9.158 euro. Il mezzo era senza assicurazione, radiato e sottoposto a sequestro amministrativo e il padre alla guida senza patente

Genitori in scooter senza casco e col neonato: multati e denunciati

Il weekend di Pasqua sta per arrivare e sale la preoccupazione per quanti potranno infrangere le norme anti coronavirus varate dal Governo. Ma andiamo per gradi e cerchiamo di capire qual &egrave; la situazione &ldquo;multe e sanzioni&rdquo; di questi giorni, partendo proprio dallo scorso fine settimana.  I motociclisti possono fare a meno dei Saloni?  Ancora troppe sanzioni  Nel weekend passato le Forze dell&rsquo;Ordine hanno denunciato oltre 20mila persone. Proprio adesso che la curva del contagio sta diminuendo, &egrave; pi&ugrave; che mai da sconsiderati lasciarsi prendere dall&rsquo;impulso di uscire o farsi abbattere dal momento difficile. &Egrave; il tempo di essere forti e combattere. Certo, la bella stagione non aiuta, ma delle 20mila denunce fatte lo scorso fine settimana pi&ugrave; della met&agrave; hanno violato le misure di contenimento del coronavirus per spostamenti immotivati, anche in moto. Senza contare che ben 35 positivi al COVID-19 sono stati beccati in giro.  BMW, flessibilit&agrave; e solidariet&agrave; per affrontare il Coronavirus  Le misure da prendere  Con numeri del genere, e con l&rsquo;avvicinarsi alla possibilit&agrave; della cosiddetta fase 2, le Forze dell&rsquo;Ordine sono pi&ugrave; che mai in allerta. Il lavoro fatto finora da controlli e cittadini potrebbe essere vanificato a causa di una fetta di superficiali. Visti i dati dello scorso fine settimana, il dipartimento di pubblica sicurezza sta lavorando a un piano anti-esodo per il weekend di Pasqua. Tradizionalmente, a Pasqua non &egrave; mai bel tempo: quest&rsquo;anno sar&agrave; fortunato chi ha un giardino perch&eacute; sono previste temperature miti e sole. Appurato che la sfortuna &egrave; dalla nostra parte, ci&ograve; non significa violare i divieti del Governo per l&rsquo;emergenza coronavirus.  Stretta sui controlli  Gi&agrave; qualche giorno fa, il Viminale ha annunciato una stretta sui controlli. Qualche localit&agrave; balneare ha chiuso l&rsquo;accesso alle spiagge, alcune ordinanze hanno vietato i pranzi in casa con pi&ugrave; di cinque persone, i punti nevralgici del trasporto - stazioni autobus e treni, autostrade e tangenziali - saranno sottoposti a rigidi controlli. Il richiamo di una gita in moto, soprattutto verso il mare o in qualche area verde, &egrave; forte. Ma stare a casa oggi significa fare tutti i giri che vogliamo nel prossimo futuro. Non dobbiamo mollare proprio ora.  Da Euro4 a Euro5: l&#39;industria moto chiede una proroga 

Lo scorso fine settimana sono state registrate pi&ugrave; di 20mila denunce, oltre la met&agrave; per spostamenti immotivati, anche in moto. Le Forze dell&rsquo;Ordine aumentano i controlli per le festivit&agrave;&nbsp;

Coronavirus, ancora troppe multe: allarme per Pasqua

Premessa: i motociclisti sono tra le categorie pi&ugrave; attente al rispetto delle regole, e che quindi evitano di utilizzare la propria due ruote per uscire di casa. Certo, purtroppo una pecora nera pu&ograve; saltare fuori da un momento all&#39;altro.    DA CASA A OTRANTO PER UN CAFF&egrave;  Settimana scorsa, vi abbiamo raccontato dell&#39;endurista caduto tra i boschi dell&#39;Umbria e delle gare clandestine tra le vie di Scampia. Dalla Puglia ci arriva un altro episodio, a met&agrave; tra il clamoroso e il grottesco. Un motociclista originario di Surbo, comune in provincia di Lecce, con domicilio proprio nella maggiore citt&agrave; del Salento, ha deciso di andare a prendersi un buon caff&egrave; nientemeno che ad Otranto, e per farlo ha preso la sua motocicletta.  I CONTROLLI DEGLI AGENTI E LA DENUNCIA  Il 52enne &egrave; stato per&ograve; fermato dalle forze dell&#39;ordine nell&#39;ambito dei controlli sempre pi&ugrave; stringenti riguardo la circolazione di auto e moto. Durante il blocco, avvenuto nella zona dei Laghi Alimini, il motociclista avrebbe raccontato agli agenti l&#39;incredibile motivazione, affermando che in quel momento stava per&ograve; tornando a casa perch&eacute; tutte le attivit&agrave; commerciali erano chiuse. Naturalmente, il protagonista della vicenda &egrave; stato denunciato.  Ne approfittiamo per ribadirvi di non emulare tali gesti, e di uscire di casa solo per esigenze di lavoro, salute o necessit&agrave;.  Coronavirus: andare in moto solo se necessario e da soli 

L&#39;episodio &egrave; avvenuto in Puglia, nella zona dei Laghi Alimini: un motociclista si era recato a Otranto per andare al bar ma &egrave; stato intercettato dalle forze dell&#39;ordine

Da Lecce a Otranto in moto &quot;per un caff&egrave;&quot;, ma gli va male

        Ancora troppi furbetti che violano il decreto anti coronavirus, anche se sono in molti a rispettare le regole e i dati sul traffico lo dimostrano. Ma tornando ai primi, qual &egrave;&nbsp;motivo pi&ugrave; frequente? Trovarsi fuori casa senza una ragione valida. I controlli dei carabinieri e della polizia si fanno sempre pi&ugrave; stringenti: chi viene beccato perch&eacute; va a trovare un amico, chi in gruppo per fare sport al parco e chi, invece, rilascia autocertificazioni dubbiose e, dopo un accertamento, viene subito denunciato per false dichiarazioni a pubblico ufficiale. E allora fioccano le multe. Anche la moto diventa una scusa Alcuni episodi strappano, inevitabilmente, un sorriso. Come quel ragazzo a Cairo Montenotte, paesino di 12mila abitanti in provincia di Savona, che ha violato le misure disposte dal Governo per contrastare il diffondersi del coronavirus andando a lavare la sua moto da cross. Il ventenne &egrave; stato, infatti, sorpreso e poi denunciato mentre si trovava in un lavaggio pubblico. &Egrave; vero che la moto &egrave; come la fidanzata, necessita di cure e attenzioni, ma visti i tempi che corrono sarebbe meglio evitare i luoghi pubblici per un po&rsquo;. E, per chi ne ha la possibilit&agrave;, lavare la propria moto in giardino, o in cortile. Qualche soluzione si trova sempre e soprattutto si evitano multe e denunce. Milano, parcheggi gratuiti per tutti e ZTL libere       

Un ventenne della provincia di Savona &egrave; stato sorpreso dalle Forze dell&rsquo;Ordine mentre puliva la sua moto da cross, violando cos&igrave; le regole disposte dal Governo

Coronavirus, lava la moto al lavaggio pubblico: denunciato

Le notizie si diffondono in fretta, soprattutto se c&rsquo;&egrave; qualcosa di cui approfittare. Cos&igrave; succede che, a causa di un guasto alle pompe di una stazione di rifornimento, scatti l&rsquo;assalto famelico di massa per accaparrarsi il pieno gratis. La notizia giunge dal Bresciano, dove i carabinieri hanno denunciato 35 persone con l&rsquo;accusa di truffa ai danni di un benzinaio.  2.300 EURO DI DANNI  I carabinieri hanno ricostruito la vicenda servendosi delle telecamere di sorveglianza installate nella stazione di servizio. Alcuni automobilisti, accortisi del malfunzionamento delle pompe, avevano allertato amici e parenti per sfruttare la situazione e fare benzina gratis: il totale dei litri erogati &egrave; di 1.500, per un danno di circa 2.300 euro. Un vero e proprio sciacallaggio, che non rimarr&agrave; impunito e che purtroppo testimonia una pessima abitudine di pensiero.  Coronavirus: cala il prezzo del petrolio, non (ancora) la benzina 

Nel Bresciano le telecamere di sicurezza hanno beccato 35 persone che avevano approfittato di un malfunzionamento in una stazione di rifornimento. I carabinieri hanno individuato i colpevoli, il danno &egrave; di 2.300 euro&nbsp;

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