Olio, dolci e salami nel tour del gusto lungo la Penisola

Olio, dolci e salami nel tour del gusto lungo la Penisola
Il fine settimana delle sagre conduce Casaprota, Perugia e Settimo Rottaro

Redazione - @InMoto_it

26.01.2017 14:30

Casaprota, Perugia e Settimo Rottaro sono le tre tappe del tour settimanale alla scoperta delle antiche ricette e dei sapori di un tempo: dalla Sabina laziale all’Umbria, fino al Piemonte, anche i palati più esigenti non resteranno delusi tra olio extravergine di oliva, torcolo e salame di patata.

Il viaggio parte dalla provincia di Rieti e da un paese che sorge al km 56 della via Salaria, circondato da una natura incontaminata fra colline dai mille colori. Il legame tra Casaprota e il suo olio dal sapore intenso e aromatico affonda le sue radici nella notte dei tempi, se si pensa che questo prodotto era conosciuto e lodato già dagli antichi Romani; per questo motivo a Casaprota la Sagra della bruschetta - in programma il 28 e 29 gennaio - è considerata “la festa più festa dell’anno”. L’oro verde di questo territorio è una vera delizia che sarà esaltata dal pane artigianale “passato” alla brace per sottolinearne al meglio il gusto; bruschette a volontà, quindi, ma non solo: in tavola saranno servite anche la zuppa di farro e tartufo, le fregnacce alla sabinese e le salsicce; e se la Pro Loco locale proporrà la degustazione delle “saltapadelle” preparate con acqua, farina, sale e mentuccia, e quella di Amatrice i famosissimi spaghetti all’amatriciana, grazie all’Associazione Culturale Euskara si brinderà con la sidra, una bevanda alcolica ottenuta dal succo fermentato di mela tipica dei Paesi Baschi. La Mostra mercato del prodotto tipico, gli spettacoli folcloristici, i concerti dal vivo e le visite guidate completeranno la due giorni di festa.

Dal Lazio all’Umbria, per i più golosi l’appuntamento da cerchiare in rosso è quello del 29 gennaio con un dolce tipico della tradizione da gustare in un contesto unico, a pochi passi dallo splendido Palazzo dei Priori di Perugia. Da sempre il capoluogo umbro celebra San Costanzo con il torcolo, un dolce tipico a forma di ciambella preparato con una pasta lievitata arricchita da canditi, uva passa, pinoli e anice; una delizia per il palato che al contempo porta con se un forte valore simbolico: la tradizione vuole infatti che il buco della ciambella rappresenti l’immagine del collo tagliato di San Costanzo, mentre è certo che i cinque tagli obliqui segnati sulla superficie dorata rappresentino le porte che danno accesso ai cinque rioni del centro storico di Perugia (Porta Sole, Porta San Pietro, Porta Susanna, Porta Eburnea e Porta Sant’Angelo).

Il viaggio settimanale si chiude alle porte di Torino, dove il 29 gennaio sarà celebrato un piatto tipico della cucina povera delle campagne piemontesi: se “del maiale non si butta via niente”, come ci hanno sempre insegnato i nostri nonni, a Settimo Rottaro hanno fatto di questo proverbio un piatto tipico fra i più apprezzati di tutta la regione. Il piccolo paese a pochi chilometri dal Lago di Viverone festeggerà il salame di patata, una ricetta che nasce da ingredienti naturali e poveri: alcune fra le parti meno pregiate del maiale e le patate bollite che, sapientemente mischiate, danno vita a un insaccato dal gusto leggero, particolare e tipicamente piemontese che ben si abbina ad un buon bicchiere di vino rosso del territorio.

A cura di www.fuoriporta.org

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