La nuova 125 va a completare la famiglia delle naked, affiancando la 300R e la 500R. Rispetto alle sorelle maggiori, la Brivido 125R si caratterizza per essere pi&ugrave; snella, aspetto che si nota gi&agrave; dal gruppo ottico, comunque full LED, molto ridotto.&nbsp; Una caratteristica molto particolare per un 125 &egrave; la presenza di una presa USB sotto la strumentazione, accanto al blocchetto di accensione, che permette di ricaricare il proprio smartphone. Ha un display LCD a colori molto intuitivo e mostra l&rsquo;indicatore del livello carburante, la temperatura dell&rsquo;acqua, la marcia inserita e l&rsquo;orologio, oltre al consumo medio e ai classici contagiri e tachimetro.    Le caratteristiche tecniche della Brivido 125R  La piccola naked adotta un motore monocilindrico raffreddato a liquido che eroga 11 kW (15 CV) a 9.000 giri/min e 12 Nm a 8.500 giri/min ed ha una cilindrata di 124,8 cm&sup3; &nbsp;con una distribuzione a doppio albero a camme in testa e ovviamente &egrave; omologato Euro 5. Il cambio &egrave; a 6 marce con rapportatura dedicata. La capacit&agrave; del serbatoio &egrave; di 10 litri e il consumo dichiarato di 43 km/l promette un&rsquo;autonomia di oltre 400 km con un pieno; la velocit&agrave; massima dichiarata &egrave; di 110 km/h. La Brivido 125 pu&ograve; essere guidata con patente A1 (conseguibile a 16 anni) o patente B.  Voge: la ciclistica della naked 125  La Brivido 125R adotta un telaio a traliccio in acciaio abbinato ad un forcellone in acciaio e presenta forcella anteriore a steli rovesciati e monoammortizzatore posteriore montato in posizione centrale. L&rsquo;impianto frenante, con ABS a doppio canale, &egrave; composto da un disco singolo di 276 mm di diametro su cui agisce una pinza a doppio pistoncino, mentre sulla ruota posteriore &egrave; presente un disco di 220 mm di diametro con pinza a singolo pistoncino. I cerchi in lega da 17&rdquo; montano pneumatici da 110/70 all&rsquo; anteriore e 140/60 al posteriore.  Infine l&rsquo;interasse contenuto in soli 1.310 mm e le dimensioni compatte di 1.941 x 795 x 1.070 mm, grazie anche alla sella posizionata a soli 815 mm da terra e al peso a secco di 129 kg, rendono la piccola naked adatta a ragazze e ragazzi di qualsiasi statura ed esperienza.  Voge Brivido 125R: prezzo e disponibilit&agrave;  Il prezzo di listino &egrave; di 2.790 euro f.c. ed &egrave; gi&agrave; disponibile in concessioanria. E&#39; possibile scegliere tra colorazioni Sparkling Black su base nera oppure Light Blue su base azzurra.    &nbsp; 

La Casa cinese lancia la sua proposta dedicata ai giovani motociclisti con patente A1. Ecco prezzo e caratteristiche

Voge Brivido 125R: ecco la piccola naked per i giovani rider

        La Motron (marchio appartenente al Gruppo KSR) lancia sul mercato italiano la nuova Nomad. Una ghiotta novit&agrave; per gli appassionati di naked sportive, ma non solo. Infatti, nonostante i 125 cc, il prezzo contenuto (3.399 euro), la potenza di 9.5 kW e il peso a secco di 150 kg la rendono una scelta ideale anche per neopatentati o neofiti del motociclismo.&nbsp;  Motron Nomad: scheda tecnica La Nomad &egrave; dotata di un motore Euro 5 monocilindrico da 125 cc, raffreddato ad acqua, una coppia di 10.5 Nm a 5.500 giri e cambio a 6 rapporti. &Egrave; poi equipaggiata con cerchi in alluminio a 10 razze, gruppi ottici e indicatori direzionali a LED, oltre ad un ampio display, anch&rsquo;esso LED. Il sistema frenante della Motron Nomad vede all'anterioe un disco flottante da 265 mm con pinza a doppio pistoncino e al posteriore un disco da 240 mm con pinza a&nbsp;singolo pistoncino da 27 mm. Sul fronte sospensioni ecco la forcella con steli di 110 mm e monommortizzatore in posizione centrale con una corsa di 39 mm. La Motron Nomad ha uno stile snello e un look molto giovanile, che si sposa con la dichiarata intenzione della Casa austriaca di farne la scelta ideale per le nuove generazioni di motociclisti. &Egrave; disponibile in 3 livree: (Night black, Graphite grey, Glacier white). MOTRON WARRIOR 400 2022 E X-NORD 400 CONCEPT       

Il modello della Casa austriaca &egrave; arrivato sul mercato italiano. La sua scheda tecnica la rende una scelta appetibile per neopatentati e novizi delle due ruote

Motron Nomad 125: piccola roadster per cominciare

Un bel giorno, vi appassionate alle moto e decidete che &egrave; arrivato il momento di regalarsene una. Ma avete solo la patente B (o magari nemmeno quella). E allora, quali moto posso guidare con quella patente? Qualcuna s&igrave;, ma di certo ci sono dei limiti che solo possedere la patente A, quella specifica per le due ruote, pu&ograve; risolvere.  Scuola guida: aumento IVA al 22% per la Patente A  E allora, quale patente serve per guidare la moto? Quali sono le differenze tra la A1, la A2, la A3 e la AM? Che tipo di esame bisogna sostenere per ottenere tali patenti? Facciamo un punto della situazione.  &nbsp;  &nbsp;  PATENTE A1    La patente A1 permette di guidare moto dalla cilindrata massima di 125cc, dalla potenza di non oltre gli 11 kW e dal rapporto potenza/massa inferiore o uguale a 0,10 kw/kg. Permette ovviamente di guidare anche scooter da 50cc (i classici e nazionalpopolari motorini &quot;cinquantini&quot;).  La A1 si pu&ograve; conseguire una volta compiuti 16 anni, e vale 10 anni. Dopo aver compiuto 50 anni, per rinnovarla bisogna effettuare una visita medica ogni 5 anni fino a quando non si compiono 70 anni. Superata quella soglia, il rinnovo diventa triennale, dopo gli 80 anni invece diventa biennale.  Quale esame occorre fare? La premessa fondamentale &egrave; che chi possiede la patente B non deve svolgere n&eacute; gli esami teoricio o pratici. Qualora doveste sostenere l&#39;esame (perch&egrave; alla prima patente), innanzitutto verranno effettuati dei test psico-fisici, tra cui udito, vista e l&#39;assenza di menomazioni fisiche. Gli esami teorici sono gli stessi delle altre patenti, con il classico quiz sulle regole del Codice della Strada italiano. Se si viene bocciati, lo si pu&ograve; ripetere a partire da un mese e un giorno dopo la data del primo esame.  Nel caso di promozione, si passa alla prova pratica, da effettuare su una moto con potenza massima di 11 kW e con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kW/kg e capace di sviluppare una velocit&agrave; di almeno 90 km/h. Se la moto &egrave; endotermica, la cilindrata deve essere almeno di 120cc, se invece il veicolo &egrave; elettrico il rapporto potenza/peso &egrave; di almeno 0,08 kW/kg.  &nbsp;  &nbsp;  PATENTE A2    Con la A2 ci si alza di livello. Questa patente permette infatti agli aspiranti motociclisti di guidare moto con potenza massima di 35 kW (47 cavalli) e che non superino il rapporto potenza/peso di 0,2 kW/kg. Non c&#39;&egrave; alcun limite di cilindrata, e si pu&ograve; ottenere solo da maggiorenni, una volta compiuti i 18 anni.  Da sottolineare un altro aspetto: molte Case costruttrici propongono versioni depotenziate dei loro modelli pi&ugrave; performanti per renderli guidabili dai possessori della patente A2. Tutto ci&ograve; &egrave; fattibile a patto che la potenza originaria della moto depotenziata non sia superiore ai 70 kW, ovvero 95 cavalli.  Se si &egrave; in possesso della A1, non &egrave; necessario svolgere l&#39;esame teorico. Se lo si dovesse invece effettuare, si tratta del classico quiz da 40 domanda con limite massimo di 4 errori. La prova pratica ha invece recentemente sub&igrave;to una modifica importante: fino a maggio 2020, la normativa prevedeva l&#39;utilizzo di una moto da 400cc e almeno 25 kW di potenza; adesso, la legge impone l&#39;utilizzo di un modello dalla cilindrata massima di 250cc (se il motore &egrave; a combusione interna), con potenza nominale di almeno 20 kW ma non superiore a 35 kW e con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg. Se il propulsore &egrave; elettrico, il rapporto potenza/peso del veicolo &egrave; di almeno 0,15 kW/kg.  &nbsp;  &nbsp;  PATENTE A3    La patente A3 (anche semplicemente A) si configura come la massima licenza di guida per i veicoli a due ruote: quella che permette di montare in sella a qualsiasi tipo di moto, senza limiti di cilindrata e velocit&agrave;.  Infatti, la normativa prevede che con la patente A3 &egrave; consentito guidare tutti i motocicli (quindi muniti di cilindrata superiore a 50cc )&nbsp;aventi una velocit&agrave; massima per costruzione superiore a 45 km/h. Insomma, tutto qui. L&rsquo;et&agrave; minima per il suo ottenimento &egrave; quella dei 24 anni, anche se il limite di et&agrave; potrebbe scendere a 20 qualora si fosse gi&agrave; titolari di patente A2 da almeno un paio di anni.  L&rsquo;esame per l&rsquo;ottenimento della A3 prevede una prova scritta &ndash; solo per i possessori di patente AM &ndash; e di una prova pratica con motociclo uguale o superiore a 600 cc e un peso non pi&ugrave; basso di 180 kg. Quest&rsquo;ultima prevede due distinte prove: la prima in una zona attrezzata con slalom e varie esercitazioni e la seconda, invece, direttamente su strada.  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  PATENTE AM    La patente AM permette, invece, di poter guidare ciclomotori, veicoli a tre ruote e quadricicli leggeri con velocit&agrave; massima non superiore a 45 km/h, la cui cilindrata deve essere inferiore o uguale a 50cc se a combustione interna, oppure inferiore o uguale a 4 kW se a propulsione elettrica.  L&rsquo;et&agrave; minima per il suo conseguimento &egrave; quella dei 14 anni, con la possibilit&agrave;, per&ograve;, di poter trasportare un passeggero solo dopo aver compiuto i 16 anni di et&agrave;.  L&rsquo;esame per ottenere la patente AM prevede una prova teorica &ndash; con eventuale rilascio del foglio rosa, previo superamento - e una prova pratica di guida. Quest&rsquo;ultima pu&ograve; essere sostenuta su ciclomotori a 2, 3 o 4 ruote e con cambio manuale oppure automatico. 

Quali patenti occorrono per guidare la moto? Quali modelli permettono di guidare? Che tipo di esami si devono sostenere? Facciamo chiarezza

Patente moto: cosa c&#39;&egrave; da sapere su A1, A2, A3 e AM

Il countdown sul sito Husqvarna aveva incuriosito tutti gli appassionati ed erano volate numerose ipotesi. Oggi, 3 febbraio, la Casa svedese ha annunciato la sua novit&agrave;: la nuova&nbsp;Husqvarna Svartpilen 125. Questo modello, oltre ad ampliare la gamma, si rivolge chiaramente ai giovani motociclisti (pu&ograve; essere guidato da possessori di patente A1): una monocilindrica per fare esperienza e godere in sicurezza dell&rsquo;adrenalina del viaggio. Ma com&rsquo;&egrave; fatta questa nuova moto?  Stessa qualit&agrave;, ma per i pi&ugrave; giovani    Per garantire la stessa qualit&agrave;, nella Svartpilen 125 si ritrovano molte componenti presenti nelle sorelle maggiori: basta notare il telaio a traliccio in acciaio (verniciato in oro) o il carter motore in bronzo e la componentistica anodizzata. Troviamo, poi, un forcellone in lega d&rsquo;alluminio, una forcella WP APEX da 43 millimetri, freni ByBre e tecnologia ABS di Bosch. Il motore, naturalmente omologato Euro5, monocilindrico 4T bialbero da 125 cc, a iniezione&nbsp;e raffreddato a liquido. Eroga, come da Codice,&nbsp;15 CV/11kW a 9.500 giri/minuto e 12 Nm a 7.500 giri/minuto.  Dotata anche di gruppi ottici di tipo&nbsp;Led, la Svartpilen 125 si presenta come un modello compatto, minimale, quasi rude. &Egrave; disponibile da febbraio 2021 presso i concessionari autorizzati Husqvarna Motorcycles a un prezzo di 5.510 euro.    Husqvarna 701 Enduro e 701 Supermoto: le versioni 2021 

La Casa svedese ha presentato una monocilindrica che pu&ograve; essere guidata dai possessori di patente A1: design minimale, compatto ma che mantiene la qualit&agrave; delle sorelle maggiori

Husqvarna Svartpilen 125, novit&agrave; naked per i giovanissimi

Commercializzato a partire dal 2012, lo scooter cittadino Honda ha sempre offerto elevata qualit&agrave; costruttiva e proprio per questo uno stuzzicante &ldquo;value for money&rdquo;. Il Vision 110, per il 2021, si presenta con un look aggiornato e una riduzione di peso di 2 kg che lo porta a quota 100 Kg con il pieno di benzina.  Honda Forza 125, il piccolo di casa si rinnova per il 2021  Honda Vision 110: come cambia    Arriva un nuovo telaio, denominato eSAF (enhanced Smart Architecture Frame) che sostituisce il precedente con struttura a trave dorsale inferiore. Il suo motore eSP (enhanced Smart Power) 2 valvole, iniezione elettronica, raffreddato ad aria da 109,5 cc &egrave; ora pi&ugrave; leggero (solo 22 kg) e rispetta la norma Euro 5. Eroga una potenza di 8,7 CV (6,4 kW) a 7.500 giri/min, con una coppia massima di 9,0 Nm a 5.750 giri/min. E&#39; pi&ugrave; efficiente nei consumi del 5%, grazie anche al noto sistema Start&amp;Stop. &nbsp;Rispetto al modello precedente il consumo di carburante si attesta ora&nbsp;su 54,5&nbsp;km/l nel ciclo medio WMTC. Grazie al serbatoio carburante da 4,9 litri, l&rsquo;autonomia complessiva supera i 260 km.  Gli aggiornamenti prevedono anche l&rsquo;introduzione di un nuovo quadro strumenti analogico con display LCD e l&rsquo;intuitiva e pratica Smart-Key per attivare l&rsquo;accensione dello scooter e l&rsquo;apertura/chiusura dei vani (tra cui il vano sottosella di 17,7 litri).  Invariati nel design i cerchi in alluminio pressofuso da 16&quot; all&rsquo;anteriore e 14&quot; al posteriore che montano rispettivamente pneumatici 80/90-16 e 90/90-14.  Il freno a disco anteriore da 220&nbsp;mm &egrave; abbinato a un tamburo posteriore da 130&nbsp;mm in configurazione CBS (Combined Braking System), assicurando in ogni momento una forza frenante uniformemente distribuita quando si agisce sul solo freno posteriore, particolarmente utile in caso di frenata d&rsquo;emergenza.  Prova Honda Forza 750: in medio stat virtus! VIDEO  &nbsp; 

La proposta della Casa di Tokyo completa la gamma di piccola cilindrata Euro5 con l&#39;aggiornamento&nbsp;di questo 110&nbsp;che per il 2021 migliora ancora di pi&ugrave; i consumi, riduce il peso, e il design &egrave; pi&ugrave; moderno

Honda Vision 110: spirito easy e consumi da record

        Forse a Xiaomi non bastavano pi&ugrave; gli smartphone. Forse era il momento di intraprendere una nuova sfida. La giovane azienda cinese, colosso dell&rsquo;elettronica di consumo, si &egrave; data agli scooter elettrici con il suo marchio 70mai (gi&agrave; sul mercato con dash-cam&nbsp;e accessori per auto). A1 e A1 Pro sono e-scooter urbani, pensati e realizzato per l&rsquo;utilizzo cittadino. Da Euro4 a Euro5: l'industria moto chiede una proroga Piccoli e a batteria Va detto, gli e-scooter A1 e A1 Pro di 70mai sono davvero piccoli (1.610 mm in lunghezza, 680 in larghezza e 1.040 in altezza). Ad alimentarli, un motore DC&nbsp;brushless&nbsp;da 400 W, ma si pu&ograve; scegliere tra due pacchetti batteria rimovibili. A1 ha una batteria al litio da 48V/16Ah e un'autonomia dichiarata di 60 km, mentre la batteria di A1 Pro &egrave; da 48V/20Ah con autonomia fino a 75 km. Per caricarle del tutto ci vogliono sette ore e mezzo. Nonostante le diverse batterie, il peso dei due modelli &egrave; lo stesso, 55 kg, e pure la velocit&agrave; massima, 25 km/h. Scooter elettrici Gogoro: vendite raddoppiate nel 2019 Pratici, smart e tecnologici Tra le caratteristiche principali spiccano praticit&agrave;, maneggevolezza e funzionalit&agrave; smart, aspetti essenziali per un mezzo che ha il suo habitat naturale nel contesto urbano. Lo zampino di Xiaomi si vede soprattutto nella dotazione tecnologica. Tra A1 e A1 Pro ci sono, naturalmente, alcune differenze. Il display da 6,86&rdquo; della versione base fornisce informazioni generali tra cui la velocit&agrave;, il chilometraggio, il livello di carica e l&rsquo;autonomia. In pi&ugrave;, da qui &egrave; possibile accedere ad alcune app gi&agrave; presenti, come il navigatore, un lettore musicale e anche l&rsquo;app Mija con cui &egrave; possibile gestire altri dispostivi. Il display dell&rsquo;A1 Pro ha le stesse dimensioni ma &egrave; touchscreen e ha gi&agrave; integrati navigatore satellitare, connettivit&agrave; 4G e&nbsp;Bluetooth. La versione Pro &egrave; poi dotata telecamera 1080p ultra-grandangolare con angolo di visione di 123&deg; con memoria interna e dell&rsquo;assistente vocale di Xiaomi: con Xiao AI il pilota pu&ograve; controllare il sistema tramite comandi vocali mentre guida.  Tempistiche e prezzi I prezzi sono decisamente abbordabili. L&rsquo;A1 sar&agrave; messo in vendita al prezzo di 2.999 yuan (circa 390 Euro). Il Pro, invece, avr&agrave; un costo di 3.999 yuan (intorno ai 520 euro). Cinque i colori disponibili: bianco, rosso, blu, giallo e grigio. Gli e-scooter Xiaomi saranno presto in vendita, ma per il momento solo in Cina. Qooder, svelato in streaming l'eQooder elettrico       

A1 e A1 Pro sono i piccoli e pratici scooter elettrici pensati per la citt&agrave;. Prestazioni modeste, look spartano ma prezzi decisamente convenienti

Xiaomi, il colosso dell’elettronica lancia un e-scooter

&quot;Ai ragazzi di oggi la moto non interessa&quot;, &quot;Ormai ci sono gli Smartphone&quot;. Le frasi che circolano di pi&ugrave; quando si affronta il discorso sulle moto per i giovani. Le 125 in particolar modo, ad un analisi un po&#39; superficiale, la moto pu&ograve; sembrare abbastanza fuori contesto, oggi. Le distrazioni dei moderni device fanno propendere le attenzioni dei cosidetti &quot;Millennials&quot; verso altri interessi che non vedono le moto in cima alle preferenze.  RICERCA CHE FA RIFLETTERE  Ed, in parte, non &egrave; sbagliato affermarlo. Per&ograve; analizzando bene alcuni numeri e dati, si scopre che la moto tra i giovanisssimi di oggi, non &egrave; poi quel brutto anatroccolo che si possa immaginare.&nbsp; Le percentuali di mercato, in primis, con le due ruote con motore da ottavo di litro che segnano da 3 anni a questa parte incrementi anche a doppia cifra nel computo annuo.&nbsp;    Ma quello fa pi&ugrave; riflettere - forse ancora di pi&ugrave; - sono le ricerche sul fronte usato, come segnala il portale Subito.it, tra le maggiori piattaforme utilizzate per la compravendita di moto usate.  PROPOSTE DI QUALIT&agrave;  Secondo il noto portale, tra le principali parole chiave pi&ugrave; ricercate c&#39;&egrave; proprio &quot;125&quot;, a dimostrazione che i 16enni o (18enni) di oggi non sono del tutti insensibili al fascino delle due ruote. Certo oggi il segmento delle moto con Patente&nbsp;A1 non fa, e forse nemmeno pensa, di replicare i numeri degli anni &#39;80 e &#39;90, quando le piccole ottavo di litro erano stabilmente in fascia alta tra le moto pi&ugrave; vendute, ma questo &egrave; un segnale che le varie Case, soprattutto nostrane, dovrebbero cogliere.   Ci&ograve; che manca forse, mettendo da parte i discorsi (giusti, per carit&agrave;) riguardanti traffico, pericoli derivanti da altri utenti, caro assicurazione, redditi delle famiglie pi&ugrave; bassi, sono proposte valide, a misura dei giovani italiani ed europeri in generale.  Aprilia 125: storia di una piccola regina  Dimostrazione ne abbiamo che la KTM Duke 125, moto di assoluto livello per qualit&agrave; e design, sia tra le pi&ugrave; richieste nel segmento. Oggi purtroppo a far da padrone nelle scelte delle Case sono i numeri che si registrano sulle piazze asiatiche. La produzione di queste piccole moto, al di l&agrave; di qualche eccezione, guarda pi&ugrave; a quei mercati, dove per&ograve; per cultura della moto ed esigenze di spostamento, le varie proposte non sembrano tagliate per scenari pi&ugrave; esigenti. Come lo &egrave; quello italiano.  Ducati batte tutti: marchio pi&ugrave; cliccato sul web 

Il mito dello Smartphone &quot;acchiappasogni&quot; &egrave; reale tra i giovani? S&igrave;, ma evidentemente fino ad un certo punto. Sul mercato dell&#39;usato il &quot;125&quot; risulta essere tra i numeri magici nelle ricerche&nbsp;web

Usato: la moto 125 tra le pi&ugrave; cercate

Chi aveva 14 anni negli anni &lsquo;80 e &#39;90 ricorda perfettamente Malaguti,&nbsp;un marchio quasi da &ldquo;pelle d&rsquo;oca&rdquo; perch&eacute; i suoi &ldquo;tuboni&rdquo; e scooter erano tra gli oggetti pi&ugrave; desiderati da adolescenti che di &ldquo;social&rdquo; potevano avere giusto il bar di paese o la piazza dove incontrarsi con gli amici e per questo necessitavano di un mezzo per arrivarci.    Dal 2019 KSR Group ha rispolverato il marchio fondato negli anni &#39;30 e riavviato la produzione con nuove proposte piuttosto interessanti. Esempio &egrave; la Dune&nbsp;una 125 che rientra nella gamma Adventure ed &egrave; proposta ad un prezzo di 3.499 euro.  Malaguti Dune 125: dettagli da &quot;grande&quot;  Sul piano estetico a caratterizzarla &egrave; il pronunciato &ldquo;becco&rdquo;, oggi elemento che sembra quasi imprescindibile per una on-off. Su questa scia abbiamo pneumatici CST semitassellati che tracciano la strada che la Dune 125 vuole perseguire. Linee gradevoli impreziosite da uno scarico, cromato, che ha la medesima inclinazione del telaietto reggisella, e anche la zona del propulsore risulta piuttosto pulita. La sella appare sovradimensionata, ma decisamente comoda. Non mancano alcuni dettagli &ldquo;da grande&rdquo; come le pedane ricoperte in gomma antiscivolo, una presa USB sul cruscotto e la griglia plastica a protezione del radiatore.    Inoltre abbiamo un cupolino fum&egrave;, portapacchi posteriore&nbsp; dove si pu&ograve; installare facilmente una piastra porta bauletto, una strumetazione di tipo analogico/digitale con tachimetro, l&rsquo;indicatore del livello carburante e un mini computer di bordo. Infina abbiamo blocchetti dall&#39;aspetto &quot;basic&quot;, ma funzionali, leve non regolabili, in compenso l&rsquo;impianto frenante &egrave; dotato di tubi in treccia.  Malaguti Dune 125: saliamo in sella  La seduta&nbsp;si conferma molto comoda; corretto anche il posizionamento del manubrio e delle pedane. Una volta in marcia notiamo subito la bella risposta del freno anteriore ben tarato in rapporto alle velocit&agrave;, oltre che&nbsp;al peso della moto&nbsp;di&nbsp;130 Kg dichiarati a secco.   Le sospensioni sono semplici ma&nbsp;adeguate alla moto, con l&rsquo;abbondante escursione della forcella, qui una tradizionale a perno avanzato.  Malaguti Dune 125: motore brioso agli alti  Il piccolo motore 125 della Malaguti Dune si &egrave; dimostrato brillante sfoderando la sua verve dai 6000 giri/min fino a oltre i 10.000 giri/min mostrando carattere in linea con la potenza massima di 11 kW a 10.750 giri/min. Sotto i 6000 risulta un po&rsquo; pigro, il che non &egrave; necessariamente uno svantaggio nel traffico cittadino,. ben coadiuvato da un cambio&nbsp;decisamente fluido, facile e per nulla ruvido, seppur con rapportatura lunga.  Malaguti Dune 125: una gazzella nel misto  Dove il Dune 125 per&ograve; ci ha davvero piacevolmente stupito nel guidato; la precisione con cui il telaio permette di impostare e mantenere le traiettorie in curva ci &egrave; parsa sorprendente considerando che si tratta&nbsp;di una piccola 125. E questo a maggior ragione se consideriamo gli pneumatici tassellati che certo non dovrebbero aiutare in questo senso e invece&hellip;    E, dato che li abbiamo tirati in ballo di nuovo, vale la pena dire che grazie a loro un facile sterrato, una strada di campagna o magari gli argini di un fiume potrebbero diventare un bel parco giochi all&rsquo;aperto, per un sedicenne che abbia voglia di scoprire cosa significhi una moto vera a marce: con lei ti muovi in citt&agrave;, magari per andare a scuola come nei giretti fuori porta, dove gironzolare per il puro divertimento. Anche in virt&ugrave; di consumi dichiarati da 2.8 l / 100km. Nella nostra prova abbiamo superato abbondantemente i 30 km con un litro.  &quot;Quanto fa?&rdquo;: la velocit&agrave; massima dichiarata &egrave; di 106 km/h e guidandola, nonostante la nostra mole ecceda quella di un adolescente, siamo riusciti a vedere sul contachilometri digitale oltre i 110.  Malaguti Dune 125: per i motociclisti di domani  E allora, nell&rsquo;epoca in cui la maxienduro pi&ugrave; venduta ha una cilindrata 10 volte superiore, ha ancora senso una 125? La risposta &egrave; certamente si, perch&eacute; ai motociclisti di domani servono moto possibili e piacevoli come questa, non solo per ingolosirli ma per permettere loro di avere una crescita motociclistica progressiva ed evitare di ritrovarsi a guidare poi una maximoto con poca competenza per guidarla.  Codice della Strada: si riparla di 125 in autostrada 

Piccola Adventure di un marchio glorioso, si distingue per essere un mezzo facile, divertente e poco impegnativo. Ideale per muovere i primi passi in sella, ad un prezzo molto interessante

Test, Malaguti Dune 125: l&#39;avventura a 16 anni

Piccola avventuriera dal prezzo interessante. La Dune 125 si caratterizza per essere una moto facile, divertente, poco impegnativa e dal motore robusto. L'ideale per entrare nel mondo delle crossover ad un prezzo di 3.499 euro

Test, Malaguti Dune 125: l'avventura a 16 anni FOTO

Poco diffusa in Italia, la Kawasaki 250 A1 Samurai fu presto oscurata dall&rsquo;arrivo delle esuberanti tricilindriche del marchio

Kawasaki Samurai A1 250 - LE FOTO

In Italia ne furono importate pochissime a partire dal 1971, ma la moto era stata progettata nel 1966 e proposta sul mercato americano l&rsquo;anno seguente. In Italia arriv&ograve; solo l&rsquo;ultima versione, quando il modello aveva ormai gi&agrave; esaurito la sua parabola.    LA MOTO mostrata in questo servizio &egrave; del 1967, appartiene alla prima serie, ed ha linee molto pi&ugrave; arrotondate rispetto ai modelli importati da noi cinque anni dopo, ma le prestazioni del motore erano sicuramente di prim&rsquo;ordine. Dotato di miscelatore automatico e di due carburatori Mikuni da 22 mm, il propulsore 2T era parco di consumi, arrivando a percorrere oltre 35 km con un litro alla velocit&agrave; di 70 km/h, per scendere fino a 16 km/l con un uso esasperato.  LA POTENZA MASSIMA di questo modello era di 31 CV a 8.000 giri, disponeva di una notevole accelerazione e raggiungeva i 159 km/h reali, una velocit&agrave; elevatissima per una 250 di quel periodo. Il propulsore bicilindrico era un vero gioiello: vantava un&rsquo;aspirazione a doppio disco rotante e aveva i due carburatori racchiusi nei due carter laterali, mentre dietro ai cilindri in alluminio trovava spazio il generatore, sul cui albero era calettato il ruttore dello spinterogeno.  IL CAMBIO, robusto e preciso, contava su cinque rapporti, e questo contribuiva a fare della Samurai una macchina di prestigio. Il serbatoio dalla forma tondeggiante montava delle ginocchiere in gomma e mostrava sui fianchi un bellissimo e datato logo Kawasaki in rilievo. L&rsquo;estetica era ulteriormente arricchita da una verniciatura a doppia tonalit&agrave;. Il manubrio decisamente alto era pensato per il mercato americano, e sul canotto dello sterzo trova posto il pomello di indurimento.  SUBITO SOPRA IL FARO svettava la plancia strumenti, con tachimetro, contagiri e una serie di spie di servizio racchiusi in un unico e voluminoso strumento ovoidale. Forcella e ammortizzatori erano teleidraulici, i parafanghi erano lunghi e le marmitte lunghissime, il tutto ricoperto da una massiccia dose di cromo. Le ruote da 18&rdquo; montavano cerchi in acciaio e freni a tamburo. Quello anteriore, giudicato ottimamente all&rsquo;epoca, disponeva di quattro ganasce.  Il peso dichiarato era di 145 kg a secco, e faceva della Samurai un mezzo maneggevole e snello. 

11 risultati per 'A1'

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