Il tour settimanale fra le sagre porta a Canterano, Pizzighettone e a Zafferana Etnea

Il tour settimanale fra le sagre porta a Canterano, Pizzighettone e a Zafferana Etnea

Nel weekend del gusto fuori porta saranno protagoniste le castagne, i "fagiolini dall'occhio" e le specialità siciliane

Redazione - @InMoto_it

27.10.2016 14:58

Canterano, Pizzighettone e Zafferana Etnea: pronti a partire per il fine settimana del gusto nei piccoli borghi italiani? E’ nel cuore del Lazio, nella provincia di Cremona e sulle pendici dell’Etna, che gli amanti delle gite fuori porta potranno scoprire antiche ricette e paesaggi dal fascino unico.

E’ il caso di Canterano, il paese in provincia di Roma che organizza sabato 29 e domenica 30 ottobre la Sagra della Castagna. Il borgo è immerso in un territorio dalle origini antichissime le cui radici affondano nella popolazione dei Pelasgi, nomadi provenienti dalla Mesopotamia che, passando dalla Siria, si stabilirono sulle coste laziali fino alle alture della Valle dell'Aniene. Nel fine settimana, all’interno di un comodo stand al coperto, si potranno gustare le caldarroste insieme ad altre delizie locali come la “pizza de raniturcu” condita con broccoli e salsiccia, la pasta e fagioli e il dolce di castagne, con il corposo vino rosso della zona che legherà tutti questi prelibati sapori; tra spettacoli musicali e folcloristici, lo stand gastronomico sarà aperto sabato a pranzo e domenica dall’ora di pranzo in poi, finché l’ultimo visitatore non avrà lasciato Canterano, partendo dal quale è possibile visitare nell’arco di pochi chilometri i monasteri di San Benedetto e di Santa Scolastica, Subiaco, il Monte Livata e il Monte Pillone.

Spostandosi invece in Lombardia, ecco che a Pizzighettone sarà tempo di “fasulin de l’òc cun le cudeghe”, ovvero dei fagiolini dall’occhio con le cotenne: nella città murata in provincia di Cremona - 29 al 31 ottobre e ancora l’1, 5 e 6 novembre - non andrà in scena una semplice sagra, quanto piuttosto una maratona gastronomica accompagnata dalla luce e dal calore dei grandi camini d’epoca accesi per l’occasione. Oltre a questo piatto povero ma gustoso, un tempo servito il 2 novembre nelle osterie in concomitanza col rituale dell’uccisione del maiale, sarà possibile gustare tanti altri prodotti tipici ed eccellenze dell’autunno contadino locale: lardo e salame, polenta abbrustolita e fresca, provolone Valpadana dop e provolone Pizzighettone con mostarda Cremona, Gorgonzola, Raspadùra (soffici nuvole di formaggio raschiate con una apposita lama da una forma di Grana Padano giovane) e una specialità davvero particolare come la “torta rustica dei morti”.

Ancora delizie territoriali, ma provenienti questa volta delle pendici siciliane dell’Etna, saranno protagoniste dell’ultimo fine settimana di festa a Zafferana Etnea. L’appuntamento conclusivo dell’Ottobrata Zafferanese è in programma domenica 30 ottobre, quando il paese in provincia di Catania tornerà ad accogliere mese migliaia di visitatori da tutta l’isola e non solo. Ampio spazio verrà dato ai prodotti artigianali, con tutto il percorso che attraversa il centro storico impreziosito dalle mostre degli antichi mestieri ormai in via di estinzione: scultori del legno e della pietra lavica, pittori di sponde di carretti siciliani, ricamatrici, lavoratori del ferro battuto e pupari. Ad attendere i buongustai saranno invece produttori che consentiranno di assaggiare e conoscere il processo produttivo dell’uva, del vino, della mostarda e del miele dell’Etna, fino ai funghi porcini, le castagne, l’olio, le olive e le conserve. 

A cura di www.fuoriporta.org

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