#Progettofolle01

#Progettofolle01
Un ex ufficiale della “Folgore” ha festeggiato il suo 40° compleanno per aiutare i “Bambini nel deserto”. Ed è partito insieme alla moglie su una KTM 950

Redazione - @InMoto_it

29.12.2014 ( Aggiornata il 29.12.2014 12:25 )

L'idea è nata quando Antonio Cinotti e sua moglie Francesca De Munari, possessori di una KTM 950 Adventure hanno scoperto il progetto benefico della Onlus “Bambini nel Deserto“, fondata nel 2000 da Luca Iotti, motociclista che nel 1998 andò a trascorrere le proprie vacanze con la moto nel deserto al confine tra Tunisia ed Algeria. Qui si perse, finì l’acqua ed era ormai allo stremo delle forze e convinto di essere spacciato, quando venne salvato da alcuni bimbi che lo accolsero nel loro villaggio e lo accudirono finché non tornarono i padri che, essendo seminomadi, erano fuori. Antonio Cinotti, paracadutista ex ufficiale della “Folgore”, ha deciso che per festeggiare il suo quarantesimo compleanno doveva fare qualcosa di grande: è nato così il #Progettofolle01. Cinotti ha chiesto agli amici di fargli come regalo un versamento sul conto dedicato a questa iniziativa. I 3.100 euro raccolti sono stati affidati all’ex pilota Giacomo Ferri, cuneese trapiantato in Africa da molti anni, referente dei bikers della Onlus Bambini nel Deserto. Il denaro servirà per acquistare ed installare una pompa alimentata con pannelli solari da installare a pochi km da Begaa, villaggio berbero nel deserto, per sostituire il vecchio motore diesel utilizzato fino a pochi anni fa per irrigare dei campi oggi abbandonati. Per conoscere le persone che beneficeranno della pompa, Antonio e Francesca sono partiti da Siena, si sono imbarcati da Genova per Tangeri, hanno raggiunto l’oasi Merzouga l’ultimo avamposto “civilizzato” a tappe di 300 km per un totale di oltre 4.000 km in 19 giorni di viaggio, passando dai 7°C a quota 2300 sull’Atlante ad Imlil ai 37°C del deserto Erg Chebbi, affrontando piogge torrenziali e tempeste di sabbia nel deserto. Quando i lavori saranno finiti, Antonio e Francesca torneranno in Marocco per testimoniare la chiusura del progetto. Intanto, in una sorta di staffetta, quando Antonio e Francesca sono tornati, sono partiti in direzione della stessa meta quattro motociclisti piacentini di Raid For Aid, per aiutare Bambini nel Deserto a portare avanti nuove azioni nella zona.

Fiammetta La Guidara

Fiume tra Asni e Imlil. Atlas Marocco
In moto attraverso il Marocco
Antonio Cinotto sulla KTM 950 Adventure
Paesaggio del Marocco

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