Fantaveicoli, antichi sapori e carri allegorici: così si festeggia il Carnevale nei borghi d’Italia

Fantaveicoli, antichi sapori e carri allegorici: così si festeggia il Carnevale nei borghi d’Italia
Dalla Lombardia all'Emilia-Romagna, fino alla Sicilia, il viaggio settimanale per l'ultimo weekend di festa

Redazione - @InMoto_it

24.02.2017 08:02

E’ nota in tutta Italia come la “città dei motori”, ma pochi sanno che la Romagna è nota anche come “la città dei matti”. Già, all’inizio del secolo scorso Imola - famosa per il suo autodromo, per la Rocca Sforzesca, il Palazzo Tozzoni e il Museo di San Domenico - ospitava ben due ospedali psichiatrici. Ed è da questo mix fra passione per la locomozione e una certa dose di pazzia che è nato, quasi 20 anni fa, il “Carnevale dei Fantaveicoli”. La folle corsa torna domenica 26 febbraio nella cittadina in provincia di Bologna: protagonisti saranno decine di mezzi rigorosamente ecologici - quindi senza motore - che mescoleranno fantasia, creatività, ingegnosità, colore, stravaganza, ironia; possono essere creati in modo originale ed unico, oppure realizzati anche assemblando biciclette, carriole o altri veicoli d’uso comune. Il 26 febbraio a partire dalle 14.30, questi divertenti mezzi sfileranno per le vie di Imola insieme a gruppi mascherati, musici, sbandieratori e trampolieri, tra animazioni musicali e degustazioni di sfrappole, vin brulè, zucchero filato e popcorn. E sarà festa anche martedì 28 febbraio con il concorso “La maschera più creativa” dedicato ai ragazzi, musiche, balli, animazione e giocoleria.

Sarà invece tutto incentrato sulle parti meno nobili del maiale il “Carnevale del Quinto Quarto” di Isola Dovarese, la manifestazione in programma dl 24 al 27 febbraio nel borgo in provincia di Cremona. Si tratta di ?una festa che celebra le frattaglie, il fegato, il cuore, i piedi, le cotiche, la lingua, i reni; in pratica tutto ciò che, per intere famiglie di contadini, ha avuto per tanti secoli un valore paragonabile alle parti più pregiate dell’animale. Tra dolci e polenta fatti al momento, musica e canti, storie e maschere, il maiale vivrà il suo momento di gloria in una tipica cascina con un’ampia corte, teatro dei festeggiamenti; e per completare il salto all’indietro nel tempo sarà visitabile l’allestimento della casa contadina con la cucina, la camera da letto e la lavanderia. E sarà festa grande anche a Civita Castellana (Viterbo), dove il 26 e il 28 febbraio un lungo e variopinto serpentone con oltre 200 figuranti attraverserà le vie del centro storico, mettendo in mostra nel percorso di 2 chilometri splendidi costumi e carri frutto di mesi e mesi di duro lavoro; “scortato” da due ali di folla, regalerà ai visitatori goliardate, musiche e balli a volontà.

Il viaggio settimanale termina in Sicilia, dove dal 23 al 28 febbraio il Carnevale di Acireale vivrà i suoi momenti conclusivi. Non si tratta di una semplice festa, quanto piuttosto di un teatro delle meraviglie all’aperto tra maschere, coriandoli, luci, fiori e musica; a fare da cornice al tutto, poi, sono le stupende vie e piazze del centro storico, dove anche quest’anno lo spettacolo raggiungerà il momento clou nei giorni delle sfilate dei carri allestiti dagli artigiani acesi. Il Carnevale di Acireale vanta un’antica tradizione che affonda le sue radici alla fine del 500’, e rappresenta una buona occasione per andare alla scoperta di uno dei luoghi più suggestivi dell’intera provincia di Catania.  

A cura di www.fuoriporta.org

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