Yamaha YZF-R6: oltre il muro del suono

Yamaha YZF-R6: oltre il muro del suono

Un quattro cilindri in linea che "urla", fino a 16.000 giri/'. Un sound che è rarità, nel mondo delle moto Euro4. Il propulsore non è stato stravolto, la ciclistica è migliorata.

Federico Garbin

28.03.2017 15:25

ALMERIA - Telaio e motore, in sostanza, sono quelli di prima solo che, per l'omologazione Euro 4, Yamaha è dovuta intervenire sull'alimentazione e lo scarico lasciando sul piatto una manciata di cavalli. Ora, in tutto, sono 118. Carenatura, sospensioni, impianto di illuminazione, cerchi, strumentazione, telaietto reggisella sono stati oggetto di modifiche. Insomma, a Iwata hanno comunque lavorato sodo continuando a credere in un segmento per molti concorrenti ormai morente. 

YZF-R6: il quattro cilindri Yamaha urla anche con l'Euro 4

YZF-R6: il quattro cilindri Yamaha urla anche con l'Euro 4

Per ora Yamaha è l'unica azienda giapponese ad avere omologato Euro 4 una sportiva 600, un segmento di mercato che è diventato una nicchia in Europa e non è ancora alla portata di molti nei Paesi emergenti.

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EMOZIONI DIMENTICATE - Provare una seicento sportiva regala ancora emozioni. Sentire urlare il quattro cilindri a 16.000 giri... che dire... solo questo varrebbe la candela. Euro 4 dicevamo: ai bassi regimi il propulsore è un po' strozzato e si sente ma l'allungo è infinito e la spinta, tolta quella prima incertezza, è costante e vigorosa. Il quick shift, unidirezionale, permette di buttare dentro le marce una via l'altra e sfruttare bene i rapporti. In scalata il freno motore si sente ma si sentono anche i passi in avanti fatti con questa nuova versione. 

SOSPENSIONI DA SBK - La frenata è molto incisiva ma modulabile e l'impianto non soffre affatto di affaticamento. A sostenere le decelerazioni pensa la forcella KYB con steli di 43 mm Ø di derivazione YZF-R1. È completamente regolabile ma la taratura di serie è praticamente perfetto per l'uso in pista. Anche in percorrenza, ad alte velocità, la moto corre su un binario senza alcun tipo di rimbalzo. Qualche reazione leggermente più scomposta si percepisce invece al posteriore, dove l'ammortizzatore, in accelerazione, "pompa" un po'. Non basta però questo piccolo "neo" ad oscurare le doti della migliore YZF-R6 di sempre. 

IN SELLA, TUTTO OK - Grazie al nuovo reggisella e alla nuova conformazione del piano di seduta (un po' scivoloso, a dirla tutta) l'ergonomia è ottimale e anche quando si sta spingendo forte non si vorrebbero fianchi più snelli. Yamaha ha voluto aggiornare questa moto per regalare al suo pubblico più sportivo la possibilità di avvicinarsi alla pista o continuare l'esperienza rimanendo in "famiglia". La gamma "R" è ora davvero al completo. 

KIT RACING - Per chi userà la YZF-R6 in circuito, la Casa di Iwata ha anche allestito un kit di potenziamento: centralina rimappata, modulo aggiuntivo per l'acquisizione dati, guarnizione testa specifica, scarico completo... Insomma, tutto il necessario per partecipare al mondiale Supersport con un mezzo che si sta già dimostrando vincente. Il prezzo, 13.990 Euro franco concessionario, è elevato ma al momento la concorrenza latita. MV Agusta esclusa.

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