Quando si parla di sicurezza, i motociclisti sono sempre al centro dell&rsquo;attenzione. I cosiddetti utenti &ldquo;fragili&rdquo; della strada, spesso poco tutelati. I progetti per aumentarne la sicurezza non mancano (basti pensare a quanto le stesse Case stiano lavorando per rendere le due ruote pi&ugrave; sicure, tra radar e airbag per moto), ma i tempi sono lunghi. Un po&rsquo; come lo sono quelli della sperimentazione, che va avanti ormai da diversi anni, sulla segnaletica orizzontale per aiutare i motociclisti nelle curve a sinistra. E forse c&rsquo;&egrave; una bella notizia, perch&eacute; il sistema (sempre con la dovuta calma) sembra si stia diffondendo in Europa.    Come funziona  Nello specifico, di cosa si tratta? Questa segnaletica orizzontale &egrave; composta da strisce, di lunghezza variabile, perpendicolari alla linea che divide le corsie. La disposizione delle strisce &egrave; pensata per delimitare l&rsquo;area nella quale il busto e la testa del motociclista&nbsp;invaderebbero&nbsp;la&nbsp;corsia&nbsp;opposta, mentre le ruote restano nell&rsquo;altra parte della carreggiata. L&rsquo;obiettivo, con questo tipo di segnaletica, &egrave; dare un input al pilota, invitandolo a guidare il pi&ugrave; lontano possibile dal centro della strada. Come anticipato, le strisce in questione sono utili solo per le curve a sinistra, considerato che nella curva a destra non ci si sporge verso il limite della carreggiata.  Le sperimentazioni  Questa tipologia di segnaletica &egrave; stata adottata per la prima volta in Austria, nel 2016, sei curve sulla Grossglockner, 14 in Stiria e 19 in Tirolo. La sperimentazione ha poi raggiunto il Lussemburgo, nel 2018, su un tratto di strada montuoso tra la N25 e Wiltz Kautenbach. Entrambe le prove hanno dato esiti positivi. In Austria, in particolare, non si sono pi&ugrave; registrati incidenti stradali gravi nelle zone coinvolte. Anche negli ultimi anni gli incidente sono diminuiti: nel 2022 sono state prese in analisi alle curve del Tirolo, dove il numero di cadute in sette curve &egrave; passato da 16 a sette, nello stesso periodo. Nel confronto con il 2019, gli impatti sono diminuiti dell&rsquo;80%. A convincere della validit&agrave; della segnaletica, non solo i buoni risultati ottenuti, ma anche anche il fattore economico: in Austria sono bastati 1.000 euro, tra materiali e manodopera, come ha confermato Martin Winkelbauer del Consiglio di fondazione per la sicurezza stradale.  Anche in Lussemburgo le cose sono andate bene. A partire dall&rsquo;atteggiamento dei motociclisti. La presenza di queste strisce, infatti, ne cambia l&rsquo;ingresso in curva e le telecamere posizionate nei tratti della sperimentazione ha dimostrato una netta diminuzione di &ldquo;sporgenze&rdquo; nell&rsquo;altra parte della carreggiata.  Dopo anni, la sperimentazione arriva ora anche in Germania, dove ha preso il via il 17 maggio 2023 nel circondario di D&uuml;ren, nella parte occidentale della Renania Settentrionale-Vestfalia. Come spiegano i nostri colleghi tedeschi di Motorrad, il materiale utilizzato, in questo caso, &egrave; una &ldquo;plastica a sfregamento a freddo con l&#39;aggiunta di agenti antiscivolo&rdquo;, che garantisce una presa migliore rispetto alla vernice (utilizzata, per esempio, in Lussemburgo).  COME PREPARARSI A UN VIAGGIO IN MOTO? 

<p>In principio fu l&rsquo;Austria, nel 2016, poi il Lussemburgo e adesso la Germania: ecco come funziona e quanto &egrave; economica</p> 

Strisce salvamotociclisti, la segnaletica orizzontale che si fa strada in Europa

Nel nostro Paese la segnaletica stradale &egrave; troppo spesso trascurata in termini di manutenzione, dislocazione, utilit&agrave; e qualit&agrave;, con il risultato che compromette la percezione del pericolo e aumenta il rischio di incidente.  Per capire quali sono le responsabilit&agrave; degli enti che la gestiscono, ci siamo rivolti all&rsquo;ing. Bruno Donno, responsabile tecnico del Centro Regionale di Governo e Monitoraggio della Sicurezza Stradale della Regione Lombardia.  &quot;SEGNALETICA DI PRESCRIZIONE, DIREZIONALE E... PUBBLICITARIA&quot;  - Ing. Donno, quale funzione ha la segnaletica quando &egrave; in condizioni ottimali?  &quot;Svolge un ruolo fondamentale nella regolazione del traffico. Accompagna l&rsquo;utente lungo tutto il percorso, fornendogli tempestivamente indicazioni precise, evitandogli incertezze e anticipando i potenziali pericoli, in modo che possa adottare un comportamento corretto e seguire traiettorie uniformi. Tutto ci&ograve; &egrave; possibile se la segnaletica &egrave; chiara e collocata dove &egrave; necessaria. L&rsquo;utente pu&ograve; cos&igrave; rispettare l&rsquo;articolo 140 del Codice della Strada (C.d.S.) ovvero comportarsi in modo da non creare pericoli per s&eacute; e per gli altri. In questo obbligo deve essere assistito dall&rsquo;ente gestore della strada che deve avvertirlo di eventuali pericoli attraverso una collocazione ragionevole della segnaletica. Oggi sulle nostre strade abbonda la segnaletica di prescrizione mentre scarseggia quella direzionale, e sono presenti in misura esagerata i cartelli pubblicitari&quot;.    - Che relazione esiste tra segnaletica e incidente?  &quot;L&rsquo;inadeguatezza della segnaletica ha un peso importante tra le cause degli incidenti. Se &egrave; sbagliata o poco chiara causa errori e indecisione alla guida e, quindi, incidenti: tamponamenti, scontri laterali ecc. Da vari studi e da una verifica reale si stima che l&rsquo;effetto della segnaletica sull&rsquo;incidentalit&agrave;, da sola o in combinazione con altri fattori, &egrave; del 70%. Ottimizzare la segnaletica significa ridurre gli incidenti di circa il 40% e quindi migliorare la circolazione&quot;.&nbsp;  - Ci sono troppi segnali stradali: &egrave; forse un tentativo degli enti di proteggersi dalle responsabilit&agrave; piuttosto che tutelare l&rsquo;incolumit&agrave; degli utenti?  &quot;&Egrave; un modo sbagliato di concepire la sicurezza. Ad esempio: se le curve di una strada sono considerate pericolose perch&eacute; &egrave; presente su tutte il cartello di pericolo, si avr&agrave; un calo di attenzione da parte di chi guida. Un&rsquo;analisi della sicurezza rivela che i problemi pi&ugrave; frequenti derivano dalla segnaletica inadeguata e obsoleta, dalla limitata visibilit&agrave; dei segnali verticali e dei semafori, dall&rsquo;inadeguata retro riflettenza delle vernici e dalla mancanza di elementi catarifrangenti&quot;.  GESTIONE CARENTE  - Come &egrave; giustificato il mancato adeguamento della segnaletica?  &quot;Gli enti lo spiegano con la mancanza di risorse economiche. Ci&ograve; non pu&ograve; giustificare una segnaletica scadente o sbagliata. Se si eliminano sprechi ed eccessi inaccettabili, le risorse disponibili sono maggiori e possono essere impiegate in modo adeguato. Gli enti sono obbligati ad avere cura del patrimonio segnaletico e a mantenerlo in efficienza&quot;.  - Perch&eacute; la segnaletica &egrave; gestita cos&igrave; male? &nbsp;  &quot;A causa della mancanza di dati aggiornati che permettano di valutare oggettivamente le necessit&agrave; funzionali della strada. Il D. L. 30 aprile 1992 n. 285 ha reso obbligatoria per gli enti gestori la realizzazione del catasto stradale e il suo aggiornamento costante con i dati sui nuovi progetti o sugli interventi di adeguamento. Il catasto deve contenere tutti i dati che l&#39;ente possiede sulla propria rete viaria e che sono la sintesi di tutte le informazioni disponibili, comprese quelle su cartografie, monitoraggi ambientali, stato di conservazione di opere, pavimentazioni, traffico e incidentalit&agrave;. I dati sull&rsquo;incidentalit&agrave; derivano dai rilevamenti sui sinistri, e sui fattori e le condizioni che li influenzano, compresa la segnaletica. Il catasto &egrave; uno strumento essenziale per garantire un&rsquo;adeguata gestione stradale. Offre la possibilit&agrave; di progettare la segnaletica e realizzare l&rsquo;elemento pi&ugrave; importante, un piano di segnalamento che integri e coordini tutte le informazioni da dare all&rsquo;utente. Inoltre, attraverso un piano di manutenzione e un&rsquo;attenta programmazione degli investimenti &egrave; possibile ottimizzare le risorse economiche da destinarsi alla segnaletica&quot;.  - Quindi gli enti sono obbligati a mantenere la segnaletica efficiente&hellip;&nbsp;  &quot;Oltre a mantenerla efficiente devono sostituirla, reintegrarla, e rimuoverla anche quando &egrave; solo parzialmente inefficiente o non pi&ugrave; rispondente allo scopo per il quale &egrave; stata collocata. I piani di segnalamento sono obbligatori anche per i Comuni sotto i 30.000 abitanti, indipendentemente dai piani urbani del traffico (art. 77, comma 2 e 3, regolamento di esecuzione del C.d.S.)&quot;.    - E se l&rsquo;obbligo &egrave; ignorato?  &quot;Il mancato ripristino di un segnale stradale che impone un obbligo o un divieto regolarmente stabilito con provvedimento amministrativo (art. 6 e 7, C.d.S.), pu&ograve; dare luogo, in caso di incidente stradale, a responsabilit&agrave; penale e civile a carico di amministratori o dipendenti dell&rsquo;ente&quot;.  - Dove &egrave; possibile recuperare i fondi necessari per aggiornarla?  &quot;Dai finanziamenti ministeriali, regionali ed europei; dall&rsquo;applicazione dell&rsquo;art. 208 del C.d.S. (prevede che il 50% dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni sia destinato agli enti gestori per l&rsquo;aggiornamento della segnaletica); infine dalle risorse di cui dispone ciascun ente da destinare a questo scopo. L&rsquo;ente deve essere sempre pronto a partecipare ai bandi. Se vuole recuperare i finanziamenti all&rsquo;esterno, deve avere preparato un piano di segnalamento da attuare in tempi brevi, nel momento in cui il bando &egrave; pubblicato. Tale piano richiede attenzione ma pu&ograve; dare notevoli soddisfazioni e, soprattutto, importanti effetti sulla sicurezza delle strade&quot;.  COSTI E INVESTIMENTI  - Quali sono i costi?  &quot;Non sono esorbitanti. Prendiamo ad esempio un palo con il suo pannello integrativo: costa 100 euro, compreso l&rsquo;impianto. Consideriamo una cittadina con una rete viaria di circa 60 km e un numero di 110 impianti per km: il suo patrimonio segnaletico ammonta a circa 650.000 euro di cui il 40% (circa 260.000 euro) &egrave; costituito, molto probabilmente, da una segnaletica superflua o sbagliata. Consideriamo il costo di un incarico a un professionista per realizzare il catasto della segnaletica: 330 euro a km (19.800 euro); oppure per realizzare un piano di segnalamento: 460 euro a km (27.600 euro). Con poco pi&ugrave; di 47.000 euro avremo la conoscenza del patrimonio di segnaletica dell&rsquo;ente che gestisce le strade di quella cittadina&quot;.&nbsp;  - Perch&eacute; gli enti dovrebbero investire sulla segnaletica?  &quot;Per tre buone ragioni. La prima &egrave; ridurre il livello di incidentalit&agrave; stradale: il nostro Paese non ha ancora raggiunto l&rsquo;obiettivo europeo di dimezzare il numero degli incidenti e dei morti. La seconda riguarda il futuro: una segnaletica in buono stato &egrave; fondamentale per lo sviluppo di strade intelligenti (smart road) che consentono la comunicazione e l&rsquo;interconnessione tra i veicoli. La terza &egrave; la ripresa dell&rsquo;economia: gli investimenti per la manutenzione della segnaletica sarebbero un valore aggiunto&quot;.  - Perch&eacute; continua a essere sottovalutata in Italia?  &quot;&Egrave; un problema culturale. Occorre riprendere e diffondere la cultura della buona segnaletica per aumentare la sicurezza sulle strade&quot;.  - Da dove &egrave; necessario ripartire?  &quot;Dalla formazione. Gli enti gestori devono formare esperti tra il proprio personale. In alternativa, devono affidarsi a specialisti. Non si pu&ograve; affidare la realizzazione della segnaletica orizzontale a un manovale! Occorrono progettualit&agrave;, impostazione e metodo. Una gestione migliore della circolazione richiede una segnaletica decente. Se convinciamo gli enti a prestare pi&ugrave; attenzione alla segnaletica, circoleremo pi&ugrave; sicuri e avremo meno motivi per lamentarci&quot;.  &nbsp;  &nbsp; 

<p>Spesso deteriorata, poco visibile e fuorviante, posta anche dove &egrave; inutile se non addirittura pericolosa. L&#39;importanza &egrave; ampiamente sottovalutata dagli enti gestori delle strade che la trascurano nonostante il codice della strada li obblighi a curarne la manutenzione</p> 

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