Dal Lazio alla Sardegna, così nei borghi d’Italia si celebra il fine settimana del gusto

Dal Lazio alla Sardegna, così nei borghi d’Italia si celebra il fine settimana del gusto
I viaggiatori potranno gustare il salame cotto di Nepi, il maialetto e il vitello sardi e i "bisi" di Baone

Redazione - @InMoto_it

25.05.2018 19:41

Dalla Tuscia Viterbese alle colline tra Este e Monselice, passando per la Sardegna, le migliori sagre del weekend portano a Nepi, alla Maddalena e a Baone.

Sarà come di consueto la cena propiziatoria “Al Desco dei Borgia”, in programma il 26 maggio nella suggestiva cornice della Rocca, ad aprire ufficialmente il Palio attraverso il quale la “città dell’acqua” in provincia di Viterbo ripercorre i momenti più gloriosi della sua storia. A Nepi grande spazio verrà dato alla gastronomia del territorio: l’1, 2, 3, 8, 9, 10, 15, 16 e 17 giugno le taverne e le osterie delle quattro contrade saranno aperte e pronte a servire i piatti tipici della cucina locale. Si andrà dal salame cotto, una rarità gustosa e ricercata inventata agli inizi del 900’ da un norcino, alla scapicollata, una particolare pancetta stagionata e insaporita con aromi naturali; e ancora dall’acquacotta di verdure agli spuntafusi con ragù di carne, fino all’agnello alla cacciatora e al maialino a porchetta. Il Palio dei Borgia costituirà anche una buona occasione per scoprire una delle cittadine più suggestive di tutto il Lazio, che sorge tra torrenti e fonti di acque minerali, circondata dalle “forre”, affascinanti gole di millenaria erosione. Un luogo dal fascino magico che conserva dei veri e propri tesori come il Forte dei Borgia, il pittoresco acquedotto, il Duomo con le sue 5 navate e la piazza comunale con l'omonimo palazzo progettato da Antonio da Sangallo il Giovane; senza dimenticare il Museo Civico, la Chiesa di San Tolomeo e le Catacombe di Santa Savinilla, uno dei complessi funerari sotterranei più importanti dell’Italia Centrale.

Dal Lazio alla Sardegna, il sacro si appresta ad incontrare il profano sull'isola più misteriosa del Mediterraneo in occasione di Voci di Maggio. L’appuntamento è fissato alla Maddalena, la “dimora” di Garibaldi, che dall’1 al 3 giugno ospiterà tanti personaggi illustri, a partire dalle reliquie di Santa Rita da Cascia. Per tre giorni andrà in scena una grande festa di popolo, con migliaia di persone che affolleranno questo luogo magico per scoprire le antiche tradizioni della Sardegna in tutte le possibili sfaccettature: il ricchissimo programma spazia dai convegni alle sagre, dalle dimostrazioni ai laboratori del “fare”, e ruoterà intorno al grande concerto e ad altri due imperdibili appuntamenti musicali. Il 1 ° giugno andrà in scena il festival di musica elettronica “Ironik Electronik Sardinia”, il giorno successivo sarà quello del concertone in Piazza Comando - che vedrà protagonisti, tra gli altri, Roberto Vecchioni, Istentales, Gruppo Folk Cascia e Maria Luisa Congiu – mentre  il 3 giugno saliranno sul palco i Nomadi, special guest che con il loro presenza chiuderanno la manifestazione. Molto ricco e succulento è anche il lato gastronomico della festa: con il contributo della Coldiretti Sardegna e dei produttori umbri, andrà in scena un gustoso gemellaggio dei prodotti di Campagna Amica; e se per tutti e 3 i giorni i visitatori potranno curiosare per le vie del centro storico tra stand e sagre, la Sagra del maialetto animerà l’intera giornata del 2 giugno, mentre quella del vitello sarà protagonista il 3 giugno.

Risalendo la Penisola fino al Veneto, dal 25 al 30 maggio Baone riscoprirà le sue tradizioni agricole con la Festa dei bisi. Nel paese in provincia di Padova - che ospita la Parrocchiale di San Lorenzo, di origini molto remote - i “bisi” altro non sono che i piselli, da assaggiare in tantissime ricette, molte delle quali sono proprie della tradizione e sono state riscoperte solo recentemente. Nei secoli scorsi il paese in provincia di Padova era diventato punto di riferimento per i commercianti dell’intera zona, dove tutte le sere di aprile e i primi di maggio convergevano i contadini produttori con carri e buoi per poter vendere i bisi appena raccolti dalle soleggiate colline di Baone e Arquà Petrarca. Partendo da Baone, è possibile visitare nell’arco di pochi chilometri Este, Monselice e Montagnana, oltre alla zona termale di Abano, Battaglia e Montegrotto.

A cura di www.fuoriporta.org

 

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