        Torniamo a parlare di assicurazioni. Un approfondimento che abbiamo pensato quando, un anno dopo il lancio con grandi squilli di tromba della RCAuto Familiare, se ne &egrave; potuto constatare l&rsquo;annunciato fallimento. Il fallimento della RCAuto Familiare Uno dei principali obiettivi della legge era infatti dare ai neopatentati la possibilit&agrave; di una tariffa accessibile. La formulazione della legge, che pone per l&rsquo;accesso alla RCAuto Familiare la condizione di un attestato di rischio privo di sinistri negli ultimi 5 anni, &egrave; stata per&ograve; interpretata dalle compagnie come una condizione che porta all&rsquo;esclusione proprio dei neopatentati e di chi si assicura per la prima volta dal beneficio. Un altro stratagemma utilizzato dalle assicurazioni per disinnescare l&rsquo;ingresso in blocco in prima classe di merito di molti assicurati con il grimaldello della RCAuto Familiare, &egrave; stato l&rsquo;innalzamento delle tariffe di base, ricorrendo poi a sconti commerciali forti, per andare incontro a quelli che loro considerano buoni clienti. Ed ecco servito un nuovo sistema per riallineare tutti al livello tariffario precedente alla RCAuto Familiare! Scrivevamo lo scorso anno... Lo scorso anno, per commentare la legge che istituiva l&rsquo;RCAuto Familiare, avevamo intervistato Maurizio Hazan, docente di diritto assicurativo. Le sue parole appaiono oggi profetiche. &ldquo;Il fabbisogno tariffario rimane intatto, a parit&agrave; di costo dei sinistri. Ragion per cui il vantaggio correlato all&rsquo;applicazione del bonus familiare verr&agrave; compensato da correzioni di tariffa in aumento, specie a scapito dei pi&ugrave; virtuosi. Le compagnie inoltre tenderanno a considerare sempre meno l&rsquo;impatto delle classi di merito sulla tariffa, proprio perch&eacute; la classificazione sar&agrave; sempre meno attendibile; ed &egrave; probabile che valorizzeranno altre variabili di tariffa, quali ad esempio il territorio&rdquo;. Siamo tornati cos&igrave; a intervistarlo. E a lui abbiamo contrapposto un tecnico che rappresenta i consumatori, Massimo Treffiletti di Konsumer. Raccontateci le vostre storie Leggete l&rsquo;approfondimento completo sul numero di In Moto in edicola, e scriveteci per raccontarci le vostre storie. Il mondo politico si sta infatti finalmente muovendo per una riforma dell&rsquo;intero ordinamento assicurativo, e siamo in contatto con diversi soggetti che metteranno mano a quel testo. Proviamo a raccontare loro le ordinarie vessazioni delle compagnie assicurative, per chiedere maggiore attenzione nei confronti di noi utenti e di noi motociclisti. RCAuto (e moto): gli affari d'oro delle assicurazioni       

Le novit&agrave; in campo assicurativo sono molte. Dovremo assicurare anche la moto che teniamo ferma nel nostro box privato. E quella che utilizziamo nei track days? Nel frattempo una certezza c&rsquo;&egrave;: l&rsquo;RCAuto Familiare &egrave; stata un fallimento. E si parla con insistenza di una riforma in arrivo. Di questo e altro vi parliamo nell&rsquo;articolo sul numero di ottobre di In Moto, che trovate in edicola

L'RCAuto Familiare ha fallito: ora serve una riforma completa

        I funzionari dell&rsquo;Autorit&agrave; Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) hanno eseguito il 9 febbraio scorso ispezioni nelle sedi di Facile.it S.p.A., Facile.it Broker di Assicurazioni S.p.A. e Prima Assicurazioni S.p.A., con l&rsquo;ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza. Il procedimento &egrave; in relazione a presunte pratiche commerciali scorrette. Assicurazioni: aiuto, non mi applicano la RCAuto Familiare! Pratiche commerciali scorrette? &ldquo;Secondo l&rsquo;Antitrust - si legge nel comunicato -, le societ&agrave; potrebbero avere attuato due distinte pratiche commerciali scorrette, violando il Codice del Consumo, nello svolgimento dell&rsquo;attivit&agrave; di comparazione sul sito Facile.it&rdquo;. E continua, relativamente alle polizze RC Auto: &ldquo;per alcuni prodotti non verrebbe indicato che si tratta di polizze basate sul sistema del risarcimento in forma indiretta, caratterizzate da un servizio in fase di liquidazione dei danni meno efficiente. Facile.it, inoltre, favorirebbe i prodotti di Prima Assicurazioni S.p.A. a discapito degli altri intermediari assicurativi&rdquo;. &ldquo;In secondo luogo, secondo l&rsquo;Autorit&agrave;, potrebbero essere potenzialmente aggressive le procedure volte a sollecitare il consumatore all&rsquo;acquisto anche di una polizza assicurativa inizialmente prospettata come facoltativa o di specifici prestiti in una fase in cui il consumatore non ha ancora deciso quale prodotto scegliere&rdquo;. Il sospetto &egrave; insomma che Facile.it abbia continuato nel tempo, nonostante l&rsquo;uscita formale di Alberto Genovese, a favorire Prima Assicurazioni. Con quest&rsquo;ultima societ&agrave; che ha eroso forti quote di mercato RCAuto, grazie a una politica tariffaria particolarmente aggressiva. Una politica fondata probabilmente anche sul fatto che Prima non sempre aderisce alla convenzione CARD, quella del risarcimento diretto. Dipende dalla compagnia in rappresentanza della quale stipula la polizza. Risarcimento diretto: difficolt&agrave; per gli utenti Gi&agrave; nel nostro Forum assicurativo nell&rsquo;ambito di Motoweek avevamo accennato al problema della mancata adesione alla CARD. Ci sono infatti alcune compagnie straniere che non aderiscono al risarcimento diretto. Questo significa che in caso d&rsquo;incidente, l&rsquo;assicurato danneggiato deve rivolgersi alla compagnia della controparte, con tempistiche e difficolt&agrave; superiori. La cosa &egrave; consentita dal nostro ordinamento assicurativo, ma si tratta di un problema che andr&agrave; risolto. Tra l&rsquo;altro, se il danneggiato dovesse sentirsi poco tutelato, potrebbe facilmente ricorrere a un avvocato; non solo contro la compagnia non aderente al risarcimento diretto, ma anche contro il guidatore colpevole dell&rsquo;incidente con essa assicurato. Per questo il consumatore che stipula un contratto con una compagnia non aderente al risarcimento diretto va avvisato di questa clausola contrattuale dai possibili risvolti pesanti. Assicurazioni: una proposta per i neopatentati       

Secondo l&rsquo;Autorit&agrave; le condotte ingannevoli potrebbero riguardare l&rsquo;attivit&agrave; di comparazione nei settori del credito al consumo e delle polizze RCAuto

Istruttoria Antitrust su Facile.it: pratiche commerciali scorrette

&ldquo;Ho acquistato la moto nel 2019 e pagato l&#39;assicurazione in classe 14, sebbene abbia assicurata con la stessa compagnia un&#39;auto in classe 1. Dalla mia assicurazione, e anche tramite preventivo online di altra societ&agrave;, mi &egrave; stato detto che per usufruire della nuova legge Bersani (16/02/2020) e quindi della stessa classe della mia auto, il nuovo veicolo, nuovo o usato che sia, deve essere stato acquistato nel 2020&rdquo;.  &Egrave; una delle tante lettere che riceviamo in materia di RCAuto Familiare, la norma istituita lo scorso anno, ampliando la Legge Bersani. In base a questa nuova legge, tutti i veicoli di un nucleo familiare convivente, al rinnovo del contratto assicurativo passano nella classe di merito pi&ugrave; vantaggiosa fra quelle dei veicoli presenti in casa. A patto che non abbiano riportati sull&rsquo;attestato di rischio dei sinistri a responsabilit&agrave; esclusiva, principale o paritaria (dal 50% compreso in su) negli ultimi 5 anni.  Rispetto alla Bersani dunque, la RCAuto Familiare si applica anche a veicoli di tipologia differente, dai ciclomotori agli autocarri, passando per automobili e moto. E, cosa importante, vale anche per i mezzi gi&agrave; presenti in famiglia; mentre la Bersani si riferiva esclusivamente ai veicoli di nuovo acquisto.  ASSICURAZIONE FAMILIARE: COSA C&#39;&egrave; CHE NON FUNZIONA?  Purtroppo la legge &egrave; stata scritta in maniera imprecisa, cosa che ha causato non pochi problemi interpretativi. Fortunatamente il Ministero dello Sviluppo Economico successivamente ha fornito alcuni chiarimenti in Commissione Finanze. In particolare ha ribadito che lo spirito della legge &egrave; consentire l&rsquo;applicazione della RCAuto Familiare non solo con l&rsquo;acquisto di un nuovo veicolo, ma anche quando si paga una nuova annualit&agrave; assicurativa per un veicolo di cui si &egrave; gi&agrave; in possesso, anche se si passa ad altra compagnia. E la maggior parte delle assicurazioni starebbero applicando questa interpretazione.  Resta il nodo dell&rsquo;attestato di rischio privo di sinistri negli ultimi 5 anni, al quale si sono attaccate molte compagnie nel caso in cui si abbia un&rsquo;anzianit&agrave; assicurativa inferiore. Anche qui per&ograve;, il chiarimento dato dal Ministero dello Sviluppo Economico &egrave; inoppugnabile: la RCAuto Familiare va applicata anche ai neopatentati e a chi ha un attestato di rischio inferiore ai 5 anni.  Appare chiaro che la giustificazione addotta dalla compagnia al lettore citato in apertura di questo articolo &egrave; priva di fondamento. Cosa pu&ograve; fare il lettore? Di sicuro sporgere reclamo all&rsquo;Ivass, l&rsquo;Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni Private (Ivass.it), ma sappiamo che a fronte di valanghe di reclami, in pochi hanno avuto soddisfazione.  Non resta che far notare alla compagnia assicurativa inadempiente che la legge dice qualcosa di diverso. Si pu&ograve; insistere. Ma di fronte a un ulteriore diniego, il consiglio &egrave; di rivolgersi altrove.  Cercate un&rsquo;altra compagnia e andate oltre! Non fermatevi alla (giusta) rivendicazione della classe di merito corretta. Perch&eacute; per alcune compagnie assicuratrici questa &egrave; divenuta una guerra di principio. Confrontate i premi che vi vengono proposti e i servizi offerti in cambio, prima di decidere. Magari vi troverete a risparmiare anche mantenendo una classe di merito differente.  Se poi, come nel caso dell&rsquo;esempio citato, si parla di un grosso salto tariffario, come quello che c&rsquo;&egrave; fra la 14a classe e la 1a, allora non vi resta che cercare un&rsquo;altra compagnia, pi&ugrave; attenta al rapporto con i propri assicurati.  ASSICURAZIONE FAMILIARE: COSA DICE IL CODICE  Per comodit&agrave; vi riportiamo la parte del Codice delle Assicurazioni relativa all&rsquo;applicazione della RCAuto Familiare, il comma 4-bis dell&rsquo;art. 134.  &ldquo;4-bis. L&rsquo;impresa di assicurazione, in tutti i casi di stipulazione di un nuovo contratto e in tutti i casi di rinnovo di contratti gi&agrave; stipulati, purch&eacute; in assenza di sinistri con responsabilit&agrave; esclusiva o principale o paritaria negli ultimi cinque anni, sulla base delle risultanze dell&rsquo;attestato di rischio, relativi a un ulteriore veicolo, anche di diversa tipologia585, acquistato dalla persona fisica gi&agrave; titolare di polizza assicurativa o da un componente stabilmente convivente del suo nucleo familiare, non pu&ograve; assegnare al contratto una classe di merito pi&ugrave; sfavorevole rispetto a quella risultante dall&rsquo;ultimo attestato di rischio conseguito sul veicolo gi&agrave; assicurato586 e non pu&ograve; discriminare in funzione della durata del rapporto garantendo, nell&rsquo;ambito della classe di merito, le condizioni di premio assegnate agli assicurati aventi le stesse caratteristiche di rischio del soggetto che stipula il nuovo contratto&rdquo;.  Mercato 2020: la moto batte il Covid 

Riceviamo molte lettere da lettori ai quali le compagnie assicuratrici rifiutano di applicare le agevolazioni di legge sulla classe di merito familiare. Cosa dice la norma e come tutelarsi in questi casi