Oriolo Romano celebra i funghi porcini tra storia e tradizione

Oriolo Romano celebra i funghi porcini tra storia e tradizione

Sarà festa nel borgo laziale ma anche a Novafeltria e Oreno con polenta e patate "biancone"

Redazione - @InMoto_it

15.09.2018 13:25

Gli Antichi Romani furono i primi a chiamarli “suillus” per il loro aspetto massiccio e ancora oggi, a tanti secoli di distanza, sono sinonimo di buona cucina e di gioia di stare in tavola.

In zuppa, in crema o ad accompagnare le bruschette, le fettuccine e le carni, i funghi porcini saranno serviti in tutte le salse a Oriolo Romano, il paese ricco di storia in provincia di Viterbo che dal 14 al 16 e dal 21 al 23 settembre celebrerà questa amatissima delizia. Per due weekend consecutivi i visitatori potranno gustare tante pietanze nobilitate dal sapore e dal gusto inconfondibile dei porcini: bruschette, fettuccine, zuppa con i fagioli e arista, senza dimenticare un particolare hamburger e i funghi fritti. Ma ci sarà spazio anche per ricette più classiche come le bruschette olio e sale fettuccine al ragù, braciola, salsiccia e ventresca alla brace, patatine fritte e dolci. Lo stand gastronomico sarà aperto il venerdì solo a cena e il sabato e la domenica a pranzo   e a cena; grazie alla collaborazione con l’Associazione Italiana Celiachia sezione Lazio, dal 21 al 23 settembre sarà proposto anche un ricco menù gluten free per permettere a tutti di gustare queste specialità. Organizzata dall’Associazione Culturale Oriolo Romano in collaborazione con il Comune, la Sagra del fungo porcino affiancherà alle delizie gastronomiche un ricco programma che spazia dagli spettacoli musicali alle conferenze a tema, dai mercatini fino alle mostre d’arte: ogni serata sarà animata da spettacoli musicali dal vivo e i più piccoli potranno divertirsi le domeniche pomeriggio con i ludobus, il sabato e la domenica con i gonfiabili e con il battesimo della sella, in programma sabato 14, sabato 22 e domenica 23. 

Dal Lazio all’Emilia-Romagna, il borgo di Novafeltria (Rimini) aprirà le sue porte il 16, 23 e 30 settembre ? per la Sagra della polenta e dei frutti del sottobosco. Un’occasione per gustare la prelibata polenta locale, realizzata con una farina che contiene ben 13 varietà di granoturco macinato ad acqua e condita con porcini, salsiccia e carne di cinghiale; in tavola ci saranno anche la piadina, la trippa e altre specialità della tradizione locale, tutte da accompagnare con un buon bicchiere di Sangiovese Doc. Il nucleo originario del borgo risale al 950 circa con la Chiesa di S. Pietro in Culto, e al suo interno meritano una visita anche l’Oratorio di Santa Marina e la fontana disegnata dall’Architetto Giuseppe Santi Botticelli; Novafeltria fu feudo dei Malatesta prima e dei Conti Segni di Bologna poi che, nel 1660, vi edificarono una sontuosa villa, oggi Palazzo Comunale.

Risalendo ancora lo Stivale fino alla Brianza, a Oreno sarà possibile assaggiare il 15 e il 16 settembre tantissime specialità cucinate a base della prelibata patata locale, detta la “biancona”. Intorno a questa delizia è stata creata una delle più suggestive sagre del territorio brianzolo, che porta dame e cavalieri nel centro storico della cittadina: i momenti clou della manifestazione saranno la sfilata in costumi medievali, la rievocazione storica e la sfida a dama vivente tra le quattro contrade nella splendida cornice di piazza San Michele. Qui è possibile visitare l’omonima chiesa, oltre al Convento dei Frati Minori Cappuccini e Villa Gallarati Scotti, mentre nei dintorni si possono raggiungere in pochi minuti Vimercate con il suo centro storico e il suo museo MUST e Monza con i suoi eleganti monumenti.

A cura di www.fuoriporta.org

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