Nella versione 2020 l’iconica roadster è più sportiva nel look ma anche nelle prestazioni. Frizione antisaltellamento, sospensioni regolabili e un prezzo ancora più aggressivo. E’ omologata Euro5 

Triumph: tutta nuova la Street Triple R  - LE FOTO

Gi&agrave; tre anni fa Triumph aveva spostato pi&ugrave; in alto l&rsquo;asticella delle roadster medie con la gamma Street Triple da 765cc, creando una combinazione dirompente: design sportivo, agilit&agrave;, motore particolarmente performante, e una &lsquo;colonna sonora&rsquo; che la distingue fra tutte.  Ora, con il model year 2020 la versione &lsquo;R&rsquo; della Street Triple si presenta ancora pi&ugrave; sportiva nel look e &lsquo;decisa&rsquo; nelle prestazioni, ma anche pi&ugrave; accessibile nel prezzo, con un equipaggiamento ottimizzato in base alle richieste del mercato.  Le prestazioni  Ma andiamo con ordine: il motore &egrave; il tre cilindri in linea da 765cc che si caratterizza per la spinta ai bassi e ai medi regimi, con 118 cavalli a 12.000 giri e una coppia di 77 Nm gi&agrave; a 9.400 giri/min. La risposta all&rsquo;acceleratore ora promette di essere ancora pi&ugrave; precisa, grazie alla riduzione dell&rsquo;inerzia del 7%. E&rsquo; stato aggiornato in base ai vincoli della normativa Euro5, ma mantiene dunque inalterate le sue prestazioni esuberanti.    Esattamente come sul modello top di gamma RS, il cambio della nuova Street Triple R prevede innesti pi&ugrave; dolci e un accorciamento dei primi 2 rapporti, cosi da combinare accelerazioni brillanti e cambi marcia veloci. La frizione include la funzione antisaltellamento, che incrementa la morbidezza della leva.  La nuova Street Triple R monta un impianto frenante migliorato. Le pinze selezionate per l&rsquo;asse anteriore sono Brembo M4.32 a 4 pistoncini, monoblocco e ad attacco radiale, con pastiglie ottimizzate. Al posteriore, viene montata una pinza Brembo a singolo pistoncino.  Al reparto sospensioni troviamo forcelle Showa upside down da 41 mm &ldquo;big piston&rdquo; e ammortizzatore Showa &ldquo;piggyback&rdquo; monoshock RSU. Entrambe le unit&agrave; sono regolabili nel precarico e nella risposta idraulica in compressione ed estensione.  Le coperture sono le Pirelli Diablo Rosso III. Per migliorare la stabilit&agrave; ad alta velocit&agrave;, il forcellone posteriore bibraccio con design ad ali di gabbiano combina elevata rigidit&agrave; torsionale alla necessaria flessibilit&agrave; laterale, con un posizionamento modificato del pivot al fine di incrementare l&rsquo;efficacia del lavoro svolto dall&rsquo;ammortizzatore in fase di accelerazione:.  Sulla Street Triple R 2020 lo Shift Assist up &amp; down quickshifter diventa standard, a tutto vantaggio del divertimento su strada: senza chiudere il gas e senza azionale la leva della frizione, promette cambi marcia in salita e scalata rapidi e confortevoli.  La R offre 3 modalit&agrave; di guida: Road, Rain e Sport. Accessibili tramite il quadro strumenti LCD previsto per questo equipaggiamento, consentono di variare istantaneamente la risposta del gas elettronico ride-by-wire e il funzionamento del controllo di trazione. In mappa Rain la potenza di picco viene limitata a 100 CV e ad una erogazione particolarmente dolce.  Il look  Il model year 2020 sfoggia un nuovo gruppo ottico anteriore sdoppiato a LED e nuovi indicatori di direzione, e sovrastrutture pi&ugrave; decise e compatte nel design. Inediti anche il terminale di scarico, compatto e sportivo, e gli specchietti retrovisori, ottimizzati nella funzionalit&agrave;. Nuovo anche lo schema colori con telaietto posteriore rosso.  Gli accessori   Per personalizzarla e aggiungere performance, protezione, comfort e stile, sono disponibili oltre 60 accessori originali, tra cui i contemporanei indicatori a LED con illuminazione progressiva, un nuovo parabrezza, e nuovi retrovisori e serbatoi dei liquidi &ldquo;machined&rdquo;. Inoltre, c&rsquo;&egrave; un nuovo set di borse resistenti all&rsquo;acqua ad aggancio/sgancio rapido, che include borsa serbatoio e per il codone.  Tra gli accessori, anche lo Shift Assist in salita e scalata, il silenziatore sportivo Arrow, le leve al manubrio regolabili.    Per incrementare il comfort di marcia, le nuove manopole riscaldate prevedono cablaggi interni e discreti, mentre per un tocco di design sportivo sono disponibili nuovi spoiler motore, copertura sellino passeggero, portatarga e relativo kit di luci posteriori.  Prevista anche la versione con assetto ribassato LRH (Low Ride Height), con altezza della sella ridotta di 45mm che quindi si attesta a 780mm. La variazione di altezza viene ottenuta in parte tramite una sella dalla differente conformazione e per la parte restante tramite ammortizzatori dal diverso: un altro tassetto per rendere la R pi&ugrave; accessibile a molti motociclisti.  Il prezzo  La versione 2020 della Street Triple R prevede un equipaggiamento ottimizzato in seguito all&rsquo;analisi dei numerosi feedback ricevuti degli appassionati: ecco il motivo del nuovo posizionamento di prezzo, fissato a &euro; 9,700&nbsp; f.c.  Rimodulato verso il basso di &euro; 800 rispetto al modello 2019 (che era dotato di strumentazione TFT), consente di scegliere tra 3 varianti (S, R, RS) meglio distinte ed identificate per equipaggiamento, prestazioni, contenuti e posizionamento di prezzo sul mercato.  Triumph Motorcycles e Bajaj Auto India: accordo globale 

Nella versione 2020 l&rsquo;iconica roadster &egrave; pi&ugrave; sportiva nel look ma anche nelle prestazioni. Frizione antisaltellamento, sospensioni regolabili e un prezzo ancora pi&ugrave; aggressivo. E&rsquo; omologata Euro5

Triumph: tutta nuova la Street Triple R

123 Cv, 166 kg. Non &egrave; il rapporto peso/potenza di&nbsp;una moto da corsa ma i dati della nuova Street Triple RS, la versione pi&ugrave; estrema della nuova naked inglese. Sulla stessa base tecnica sono nate anche la &quot;S&quot; e la &quot;R&quot;, disponibili anche in versione depotenziata, dedicata ai possessori di patente A2.

Triumph Street Triple: dalla "S" alla "RS", passando per la "R"

        Agevolazioni fino al 30 settembre per chi decide di acquistare la naked di Hinckley che punta sulla maneggevolezza&nbsp;e sul caratteristico sound del tre cilindri: Triumph, infatti, ha abbinato l'acquisto della Street Triple - anche in versione R - &nbsp;nelle concessionarie ufficiali ad una promozione che prevede &euro;1.000 di vantaggi. Nel prezzo di acquisto &ndash; &egrave; compreso in omaggio un&nbsp;pacchetto accessori del valore di &euro; 636,00&nbsp;composto da:  Cupolino verniciato in tinta Puntale verniciato in tinta Guscio coprisella verniciato in      tinta  La promozione non include il montaggio degli accessori ed &egrave; soggetta all&rsquo;acquisto della motocicletta a prezzo pieno. Qualora gli accessori non dovessero essere immediatamente disponibili, saranno ordinati e consegnati nel giro di poche settimane. Per usufruire della promozione la motocicletta acquistata dovr&agrave; essere registrata prima del 30 settembre 2016. Maggiori informazioni sul sito ufficiale di Triumph Italia.       

Fino al 30 settembre Triumph propone 1.000 euro di vantaggi pi&ugrave; un pacchetto accessori per l'acquisto della naked inglese

Triumph Street Triple/R, fino a 1.000 euro di vantaggi

La Street 2013 si rinnova profondamente per farsi pi&ugrave; snella e leggera, ma senza perdere un briciolo di quel suo carattere piccante, quasi... irriverente!  &nbsp;  &nbsp;  &ldquo;Squadra vincente non si cambia&rdquo; &egrave; un vecchio e saggio detto, che sicuramente sar&agrave; echeggiato tra le pareti dei reparti sviluppo a Hinckley, spingendo i tecnici inglesi a ben ponderare le modifiche da attuare su uno dei modelli naked meglio riusciti del mercato. Nata nel 2007 e affiancata nel 2008 dalla pi&ugrave; sofisticata versione R, la piccola naked inglese si presenta radicalmente rinnovata nella ciclistica e con alcuni affinamenti sul propulsore. Questa volta la versione R non si fa aspettare, anzi, &egrave; l&rsquo;unica che ci viene fatta provare alla presentazione e sar&agrave; disponibile insieme alla Street base. Solitamente una versione pi&ugrave; curata appare qualche tempo dopo quella base, in modo da dare anche nuova spinta al modello, ma in questo caso l&rsquo;ottima risposta del mercato per la vecchia R ha spinto la Casa inglese a presentarla subito, con la concreta speranza di proseguirne il successo passato. Sono infatti 50.000 le Street Triple vendute negli ultimi 5 anni e il 55% sono delle R, numeri questi che ne fanno la best seller della Casa inglese. Nonostante il vecchio modello sia ancora terribilmente efficace, la Street si avvantaggia con questa nuova versione, sia sotto il lato estetico, sia sotto quello di elettronica e consumi, offrendo anche l&rsquo;ABS su richiesta. La nuova Street &egrave; disponibile nelle concessionarie gi&agrave; dalla met&agrave; di novembre al prezzo di 8.190 &euro; in versione base e a 9.190 &euro; per la R, prezzi f.c. Le versioni con ABS arriveranno in questi giorni di dicembre e richiederanno 400 &euro; in pi&ugrave;.  DA FERMO  Se la recente scomparsa del doppio fanale tondo aveva fatto storcere il naso a qualche appassionato, siamo sicuri che lo scarico basso verr&agrave; invece apprezzato da molti, non solo per gli evidenti vantaggi nella distribuzione dei pesi, ma anche perch&eacute; gi&agrave; sulle vecchie Street si vedevano parecchi ricambi aftermarket bassi, per lasciare il codone libero e snello. I tecnici inglesi hanno seguito tale tendenza, dotando la nuova Street di un terminale basso, che non sta affatto male, anche se, a dire il vero, lo avremmo preferito ancora pi&ugrave; tozzo e corto. Il codone ora &egrave; molto pi&ugrave; snello e filante, valorizzato pure da un telaietto in alluminio dalle forme molto ben riuscite, che nella versione R scimmiotta la Daytona colorandosi di un rosso acceso. Anche i convogliatori del radiatore sono nuovi con la parte superiore che sulla R riporta il solito colore rosso, con un effetto molto gradevole e grintoso. Belli risultano anche gli specchi, il cui supporto ha una forma curata e adatta alla moto. L&rsquo;unico particolare che non ci &egrave; parso intonato alla moto inglese &egrave; il codone visto da dietro, che complice il fanale di forma molto appuntita, e che ricorda le forme di qualche seicento giapponese. Peccato anche non trovare la regolazione della distanza sulla leva della frizione con comando a cavo. Da notare la maggior cura spesa su alcuni dettagli, come la migliore qualit&agrave; e raccordature delle plastiche e la ricercata lavorazione di alcune viti. In risposta a specifiche richieste degli utenti, lo spazio sottosella &egrave; stato aumentato e ora &egrave; in grado di contenere un lucchetto ad U, oltre a qualche piccolo oggetto. Una sapiente mossa &egrave; stata quella di rendere il supporto targa facilmente removibile svitando tre comode viti nel sottosella, mentre si &egrave; invece complicato lo smontaggio delle pedane passeggero, che richiedono la rimozione della batteria per raggiungere le 4 viti poste in una scomoda posizione. Gli accessori offerti a listino sono parecchi e spaziano dagli slider motore alle belle leve a regolazione rapida.    IN SELLA  Quando prima di partire per il tour su strada scopriamo che la nostra guida &egrave; il product manager del progetto Street Triple 2013 e che oltretutto dimostra una invidiabile confidenza alla guida, allora il nostro rispetto verso la Casa guadagna parecchi punti, visto che ci piacciono le aziende fatte di veri appassionati delle due ruote. Questo &egrave; successo una mattina di autunno ad Almeria, quando dopo aver diretto la conferenza stampa della sera precedente, Simon Warburton ha indossato giacca, casco e stivali per guidarci lungo i 230 km della prova, svoltasi tra le strepitose strade di montagna dell&rsquo;Andalusia. Ancora una volta abbiamo sognato di avere anche nel nostro Paese delle strade con un asfalto cos&igrave; perfetto, piene di curve, da percorrere per centinaia di chilometri e con un traffico praticamente nullo! La nuova Street &egrave; ancora pi&ugrave; snella della precedente e anche se i 6 kg in meno sono difficili da notare da fermi, manovrarla a motore spento &egrave; cosa estremamente facile e intuitiva. Sella poco alta e manubrio largo trasmettono confidenza non appena si sale in sella. Il busto va leggermente inclinato in avanti per afferrare il manubrio, mentre le pedane discretamente alte e quindi vicine al piano sella, impongono una posizione piuttosto rannicchiata alle gambe. Questo ne abbassa il comfort sulle lunghe distanze, ma al tempo stesso permette di non toccare mai il terreno coni piedi e di lasciare quello destro pronto sul freno anche nelle pieghe pi&ugrave; accentuate. La nostra moto &egrave; equipaggiata con le bellissime leve al manubrio regolabili, offerte su richiesta, che risultano molto corte e piuttosto spigolose, tanto che quasi quasi preferiamo quelle di serie. Il piccolo tre cilindri borbotta regolare al minimo e risponde prontamente al gas. Abbiamo anche lo scarico Arrow omologato, che a detta della Casa privo del dB-killer (quindi non pi&ugrave; omologato) ci regala 2 CV e un accenno di migliore risposta al gas. Quello che sicuramente appuriamo subito &egrave; che lo scarico guadagna sonorit&agrave; molto pi&ugrave; appaganti! Il primo tratto del tour &egrave; il peggiore, visto che comprende 50 km di autostrada, durante i quali dobbiamo contrastare tutta la spinta della fresca aria mattutina, che con un leggero vento contrario, a 130 km/h diventa impegnativa. A tale velocit&agrave; e con la sesta inserita, il propulsore gira pulito e con poche vibrazioni a 7.000 giri esatti, lasciando ampio margine per accelerare velocemente nei sorpassi senza dover scalare marcia. Un altro accessorio che da subito apprezziamo parecchio &egrave; il quick shifter, che &egrave; stato opportunamente tarato dalla Casa per poter essere usato a qualunque regime. Proviamo qualche cambiata a soli 2.000 giri e scopriamo che il sistema lavora bene, senza sussulti o impuntamenti. Le cambiate ai medi regimi e col gas al 50% causano qualche strappo, ma tirando con pi&ugrave; decisione le marce entrano velocemente senza influire sull&rsquo;assetto.  Presto arriviamo sul percorso di montagna, che inizialmente presenta un misto molto stretto e con alcuni tornanti. Quello che subito ci regala maggiore soddisfazione &egrave; la velocit&agrave; d&rsquo;ingresso curva di questa Triumph che, favorita dal peso ridotto e dai performanti Diablo Rosso Corsa, &egrave; capace di rapidissime discese in piega mantenendo una grande precisione nella traiettoria. Il setting delle sospensioni &egrave; un perfetto compromesso tra comfort e prestazioni, grazie al quale la Street risulta decisamente neutra in tutta la percorrenza di curva, anche in presenza di asperit&agrave; del fondo. Notevole anche la ottima stabilit&agrave; in rettilineo, che viene solo parzialmente influenzata dalla mancanza di protezione aerodinamica alle alte velocit&agrave;. Tanta agilit&agrave; della ciclistica deve per forza avere un rovescio della medaglia, che infatti si concretizza in un accentuato alleggerimento del retrotreno in frenata. Complici anche le potenti pinze anteriori della R e l&rsquo;idraulica in compressione non troppo chiusa della forcella, la Street richiede una certa accortezza sul freno anteriore nelle staccate pi&ugrave; decise. Questo infatti ci ha pienamente soddisfatti alla voce potenza, ma &egrave; risultato molto aggressivo, offendo poca modulabilit&agrave;, cos&igrave; da risultare poco adatto ai meno esperti e critico sul bagnato. Causa tempi ristretti e il meteo, che ci ha regalato pioggia nella seconda parte del tour, non abbiamo potuto chiudere la forcella in compressione per migliorare l&rsquo;assetto in frenata. Precisiamo che le moto del test erano tutte prive dell&rsquo;ABS, sistema che indubbiamente aumenta i livelli di sicurezza e potrebbe ridurre questa tendenza. Tra le curve abbiamo apprezzato anche il rapporto allungato della prima, che permette di utilizzarla nelle curve pi&ugrave; strette consentendo una buona percorrenza. In effetti il tricilindrico deve restare sopra i 7.500 giri per spingere forte e costringe ad usare spesso la prima nel misto stretto. Gustosa la risposta che si ottiene tirandolo a fondo, quando allunga bene fino ai 12.000 giri prima di chiedere la marcia successiva. Volendo invece procedere ad andature pi&ugrave; tranquille, la grande elasticit&agrave; del motore inglese permette di ridurre di molto i cambi marcia, specialmente se confrontato a un 600 quadricilindrico. Prima della pioggia, abbiamo percorso un tratto misto veloce, fatto di curve a largo raggio e con piena visibilit&agrave;, da percorrere in terza o quarta con discreti angoli di piega. Ebbene, anche qui abbiamo sfruttato la grande stabilit&agrave; della Street, che pare non curarsi di eventuali pezze o avvallamenti sull&rsquo;asfalto. Con l&rsquo;asfalto bagnato abbiamo apprezzato il buon grip dei Diablo Rosso Corsa, che ci hanno permesso di guidare con gusto anche sotto la pioggia.  

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