        I Red Dot Design Awards sono premi di grande rilevanza internazionale che premiano l'eccellenza del design in termini di estetica, funzionalit&agrave;, praticit&agrave; e innovazione. La giuria, composta da 50 esperti internazionali, valuta ogni candidatura sulla base di criteri che tengono conto dei requisiti tecnici, sociali, economici ed ecologici pi&ugrave; recenti. All'edizione 2023 Honda si &egrave; presa i riflettori grazie a due riconoscimenti molto importanti assegnati alla CB750 Hornet e alla XL750 Transalp.  HONDA AFRICA TWIN: DA UN CAPO ALL'ALTRO DELLA TERRA CON FABRIZIO BUSCAGLIA Le super premiate La nuova CB750 Hornet ha ricevuto un premio nella categoria Product Design: progettata dal centro stile Honda di Roma, &egrave; caratterizzata da linee compatte, eleganti, ma anche aggressive. Il serbatoio, ispirato alla forma dell'ala del calabrone (hornet, in inglese), rappresenta il suo tratto distintivo e simboleggia la potenza e le prestazioni tipiche di una Streetfighter. Anche la nuova XL750 Transalp &egrave; stata premiata dalla giuria Red Dot. Reintrodotta nella line-up di Honda dopo 10 anni di assenza, offre ai rider di nuova generazione un comfort di guida eccezionale in un'esperienza Rally-Tourer completa. Il suo design solido ma essenziale riflette il carattere avventuroso che l'ha resa famosa. Con questi importanti riconoscimenti, Honda ha raggiunto il totale di 13 Red Dot Design Awards vinti dal 2020, compreso il prestigioso titolo "Best of the Best" assegnato alla Honda e, che &egrave; esposta insieme alla CBR1000RR-R Fireblade SP presso il Red Dot Design Museum di Essen, in Germania, una delle principali mostre di design contemporaneo al mondo.  HONDA, LE CELEBRATIVE CRF-RX ENDURO IN LIVREA "50&deg; ANNIVERSARIO"       

La Casa giapponese vince due prestigiosi premi per l'eccellenza del design, confermando il proprio impegno per l'innovazione e la bellezza tecnica &nbsp;

Honda, Hornet e Transalp premiate ai Red Dot Design Awards

        Yamaha regina delle due ruote ai Red Dot Awards, il riconoscimento tedesco che premia lo stile estetico e il design delle auto e delle moto, oltre che dei loro accessori. Sono due infatti i modelli della Casa di Iwata ad aver vinto nella categoria Product Design 2022: la R7 e la MT-09. In pi&ugrave;, la soddisfazione della menzione speciale al jetski SuperJet.  Red Dot Awards 2022: sorridono Yamaha e Honda Si tratta dell'11&deg; anno di fila in cui Yamaha porta a casa un premio dei Red Dot Awards. Assieme al marchio di Iwata, a sorridere &egrave; stata anche Honda, che ha trionfato con la&nbsp;NT1100 e l'ADV350. A spiccare sono state per&ograve; la nuova versione della MT-09 e la R7. La naked ha fatto valere elementi come il suo peso leggero, mentre la sportiva ha vinto (anche) grazie ai suoi fattori aerodinamici. YAMAHA R7, ANCORA PI&Ugrave; SPORTIVA CON LO SCARICO SC1-S DI SC PROJECT Infine, come accennato, menzione per la moto d'acqua SuperJet, dotata di motore 4T tre cilindri TR-1 da 1.049 cc.        

La sportiva e la naked di Iwata protagoniste al noto riconoscimento che premia il design di auto e moto. Menzione speciale anche per la moto d'acqua SuperJet

Yamaha, R7 e MT-09 trionfano ai Red Dot Awards 2022

        Sono ben 4 i premi vinti da Honda ai Red Dot Awards, uno dei pi&ugrave; importanti premi del design mondiale con lo scopo di onorare la qualit&agrave; dei progettisti. I riconoscimenti sono stati assegnati nella cerimonia svoltasi Germania, durante la quale l&rsquo;azienda giapponese si &egrave; distinta in diverse categorie.  Prova Honda NT1100 DCT: i voti del #SottoEsame Le due ruote vincenti Ad aggiudicarsi il premio &ldquo;Design prodotto 2022&rdquo; &egrave; stata la NT1100. Basata sulla tradizione Honda delle tourer, &egrave; dedicata sia ai veterani delle due ruote che ai pi&ugrave; giovani. Disegnata dall&rsquo;italiano Maurizio Carbonara, &egrave; caratterizzata da linee pulite ed eleganti. Vincitore del Red Dot &egrave; anche lo scooter adventure ADV350, commuter di media cilindrata, ideale per affrontare anche i percorsi pi&ugrave; accidentati. Gli altri due premi se li aggiudicano il SUV compatto HR-V e:HEV, premiato per la qualit&agrave; del suo stile e per la sua spinta innovativa, un coup&egrave; contemporaneo e spazioso che incarna l&rsquo;aspetto moderno e funzionale di Honda e il nuovo generatore EU32i che permette una potenza di 3.200 watt e applicabile attualmente solo alle auto e ai motori fuoribordo. Il generatore comprende un&rsquo;app per smartphone e connessione Bluetooth.  Test Honda ADV350: i voti del #SottoEsame       

Oltre alle due ruote premiati per la Casa dell'Ala anche un SU e un generatore, e portato a ben 4 le vittorie della prestigiosa competizione

Honda, NT1100 e ADV350 premiati con i Red Dot Awards

        Telaio e manifattura britannica, motore di derivazione Kawasaki: il re della velocit&agrave; Guy Martin sta sviluppando due nuove moto. Si chiamano Reed Racer e Dot Demon, sono sportive e classiche allo stesso tempo, e si portano appresso un marchio storico, rinato anche grazie all'ex pilota britannico.  DOT MOTORCYCLES: LA RINASCITA, 40 ANNI DOPO La storia della Dot Motorcycles ha radici antiche. Nel 1903 vince sull'Isola di Man con il fondatore e pilota Harry Reed. Nel 1978, dopo anni di successo nelle competizioni trial britanniche, il brand chiude. Pi&ugrave; di quarant'anno dopo, ecco la rinascita grazie ai due ingegneri Anthony e Daniel Keating, il cui intento &egrave; costruire moto sportive potenti e leggere, grazie all'aiuto, in fase di sviluppo, di Guy Martin, anch'egli con un passato al Tourist Trophy. TELAIO E CICLISTICA Dietro entrambi i nomi scelti per i modelli, ci sono dei significati precisi. La Reed Racer prende il nome dal fondatore Harry Reed, mentre invece Dot Demon era un soprannome dato alle scrambler del marchio durante le competizioni nel 1961. La Reed Racer &egrave; una caf&eacute; racer, mentre la Dot Demon &egrave; una scrambler. Entrambe pesano 169 kg, ed entrambe sono realizzate su un telaio tubolare in acciaio e un forcellone a traliccio. Davanti trova spazio una forcella a steli rovesciati Showa Big Piston, dietro invece trova spazio un monoammortizzatore. Racer e Demon calzano entrambe cerchi da 17" con pneumatici 120/70 ZR 17 e 160/60 ZR 17. L'impianto frenante &egrave; Brembo. IL MOTORE DELLA KAWASAKI Z650 La spinta &egrave; invece affidata a un bicilindrico in linea Kawasaki da 650 cc e 68 cavalli derivato dalla Z650. Altra differenza tra i due modelli &egrave; che sulla Racer, i terminali di scarico pendono direttamente sotto la parte posteriore, sulla Demon pendono invece di lato. Dot Motorcycles non ha ancora annunciato i prezzi. KAWASAKI: NUOVI COLORI E EURO5 PER LE 650 BICILINDRICHE       

Con un glorioso passato nelle competizioni trial, la Casa britannica rinasce anche grazie al supporto di Guy Martin, e lancia sul mercato una caf&eacute; racer e una scrambler

Dot Motorcycles, il ritorno del marchio con Reed Racer e Dot Demon

Lo storico marchio britannico re delle competizioni trial rinasce grazie agli ingegneri Keating e al temerario pilota Guy Martin, proponendo una café racer e una scrambler spinte da un 2 cilindri Kawasaki 650 cc da 68 cavalli

Dot Motorcycles Reed Racer e Dot Demon

Che siate dei pistaioli incalliti o dei turisti di lungo corso, l&#39;impianto frenante &egrave; (o dovrebbe essere) in cima ai vostri pensieri quando accendete la vostra moto. Da esso dipendono prestazioni e sicurezza di guida. L&#39;efficienza del sistema, insomma, deve essere al top: e ci&ograve; richiede una verifica costante (anche visiva) di ogni elemento, nonch&eacute; la scelta della pastiglia adatta ad ogni esigenza.  Brembo, nuova pompa RCS &quot;Corsa Corta&quot; e i dischi Serie Oro  Partiamo dai controlli  Ispezionate tutto l&rsquo;impianto alla ricerca di eventuali trafilaggi, e se questi fossero presenti nella zona delle viti che fissano le tubazioni a pompa e pinze verificatene il serraggio. Se invece la perdita riguarda i pistoncini di pinza o pompa occorre rivolgersi a uno specialista. Durante l&rsquo;utilizzo della moto, i dischi tendono a consumarsi e ad assotigliarsi. Su ogni disco &egrave; chiaramente stampigliata la dicitura &ldquo;MIN TH=X&rdquo; dove X &egrave; lo spessore minimo sotto il quale dovr&agrave; essere sostituito. Se questa indicazione non fosse leggibile, si tenga presente che orientativamente il consumo massimo ammesso &egrave; di 0,5 mm.  LE PASTIGLIE    Normalmente &egrave; possibile controllare &ldquo;a occhio&rdquo; lo spessore residuo del materiale d&rsquo;attrito, sbirciando nella zona del bordo pastiglie e individuando gli incavi che indicano i limiti di utilizzo. Attenzione anche al consumo anomalo, e cio&egrave; a evidenti differenze di spessore tra zona anteriore e posteriore di strisciamento che potrebbero essere segnali di un comportamento non uniforme dei pistoncini della pinza.  Le pinze freno posseggono un effetto intrinseco che consiste nel far rientrare i pistoncini (e conseguentemente permettere che le pastiglie si allontanino dal disco) una volta terminata l&rsquo;azione frenante: &egrave; facile intuire che se qualcosa non funziona a dovere si possono registrare dei problemi di coppia residua (la ruota rimane frenata anche con leva completamente rilasciata). Occorre quindi controllare e pulire la zona dei pistoncini, per mezzo di detergenti a base d&rsquo;acqua, evitando senza eccezioni l&rsquo;utilizzo di solventi o altri materiali aggressivi.  Altre importanti operazioni sono l&rsquo;eliminazione dall&rsquo;impianto frenante di qualsiasi bolla d&rsquo;aria e di cambiare regolarmente l&#39;olio dell&#39;impianto: per queste operazioni (considerata anche la complessit&agrave; dei moderni impianti ABS) &egrave; bene rivolgersi a uno specialista.  SOSTITUZIONE PASTIGLIE E RODAGGIO    Quando si sostituiscono le pastiglie &egrave; sempre consigliabile pulire la fascia frenante con della carta abrasiva di grana media (130-150) da passare delicatamente sulle due facce della fascia. Rimuovete poi i residui utilizzando della carta e con un panno imbevuto di alcool. Per montare le nuove pastiglie &egrave; necessario spingere all&rsquo;interno i pistoncini delle pinze facendo forza sulle pastiglie vecchie (per agevolare questa operazione &egrave; necessario aprire il serbatoio del fluido freni).  Una volta completata l&rsquo;operazione azionate alcune volte la pompa del freno, fino a ristabilire la normale &ldquo;durezza&rdquo; della leva. Se serve, ripristinate il livello del fluido nel serbatoio, portandolo al massimo indicato.  Il rodaggio delle pastiglie &egrave; fondamentale: questa operazione si compie applicando una forza leggera ed omogenea: indicativamente, frenando da 70-80 Km/h fino a 30-40 per un tempo di circa 3 secondi, e ripetendo il ciclo pi&ugrave; volte con intervalli di 20-30 secondi tra una frenata e la successiva. Cos&igrave; facendo si permette all&rsquo;impianto frenante di effettuare dei cicli termici di riscaldamento e raffreddamento ideali per stabilizzare il materiale d&rsquo;attrito. Durante questi cicli, inoltre, si ottiene anche l&rsquo;accoppiamento meccanico tra pastiglia e disco, che potr&agrave; considerarsi ottimale quando l&rsquo;impronta sulla fascia frenante sar&agrave; alta quanto la pastiglia stessa.  FLUIDO FRENI...    Il fluido deve trasferire completamente alle pinze la forza applicata alla leva freno, inoltre, quando nel sistema frenante aumenta la temperatura d&#39;esercizio durante il funzionamento, non deve raggiungere il punto di ebollizione. Esistono varie tipologie di fluido freni, identificati con la sigla DOT. Ogni fluido possiede propri elementi distintivi, che ne determinano la numerazione: il DOT 3 (base glicoica) non viene quasi pi&ugrave; utilizzato, mentre il DOT 4 (base estere borato) &egrave; il fluido freni pi&ugrave; diffuso in primo equipaggiamento. Il DOT 5 (base siliconica) &egrave; montato in alcuni impianti specificamente progettati per l&rsquo;utilizzo di questo fluido, mentre il 5.1 (base estere borato) viene utilizzato solitamente su moto da pista.  Il fluido freni &egrave; un elemento igroscopico (tende cio&egrave; ad assorbire l&rsquo;umidit&agrave; presente nell&rsquo;aria), col tempo degrada e perde le caratteristiche sopra descritte, sviluppando come effetto pi&ugrave; evidente la tendenza a produrre bolle di vapore acqueo all&rsquo;aumentare della temperatura. Quando accade si ha l&rsquo;effetto &ldquo;vapor lock&rdquo; con il progressivo allungamento della corsa della leva durante l&#39;uso.  Questo segnale (l&rsquo;allungamento della leva) &egrave; il campanello d&rsquo;allarme che dovrebbe convincere il motociclista a portare il veicolo dal meccanico per effettuare un controllo, anche perch&eacute; la verifica &egrave; velocissima: basta smontare il coperchio del serbatoio posto sulla pompa freno ed introdurre un tester nel liquido. L&rsquo;impiego del DOT 5.1 non &egrave; concettualmente sbagliato; attenzione per&ograve;...&nbsp; assorbir&agrave; l&rsquo;umidit&agrave; pi&ugrave; rapidamente e si degrader&agrave; prima.  ...E DISCHI    Il controllo periodico delle pastiglie &egrave; di importanza fondamentale, ma non si devono dimenticare i dischi. Ogni frenata genera una cospicua quantit&agrave; di calore, che il disco e le pastiglie assorbono e successivamente devono smaltire. In pista, certo, ma anche su strada, tipicamente quando si scende da un passo alpino e la strada presenta numerosi tornanti. &Egrave; importante che il disco possieda una adeguata capacit&agrave; termica. Oltre al calore specifico del materiale entra allora in gioco anche la massa del componente, che come logico &egrave; legata al suo spessore. Quest&rsquo;ultimo non deve scendere sotto il valore minimo ammesso dal costruttore per evitare che durante il funzionamento il disco possa raggiungere temperature troppo elevate. Se ci&ograve; si verifica, si possono avere conseguenze nefaste, come il peggioramento del coefficiente di attrito e la vetrificazione delle pastiglie se dotate di mescola organica o cristallizzazione se sinterizzate; per quanto riguarda il disco stesso, si possono registrare anche delle distorsioni.  Svitol Bike, ecco i prodotti per la manutenzione di bici ed e-bike 

L&#39;impianto frenante e la sua efficienza sono fondamentali nella guida, sia in pista quanto su strada. Ecco alcuni consigli su come tenere il tutto in ordine

InMoto consiglia: la manutenzione dei freni

        Le prestazioni sono il suo fiore all'occhiello, ma intanto, a farle vincere un premio, ci ha pensato il suo look. Verge TS ha infatti vinto il Red Dot Design Award 2021 nella categoria Product Design. In pratica, &egrave; la moto con il design migliore, o di certo il pi&ugrave; particolare, tanto da meritarsi l'ambito riconoscimento.  GEOMETRIE SPORTIVE La TS, modello della finlandese Verge, &egrave; arrivata al suo aspetto finale dopo tre anni di lavorazione, presentando un design accattivante, che ricorda le forme geometriche, spigoloso e quindi sportivo, con la particolarit&agrave; della ruota posteriore priva di raggi e mozzo. Un look che ha consentito alla moto di aggiudicarsi il premio, e che mette l'accento sulla sportivit&agrave; intrinseca del modello elettrico. DA 0 A 100 KM/H IN 4 SECONDI Verge TS infatti, alimentata da un pacco batteria agli ioni di litio, eroga infatti 1.000 Nm di coppia, che le consente di accelerare da 0 a 100 km/h in 4 secondi. Cifre da supersportiva, che viaggia anche lungo. L'autonomia dichiarata dalla Casa madre &egrave; infatti di 200 km con una ricarica. Se la moto &egrave; totalmente scarica, la ricarica completa necessiter&agrave; di 4 ore di tempo. Ma se invece si dispone di un caricatore DC, allora basteranno 15 minuti per porer percorrere almeno 100 km. Da non dimenticare la presenza della forcella e del monoammortizzatore targati &Ouml;hlins. Verge TS, l'elettrica con ruota-motore e 1.000 Nm di coppia Prestazioni da corsa, look innovativo e attraente. Una moto del genere non pu&ograve; che avere un prezzo elevato: Verge TS costa 24.990 euro.       

La finlandese a zero emissioni da 1.000 Nm di coppia ha trionfato nella categoria Product Design

Verge TS, la super elettrica vince il Red Dot Design Award

        Conclusi i Red Dot Awards 2021 e Honda spicca grazie allo scooter Forza 750, premiato nella categoria &ldquo;Product Design&rdquo;. Il riconoscimento internazionale &egrave; conferito a prodotti di qualit&agrave; premium che si distinguono per il design del prodotto, del Marchio e della comunicazione.  Criteri aggiornati Nella giuria degli Awards presenti 50 esperti internazionali, che hanno testato e valutato i vari candidati, adattando i criteri di giudizio &ndash; come in ogni edizione &ndash; per riflettere i pi&ugrave; recenti requisiti tecnici, economici ed ecologici. &nbsp; Rendere piacevole la guida "Abbiamo avuto un altro anno di successo, ricevendo diversi premi nella categoria Product Design dei premi di design Red Dot, riconosciuti a livello mondiale", ha detto Toshinobu Minami, COO del Design Center di Honda. &ldquo;Fin dalla nostra fondazione, noi di Honda abbiamo sempre puntato a riflettere nel design dei nostri prodotti l'idea di rendere pi&ugrave; piacevole la vita quotidiana dei clienti, e crediamo che ricevere questi premi sia un riconoscimento del nostro successo in questa direzione. Continueremo a seguire questo principio immutabile, pensando fuori dagli schemi per progettare prodotti che forniscano sorpresa ed eccitazione alla vita dei clienti". Ammiraglia degli scooter  Lo scooter Honda Forza 750 &egrave; la punta di diamante della gamma di lusso Forza. Combina un comfort livello GT e prestazioni sportive sull&rsquo;asfalto, un mix premium di eleganza. Lo stile del 750 &egrave; spazioso, con grande libert&agrave; per le gambe in sella &ndash; bassa, ma con 22 litri di spazio al suo interno &ndash; e protezione dal vento ad alta velocit&agrave;. Motore bicilindrico da 745 cc dai consumi contenuti, sistema Honda Selectable Torque Control che include varie modalit&agrave; di guida, trasmissione DCT Honda a doppia frizione, fari a LED e controllo vocale per smartphone sono le dotazioni dello scooter, che si completa con la presa di ricarica USB-C. Fireblade premiata nel 2020 I Red Dot Awards sono un appuntamento sempre gradito a Honda, che nel 2020 ha visto premiare la sua CBR1000RR-R Fireblade SP, oltre a vari successi nel primo decennio del Duemila nel settore automobilistico. Forza 750 &egrave; solo l&rsquo;ultimo di una lunga serie di prodotti premium. Prova Honda Forza 350 2021: i voti del #Sottoesame       

Il riconoscimento va all'ammiraglia della gamma scooter di lusso del Marchio, per le sue linee e l'efficienza del bicilindrico da 745 cc. Lo scorso anno aveva vinto la Fireblade

Honda Forza 750, premiato ai Red Dot Awards come Product Design

Per il nono anno consecutivo Yamaha conquista il Red Dot Award per il Product Design. Quest&rsquo;anno il riconoscimento le &egrave; stato assegnato con la T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 e il drone industriale YMR-08. Oltre alla Honda CBR 1000RR-R, dunque, anche la Yamaha T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 riceve il prestigioso premio internazionale per il design, deciso da una giuria composta da 40 esperti internazionali che hanno testato, valutato e discusso ogni proposta.  I Red Dot Design Awards, sono organizzati dal Design Zentrum Nordrhein Westfalen, in Germania, e sono unanimemente riconosciuti come il premio pi&ugrave; prestigioso del mondo nel design.  Sia la Yamaha T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 che il drone industriale YMR-08 sono stati recentemente premiati in Germania anche con l&#39;iF Design Award e il Good Design Award 2018.&nbsp;  T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700  E&rsquo; una adventure tourer in linea con l&#39;eredit&agrave; del brand T&eacute;n&eacute;r&eacute;, con una fama costruita sulla brillante storia di successi in uno dei rally pi&ugrave; impegnativi del mondo, la Dakar, negli anni &#39;80 e &#39;90. T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 &egrave; spinto un motore bicilindrico frontemarcia da 689 cm&sup3; raffreddato ad acqua e con fasatura a 270&deg;, montato su un telaio leggero.&nbsp;Il nuovo modello sposta le prestazioni off-road, adventure e touring a un livello superiore grazie all&#39;elevata libert&agrave; di movimento in sella, alla grande resistenza e alla facilit&agrave; di manutenzione.  Nato dal concept di design &quot;Exciting Adventure T&eacute;n&eacute;r&eacute;,&quot; questo modello ha un frontale rialzato che incorpora un cupolino in tre sezioni con un faro anteriore e un serbatoio originali, esprimendo in pieno lo spirito dell&#39;avventura. (Leggi qui la nostra prova)  Il drone industriale  Sviluppato a partire dal concetto &quot;irrorare un campo da un ettaro con un volo di 15 minuti&quot; (rilevato su un&#39;irrorazione continua su terreno pianeggiante), YMR-08 &egrave; un drone industriale multirotore che ha l&#39;obiettivo principale di contrastare la proliferazione di insetti nocivi. Rispondendo alle esigenze delle aree suburbane e dell&#39;agricoltura su piccola scala, YMR-08 presenta caratteristiche come la struttura leggera in carbonio e il motore elettrico, pi&ugrave; silenzioso dei modelli a gasolio. Il design esprime un dinamismo sofisticato, con un equilibrio tra bellezza e funzionalit&agrave; che risponde alle esigenze di agricoltori e irroratori.  Yamaha T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700: sbucano indizi su una versione Rally  &nbsp; 

Dopo l&rsquo;iF Design Award e il Good Design Award 2018, arriva anche il Red Dot Award per l&rsquo;adventure tourer ma anche per il drone industriale di Yamaha

Yamaha T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700: ancora un premio per il design

La National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha impiegato Act Labs, un laboratorio indipendente in California, per testare caschi omologati DOT, per quel che riguarda l&#39;etichettatura e le prestazioni, nel corso di un periodo che va dal 2014 al 2019. In questo arco di tempo, il laboratorio ha testato in totale 167 caschi. Da quanto riportato anche da vari fonti oltreoceano il 62,8 % dei caschi ha fallito la parte relativa all&#39;etichettatura e un poco incoraggiante 43,1 % dei caschi non ha superato&nbsp;i test riguardante le prestazioni relative&nbsp;alla protezione.&nbsp;  TREND IN CRESCITA  Questo dato fa riflettere, oltre che preoccupare, anche perch&egrave; il numero di caschi che non ha superato i test di sicurezza &egrave; aumentato rispetto ad una analisi precedente - che per&ograve; si riferiva a prove effetuate fino al 2018 - di oltre il 3 % (nel 2018 il valore era al 40%).  MULTE IN ARRIVO?  I produttori dei caschi che non hanno superato l&#39;esame di Act&nbsp;Labs&nbsp;saranno probabilmente costretti a emettere un richiamo oltre a dover pagare delle sanzioni.    LA SITUAZIONE IN EUROPA  Nel Vecchio Continente con le norme ECE, decisamente pi&ugrave; severe rispetto alla DOT (abbastanza obsoleta e non ritenuta ormai affidabile da noi), dovremmo stare pi&ugrave; al sicuro da questo punto di vista, anche grazie al lavoro di enti come SHARP o SNELL che efftuano test a campione sui caschi gi&agrave; messi in vendita.    In generale comunque &egrave; bene prestare attenzione, soprattutto oggi che, nell&#39;era dello shopping sul web, si potrebbe optare per l&#39;acquisto all&#39;estero di un casco con omologazione DOT.  ETICHETTATURA  Un casco omologato in Europa deve possedere delle caratteristiche di resistenza ed affidabilit&agrave; che al di fuori della UE non sempre vengono prese in considerazione. Sulla etichetta troviamo la sigla E3-05, dove la E indica Europa, il 3 si riferisce al Paese di omologazione (l&rsquo;Italia in questo caso) e 05 indica la norma ECE con cui &egrave; stato omologato (dal 2020 entra in vigore la nuova ECE-06). A questa sigla si aggiungono le lettere P e J. P per gli integrali, J (Jet) e PJ per i caschi crossover che hanno superato i test con o senza mentoniera.  Sul sito Web Office of Vehicle Safety Compliance si possono vedere i risultati dei test e visionare quali caschi abbiano o meno superato le varie prove.  Shoei presenta il nuovo casco DDS Glamster 

Su 167 caschi esaminati dal 2014 al 2019 il 43,1% non ha superato i test di sicurezza ed il 62,8% ha mancato la prova relativa alla etichettatura

Casco moto: in USA uno su due non supera i test sicurezza

        Dopo i precedenti riconoscimenti ottenuti con la 1199 Panigale nel 2013 e con l&rsquo;XDiavel S nel 2016, Ducati si conferma icona di stile, innovazione e performance conquistando per la terza volta il &ldquo;Red Dot Award: Best of the Best&rdquo; nella categoria "Product Design". Si tratta di uno dei pi&ugrave; prestigiosi riconoscimenti internazionali per il design, e la moto premiata &egrave; stata la nuova Diavel 1260. IL PREMIO - Il "Red Dot Design Award" ha lunga storia: dal 1955 premia ogni anno le proposte pi&ugrave; originali e meritevoli per design e innovazione. Una giuria altamente qualificata, composta da 40 esperti di fama internazionale, ha valutato quest&rsquo;anno oltre 5.500 prodotti assegnando alla Ducati Diavel 1260 il titolo "Red Dot Award 2019: Best of the Best".L&rsquo;8 luglio in Germania, nell&rsquo;Aalto Theather di Essen, si terr&agrave; il Gala del "Red Dot Award", con un parterre di 1200 invitati composto dai pi&ugrave; importanti esponenti del design internazionale, che rappresenta l&rsquo;apice di questo riconoscimento.La cerimonia di premiazione del Red Dot Design Award 2019 si inserisce all&rsquo;interno di un intenso calendario: sono infatti diversi gli appuntamenti dei prossimi mesi dedicati al design e alla nuova Diavel 1260 che, con il suo look muscoloso, unisce le prestazioni di una maxi-naked all&rsquo;ergonomia di una muscle cruiser. Il suo design ricercato reinterpreta lo stile Diavel in chiave contemporanea e integra il&nbsp;motore Testastretta DVT 1262 da 159 cavalli.UN RISCONTRO AUTOREVOLE - "Vincere un premio importante e ambito come il Red Dot Award &egrave; sempre difficile. Riuscire a conquistarlo per la terza volta, grazie a un&rsquo;altra moto iconica come il nuovo Diavel 1260, &egrave; un tributo alla creativit&agrave; e all&rsquo;innovazione Ducati che ci rende veramente orgogliosi"&nbsp;ha dichiarato Andrea Ferraresi, Responsabile del Centro Stile Ducati.&nbsp; "Siamo consapevoli di fare moto emozionanti, ricercate e belle, per&ograve; avere un riscontro cos&igrave; autorevole &egrave; sempre gratificante e stimolante per chi lavora nel mondo della progettazione e dello stile. A competere per questo riconoscimento ci sono tantissimi iscritti tra i maggiori protagonisti del design mondiale. Ora ci aspettiamo altrettanto entusiasmo da parte degli appassionati: la moto &egrave;, infatti, gi&agrave; nei concessionari Ducati".&nbsp;. &nbsp;       

Il prestigioso premio viene assegnato dal 1955 da una giuria di 40 esperti. Su oltre 5.500 prodotti, la Diavel riconosciuta &lsquo;Best of the Best&rsquo; &nbsp;

Ducati: la Diavel 1260 vince il Red Dot Award

Il Gruppo Dainese ha &lsquo;sbancato&rsquo; per il secondo anno consecutivo al Red Dot Design Award, il prestigioso premio internazionale riservato a chi intende distinguersi nel proprio business attraverso il design. La distinzione si basa sul principio della selezione e della presentazione. Il design eccellente viene selezionao da una giuria di esperi nelle aree del design di prodoo, design di comunicazione e design dei concept.  Tra tutti i prodotti, provenienti da 59 paesi nel mondo, la giuria del Red Dot Design Award &ndash; l&rsquo;evento che premia i prodotti con il design funzionale pi&ugrave; originale e avveniristico a livello internazionale &ndash; ha conferito il premio nella categoria Product Design 2018 alla giacca invernale Dainese AWA M1 e al rivoluzionario casco AGV Sportmodular.  La giacca AWA M1 - Riceve anche lo speciale titolo &ldquo;Red Dot: Best of the Best&rdquo; e viene cos&igrave; descritta dalla giuria: &ldquo;La giacca invernale AWA M1 impressiona con le sue qualit&agrave;, ideali per attivit&agrave; outdoor estreme. Il design sofisticato dona eccellenti propriet&agrave; funzionali e permette di adattarsi alle esigenze di ognuno e a tutte le condizioni atmosferiche. &Egrave; un capo allo stesso tempo classico e contemporaneo&rdquo;.   AWA M1, nata dal concetto cross-funzionale AWA-All Weather Activity, &egrave; il capo &ldquo;layering system&rdquo; al top della collezione, composto da un guscio esterno a tre strati traspirante e impermeabile e da una giacca interna isolante e ripiegabile. Gli strati di entrambi i capi integrano la struttura lavorata a maglia Trailknit priva di cuciture, la cui elasticit&agrave; consente di aderire meglio alle forme del corpo. Al fine di ottenere l&rsquo;impermeabilizzazione anche in condizioni alpinistiche estreme, i pannelli lavorati a maglia sono stati laminati con una membrana impermeabile e traspirante brevettata, mentre il tessuto esterno &egrave; stato sottoposto a trattamento DWR.  AGV SPORTMODULAR &ndash; E&rsquo; il primo casco modulare sportivo al mondo ed unisce le prestazioni di un casco integrale al comfort di un modulare. La sua speciale struttura interamente in fibra di carbonio (calotta e mentoniera) offre un livello di protezione paragonabile a quella dei caschi della Moto GP e un peso di 1.295 gr coniugando comfort e sicurezza. Progettato per offrire una visibilit&agrave; orizzontale a 190&deg;, pari a quella dell&rsquo;occhio umano, Sportmodular &egrave; stato testato nella galleria del vento per offrire silenziosit&agrave;, stabilit&agrave; aerodinamica e aerazione. 

L&#39;azienda di Molvena ha ottenuto il prestigioso riconoscimento con la giacca AWA M1 e il rivoluzionario casco AGV Sportmodular

Dainese fa il bis con il Red Dot Design Award

Il TMAX DX e l’XMAX 300 sono stati premiati per le loro linee sportive. E’ dal 2012 che la Casa dei tre diapason si aggiudica il riconoscimento assegnato dal centro di design tedesco 

Yamaha vince il Red Dot Award per il design

Yamaha annuncia la vittoria del Red Dot Award 2018 nella categoria Product Design, riconoscimento internazionale riservato ai prodotti che brillano per le importanti caratteristiche legate al design e all&rsquo;innovazione. E&rsquo; il settimo anno consecutivo che Yamaha si aggiudica questo successo.  I Red Dot Design Awards, organizzati dal Design Zentrum Nordrhein Westfalen in Germania, sono ampiamente riconosciuti come uno dei premi di design pi&ugrave; prestigiosi al mondo. I prodotti con disegni di eccellente qualit&agrave; vengono selezionati ogni anno nelle tre categorie di Design del prodotto, Design della comunicazione e Design Concept.  Per gli scooter sportivi TMAX e XMAX 300 si tratta gi&agrave; del terzo successo grazie al loro design: nel 2017 infatti era arrivato il Good Design Award e quest&rsquo;anno erano gi&agrave; stati insigniti con l&rsquo;iF Design Award.   TMAX DX - Con la sua accelerazione dinamica combinata con le caratteristiche di maneggevolezza e il comfort di guida, il TMAX DX vuol rappresentare la fusione delle prestazioni sportive con uno stile dinamico. Caratterizzata da specifiche elevate che includono il cruise control e uno schermo regolabile elettronicamente, questa versione deluxe dell&#39;iconico TMAX &egrave; stata progettata per eccellere in ogni aspetto, dal pendolarismo quotidiano al divertimento durante i fine settimana.  XMAX 300 &ndash; E&rsquo; il successore dell&rsquo;XMAX 250 che si &egrave; affermato come uno degli scooter pi&ugrave; popolari d&#39;Europa. Grazie alla sua guida divertente e allo stile sportivo, insieme alla combinazione di comfort e funzionalit&agrave;, l&rsquo;XMAX 250 si &egrave; proposto come compagno di viaggi e gli spostamenti in citt&agrave;. L&rsquo;XMAX 300, introdotto di recente, punta ad offrire livelli ancora pi&ugrave; elevati di comfort e funzionalit&agrave;, ma allo stesso tempo stile e prestazioni agili. Posizionato nel mezzo della serie MAX, con XMAX 300 Yamaha intende sottolineare la propria posizione nel mercato europeo degli scooter sportivi, per questo il lancio sta avvenendo a livello globale.  &nbsp; 

Il TMAX DX e l&#39;XMAX 300 sono stati premiati per le loro linee sportive. E&#39; dal 2012 che la Casa dei tre diapason si aggiudica il riconoscimento assegnato dal centro di design tedesco

L&rsquo;innovativa cruiser Ducati XDiavel S si aggiudica il &ldquo;Red Dot Award: Best of the Best&rdquo;.  Il &ldquo;Red Dot Design Award&rdquo; ogni anno premia le proposte pi&ugrave; originali e meritevoli per design e innovazione. Una giuria composta da 40 esperti di fama internazionale ha valutato oltre 5.000 prodotti assegnando all&rsquo;XDiavel S l&rsquo;importante titolo &ldquo;Red Dot Award 2016: Best of the Best&rdquo;.  Questo premio dimostra come una moto Ducati possa essere icona di stile e innovazione oltre che performance. La nuova XDiavel ha rappresentato una sfida per Ducati e per il suo Centro Stile, a cui &egrave; stato chiesto di disegnare una moto che fosse un&rsquo;evoluzione del DNA Ducati verso il mondo cruiser.  &ldquo;Lunga, bassa, muscolosa, con forme moderne e componentistica sofisticata. Ma soprattutto sexy&rdquo;, ha commentato Andrea Ferraresi, responsabile del Centro Stile Ducati. &ldquo;Una moto disegnata avendo in mente il mondo Cruiser da una parte e il DNA Ducati dell&rsquo;altra e che proietta il concetto di Cruiser verso la modernit&agrave;: una vera e propria &ldquo;Technocruiser&rdquo;, futuristica nelle linee e tecnologicamente all&rsquo;avanguardia. Estrema nelle proporzioni, l&rsquo;XDiavel &egrave; stata volutamente disegnata &ldquo;per elementi&rdquo;. Il telaio, il serbatoio, il proiettore, il codino, il silenziatore vivono quasi di vita propria se osservati singolarmente, ma al contempo costituiscono un insieme estremamente armonico e bilanciato. Un riconoscimento come il Red Dot Award premia tanto la creativit&agrave; e l&rsquo;innovazione Ducati quanto il nostro coraggio nell&rsquo;affrontare nuove sfide e percorrere strade sempre diverse&rdquo;.  Il 4 luglio in Germania, nell&rsquo;Aalto Theather di Essen, si terr&agrave; il Gala del &ldquo;Red Dot Award&rdquo; con un parterre di 1.200 invitati composto dai pi&ugrave; importanti esponenti del design internazionale. La cerimonia di premiazione sar&agrave; l&rsquo;apice di questo importante riconoscimento alla creativit&agrave; e allo stile Ducati e alla sua ultima creazione.  &nbsp;  &nbsp;

La cruiser XDiavel premiata con il &ldquo;Red Dot Award 2016: Best of the Best&rdquo;, uno dei pi&ugrave; prestigiosi riconoscimenti internazionali per il design.

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