        Mentre Kove, con la sua 450, si prende i riflettori della Dakar che per la prima volta ha visto gareggiare un team cinese, il marchio asiatico decide di concentrarsi sull'ampliamento della sua gamma da strada. Dopo aver visto la Cobra 391 R ecco l'ultima arrivata: la Cobra 125 R, dedicata ai motociclisti pi&ugrave; giovani. Caratteristiche e motore della Kove Cobra 125 R Esteticamente, la moto non lascia dubbi: l'ispirazione &egrave; stata presa dalla KTM Duke, con un telaio a traliccio, la carrozzeria spigolosa e le proporzioni da supermoto. La caratteristica principale della Cobra, per quanto riguarda la ciclistica, &egrave; il fatto di essere dotata di un forcellone monobraccio, un elemento comunque non cos&igrave; economico da produrre. Per quanto riguarda le prestazioni, la Kove Cobra 125 R &egrave; alimentato da un motore monocilindrico da 125 cc, raffreddato a liquido e a iniezione, con una potenza di 15 cavalli a 9.500 giri/min e 8 lb-ft di coppia a 8.000 giri/min. Riguardo le altre componenti della ciclistica, il modello presenta freni a disco anteriori e posteriori, presumibilmente con ABS, cerchi da 17 pollici davanti e dietro, mentre le sospensioni sono costituite da forcelle anteriori rovesciate e da un monoammortizzatore posteriore regolabile nel precarico.Il serbatoio ha una capacit&agrave; di 13 litri.&nbsp; La Cobra 125 R &egrave; estremamente adatta ai motociclisti alle prime armi e le sue prestazioni la pongono al limite della normativa per i principianti nella paggior parte dei paesi europei. IN MOTO 2023: LE NOVIT&Agrave; CHE NON VEDIAMO L'ORA DI PROVARE          

La moto &egrave; equipaggiata monocilindrico da 125 cc che eroga 15 CV di potenza. Non si conosono al momento prezzo e disponibilit&agrave;

Kove, ecco la Cobra 125 R: piccola roadster per i più giovani

        Solo 10 esemplari per la nuova Cobra realizzata dal customizer tedesco Hookie Company. Un&rsquo;edizione super limitata sulla base della BMW R NineT del 2020 che gli appassionati possono ricevere in tutto il mondo. Il tempo di lavorazione per ogni moto &egrave; dalle sei alle otto settimane circa, fanno sapere da Hookie Company. Ma cos&rsquo;ha di speciale la nuova Cobra? Honda Monkey 125 esclusiva: stampata in 3D per 30mila dollari Ogni unit&agrave; un colore diverso  Rispetto alle linee sinuose della BMW R NineT, Cobra ha forme pi&ugrave; spigolose. La sensazione di caf&eacute; racer &egrave; palpabile, ma nel complesso la custom si presenta come una moto dal look decisamente moderno. Saranno prodotte solo 10 Cobra, ognuna con la propria colorazione. Per rispondere agli ordini dei clienti, i ragazzi di Hookie Company hanno deciso di suddividere la produzione in due parti, cinque unit&agrave; a volta. Adesso sono al lavoro sul primo &ldquo;carico&rdquo; (l&rsquo;esemplare numero 1, in Toxic Red, &egrave; gi&agrave; stato venduto), al secondo lavoreranno a partire dal prossimo autunno. Le altre colorazioni disponibili, e preordinabili, sono Electric Yellow, Stealth Pattern, Dark Cooper e Ice Blue. Stampa 3D  Molti componenti della nuova Cobra sono stati realizzati sfruttando la tecnologia della stampa 3D. Ma il processo &egrave; molto pi&ugrave; articolato: si parte dai bozzetti su carta, poi si passa ai modelli in argilla e dopo al CAD con i relativi perfezionamenti. Infine, siamo pronti per la stampa 3D. Tutto questo perch&eacute;, in fase di lavorazione, i ragazzi di Hookie Company hanno la possibilit&agrave; di apportare eventuali modifiche e aggiustamenti. Alcune parti della custom sono realizzate in materiale PA12 (noto anche come Nylon 12), rinforzato con fibra di vetro, che si caratterizza per la sua resistenza agli urti e la capacit&agrave; di flettersi senza riportare fratture. Il prezzo? Si parte da 34.900 euro. La R nineT si trasforma con il Kit Hookie Moto       

Il customizer tedesco sta lavorando a un&rsquo;edizione super limitata: ogni unit&agrave;, realizzata con la stampa 3D, ha una colorazione differente

BMW R NineT Cobra, i 10 esemplari di Hookie Company

        In questi giorni, tutti i motociclisti sono costretti a lasciare parcheggiata la propria moto in garage. Sarebbe opportuno comunque andare a dare una controllata ogni tanto, solo quella, giusto per non finire come il proprietario di uno scooter, in India, protagonista di un video che nelle ultime ore ha fatto il giro del web. Cosa fa un motociclista in quarantena? I risultati del nostro sondaggio Nel filmato, che si trova facilmente su YouTube e realizzato dalla testata giornalistica News Hour India, si vede un minaccioso cobra che fuoriesce dal buco dello specchietto di uno scooter Honda Active, un mezzo commercializzato dal Marchio nipponico per il mercato del Paese asiatico a partire dal 1999.  TRA TELEFONINI E URLA DI TERRORE All'inizio del filmato, si vede solamente la testa dell'animale spuntare, inquietante, dal buco. Tanto basta per radunare attorno allo scooter alcuni individui curiosi e armati di telefonino per riprendere l'insolita scena. Poco dopo, un temerario signore, utilizzando un gancio, riesce piano piano a smontare la plancia dello scooter. E, in una frazione di secondo, ecco fuoriuscire il cobra, con tanto di minacciosi versi. India, terrore su due ruote: la tigre attacca i motociclisti - VIDEO La creatura provoca subito le urla di terrore della gente radunatasi attorno alla Honda, anche se alcuni si mostrano pi&ugrave; interessati a riprendere la scena con i propri telefonini. Il video termina senza mostrare la conclusione. Non sappiamo quindi che fine abbia fatto il cobra, n&eacute; i danni che ha sub&igrave;to lo scooter. Ma un consiglio possiamo certamente darvelo: ogni tanto, andate a controllare che nessun animale si sia intrufolato all'interno della vostra moto.&nbsp;       

Sta facendo il giro del web un filmato in cui, in India, un minaccioso serpente fuoriesce dal buco per lo specchietto di un esemplare Honda

Honda con sorpresa: dallo scooter spunta un cobra VIDEO

Sul finire del 1967, Suzuki present&ograve; la sua moto ammiraglia, la T500 Cobra, il pi&ugrave; grosso bicilindrico che il marchio avesse fino ad allora prodotto, ma oggi &egrave; quasi una sconosciuta

Suzuki T500 Cobra, le foto

Salita alla ribalta con il nome di Titan, la T 500 usufruiva invece della denominazione Cobra per il mercato Statunitense e Canadese. Una denominazione che ebbe vita breve - al pari della sua prima configurazione &ndash; si dice ostacolata dalla Ford, che usava gi&agrave; questo nome per il suo prestigioso modello Shelby Mustang &ldquo;Cobra&rdquo;.  IN SEGUITO ALLE PRESSIONI, il nome iniziale venne accantonato gi&agrave; alla fine del 1968, quando il nome Titan venne ufficializzato per tutti i mercati. Quello che pochi sanno, invece, &egrave; che subito prima della versione Cobra, Suzuki aveva gi&agrave; sperimentato un altro 500 bicilindrico 2T denominato 500/5 - realizzato in numero assai limitato e visto solo negli Stati Uniti - del tutto simile al suo diretto successore e quindi rapidamente convogliato nella versione Cobra.  LA DIFFERENZA PI&Ugrave; SIGNIFICATIVA tra i due modelli (a cui all&rsquo;epoca &egrave; stata volutamente data poca pubblicit&agrave;) &egrave; stato un notevole aumento della lunghezza del forcellone, cos&igrave; da aumentare il passo della moto e rendere la moto pi&ugrave; stabile. Un evidente errore di giovent&ugrave; per il grosso bicilindrico che rappresentava la cilindrata pi&ugrave; alta allora mai realizzata dalla casa di Hamamatsu su un mezzo stradale.  QUANDO QUESTO MODELLO ENTR&Ograve; IN PRODUZIONE, nel 1968, le maestranze Suzuki realizzarono presto che suo look non era al passo con quello che il marchio voleva trasmettere. Gi&agrave; all&rsquo;esordio appariva superato e obsoleto, soprattutto considerando che all&rsquo;epoca questa moto rappresentava la punta di diamante della Suzuki. Di fronte delle esigenze di mercato la casa ebbe un rapido ripensamento in termini di modernit&agrave; estetica, cos&igrave; gi&agrave; dal 1969 la linea della moto venne nettamente ravvivata con un importante restylyng.  LA MOTO COS&Igrave; RIPROPOSTA E DENOMINATA TITAN era pronta per traghettare negli anni &rsquo;70 e oscur&ograve; in fretta il ricordo della prima serie. Negli anni sub&igrave; una continua evoluzione estetica, al pari dei gusti dell&rsquo;utenza del periodo, che ambiva ad un prodotto sempre pi&ugrave; moderno e sofisticato. La cilindrata di 492 cm&sup3; &egrave; data da alesaggio e corsa di 70 x 64 mm. Il rapporto di compressione &egrave; basso: solo 6,6:1, la distribuzione &egrave; a 3 luci e l&rsquo;accensione a spinterogeno, mentre l&rsquo;alimentazione conta su due carburatori Mikuni da 34 mm.  NON C&rsquo;ERA L&rsquo;AVVIAMENTO ELETTRICO, ma l&rsquo;accensione della Cobra non &egrave; mai stata un problema, il robusto cambio disponeva di cinque rapporti e la frizione multidisco in bagno d&rsquo;olio non accusava mai cedimenti. Grazie ai suoi 46 CV a 6.000 giri (47 CV a 6.500 giri con la versione Titan del &rsquo;69) che le consentivano di toccare i 175 km/h, la Cobra era in grado di rivaleggiare tranquillamente con varie moto 4T di cilindrata superiore. 

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