        Quando si parla di oggetti (o, meglio, moto) da collezione, chi &egrave; appassionato e dispone di un&rsquo;ingente quantit&agrave; di denaro, non bada a spese. Come il caso di una Ducati MH900e, esemplare a tiratura limitata dedicato a Mike Hailwood e che per oltre vent&rsquo;anni &egrave; rimasto chiuso nel suo imballaggio di spedizione nel deposito di una concessionaria americana di Harley-Davidson. Una volta ritrovata, la Ducati &egrave; stata messa in vendita su bringatrailer ed &egrave; stata acquistata per 45mila dollari (circa 44,3mila euro). Per vent&rsquo;anni nella scatola  Il modello, inizialmente presentato come concept, si ispira alla 900SS, vincitrice del Tourist Trophy all&rsquo;Isola di Man nel 1978 grazie anche al talento del nove volte campione del mondo Mike Hailwood. A firmare il progetto dell'avvenieristica due ruote, era stato Pierre Terblanche, che all'epoca era anche il responsabile del centro stile Ducati. Era l&rsquo;inizio del nuovo millennio e tramite il proprio sito, Ducati riusc&igrave; a vendere in appena mezz&rsquo;ora tutti e 2000 gli esemplari realizzati (un vero primato per l&rsquo;epoca se si pensa che internet e gli acquisti online erano sconosciuti ai pi&ugrave;). Di questi 2000 modelli, uno pare proprio che sia rimasto imballato fino a oggi. Si tratta dell&rsquo;esemplare numero 875, spedito nel 2002 alla Rockville Harley-Davidson di Gaithersburg, concessionaria del Maryland. Di fronte a questa storia, l&rsquo;acquirente non ha resistito e ha speso quasi 45mila euro per portare a casa la moto che, dopo tutto questo tempo in scatola, in che stato sar&agrave;? RARA YAMAHA R1 DEL 2001 "LE" VENDUTA A 20.000 EURO       

Dopo il ritrovamento (in una concessionaria Harley-Davidson nel Maryland), l&rsquo;esemplare &egrave; stato messo in vendita e acquistato per quasi 45mila euro

Ducati MH900e scoperta dopo vent’anni ancora nell’imballaggio

        Ne era appena stata venduta una lo scorso maggio per 20 mila dollari (circa 16.600 euro al cambio), ma ora con la N&deg; 1.915 di 2.000 esemplari prodotti tra il 2001 e il 2002 si &egrave; gi&agrave; arrivati ad una cifra offerta di 25 mila dollari. Stiamo parlando di un&rsquo;altra Ducati MH 900e, la moto omaggio alla Ducati NCR 900 vincitrice del TT nel 1978 con Mike Hailwood, che da qualche giorno &egrave; stata messa all&rsquo;asta da Bring a Trailer. Ducati 125GP Bialbero, all'asta la moto con il "Cavallino"  Livrea e forme inconfondibili Il modello non cambia rispetto al precedente: stesso progetto di Pierre Terblanche, stessa livrea rossa con grafica argento su un telaio a traliccio abbinato, stessi cerchi Marchesini a cinque razze da 17&Prime;, come lo stesso &egrave; anche il bicilindrico a L raffreddato ad aria di 904 cc e 74 cv. Tuttavia, a differire sono i chilometri sul contagiri - il modello in questione ne ha fatti registrare appena dodici sin dalla sua prima uscita -, la presenza della cassa di spedizione di fabbrica e il numero di serie diverso rispetto a quella venduta in Canada qualche settimana fa. Prezzo in crescita La moto al momento si trova in Oregon, dove &egrave; stata recentemente revisionata presso il rivenditore ufficiale Ducati MotoCorsa di Portland con nuove cinghie, cambio dell'olio e risciacqui del fluido idraulico. Il suo attuale proprietario l&rsquo;ha acquistata nel 2016 e ora presso Bring a Trailer ha gi&agrave; raggiunto una cifra che supera di 5.600 euro il prezzo originario dell&rsquo;epoca. Mick Grant, all'asta la Suzuki XR69 del TT del 1982       

La moto &egrave; stata progettata da Pierre Terblanche per rendere omaggio alla Ducati NCR 900 vincitrice del TT dell'Isola di Man nel 1978 con Mike Hailwood in sella

Ducati MH 900e: all’asta da Bring a Trailer un esemplare quasi nuovo

Sul progetto di Pierre Terblanche spiccano una livrea rossa con grafica argento su un telaio a traliccio abbinato, cerchi Marchesini a cinque razze da 17? e un bicilindrico a L raffreddato ad aria di 904 cc e 74 cv. Ecco alcune foto

Ducati MH 900e: all'asta la N°1.915 di 2.000

Aura di leggenda. Era il 1998 quando, dalla matita di Pierre Terblanche - all&#39;epoca designer Ducati ed autore di progetti come la sportiva 999 - venne fuori la MH900e che fece bella mostra di s&eacute; al salone di Monaco. Dalla prima presentazione del concept alla produzione in serie passarono poco pi&ugrave; di due anni. Nei primi mesi del 2001 ecco sbucare nel catalogo Ducati una fascinosa realizzazione nata per rendere omaggio a Mike Hailwood (MH dalle iniziali del nome) ed alla sua impresa del 2 giugno 1978 quando, in sella ad una SS900 preparata dal Team NCR, trionf&ograve; al Tourist Trophy.  DUCATI MH900e: TUTTI COME MIKE    Ducati MH900en onore di quel trionfo ecco nascere la MH900e. Moto che univa sapientemente tradizione e futuro con quelle sue linee che ripercorrevano i tratti della SS900 ma reinterpretate in chiave moderna. Il telaio era una struttra a traliccio derivante dalla serie Supersport degli anni &#39;90, abbinato ad un forcellone anche esso realizzato con il medesimo schema in tubi di acciaio, e che reggeva un motore bicilindrico reffreddato ad aria da 75 CV per una coppia massima di 7,7 Kgm a 6.250 giri/min. Non valori di spicco, ma le doti della MH900e andavano bel oltre il mero discorso delle prestazioni. Era un progetto raffinato, una &#39;instant classic&#39; prodotta in serie limitata di 2000 esemplari (tutti esauriti in poco tempo) ad un prezzo di 15.000 euro. Un progetto che chiss&agrave;, oggi con le case che sempre pi&ugrave; spesso puntano a far rivivere concetti passati, avrebbe le sue belle carte da giocare.  Gira pagina per leggere la nostra prova su strada su InMoto del 2001:  &quot;Avevo un sogno: guidare la Cagiva C591 di Eddie Lawson&quot;  &nbsp;  SPORTIVA DA GRANDI INTENDITORI    Di fronte a una moto cos&igrave; particolare, &egrave; davvero difficile non subire il fascino. L&rsquo;impostazione di base &egrave; prettamente sportiva, con la sella decisamente alta rastremata nell&#39;imbottitura, il busto tutto proteso in avanti a caricare i polsi e le braccia mentre ai fini pratici non crea alcun problema la dislocazione delle pedane che consentono alle ginocchia una naturale angolazione, bene sistemate nei generosi in cavi del serbatoio. Ad una simile prelibatezza si possono perdonare tranquillamente anche le limitate possibilit&agrave; di sterzata, la scarsa funzionalit&agrave; degli specchi retrovisori o la sensibile trasmissione di calore riscontrata in corrispondenza delle cosce (a stretto contatto con l&#39;impianto di scarico) ed &egrave; per questo motivo che vi sconsigliamo vivamente di porre gelati o cioccolata all&#39;interno del piccolo vano ricavato nel codino.  Controindicazioni piccole se paragonate alle notevoli soddisfazioni che la rossa sportiva old style di Borgo Panigale pu&ograve; offrirvi sin dai primi istanti di guida, docile e mansueta ai voleri del pilota, per nulla difficile da condurre su qualsiasi percorso la si intenda impiegare. Solida ma mai impacciata di avantreno in velocit&agrave;, si &egrave; rivelata stabilissima (anche sullo sconnesso) e garante di sicuri ingressi in curva.    L&#39;impianto frenante e ai vertici per potenza e modulabilit&agrave;, che in abbinamento al calibrato assetto delle sospensioni limita al minimo i trasferimenti di carico o di affondamenti dell&#39;avantreno in staccata. Al motore si possono perdonare le non elevate caratteristiche di potenza massima, sebbene non sia l&#39;aspetto determinante per una moto di questo tipo, sulle quali prevale l&#39;elasticit&agrave; del funzionamento e l&#39;ampiezza della curva di erogazione, ideali ad enfatizzare le caratteristiche di ripresa senza costringere ad un frequente uso del cambio.  Gi&agrave; in prossimit&agrave; dei tre 4000 giri si pu&ograve; spalancare l&rsquo;acceleratore senza alcun rifiuto potendo fare affidamento sul gustoso tiro almeno fino a 7500 - 8.000 giri con la possibilit&agrave; di spingersi pur senza reali vantaggi fino a quasi 9000 giri di strumento. Ci saremmo aspettati una maggiore caratterizzazione nella tonalit&agrave; di scarico sin troppo ovattata per una moto di questo tipo.  Rewind, Moto Guzzi MGS- 01 Corsa: l&#39;aquila che vinse a Daytona 

Tradizione e futuro si mescolavano in questa fascinosa bicilindrica con motore raffreddato ad aria da 75 CV. Stile unico, guida sportiva per una moto dedicata al leggendario Mike &quot;The Bike&quot; ed alla sua impresa al TT del 1978&nbsp;

Rewind, Ducati MH900e: nel segno di Hailwood

Era il 1998 quando, dalla matita di Pierre Terblanche - all'epoca designer Ducati ed autore di progetti come la sportiva 999 - venne fuori la MH900e che fece bella mostra di sé al salone di Monaco. Dalla prima presentazione del concept alla produzione in serie passarono poco più di due anni. Nei primi mesi del 2001 ecco sbucare nel catalogo Ducati una fascinosa realizzazione nata per rendere omaggio a Mike Hailwood (MH dalle iniziali del nome) ed alla sua impresa del 1978 quando, in sella ad una SS900 preparata dal Team NCR, trionfò al Tourist Trophy.

Ducati MH900e FOTO

Design chiaramente vintage, anima al passo coi tempi. Potrebbe essere questa la sintesi migliore per definire Ducati MH900 Heritage. Che non &egrave; un nuovo esemplare uscito dagli stabilimenti di Borgo Panigale, ma il nuovo interessante concept concepito da Jakusa Design.  Ducati, riparte la produzione: &quot;Tanti ordini e magazzini vuoti&quot;  Jakusa Design &egrave; uno studio di art design e illustrazione con sede a Gyor, in Ungheria, che concentra i propri lavori su auto e motociclette, soprattutto quelle sportive, donando loro un tocco di personalit&agrave; difficile a non farsi notare. Come nel caso della MH900 Heritage, praticamente un omaggio alla storia del Marchio, e che nel nome non pu&ograve; non ricordare la MH900e, progettata nei primissimi Duemila da Pierre Terblanche in omaggio alla MH900 con cui Mike Hailwood vinse all&#39;Isola di Man l&#39;edizione 1978 del Tourist Trophy.  Tourist Trophy: riflessioni su quelle vite al limite    Proprio come MH900e, MH900 Heritage presenta i terminali di scarico sotto al codino piuttosto che sotto al motore, ma ci sono altre soluzioni estetico-meccaniche che rimandano ai modelli Ducati di oggi. Come lo stesso codino, il serbatoio in alluminio e la frizione a secco che ricordano la Panigale V4 R, ma anche i pannelli a lato dei radiatori, elemento stilistico caro alla Streetfighter.    Ali aerodinamiche con tecnologie moderne, mischiate alle linee del passato, &quot;condite&quot; dalla spinta del quattro cilindri Desmosedici Stradale R. Ducati MH900 Heritage di Jakusa Design sar&agrave; solamente un rendering, ma &egrave; capace di farsi ammirare e apprezzare.  Ducati Cares, parola d&#39;ordine: sicurezza 

Gli ungheresi di Jakusa Design hanno realizzato un rendering di una sportiva che fonde il desing della MH900e di Terblanche alla nuova Streefighter V4

6 risultati per 'MH900e'

Ducati MH900e scoperta dopo vent’anni ancora nell’imballaggio

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Rewind, Ducati MH900e: nel segno di Hailwood

Ducati MH900e FOTO

Ducati MH900 Heritage, concept da urlo