Trentino-Veneto - Pasubio, Costo e Vezzena

Trentino-Veneto - Pasubio, Costo e Vezzena

Redazione - @InMoto_it

28.06.2012 ( Aggiornata il 28.06.2012 13:08 )

Tratti di collina e montagna per esaltare la bella guida. Si sale e si scende su tornanti da manuale     IMK020A Dalla Valle dell’Adige all’Altopiano dei Sette Comuni e ritorno, un grande anello del godimento. Percorso “enciclopedico” tra Trentino e Veneto molto noto ai centauri, con tratti assortiti di collina e montagna in grado di esaltare la bella guida di qualunque tipo di motocicletta. L’accesso da Rovereto è facile: uscita A22 (Nord o Sud) poi, oltre il Museo della Guerra, ci si allinea seguendo il corso del torrente Leno. Poche centinaia di metri ed è già tutto splendido: percorso sinuoso, manto drenante, monti verdi. La strada inoltre si chiama “46”, il celebre numero di Valentino Rossi. I vigili dei piccoli comuni però vigilano e tutta la Vallarsa è piena di cartelli, per altro un po’ iattatori, che invitano i motociclisti a non esagerare. Tra panorami suggestivi e “pif-paf”, si raggiunge in scioltezza il passo: Pian delle Fugazze, 1.163 m. Poi di fronte si para lo spettacolo a ventaglio del Pasubio, con l’asfalto che peggiora sensibilmente nel cambio di regione. 18 i tornanti su questo versante, comunque assai guidati, fino alla pianura. Il trasferimento da Schio a Piovene è invece una noiosa formalità di 8 km. Volendo interrompere l’itinerario (o anche come accesso alternativo dal Veneto) qui s’innesta l’A31. Superato l’imbocco dell’autostrada, oltre il ponte di Caltrano, ecco l’inizio della SP349. Con subito i dieci tornanti cosiddetti del Costo, larghi e ottimamente asfaltati, dislivello che porta dalla Bassa vicentina all’altopiano di Asiago. Un mito tra gli smanettoni: lunghe accelerate, staccatone da paura e curve a gomito a raggio costante. Nei week-end, il “parco chiuso” è al Bar Barricatella, al sesto tornante (tel. 0445-880170). Fare attenzione agli esaltati, alla polizia e ai cinque autovelox distribuiti lungo il percorso. La 349 raggiunge quindi il centro di Asiago per continuare veloce sulle ondulazioni dell’Altipiano. Molto bello il tratto che supera Passo Vezzena, a 1.402 m, e scende poi la costa di Lavarone. Al bivio di Carbonaie, superata la chiesa, teniamo a sinistra per Rovereto. Siamo sulla SS350 che in un arruffo di curve ci porta a Folgaria, scavalcando il Passo del Sommo (1.350 m, in cima la baita “Chalèt”, tel. 0464-765342). Di qui, sempre in piega, si scende alla Valle dell’Adige con panorami da 10 e lode e gran finale sul castello di Beseno. 12114hpg

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento