Harley-Davidson sta sviluppando un turbocompressore per le sue bicilindriche. &Eacute; quanto emerge dai brevetti depositati dalla Casa di Milwaukee e svelati dai colleghi di Cycle World.  Harley-Davidson, nel 2021 arriva anche Revival  EPPUR SI MUOVE    Il compressore andrebbe montato sopra il cambio, dietro ai cilindri. Ad azionarlo, una cinghia esterna connessa all&#39;albero motore. Tale cinghia necessita ovviamente della tensione corretta per poter essere ben collegata al motore.&nbsp;Per non rischiare eventuali anomalie al tensionamento, Harley-Davidson propone una soluzione inusuale, ovvero montare il turbocompressore sopra due binari, e delle molle posizionate nella parte anteriore permettono&nbsp;al dispositivo di muoversi avanti o&nbsp;indietro garantendo in automatico la tensione ottimale.    QUANTO AUMENTA LA POTENZA?  Il movimento dell&#39;unit&agrave; - di contro -&nbsp; pone un&#39;altra problematica: come mantenere i condotti di aspirazione attaccati al filtro dell&#39;aria? Da Milwaukee scelgono di rimediare con tubazioni rigide con manicotti, soluzione che dovrebbe offrire una durata ed una resa maggiore rispetto ai classici soffietti, con i condotti che si allungano o accorciano grazie alle sezioni scorrevoli. L&#39;aumento di potenza generato dall&#39;inserimento del turbocompressore potrebbe attestarsi intorno ai 15 cavalli.  PRODOTTO IN SERIE O ACCESSORIO?  In realt&agrave; c&#39;&egrave; ancora incertezza dal punto di vista commerciale: questo compressore turbo sar&agrave; inserito nella produzione di serie dei suoi V-twin o sar&agrave; venduto aftermarket come accessorio speciale? Staremo a vedere.  Vendite Harley Davidson: registrato un calo del 17,4% nel 2020 

I brevetti depositati dalla Casa di Milwaukee mostrano una nuova unit&agrave; da sviluppare secondo alcune soluzioni meccaniche innovative

Harley-Davidson, un turbocompressore per i V-twin

Sabato 29 giugno, il Motoclub Trieste ha ospitato la giornata finale del Rally annuale FIVA (Federation Internationale des V&eacute;hicules Anciens). Oltre 130 i partecipanti: una parata di motocicli storici d&rsquo;eccellenza perfettamente circolanti provenienti da ogni angolo del pianeta. La rumorosa carovana &egrave; giunta dalla Croazia e, dopo aver attraversato la Slovenia, &egrave; stata accolta al confine italiano da Carabinieri e Polizia Stradale che per l&rsquo;occasione hanno fatto sfoggio di vestiario e mezzi d&rsquo;epoca e accompagnato i partecipanti fino a Piazza Unit&agrave; d&rsquo;Italia, dove ha riceverli c&rsquo;erano altre centinaia di moto storiche tirate a lucido e provenienti da ogni dove.    DUE COMPRESSOR DEL 1939 - Per molti appassionati &egrave; stata l&rsquo;occasione per vedere dei mezzi rari e di prestigio perfettamente funzionanti in una cornice esclusiva posizionata a pochi passi dal mare. Per l&rsquo;occasione le maestranze BMW, presenti a Trieste per un altro importante evento, hanno posizionato su un palco in mezzo alla piazza le uniche due inestimabili BMW Compressor esistenti al mondo (una appartenente al marchio dell&rsquo;elica e una appartenente ad una collezione privata). La due moto sono arrivate al primo e secondo posto al TT dell&rsquo;isola di Man nel 1939, esattamente ottant&rsquo;anni fa, ed era da allora che non venivano esposte assieme.    GARA IN SALITA - L&rsquo;eccezionale&nbsp; giornata &egrave; stata anche l&rsquo;occasione per la presentazione del libro di Franco Damiani di Vergada &ldquo;La Trieste-Opicina Motociclistica&rdquo; che narra la storia della velocissima gara in salita disputata fino al 1971. Alle 14 tre biplani della 1&deg; guerra mondiale hanno sorvolato la piazza triestina con tanto di fumo tricolore, poi le oltre 250 moto storiche presenti hanno sfilato sulla decina di km della gara in salita, fino al traguardo a Poggioreale, dove a tutti sono stati offerti prodotti enogastronomici locali.&nbsp; 

A Trieste, nell&rsquo;esclusivit&agrave; di Piazza Unit&agrave; d&rsquo;Italia, ha avuto luogo un salotto motociclistico di altissimo livello &nbsp;

Rally Fiva 2019: il raduno d&#39;epoca &egrave; un successo

Il suo nome &egrave; Benelli TNT Compressor, e il prototipo &egrave; nato dal know-how dei tecnici della Evotech. L&rsquo;equipe si &egrave; concentrata soprattutto sulla parte meccanica e ciclistica, studiando accuratamente ingombri e posizionamento del compressore. Ma montare una sovralimentazione e farla lavorare bene non &egrave; cosa semplice.  OLTRE A REALIZZARE un sistema di lubrificazione dotato di un piccolo radiatore dedicato al compressore, &egrave; stato necessario realizzare una conduttura che covogli l&rsquo;aria nel nuovo airbox pressurizzato realizzato in carbonio con base in alluminio dal pieno. La gestione dell&rsquo;elettronica &egrave; affidata ad un vero cervello elettronico che, supportato dai vari sensori, comanda e controlla accensione, iniezione, sovralimentazione, controllo di trazione, erogazione della coppia e cambio elettronico.  IL TUTTO &Egrave; RISCONTRABILE SUL PONTE DI COMANDO grazie ad uno schermo multifunzione che attraverso due pulsantiere permette di acquisire dati e impostare i parametri. E&rsquo; stato necessario montare anche una pompa benzina racing Yoshimura , alberi a camme modificati, kit frizione a secco, scarichi artigianali Virex e radiatori realizzati su disegno. La girante del compressore pu&ograve; raggiungere i 160.000 giri/min, e il settaggio attuale &egrave; stato impostato per sviluppare 202 CV a 10.000 giri, con una coppia massima di 156,91 Nm a 9.800 giri.  A SOSTENERE UN MOTORE COS&Igrave; SOFISTICATO e potente c&rsquo;&egrave; una ciclistica all&rsquo;altezza. La parte tubolare del telaio in alluminio &ndash; cos&igrave; come il forcellone &ndash; sono quelli pi&ugrave; leggeri previsti per la Tornado Limited Edition, mentre la forcella rovesciata &egrave; una Ohlins con steli da 43 mm, e dietro lavora un monoammortizzatore Mupo AB1. Le pompe radiali al manubrio e le pinze anteriori sono Brembo. I 3 dischi sono prodotti dalla Alth, su specifica. Per finire, vanno segnalati i leggerissimi cerchi OZ in magnesio. A tutto questo va aggiunto una profusione infinita di parti in ergal dal pieno, che fermano l&rsquo;ago della bilancia a soli 187 kg in ordine di marcia.  A RENDERE LA MOTO SINUOSA E BELLISSIMA ci ha pensato l&rsquo;artista sardo Giordano Loi che, nell&rsquo;arco di tre mesi, ha cucito addosso alla moto una linea invidiabile e curata maniacalmente fin nel pi&ugrave; piccolo dettaglio. Tutte la parti sono state disegnate, modellate e realizzate artigianalmente da Loi nel suo garage in Sardegna e sono tutt&rsquo;ora a livello di prototipo, ma se ci sar&agrave; l&rsquo;interesse auspicabile si passer&agrave; a realizzare i calchi per riprodurre i pezzi in piccola serie. 

TNT, una sigla azzeccata per la tricilindrica Benelli che in questo caso &egrave; messa letteralmente &ldquo;sotto pressione&rdquo;

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Benelli TNT Compressor, dinamite pura!

Benelli TNT Compressor dinamite pura, le foto