Lazio

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Redazione - @InMoto_it

01.05.2012 ( Aggiornata il 01.05.2012 15:22 )

Il primo parco tematico della storia non fu Disneyland, inaugurato in California nel 1955. Si tratta invece, probabilmente, della tenuta di bosco viterbese conosciuta fin dal 1580 come “Parco dei Mostri”. Dove, oltre quattro secoli fa, il principe Pier Francesco Orsini fece costruire la sua grottesca Villa delle Meraviglie, per sorprendere e divertire i visitatori. Bomarzo, 16 km da Viterbo - località in cui tutti i giorni si può appunto visitare il Parco dei Mostri (www.parcodeimostri.com) - non è difficile da raggiungere (A1 uscita Orte, SS675 Casalone, SP20), rappresentando anche la ”scusa” per una ricchissima girata di questa parte di Lazio, tra Tevere e lago di Bolsena. A fine aprile, per di più, a Bomarzo si svolge un seguitissimo Palio di Sant’Anselmo, con contorno di carri, fiaccolate a cavallo, corteo storico in costume e sagra del biscotto (tradizionale ciambella in intingolo di liquore, olio, vino, zucchero, limone e anice). A 10 km, seguendo la SP151, non si manchi poi Vitorchiano, un bellissimo borgo medievale tufaceo, cinto da mura merlate e aggrappato a un dirupo impressionante. Siamo nel cuore della Tuscia etrusca. Con altri 10 km (SP 22 e 56) possiamo raggiungere le rovine dell’antica città romano-etrusca di Ferentum (accesso gratuito, visite solo la mattina): mura, anfiteatro, foro, terme, tombe, abitazioni. Né si trascuri la sontuosa Villa Lante, a Bagnaia di Viterbo (8 km, SP56), coi suoi incantevoli giardini rinascimentali all’italiana; visite dalle 8:30 alle 19:30, tutti i giorni tranne il lunedì (tel. 0761-288008). Raggiunto in 20 km Montefiascone, celebre per il vino Est Est Est e la Rocca dei Papi, siamo in vista del più grande invaso vulcanico del Lazio. Di qui seguiamo la vecchia via Cassia, piacevolissima in questo tratto e con belle viste lacustri, fino al centro medievale di Bolsena. Immancabili l’Antica Trattoria del Corso (vedi “dove mangiare”) e la Rocca Monaldeschi col Museo territoriale del lago. Quindi, per la SP54, risaliamo fino a Bagnoregio (11 km) issato sul suo pittoresco cocuzzolo di tufo collegato al mondo da un unico, stretto e ventosissimo ponte di 300 metri. Qui, in giugno, si svolge anche il Palio della Tonna, corsa di asini e fantini, con festa in piazza, musica, stand gastronomici (www.comune.bagnoreggio.vt.it). Per il rientro verso l’A1 e la Valle del Tevere, un unico suggerimento: valle dei Calanchi (SP131). 12073gv3 12073gv2

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