Puglia - Garganica

Puglia - Garganica

Redazione - @InMoto_it

01.06.2012 ( Aggiornata il 01.06.2012 13:46 )

Sullo “sperone” d’Italia non mancano i motivi di interesse: cielo, mare, pini mediterranei, profumo di iodio... e curve!     IMK040A Gargano e moto, accoppiata vincente. Da sempre i motociclisti vengono su queste strade soprattutto per il mare incontaminato e per i paesaggi di straordinaria bellezza. Ma tra Mattinata e Vieste si distingue un anello godibilissimo per la bella guida, sospeso tra scogliera e foresta, e affrontabile sia in senso orario che antiorario. L’asfalto non sempre è dei migliori ma ci si può divertire, specie con una supermotard o una naked. La SS89 per lo sperone d’Italia si stacca a Foggia dalla A14 e si mantiene a quattro corsie fino a Manfredonia. Poi restringe. Attenzione: venendo da Manfredonia è importante non imbocare la seconda galleria (che finisce senza alternativa sulla SP53) ma dal centro di Mattinata, lasciandosi il Municipio sulla destra, si percorre tutto il Corso Matino fino alla rotatoria, poi 50 metri avanti si segue per Vieste. È questa la vecchia strada che sale per il Valico del Lupo, attraverso il Parco Nazionale del Gargano, in un percorso contorto assolutamente imperdibile. Usciti dal centro abitato, si sale subito sui costoni garganici inanellando curve, mentre in basso si scorge lo stradone delle gallerie appena evitato. La strada arrampica in mezzo al bosco, sciolta ma spesso angusta. Dosare la manetta. Superato il Valico e la caserma, la strada si mantiene guizzante e spopolata fino a Casa Mafrolio, poi cominciano gli oliveti che annunciano Vieste. Giro di boa. Scorriamo ora lungo il mare, affrontando lo spettacolo della SP53. Il primo tratto, piuttosto urbanizzato e disteso, costeggia lunghe spiagge dove d’estate il traffico dei turisti può essere sostenuto. Quando appaiono i magnifici scogli sedimentari della Testa del Gargano, segnati dalla torre, comincia una giostra di curve tecniche senza tregua, tra cielo, mare, pini mediteranei e profumo di iodio. Poco avanti, al bivio di Pugnochiuso, la SP53 rientra un po’ all’interno e si fa più veloce. Chi vuole, può allungare il giro di 10 km sulla SP54, anche se la tipologia della strada, pur contorta, non consente numeri. Ripresa la direttrice, le ultime curve riportano giù al mare in uno dei suoi tratti più belli. Superata Baia delle Zagare e Masseria Mattinatella è di nuovo Mattinata. 12114hqr  

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