Quando vuole toccare le corde giuste, Yamaha sa sempre colpire nel segno. Abbiamo avuto un piccolo assaggio di questa novit&agrave; all&#39;ultimo Goodwood Festival of Speed con la presentazione del concept XSR 900 DB40 che riprende le stesse identiche carene della moto che vediamo ora in versione definitiva. Si tratta della XSR 900 GP, dove queste ultime lettere sono fondamentali per identificare di cosa si tratta: un tributo alle moto da GP degli anni &#39;80 e &#39;90, ma anche alle supersportive dotate di telaio Deltabox.  Per chi amava gli anni &#39;80    In effetti questa XSR carenata non fa altro che celebrare la storia lunga 40 anni del telaio che ha regalato 6 titoli mondiali ai Tre Diapason e una serie di moto sportive stradali a dir poco leggendarie, dalle prime FZR e TZR alle pi&ugrave; prestazionali R1. Deltabox non &egrave; altro che il modo di Yamaha di interpretare il doppio trave in alluminio e non c&#39;&egrave; modo migliore di celebrare se non con una moto che ha un vibe anni &#39;80 cos&igrave; esagerato da poter rubare i cuori di molti motociclisti.  La mezza carena &egrave; la parte pi&ugrave; distintiva della moto, con spigoli vivi, un plexy a semibolla e i piccoli proiettori a LED nascosti, quasi posticci, che lasciano la parte da protagonista alla grossa tabella portanumero gialla, sulla quale ogni utente potr&agrave; mettere il numero che preferisce.  IL MITO DI EDDIE    Sappiamo gi&agrave; che molti metteranno il numero 1 o 2 che era di Eddie Lawson, perch&egrave; la colorazione rosso/bianca riprende lo schema grafica delle carene Marlboro che hanno reso il pilota di Upland (vinvcitore con Iwata di 3 titoli mondiali) famoso nel mondo, ma alla guida nelle immagini vediamo l&#39;altro mito, Wayne Rainey campione dal &#39;90 al &#39;93 con la YZR pi&ugrave; evoluta. C&#39;&egrave; anche un nuovo manubrio clip forged (non troppo sacrificato ma adatto alla strada) sovrastato da una nuova strumentazione TFT da 5&quot; e un codino monoposto che copre la sella del passeggero, per un look race replica che funziona davvero, forse anche pi&ugrave; di quello della XSR standard.  Tecnicamente &egrave; una XSR a tutti gli effetti, ma al motore CP3 da 890 cc e all&#39;elettronica con IMU si affianca un telaio dalla rigidit&agrave; rivista e ottimizzata assieme a sospensioni KYB completamente regolabili di livello superiore, sia per la forcella che per il mono posteriore. A questi si uniscono i nuovi Cerchi SpinForged di Yamaha con Bridgestone Battlax Hypersport S23 di primo equipaggiamento. Il risultato lascia a bocca aperta, sembra una special a tutti gli effetti, ma arriver&agrave; nelle concessionarie a partire da aprile 2024 in colorazione replica Marlboro &quot;Legend Red&quot; o in &quot;Power Grey&quot;&nbsp;    &nbsp; 

A Iwata sanno come deliziare i nostalgici degli anni d&#39;oro del Motomondiale, e questa nuova versione speciale della XSR &egrave; dedicata a loro, con carena completa e livrea Marlboro

Yamaha, il mito di Eddie Lawson nella XSR 900 GP

Mentre si aspetta di capire se la versione &quot;GP&quot; della Yamaha XSR900 si vedr&agrave; o meno, arrivano 2 kit di conversione &ndash; per il solo marchio Yamaha &ndash; per l&#39;attuale XSR900. Ad offrirlo &egrave; il fornitore di accessori giapponesi Y&#39;S Great. Il costo oscilla dai 750 ai 1.600 euro pi&ugrave; o meno, e grazie a questa possibilit&agrave; si pu&ograve; vedere trasformata la propria moto in una special. Scopriamo nel dettaglio i kit.  I kit per la XSR900    Il primo kit &egrave; lo Sport Blood Line, e nasce per rievocare la YZR 500 del 1975, con cui Giacomo Agostini vinse il&nbsp;titolo mondiale. Le componenti di conversione sono gialle, rosse e bianche e si pu&ograve; osservare il vecchio logo Yamaha. Nel kit troviamo un nuovo serbatoio, un nuovo parafango anteriore, una cover per la sella del passeggero, due fianchetti laterali e un cupolino tondo che integra il faro. Per completare la &ldquo;metamorfosi&rdquo; della XSR900 si impiegheranno circa due ore e mezza. Il kit verr&agrave; messo in vendita da giugno 2023.  Passiamo al secondo, grazie al quale la moto avr&agrave; un aspetto pi&ugrave; slanciato e con colorazione &quot;Blu&quot; Yamaha. Ci sar&agrave; sempre un cupolino tondo con faro centrale della stessa foggia e una cover nera. In questo caso per&ograve; mancano invece i fianchetti laterali, ma sono comunque disponibili nei colori nero e blu. Ancora non si &egrave; parlato di mercato europeo, ma essendo elementi ufficiali Yamaha appare lecito attendersi&nbsp;un arrivo anche in Italia.    YAMAHA ITALIA RAFFORZA IL SUO TEAM DIRIGENZIALE CON TRE NUOVE NOMINE 

Il produttore&nbsp;di accessori Y&#39;S Great d&agrave; la possibilit&agrave; di una estetica che si ispira alle mitiche 500 di Iwata del 1975

Yamaha XSR900, dal Giappone due kit in onore della YZR del &#39;75

Rispetto alla MT-09, da cui deriva, la Yamaha XSR900 pesca a piene mani dalle suggestioni del passato, reinterpretandole in chiave moderna. A partire dal vigoroso motore tricilindrico, garanzia di emozioni motociclistiche su ogni percorso. In questo video vi raccontiamo come va l&#39;ultima versione 2022.  COM&#39;&egrave; FATTA la YAMAHA XSR900     Il telaio della haritage di Iwata richiama il glorioso schema lanciato negli anni &#39;80: il Delabox di nuova generazione &egrave; un bel mix di moderno che si fonde con quel gusto classico di cui la XRS900 fa sfoggio. La rigidit&agrave; complessiva della moto, grazie anche al diverso fissaggio del forcellone (pi&ugrave; lungo di 55 mm) ed un cannotto posizionato 30 mm pi&ugrave; in basso del modello precedente, dovrebbe essere migliorata a vantaggio della precisione di guida.  Componenti di alta qualit&agrave; sulla&nbsp;XSR900&nbsp;le troviamo nella nuova pompa radiale Brembo, nei doppi dischi da 298 mm e nella&nbsp;forcella KYB USD completamente regolabile, oltre alla&nbsp;sospensione posteriore sempre KYB che lavora grazie alla interposizione di leveraggi.&nbsp;Continuando sulla parte ciclistica nuovi sono anche i cerchi realizzati con la tacnologia SpinForging di Yamaha, pi&ugrave; leggeri di 700 g rispetto a prima&nbsp; e che portano un miglioramento dell&#39;11% del momento inerziale.&nbsp;Pi&ugrave; morbida nell&#39;azionamento sar&agrave; la frizione dotata di sistema di anti-salltellamento.  Il tre cilindri Yamaha aumenta di 43 cc rispetto al precdente. Inoltre pistoni pi&ugrave; leggeri contribuiscono, seppure in minima parte, a ridurre il peso del motore (scarico escluso) di 300 rispetto al passato, e queste modifche consentono un&nbsp;aumento di potenza&nbsp;di 4 CV con l&#39;ago della cavalleria che si attesta ora&nbsp; a&nbsp;87,5 kW (119 CV)&nbsp;a 10.000 giri/min.&nbsp;La coppia massima &egrave; di&nbsp;93,0 Nm, cio&egrave; un +6%, raggiunto a 7.000 giri/min, ben 1.500 giri/m in meno rispetto al modello precedente.    Immancabile&nbsp;IMU a 6 assi,&nbsp;che utilizza due sensori per misurare la velocit&agrave; e l&#39;accelerazione su tre assi. Prova Yamaha T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 World Raid: avventure a lungo raggio&nbsp;VIDEO 

Mixa linee del passato, la tradizione delle competizioni ed elementi moderni con contenuti innovativi. La ricetta di Iwata per la sua&nbsp;sport heritage

Prova Yamaha XSR900: Heritage mon amour! VIDEO

Heritage mon amour! Rispetto alla MT-09, da cui deriva, la Yamaha XSR900 pesca a piene mani dalle suggestioni del passato, reinterpretandole in chiave moderna. A partire dal vigoroso motore tricilindrico, garanzia di emozioni motociclistiche su ogni percorso. In questo video vi raccontiamo come va l'ultima versione 2022.

Video-prova Yamaha XSR900 2022

Una hyper naked dedicata anche ai motociclisti che hanno conseguito da poco la patente di guida. Ci ha pensato Yamaha, con la XSR900. Che di base eroga 115 cavalli a 10.000 giri/min, potenza sicuramente non adatta ai piloti inesperti. La Casa di Iwata ha per&ograve; deciso di aggiornare il modello per i pi&ugrave; giovani.    Yamaha XSR900 per chi ha la A2: quando arriva  Yamaha intende infatti lanciare una XSR900 compatibile con la patente A2 per il mercato europeo. Il marchio giapponese lo ha rivelato in occasione del lancio ufficiale della XSR900 in Europa, e le indiscrezioni suggeriscono che la naked depotenziata arriver&agrave; nei concessionari, compresi quelli italiani, entro il mese di settembre 2022.  YAMAHA XSR900: I VOTI DEL #SOTTOESAME  Le moto guidabili con la patente A2, ricordiamolo, non possono superare i 47 cavalli di potenza. I neomotociclisti inoltre devono essere patentati A2 per due anni prima di passare alla patente A completa (a meno che il pilota in questione non abbia 24 anni o pi&ugrave;). Per questo motivo, si sa, molti costruttori hanno realizzato versioni conformi alla patente A2 di modelli di grossa cilindrata. La stessa Yamaha ha fatto lo stesso con la MT-09 e la MT-09 SP. Un esempio non casuale, dato che la XSR900 e la MT-09 condividono lo stesso motore tre cilindri da 890 cc e il telaio in alluminio pressofuso: non sorprende quindi che Yamaha abbia in serbo una XSR depotenziata. Non resta dunque che attendere comunicazioni ufficiali sulla data di uscita.  La gamma Yamaha: consulta il nuovo listino completo di InMoto 

La Casa di Iwata pronta a lanciare una versione depotenziata della naked con il tricilindrico da 115 cv, sulla falsariga di quanto fatto con la MT-09 e MT-09 SP

Yamaha XSR900, in arrivo la versione per chi ha la patente A2

Miscelare il gusto per le linee del passato, la tradizione delle competizioni ed elementi spiccatamente moderni con contenuti innovativi appare una formula gi&agrave; complessa a dirsi, figuriamoci a farsi. Per Yamaha la ricetta invece esiste e si chiama Sport Heritage, una famiglia che si &egrave; sviluppata da quando nel 2016 &egrave; stata presentata proprio la prima XSR900, declinazione evocativa senza essere vintage della piattaforma MT. Ma se la prima XSR900 si presentava quasi come un adattamento tra lo scrambler e il caf&eacute; racer proprio della sorella naked, ora si &egrave; cambiato decisamente passo. Allo scorso EICMA a distanza di cinque anni la Casa di Iwata ha svelato una nuova generazione che dimostra, nella forma e nel contenuto, di avere le idee ancora pi&ugrave; chiare e determinate. Ve l&#39;avevamo gi&agrave; raccontata in questo articolo e in quest&#39;altro vi abbiamo mostrato com&#39;&egrave; cambiata. Ora l&#39;abbiamo provata per un primo contatto in Toscana e siamo pronti ad assegnarle i voti del nostro consueto #SottoEsame: avr&agrave; meritato la lode?    XSR900: il design  A prima vista la XSR900 appare come una sportiva denudata. Potrebbe essere opera di un customizer e arrivare, perch&eacute; no, direttamente da quegli anni Ottanta in cui le superbike giapponesi rappresentavano il non plus ultra a livello tecnico e francamente non avevano rivali. Il richiamo alle sportive dei tempi gloriosi non &egrave; affatto casuale e fa parte della volont&agrave; di enfatizzare su questo modello l&#39;heritage del marchio, un patrimonio che nessun altro pu&ograve; spendere. Il bel telaio Deltabox - un marchio di fabbrica che celebra qui i suoi primi 40 anni ed &egrave; ancora in forma smagliante - &egrave; lasciato completamente in vista ed &egrave; vestito del minimo necessario ovvero un serbatoio e una sella. Eppure con cos&igrave; pochi elementi a disposizione in Yamaha sono riusciti a conferire alla XSR una forte personalit&agrave; estetica. Bella? Brutta? In questi casi si dice che ha carattere. Sicuramente il merito maggiore &egrave; delle linee nette e dei volumi ben definiti del gruppo posteriore con la sella molto scavata e la parte riservata al passeggero che &egrave; in realt&agrave; un vero e proprio codino. Quanto sarebbe bello vederlo coperto da un guscio verniciato magari con tabella portanumero? L&#39;ispirazione alle moto da gran premio &egrave; ancor pi&ugrave; evidente nella bellissima colorazione Legend Blue con cerchi e foderi forcella dorati, un omaggio dichiarato alla 500 portata alla vittoria da Cristian Sarron. La XSR900 abbandona quindi i riferimenti forse un po&#39; confusi agli anni Settanta e al mondo delle scrambler per riappropriarsi del vero dna Yamaha. Come tutti i caratteri forti richiede qualche tempo per essere assimilato, ma la direzione e il risultato sono a nostro avviso convincenti. Si poteva forse osare qualcosa di pi&ugrave; nella parte frontale, dove il piccolo faro sembra un po&#39; perdersi nel volume abbondante del telaio e con qualche artificio magari nascondere un po&#39; di cavi in vista. VOTO: 7    XSR900: i contenuti tecnici  Uno dei pezzi forti della nuova XSR900 - come del resto della MT-09 - &egrave; l&#39;alto livello tecnico offerto nel suo insieme: elettronica sofisticata, ciclistica di ottimo livello e una potente meccanica compongono un pacchetto decisamente completo e appetibile. Il motore tre cilindri, salito a 890 cc, &egrave; stato alleggerito e la coppia ora &egrave; pi&ugrave; corposa ai bassi regimi e sempre lineare anche nella mappatura pi&ugrave; appuntita. Nonostante il castigo divino dell&#39;Euro 5, guadagna 4 CV per arrivare ai 119 a 10.000 giri, una cifra da vera sportiva. La frizione &egrave; antisaltellamento e il cambio &egrave; elettronico e funziona perfettamente: chiudere il gas non &egrave; pi&ugrave; un&#39;opzione. Troviamo poi un&#39;unit&agrave; di misurazione inerziale IMU a 6 assi che &egrave; ancora pi&ugrave; piccola e leggera che in passato. Agisce su un controllo di trazione &quot;sensibile&quot; alla piega, controllo di slittamento laterale SCS e anti-impennata LIF. L&#39;ABS &egrave; (ovviamente) di tipo cornering. Tutto &egrave; personalizzabile attraverso i blocchetti al manubrio e il dashboard TFT da 3,5&quot; a colori. A seconda delle condizioni si pu&ograve; scegliere tra 4 riding mode e di serie c&#39;&egrave; anche il cruise control. Come per la MT-09, anche il telaio &egrave; ora pi&ugrave; leggero di 1,7 kg e pi&ugrave; rigido. Ma soprattutto ha il cannotto di sterzo posizionato 30 mm pi&ugrave; in basso, un accorgimento che ha inciso positivamente sul feeling all&#39;anteriore. Il forcellone invece &egrave; diverso. Sulla XSR viene montato quello della sorella Tracer, quindi pi&ugrave; lungo rispetto a quello della MT-09. La scelta &egrave; derivata - come vedremo in seguito - dalla diversa impostazione di guida. La forcella KYB &egrave; completamente regolabile (e anticipiamo che ci &egrave; piaciuta). La lista si completa con l&#39;impianto frenante Brembo dotato di pompa ad attacco radiale. In un quadro di cos&igrave; alto livello solo il monoammortizzatore non ci &egrave; parso all&#39;altezza della squadra di cui fa parte impedendo di fatto al reparto di prendere il massimo dei voti. VOTO: 9    XSR900: ergonomia e comfort  Se i contenuti tecnici e (spoileriamo) il piacere di guida rappresentano i punti di forza della nuova XSR900, il capitolo comfort &egrave; invece dove mostra il fianco a qualche critica. Niente di preoccupante: non si tratta certo di una moto pensata per lunghi viaggi o per essere in assoluto una moto comoda, quanto per divertire e appagare. Il pilota risulta molto inserito e questo &egrave; un bene. La sella si trova piuttosto in basso e arretrata comportando ad una guida pi&ugrave; &quot;sul posteriore&quot; che &egrave; in effetti in linea con lo spirito delle hyper sport dei tempi gloriosi di cui sopra. E quindi ci sta, anche se porta a rimanere un po&#39; protesi in avanti nonostante i risers cerchino di portare il manubrio verso il pilota. Insomma &egrave; proprio come una vecchia sportiva a cui hanno montato il manubrio alto, se vi ricordate c&#39;&egrave; stato un periodo in cui si faceva. Poi hanno inventato le naked... In altre parole &egrave; una posizione pi&ugrave; classica che moderna e va provata. L&#39;imbottitura della sella per&ograve; &egrave; decisamente scarsa e risulta dura dopo pochi chilometri. Il passeggero, poi, &egrave; meglio se non sale proprio. Certo se la serata &egrave; andata bene avete la possibilit&agrave; di portare a casa la vostra preda grazie alla fibbia e alle pedane retrattili che si celano alla vista, ma se viaggiate spesso in due orientatevi altrove. Le pedane sono un po&#39; alte e quindi si sta con le ginocchia piegate com&#39;&egrave; normale visto l&#39;indole sportiva della XSR900 e vista l&#39;altezza della sella. Ad incidere negativamente poi sull&#39;ergonomia ci mettiamo anche la leggibilit&agrave; del dashboard: &egrave; posizionato molto in basso ed &egrave; un po&#39; piccino perci&ograve; specie con il sole non si vede perfettamente. Gli specchietti bar-end poi non sono il massimo della praticit&agrave; anche se, va detto, non vibrano. VOTO: 6    XSR900: il piacere di guida  Non sconfortiamoci se la XSR900 non &egrave; ai vertici per quel che riguarda il... comfort. Basta ruotare la manetta del gas per ritrovare il sorriso. Non ci sono ON/OFF o strappi in nessuna mappatura e il tre cilindri &egrave; pi&ugrave; in forma che mai. Specie ai bassi e medi regimi ci sembra decisamente migliore che in passato con una fluidit&agrave; che invita anche a lasciare un rapporto lungo senza timore che manchi la spinta necessaria. Se solleticato riprende subito quota e ci esalta con un sound di aspirazione che &egrave; un evidente risultato di studi accurati. Anche la ciclistica ci sembra migliorata e si trova presto la confidenza necessaria ad entrare in piega con il gas in mano, senza timore. Precisa, maneggevole e allo stesso tempo pi&ugrave; stabile, offre una gran trazione. Insomma, la XSR900 si guida un gran bene e l&#39;imbarazzo, per cos&igrave; dire, per la posizione di guida un po&#39; d&#39;antan svanisce velocemente. La frenata &egrave; decisa e il comando anteriore &egrave; particolarmente reattivo: &egrave; bene tenerne conto se abbiamo poca esperienza. VOTO: 9    XSR900: rapporto qualit&agrave;/prezzo  La richiesta per la XSR900 &egrave; di 10.499 euro sia che la vogliate nella riuscitissima combinazione Legend Blue sia che la vogliate tutta nera, ovvero Midnight Black. Non &egrave; un prezzo da discount, ma non ci appare affatto una richiesta spropositata visti e considerati i contenuti messi in campo da Yamaha. Piacere di guida, elettronica, meccanica e ciclistica (con l&#39;eccezione del mono posteriore) giustificano il prezzo. Certo ci sarebbe piaciuto dire che &egrave; anche comoda - sarebbe stata davvero la ciliegina sulla torta - o che il display si legge bene, ma alle volte nella vita bisogna accontentarsi, no? Beh, allora questo &egrave; un &quot;signor accontentarsi&quot;. VOTO: 8    &nbsp;  XSR900: conclusione  Quando si supera la soglia dei 10 mila euro si inizia ad entrare in una zona di concorrenti molto agguerrite e anche diverse tra loro con prezzi che possono variare anche parecchio. Alcune hanno un&#39;estetica pi&ugrave; moderna o pi&ugrave; classica o, ancora, pi&ugrave; unanimamente accettata. Altre sono semplicemente pi&ugrave; comode. Ma nessuna offre alla stessa cifra il piacere di guida e il pacchetto tecnico di questa Yamaha. Crediamo dunque che siano proprio queste concorrenti a dover temere la XSR pi&ugrave; del contrario; e a temerla maggiormente, potrebbe essere proprio la sorella MT-09 con la quale ha s&igrave; target diversi ma talvolta sovrapponibili. La consigliamo perci&ograve; sia a chi vuole prestazioni sportive attuali ma non ama le linee spigolose delle hyper naked, sia a chi la moto se la vuole confezionare a propria immagine e somiglianza. Se poi oltre che alle curve del week-end si vogliono affrontare anche quelle di una bella pista, siamo certi che la XSR possa dare pi&ugrave; di qualche soddisfazione. VOTO MEDIO: 8 

Tradizione e innovazione si mescolano nella nuova versione della naked giapponese: caratteristiche, pregi, difetti, prezzo e dotazioni nel nostro primo contatto

Yamaha XSR900: i voti del #SottoEsame

La Casa di Iwata propone la sportiva heritage con numerosi aggiornamenti: linee, cilistica è motore. Tutto è cambiato per questa 3 cilindri marchiata XSR

Yamaha XSR 900: divertimento di classe

Dopo il rinnovamento profondo dei modelli MT-09 e Tracer 9 c&#39;era da aspettarsi anche una nuova XSR900, la Sport Heritage di Yamaha che riprende le stesse caratteristiche tecniche delle sorelle a tre cilindri ma le declina in salsa modern-vintage. Nel 2016 piacque per il suo stile anni &#39;70, sia sbarazzino che ricercato, e nel 2022 punta su linee pi&ugrave; coerenti al decennio seguente, con un codino che rimanda pi&ugrave; alle sportive anni &#39;80. Per capire per&ograve; le vere differenze dobbiamo metterla accanto alla precedente nel nostro consueto Come Cambia.  Dagli anni &#39;70 agli &#39;80 &egrave; un attimo  Nella vista di tre quarti possono sembrare molto simili, perch&egrave; le proporzioni del mezzo e gli ingombri sono pi&ugrave; o meno gli stessi, e il faro tondo - seppur a LED - ha lo stesso feeling del precedente. Se guardiamo meglio, per&ograve;, vediamo come le forme del serbatoio cambino in modo concreto, lasciando da parte la semplicit&agrave; estrema della versione precedente e mostrando feritoie frontali, guance pi&ugrave; scavate per accogliere le ginocchia e un profilo pi&ugrave; &quot;geometrico&quot; e meno a goccia.&nbsp;  Le proporzioni posteriori portano la moto negli anni &#39;80 perch&egrave; non fanno pi&ugrave; il verso alle caf&egrave; racer, bens&igrave; alle prime sportive carenate che in Yamaha avevano la sigla RD. Ecco comparire dei piccoli fianchetti verniciati che si abbinano alla nuova sella &quot;cicciotta&quot; nella parte del passeggero, quasi a simulare i codoni squadrati delle moto di quegli anni. Addio al faretto tondo e all&#39;unghietta parafango, ora &egrave; tutto pi&ugrave; simile a una moto contemporanea.    &nbsp;  Operazione riuscita?  Ciclisticamente &egrave; tutta diversa e bench&egrave; mantenga stesse quote e proporzioni, il telaio e il forcellone hanno forme nuove che abbiamo gi&agrave; avuto modo di apprezzare con la sorella MT-09. Questo cambio profondo anche nel comparto tecnico per&ograve; non ha influito sulle scelte estetiche che sono state dettate dalla volont&agrave; dell&#39;azienda di prendere le distanze dallo stile &#39;70 per abbracciare il decennio successivo, come va di moda adesso un po&#39; in tutto il mondo automotive.  L&#39;operazione &egrave; riuscita? Non sta a noi giudicare, ma possiamo dire che si tratta di un lavoro ben fatto. Non &egrave; semplice cambiare i connotati di una moto senza rischiare di stravolgere tutto e in Yamaha hanno lavorato di fino per dare un gusto diverso alla XSR900 facendola sembrare non troppo diversa dalla precedente. Il percorso estetico che Yamaha sta prendendo negli ultimi anni sta facendo discutere parecchio, e questa si pu&ograve; dire una moto in linea con l&#39;evoluzione stilistica del marchio. Voi cosa ne pensate?    EICMA, 20 anni fa: chi se le ricorda? 

Dopo 5 anni dalla prima presentazione, Yamaha rinnova la Sport Heritage con motore CP3 e segue la linea tracciata dalle altre tricilindriche: nuovo telaio ed estetica coerente col passato ma davvero tutta nuova. Non &egrave; un restyiling, &egrave; una moto completamente diversa.

Come Cambia: Yamaha XSR900 2022

Dopo la presentazione della prima XSR900 nel 2016, il segmento Sports Heritage &egrave; cresciuto e maturato e si &egrave; affermato come un segmento signifcativo nel mercato europeo. La proposta Yamaha &egrave; da sempre una realizzazione&nbsp;che mira a racchiudere lo spirito dei tre diapason, offrendo modernit&agrave; di design, carattere di guida frizzante abbinati&nbsp;alla tecnologia pi&ugrave; recente.  COME &egrave; FATTA la XSR900 2022. Nuovo telaio Deltabox    Il telaio della haritage di Iwata richiama il glorioso schema lanciato negli anni &#39;80: il Delabox di nuova generazione &egrave; un bel mix di moderno che si fonde con quel gusto classico di cui la XRS900 fa sfoggio. La rigidit&agrave; complessiva della moto, grazie anche al diverso fissaggio del forcellone (pi&ugrave; lungo di 55 mm) ed un cannotto posizionato 30 mm pi&ugrave; in basso del modello precedente, dovrebbe essere migliorata a vantaggio della precisione di guida.  Componenti di alta qualit&agrave; sulla XSR900 le troviamo nella nuova pompa radiale Brembo, nei doppi dischi da 298 mm e nella forcella KYB USD completamente regolabile, oltre alla sospensione posteriore sempre KYB che lavora grazie alla interposizione di leveraggi. Continuando sulla parte ciclistica nuovi sono anche i cerchi realizzati con la tacnologia SpinForging di Yamaha, pi&ugrave; leggeri di 700 g rispetto a prima&nbsp; e che portano un miglioramento dell&#39;11% del momento inerziale. Pi&ugrave; morbida nell&#39;azionamento sar&agrave; la frizione dotata di sistema di anti-salltellamento.  ESTETICA E DETTAGLI  Novit&agrave; anche sul fronte delle linee: troviamo nuovi elementi come il serbatoio dal design muscolare e cover laterali dai tratti essenziali. Resta immutato il layout del faro, sempre tondo, ma ora dotato di lampade a LED.  CRESCE IL MOTORE CP3: ORA da 889 cc  Rispetto all&#39;unit&agrave; precedente, abbiamo un aumento della corsa di 3 mm, che si traduce in 43 cc in pi&ugrave;. Inoltre pistoni pi&ugrave; leggeri contribuiscono, seppure in minima parte, a ridurre il peso del motore (scarico escluso) di 300 rispetto al passato, e queste modifche consentono un aumento di potenza di 4 CV con l&#39;ago della cavalleria che si attesta ora&nbsp; a 87,5 kW (119 CV) a 10.000 giri/min. La coppia massima &egrave; di&nbsp;93,0 Nm, cio&egrave; un +6%, raggiunto a 7.000 giri/min, ben 1.500 giri/m in meno rispetto al modello precedente.  TECNOLOGIA    Al centro del nuovo sistema della XSR900 c&#39;&egrave;&nbsp; una immancabile IMU a 6 assi, che utilizza due sensori per misurare la velocit&agrave; e l&#39;accelerazione su tre assi. Questa nuova unit&agrave; &egrave; del 50% pi&ugrave; piccola e del 40% pi&ugrave; leggera rispetto aquella della R1 del 2015 sovraintende su controllo trazione, sistema di controllo dello slittamento (SCS) e sistema di controllo impennate (LIF). L&#39;ABS lavora su due modalit&agrave;: BC1 &egrave; un tipo standard di modalit&agrave; ABS che si attiva in situazioni di arresto di emergenza in posizione eretta, BC2 interviene in cado di frenata di emergenza quando la XSR900 &egrave; in fase di piega o al centro di una curva. Non mancano un cambio elettronico (QSS) 4 modalit&agrave; (prima erano 3) di Riding mode e il comando del gas Ride-by-Wire. La strumentazione &egrave; una moderna unit&agrave; TFT con schermo da 3,5&quot;.  Colori, disponibilit&agrave; della XSR900  La nuova Yamaha XSR900 sar&agrave; disponibile in due colorazioni: Legend Blue, ciano e giallo con forcella e ruote color oro, oltre a Midnight Black con accenti rossi, forcella e comandi neri. Le consegne ai concessionari Yamaha inizieranno a partire da aprile 2022.   

Dopo la presentazione avvenuta nel 2016 la Casa di Iwata aggiorna la sua heritage in ogni comparto. Grande protagonista, oltre al piacevole design, anche un inedito telaio Deltabox di derivazione MT-09

Yamaha rinnova la XSR900: fascino e grinta in stile heritage

Dopo la presentazione della prima XSR900 nel 2016, il segmento Sports Heritage è cresciuto e maturato e si è affermato come un segmento signifcativo nel mercato europeo. Moto che mira a racchiudere lo spirito di Yamaha, offre modernità di design, carattere di guida frizzante e la tecnologia più recente.

Nuova Yamaha XSR900 2022 FOTO

Nella linea Yard Built, Yamaha vanta collaborazioni con i customizer pi&ugrave; capaci del mondo per realizzare special esclusive che esaltino la filosofia di Iwata. L&rsquo;ultimo esempio &egrave; quello di Jeff Palhegyi, designer attivo dal 1995 che ha gi&agrave; lavorato con la Casa nel 2017 &ndash; su una SCR900 &ndash; e si &egrave; ripetuto con una XSR900 ispirata alla mitica TZ750.    Design vintage &nbsp;  Guardare al passato per costruire il futuro: per realizzare quest&rsquo;idea, Palhegyi ha messo le mani su una XSR900 trapiantandole il design della gloriosa TZ750&nbsp;degli anni Settanta che raccolse prestigiosi successi con Giacomo Agostini: Daytona e la 200 miglia di Imola del 1974 su tutte. Codino, serbatoio, parte inferiore e cupolino della XSR900 sono stati realizzati da zero, in pieno stile TZ. &ldquo;Il design del serbatoio &egrave; stata una parte molto impegnativa nella costruzione della moto, perch&eacute; si tratta della cover del serbatoio e, per farlo sembrare il pi&ugrave; possibile uguale a quello della TZ750, abbiamo dovuto anche adattare il serbatoio interno al coperchio in alluminio, cos&igrave; abbiamo dovuto realizzare tutti i componenti interni, il che ha richiesto un&rsquo;attenta progettazione e fabbricazione&rdquo;, ha detto Palhegyi.  Altre modifiche  Sulla special cambiano anche le ruote, Dymag derivate da quelle della YZF-R1, con pneumatici Bridgestone Battlax RS10; lo scarico e i manubri sono firmati Graves, tappo benzina e parabrezza vintage sono Howard McKee. La verniciatura &egrave; opera di Benny Flores. Il risultato ha soddisfatto Derek Brooks, Product Line Manager: &ldquo;Lavorare con Jeff &egrave; stata un&rsquo;avventura incredibile. Abbiamo percorso un sacco di strada nel corso degli anni e il suo ultimo progetto, la XSR900 ispirata alla TZ750, rappresenta la nostra storia nel senso che fonde le prestazioni moderne e il look neo-retro della XSR con lo stile del patrimonio racing di Yamaha&rdquo;.  Top 7: Le migliori modern-classic &#39;tutto pepe&#39; 

Linee vintage per la creatura realizzata da Jeff Palhegyi, che ha preso ha piene mani dalla sportiva vincitrice a Daytona &#39;74: cupolino, codino, serbatoio sono le parti pi&ugrave; affascinanti

Yamaha, la special retro XSR900 dal cuore TZ750

Realizzata dal designer Jeff Palhegyi, la special è stata rivista soprattutto nel cupolino e nel codino, chiaramente di ispirazione TZ. Il richiamo è agli anni in cui Agostini vinceva Daytona e Imola, la filosofia è quella della Yard Built: ispirata dal passato, costruita per il futuro

Yamaha XSR900 ispirata alla TZ750 anni Settanta

Yamaha &egrave; gi&agrave; pronta ad affrontare il 2021, soprattutto grazie all&rsquo;aggressivit&agrave; del suo comparto naked. Se, infatti, ha gi&agrave; aggiornato la MT-09 con un restyling del motore &ndash; con cilindrata maggiorata per soddisfare le normative Euro5 &ndash; e la sorella minore MT-07 - ora completamente rivista nel look e nelle prestazioni -, ecco che anche la XSR900 &egrave; pronta a fare un balzo nel 2021 grazie ad alcune migliorie che le promettono di lasciare intatto il suo spirito moderno e allo stesso tempo retr&ograve;, anche se sorgono dei dubbi sul suo aggiornamento in fatto di emissioni.    Le naked pi&ugrave; interessanti da tenere sott&#39;occhio nel 2021  BORN TO RIDE, MA SAR&Agrave; EURO 5 PER L&rsquo;EUROPA?  Come successo per la MT-09 2021, anche la XSR900 &egrave; pronta a scendere in strada con alcune nuove implementazioni rispetto al precedente modello. Tuttavia, la versione 2021 &ndash; spinta dal medesimo tre cilindri CP3 &ndash; non verr&agrave; al momento supportata dagli aggiornamenti Euro5 visti sull&rsquo;altro modello della Casa di Iwata, almeno per quanto riguarda i mercati europei.  Infatti, come riportato anche dalla stessa Yamaha - la nuova Sport Heritage sotto la sua scocca nuda e aggressiva monta un motore compatto Crossplane Crankshaft Concept da 847 cc raffreddato a liquido, con 3 cilindri in linea e 4 valvole per cilindro, ma non aggiornato alle nuove normative. E questo ne fa una delle poche motociclette della Casa a non essere conforme in fatto di emissioni inquinanti.    Tuttavia, per ovviare al problema dell&rsquo;omologazione - visto che a partire dal prossimo 1&deg; gennaio 2021 tutti i costruttori del comparto moto non avranno pi&ugrave; la possibilit&agrave; di omologare una due ruote in base alle vecchie normative Euro 4 &ndash; Yamaha ha pensato bene di rendere disponibile sul mercato la nuova XSR900 non omologata gi&agrave; a partire da questi ultimi giorni di dicembre solamente per il mercato statunitense.  Con questa mossa si evince, dunque, che la due ruote nipponica aggiornata &ndash; si fa per dire - al 2021 abbia tutta l&rsquo;intenzione di voler lasciare intatte quelle prestazioni autentiche a cui aveva abituato in passato i suoi possessori e che la rendevano in grado di coniugare la tecnologia dei suoi tre cilindri, con lo stile neo-retr&ograve; e le geometrie da vera sportiva senza per questo piegarsi alla svolta Euro 5.  Euro 4: le moto in stock potranno essere vendute anche nel 2021 

La&nbsp;Sport Heritage di Iwata&nbsp;monta un motore&nbsp;da 847 cc raffreddato a liquido, ma non ancora aggiornato rispetto alle nuove normative europee

Yamaha XSR900, verr&agrave; aggiornata Euro5 anche per l&#39;Europa?

La nuova Sport Heritage monta un motore compatto da 847 cc raffreddato a liquido, ma non ancora aggiornato rispetto alle nuove normative europee. Proprio per questo motivo &egrave; disponibile solamente per il mercato statunitense. Eccola in queste immagini

Yamaha XSR900 FOTO

Yard Built &egrave; il programma pensato da Yamaha per la customizzazione, in particolare sulla propria gamma Heritage. Uno degli ultimi progetti ha visto la collaborazione della casa di Ywata con l&#39;elaboratore tedesco Jens vom Brauck, fondatore della JvB Moto. Non &egrave; la prima volta che le due realt&agrave; entrano in contatto: era gi&agrave; accaduto nel 2015 quando per le celebrazioni del 30&deg; anniversario della VMAX venne realizzata una special chiamata InfraRed. Adesso &egrave; la volta della CP3, special su base XSR 900, premiata come miglior special al &quot;Caf&egrave; Racer Festival&quot;.    INFLUENZA - &quot;L&#39;influenza r&eacute;tro&nbsp;- ha spiegato Jens - si nota soprattutto nelle linee e nelle proporzioni. Sono un amante delle concept cars degli anni &#39;70 e &#39;80 e proprio da queste ho preso l&#39;ispirazione per il progetto. Il look della moto pulito e minimalista, pi&ugrave; simile a un concept che a una custom&quot;.  PERSONALIZZAZIONE - Splendidi i cerchi in carbonio con le Pirelli Super Corsa, l&#39;impianto frenante &egrave; Behringer, mentre le pedane sono Lightech. Invariato il propulsore da 850 cc, equipaggiato per&ograve; con uno scarico Termignoni. Ma non finisce qui: ogni pezzo &egrave; progettato per essere facilmente installato dal cliente. Il concetto &egrave; mostrare quanto sia facilmente personalizzabile la moto e fornire i pezzi per creare la propria idea. I pezzi saranno disponibili come kit completo o come singole parti imbullonate, a seconda della profondit&agrave; con cui il cliente desidera vestire la propria XSR per farla assomigliare al CP3. Il kit arriver&agrave; nel 2020 e avr&agrave; tutte le parti utili alla realizzazione di una special da sogno. 

Nel 2020 arriver&agrave; anche il kit per personalizzare facilmente la propria Yamaha e renderla una special coi fiocchi

Yamaha CP3, la XSR 900 secondo JvB Moto

La Casa giapponese propone per il 2018 le sue heritage in un&#39;inedita colorazione rossa

Yamaha XSR700 e XSR900 2018

&Egrave; la famiglia di modelli pi&ugrave; trendy e modaiola nel listino Yamaha. Ma chiunque ne abbia &ldquo;assaggiata&rdquo; una sa perfettamente che non possono essere bollate come semplici &ldquo;moto da bar&rdquo;: meccanica &ldquo;fun&rdquo; e dotazione tecnica ne fanno due delle reginette del segmento &ldquo;modern-vintage&rdquo;, capaci di coinvolgere anche chi, oltre l&rsquo;occhio, vuole appagare la propria voglia di guidare.  COSA CAMBIA... - La Casa giapponese, per il 2018, non tocca le sue heritage di successo XSR700 e XSR900. Per entrambe, per&ograve;, arriva una nuova colorazione in rosso: Racing Red, per Yamaha XSR900 e Brilliant Red, con parafanghi anteriore e posteriore Matt Silver, per Yamaha XSR700.  &hellip; E COSA NO - La bicilindrica di media cilindrata vede riconfermata la dotazione tecnica che si avvale del vivace motore frontemarcia &quot;crossplane&quot; da 689 cc, 4 tempi, raffreddato a liquido e a scoppi irregolari con fasatura a 270&deg;. La frenata &egrave; affidata, all&rsquo;anteriore, a un doppio disco da 282 mm con pinza a 4 pistoncini, mente il faro anteriore e le luci posteriori sono d&#39;ispirazione round vintage. Sella con doppia texture, gomme Pirelli Phantom e cover serbatoio in alluminio completano la dotazione.  TI POTREBBE INTERESSARE - IL NOSTRO TEST DELLA YAMAHA XSR700  Per quanto riguarda la tre cilindri XSR900, anche qui nessun aggiornamento al motore fronte marcia &quot;crossplane&quot; da 115cv incastonato all&rsquo;interno del telaio in alluminio che lavora in tandem con una forcella a steli rovesciati e il mono posteriore regolabili; sul fronte dell&rsquo;elettronica, invece, spicca il traction control su 3 livelli. Cover serbatoio in alluminio, frizione antisaltellamento, faro anteriore e luci posteriori d&#39;ispirazione vintage e sella a due livelli con cuciture a vista completano la dotazione.  TI POTREBBE INTERESSARE - IL NOSTRO TEST DELLA YAMAHA XSR900   

La casa giapponese conferma la dotazione tecnica a bordo delle sue heritage per il 2018 e introduce nuove colorazioni &ldquo;in red&rdquo;

Yamaha XSR 2018: nuovi colori in arrivo

La Casa giapponese, per il 2018, non tocca le sue heritage di successo XSR700 e XSR900. Per entrambe, per&ograve;, arriva una nuova colorazione in rosso: Racing Red, per Yamaha XSR900,&nbsp; ma soprattutto un affascinante Brilliant Red, con parafanghi anteriore e posteriore Matt Silver, per la Yamaha XSR700 che vi mostriamo in video. La bicilindrica di media cilindrata vede riconfermata la dotazione tecnica che si avvale del vivace motore frontemarcia &quot;crossplane&quot; da 689 cc, 4 tempi, raffreddato a liquido e a scoppi irregolari con fasatura a 270&deg;. La frenata &egrave; affidata, all&rsquo;anteriore, a un doppio disco da 282 mm con pinza a 4 pistoncini, mente il faro anteriore e le luci posteriori sono d&#39;ispirazione round vintage. Sella con doppia texture, gomme Pirelli Phantom e cover serbatoio in alluminio completano la dotazione. Per quanto riguarda la tre cilindri XSR900, anche qui nessun aggiornamento al motore fronte marcia &quot;crossplane&quot; da 115cv incastonato all&rsquo;interno del telaio in alluminio che lavora in tandem con una forcella a steli rovesciati e il mono posteriore regolabili; sul fronte dell&rsquo;elettronica, invece, spicca il traction control su 3 livelli. Cover serbatoio in alluminio, frizione antisaltellamento, faro anteriore e luci posteriori d&#39;ispirazione vintage e sella a due livelli con cuciture a vista completano la dotazione.

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