'Nel nome di Tenni' sotto il segno dell'Aquila di Mandello

'Nel nome di Tenni' sotto il segno dell'Aquila di Mandello

L’edizione 2018 è andata in scena tra ‘pezzi eccezionali’ e tantissimi appassionati. Il nostro racconto dell’evento

Giorgio Scialino

23.10.2018 11:37

Ricordare degnamente il settantesimo dalla tragica morte di Omobono Tenni non era cosa facile per la commissione epoca della federmoto regionale, ma in aiuto sono arrivati da Mandello Angelo Balzarotti e Pino Todero portando tre pezzi eccezionali della collezione di Antonio Frigerio, assente per motivi di lavoro. La 250 compressore da record utilizzata nel 1938-9, la 500 bicilindrica rigida vincitrice del GP Reale sul circuito del Littorio nel 1934 erano le moto utilizzate da Tenni stesso a cui si è aggiunta la 500 bicilindrica ultima versione del 1951. Tutte hanno fatto sentire la propria voce estasiando i numerosi presenti in piazza Castello, il salotto del borgo antico di Valvasone (PN).

“Nel nome di Tenni” 2018 - LE FOTO

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L’edizione 2018 è andata in scena tra ‘pezzi eccezionali’ e tantissimi appassionati

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GIÀ SABATO POMERIGGIO il duo di Mandello aveva intrattenuto un folto gruppo di appassionati con le avvincenti avventure sportive di papà Ferdinando e le geniali migliorie tecniche di babbo Umberto.

LE VITE PARALLELE DI TENNI E BALZAROTTI si incrociarono nel '39, lo stesso anno in cui il friulano Umberto Todero viene assunto in Guzzi. Di lì in poi, finita la guerra, solo trionfi per i due compagni di squadra che si battevano l'un contro l'altro ma sempre con correttezza e legati da vera amicizia.

ANCHE LE DUE CARRIERE SPORTIVE TERMINARONO IN MODO MALEDETTAMENTE SIMILE: a distanza di un solo anno e sullo stesso circuito dove Nando ebbe maggior fortuna, ma pagò con lunghi mesi di convalescenza la paurosa caduta. Ritornando alla giornata di domenica, da ricordare fra le tante bellezze esposte le M.M. della collezione Tozzi-Mazzetti una 250 corsa del '48 ed una bicicletta a motore 125 ufficiale casa. Da Piacenza due Fusi 250 con motore C.F. a camma facciale ed una particolare Figazzolo A.F. 250 del 1948. Entusiasmante il rombante carosello che le moto da corsa hanno compiuto lungo le strette vie del borgo, salutate con simpatia anche dai residenti.

IL MOMENTO PIÙ TOCCANTE è stato l'incontro con il pronipote di Tenni giunto da Treviso al quale è stata fatta indossare la vecchia maglia dei piloti Guzzi. Balzarotti ha abbracciato il giovane Francesco ma la commozione gli ha stretto un nodo in gola, mentre Todero ha voluto ricordare come suo padre avesse un solo quadro nello studio: l'immagine di Tenni !

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