        In pochi anni, il gruppo italiano FIVE (Fabbrica Italiana Veicoli Elettrici) ha conquistato la mobilit&agrave; elettrica ed ecologica con i marchi Italwin e Wayel. L&rsquo;obiettivo &egrave; sempre stato quello di rilocalizzare la produzione di biciclette e ciclomotori elettrici dalla Cina all&rsquo;Italia, seguendo i principi della logica ZEB (Zero Energy Building). In virt&ugrave; di questi scopi, FIVE ha deciso di unirsi al Consorzio SBMC come produttore di batterie, per espandere la produzione di batterie non solo per i propri marchi ma anche per collaborazioni OEM di motocicli. Accelerare la diffusione dei veicoli elettrici &ldquo;Siamo molto orgogliosi &ndash; dice Fabio Giatti, CEO di FIVE &ndash; di far parte del Consorzio SBMC. In 4 anni abbiamo prodotto pi&ugrave; di 15.000 batterie per le nostre bici elettriche. Abbiamo deciso di espandere la nostra attivit&agrave; come produttori di batterie per motocicli elettrici&rdquo;. Il Consorzio SBMC, infatti, &egrave; stato avviato dai leader mondiali dell&rsquo;industria motociclistica e dei ciclomotori (che al momento conta AVL, Ciklo, FIVE, Forsee Power, Hioki, Honda, Hyba, JAMA, Kawasaki, KTM, KYMCO, Niu, Piaggio, Polaris, Roki, Samsung, Sinbon, Sumitomo Electric, Suzuki, Swobbee, Vitesco, VeNetWork, Yamaha) per accelerare la diffusione dei veicoli elettrici. Tra gli obiettivi finali c&rsquo;&egrave; il promuovere la standardizzazione a livello industriale delle batterie intercambiabili e dei sistemi di scambio batterie, oltre alle infrastrutture per l&rsquo;uso comune di tali sistemi, garantendo che i motocicli e i ciclomotori possano continuare a giocare un ruolo chiave nella mobilit&agrave; futura. &ldquo;Creare uno standard per le batterie, condiviso dalla maggior parte dei marchi di motocicli, &egrave; l&rsquo;unico modo per far s&igrave; che i clienti si fidino di pi&ugrave; dei motocicli elettrici &ndash; continua Fabio Giatti &ndash; ottenendo una maggiore sicurezza e garanzia di durata dei veicoli&rdquo;. YAMAHA TRITOWN, TRE RUOTE ELETTRICO CHE SI GUIDA IN PIEDI PRESTO SU STRADA       

Il gruppo italiano di mobilit&agrave; elettrica fa il suo ingresso nel SBMC, per promuovere il battery swap

FIVE entra nel consorzio batterie intercambiabili motocicli

        L&rsquo;attesa era tutto per il nuovo scooter elettrico Yamaha E01. Gli indizi erano evidenti, d&rsquo;altronde, tra teaser e segnali social. Contro ogni aspettativa, invece, la Casa di Iwata ha sorpreso tutti presentando un altro modello (sempre di scooter elettrico si parla, comunque): EMF, disponibile per adesso solo per il mercato di Taiwan, nato dalla collaborazione dell&rsquo;azienda con Gogoro, il pi&ugrave; importante produttore di due ruote elettriche del Paese che sta rapidamente portando i suoi prodotti in tutto il mondo. Battery swap La partnership tra le due aziende non &egrave; una novit&agrave;. In passato, infatti, avevano collaborato per la produzione dello scooter EC 05. Con EMF, Yamaha pu&ograve; sfruttare sia le batterie intercambiabili di Gogoro ma anche la vasta reste di stazioni di ricarica in tutto il Paese dove i conducenti possono lasciare la batteria scarica e prenderne una carica al 100% (il sistema di&nbsp;battery swap, che ammortizza i tempi di ricarica, e che a Taiwan ha avuto molto successo). Le caratteristiche di Yamaha EMF Restando in tema di batterie, quelle del nuovo scooter Yamaha sono intercambiabili e alimentano un motore centrale da 7,6 kW che pu&ograve; accelerare da 0 a 50 km/h in meno di 3,5 secondi (paragonabile a un 125cc). La velocit&agrave; massima, invece, dovrebbe raggiungere i 100 km/h. Un modello veloce, quindi, nonostante le piccole dimensioni, le ruote sono da 10&rdquo;, con un peso di 114 kg (comprese le batterie). Lo stile &egrave; moderno, con linee aggressive tipiche Yamaha, che ben si sposano con le caratteristiche specifiche dello scooter. EMF &egrave; poi dotato di un sistema con due dischi con frenata CBS e ha dalla sua anche una buona dose di tecnologia: dalla scheda NFC per l&rsquo;avviamento (niente chiave tradizionale quindi) alla strumentazione digitale a Led, cos&igrave; come le luci. &Egrave; disponibile in varie colorazioni: blu, verde scuro e nero. Il prezzo di lancio parte, facendo una serie di conversioni, da poco meno di 3.200 euro. SCOOTER: LE NOVIT&Agrave; DA TENERE SOTT'OCCHIO NEL 2022       

Disponibile per ora solo per il mercato di Taiwan, &egrave; nato dalla collaborazione con Gogoro per usufruire delle sue numerose stazioni di ricarica del Paese

Yamaha EMF, e-scooter con batterie intercambiabili

        Dopo che diversi grandi nomi del settore automotive &ndash; Honda, KTM, Yamaha e Piaggio &ndash; hanno dato il via al primo Consorzio per le Batterie Intercambiabili, accordo strategico che potrebbe rivelarsi davvero fondamentale per le successive generazioni di moto elettriche, ecco che gli stessi hanno raggiunto un nuovo accordo per favorire la condivisione e l&rsquo;utilizzo di motocicli elettrici in Giappone. Consorzio delle Batterie Intercambiabili: &egrave; una rivoluzione giusta? SENSIBILIZZARE IL SOL LEVANTE Stando a quanto riferito anche dalla stessa Honda, l&rsquo;obiettivo ora &egrave; di far crescere il mercato dei motocicli elettrici nel paese del Sol Levante. Il Consorzio, infatti, supporta da pi&ugrave; di un anno il progetto &ldquo;e-Yan OSAKA&rdquo;, sviluppato dal Comitato Motociclistico della JAMA - di cui fanno parte Honda, Kawasaki, Suzuki e Yamaha -, la Prefettura e l&rsquo;Universit&agrave; di Osaka. Progetto che ha come proposito quello di sensibilizzare l&rsquo;utilizzo di motocicli elettrici ecosostenibili. &ldquo;Sono grato a tutti gli associati del Consorzio e della JASO per la loro comprensione e il loro supporto&rdquo;, ha dichiarato Noriaki Abe, Segretario rappresentativo del Consorzio e Direttore Generale Divisione Moto di Honda. &ldquo;Continueremo a collaborare per costruire un sistema che permetta l&rsquo;utilizzo condiviso di batterie tra i Produttori, d&rsquo;accordo con gli obiettivi del Consorzio, mantenendo al contempo la competizione volta alla produzione di veicoli belli, accattivanti e che soddisfino le esigenze dei consumatori&rdquo;. Triumph TE-1: produzione vicina per l'elettrica inglese       

Dopo il patto strategico tra Honda, KTM, Yamaha e Piaggio ora si punta a far crescere il mercato dei motocicli elettrici nel paese del Sol Levante

Batterie Intercambiabili: un primo accordo per il Giappone

Con lo sviluppo dell&#39;elettrico lo scenario a cui siamo abituati potrebbe cambiare. Il motociclismo sta entrando in una nuova era in cui non si parla pi&ugrave; &quot;solo&quot; di prestazioni, ma di sostenibilit&agrave;, di economia circolare, e di standardizzazione dei componenti e di cooperazione tra aziende rivali. Il cambiamento arriva a ruota di quello che sta investendo il settore principale per i trasporti che &egrave; quello automobilistico, ma se si allarga lo sguardo non ci vuole molto a capire che riguarda tutto ci&ograve; che serve per spostarsi e non solo, anche le nostre abitudini e stili di vita. Ci&ograve; che stiamo vedendo nel settore moto per certi versi &egrave; gi&agrave; avvenuto anche nelle bici con il boom delle e-bike. Ed &egrave; proprio da queste che probabilmente il settore della moto sta traendo maggiore ispirazione, anche se, in fondo, non &egrave; poi cos&igrave; diverso da quanto avvenne agli albori della motorizzazione quando il motore De Dion-Bouton veniva acquistato da produttori di bici e inserito nei loro telai per creare le prime motociclette.  Rivali uniti per sopravvivere  La nascita di un Consorzio delle Batterie Intercambiabili a cui hanno aderito per il momento Honda, KTM, Yamaha e Piaggio ma che potrebbe vedere presto partecipare anche altre aziende (in primis Suzuki e Kawasaki che con Honda e Yamaha hanno gi&agrave; fatto un accordo analogo in Giappone ndr) si muove in questa direzione. Se ai tempi di De Dion era il motore che necessitava di essere standardizzato in quanto l&#39;elemento pi&ugrave; complesso e delicato della trasformazione in atto, ora quel punto nevralgico si chiama batteria. Leggere questa uguaglianza o per meglio dire standardizzazione come una tregua tra rivali che puntano per prima cosa a non soccombere &egrave; una visione eccessivamente limitata, perch&eacute; in realt&agrave; &egrave; un&#39;operazione che getta le basi per un miglioramento diffuso che una singola azienda non potrebbe mai affrontare, perlomeno non nei tempi rapidi che la crisi climatica e gli accordi di Parigi impongono. Ed &egrave; un processo che &egrave; gi&agrave; in atto da tempo: pensiamo a quanti componenti gi&agrave; oggi sono condivisi, dalla ciclistica all&#39;elettronica. Creare un consorzio significa non cedere tutto, oneri ed onori, ad un unico fornitore che potrebbe poi dirottare il mercato a proprio piacimento, ma dare a pi&ugrave; fornitori la stessa lista di requisiti da rispettare. Pensiamo a quando eravamo ragazzini e i nostri mezzi erano dei modellini a batterie. Chi scrive, ad esempio, in tenera et&agrave; si dilettava con le Mini 4Wd e ci si passava l&#39;un l&#39;altro le pile stilo con disinvoltura.  Ci scambieremo le batterie tra noi?  Non sar&agrave; cos&igrave; facile come con le piccole stilo, ma concettualmente non &egrave; molto diverso. Facciamo un piccolo sforzo di fantasia (e per molti non solo di quella...) e vediamoci fra qualche anno chi con una KTM, chi con una Honda, chi con una Yamaha o un&#39;Aprilia. Moto diverse tra loro, con caratteristiche diverse che ce le hanno fatte scegliere, ma con alcuni elementi comuni, uno dei quali pi&ugrave; evidente degli altri: la batteria. Non necessariamente realizzata dallo stesso produttore, ma tutte con gli stessi requisiti tanto da poter essere interscambiabili. Non ci riferiamo soltanto al &quot;battery swap&quot; ovvero la sostituzione al volo che &egrave; una via di certo praticabile per i mezzi leggeri come dimostrato da Gogoro e da Kymco, ma non per moto a lunga percorrenza perlomeno allo stato attuale della tecnologia delle batterie. Ma ipotizziamo una sostituzione per un guasto o nel caso volessimo estendere il range della nostra moto: ecco sar&agrave; pi&ugrave; facile farlo e di conseguenza anche pi&ugrave; economico.  Avremo moto tutte uguali?  Uno dei primi timori, da viscerali appassionati quali siamo, &egrave; quello di ritrovarsi quel giorno sul Passo con moto diverse per lo stemma appiccicato ma in fondo identiche. Non sar&agrave; cos&igrave;, anche se il gi&agrave; elevato numero di parti standardizzate andr&agrave; inevitabilmente aumentando. Le aziende sapranno mantenere una propria identit&agrave; e anzi sar&agrave; proprio qui che si giocheranno la partita. Non soltanto un&#39;identit&agrave; stilistica, pi&ugrave; che mai importante, ma anche nella guida e nella gestione di tutto il sistema moto. Con la transizione elettrica diventa fondamentale l&#39;efficienza del veicolo, perci&ograve; lo sviluppo del software e dell&#39;aerodinamica diventano nodali per fare la differenza perch&eacute; la sfida sar&agrave; fare moto che vanno meglio - non solo &quot;di pi&ugrave;&quot; - e pi&ugrave; a lungo con la stessa batteria. Quanto al motore, anche qui la discussione si apre. Il motore elettrico di per s&eacute; non ha un carattere e sar&agrave; la capacit&agrave; degli ingegneri a progettare il suo comportamento, a disegnare una curva di coppia da bicilindrico a V o da quattro in linea. E il bello &egrave; che con buone probabilit&agrave; non dovremo scegliere al momento dell&#39;acquisto, ma in ogni momento che vogliamo.  La direzione giusta  Al di l&agrave; di questi aspetti, la nascita di un Consorzio per le Batterie Intercambiabili si muove nella direzione che dobbiamo necessariamente tutti prendere che &egrave; quella di un impatto sempre minore sulle risorse del nostro pianeta. E volenti o nolenti questa &egrave; l&#39;unica cosa che conta davvero.  Energica: l&#39;intelligenza artificiale monta in sella 

Analizziamo assieme perch&eacute; le case motociclistiche stanno facendo fronte comune per la standardizzazione delle batterie e cosa dobbiamo aspettarci

Consorzio delle Batterie Intercambiabili: &egrave; una rivoluzione giusta?

Quattro grandi nomi del nostro settore si uniscono per il bene comune. Che per questo si intenda quello dettato dalle sempre pi&ugrave; stringenti esigenze ambientali, con una crisi climatica che non pu&ograve; pi&ugrave; essere nascosta sotto al tappeto come mostrato anche recentemente dallo studio di Harvard di cui vi abbiamo parlato, o pi&ugrave; semplicemente si intenda quello della propria sopravvivenza e prosperit&agrave; industriale, l&#39;accordo di cui vi diamo notizia potrebbe rivelarsi di grande importanza strategica per i prossimi anni.  Con la propulsione elettrica le aziende costruttrici si trovano a dover fronteggiare una sfida senza precedenti e a dover trovare soluzioni efficaci in tempi rapidi. Honda, KTM, Yamaha e Piaggio hanno in questi anni sperimentato e fatto ricerca, ma si trovano di fronte all&#39;esigenza di dover accelerare per trovare una risposta a molteplici questioni e se questa &egrave; condivisa &egrave; tutto di guadagnato per tutti, per chi produce e per chi poi utilizza il prodotto. I quattro costruttori hanno firmato in queste ore una lettera d&#39;intenti per la creazione di un Consorzio di Batterie Intercambiabili per motocicli e veicoli elettrici leggeri. Nei rispettivi comunicati sottolineano una visione condivisa per rispondere sia alle riserve del mercato su tempi di ricarica e autonomia, sia alle problematiche relative all&#39;intero ciclo di vita di un prodotto complesso e nodale come le batterie.  La disponibilit&agrave; di un sistema standardizzato di batterie intercambiabili pu&ograve; promuovere l&#39;uso di veicoli elettrici leggeri e contribuire alla gestione di un ciclo di vita nel modo pi&ugrave; sostenibile programmando il riutilizzo e il riciclo. Non solo: pu&ograve; accelerare questo processo, fornire a tutti i costruttori gli stessi &quot;ingredienti&quot; e all&#39;utenza maggiori garanzie.  Un Consorzio aperto anche alle altre aziende  Il primo obiettivo del Consorzio sar&agrave; definire gli standard tecnici del sistema di batterie intercambiabili per veicoli appartenenti alla categoria &quot;L&quot;, ovvero motocicli, ciclomotori, tricicli e quadricicli, lavorando con tutte le aziende interessate ed enti preposti sia su piano nazionale, sia europeo, sia globale. Le attivit&agrave; del Consorzio inizieranno ufficialmente a maggio 2021 e i quattro fondatori incoraggiano tutte le aziende interessate ad aderire per arricchirne le competenze del Consorzio.  Non si tratta dunque di un accordo segreto, di un cartello, ma di un nuovo e pi&ugrave; responsabile modo di fare impresa.  &quot;Le batterie intercambiabili sono una soluzione promettente&quot; - ha commentato Noriaki Abe, Managing Officer, Motorcycle Operations, Honda Motor&nbsp;- &quot;Considerando i vantaggi per i clienti, la standardizzazione di batterie intercambiabili e l&rsquo;ampia adozione di sistemi a batteria sono vitali, ed &egrave; per questo motivo che i quattro costruttori membri hanno concordato la creazione del Consorzio. Honda vede il miglioramento dell&rsquo;ambiente di utilizzo dei clienti come un&rsquo;area per esplorare le possibilit&agrave; di cooperazione con altri costruttori, allo stesso tempo creando per i clienti prodotti e servizi migliori per mezzo della competizione con gli altri costruttori. Honda lavorer&agrave; duro su entrambi i fronti per essere il costruttore scelto per la mobilit&agrave; dei clienti.&rdquo;  &quot;La sostenibilit&agrave; &egrave; uno dei fattori chiave per il futuro della mobilit&agrave; - ha ribadito Stefan Pierer, CEO di KTM AG - &quot;e l&#39;elettrificazione giocher&agrave; un ruolo importante nel raggiungimento di questo obiettivo. Per le due ruote a motore sono ancora evidenti i vincoli delle trasmissioni elettriche in termini di autonomia, tempo di ricarica e costo iniziale. Per superare queste sfide e fornire una migliore esperienza al cliente, un sistema di batterie sostituibili basato su standard tecnici internazionali diventer&agrave; una soluzione praticabile. Considerando l&#39;intero ciclo di vita, un&#39;applicazione diffusa di batterie conformi a uno standard comune supporter&agrave; l&#39;uso secondario e l&#39;economia circolare. Siamo lieti di far parte del Consorzio mentre ci sforziamo di raggiungere i nostri obiettivi nel settore della mobilit&agrave; elettrica&quot;.  Che sia stato fatto un primo passo verso il bene comune? Noi ce lo auguriamo. 

Honda, KTM, Yamaha e Piaggio siglano un accordo strategico che potrebbe rivelarsi fondamentale per la prossima generazione di moto elettriche e aprono la porta agli altri

5 risultati per 'batterie intercambiabili'

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Consorzio delle Batterie Intercambiabili: è una rivoluzione giusta?

Nasce il Consorzio per le Batterie Intercambiabili