        La gamma Triumph Street Triple sta per dare il via al suo tour nelle concessionarie del Regno Unito. I visitatori potranno conoscere da vicino e scattare qualche foto alla 765 R, RS e alla Moto2: &egrave; proprio quest'ultima la protagonista indiscussa dell'evento, poich&egrave; la serie limitata &egrave; gi&agrave; soldout.  Scatti e festeggiamenti Il tour avr&agrave; inizio domani 25 gennaio e terminer&agrave; il prossimo 19 marzo. Ogni concessionario Triumph del Regno Unito avr&agrave; la possibilit&agrave; di ospitarle per due giorni e fornire tutte le informazioni necessarie ai tanti visitatori attesi per osservarle nel dettaglio. In particolare, la RS sar&agrave; esposta in un modo diverso rispetto alle altre: grazie alla posizione inclinata infatti, sar&agrave; possibile scattare una foto "in sella" alla moto. L'iniziativa sar&agrave; anche l'occasione per festeggiare il tutto esaurito ottenuto dalla nuova Moto 2 : il modello infatti, prodotto in serie limitata da 765 esemplari, &egrave; terminato in pochissimo tempo. Per chiunque non ha fatto in tempo ad accaparrarsene una, rimangono le accattivanti 765 R (al prezzo di 9.595 euro) e la RS (a 11.295 euro) che saranno disponibili nelle concessionarie dalla primavera del 2023. TRIUMPH, IN MOTO2 VIA ALLA SPERIMENTAZIONE DI CARBURANTI PI&Ugrave; SOSTENIBILI         

L'evento sar&agrave; anche l'occasione per festeggiare il tutto esaurito per l'edizione limitata della Moto2

Triumph Street Triple, la gamma fa il giro delle concessionarie del Regno Unito

        Nel tentativo di localizzare in ogni momento le elevate velocit&agrave; dei motociclisti, considerati dei "comportamenti antisociali", Kim McGuinness, Commissario per la criminalit&agrave; e la polizia della Northumbria, in Inghilterra, ha proposto l'uso di tracker e monitor di velocit&agrave; obbligatori su tutte le motociclette. MOTOCICLISTI TRATTATI COME CRIMINALI Questo tentativo, piuttosto drastico, di controllare le eccessive velocit&agrave; in moto, ha subito ricevuto numerose critiche da parte dei motociclisti britannici, che si sentirebbero etichettati come criminali, dato che i tracker sono spesso usati come una punizione per i criminali condannati o per le persone che sono state sottoposte a processo. La British Motorcycling Federation &egrave; intervenuta in merito alla questione. Il suo presidente, Jim Freeman, ai colleghi di VisorDown ha dichiarato: "L'uso obbligatorio di un tracker &egrave; di solito una condanna inflitta dai tribunali dopo che &egrave; stato seguito un processo, ma ci&ograve; equivarrebbe a una punizione collettiva che coinvolge centinaia di migliaia di innocenti insieme alla piccola minoranza dei colpevoli senza un'indagine, un processo o un verdetto". Freeman ha anche ricordato che la maggior parte dei motociclisti nel Regno Unito sonorispettosi della legge e della sicurezza. Regno Unito, droni in cielo contro furti ed enduristi fuorilegge Staremo a vedere se tale procedura verr&agrave; effettivamente resa obbligatoria. Abbiamo forti dubbi e - di certo -&nbsp;nessun motociclista del mondo libero ne sarebbe contento.       

L'ipotesi arriva dalla polizia di Northumbria, in Inghilterra, che in tal modo controllerebbe e punirebbe meglio le velocit&agrave; eccessive. Ma i motociclisti non ci stanno...

La proposta (indecente): sistemi di controllo velocità sulle moto?

Salutata la Normandia, si entra in Bretagna. Il vento laterale sostenuto non smette di accompagnarci e lo adotteremo come compagno di viaggio.&nbsp;Ci accolgono subito Forte de la Latte, uno dei pi&ugrave; famosi castelli della Bretagna, e la riserva di Cap Frehelcon il suo imponente faro che si staglia sulla bellissima falesia di 70 m d&rsquo;altezza.  ROTOLANDO VERSO SUD  Proseguendo verso Ovest si incontra una singolare casetta incastonata tra due rocce: la Maison duGoffre.&nbsp;Poi d&rsquo;improvviso la morfologia cambia e grossi massi emergono dal mare: siamo alla costa di Granito Rosa che fa da basamento al faro di Ploumanach.    Puntiamo verso l&rsquo;estremit&agrave; Ovest della Francia: Finisterre. Si passa dal ponte di T&eacute;r&eacute;nez ed eccoci alla punta di Pen Hir che ci ricorda ancora avvenimenti riguardanti la seconda guerra mondiale, e Cap la Chevre, con una bellissima fioritura di erica.&nbsp;Stiamo ormai scendendo verso Sud, il S&eacute;maphore alla foce della Ria d&rsquo;&Eacute;tel, controllore della marea, d&agrave; il via libera all&rsquo;accesso all&rsquo;&Icirc;le del Saint Cado, paesino in cui spicca la bella casetta del pescatore dalle persiane blu. &nbsp;Non molto distanti si incontrano gli Allineamenti di Carnac, il sito di monoliti pi&ugrave; esteso al mondo.&nbsp;  All&rsquo;inizio del nostro viaggio, avevamo incontrato la sorgente della Loira e successivamente i suoi Castelli. Ora la incontriamo di nuovo alla sua foce, caratterizzata dal ponte di Saint-Nazaire.  VERSO I PIRENEI  Come a Mont-Saint-Michel la marea la fa da padrona al Passage du Goische conduce all&#39;isola di Noirmoutier. La strada fino a qualche anno fa era l&rsquo;unico collegamento con la terra ferma, prima che venisse costruito un ponte. La attraversiamo poco prima che inizi l&rsquo;alta marea, mentre ai lati i locali ed i turisti raccolgono le vongole nella sabbia. Raggiunta l&rsquo;altra sponda assistiamo al fuggi fuggi generale perch&eacute; la marea arriva ed in men che non si dica, la strada scompare nel mare.&nbsp;    Di fiume in fiume, con il traghetto da Royan attraversiamola foce della Gironda e ci ritroviamo immersi nei vigneti del Medoc, sulla strada dei vini. Siamo prossimi a Bordeaux dove trascorriamo la notte per prepararci ad affrontare all&rsquo;indomani, nel bacino di Arcachon, la Duna di Pilat, che con i suoi 102 m &egrave; la pi&ugrave; alta d&rsquo;Europa.&nbsp;Missione compiuta, salutiamo l&rsquo;Oceano Atlantico e si puntano ora le ruote di &quot;Tenerona&quot; e &quot;Mirage&quot; in direzione Pirenei.  Viaggiatori In Moto: verso Normandia, attraverso i Castelli della Loira 

Il viaggio di Giampiero e Floriana ci porta a scoprire gli scenari della punta estrema della Francia che si protende nell&#39;Oceano Atlantico

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Viaggiatori InMoto: la selvaggia Bretagna e la bellezza della costa atlantica