        Un concerto rock in pieno stile, per le strade del Queens, a New York, quasi a contatto con la gente. La band The Fight protagonista, con la loro musica metal. E a un certo punto, tra un assolo e un breakdown, ecco spuntare l'ospite inatteso: una moto che sgasa in mezzo al pubblico, pi&ugrave; eccitato che mai. ARRIVA LA MOTO, IL PUBBLICO IMPAZZISCE La scena, che si &egrave; svolta lo scorso 21 agosto, &egrave; stata ripresa dagli smartphone. Dura poco, 13 secondi, ma tanto basta. Mostra i The Fight esibirsi e un pubblico in adrenalina. All'improvviso, la folla si divide in due per lasciare spazio a un tizio in sella a una moto, che prima accelera e poi si pianta di fronte al palco dando qualche colpo di manubrio per fomentare la folla. Il motociclismo &egrave; "rock"? I motociclisti che musica ascoltano? Operazione riuscita al 100%, dato che non passano che pochi secondi per vedere il primo spettatore che salta sulla moto sfruttando lo spazio lasciato vuoto sulla sella. E anche tutti gli altri l&igrave; presenti sembrano gradire l'entrata ad effetto. Probabilmente, anche i The Fight. Insomma, una scena paradisiaca per gli amanti delle due ruote e della musica rock-metal. Anche se &egrave; doveroso sottolineare che non &egrave; un bello spot per le disposizioni anti-Covid.  "Babe let's go see the show in Queens"**the show in Queens**Band: The Fight IG/fight.them.all Listen to The Fight: https://t.co/gfCXJsi3zMWatch the full set from 8/21/21 in Queens, NY: https://t.co/8HV5fqaYDRVote to see it posted on YouTube: https://t.co/iMUHdb4VJ6 pic.twitter.com/6prVzoZ9Fw &mdash; hate5six (@hate5six) August 22, 2021          

Ospite inatteso al live della band The Fight tenutosi al Queens di New York: la due ruote sgasa e manda in visibilio il pubblico presente

Al concerto rock arriva una moto: il pubblico impazzisce! VIDEO

BMW apre a nuove possibilit&agrave; per la mobilit&agrave; urbana del futuro con due concept a met&agrave; strada tra moto e bici con regolazione automatica della velocit&agrave; basata su geofence.

BMW Motorrad concept Vision AMBY e i-Vision AMBY

La Casa di Stoccolma svela un moped leggero, pratico e chic con soluzioni originali e un prezzo accattivante: preordinabile on-line a 3.800 euro arriver&agrave; ad inizio 2022.

Cake Makka, il moped minimalista FOTO

Quello delle due ruote motrici &egrave; un pallino ricorrente tra chi ama spingersi su terreni impervi e con la propulsione elettrica ci&ograve; diventa pi&ugrave; facile e pi&ugrave; accessibile ad ogni capacit&agrave; di guida. La prova ce la offre questo originale &quot;mulo da soma&quot; neozelandese da poco disponibile anche in Italia. A costruirlo &egrave; la UBCO e si chiama semplicemente 2x2. Il nome lascia intendere almeno quanto il design l&#39;animo minimalista: basta guardarlo per cogliere quali siano gli obiettivi di questo ciclomotore sui generis. Si tratta infatti di un 50 cc equivalente e di fatto accessibile a tanti. E con la stessa facilit&agrave; con cui si lascia manovrare &egrave; pronto a portarti sostanzialmente ovunque. Non stupisce affatto dunque che i primi clienti siano stati grandi proprietari terrieri, agricoltori, allevatori, i militari neozelandesi e anche i corrieri del Domino&#39;s pizza. Per noi si tratta di una novit&agrave;, grazie alla Ranieri Auto di Sant&#39;Arcangelo di Romagna che ha iniziato ad importarlo nel nostro paese, ma a dire il vero &egrave; un prodotto che sta girando da pi&ugrave; di un lustro. Ma come &egrave; fatto?    UBCO 2x2: genio e semplicit&agrave;  L&#39;idea di base &egrave; semplice quanto geniale. Ogni ruota ospita nel mozzo un motore da 500 Watt. Sono perci&ograve; unit&agrave; abbastanza compatte e leggere da non diventare un problema dal punto di vista dinamico delle masse non sospese e allo stesso tempo abbastanza potenti da portarci rapidamente ai 45 orari di velocit&agrave; massima imposta. Con questa soluzione hanno abolito la trasmissione! Niente catene o cinghie perch&eacute; ogni ruota ha il suo motore e a regolarli ci pensa l&#39;elettronica. Quello anteriore si pu&ograve; spegnere dallo smartphone tramite un&#39;applicazione, sulla quale possiamo gestire i vari parametri. Il vantaggio di avere un sistema 2x2 risulta presto detto: consente di arrivare praticamente ovunque, superando pendenze fino al 30%, ponendosi come anello di congiunzione tra una moto d&#39;alpinismo, una e-mtb e il motorino del fornaio. Per il resto in UBCO hanno lavorato su tre concetti: leggerezza, praticit&agrave; e baricentro basso. Ecco che il design da &quot;stendipanni&quot;, come l&#39;ha argutamente definito un collega, &egrave; la risposta razionale a queste tre esigenze. Probabilmente &egrave; proprio questo andare oltre alle convenzioni che lo rende attraente. Non ci stupisce in fondo che il design cos&igrave; poco ammiccante abbia gi&agrave; ottenuto diversi riconoscimenti internazionali.  &nbsp;  Come &egrave; fatto    Il telaio &egrave; un tubolare d&#39;alluminio e al netto delle batterie il peso &egrave; poco meno di 53 kg. Quindi &egrave; pi&ugrave; leggero di qualsiasi scooter e pu&ograve; essere facilmente caricato sul pick-up. Per i powerpack si pu&ograve; decidere tra 3 diverse capacit&agrave;: 2,1 - 2,6 e 3,1 kWh. Che tradotto significa autonomie dai 60 ai 120 km e tempi di ricarica che spaziano dalle 4 alle 8 ore massime alla presa 220v. Ma significa anche pesi diversi: ad ogni aumento di capacit&agrave; corrisponde un aumento di 2kg: 14, 16 e 18. In ogni caso il peso complessivo arriva al massimo a 70 kg un risultato comunque ottimo. Inoltre il pacco batteria &egrave; facilissimo da sfilare e sostituire al volo e pu&ograve; fungere anche da power bank.  Honda, KTM, Piaggio, Yamaha: accordo per la creazione di batterie intercambiabili  &nbsp;    Le sospensioni derivano dalle mountain bike da enduro ed hanno escursioni da 130 e 120 mm, buone per affrontare uno sconnesso impegnativo non per fare motocross. I freni hanno rotori da 203 mm di diametro e 2,3 mm di spessore, anche questi di derivazione ciclistica, ma va ricordata la presenza della frenata rigenerativa su entrambe le ruote che sono da 17&quot;. La dotazione &egrave; completata da fanaleria a led e dal display lcd sul quale leggiamo velocit&agrave;, livello batteria, trip, indicatore di consumo e rigenerazione e temperatura della batteria. Insomma tutto ci&ograve; che serve. Particolarmente utili e ben posizionati la presa 12V, le due prese di ricarica USB e il connettore per il caricabatterie che &egrave; non &egrave; a bordo ma separato. Non possiamo infine non spendere una parola d&#39;affetto per le asole poste in vari punti del telaio per agganciare gli elastici fermapacchi e lasciarci immaginare avventure infinite per i boschi.    &nbsp;  Agile, piccolo ma non minuscolo  La sella &egrave; comoda ma per single e si pu&ograve; sollevare per sfilare il pacco batteria. Dista 81 cm da terra ma la struttura molto stretta e le pedane ben posizionate facilitano il miglior appoggio anche di chi ha le gambe corte. Il 2x2 &egrave; piccolo ma non minuscolo e riesce ad accogliere un po&#39; tutte le stazze anche grazie al manubrio largo sempre di derivazione mtb. Di certo per&ograve; la curiosit&agrave; maggiore &egrave; su come si guida. Lo spunto &egrave; buono e se si spalanca da fermi sull&#39;erba o il viscido slitta la ruota... anteriore! Niente panico, tutto &egrave; gestibile e ben presto si tramuta in un vero spasso. Nelle svolte si arriva a cercare di proposito il sovrasterzo per chiudere repentinamente la traiettoria con un colpo di manetta. La potenza &egrave; quella di un motorino, ma le due ruote motrici consentono davvero di affrontare anche pendenze impegnative: non sarete i primi a conquistare la vetta, ma ci arriverete senza patemi. La trazione &egrave; notevole su ogni terreno, ma tanto dipende dagli pneumatici: la versione Adventure monta di serie un tassellato basso mentre la Work (che non &egrave; omologata per la circolazione stradale) ha un tassello pi&ugrave; marcato ed efficace.    Cosa ci ha colpito di questo UBCO 2x2?  Di questo originale 2x2 ci ha colpito il concetto di base e il livello di progettazione. Ci intriga poi il micro-cosmo di accessori - compresi verricello e motosega - proposti dalla Casa. Ci &egrave; piaciuta la leggerezza e la trazione offerta con tale semplicit&agrave; e il poter cambiare la batteria in fretta. Di contro la velocit&agrave; di 45 km/h &egrave; un po&#39; limitante nei trasferimenti e in alcune situazioni si vorrebbe pi&ugrave; grinta dai due motori e un po&#39; pi&ugrave; di consistenza dall&#39;impianto frenante. L&#39;unica nota dolente &egrave; un listino impegnativo dai 6.500 ai 7.200 euro, giustificabile con la qualit&agrave; dei materiali e la progettazione, ma che lo pone ben al di sopra di ogni ciclomotore. Ecco che la richiesta appare ben pi&ugrave; ragionevole se la confrontiamo con quella di una moto da trial o una e-mtb tecnica, che in fin dei conti sono i suoi reali competitor.  Fenomeno Keeway RKF 125: la formula per il successo 

Ha due ruote motrici, ma non ha organi di trasmissione; &egrave; un ciclomotore ma ti porta ovunque; non fa rumore ma lo puoi caricare a piacere. Abbiamo provato l&#39;UBCO 2x2, il mulo di domani.

Prova Ubco 2x2: il ragazzo di campagna

Evergreen. Nel&nbsp;mercato italiano&nbsp;delle due ruote&nbsp;Moto Guzzi V7&nbsp;ancora protagonista: tra le moto&nbsp;con pi&ugrave; di 700 cc, &egrave; lei la&nbsp;pi&ugrave; venduta nel mese di agosto, battendo la concorrenza italiana, tedesca e giapponese.    Due versioni, 213 vendite  Sono&nbsp;213 gli esemplari immatricolati&nbsp;nel mese appena passato. Un grande risultato per il Marchio che quest&rsquo;anno festeggia il centenario della sua fondazione, ma non una sorpresa: dal suo lancio ufficiale, arrivato in primavera con le nuove 850 cc, la V7 &egrave; stata accolta con grande entusiasmo. Sono due le versioni della best seller italiana: la V7 Stone, dai contenuti essenziali e contemporanei, e la V7 Special, dalle linee pi&ugrave; eleganti. Il nuovo motore bicilindrico trasversale a V da 850 cc&nbsp;eroga&nbsp;65 Cv&nbsp;di potenza, per delle prestazioni migliori rispetto al passato abbinate a un maggiore comfort alla guida.  Come Cambia: Moto Guzzi V7 2021  Dal 1967 ad oggi  La storia di Moto Guzzi V7 inizia nel 1967, con la primissima versione ormai storica che negli anni ha attirato un pubblico trasversale ed eterogeneo. Nel&nbsp;2008 &egrave; stata rivista&nbsp;con una cubatura da 750 cc, mantenendo il suo stile classico. La nuova generazione di V7&nbsp;ha visto un importante rinnovamento, che ha portato i risultati sperati anche a livello di vendite.    Moto Guzzi, il Museo riapre dopo un anno e mezzo 

Dai dati del mercato emerge il successo di Mandello: 213 esemplari venduti per la evergreen italiana, lanciata in primavera nelle due versioni da 850 cc Stone e Special

Moto Guzzi, infinita V7: moto pi&ugrave; venduta tra le over 700 ad agosto

        Il Museo Moto Guzzi riapre le sue porte agli appassionati: una bella notizia, dopo un anno e mezzo dall&rsquo;inizio della pandemia e della chiusura forzata delle sue porte. Mandello del Lario &egrave; pronta ad accogliere di nuovo gli appassionati, anche se si tratta di una piccola ripartenza. Cento anni di storia Nel Museo &egrave; possibile respirare tutta la storia di Moto Guzzi, con una collezione di oltre 150 pezzi da esposizione tra moto di serie, sportive, prototipi e motori sperimentali. Dalle Guzzi Sport e GT degli anni &rsquo;30 al Falcone degli anni &rsquo;50, passando per la V7 Sport che ha rivoluzionato il concetto di sportiva nei &rsquo;60 fino a tutte le moto da competizione e i modelli pi&ugrave; moderni, ripercorrendo un secolo pieno di storia e di successi. Per pochi giorni Il Museo &egrave; chiuso dal 24 febbraio 2020, ma &egrave; pronto a riaprire: una piccola finestra temporale in cui si potr&agrave; accedere alla struttura, tra il 9 e il 12 settembre, anche se solo su prenotazione. Non &egrave; ancora chiaro se ci saranno esposizioni speciali o eventi, ma &egrave; l&rsquo;anno del centenario: chi aveva in mente di visitare la casa di Moto Guzzi, prima o poi, ha l&rsquo;occasione giusta in questo momento. I dettagli saranno svelati in questi giorni sul sito ufficiale. Kawasaki Z900RS SE, l'omaggio alla Z1 del 1971       

Chiusa dal 24 febbraio 2020, la sede di Mandello del Lario &egrave; pronta ad accogliere gli appassionati per una breve finestra temporale, nell'anno del centenario

Moto Guzzi, il Museo riapre dopo un anno e mezzo

&quot;C&#39;&egrave; poco che sia tipicamente BMW Motorrad&quot; in questo Concept CE 02 e a dirlo non siamo noi di In Moto, ma Edgar Heinrich, Head of Design proprio della Casa bavarese. Il marchio tedesco dopo aver introdotto il CE 04 e ad una settimana dalla IAA Mobility 2021 svela una proposta per la mobilit&agrave; urbana davvero originale e fuori non solo dagli schemi teutonici. &quot;Vogliamo impegnarci a creare qualcosa di innovativo ed essere dei pionieri&quot; - prosegue Heinrich - &quot;volevamo arrivare ad un livello di innovazione nel design mai raggiunto finora. La semplicit&agrave; d&#39;uso era importante, ma ancor pi&ugrave; fondamentale era la componente emozionale, cos&igrave; come il divertimento alla guida&quot;.    Bastano queste poche parole per introdurre l&#39;idea che sta alla base di questo BMW Motorrad Concept CE 02, una due ruote che si pone tra il ciclomotore, la moto e lo scooter e che punta evidentemente a colpire i giovanissimi. Non &egrave; un mistero che BMW - come molti altri marchi del resto - abbia necessit&agrave; di preparare il cambio generazionale della propria clientela. Sortite come questa, dunque, si rendono ben pi&ugrave; importanti di un semplice esperimento stilistico, ma mirano a colpire l&#39;immaginazione, solleticare la fantasia di chi magari ancora non guarda a BMW. Il target del Concept CE 02 va dai 16 anni in s&ugrave;&nbsp;e in particolare comprende - a detta della Casa - tutte quelle persone che non hanno mai guidato una moto ma sono interessate a nuove esperienze, alla tecnologia intelligente e soprattutto al connubio tra mobilit&agrave; e divertimento.    BMW Concept CE 02: uno skateboard a due ruote  &quot;Il BMW Motorrad Concept CE 02 &egrave; un compagno affidabile per tutti i giorni. Lo ami perch&eacute; &egrave; sempre l&igrave; per te e semplicemente funziona, anche se a volte non lo tratti con la dovuta attenzione. E ci sono adesivi, nastri e altre forme di personalizzazione che rendono chiaro che appartenga a te. Incarna la libert&agrave; giovanile e la spensieratezza, un po&#39; come uno skateboard su due ruote&quot;. Cos&igrave; lo descrive Alexander Buckan, Head of Vehicle Design BMW Motorrad. E scorrendo le caratteristiche divulgate, immaginiamo che anche il divertimento di guida non sia affatto trascurabile. Ruote grosse, struttura snella, buona accelerazione e baricentro in basso: quello che serve per schizzare in citt&agrave;. Il peso complessivo &egrave; di circa 120 kg e la potenza di 11 kW quindi &egrave; omologabile come un 125 equivalente e se sappiamo che la coppia dell&#39;elettrico lo render&agrave; particolarmente scattante ai semafori. La velocit&agrave; massima &egrave; di 90 km/h e l&#39;autonomia stimata in 90 km.    Al di l&agrave; della dinamica di guida, il design &egrave; stato pensato per un veicolo da maltrattare, personalizzare e anche caricare con i piccoli bagagli che possa capitare di dover portare con s&eacute;. Ad esempio &egrave; stato ricavato uno spazio libero tra sedile e telaio e nella zona anteriore della sella (posta a 730 mm dal suolo) ci sono due grossi elastici color petrolio incrociati ad X e fissati in modo da permettere di infilare degli oggetti. In pratica una versione 2.0 del mitico &quot;ragno&quot; elastico.    Infine un altro curioso spazio di carico &egrave; ingegnosamente fornito dalle staffe dei poggiapiedi anteriori. Qui &egrave; possibile infilare uno skateboard ed usarlo come poggiapiedi. Trovata simpatica, anche se dubitiamo possa in qualche modo migliorare l&#39;esperienza di guida. La dotazione comprende ovviamente una fanaleria full LED con quattro elementi davanti e delle foglie traslucide al posteriore. La strumentazione &egrave; concentrata in un piccolo schermo a colori.    Abbigliamento dedicato  BMW ci sta abituando a presentare assieme ai suoi concept a due ruote anche dei concept di equipaggiamento dedicato. In questo caso propone due capi ispirati alle tendenze contemporanee che mirano ad unire la funzionalit&agrave; e la protezione di un innovativo abbigliamento tecnico con le esigenze di chi vuole essere alla moda e ricerca un look casual.  

Leggero, divertente, elettrico: la Casa di Monaco prepara una nuova proposta da 11 kW per rompere gli schemi della mobilit&agrave; urbana ed attirare una nuova clientela.

BMW punta ai giovanissimi: ecco il Concept CE 02

        In questo ultimo anno e mezzo, a causa della pandemia da Covid-19, abbiamo assistito a molte proroghe su bolli, scadenze patenti e revisioni auto e moto. E a proposito di revisione, c&rsquo;&egrave; una novit&agrave; che non piacer&agrave; affatto ai proprietari dei mezzi (e di cui vi avevamo gi&agrave; parlato): un aumento del prezzo. Capiamo meglio di cosa si tratta. L&rsquo;aumento e il buono &ldquo;veicoli sicuri&rdquo; Dal 1&deg; novembre 2021 &egrave; previsto un aumento della tariffa per la revisione&nbsp;di auto e moto. Il provvedimento &egrave; stato introdotto dalla Legge di bilancio dello scorso anno e - grazie al varo del decreto attuativo disposto dal Ministero delle infrastrutture e della mobilit&agrave; sostenibili - la data per l&rsquo;entrata in vigore &egrave; stata rimandata pi&ugrave; volte e resa ufficiale solo da qualche settimana. A quanto ammonta questo aumento? I proprietari pagheranno 54,95 euro&nbsp;se eseguiranno il controllo&nbsp;presso le officine della Motorizzazione Civile&nbsp;(contro i 45 euro ancora in vigore)&nbsp;o 79,02 euro&nbsp;presso un Centro privato autorizzato&nbsp;(il prezzo attuale &egrave; di 66,8 euro). C&rsquo;&egrave; da aggiungere che oltre all&rsquo;aumento &egrave; previsto anche un buono &ldquo;veicoli sicuri&rdquo;. Di cosa si tratta? Valido per un solo veicolo a persona, permette di essere esentati dall&rsquo;aumento alla prima revisione effettuata entro la fine del 2023. Per il bonus &egrave; previsto un fondo di circa 4 milioni di euro. Assicurazione moto: non &egrave; obbligatoria per le moto da pista, ma...       

Dal 1&deg; novembre 2021 &egrave; prevista una maggiorazione del prezzo: da 66,8 euro a 79,02 euro&nbsp;presso un Centro privato autorizzato. Ma c&rsquo;&egrave; anche il buono &ldquo;veicoli sicuri&rdquo;: ecco di cosa si tratta

Revisione moto: da novembre aumentano le tariffe

        Tra le varie iniziative che sono nate per celebrare il 100&deg; anniversario di Moto Guzzi (come la moto V100 con raffreddamento a liquido), c&rsquo;&egrave; anche la collaborazione tra la Casa di Mandello del Lario e Timberland, marchio che nel campo dell&rsquo;abbigliamento non ha certo bisogno di presentazione. Dall&rsquo;unione delle loro forze &egrave; arrivato il lancio di una collezione limitata che include stivali, una giacca di pelle, pantaloni e t- shirts, disponibile online su timberland.it e in alcuni negozi selezionati a partire dal 1&deg; settembre 2021. La collezione  All&rsquo;interno della collezione Timberland X Moto Guzzi, non possono mancare gli stivali. Sono stati realizzati due modelli da uomo, Earthkeepers&reg; Original Leather 6-Inch e Waterproof Winter Extreme Super Race, quest&rsquo;ultimo con fodere in Gore-Tex e suola Vibram. Entrambi gli stivali sono in linea con la filosofia ecosostenibile del Marchio di abbigliamento, ed &egrave; per questo che la pelle Better Leather proviene da una conceria classificata Silver dal Leather Working Group per le sue pratiche di gestione di acqua, energia e rifiuti, mentre le fodere in tessuto ReBotltm contengono almeno il 50% di plastica riciclata. Oltre agli stivali, la collezione limitata include anche una giacca da uomo in pelle, anche questa realizzata con pelle Better Leather. Il design "Action Back" aiuta la presa e i movimenti, sono poi presenti robusti pannelli in tessuto Cordura&reg; Eco realizzati con il 48% di plastica riciclata e l&rsquo;immancabile logo Moto Guzzi trapuntato sulla schiena. Infine, a completare la collezione, ci sono felpe, t-shirts e pantaloni in denim. Da sottolineare che tutti i capi che contengono cotone sono realizzati con cotone proveniente da coltivazioni biologiche. Essere "Guzzista": cosa significa?       

Disponibile dal 1&deg; settembre, una linea speciale che include stivali, una giacca di pelle, pantaloni e t- shirt

Moto Guzzi e Timberland: collezione per i 100 anni del Marchio

        Guardi i dati del mercato e ti rendi conto di quanto il baricentro del mondo motociclistico stia cambiando. In tutti i sensi. Cambiano le cilindrate e le tipologie di moto che si vendono, e cambiano le marche. &ldquo;L&rsquo;estate delle due ruote a motore non ferma la sua corsa&rdquo;. Apre cos&igrave; il suo comunicato mensile Confindustria Ancma, l&rsquo;Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori, che vanta con soddisfazione un +21,1% sullo stesso mese del 2019 e un +17,4% sul confronto gennaio-agosto 2021-2019. Gi&agrave; nei mesi scorsi si &egrave; iniziato infatti a confrontare i numeri delle vendite con il 2019; piuttosto che con il 2020, segnato dalle chiusure per la Pandemia Covid. E subito dopo il presidente dell&rsquo;Associazione, Paolo Magri, parla di &ldquo;un andamento del mercato per certi versi sorprendente, che vede il consolidarsi di modelli accessibili e fruibili anche dal pubblico pi&ugrave; giovane e del gradimento di cilindrate intermedie, che in meno di due anni hanno conquistato quasi il 40% del solo mercato moto. Una tendenza che, insieme all&rsquo;andamento positivo degli scooter, contribuisce indubbiamente ad allargare la platea degli utenti e ad interessare nuovi motociclisti&rdquo;. Un mercato di moto per giovani! Estrapoliamo da questa dichiarazione le cose pi&ugrave; interessanti? La prima &egrave; che il mercato &egrave; sorprendente. La seconda &egrave; che si consolidano i numeri di prodotti di cilindrate intermedie, saliti oggi quasi alla met&agrave; del totale venduto. La terza cosa interessante &egrave; la conferma dei tanti giovani appassionati di moto. E che moto! Vanno forte le sportive 125, con la Keeway RKF 125 (nella foto d'apertura) al 10&deg; posto della classifica moto (1.737 pezzi), seguita dalla Fantic Motor Enduro/Motard (16a con 1.333 moto vendute) e dalla Benelli BN 125, la gemella della Keeway, (17a con 1.312 pezzi). Nella Top 30 c&rsquo;&egrave; spazio ancora per una 125: la KTM 125 Duke, 28a con 776 moto immatricolate. Vi state chiedendo quale sia la moto pi&ugrave; venduta nei primi 8 mesi dell&rsquo;anno? Ovviamente la Benelli TRK 502, che sta letteralmente volando. Keeway e Benelli fanno parte dello stesso gruppo, e bisogna notare che al 13&deg; posto c&rsquo;&egrave; ancora spazio per la &ldquo;vecchia&rdquo; Leoncino 500, che continua a vendere forte nonostante i ritardi della perennemente annunciata Leoncino 800. Facendo due conti si scopre che il binomio Benelli-Keeway sta vendendo forte, ed &egrave; ormai fra i grandi gruppi motociclistici. Come si evince anche dalla classifica delle case che vendono di pi&ugrave; in Italia, che abbiamo pubblicato un paio di mesi fa. Il resto vede sostanzialmente sempre gli stessi modelli in classifica, con il dominio Honda-Piaggio nel settore scooteristico; che vede per&ograve; la Kymco piazzare il suo Agility 125 R16 al 4&deg; posto con 5.545 pezzi. Ora per le case inizia l&rsquo;autunno, che porter&agrave; ancora sicuramente delle vendite forti. Arriveranno i saloni invernali, con l&rsquo;Eicma di Milano previsto nei giorni 25-28 novembre. E la speranza di continuare a navigare sopra le tante incognite, come la crisi dei container, che sta continuando a mordere alcune case. E ora un po' di numeri La Top 30 delle moto        Rank Marca Modello Segmento Totale Gen-Ago 2021   1 BENELLI TRK 502 / TRK 502 X Enduro 5.199   2 BMW R 1250 GS Enduro 3.391   3 YAMAHA TRACER 9 Turismo 2.533   4 HONDA AFRICA TWIN Enduro 2.392   5 BMW R 1250 GS ADVENTURE Enduro 2.125   6 DUCATI MULTISTRADA V4 / MULTISTRADA V4 S Enduro 2.036   7 YAMAHA TENERE 700 Enduro 1.814   8 MOTO GUZZI V7 Naked 1.787   9 YAMAHA TRACER 7 Turismo 1.785   10 KEEWAY RKF 125 Naked 1.737   11 HONDA NC 750 X Enduro 1.729   12 YAMAHA MT-07 Naked 1.556   13 BENELLI LEONCINO 500 / LEONCINO TRAIL Naked 1.525   14 DUCATI SCRAMBLER 800 Naked 1.394   15 SUZUKI DL650A V-STROM Enduro 1.337   16 FANTIC MOTOR 125 CC ENDURO/MOTARD Enduro 1.333   17 BENELLI BN 125 Naked 1.312   18 YAMAHA MT-09 Naked 1.298   19 MOTO GUZZI V85 TT Enduro 1.261   20 HONDA CB 500 X Turismo 1.174   21 FANTIC MOTOR CABALLERO 500 FLAT TRACK / SCRAMBLER / RALLY Naked 1.142   22 HONDA CB 650 R Naked 1.079   23 KAWASAKI Z 900 Naked 1.077   24 TRIUMPH TRIDENT 660 Sportive 972   25 KAWASAKI VERSYS 650 Enduro 940   26 BENELLI IMPERIALE 400 Naked 845   27 KAWASAKI Z 650 Naked 837   28 KTM 125 DUKE Naked 776   29 KTM 1290 SUPER ADVENTURE S Enduro 747   30 DUCATI MONSTER / MONSTER+ Naked 736     La Top 30 moto + scooter        Rank Marca Modello Segmento Totale Gen-Ago 2021   1 HONDA ITALIA SH 125 Scooter 10.635   2 HONDA ITALIA SH 350 Scooter 9.214   3 HONDA ITALIA SH 150 Scooter 8.483   4 KYMCO AGILITY 125 R16 Scooter 5.545   5 PIAGGIO LIBERTY 125 ABS Scooter 5.508   6 PIAGGIO BEVERLY 300 ABS Scooter 5.399   7 BENELLI TRK 502 / TRK 502 X Enduro 5.199   8 HONDA X-ADV 750 Scooter 4.714   9 YAMAHA XMAX 300 Scooter 4.301   10 YAMAHA TMAX Scooter 3.860   11 PIAGGIO 3W DELIVERY Scooter 3.819   12 HONDA FORZA 350/300 Scooter 3.493   13 BMW R 1250 GS Enduro 3.391   14 PIAGGIO VESPA GTS 300 Scooter 2.896   15 SYM SYMPHONY 125 Scooter 2.651   16 YAMAHA TRACER 9 Turismo 2.533   17 KYMCO PEOPLE S 125 Scooter 2.457   18 HONDA AFRICA TWIN Enduro 2.392   19 PIAGGIO VESPA PRIMAVERA 125 Scooter 2.354   20 PIAGGIO MEDLEY 125 Scooter 2.342   21 BMW R 1250 GS ADVENTURE Enduro 2.125   22 DUCATI MULTISTRADA V4 / MULTISTRADA V4 S Enduro 2.036   23 PIAGGIO BEVERLY 400 HPE Scooter 2.012   24 YAMAHA TENERE 700 Enduro 1.814   25 MOTO GUZZI V7 Naked 1.787   26 YAMAHA TRACER 7 Turismo 1.785   27 KEEWAY RKF 125 Naked 1.737   28 HONDA NC 750 X Enduro 1.729   29 KYMCO PEOPLE S 150 Scooter 1.711   30 HONDA FORZA 750 Scooter 1.666          

Numeri delle vendite in forte aumento, e a ben guardare una buona parte delle vendite arriva dai mezzi per i giovani, le 125, e le medie cilindrate. Con un cambiamento dei gusti, ma anche un allargamento della platea di motociclisti

Mercato agosto: moto e scooter non si fermano più!

        Un design ispirato alla MotoGP, un telaio direttamente derivato dalle corse, un'elettronica di fascia alta: sono questi i fattori attraverso i quali si muove l'ambizione di KTM e della sua gamma RC, che per il 2022 rinnova i suoi sue alfieri, RC 390 e RC 125, pronti a sbarcare nei concessionari a marzo 2022. DESIGN DA COMPETIZIONE  Le due Sportsbike, nel loro restyling, presentano un aspetto ispirato al motomondiale: una carrozzeria ridisegnata, con nuovi colori e proporzioni per attrarre, grazie al fascino del look da competizione, motociclisti giovani e adulti. Aumentano quindi le dimensioni delle due moto, con aerodinamica ottimizzata grazie alle velocit&agrave; massime aumentate e un'inedita progettazione fluodinamica. Il profilo &egrave; ancora pi&ugrave; aggressivo grazie anche alla riduzione della carrozzeria posteriore, in cui spicca il telaietto a traliccio in acciaio. Inoltre, sfruttando una combinazione dei pannelli interni ed esterni, la moto gestisce al meglio il flusso d'aria, ottimizzando il calore e progettendo in maniera pi&ugrave; efficace il guidatore dal vento o eventuali intemperie. ERGONOMIA E PESO DIMINUITO Focus anche sull'ergonomia. L'area intorno al ginocchio del motociclista &egrave; stata sviluppata per consentire un movimento pi&ugrave; semplice e fluido, cos&igrave; come l'abitacolo e il supporto per il cupolino utilizzano un'area superiore in alluminio pressofuso e una parte inferiore in materiale composito dove trova posto il fanale, mentre per migliorare la guida &egrave; stato aggiunto un serbatoio carburante pi&ugrave; grande. KTM, il kit Xplorer GT trasforma la 390 Duke in una "quasi" Adventure Da sottolineare il peso diminuito, ottenuto a partire dal nuovo design delle ruote che consente di risparmiare 3,4 kg rispetto alla generazione RC precedente, fino al sistema frenante ByBre che elimina 960 grammi, passando per il telaio che presenta 1,5 kg in meno rispetto alla precedente serie. Modifiche anche alle sospensioni: la forcella anteriore a steli rovesciati WP APEX regolabili hanno 30 clic di regolazione della compressione a sinistra e 30 clic per l'estensione a destra. La RC 390 ha un'ammortizzatore posteriore WP APEX con regolazione del precarico ed estensione a 5 clic. MOTORIZZAZIONE ED ELETTRONICA Sia KTM RC 390 che RC 125 sono spinte da un monocilindrico Euro 5 4T raffreddato a liquido doppio albero a camme in testa, quattro valvole e iniezione elettronica. Entrambe le moto offrono pi&ugrave; coppia rispetto ai modelli precedenti grazie a un nuovo design dell'airbox. La RC 390 ha inoltre ricevuto una nuova mappatura del motore per una maggiore coppia e guidabilit&agrave; complessiva. Novit&agrave; KTM, ecco la 500 EXC-F con grafiche Six Days Per quanto riguarda l'elettronica, la KTM RC 390 vanta una selezione di ausili per il pilota solitamente disponibili solo su moto pi&ugrave; grandi, tra cui Supermoto ABS, Cornering ABS sensibile all'angolo di piega e Cornering MTC, e il Quickshifter+ opzionale. Per entrambi i modelli, previsto il sistema KTM My Ride, con nuovo display a colori TFT, che permette ai motociclisti di accedere a tutte le informazioni.        

Design ispirato alle competizioni, motori Euro 5, focus su ergonomia e guidabilit&agrave;: ecco come si aggiornano i due modelli della Casa austriaca

KTM RC 390 e RC 125 2022, sportive con ambizioni da MotoGP

Ergonomia, elettronica di fascia alta e un design aggressivo derivato dalla MotoGP: la sportiva di Mattighofen aggiorna stile, dotazioni e anche il monocilindrico Euro 5 quattro tempi

KTM RC 125 2022

        Quello dei motociclisti &egrave; un microcosmo chiaramente identificato: i suoi confini sono facilmente identificabili, come la maggior parte dei gruppi sociali riconducibili ad una passione.&nbsp; Le categorie sono uno degli strumenti preferiti del nostro cervello. Il nostro organo cognitivo &egrave; uno strumento altamento complesso che si deve interfacciare con una realt&agrave; altrettanto complessa, ecco perch&eacute; ama usare scorciatoie e tende a semplificare il pi&ugrave; possibile la realt&agrave;, anche a costo di deformarla eccessivamente. Per il nostro cervello non &egrave; importante che una semplificazione possa indurre un errore (come ad esempio gli stereotipi), per lui &egrave; importante che funzioni, che sia un filtro fra la realt&agrave; ed il percepito. Ecco perch&eacute; si dice spesso che &ldquo;il percepito &egrave; pi&ugrave; vero del reale&rdquo;, perch&eacute; la nostra realt&agrave; &egrave; quella che coglie il nostro organo principale del sistema nervoso. Stile e tecnica della moto: l'epoca delle carene "sigillate" DA MOTOCLUB A OFFICIAL OWNER Uno degli assiomi sulle passioni &egrave; che se condivise si accrescono. A quanti &egrave; capitato di essere a cena con colleghi, genitori dei compagni di classe dei figli e scoprire che il nostro vicino &egrave; un appassionato di moto? E' stata una bella scoperta, ha sicuramente risolto la serata.&nbsp; Per&ograve;, anche fra i motociclisti esistono diverse categorie, siamo parte di questo gioco alla semplificazione. In alcuni casi che si sovrappongono e si intrecciano. Esistono suddivisioni per marca: Harleysti, Ducatisti, BMWisti, Guzzisti e via dicendo. Alcune di queste ripartizioni possono avere anche delle ulteriori suddivisioni. La pi&ugrave; eclatante sono i Giessisti che sono una sottocategoria dei Bmwisti, cos&igrave; numerosi ed omogenei da mettere quasi in ombra la suddivisione &ldquo;madre&rdquo;. Succede una cosa simile anche con i possessori di Africa Twin che spesso si organizzano in club senza abbracciare per forza gli Hondisti. Le case motociclistiche hanno cavalcato la nascita dei club, spingendo fortemente alla loro conversione in Owner Club, HOG, DOC, Motorrad Club. Quelli che erano nati come gruppi di appassionati si sono pian piano evoluti e trasformati. In molti casi il club &egrave; nato con una passione comune, un marchio di moto, e si &egrave; evoluto fino ad essere istituzioni considerate, ascoltate e coccolate dalle case madri. L'importante &egrave; che tutto sia sempre e comunque official.&nbsp; I grandi costruttori hanno allungato i loro tentacoli su questi gruppi eterogenei, cercando di sfruttarne il potenziale. Si creano legami, amicizie, consuetudini che poi veicolano anche le nostre scelte d'acquisto. Quando tutti i fine settimana esci con i tuoi compagni di marchio, ci chiacchieri a tavola, fai le vacanze sulle Alpi e la cena a Natale poi &egrave; difficile pensare di ricominciare tutto per cambiare marchio. Le Case ne hanno intuito il potenziale e si stanno attrezzando per supportare le iniziative, coinvolgendo anche concessionari e officine. Fanno leva sul senso di appartenenza, un aspetto che consegue la categorizzazione. Il senso di appartenenza ad una categoria &egrave; un aspetto fondamentale. Da far parte di qualcosa a sentirsi parte di qualcosa, ecco il passo che fa la differenza. In alcuni casi vediamo anche che questa evoluzione prende derive al limite dell'intolleranza e questo dobbiamo tutti fare in modo che non accada, non dobbiamo permettere che fra di noi motociclisti possano esserci divisioni che superano la goliardia.&nbsp; Magari fra qualche anno questa strutturazione &ldquo;far&agrave; il giro&rdquo;, come si dice dalle mie parti, e ricominceremo ad organizzarci in motoclub eterogenei, oppure continueremo imperterriti a sovrapporre patch su patch rinnovando la nostra adesione annuale. RIBELLIONE E LIBERTA'  Siamo per&ograve; motociclisti, gente favolosa e quindi riusciamo ad essere in parte estranei a queste dinamiche che sanno pi&ugrave; di marketing che di benzina. Tutti noi abbiamo chat carbonare dedicate all'uso che amiamo fare della moto: ci sono mille varianti &ldquo;quelli della polvere&rdquo;, &ldquo;amici del fango&rdquo;, &ldquo;piegaioli&rdquo;, ecc. ecc. Per quanto ci sentiamo seriamente vestiti dei colori del brand della nostra moto coviamo sempre uno spirito ribelle. Conosco Ducatisti che colorano di rosso anche la loro bicicletta e che si divertono in cava con un KTM, Harleysti che collezionano gillet e patch evocative che poi amano consumare cordoli e saponette su Suzuki iper preparate. Lasciamo che le case motociclistiche si impossessino di alcuni dei nostri riti, di alcune delle nostre abitudini, che richiedano un certo comportamento, che ci suggeriscano gli hashtag da usare e ci chiedano partecipazione agli eventi, per&ograve; non ci facciamo comprare l'anima per uno sconto sul tagliando, un ingresso EICMA nelle giornate dedicate agli addetti ai lavori o un paio di gadget griffati.&nbsp; Non siamo i tipi che vendono l'anima al diavolo, ci sentiamo sempre un passo avanti, pi&ugrave; furbi e forse &egrave; vero quello che una volta ha scritto un amico motociclista: &ldquo;Ha detto il diavolo che per quelli come noi non c'&egrave; posto all'inferno perch&eacute; lui problemi non ne vuole&rdquo;. Gestire la paura: ma come fanno i piloti?       

Il mondo del motociclismo si presta a suddivisioni, campanilismi e categorizzazioni. Le Case hanno fiutato l'opportunit&agrave; e cercano sempre pi&ugrave; di sfruttare la situazione, sta a noi tenere sotto controllo il confine di quello che &egrave; uno spazio nostro

Motociclisti: troppe bandiere per chi vuole essere libero

Buone nuove in arrivo da Mandello Del Lario. Durante una sessione di scatti &egrave; stata immortalata una succosa novit&agrave; Moto Guzzi che vedremo quasi certamente sul mercato nel 2022.  ARIA NUOVA    Postati&nbsp;su un gruppo FB,&nbsp;gli scatti immortalano la novit&agrave; Guzzi anticipando l&#39;uscita di una moto che presenta diversi spunti inediti. Il&nbsp;pi&ugrave; importante, e per certi versi epocale, arriva dal motore: il bicilindrico a V di 90&deg; adotta ora il sistema di raffreddamento a liquido. Uno step importante per questa unit&agrave; legata storicamente al raffreddamento ad aria.  Un passaggio importante per il classico V90&nbsp;e che qui &egrave; tutto&nbsp;nuovo,&nbsp;con cilindrata che dovrebbe attestarsi sui 1000 cc ed adottare una distribuzione a doppio albero a camme in testa e potenza attorno ai 110-120 CV. La moto, che vediamo alle prese con un photo shooting, mostra le chiare fattezze di una Sport Tourer&nbsp;dalle quote svelte e che va ad inserirsi nel solco delle crossover sportive, un mezzo godibilissimo su strada nei tratti guidati o anche per&nbsp;gli spostamenti a lungo&nbsp;raggio.&nbsp; Ne sapremo di pi&ugrave; nelle prossime settimane.  Aprilia, nuovo scooter in arrivo: l&#39;SXR cresce di cilindrata? 

Inedito modello della Casa di Mandello pizzicato durante uno shooting fotografico. Una nuova sport tourer in arrivo per celebrare i 100 anni del Marchio

Moto Guzzi V100: la moto del centenario con raffreddamento a liquido

Postate su un gruppo FB gli scatti immortalano la novità Guzzi anticipando l'uscita di una Sport Tourer che presenta diverse novità. La più importante, e per certi versi epocale, arriva dal motore: il noto bicilindrico a V di 90° adotta ora il sistema di raffreddamento a liquido. Uno step importante per questa unità legata storicamente al raffreddamento ad aria-olio.

Moto Guzzi V100 FOTO

        Pensata ed elaborata per festeggiare il 100&deg; anniversario di Moto Guzzi, Tomoyuki Soeda - tuner giapponese di Deus Ex Machina - ha dato vita alla Guzzi &ldquo;Beretta&rdquo;, una special evocativa e dal design semplice su base V50 del 1980. Yamaha Deus T&eacute;n&eacute;r&eacute;: la special vintage in puro stile Dakar  L&rsquo;anima della V50 &egrave; rimasta intatta Sulla V50 creata da Deus, motore, telaio principale, forcellone e forcella sono rimasti quelli standard. Tomoyuki Soeda ha infatti indirizzato il suo lavoro principalmente sulla personalizzazione del serbatoio, sul telaietto posteriore, nella zona del faro anteriore e sulla sella. Rivisitata nell&rsquo;estetica Per prima cosa, per cercare di accentuare la presenza del bicilindrico a V &ldquo;Small Block&rdquo; della Casa di Mondello, il tuner ha messo mano al serbatoio del carburante, rendendolo sottile. Prelevato direttamente da una Yamaha SRV250, ora si presenta infatti pi&ugrave; snello e con ampie svasature nella zona delle ginocchia. Dopodich&eacute;, le modifiche hanno riguardato principalmente il telaietto posteriore, ora creato su misura, il piccolo codino che ora ospita una compatta luce a LED e la sella in pelle di color crema a contrasto con la nuova verniciatura verde petrolio.&nbsp; Chiudono il restyling gli pneumatici Firestone Champion Deluxe, due nuovi carburatori Keihin FCR36 a sostituire i Dell'Orto, un nuovo terminale di scarico, nuovo cupolino, nuovo manubrio un clip-on installato sulle originali piastre di sterzo degli anni &rsquo;80 e il tachimetro rotondo prelevato dal catalogo Motogadget. Deus &amp; Zero, la sportiva custom 100% elettrica        

Sulla special elaborata dal tuner giapponese il lavoro &egrave; stato indirizzato principalmente sulla personalizzazione del serbatoio, su quella del telaietto posteriore, nella zona del faro anteriore e sulla sella

Moto Guzzi V50 “Beretta” by Deus: omaggio ai 100 anni del Marchio

Pensata ed elaborata per festeggiare il 100° anniversario di Moto Guzzi, Tomoyuki Soeda - tuner giapponese di Deus Ex Machina - ha dato vita alla Guzzi “Beretta”, una special evocativa e dal design semplice su base V50 del 1980. Ecco alcune foto

Moto Guzzi V50 “Beretta”: special by Deus Ex Machina

        In queste ore sta facendo il giro del web la notizia di un motociclista di Washington che &egrave; riuscito a sventare il furto della sua moto grazie all&rsquo;Apple AirTag. Per i meno tecnologici, di cosa stiamo parlando? Esteticamente pu&ograve; sembrare una monetina, in realt&agrave; &egrave; un dispositivo di geotag che il colosso dell&rsquo;elettronica ha ideato per prevenire lo smarrimento di oggetti di piccoli dimensioni. Il dispositivo all&rsquo;interno dell&rsquo;AirTag, infatti, invia all&rsquo;iPhone collegato la propria posizione: applicandolo ad alcuni accessori importanti, e allo stesso tempo facili da perdere (come le chiavi di casa, per esempio), sar&agrave; semplice ritrovarli. Non solo. Se il proprietario avvisa di averlo perso, arriver&agrave; una notifica a tutti gli iPhone nelle vicinanze creando cos&igrave; una sorta di rete per agevolare il ritrovamento dell&rsquo;oggetto smarrito. Tramite questo sistema, il sopracitato motociclista &ndash; che aveva applicato l&rsquo;AirTag alla sua due ruote &ndash; ha evitato il furto del mezzo. Ma potrebbero esserci delle falle a questo sistema, e considerando la sempre maggior frequenza dei furti di moto, nessuno pi&ugrave; dei centauri sarebbe felice di avere una soluzione al problema. Una via alternativa I colleghi di RideApart chiamano in causa un altro dispositivo, Monimoto 7, l&rsquo;ultima invenzione dell&rsquo;azienda omonima fondata nel 2017 e specializzata nella sicurezza delle moto, con 15.000 utenti attivi in ??tutto il mondo. Qual &egrave; la differenza tra i due dispositivi? Quello Apple, qualora il ladro possedesse un iPhone, invier&agrave; anche a questi un avviso, permettendogli cos&igrave; di interrompere il furto e non farsi beccare. C&rsquo;&egrave; di pi&ugrave;: se l&rsquo;AirTag non venisse ritrovato in breve tempo, inizier&agrave; a produrre un suono, consentendo cos&igrave; al ladro di poterlo disattivare e procedere nella rapina. Il localizzatore Monimoto 7, invece, &egrave; collegato solamente all&rsquo;utente proprietario ed &egrave; inoltre dotato di tecnologie GPS e GSM che permettono di individuarne ovunque la posizione, oltre che della tecnologia dati cellulare LTE-M che fornisce un segnale di rete anche in aree difficili da raggiungere come i parcheggi sotterranei. Questa ulteriore skill assicura all&rsquo;utente la ricezione di notifiche in caso di furto. Nessuno mette in dubbio l&rsquo;utilit&agrave; dell&rsquo;AirTag, ma forse &egrave; il caso che Apple pensi a un dispositivo ad hoc per i furti di moto. &Egrave; certo che il pubblico non gli mancherebbe. Patrolline PatrolBike: l'antifurto per la smart mobility con GPS integrato       

Il motociclista di Washington che &egrave; riuscito a sventare il furto del suo mezzo con il dispositivo ha fatto notizia, ma ci sono anche altre tecnologie, ben pi&ugrave; specifiche

Furti moto: non c’è solo l’Apple AirTag

        Presentata a fine 2020 con un look rinnovato e il nuovo motore Euro 5, sulla Honda MSX 125 Grom gi&agrave; gravitano nuove voci su una possibile versione elettrica dal carattere futuristico. Voci alimentate da una serie di brevetti comparsi in rete alcune settimane fa e divulgati dai colleghi di Bennetts, che mostrano la piccola fun bike del Marchio con una sella particolarmente avveniristica e telecamere a sostituire i normali specchietti. Honda MSX 125 Grom HRC: la mini fun-bike che vuole correre  Sella e specchietti direttamente dal futuro I brevetti sono stati depositati in Giappone non molto tempo fa e, come ogni bozzetto che si rispetti, presentano la piccola Grom quasi con l&rsquo;aspetto di una concept bike. Difficile infatti pensare ora ad una moto in grado di presentarsi sul mercato con dettagli estremamente particolari come quelli raffigurati sui disegni Honda. A partire dalla sella (nella foto in fondo), stampata in 3D in plastica flessibile e costituita da uno scheletro a rete con fori triangolari. Particolari in stile concept che si ritrovano poi, come gi&agrave; anticipato, anche sugli schermi posti in prossimit&agrave; dei paramani. Veri e propri mini display TFT implementati per sostituire i classici specchietti e collegati ad una serie di videocamere in grado di trasmettere davanti le immagini provenienti dal posteriore della moto. Batteria centrale su telaio monoscocca Novit&agrave; che non finisco qui, perch&eacute; la futuristica Honda Grom vista sui brevetti risulterebbe essere anche elettrica. Particolare che non sfugge di certo, visto che le immagini ci mostrano una batteria &ndash; magari derivata proprio dall&rsquo;ultimo accordo tra Honda, KTM, Yamaha e Piaggio sul sistema standardizzato di batterie intercambiabili - installata in posizione centrale all&rsquo;interno di un telaio monoscocca e con il motore elettrico montato proprio dietro di esso. Honda: depositato brevetto per una frizione &ldquo;by-wire&rdquo;        

La moto comparsa nei disegni Honda sembra essere un prodotto molto distante dallo stile, sebbene rinnovato, dell&rsquo;ultima Grom presentata alcuni mesi fa. Andiamo a scoprire perch&eacute;

Honda MSX 125 Grom: spunta un brevetto elettrico con particolari futuristici

        I possessori di veicoli d&rsquo;epoca o storici sono molto spesso soggetti ad una agevolazione nella stipula dell&rsquo;RC auto/moto, in quanto le varie polizze per assicurare questo tipo di veicoli sono spesso proposte dalle compagnie assicurative a prezzi ridotti rispetto a quelli riguardanti i mezzi tradizionali. Ma come funzionano questi tipi di assicurazioni? C&rsquo;&egrave; una reale differenza tra moto d&rsquo;epoca e moto storiche? FMI, arriva la nuova Targa Oro del Registro Storico Moto d&rsquo;epoca Partiamo subito col dire che l&rsquo;articolo 60 del Codice della Strada stabilisce che &ldquo;rientrano nella categoria dei veicoli d&rsquo;epoca i motoveicoli e gli autoveicoli cancellati dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico) perch&eacute; destinati alla conservazione in musei o locali pubblici e privati&rdquo;. Tali veicoli, quindi, al contrario di quelli storici, devono sottostare a delle limitazioni in termini di circolazione, dato che possono essere utilizzati solo in occasione di raduni e previa autorizzazione. Elemento, quest&rsquo;ultimo, a cui le varie compagnie assicurative tengono conto durante la stipula dell&rsquo;eventuale RC. Moto Storiche Discorso diverso, invece, per le moto di interesse storico, le quali possono circolare tranquillamente a condizione che risultino conformi alle norme del Codice della Strada. Nel caso delle moto, poi, per ottenere la certificazione storica &egrave; assolutamente necessaria l&rsquo;approvazione da parte della Commissione Registro Storico FMI, che valuter&agrave; i mezzi in base ad alcuni parametri di ammissione: la moto deve aver compiuto almeno il 30&deg; anno di et&agrave; dalla data di costruzione e deve mostrarsi in ottime condizioni di conservazione o restaurati nel rispetto dell&rsquo;originalit&agrave;. D&rsquo;epoca o storiche, cosa cambia in termini di assicurazione Innanzitutto, le polizze per veicoli storici prevedono una classe di merito fissa, che non si rif&agrave; dunque al meccanismo del bonus-malus, in aggiunta ad una formula di guida che &egrave; sempre libera. Oltre a ci&ograve;, per le moto storiche &egrave; sempre possibile aggiungere numerose garanzie accessorie, come il furto e incendio, la polizza kasko, l'assicurazione atti vandalici o la possibilit&agrave; di assicurare anche pi&ugrave; di una moto con la stessa polizza. Perch&eacute; valga l&rsquo;etichetta di &ldquo;moto d&rsquo;epoca&rdquo; invece, il motociclo deve avere almeno 20 anni dalla data di prima immatricolazione e anch&rsquo;essi, nonostante il divieto di circolazione su strada, possono usufruire di alcune agevolazioni fiscali. Su tutte spicca l&rsquo;esenzione dal pagamento del bollo &ndash; per quelle con almeno 30 anni di et&agrave; &ndash; o una riduzione del 50% - per quelle dai 20 ai 29 anni di et&agrave; &ndash; e prezzi agevolati per sulle polizze in relazione proprio alla loro limitazione in termini di circolazione su strada. Circolazione, ricordiamo, che senza regolare autorizzazione pu&ograve; costare al proprietario una multa compresa tra i 41 e i 168 euro se si tratta di motoveicoli. Assicurazione moto: non &egrave; obbligatoria per le moto da pista, ma...       

C&rsquo;&egrave; una reale differenza tra moto d&rsquo;epoca e moto storiche? E quali vantaggi ci sono per i proprietari che intendono assicurare tali mezzi? Ecco spiegata la differenza

2535 risultati per 'In%20Moto'