Ci sono novit&agrave; per quanto riguarda Benelli. Il marchio ha deciso di rinnovare la promozione finanziaria &ldquo;Easy Rider 2023&rdquo;, sviluppata in collaborazione con Compass e valida su tutta la gamma, comprese le nuove arrivate TRK 702 e TRK 702X. Sar&agrave; attiva fino al 31 dicembre 2023, e permette di acquistare un nuovo veicolo Benelli scegliendo la formula rateale pi&ugrave; adatta alle esigenze dell&rsquo;utente, offrendo al contempo la possibilit&agrave; di decidere la durata del finanziamento.  Come funziona?    Al momento della sottoscrizione, sar&agrave; possibile avviare il rimborso del finanziamento in 48 mini-rate, e terminata questa prima fase, si potr&agrave; decidere di saldare interamente la maxi-rata o rifinanziarla in ulteriori 36 mini-rate. Il prezzo del veicolo &egrave; bloccato fino alla consegna e sono escluse le spese d&rsquo;immatricolazione e di messa in strada. Per maggiori informazioni sul servizio di finanziamento erogato da Compass &egrave; possibile rivolgersi ai punti vendita Benelli presenti sul territorio nazionale aderenti all&rsquo;iniziativa.    BENELLI WEEK, TRA LE BELLEZZE MARCHIGIANE E TRIBUTI AI CAMPIONI SCOMPARSI 

Sviluppata in collaborazione con Compass, &egrave; valida su tutta la gamma, comprese le nuove arrivate TRK 702 e TRK 702X

Benelli: fino a dicembre la promozione &ldquo;Easy Rider 2023&rdquo; anche per TRK 702

        Benelli ha deciso di prorogare fino a febbraio 2023 la promozione finanziaria Easy Rider, sviluppata in collaborazione con Compass e valida su tutta la gamma della Casa del Leoncino. BENELLI BKX 250, PICCOLI LEONCINI IN ARRIVO A MET&Agrave; 2023 Benelli Easy Rider: in cosa consiste La promozione &egrave; stata prorogata in seguito al successo gi&agrave; ottenuto nel primo lancio. Easy Rider permette di acquistare un nuovo modello Benelli scegliendo la formula rateale pi&ugrave; adatta alle proprie esigenze, offrendo la possibilit&agrave; di decidere la durata del finanziamento in 24 o 78 mesi. Al momento della sottoscrizione sar&agrave; infatti possibile avviare il rimborso del finanziamento in 24 mini-rate, e terminata questa prima fase, decidere di saldare interamente la maxi-rata o rifinanziarla in ulteriori 54 mini-rate. Il prezzo della moto &egrave; bloccato fino alla consegna. Sono escluse le spese d'immatricolazione e di messa in strada. La gamma Benelli: consulta il listino completo di InMoto       

Ecco come acquistare un nuovo modello della Casa del Leoncino scegliendo la formula rateale pi&ugrave; adatta alle proprie esigenze

Benelli, prorogata la promozione Easy Rider

        Provate a chiedere a cinefili e motociclisti: qual &egrave; il film a tema motociclistico pi&ugrave; famoso di sempre? Tutti risponderanno Easy Rider, cult del 1969 diretto e interpretato da Dennis Hopper, protagonista insieme a Peter Fonda (e Jack Nicholson) insieme alle loro moto, la roadster Billy Bike e il chopper Captain America. Ebbene, coloro che detengono i diritti del film hanno confermato che un remake &egrave; in fase di sviluppo. Quel chopper a stelle e strisce La notizia &egrave; stata lanciata dalla testata Variety, che annuncia come un consorzio di attori e produttori stia attualmente cercando scrittori e registi per il nuovo film. Le vere star del film, oltre a Hopper, Fonda e Nicholson, erano le due ruote. Una, in particolare, &egrave; diventata una delle moto cinematografiche pi&ugrave; famose di tutti i tempi, il chopper a stelle e strisce Captain America, quest'ultima una Harley-Davidson personalizzata, e venduta all'inizio di quest'anno per una cifra faraonica di 1,3 milioni di dollari durante un'asta. Al centro la cultura giovanile di oggi Variety sottolinea come non si tratti di un reboot vero e proprio, ma piuttosto di un remake del film aggiornato per i tempi moderni, incentrato sulla controcultura odierna. Maurice Fadida, uno dei produttori, ha spiegato: "Il nostro obiettivo &egrave; costruire sulla controcultura e la libert&agrave; che l'originale ci ha lasciato, e dare ai giovani di oggi un film che presti seria attenzione alle loro controculture e alle loro sfide. Ci&ograve; che i giovani spettatori di oggi sperimentano nella loro vita quotidiana pu&ograve; sembrare folle alle vecchie generazioni, ma pu&ograve; benissimo diventare la norma, come &egrave; successo con il cambiamento culturale di fine anni Sessanta. Speriamo di poter contribuire a questo cambiamento". HARLEY-DAVIDSON, GRANDI PROTAGONISTE AL CINEMA: ECCO 10 FILM DA VEDERE       

In fase di sviluppo un remake dell'iconico film del 1969, trasportato per&ograve; ai tempi moderni e desideroso di raccontare la controcultura giovanile di oggi

Easy Rider, in arrivo il remake!

        L&rsquo;iniziativa Easy Rider 2022, ovvero la promozione finanziaria Benelli sviluppata in collaborazione con Compass e valida su tutta la gamma del Leoncino, ha riscosso un buon successo. Proprio per questo motivo, il Marchio ha deciso di prorogarla fino al 31 dicembre 2022. Ma di cosa si tratta? Personalizzare il finanziamento Grazie a Easy Rider 2022, i clienti Benelli possono acquistare un nuovo mezzo personalizzando la formula rateale: con la promozione, infatti, si pu&ograve; decidere la durata del finanziamento in 24 o 78 mesi. Al momento della sottoscrizione, sar&agrave; possibile avviare il rimborso del finanziamento in 24 mini-rate, e terminata questa prima fase, decidere di saldare o rifinanziare la maxi-rata in ulteriori 54 mini-rate. Per quanto riguarda il prezzo della moto, questo rimarr&agrave; bloccato fino alla consegna (sono per&ograve; escluse spese di immatricolazione e di messa in strada). Per fare un esempio, prendiamo la Tornado Naked T 125, il cui prezzo di listino &egrave; di 2.490 euro. Con la formula promozione finanziaria si pu&ograve; acquistare a partire da 36,03 euro al mese per 24 mesi - TAN FISSO 2,95% - con maxi-rata finale di 1.830,73 euro, rifinanziabile in 54 rate da 41,45 euro al mese - TAN FISSO 5,85% TAEG 9,64%. BENELLI 802S, LA 752S PI&Ugrave; POTENTE E CON 18 KG IN MENO        

Grazie al successo dell&rsquo;iniziativa, la Casa del Leoncino ha esteso fino al 31 dicembre 2022 il finanziamento valido su tutta la gamma

Benelli Easy Rider 2022, promozione prorogata fino a fine anno

        Benelli viene incontro ai suoi clienti con l&rsquo;iniziativa Easy Rider 2022. Chiunque sceglier&agrave; una moto della Casa pesarese avr&agrave; l&rsquo;opportunit&agrave; di usufruire di una&nbsp;formula di finanziamento pi&ugrave; indicata. Basta sottoscrivere l'acquisto, scegliere la formula pi&ugrave; vantaggiosa e iniziare a godersi la nuova moto. MERCATO MOTO: IL 2022 RIPARTE CON IL BOTTO. E LA BENELLI TRK 502 VOLA Come funziona La nuova promozione sar&agrave; valida fino al 31 agosto 2022. Il finanziamento scelto potr&agrave; variare&nbsp;dai 24 ai 78 mesi, con il prezzo del veicolo bloccato fino alla consegna, escluse spese di immatricolazione e messa in strada. Il procedimento da seguire lo si pu&ograve; trovare in maniera dettagliata visitando il sito italy.benelli.com/news o, per chiarimenti, sar&agrave; necessario rivolgersi ai concessionari Benelli aderenti all&rsquo;iniziativa presenti in tutta Italia. Al momento dell&rsquo;acquisto sar&agrave; possibile avere un rimborso del finanziamento in 24 mini rate ma il bello verr&agrave; successivamente: dopo aver saldato le 24 rate il cliente potr&agrave; decidere di saldare la maxi rata finale o rifinanziarla in altre 54 mini rate. Ecco i dettagli della promozione finanziaria relativi ad ogni modello attualmente in gamma: Tornado Naked T 125:&nbsp;prezzo di listino di 1.990&euro;.&nbsp;&nbsp;Formula promozione finanziaria: tua a partire da 29,33&euro; al mese per 24 mesi - TAN FISSO 2,95% - con maxi-rata finale di 1.465,76&euro;, rifinanziabile in 54 rate da 33,74&euro; al mese - TAN FISSO 5,84% TAEG 10,90%. LEONCINO 250 / TRK 251:&nbsp;prezzo di listino 3.490&euro;. Formula promozione finanziaria: tua a partire da 49,42&euro; al mese per 24 mesi - TAN FISSO 2,95%&nbsp; - con maxi-rata finale di 2.560,70&euro;, rifinanziabile in 54 rate da 56,86&euro; al mese - TAN FISSO 5,85% TAEG 8,19%. Imperiale 400:&nbsp;prezzo di listino 3.990&euro;. Formula promozione finanziaria: tua a partire da 56,12&euro; al mese per 24 mesi - TAN FISSO 2,95%&nbsp; - con maxi-rata finale di 2.925,74&euro;, rifinanziabile in 54 rate da 64,56&euro; al mese - TAN FISSO 5,85% TAEG 7,73%. TRK 502 / TRK 502 X:&nbsp;prezzo di listino 5.990&euro;. Formula promozione finanziaria: tua a partire da 82,91&euro; al mese per 24 mesi - TAN FISSO 2,95%&nbsp; - con maxi-rata finale di 4.385,74&euro;, rifinanziabile in altre 54 rate da 95,38&euro; - TAN FISSO 5,85% TAEG 6,66%. LEONCINO / LEONCINO TRAIL&nbsp;&nbsp;/ 502 C:&nbsp;prezzo di listino 5.990&euro;. Formula promozione finanziaria: tua a partire da 82,91&euro; al mese per 24 mesi - TAN FISSO 2,95%&nbsp; - con maxi-rata finale di 4.385,74&euro;, rifinanziabile in altre 54 rate da 95,38&euro; - TAN FISSO 5,85% TAEG 6,66%. 752S:&nbsp;prezzo di listino di 6.990&euro;. Formula promozione finanziaria: tua a partire da 96,30&euro; al mese per 24 mesi - TAN FISSO 2,95% - con maxi-rata finale di 5.115,72 &euro;, rifinanziabile in ulteriori 54 rate da 110,79&euro; - TAN FISSO 5,85% TAEG 6,35%. BENELLI REGINA DEL MERCATO: TRK E KEEWAY RKF 125 PROTAGONISTE DEL 2021  &nbsp;       

In collaborazione con Compass, la Casa del Leoncino ha realizzato un&rsquo;offerta rateale per chi acquister&agrave; uno dei modelli della gamma

Benelli, nasce la promozione finanziaria Easy Rider 2022

        Born To Be Wild degli Steppenwolf &egrave; una delle canzoni simbolo del motociclismo nel mondo, e non &egrave; altro che la colonna sonora del film motociclistico per antonomasia: Easy Rider. Quando sentiamo le prime note di questo pezzo non possiamo non pensare al chopper Harley Davidson di "Capitan America" Whyatt e alla Billy Bike, sempre HD, del suo amico Billy. E poi le lunghissime strade percorse dai due, l'atmosfera rilassata e il senso di avventura che in tutti noi amanti delle due ruote questo film fa provare. Ci sono le moto, ma non sono loro le protagoniste Le moto sono sempre in primo piano, e in tutte le scene della pellicola che sono rimaste nella storia del cinema e nell'immaginario collettivo le due Harley sono presenti, come pure nella copertina e in tutte le immagini promozionali. In realt&agrave;, per&ograve;, nel film di moto non si parla, e se fosse stato girato su un vecchio pullmino Volkswagen T1 la trama non avrebbe subito chiss&agrave; quale cambiamento. Con questo film il regista Danny Hopper ha concentrato un messaggio molto profondo nelle avventure dei due protagonisti, disegnandoli come il simbolo dell'America dei giovani che si ribella scappando dalla generazione che sta governando il mondo, e che proprio in quegli anni aveva iniziato una inutile e crudele guerra in Vietnam e aveva ammazzato i simboli della controcultura che si stavano facendo largo sempre di pi&ugrave; nella politica e nel costume dei giovani: Martin Luther King, Malcolm X e i fratelli John e Bob Kennedy. Perch&egrave; la scelta delle moto? Il fatto che il regista abbia scelto le moto come mezzo per i suoi due personaggi &egrave; solo una questione di stile e per comunicare un senso di libert&agrave; all'ennesima potenza. E come farlo se non mettere i protagonisti in sella a due moto e farli andare in giro senza casco con i capelli al vento con un po' di musica rock in sottofondo. E' appunto la colonna sonora (qui per la prima volta in un film vengono usate musiche "commerciali" e non fatte ad hoc per l'opera) a dare quel tocco in pi&ugrave; di sensazione di libert&agrave;. Dobbiamo sempre pensare che questo film fu realizzato pensando ai giovani di quegli anni, che di sicuro sarebbero stati attirati e si sarebbero riconosciuti nella musica di Woodstock e nel simbolo dell'America giovane per eccellenza, l'Harley Davidson, quindi il fine giustifica i mezzi (di trasporto). Il film di moto per eccellenza che "inganna" i motociclisti Soltanto nelle scene on the road possiamo trovare gli elementi che hanno reso questo film un'icona del motociclismo nel mondo, perch&egrave; di fatto sono solo quegli estratti a parlare di motociclismo, pur senza dire una parola riguardo la comunit&agrave; motociclistica e la passione per il mezzo meccanico in s&egrave;. E siamo sicuri che la maggior parte degli appassionati di moto che conoscono Easy Rider ma non l'hanno mai visto, pensano che sia un film che parla della loro passione proprio per la "fama" che si porta dietro da sempre grazie a quelle poche scene diventate cult. E' molto probabile anche che chi si sia approcciato cos&igrave; alla visione del film, con la voglia di scoprire un film sulla sua passione pi&ugrave; grande, poi ne sia rimasto tremendamente deluso. Easy Rider &egrave; cos&igrave;, fa arrabbiare e pensare sempre tutti per svariati motivi, e anche per questo merita di essere da sempre una pietra miliare del cinema. Cinema e moto: 10 film imperdibili       

Dennis Hopper ha firmato nel 1969 questo capolavoro cinematografico, diventato icona per tutti i motociclisti del mondo e non solo, ma dietro c'&egrave; molto di pi&ugrave; e le moto - ai fini del film - sono quasi irrilevanti. Perch&egrave; &egrave; comunque un simbolo delle due ruote?

Easy Rider, un film icona del motociclismo che non parla di moto

        Insieme a poche altre &egrave; forse una delle motociclette pi&ugrave; iconiche del cinema. Si tratta della Captain America, la Harley-Davidson usata nel 1969 da Peter Fonda nell&rsquo;iconico film &ldquo;Easy Rider&rdquo;, che il prossimo 5 giugno ad Austin, in Texas, verr&agrave; messa all&rsquo;asta da Dan Kruse Classics. Cinema e moto: 10 film imperdibili Asta s&igrave;, ma con il dubbio&hellip; Il prezzo stimato, secondo i banditori, si aggira tra i 300 mila e i 500 mila dollari (tra le 250 e le 400 mila euro al cambio), ma c&rsquo;&egrave; un problema. Secondo quanto fatto sapere dalla rivista Rolling Stone, che ha ripreso la notizia da sito inglese This is Money, pare che il chopper messo all&rsquo;asta negli USA sia solamente una replica dell&rsquo;originale usato nel film. Il dubbio nasce dalla vendita per 1,35 milioni di dollari di una prima Harley-Davidson Captain American, nel lontano 2014, e dichiarata anch&rsquo;essa originale dal suo vecchio proprietario. &Egrave; l&rsquo;originale! Essendoci quindi due chopper, ad oggi nessuno sa con certezza quale dei due sia realmente quello guidato da Fonda nel film diretto da Dennis Hopper. Eppure, la casa d&rsquo;aste americana non ha alcun dubbio sull&rsquo;autenticit&agrave; del pezzo che il prossimo giugno verr&agrave; battuto al Midland County Horseshoe Pavilion. Secondo quanto riferito da un portavoce, infatti, il chopper offerto all&rsquo;asta &egrave; proprio il modello protagonista dell&rsquo;incidente alla fine del film e l&rsquo;unico di quattro modelli originali ancora in circolazione. Orlando Bloom e Aprilia RS 660: nuova moto per l'attore hollywoodiano        

Si tratta dell&rsquo;iconica Harley-Davidson Captain America guidata da Fonda nel film cult del 1969, che il prossimo giugno andr&agrave; all&rsquo;asta da Dan Kruse Classics. Ma &egrave; davvero l&rsquo;originale?

Easy Rider: all’asta il chopper di Peter Fonda

Il fatto che Easy Rider sia stato realizzato con un budget minimo, fa riflettere su quanto questo film abbia segnato non solo la storia cinematografica, ma l&rsquo;immaginario collettivo di intere generazioni. E oggi, a distanza di oltre 50 anni, la passione per la pellicola di Peter Fonda e Dennis Hopper non sembra diminuire. Lo dimostra la grande attesa per l&rsquo;asta a Glendale (California), dall&rsquo;11 al 14 marzo 2020, durante la quale sar&agrave; battuta la replica (molto fedele) dell&rsquo;Harley-Davidson Panhead del 1963, chiamata Captain America.    Replica, ma icona  Non &egrave; l&rsquo;originale, d&rsquo;accordo, ma questo non toglie nulla alla componente emotiva. Questa replica della Captain America &egrave; stata costruita per essere esposta all&#39;Hard Rock Cafe a San Francisco e per molti anni, dal 1990 al 2015, &egrave; stata esposta allo Sturgis Motorcycle Museum (in South Dakota). Il chopper monta un vecchio Panhead, bicilindrico da 1200 cc accoppiato a un cambio a 5 marce. Salta all&rsquo;occhio il serbatoio, di piccole dimensioni, con i colori tipici della bandiera americana, ma anche la forcella lunghissima, cos&igrave; come il sissy bar, e il manubrio decisamente ampio. Nonostante qualche leggera differenza con l&rsquo;originale (plausibile), il futuro proprietario di questa iconica Harley potr&agrave; tornare, non solo con la mente, negli anni &rsquo;70.  Matchless G45 Racer, rarit&agrave; del 1956 all&#39;asta 

Una replica, piuttosto fedele e con una lunga storia, dell&rsquo;iconico chopper del 1963 sar&agrave; battuta all&rsquo;asta a Glendale, dall&rsquo;11 al 14 marzo 2020

Harley-Davidson Captain America di Easy Rider all&rsquo;asta

Una fedele replica dell'iconico chopper del 1963 sarà battuta all'asta a Glendale, in California, dall'11 al 14 marzo 2020

Harley-Davidson Captain America di Easy Rider FOTO

Il 15 maggio 1969 veniva presentato al Festival di Cannes, Easy Rider. Il film, simbolo di un&rsquo;epoca e inno alla libert&agrave; negli anni della cultura hippie americana e della contestazione giovanile, vincitore della Palma d&rsquo;Oro come miglior opera prima, torna cinquant&#39;anni dopo alla Croisette nella versione restaurata, realizzata dalla Sony in collaborazione con la Cineteca di Bologna.&nbsp;  Il restauro ha interessato alcune parti lacerate della pellicola, sostituite utilizzando procedimenti digitali. Colori pi&ugrave; nitidi ed effetti visivi migliorati ci faranno rivivere il viaggio da Los Angeles al Carnevale di New Orleans di Wyatt &ldquo;Captain America&rdquo; (Peter Fonda), Billy (Dennis Hopper, regista del film, scomparso nel 2010) e George (interpretato da un esordiente Jack Nicholson) a bordo dei due chopper Harley Davidson customizzati, divenuti leggendari come la celebre &ldquo;Born to be wild&rdquo; degli Steppenwolf che accompagna i protagonisti nei minuti iniziali. &nbsp;  Numerosi gli aneddoti sul film, dal budget esiguo, che ha costretto Hopper a reclutare troupe improvvisate per le riprese, all&rsquo;utilizzo di droghe sul set, all&rsquo;allestimento delle due motociclette, che possono considerarsi esse stesse protagoniste indiscusse. Manifesto generazionale-culturale, road movie per eccellenza, il film, ha lanciato al lagrande pubblico l&#39;idea di moto come stile di vita, come arte, come mezzo per compiere un viaggio, non solo fisico, ma anche mentale, verso un ideale di libert&agrave;, che stride con le convenzioni sociali dell&rsquo;epoca. Libert&agrave; ed evasione simbolizzate da due Harley-Davidson che attraversano gli USA, sfidando ostacoli fisici e &ldquo;mentali&rdquo;. &nbsp;Non a caso, prima di iniziare la sua traversata su un highway della California, Wyatt getta via l&#39;orologio, proprio per ribadire che il tempo non avr&agrave; pi&ugrave; significato per lui e l&rsquo;amico Billy. &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;  Cinquanta anni dopo la sua uscita, Easy Rider conserva ancora intatto il suo fascino e la versione restaurata proiettata a Cannes alla presenza di Fonda rappresenta un riconoscimento postumo &nbsp;per un film che rappresenta ancora e continuer&agrave; a rappresentare un mito, per intere schiere di motociclisti affamati di strada, libert&agrave; e avventura.&nbsp; &nbsp; 

A cinquant&#39;anni dall&#39;uscita, Easy Rider torna al Festival di Cannes nella versione restaurata per rivivere il viaggio on the road dei protagonisti da Los Angeles a New Orleans

Easy Rider, il film cult in versione restaurata per i 50 anni

Fino al 24 febbraio (2019) una Mostra torinese unisce moto e arti visive per celebrare il cinquantenario di Easy Rider. Noi l&rsquo;abbiamo visitata

Mostra Easy Rider - LE FOTO

Il titolo dice gi&agrave; tutto, o quasi: &ldquo;Easy Rider &ndash; il mito della motocicletta come arte&rdquo;. Si presenta cos&igrave; la bella Mostra allestita da qualche mese presso la Citroniera delle Scuderie Juvarriane, alla Reggia di Venaria Reale, Torino. E non poteva essere diversamente. Easy Rider, film che sanc&igrave; un vero mito di settore, celebra a cavallo di questo biennio i cinquant&rsquo;anni esatti dalla produzione. Girato &ldquo;on the road&rdquo; nel 1968 con un budget di appena 400mila dollari da Dennis Hopper, Peter Fonda e Jack Nicholson, usc&igrave; nelle sale USA il 14 luglio 1969. Dove incass&ograve; 20 milioni. Mitico forse anche per questo. Ma la Mostra di cui parliamo, che durer&agrave; fino al 24 febbraio (www.lavenaria.it, biglietto intero 14 &euro;) va oltre il semplice tributo agiografico o lo stereotipo di genere.  I TRE CURATORI, Luca Beatrice, Stefano Fassone e Arnaldo Colasanti, hanno concepito un percorso in nove sezioni all&rsquo;interno del corpo centrale delle Scuderie. Percorso non cronologico, come in genere nelle collezioni di moto, ma concepito per sinapsi motociclistiche potenzialmente &ldquo;liberatorie&rdquo; estratte dal vissuto tradizionale, &ldquo;mitico&rdquo;, di ogni motociclista. Si giustappongono cos&igrave;, tra meccanica e gesti d&rsquo;arte, sezioni come &ldquo;Mal d&rsquo;Africa&rdquo;, &ldquo;Giappone e tecnologia&rdquo;, &ldquo;Velocit&agrave;&rdquo;, &ldquo;S&igrave;, viaggiare&rdquo;. Tanti i modelli e ancor pi&ugrave; le opere; dipinti, sculture, foto, istallazioni. &ldquo;Una mostra pensata per tutti, appassionati e non &ndash; dice Stefano Fassone &ndash; un&rsquo;occasione unica per immergersi nel mondo delle due ruote dove le motociclette raccontano se stesse, i propri piloti e proprietari&rdquo;.  ALL&#39;INGRESSO, sotto il piglio marmoreo di Vittorio Amedeo II di Savoia, colpisce la bronzea silhouette di &ldquo;Veio&rdquo; by Vangi, su Triumph Tiger: inquietudine del mondo attuale, ma anche, forse, sfida alle sue troppe ipocrisie. La sezione &ldquo;Stile, Forma e Design italiano&rdquo; ci riporta pi&ugrave; a noi. Apre la Guzzi GTV 500 del &rsquo;37 appartenuta ad Antonio Ligabue, accompagnata dal celebre &ldquo;Autoritratto con Moto&rdquo;, originale, dell&rsquo;Artista in sella. S&rsquo;ammirano poi la F4 Serie Oro del &rsquo;98 e la Ducati 916 omaggio all&rsquo;estro creativo di Massimo Tamburini, la Bimota Tesi, La rarissima Gilera Saturno &ldquo;Piuma&rdquo;, l&rsquo;indimenticata Morini 3 &frac12;, la V7 del &rsquo;69, la Vespa faro basso del &rsquo;53 icona di &ldquo;Vacanze Romane&rdquo;, con Gregory Peck e Audrey Hepburn.    UN TRAMEZZO SEPARA UN ALTRO MONDO, sormontato dall&rsquo;istallazione di Mario Mertz &ldquo;Accelerazione=sogno&rdquo;, in neon, motocicletta e corna bufaline. Qui le pareti traboccano di famosi manga e la &ldquo;giapponesit&agrave;&rdquo; &egrave; rappresentata dai quattro modelli scelti come pi&ugrave; simbolici delle quattro grandi Case: Honda 750 Four del &lsquo;72, Kawasaki 2T Mach III, Suzuki GSX e la Yamaha FZ 750 performer del record mondiale endurance &lsquo;86. Nella sezione &ldquo;Mal d&rsquo;Africa&rdquo; respiriamo invece l&rsquo;aria sabbiosa dei deserti che stregarono Thierre Sabine.  GIGANTEGGIANO I PRINCIPALI MODELLI STORICI DELLA DAKAR, dalla replica R80 G/S di Gaston Rahier alla Cagiva Elefant motorizzata Ducati, dall&rsquo;Africa Twin &rsquo;91 di Boano alla commovente Gilera 600 RC. Tutti supportati da opere evocative come la voluminosa &ldquo;Sulle Vie del Sahara&rdquo;, dell&rsquo;artista egiziano Medhat Shafik, o &ldquo;Miraggio&rdquo; di Mario Schiffani (olio e sabbia su tela). Vanta poi cimeli al top la sezione &ldquo;Velocit&agrave;&rdquo;: MV Agusta 3 cilidri GP &rsquo;67 di Giacomo Agostini, la coloratissima M1 della vittoria di Valentino Rossi ad Assen nel 2007 (quasi anch&rsquo;essa un&rsquo;opera pop), la Ducati Desmosedici iridata col numero 27 di Casey Stoner, l&rsquo;Aprilia 250 AF1 di Max Biaggi e Pierfrancesco Chili. Ancor pi&ugrave; storica &egrave; la Gilera GP del &rsquo;52 sullo sfondo di uno schermo che sfarfalla a ciclo continuo soggettive di paraboliche con sovrimpresse frasi-aforisma di piloti e campioni.    ALTRE SEZIONI SONO DEDICATE AL VIAGGIO inteso come libert&agrave;, al mito americano delle lunghe highway percorse in Harley &ndash; qui siamo gi&agrave; pi&ugrave; vicini al tema Easy Rider - e alle caf&egrave; racer inglesi. Senza dimenticare &ldquo;Terra, fango e Libert&agrave;&rdquo;, dove si ammirano pezzi comunque interessanti, quali il Montesa Cota 247 mk4 ed il Guzzi Mirimin. Campeggia anche a tutta parete l&rsquo;inaudita opera &ldquo;Arc Light&rdquo; di Aaron Young (olio, gomma e acrilico su alluminio), realizzata non a pennello, ma sgommandoci sopra con le moto! Tutto si conclude alla sezione &ldquo;Cinema&rdquo;, con un video assemblato di tanti spezzoni motociclistici tratti da film celebri.  ED ECCO SPOSTE LE REPLICHE PIU&#39; ICONICHE: la Brough Superior di Lawrence d&rsquo;Arabia, la Bonneville di Steve McQueen nel mitico salto de &ldquo;La Grande Fuga&rdquo;, la Thunderbird del &ldquo;selvaggio&rdquo; Marlon Brando, la leggendaria Hydra Glide Chopper di Easy Rider. Un mondo intero di narrazioni e passione. All&rsquo;uscita, l&rsquo;angolo selfie curato da Honda Italia, &ldquo;art-supporter&rdquo; dell&rsquo;evento, e l&rsquo;immancabile bookshop fornitissimo di pubblicazioni e oggettistica. Compreso il catalogo della Mostra (192 pagine, &euro; 32,00) con riflessioni, memorie, spunti, aneddoti e due belle interviste a Giacomo Agostini e Valentino Rossi. 

&Egrave; arte il mito di Easy Rider

Con il patrocinio della Citt&agrave; di Torino e ospitata alla Reggia di Venaria negli spazi della Citroniera delle Scuderie Juvarriane, Honda partecipa come &lsquo;Art Supporter&rsquo; alla mostra Easy Rider &ndash; Il mito della motocicletta come arte. Honda, protagonista della rinascita industriale nipponica del secondo dopoguerra e da sempre punto di riferimento per il suo avanguardismo tecnologico ed estetico, non poteva mancare.  Attraverso riferimenti espliciti e suggestioni indirette, la mostra crea un connubio tra oltre cinquanta modelli di moto e opere d&rsquo;arte contemporanea, come quelle, tra le altre, di artisti del calibro di Antonio Ligabue, Mario Merz e Pino Pascali. La mostra intende far ripercorrere ai suoi visitatori la storia del motociclismo dal dopoguerra a oggi, attraverso un percorso suddiviso in nove sezioni, con la seconda, in particolare, dal nome &ldquo;Il Giappone e la tecnologia&rdquo;.  PROTAGONISTI DEL MITO DELLA MOTO - I visitatori della mostra Easy Rider, potranno essere protagonisti di questo incontro tra arte e design scattandosi un selfie in sella alla Honda CB1000R. Baster&agrave; poi pubblicarlo sui propri profili social (Facebook, Instagram, Twitter) con l&rsquo;hashtag #MostraEasyRider e #CB1000Rart. Ogni mese, da luglio a febbraio 2019, le 10 foto ritenute pi&ugrave; &lsquo;originali&rsquo; da una speciale giuria Honda, saranno pubblicate sul profilo ufficiale Facebook Honda Moto che vanta oltre un milione fan. &Egrave; necessario impostare la visibilit&agrave; del post su &ldquo;tutti/pubblico&rdquo; per consentire alla giuria di scegliere la foto pi&ugrave; originale e pubblicarla.  Inaugurata il 18 luglio la mostra rester&agrave; aperta fino al 24 febbraio 2019. 

Una mostra-happening che racconta il magico mondo della moto indagandone le varie componenti produttive e stilistiche, ma soprattutto i suoi significati antropologici di &quot;fuga dal mondo&quot;, di &quot;libert&agrave;&quot; e di &quot;corsa verso l&#39;ignoto&quot;. Rimarr&agrave; aperta fino al 24 febbraio

Honda Supporter della mostra Easy Rider

La moto di &ldquo;Easy Rider&rdquo;&nbsp;&egrave; stata venduta all&rsquo;asta per 1 milione e 350 mila dollari: il chopper Harley guidato nel film da Peter Fonda &egrave; stato acquistato sabato scorso da un collezionista anonimo americano. &ldquo;Captain America&rdquo;&nbsp;sarebbe proprio una di quelle moto originali utilizzate nelle riprese del&nbsp;film&nbsp;del 1969:&nbsp; la moto&nbsp; enduta all&rsquo;asta in California, era accompagnata da tre certificati di garanzia.  Il film era gi&agrave; famoso prima ancora che venisse distribuito nelle sale, tant&rsquo;&egrave; che tre delle speciali motociclette che erano state create per girarlo vennero rubate e non furono mai ritrovate, mentre un'altra prese fuoco. L&rsquo;unica rimasta era quella a bordo della quale viaggiava proprio &ldquo;Captain America&rdquo;, cio&egrave; Wyatt, impersonato da Peter Fonda. La moto era stata disegnata su precise indicazioni di Peter Fonda: fu lui a volere che il serbatoio fosse colorato come la bandiera americana.  La moto di Capitan America, che ha trascorso molto tempo in mostra al Museo Nazionale del Motociclo in Anamosa, nello Iowa (nella foto), &egrave; da oggi la moto pi&ugrave; costosa: ha superato infatti anche il prezzo pagato per la &ldquo;Bathing Suit" Vincent Black Shadow (un milione di dollari).  La motocicletta acquistata ora all'asta &egrave; appartenuta finora a Michael Eisenberg, un uomo d&rsquo;affari californiano che in passato era stato co-proprietario di un ristorante con due dei protagonisti del film, Peter Fonda e Dennis Hopper.  

L&rsquo;unica moto rimasta con la quale Peter Fonda aveva girato il film &ldquo;Easy Rider&rdquo; ha raggiunto all&rsquo;asta la quota di 1 milione e 350 mila dollari

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Benelli: fino a dicembre la promozione “Easy Rider 2023” anche per TRK 702