Il debutto sportivo della RS 660 &egrave; stato un dominio della Twins Cup del MotoAmerica con 10 vittorie in 13 gare e per celebrarlo Aprilia introduce un&rsquo;edizione limitata di 1500 esemplari riconoscibile per la livrea ispirata alla bandiera USA e i contenuti spiccatamente &ldquo;racing&rdquo;.  Al codino monoposto e al parabrezza maggiorato si aggiunge il cambio quick shift che pu&ograve; essere configurato anche in modalit&agrave; rovesciata in autonomia via software per emulare tra i cordoli il campione Kaleb De Keyrel. La numerazione della tiratura limitata &egrave; riportata su uno scudetto sul serbatoio.  Una Limited Edition per sentirsi come De Keyrel  Per celebrare la vittoria nel campionato Twins Cup dedicato alle bicilindriche di media cilindrata incluso nel MotoAmerica, Aprilia presenta a EICMA 2021 una speciale edizione numerata di 1500 esemplari di RS 660, caratterizzata da un&rsquo;inedita livrea a stelle e strisce ispirata alla bandiera USA. Una colorazione strettamente derivata dalla speciale grafica portata in gara a Vallelunga dal campione della Twins Cup, Kaleb De Keyrel, in occasione dell&rsquo;ultima tappa del Trofeo Aprilia RS 660, alla quale Kaleb era stato invitato a partecipare come premio per la sua importante vittoria in terra americana.  Aprilia RS 660 Limited Edition vanta anche un equipaggiamento di serie che riprende alcuni dei contenuti &ldquo;racing&rdquo; della versione da competizione che non ha avuto rivali nella Twins Cup, centrando 10 vittorie su 13 gare disputate. L&rsquo;indole sportiva di Aprilia RS 660 Limited Edition &egrave; evidenziata dal copricodino monoposto, che elimina la sella passeggero esaltando il design filante del posteriore. La sella passeggero &egrave; fornita a corredo della moto, che mantiene l&rsquo;omologazione biposto. Il cupolino maggiorato garantisce una migliore protezione del pilota dall&rsquo;aria, sia in strada sia in circuito, ed &egrave; presente anche il software che consente di settare il cambio quick shift in configurazione rovesciata. In tal modo, a seconda delle esigenze il cambio pu&ograve; essere configurato in totale autonomia, senza sostituire alcun particolare della moto, in versione stradale o rovesciata - l&rsquo;ideale per la guida in pista nei track days.  Uno scudetto posizionato sul serbatoio riporta la numerazione e indica la tiratura limitata a 1500 esemplari. Disponibilit&agrave; e prezzo saranno comunicati a breve.  La cavalcata vincente di Aprilia RS 660 in MotoAmerica  Pochi mesi dopo aver debuttato in terra americana su una delle strisce d&rsquo;asfalto pi&ugrave; iconiche del mondo, il percorso di Big Sur in California - guidata dal recordman della Pikes Peak su Aprilia Tuono V4, Rennie Scaysbrook - Aprilia RS 660 &egrave; stata immediatamente protagonista di una storia sportiva esaltante. Omologata giusto in tempo per l&rsquo;inizio del campionato Twins Cup 2021, la bicilindrica italiana ha subito conquistato le prime tre posizioni nella gara inaugurale sul circuito di Road Atlanta. Un inizio folgorante e per certi versi inatteso, a cui &egrave; seguita una cavalcata vincente: 10 vittorie totali su 13 gare disputate, a cui si aggiungono altri 16 podi (9 secondi, 7 terzi posti) e 6 pole position. Alla prima, straordinaria tripletta ne sono poi seguite altre, sullo storico circuito di Laguna Seca e in entrambe le gare corse in New Jersey.  Cinque delle 10 vittorie complessive sono state ottenute da Kaleb De Keyrel, laureatosi campione Twins Cup 2021 in sella alla Aprilia RS 660 preparata dal team Robem Engineering. Gli altri successi sono stati firmati da Jody Barry, Cory Ventura, Anthony Mazziotto (due vittorie) e Tommaso Marcon. Aprilia RS 660 si &egrave; confermata perci&ograve; una moto polivalente, capace di vincere su circuiti estremamente diversi e con piloti dalle caratteristiche di guida differenti.  &nbsp; 

Aprilia celebra il dominio al MotoAmerica con un&#39;edizione limitata di 1500 esemplari con equipaggiamento racing della sua media sportiva

Aprilia: una RS 660 a stelle e striscie

        Honda e Ducati aggiornano le loro supersportive top di gamma, Aprilia lo fa con la media RS660 e dagli altri concorrenti arrivano piccoli ritocchi alle colorazioni. Questo &egrave; quanto ci riserva il 2022 nel segmento delle ammiraglie con i semimanubri, senza novit&agrave; vere e con un certo amaro in bocca, perch&egrave; vedere cos&igrave; tanta penuria di superbike ferisce il cuore degli appassionati pi&ugrave; sportivi, anche quelli che una moto del genere non la comprerebbero mai. Perch&egrave; le carenate non funzionano pi&ugrave;? Fino a pochi anni fa le supersportive sono state il cuore pulsante della produzione di molte case. Avere una sportiva top di gamma sempre nuova significava fare la voce grossa nel settore. Quei cavalli in pi&ugrave; rispetto alla concorrenza, o quel chiletto in meno sulla bilancia, rappresentavano una conquista tecnologica in grado di spingere l'immagine (e le vendite) dell'intero marchio. Grazie all'impegno nel mondiale WSBK, invece, si portavano avanti soluzioni tecniche utili alle moto di serie e contenuti di vitale importanza per il marketing dell'intero brand. Ora le cose sono cambiate, il mercato non &egrave; mai stato cos&igrave; lontano dal concetto di supersportiva e gli interessi degli stessi utenti vergono su contenuti diametralmente opposti. L'immagine pistaiola di numerosi marchi poteva sposarsi benissimo con le vendite delle naked (che sono comunque moto dall'indole sportiva), quando queste erano il cuore vivo del mercato, ma ora che si punta tutto su crossover e ADV dall'immagine turistica e avventurosa, il know-how sportivo di un brand lascia il tempo che trova.  Molti brand hanno deciso di mollare il colpo anche perch&egrave; negli ultimi anni avere una supersportiva al top delle performance e della tecnologia &egrave; un costo che non viene pi&ugrave; ripagato. Se pensiamo agli investimenti in ricerca e sviluppo e ai costi sempre pi&ugrave; alti di produzione per un prodotto di questo livello, il numero delle vendite del solo modello non riescono mai a ripagare gli sforzi economici dell'azienda per portare quella moto sul mercato. Il gioco pu&ograve; valere la candela quando il suddetto modello - grazie alla sua immagine - spinge verso l'alto le vendite di tutti gli altri modelli del marchio, ma a conti fatti questo non sta pi&ugrave; accadendo, se non per pochi marchi particolarmente sportivi. Allora niente da fare, non conviene e basta. &nbsp; Si produceva in perdita, ma si recuperava in marketing e fidelizzazione Giusto per fare un esempio, 10 anni fa BMW era impegnata anima e corpo nel progetto S1000RR, una supersportiva entrata nel mercato internazionale e nel mondiale SBK nel 2009 con un progetto faraonico in termini di sviluppo tecnologico (motore inedito, segmento nuovo per il marchio) e marketing. Nel 2010 la moto ha venduto appena 809 esemplari in Italia, uno dei principali mercati per questo modello, ed &egrave; palese quanto il margine realizzato (a livello internazionale) non potesse ripagare tutte le spese di un progetto di tale portata. Anche perch&egrave; una volta terminato lo sviluppo di un modello, dopo pochissimo parte lo studio di quello che andr&agrave; a rimpiazzarlo dopo pochi anni, il che rende impossibile l'ammortizzare dei costi nel tempo. Eppure il progetto S1000RR &egrave; stato un successo del marchio, perch&egrave; l'immagine sportiva ha cambiato i connotati a un'azienda troppo incentrata sul solo turismo e ha portato interesse anche in una fascia pi&ugrave; giovane di utenti. L'acquisizione di un numero sempre maggiore di motociclisti e una gamma pi&ugrave; variegata ha spinto le vendite in alto in generale, e BMW &egrave; un marchio capace di fidelizzare molto il cliente. E' quindi molto probabile che chi abbia comprato una F800R in quegli anni, spinto dall'immagine di BMW nella Superbike, ora sia una GSista convinto, magari alla sua seconda e o terza GS.&nbsp;  &nbsp; Adesso questo "gioco" non vale pi&ugrave; Le dinamiche che abbiamo descritto ora non valgono pi&ugrave;. Il mondiale SBK non &egrave; pi&ugrave; una calamita per gli appassionati e lo sviluppo tecnologico sportivo &egrave; riservato a pochi marchi che hanno le capacit&agrave; economiche di stare in MotoGP. La sportivit&agrave; non &egrave; pi&ugrave; una prerogativa per vendere tutti i tipi di moto e l'immagine che attira gli appassionati &egrave; quella della libert&agrave; in sella, la capacit&agrave; di staccarsi dal mondo e vivere l'avventura. Crossover e moto adventurer sono il cuore del mercato e qui i numeri che contano sono i cm della sella da terra e i litri di capienza delle valigie, non tanto la potenza e il tempo sul giro al Mugello. Se il riferimento (anche d'immagine) del marchio diventa il GS o il Multistrada di turno, che interesse c'&egrave; nello sviluppare una moto sportiva di altissima gamma, dal costo spropositato, se poi nemmeno il marketing riesce a sfruttare questo modello per spingere le vendite del resto del listino? Ed &egrave; cos&igrave; che va in un mondo dove i nostalgici dei semimanubri sono pochi e tagliati fuori, e si rifugiano nei "bei tempi andati", quando a giocarsi lo scettro di moto pi&ugrave; venduta d'Italia erano CBR, R1 e GSX-R... eh si, bei tempi... ma ora i tempi sono cambiati.  TEST Ducati Panigale V4 2022: i voti del #Sottoesame        

Le novit&agrave; 2022 nel campo delle Superbike si contano sulle dita di una mano e sono per la maggior parte restyling e aggiornamenti di moto gi&agrave; presenti sul mercato. Dopo l'ultimo EICMA &egrave; confermato, le Supersportive sono ormai la nicchia delle nicchie

Che fine hanno fatto le supersportive?

        EICMA 2021 verr&agrave; ricordato non solo come il primo Salone di Milano post-pandemia (o ci siamo ancora dentro?), ma anche per i contenuti davvero unici che questa edizione ha messo sul tavolo: in primis lo strapotere di crossover e adventurer, e in secondo luogo la presenza massiccia di costruttori cinesi, che ci fa capire molte cose su quale direzione sta predendo l'intero settore. Da "cinesate" a oggetti del desiderio Vi ricordate che fino a pochi anni fa veniva etichettata come "cinesata" qualsiasi moto avesse il marchietto "Made in China" sul telaio? Ecco, dopo aver passato gli ultimi due anni di pandemia a capire il fenomeno TRK e a farsi domande sul perch&egrave; tutti i produttori europei stessero costruendo motori e componentistica in Cina, finalmente l'edizione 2021 di EICMA ha aperto le porte alla realt&agrave; dei fatti: l'evoluzione tecnica, qualitativa e stilistica cinese &egrave; stata pi&ugrave; veloce di qualsiasi altro fenomeno esotico del passato. La storia &egrave; ciclica, si ripete nel tempo, e le stesse dinamiche del fenomeno cinese le si possono ritrovare nello sviluppo dell'automotive giapponese dagli anni '70 ai '90, non tanto nelle moto (dove i giapponesi gi&agrave; erano avanti) quanto nelle auto. Bench&egrave; la storia sia pi&ugrave; o meno simile, i cinesi sono riusciti a colmare il gap con i costruttori europei in appena un lustro, roba ben diversa dai circa 20 anni di lenta evoluzione delle auto jap in occidente. E questo &egrave; comprensibile, &egrave; la tecnologia attuale e il ritmo di un mondo che non &egrave; mai stato cos&igrave; veloce a permettere un'evoluzione tanto rapida quanto concreta.&nbsp;  &nbsp; Come cambia in fretta il motociclista! Quello che "fa strano" &egrave; invece quanto l'opinione pubblica e i gusti degli utenti possano cambiare in un tempo altrettanto breve. Prima dell'inizio della pandemia, le moto cinesi erano qualcosa di scopiazzato male, ai nostri occhi, e l'idea di importanti nomi del motociclismo europeo in mano a grossi gruppi industriali cinesi ci faceva rabbrividire.&nbsp;Guardiamoci ora, dopo essere stati a spasso per il padiglioni di EICMA 2021, attratti come calamite dai grandi stand di Zontes, Voge, QJ, CF Moto ecc. Sembravano pi&ugrave; luminosi e interessanti degli altri, dominavano su una miriade di altri stand che passavano in secondo piano. E la calca di persone attorno ai modelli, a commentare la qualit&agrave;, le soluzioni tecniche ed estetiche, proprio come se fosse un qualsiasi altro brand, di qualsiasi altra parte del mondo. Questi marchi sono ufficialmente diventati parte dei "big", e noi abbiamo cambiato idea in un nanosecondo, riconoscendo la realt&agrave; e mettendo da parte campanilismi e malcelati razzismi (motociclisticamente parlando).&nbsp;  &nbsp; Inconsciamente, eravamo gi&agrave; pronti a tutto questo Ma come mai la nostra opinione sulle moto cinesi &egrave; cambiata cos&igrave; in fretta? Fondamentalmente perch&egrave; il mondo della tecnologia ha messo le basi di un cambiamento culturale importante, iniziato con informatica e smartphone. E' probabile che molte delle persone che due anni fa hanno commentato sui social "le moto cinesi fanno schifo", lo stessero facendo da un device Huawei o Xiaomi. Il capitalismo moderno &egrave; capace di farci superare divisioni razziali e culturali quando ci mette davanti a dei concreti vantaggi, siano questi di qualit&agrave;, di denaro o di tempo. Eravamo inconsciamente pronti da anni ad accettare le moto cinesi, serviva solo una maturazione del prodotto e la comprensione da parte delle aziende di quelli che sono i nostri gusti occidentali. Ed eccoci qui, ad accogliere a braccia aperte tutte le interessanti novit&agrave; dalla Grande Muraglia, constatando con mano che le "cinesate" sono ormai un ricordo del passato.  EICMA: proposte tante, ma poche idee per il futuro       

In pre-pandemia parlavamo spesso di "cinesate", ora questo termine &egrave; offensivo e non pi&ugrave; veritiero. L'ultimo Salone ci ha mostrato come in pochissimi anni di evoluzione i cinesi siano entrati nel mondo motociclistico occidentale dalla porta principale

EICMA 2021: i cinesi fanno sul serio, e gli italiani approvano

        Se c'&egrave; un settore in cui la mobilit&agrave; elettrica ha attecchito da subito &egrave; quello del mercato B2B ovvero di chi utilizza lo scooter per lavoro o per la condivisione. Alla rapidit&agrave; delle consegne si uniscono indubbiamente i vantaggi delle zero emissioni e si tratta di un segmento importante anche per il gruppo Vmoto Soco sempre pi&ugrave; determinato a presidiarlo come si deve. Nella gamma del produttore cinese ci sono gi&agrave; il VS1, poliedrico e dotato di una grande capacit&agrave; di carico, il VS2 pi&ugrave; agile e scattante e il VS3 che &egrave; un robusto tre ruote. Ad EICMA il marchio Vmoto Fleet, dedicato per l'appunto agli scooter "commerciali" ha presentato in anteprima il Concept F01 spinto dal propulsore elettrico da 2 kW capace di percorrere 90 km alla velocit&agrave; di 45 km/h.   La ricarica completa con la rete domestica avviene in 6 ore. Il prototipo pesa 105 chili, per essere sempre maneggevole anche a pieno carico, e ha ruote da 16&rdquo; all'anteriore e 14&rdquo; al posteriore. La sella bassa, 785 millimetri da terra, e il sistema di frenata combinata CBS concorrono a praticit&agrave; e sicurezza, importantissime considerate le destinazioni lavorative e di sharing dello scooter. Il design avveniristico e accattivante lo rende sicuramente una proposta riconoscibile e sottolinea l'impegno di Vmoto Fleet in questo segmento.        

Il marchio del Vmoto Group che si occupa di flotte porta ad EICMA un concept per il mercato B2B

EICMA 2021, Vmoto presenta lo scooter elettrico Fleet Concept F01

        A EICMA 2021 c&rsquo;&egrave; spazio anche per i premi. E a ricevere un importante riconoscimento &egrave; stato il Comune di Genova, vincitore della sesta edizione di Urban Award per la mobilit&agrave; sostenibile. Il premio &egrave; stato ideato da Ludovica Castelli, direttrice di viagginbici.com, e ogni anno valuta i progetti legati alla bicicletta realizzati dalle amministrazioni comunali sul territorio nazionale, selezionando il migliore in assoluto. L&rsquo;assegnazione ufficiale era gi&agrave; avvenuta durante la XXXVIII Assemblea Nazionale Anci lo scorso 10 novembre, ma la cerimonia di consegna &egrave; andata in scena a EICMA nel nuovo parco eBike messo a disposizione dai partner Bergamont (Gruppo Scott) e Bosch eBike Systems, associate a Confindustria ANCMA, Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori. TRACKTING, EVO &Egrave; IL NUOVO ANTIFURTO GPS PER LE E-BIKE I motivi della vittoria A permettere di raggiungere questo prestigioso traguardo il progetto Smart Move del Comune di Genova, voluto dalle associazioni di cittadini. L&rsquo;obiettivo &egrave; quello di rendere pi&ugrave; efficiente la mobilit&agrave; urbana attraverso diverse attivit&agrave; trasversali e integrate: dagli interventi infrastrutturali come la realizzazione di piste ciclabili, velostazioni e bici park, alle campagne di sensibilizzazione e incentivazione all&rsquo;utilizzo della bicicletta. E a che punto siamo? Mettiamo in campo i numeri, per essere pi&ugrave; concreti. Sono gi&agrave; 67,8 i chilometri di bike lane e piste ciclabili completati, oltre alle 50 nuove aree per la sosta di biciclette localizzate principalmente nel Centro Storico e alle due velostazioni presso le stazioni ferroviarie. Da segnalare anche l&rsquo;intervento per implementare il bike sharing e per promuovere la sperimentazione della circolazione su strada di dispositivi di micromobilit&agrave; elettrica. Non solo. Grazie alla collaborazione tra istituzioni e associazioni dei genitori, sono stati individuati e attivati percorsi di bicibus e pedibus. EICMA 2021, UN'AREA DI 2.000 MQ PER LE E-BIKE E IL CAMPIONATO ITALIANO       

La cerimonia di consegna &egrave; avvenuta al salone milanese: il progetto Smart Move del Comune ligure &egrave; stato valutato come il migliore dell&rsquo;anno

Urban Award a EICMA 2021: Genova premiata per la mobilità sostenibile

        I primi tre giorni di EICMA, tra giornate dedicate alla stampa di settore e l&rsquo;apertura delle porte al pubblico di appassionati, sono stati un successo. Ma c&rsquo;&egrave; tutto un fine settimana ancora da vivere: la strada prima della chiusura del salone &egrave; ancora lunga e a infiammare la fiera milanese ci pensa l&rsquo;arena MotoLive, l&rsquo;area esterna dell&rsquo;evento espositivo che ospita gare, esibizioni e spettacoli d&rsquo;intrattenimento. Gli eventi del weekend A dare spettacolo i piloti delle discipline sportive off-road tra run di Freestyle Motocross, il Trial Acrobatico e il Buggy backflip. Tra le competizioni ospitate quest&rsquo;anno, il Final Round degli Internazionali d&rsquo;Italia Supercross, la gara internazionale Superenduro EICMA Trophy, la gara nazionale Superenduro EICMA Trophy, la gara Internazionale di Quad EICMA Trophy e la Charity Race EICMA for Rider for Riders. Un ricco programma, quindi, che lascer&agrave; estremamente soddisfatti tutti gli appassionati. Il palinsesto del weekend pu&ograve; anche contare sull&rsquo;evento Aprilia Live, sabato 27 e domenica 28 sempre nell&rsquo;arena MotoLive, promosso dal costruttore italiano. Due gli spettacoli in programma: uno con i piloti del Team Aprilia di MotoGp, l&rsquo;altro uno show lap in pista della nuova attesissima Tuareg 660. Nell&rsquo;area, che vede la storica sponsorship con Tissot, ci sar&agrave; l&rsquo;intrattenimento e lo show di Radio Deejay, radio partner di MotoLive 2021, con i dj e speaker Andrea Marchesi e Michele Mainardi. EICMA 2021, LA GENTE HA ANCORA (TANTA) VOGLIA DI VEDERE LE MOTO AL SALONE       

Fino a domenica 28, la fiera milanese infiamma gli appassionati con i tanti appuntamenti nell&rsquo;area esterna, tra gare ed esibizioni

EICMA 2021, un weekend di spettacoli nell’arena MotoLive

        Nuovi modelli, gare e spettacoli, premi e pure momenti di confronto su importanti tematiche. Tutto questo &egrave; EICMA, dove, durante il secondo giorno di fiera, si &egrave; dato ampio spazio alla presentazione di uno studio sulla contraffazione online promosso da Confindustria ANCMA e INDICAM. Alla base dello studio un&rsquo;indagine realizzata da FUB (Fondazione Ugo Bordoni) e DCP (Digital Content Protection) e condotta su un campione di undici aziende del settore due ruote. Il lavoro svolto &egrave; stato quello di monitorare su quindici marketplace elettronici B2B, B2C e C2C e su tre primari motori di ricerca la presenza di contenuti illeciti per contraffazione di marchio e design. Obiettivi e risultati Ma qual era l&rsquo;obiettivo dell&rsquo;indagine? Fare una mappa del fenomeno della contraffazione online a livello globale analizzandolo da vari punti di vista: le aree geografiche di provenienza dei contenuti illeciti, la tipologia di violazione, le dinamiche messe in atto dai contraffattori e infine la persistenza temporale del fenomeno. Ne &egrave; emerso che il 4,3% delle 140mila pagine analizzate attraverso i motori di ricerca ha mostrato evidenti violazioni della propriet&agrave; intellettuale. La situazione &egrave; ancora pi&ugrave; grave all&rsquo;interno delle piattaforme dell&rsquo;e-commerce: un&rsquo;inserzione su quattro (25,3%) &egrave; risultata illecita, si arriva addirittura al 32% sull&rsquo;indonesiana Tokopedia e al 56% sulla taiwanese Shopee. Dati che trovano conferma nel fatto che secondo le pi&ugrave; recenti stime OCSE-EUIPO sui sequestri di merci contraffatte importate nell&rsquo;UE, oltre il 50% dei fermi sono legati a transazioni online e che il trend del commercio online &egrave; destinato a crescere. Nel complesso, si pu&ograve; stimare che il valore economico dei prodotti illeciti veicolati dai marketplace elettronici nei due mesi di monitoraggio ammonta a 2,2 miliardi di Euro. Le minacce L&rsquo;indagine disegna poi un quadro piuttosto drammatico su come sia cresciuta, nel corso degli ultimi anni, la capacit&agrave; da parte dei contraffattori di ingannare il consumatore. Tra le pratiche pi&ugrave; diffuse c&rsquo;&egrave; quella di hackerare siti regolari inserendo annunci civetta che rimandano in modo automatico a siti compromessi. Ulteriore tranello il fatto che piuttosto spesso gli annunci pubblicati su siti illeciti sono tra loro molto simili se non identici. Un elemento, questo, che fa riflettere sull&rsquo;approccio &ldquo;industriale&rdquo; alla creazione di siti web compromessi. Gli strumenti per proteggersi Per fortuna, emerge anche un dato incoraggiante dall&rsquo;analisi condotta. Si tratta dell&rsquo;efficacia degli strumenti di brand protection, che consentono di monitorare, rilevare e rimuovere i contenuti illeciti presenti sulla rete. Le aziende che li utilizzano, infatti, riducono sensibilmente, fino ad azzerare, la presenza di prodotti contraffatti su portali e siti internet. Sulla base di questi dati, ANCMA e INDICAM chiedono al Governo e al Parlamento, in occasione delle Legge di Bilancio, di approvare una norma che riconosca un credito d&rsquo;imposta a favore di aziende che vogliano acquisire servizi professionali di monitoraggio e protezione dei propri brand sul web. Una misura che si pone a sostegno sia delle PMI che delle grandi aziende che si affacciano sui mercati globali, incentivando gli investimenti in propriet&agrave; intellettuale e garantendo un&rsquo;effettiva tutela e prevenzione del Made in Italy. ASSICURAZIONI: CONFINDUSTRIA ANCMA ATTACCA IL RISARCIMENTO DIRETTO, MA&hellip;       

Alla fiera milanese spazio allo studio presentato da ANCMA e INDICAM: 2,2 miliardi di euro il danno economico potenziale a causa dei falsi venduti sul web

Contraffazione online a EICMA 2021: un’inserzione su quattro è illecita

        Se c'&egrave; uno scooter che ha fatto la storia di Kymco sul nostro mercato, quello &egrave; l'Xciting, da sempre punto di riferimento nel nostro paese e ancora zoccolo duro della produzione con molti clienti affezionati al prodotto. Anche per questo i costanti aggiornamenti ai modelli della gamma non mancano, e nello stand di EICMA 2021 arriva il nuovo Xciting 400S, indicato per&ograve; come modello 2023. Un classico sempre pi&ugrave; tecnologico Non si tratta di un modello completamente nuovo, ma di una rivisitazione del gi&agrave; ottimo modello presente sul listino. Il frontale riceve un restyling caratterizzato da nuove plastiche, che rendono il frontale ancora pi&ugrave; sportivo e slanciato verso la ruota anteriore. Le colorazioni verranno aggiornate a loro volta e per questo lancio arriva un tenue celeste opaco davvero particolare. L'altra interessante novit&agrave; &egrave; la strumentazione, che lascia da parte lo strumento analogico per diventare digitale e incorporare il sistema di navigazione Noodoe, con indicazioni turn by turn e connessione con lo smartphone. Ciclistica e motore non cambiano, e l'unit&agrave; GS5C da 400cc viene confermata come la pi&ugrave; potente del suo segmento con 34 CV e coppia massima di 38,4 Nm. Non sono ancora stati annunciati prezzi e disponibilit&agrave;  EICMA 2021, il tre ruote CV3 pronto a debuttare nel 2022       

Si rinnova uno dei best seller del marchio con un frontale aggiornato nelle linee (ma non rivoluzionato) e con una strumentazione tecnologica dotata di navigazione satellitare

EICMA 2021: arriva anche il Kymco Xciting 400S

        Allo Stand SWM di EICMA 2021 sono presenti due nuovi modelli naked pronti a tuffarsi nel mercato delle piccole cilindrate: si chiamano VA125Z, che come si pu&ograve; intuire dal nome &egrave; una 125 dedicata ai giovani con patente A1, e VA400Z che con la cubatura di 399cc cerca di diventare un riferimento nel mercato delle moto per patente A2. Nude semplici ma concrete Tecnicamente si tratta di moto semplici e concrete, con un telaio in traliccio di tubi collegato a una forcella telescopica da 41mm all'anteriore, mentre dietro il forcellone bibraccio ha un mono UniTrack con molla progressiva. I freni sono Brembo sia all'anteriore che al posteriore, con misure di 300mm e 220mm. Gli pneumatici hanno misure di 110/70 davanti e 150/60 dietro, entrambi da 17". Quali sono le differenze fra le due? Davvero poche, se escludiamo l'evidente differenza meccanica. La 125 ha una sella leggermente pi&ugrave; alta, 820mm contro 800 della 400, e il peso dichiarato &egrave; di 136 kg per la piccola e 144 kg per la grande. Le vedremo nel 2022 nelle concessionarie.&nbsp;  EICMA 2021, Benelli: la famiglia Leoncino si allarga       

Due novit&agrave; dallo stand EICMA 2021 di SWM: si tratta di due naked di 125 e 400 dallo stile moderno e sportivo. La VA125Z &egrave; dedicata ai titolari di patente A1, mentre la VA400Z &egrave; perfetta per chi ha conseguito la A2

EICMA 2021: SWM presenta le naked VA400Z e VA125Z

Kymco presenta ad EICMA porta le sue novit&agrave; 2022. Alla versione ST dell&#39;AK550 aggiunge il concept del LMW CV3. Simbolo di sportivit&agrave; in salsa maxiscooter, l&#39;AK 550 anche in versione ST &egrave; la punta di diamante della produzione Kymco. Un perfetto alleato nel commuting urbano, che alle tipiche caratteristiche di comfort e praticit&agrave; d&rsquo;uso, aggiunge un piglio prestazionale che rende pi&ugrave; eccitanti le giornate in sella. Il motore &egrave; un 2 cilindri di 550,4 cm3, Euro-5, capace di erogare una potenza massima di 51 CV. La ciclistica pu&ograve; contare su una robusta forcella upside-down, mentre la frenata &egrave; affidata a due generosi dischi all&rsquo;avantreno.  Il peso dichiarato (a secco) &egrave; di 222 kg, mentre il serbatoio ha una capacit&agrave; di 14,5 litri.  TRE RUOTE DA CITT&agrave;    Da un diverso punto di vista &nbsp;del commuting &egrave; il CV3&nbsp;concepito come scooter capace di affrontare ogni tipo di paesaggio urbano, monta sospensioni anteriori con architettura a parallelogramma mentre, per quel che riguarda il motore, dovrebbe essere equipaggiato con quello gi&agrave; visto sul prototipo: lo stesso bicilindrico da 50 cv presente anche sull&rsquo;AK 550. Tuttavia, non &egrave; da escludere che il nuovo CV3 possa montare sotto la scocca il motore monocilindrico 400 presente su altri scooter della Casa di Taiwan.  In attesa di ulteriori dettagli&nbsp;diciamo che il nuovo urban scooter potrebbe essere equipaggiato con sella in alcantara, cruscotto digitale, sistema di connettivit&agrave; Kymco Noodoe, fari Full LED, freni Brembo e ABS. La versione presente a Milano anticipa l&#39;uscita per il 2022. Al momento per&ograve; non sono stati comunicati prezzo e disponibilit&agrave;.  EICMA 2021, quando arriver&agrave; la nuova Honda Hornet? 

Poco pi&ugrave; di una anticipazione con lo scooter esposto agli stand. Dovrebbe adottare la motorizzazione dell&#39;AK550

Eicma 2021, Kymco: il tre ruote CV3 pronto a debuttare nel 2022

        Tra le novit&agrave; Honda che abbiamo visto all'EICMA 2021, quella che sta destando pi&ugrave; interesse &egrave; una moto che ancora non esiste: la nuova Hornet. Nel teaser video pubblicato c'&egrave; soltanto il rendering animato di uno sketch, che mostra quelle che potrebbero essere le linee principali. Ufficialmente non abbiamo notizie precise, ma possiamo intuire diverse cose. Cosa avr&agrave; in comune con la vecchia Hornet? In tutta la storia del modello, ci sono state alcune costanti che non sono mai cambiate fino all'ultima versione: la Hornet &egrave; sempre stata una naked di fascia media con motore 4 cilindri in linea di 600cc (con un piccolo cammeo del modello 900), dalla linea pulita e dalla ciclistica semplice.&nbsp; Nella Hornet che verr&agrave; a cambiare sar&agrave; il motore che sar&agrave; un bicilindrico in linea, anche se &egrave; molto probabile che la cilindrata possa essere pi&ugrave; alta dei 600 cc, rimanendo nella sfera delle cosiddette "medie" con cubatura che dovrebbe oscillare in un range tra i 700-800 cc. Se sostituir&agrave; la CB650R o occuper&agrave; un posto diverso nel listino &egrave; difficile dirlo, ma non possiamo escludere la convivenza. La vedremo in carne e ossa al prossimo EICMA? Difficile dirlo ora, in Honda non rilasciano alcun dettaglio a riguardo e si limitano a un semplice "arriver&agrave;". Di questo ne siamo pi&ugrave; che certi, il teaser &egrave; la testimonianza di un progetto gi&agrave; approvato e sicuramente in fase avanzata di sviluppo. Attendiamo sviluppi. Testo di Michele Lallai, servizio video di Diego D'Andrea       

A sorpresa, Honda ha svelato a EICMA 2021 un teaser video con una notizia bomba: la Hornet torner&agrave; sul mercato. Nessuna info specifica su come sar&agrave; il nuovo modello e quando arriver&agrave;, ma qualche dettaglio &egrave; gi&agrave; trapelato

EICMA 2021, quando arriverà la nuova Honda Hornet?

La Cina fa sul serio, e il concept presentato ad EICMA 2021 &egrave; l&#39;ennesima dimostrazione di quanto i nuovi costruttori dall&#39;oriente siano intenzionati a recitare un ruolo niente affatto secondario

CFMoto SR C21: il concept

        Il compatto e confortevole scooter giapponese presenta le sue novit&agrave; per il 2022. Un modello che fin dal suo debutto sul mercato, nel 2015, si &egrave; evoluto di anno in anno, cercando di rispondere alle esigenze sempre pi&ugrave; numerose dei clienti, tanto da superare le 60mila unit&agrave; vendute. Honda Forza 125 pur continuando a coniugare temperamento sportivo e caratteristiche GT, presenta ritocchi estetici e una migliorata aerodinamica. &Egrave; prodotto presso la fabbrica Honda italiana di Atessa (CH) in Abruzzo. Potente e sicuro Spinto dal potente motore monoalbero eSP a 4 valvole e raffreddamento a liquido, omologato Euro5, eroga 15 CV (11&nbsp;kW) di potenza a 8.750 giri/min e una coppia massima di 12,2&nbsp;Nm a 6.500 giri/min. Viaggia a 90&nbsp;km/h ma pu&ograve; spingersi fino alla velocit&agrave; massima di 108&nbsp;km/h. Da segnalare, l&rsquo;introduzione nel modello 2021 del controllo di trazione HSTC&nbsp;(Honda Selectable Torque Control), dotazione supplementare per aumentare la sicurezza attiva in caso di pioggia o fondo sdrucciolevole che impedisce le pericolose perdite di aderenza della ruota posteriore. Quando l&rsquo;HSTC interviene per ridurre attivamente lo slittamento, la spia &ldquo;T&rdquo; lampeggia sul cruscotto. Un buon alleato nel traffico cittadino, si rilever&agrave; anche un affidabile compagno nei viaggi pi&ugrave; lunghi grazie alla protezione aerodinamica totale. Per aumentare il comfort del viaggio, abbiamo l&rsquo;enorme vano sottosella, il portaoggetti anteriore con presa USB. Gli aggiornamenti  Sul piano estetico e aerodinamico, gli aggiornamenti riguardano i fianchi anteriori della carenatura, gli specchietti retrovisori, i pannelli laterali del codone e il carter della trasmissione. Un insieme di interventi per un look pi&ugrave; slanciato. Il parabrezza regolabile elettricamente, ridefinito nella forma, ha ora un&rsquo;escursione extra di 40&nbsp;mm per una protezione dal vento ottimale. Nessuna novit&agrave;, invece, per quanto riguarda il telaio. Cambio tra i colori. Per il 2022, Honda Forza 125 sar&agrave; disponibile sul mercato italiano nel Mat Blacky Gray Metallic e nel Pearl Falcon Gray. HONDA SH125 E 150I, RESTYLING PER IL 2022       

Lo scooter premium giapponese sar&agrave; disponibile nel Mat Blacky Gray Metallic e nel Pearl Falcon Gray. Qualche aggiornamento sul piano estetico per un look pi&ugrave; slanciato

Honda Forza 125 2022, in arrivo due nuovi colori

        Il pi&ugrave; piccolo e agile scooter della famiglia Super Soco, il CUmini, si veste di una livrea speciale scelta e dedicata a Jorge Lorenzo. Il campione spagnolo &egrave; ambassador del marchio 100% elettrico e la collaborazione sfocia ora in questa limited edition dedicata allo stile e alle gesta sportive di JL99. L'idea di Jorge L'idea di uno scooter personalizzato era stata proposta, quasi per caso, proprio da Jorge Lorenzo durante la World Premi&egrave;re che lo scorso 23 febbraio Vmoto Soco ha trasmesso in diretta mondiale. Lo stesso Graziano Milone, President / Strategy &amp; Business Development Vmoto Soco International, si era impegnato in quell'occasione a portare avanti l'iniziativa e meno di un anno dopo eccoci qui con il CUmini JL99. Lo scooter elettrico si &egrave; gi&agrave; fatto apprezzare, oltre che per il design simpatico e pratico, per le dimensioni compatte ideali per svicolare nel traffico. Ora si rende ancor pi&ugrave; riconoscibile con una colorazione che richiama il mondo delle supercar - che sappiamo essere una passione del pilota maiorchino - e per la texture che ricorda il carbonio forgiato, materiale che evoca solidit&agrave;, eleganza, sportivit&agrave;. A rendere l'impatto visivo ancora pi&ugrave; forte e lo scooter subito riconoscibile, troviamo il grande e immancabile logo 99 in rosso, enfatizzato da linee della stessa tinta che corrono lungo tutto il profilo, sottolineando la silhouette del CUmini.&nbsp; L'allestimento speciale prevede inoltre luminosi fari LED, un bauletto in tinta con la carrozzeria, e dettagli firmati Rizoma, l'eccellenza del design moto Made in Italy.       

Jorge Lorenzo &egrave; ambassador degli scooter elettrici Super Soco ed assieme svelano ad EICMA il nuovo CUmini JL99

EICMA 2021, Super Soco svela il CUmini in versione Jorge Lorenzo

Una sport-touring ad alte prestazioni unica nel suo genere. Un mezzo che, oltre ad alzare spaventosamente gli standard della categoria, rappresenta un vero e proprio manifesto tecnologico per la Casa giapponese, fedele da sempre ai dettami del suo inconfondibile &ldquo;green power&rdquo;.  KAWASAKI Ninja H2 SX SE: come &egrave; fatta    Giunta alla seconda generazione, la Ninja H2 SX si conferma il modello pi&ugrave; avanzato nel listino Kawasaki. Cuore pulsante del progetto, il potente quadricilindrico sovralimentato da 998 cc, capace di superare i 200 CV di potenza massima. La&nbsp;SE, disponibile per il mercato italiano alla gi&agrave; ricca dotazione di serie, aggiunge sospensioni elettroniche con tecnologia Skyhook e pinze Brembo Stylema.  KAWASAKI Ninja H2 SX SE: cosa c&rsquo;&egrave; e cosa cambia  Tra le novit&agrave; pi&ugrave; interessanti sul model year 2022, spiccano i nuovi sistemi radar di assistenza alla guida sviluppati da Bosch: il cruise control adattivo, l&rsquo;avviso di collisione frontale e il rilevamento del punto cieco. Altri sofisticati dispositivi di bordo sono l&rsquo;avviso di frenata di emergenza, l&rsquo;assistenza alla sosta e, sulla versione SX, le sospensioni elettroniche con software Skyhook capaci di leggere automaticamente le condizioni di guida.&nbsp; L&rsquo;inedito TFT a colori da 6,5&rsquo;&rsquo; incrementa la connettivit&agrave; con lo smartphone in abbinamento alla nuova app SPIN. Completano il quadro delle novit&agrave;, una seduta pi&ugrave; comoda, la chiave di tipo KIPASS e il sistema di monitoraggio della pressione pneumatici.   

Tecnologicamente avanzatissima, con un motore sovralimentato capace di alzare in maniera pericolosa il tasso di adrenalina. Ecco come cambia l&#39;ammiraglia stradale di Akashi

Kawasaki: Ninja SX SE 2022, sport-touring che graffia

        L&rsquo;apprezzamento per le linee classiche non accenna ad arrestarsi, e sono diverse le case motociclistiche che continuano a investire in questo segmento per attirare pubblico e appassionati. Brixton Cromwell 1200: com&rsquo;&egrave; fatta Il lancio della Cromwell 1200 segna un momento importante per Brixton Motorcycles, che si prepara cos&igrave; al salto di qualit&agrave; tra le moto di grossa cilindrata. Nello specifico, a sbarcare sul mercato &egrave; una stilosa modern-classic spinta da un motore bicilindrico in linea da 1222 cm3 e 82 CV di potenza massima. Particolarmente ricca, la dotazione tecnica, che di serie vanta anche il controllo di trazione, due riding mode, il cruise control e il display TFT.&nbsp; Brixton Cromwell 1200: disponibilit&agrave; e prezzo I primi esemplari dovrebbero essere disponibili in Europa nell&rsquo;arco del primo trimestre del 2022. Il prezzo previsto per l&rsquo;Italia &egrave; di 9.999 euro.       

Brixton Motorcycles si prepara ad esordire sul mercato con una modern-classic particolarmente interessante, sia per il prezzo, che per la dotazione a bordo

Brixton Cromwell 1200: salto di cilindrata

Ispirato all'X-ADV, ma con connotazioni più sportive, rese evidenti dalle linee spigolose e dalle caratteristiche che lo rendono perfetto per scooteristi di ogni età. Honda ADV350 è il nuovo membro della famiglia della Casa dell'Ala, in vendita sul mercato italiano nella sola versione Smart-Top Box da 50 litri di serie

Honda ADV350: scooter crossover per la giungla cittadina

A EICMA 2021 l&#39;attenzione &egrave; tutta per il Project Lucky Explorer, un &quot;marchio parallelo&quot; che MV Agusta sta sviluppando per riportare alla luce la gloria delle vittorie alla Parigi Dakar conseguite negli anni &#39;90 con Cagiva, un tempo marchio di punta del Gruppo Castiglioni. Le moto presentate, ancora sottoforma di concept ma quasi pronte alla produzione, sono due: la 9.5 e la 5.5, quest&#39;ultima realizzata in collaborazione con QJ sulla base di un grande successo del mercato, la Benelli TRK.    Sotto il look da dakar, batte un cuore che conosciamo  Con la 5.5 non si &egrave; voluto fare solo un rebranding di una moto gi&agrave; esistente, ma in MV hanno lavorato per creare un family feeling coerente al progetto Lucky Explorer e lavorando sul motore che &egrave; stato portato a 550cc, per poter intervenire meglio sull&#39;erogazione della coppia mantenendo invariata, per&ograve;, la possibilit&agrave; di essere guidata con patente A2. Dimensioni e ciclistica sono molto simili alla TRK, ma con questa estetica sembrano due modelli molto diversi, almeno nel frontale e nella vista laterale.  Il family feeling viene richiamato dal gruppo ottico anteriore, con i due elementi circolari e il cupolino nero a richiamare sia le vecchie e care Elefant da Dakar che la sorellona 9.5, che ha seguito un iter di realizzazione completamente diverso. Nella parte centrale il grosso serbatoio e i fianchetti sono interrotti da un elemento plastico semicircolare che completa insieme alla grafica rosso/oro/grigio un cerchio, evocativo dello sponsor tabaccaio nelle leggendarie moto da gara guidate da Edi Orioli e colleghi. Non ci sono dati certi per l&#39;entrata in commercio ma sar&agrave; probabilmente il prossimo anno, e sar&agrave; molto molto simile a quella esposta ora. 

Sorella minore del concept 9.5, e condivide con questa il look e le colorazioni. Il motore &egrave; per&ograve; un bicilindrico 550 e la base &egrave; realizzata dalla cinese QJ&nbsp;

EICMA 2021, Lucky Explorer 5.5: dakariana fuori, crossover dentro

        Arriva la versione Rally anche nella pi&ugrave; piccola della gamma Caballero, la 125. Questa versione non &egrave; solo un po&rsquo; pi&ugrave; specialistica per chi ama la terra, ma &egrave; anche pi&ugrave; ispirata alle moto di regolarit&agrave; anni &lsquo;70, e per questo ci sono alcune differenze estetiche distintive. I fianchetti hanno la tabella portanumero rotonda, mentre il parafango anteriore diventa alto come una vera enduro e il faro presenta una griglia di protezione. La colorazione inedita richiama il deserto e la terra e si sposa bene con le sospensioni dall&rsquo;escursione maggiorata a 200mm, con pneumatici tassellati specifici per il fuoristrada. La scheda tecnica non viene rivoluzionata rispetto alla versione Euro5 standard, e il motore 4 tempi 125 eroga 15CV a 10.250 g/min per una coppia massima di 11,2 Nm a 6.500 g/min. Il peso a secco &egrave; tutto sommato contenuto e ferma la bilancia a 130 kg.        

Come la sorellona 500, anche la Caballero 125 riceve la versione Rally, quella pi&ugrave; adatta al fuoristrada e con un pacchetto ciclistico e tecnico dedicato.&nbsp;

Fantic Caballero 125 Rally: molto più offroad

Versione speciale e in tiratura limitata dell&rsquo;apprezzatissima crossover media di Mandello, la V85TT Guardia d&rsquo;Onore celebra la collaborazione fra Moto Guzzi e i Corazzieri che si occupano della sicurezza del Presidente della Repubblica. A distinguerla dalla versione standard &egrave; la livrea nera con fregi bianchi, colorazione tipica delle moto in dotazione al corpo speciale dei Carabinieri, ma anche la presenza di alcuni accessori di serie come il parabrezza touring, le barre paramotore, il cavalletto centrale e i faretti supplementari a LED.  C&#39;&egrave; pure la possibilit&agrave; di montare la coppia di valigie laterali dedicate. La collaborazione fra Moto Guzzi e i Corazzieri &egrave; vecchia come la Repubblica, e per questo ne verranno prodotti solo 1946 esemplari (numerati con targetta sui riser), a ricordare l&rsquo;anno in cui per la prima volta una Guzzi ha scortato il Presidente.    &nbsp; 

Una versione speciale in tiratura limitata dell&#39;apprezzatissima enduro stradale media di mamma Guzzi, ispirata alla livrea delle moto di servizio al reparto speciale dei Carabinieri che protegge il Presidente della Repubblica

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