        E se Honda CRF 250 Rally, nel 2021, diventasse Africa Twin 250? Semplici sogni? In Giappone dai colleghi di Young Machine, arriva una anticipazione relativa alla Casa del Sol Levante. UNA CFR 250 RALLY MENO OFF-ROAD E PI&Uacute; STRADALE L'ultima indiscrezione rilasciata dalla testata vedrebbe Honda intenzionata a trovare una concorrente di cilindrata 250cc nel settore off-road, categoria che oggi premia maggiormente modelli come la Suzuki V-Strom. E, sfruttando l'obbligo per il 2021 della Case motoristiche di commercializzare modelli conformi alle normative Euro 5 in materia di emissioni inquinanti, ecco che la CFR 250 Rally potrebbe essere aggiornata in uno stile pi&ugrave; vicino a una enduro vera e propria come l'Africa Twin. In pratica, in listino, oltre alle Africa Twin standard, arriverebbe una Honda CFR 250 Africa Twin. LE MOTIVAZIONI? Il tutto avrebbe anche una ragione prettamente di marketing. Una CFR dai connotati off-road ma anche stradali avrebbe sicuramente maggiore attrazione non solo per i neofiti della moto, ma anche per i pi&ugrave; esperti che sono alla ricerca di un modello che possa destreggiarsi in diverse situazioni di guida. E vantare l'appellativo 'Africa Twin', che sul mercato, ogni mese, si comporta in maniera egregia.  Nulla di ufficiale, va ricordato. Si tratta solo di rumors, ancora francamente difficili da sviluppare concretamente. Vi terremo comunque aggiornati su eventuali novit&agrave;.       

<p>Rumors dal Giappone indicano come la CFR 250 Rally potrebbe essere aggiornata donandole connotazioni pi&ugrave; stradali, da enduro, cambiando cos&igrave; il nome in CFR 250 Africa Twin</p>

Honda Africa Twin, nel 2021 la versione da 250cc?

        Laura Cola ha fatto appena in tempo a tornare dalla sua impresa, la Budapest-Bamako. Dopo aver percorso 7.000 km e tredici tappe dall&rsquo;Europa all&rsquo;Africa &egrave; stata annunciata l&rsquo;emergenza sanitaria per il coronavirus. Ma su una Honda Crf 250 Rally, Laura Cola, architetto, grande appassionata di moto e fondatrice di Donneinsella, ha vissuto una delle avventure pi&ugrave; belle. Unica italiana e unica motociclista donna in gara per uno dei pi&ugrave; importanti Charity Challenge al mondo. Le donne che guidano una moto sono pi&ugrave; felici Come si svolge la gara  A questa quattordicesima edizione hanno partecipato 300 equipaggi, quasi tutti in auto, appena trenta in moto. Dal Marocco alla Sierra Leone, passando per Mauritania, Senegal e Guinea. Met&agrave; gara consiste in tratti di 450 km al giorno, in offroad, e gli sbalzi termini si fanno sentire. Insieme ai partecipanti viaggiano anche gli aiuti alle popolazioni dei villaggi attraversati. Zone difficili per il clima, per i disordini: accelerazioni improvvise, con botte di adrenalina pazzesche, si alternano a notti infinite, in tenda e sacco a pelo, con nulla intorno. L&rsquo;arrivo a Freetown, in Sierra Leone, &egrave; stata una vittoria vera e propria: i partecipanti sono stati scortati dalla polizia, ma soprattutto accolti calorosamente dagli abitanti del luogo. La compagna d&rsquo;avventura Per la Budapest-Bamako, Laura Cola ha scelto una Honda Crf 250 Rally, leggera in caso di caduta e maneggevole, con faretti a led supplementari e un kit per l&rsquo;alimentazione del cellulare. Ha caricato poi il minimo indispensabile: un&rsquo;avventura &egrave; pur sempre un&rsquo;avventura. Lauren Gunawan: la prima donna motociclista della MSU       

<p>Laura Cola, unica motociclista donna in gara, ha partecipato alla Budapest-Bamako, tra i pi&ugrave; importanti Charity Challenge. Ha percorso 7.000 km in sella a una Honda Crf 250 Rally</p>

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