Dal Lazio alla Valle D’Aosta, in viaggio fra le migliori sagre italiane

Dal Lazio alla Valle D’Aosta, in viaggio fra le migliori sagre italiane

L'olio extravergine di oliva e i sapori del Natale protagonisti nel primo fine settimana di dicembre.

Redazione - @InMoto_it

02.12.2016 13:43

Se quando si dice Canino subito si pensa all’olio di oliva e il borgo di Greccio fa rima da sempre con presepe, è meno noto che l’antenato del panettone sia di casa a Hone, piccolo borgo della Valle d’Aosta: è in questi tre luoghi dal grande fascino che si celebrerà il primo fine settimana fuori porta del mese di dicembre.

A partire da Canino, il paese della Maremma Laziale in cui quella dedicata all’olivo non è una semplice sagra, ma la festa di un prodotto che affonda le proprie radici in tradizioni culturali millenarie, in antiche ricette tramandate di padre in figlio e in un’economia che si basa ancora in gran parte sulla spremitura delle olive. In attesa della “Sagra dell’Olivo” in programma dall’8 all’11 dicembre, il 3 e 4 dicembre il paese in provincia di Viterbo propone frantoi e cantine aperte “aspettando la sagra”: un’occasione per degustare “l’oro verde” sulle bruschette e per conoscerne il processo di produzione all’interno dei frantoi, e per visitare al contempo un grazioso paese a pochi chilometri dal confine con la Toscana, che sorge su dolci rilievi ricoperti di olivi, all’interno di un territorio di grande interesse archeologico e naturalistico. Il centro storico di Canino conserva ancora interessanti edifici fatti costruire dalle importanti famiglie che hanno legato nel tempo il proprio nome alla storia locale come il palazzo Bonaparte, la fontana Farnesiana e il palazzo del Municipio; nei dintorni, invece, spiccano la città etrusca di Vulci e le sue Necropoli con oltre 10.000 tombe, il Museo della Ricerca Archeologica nell’ex convento di San Francesco e il Castello dell’Abbadia.

E dato che con l’inizio di dicembre l’atmosfera si scalda in vista del Natale, il luogo del primo Presepe al mondo torna a proporre i caratteristici mercatini: Greccio (Rieti) apre le sue porte dal 3 all’11 dicembre e ancora il 17, 18, 24, 25, 26, 29, 30 e 31 dicembre, e l’1, 5 e 6 gennaio, dalle 10 del mattino alle 18. Un'occasione per curiosare tra le tipiche casette di legno alla ricerca di artigianato natalizio ed artistico e di idee regalo, ma anche per riscoprire la vera tradizione del Presepe: ci sarà davvero l’imbarazzo delle scelta fra articoli natalizi intagliati nel legno, decorazioni in vetro, ceramiche, ricami, gioielli, profumi e candele, senza dimenticare la casa di Babbo Natale e le squisite prelibatezze del panorama gastronomico locale. Quella del 2016 sarà un’edizione davvero importante dei mercatini, che concluderà gli eventi del millenario di Greccio: un luogo magico edificato su speroni di roccia dove il terremoto non ha causato alcun danno, che conserva parte della pavimentazione del vecchio castello, la torre campanaria, il Sentiero degli Artisti, la chiesa di  San Michele Arcangelo, la chiesa di S. Maria del Giglio e la sua diruta, oggi restaurata e destinata a Museo Internazionale del Presepio.

Risalendo la Penisola fino alla Valle d’Aosta ma restando sempre in clima natalizio, il borgo di Hone (Aosta) festeggerà dal 4 all’11 dicembre la “micòoula”, un originalissimo pan dolce di segale che si cucina usando gli ingredienti più disparati. La “nonna” dell’attuale panettone si differenzia dal comune pane nero per la presenza di castagne, noci, fichi secchi, uva passa, e, talvolta, anche scaglie di cioccolato. Consumato tradizionalmente nel mese di dicembre e noto già in età medievale, era l’antico pane con castagne tipico della vallata di Champorcher: poi, con il passare degli anni, è stata via via arricchita negli ingredienti e si è trasformata in dolce natalizio. Da Hone - che conserva l’ottocentesca chiesa di San Giorgio - partono numerosi itinerari che si snodano nei boschi e giungono ad incantevoli punti panoramici, come il sentiero che conduce al belvedere di Pourcil, il sentiero che sale alla Serra di Biel passando attraverso i caratteristici villaggi alpestri di Biel e Courtil o la passeggiata verso il suggestivo orrido del Torrente Ayasse.

A cura di www.fuoriporta.org

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