Moto Guzzi MGX-21: viaggiatrice coraggiosa

Moto Guzzi MGX-21: viaggiatrice coraggiosa

Cerchio anteriore di 21”, per conquistare gli USA. Potrebbe piacere anche in Europa, per merito del suo “carattere” e della sua capacità di non passare inosservata.

Riccardo Piergentili

08.09.2016 13:06

MANDELLO DEL LARIO - Per spiegare la Moto Guzzi MGX-21 basterebbe riportare le parole di Miguel Galluzzi (il direttore del Piaggio Advanced Design Center di Pasadena, in California), che ha fortemente voluto questa bagger: “Come ci immagineremmo nell’impresa di attraversare un continente intero in sella a una Moto Guzzi? È questa la prima domanda che ci siamo posti e la risposta immediata è stata... a bordo di una California 1400. Noi, però, abbiamo voluto spingere oltre il nostro pensiero, i nostri sogni, facendo un salto nel futuro. Abbiamo voluto immaginare un modo diverso di viaggiare, più “cool”, come direbbero gli americani. Così il pensiero e l’ispirazione sono corsi a maestri e ai capolavori del nostro design: penso a Bertone, alle sue straordinarie Alfa Romeo BAT degli anni ’50, quando questi pazzi italiani interpretarono il gusto americano per le forme estreme e tradussero in prezioso metallo i sogni più arditi, combinando magistralmente la creatività italiana col pragmatismo americano”. 

Moto Guzzi MGX-21: viaggiatrice coraggiosa

Moto Guzzi MGX-21: viaggiatrice coraggiosa

Cerchio anteriore di 21”, per conquistare gli USA. Potrebbe piacere anche in Europa, per merito del suo “carattere” e della sua capacità di non passare inosservata.

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PERCHÉ È CORAGGIOSA - Tradurre le parole di Galluzzi, significa spiegare perché il progetto MGX-21 ruota intorno al numero 21, che corrisponde al diametro della ruota anteriore. Esagerato, perché tutte le bagger (Victory Magnum esclusa) hanno ruote anteriori di minori dimensioni, da 19” a scendere. Nel mercato USA, però, i più famosi preparatori propongono moto con cerchi anteriori di oltre 30”! Un’estremizzazione tecnica che gli utenti apprezzano. Una moto di serie, però, non può essere solo esagerata ma deve risultare anche guidabile, pertanto la scelta di adottare una ruota anteriore di 21” è quella che garantisce il migliore compromesso (tra esclusività e guidabilità), rendendo la MGX-21 diversa dalla maggior parte delle bagger in commercio e vicina alle special made in USA. Il suo volere essere particolare è spiegato anche dalle cover che donano un look “lenticolare” al cerchio anteriore, dalla carrozzeria in carbonio, usato al posto della plastica e dai numerosi componenti rossi (come le pinze freno e i coperchi delle testate), messi in risalto dall’aspetto “dark”.

I PUNTI DI FORZA - La Moto Guzzi MGX-21 non è solo coraggiosa ma anche ben collaudata. Il bicilindrico di Mandello del Lario, probabilmente grazie anche al nuovo comando gas ride by wire, ha un’erogazione favolosa. Ai medi regimi è “muscoloso” senza risultare sgarbato, l’allungo (e anche l’accelerazione) non è affatto male, perché è possibile spingersi verso quota 7000 giri/min, e soprattutto ha un’elasticità pazzesca. In sesta, a 1500 giri/min, non strappa e non vibra (non quanto ci si aspetterebbe da un grosso bicilindrico) e per questo, anche in un percorso con tante curve, l’uso del cambio (caratterizzato da innesti un po’ duri ma precisi) e della frizione (abbinata a un comando che richiede forza per essere azionato) diventano un optional. Certo, ora questo bicilindrico, in versione Euro 4, è fin troppo silenzioso, però è disponibile un impianto di scarico (omologato) che regala un po’ di voce al grosso tenore. Eccellente anche la frenata, potente ma allo stesso modulabile. Tradotto, anche nei tratti sconnessi, è possibile decelerare velocemente senza avvertire l’entrata in funzione dell’ABS.

UNA GUIDA A PARTE - Il cerchio anteriore di 21” impone uno stile di guida diverso rispetto a quelli utilizzati in sella alle altre bagger. La stabilità è notevole, però, a bassa velocità, durante le manovre, bisogna prestare attenzione, evitando di spostare il corpo troppo velocemente. In movimento, il termine progressività va sempre tenuto a mente, per apprezzare la MGX-21, che ama essere condotta con fluidità e sfruttando il manubrio per contrastare l’effetto giroscopico, accentuato dalla ruota anteriore di 21”. A differenza delle altre bagger, sulla MGX-21, in curva, per scegliere e/o cambiare la traiettoria bisogna utilizzare meno le pedane, spingendo più sul manubrio, come se si dovesse controsterzare. Così facendo questa Moto Guzzi, che permette di raggiungere discreti angoli di piega (superiori rispetto a quelli della concorrenza) diventa sorprendentemente efficace. Certo, il suo terreno di caccia non è il misto stretto (dove non mette in imbarazzo, seguendo le sue “regole”) ma i curvoni ad ampio raggio, dove l’abbondanza di stabilità assicurata dal cerchio anteriore di 21” diventa un “plus”. La Moto Guzzi MGX-21 è già disponibile (solo nella versione che potremmo definire "dark carbon"). Costa 23.900 euro franco concessionario.

 

UN PO' DI TECNICA

PROPULSORE MODERNO DALL’ASPETTO - Il grosso bicilindrico Moto Guzzi ha testate con quattro valvole, comandate da un asse a camme in testa per bancata, attraverso un sistema con bilancieri e rullini, per ridurre le perdite per attrito. Ci sono la doppia accensione, per garantire una perfetta combustione, e due sonde lambda, che rendono la miscela ai cilindri uniforme in tutte le condizioni di funzionamento.

BANDIERA TECNOLOGICA - Per Moto Guzzi, la MGX-21 è una bandiera tecnologica e come tale non poteva non avere una dotazione elettronica di alto livello. Su questa bagger debutta un inedito acceleratore elettronico ride by wire, attraverso il quale la centralina gestisce tre mappature (“Veloce”, quella che che sfrutta tutte le potenzialità del propulsore, “Turismo”, e “Pioggia”), selezionabili dal pulsante di avviamento motore.  Sulla MGX-21 c’è l’ABS a due canali (non disinseribile) e il controllo della trazione, che ha tre livelli d’intervento (il terzo è il più invasivo) e si può disinserire. 

VIAGGIARE SENZA GAS - Sulla MGX-21 debutta un nuovo cruise control, che si attiva e si gestisce tramite un comando posizionato sul blocchetto sinistro. Il sistema, facile da usare, ha sia la funzione che permette di tornare alla velocità impostata dopo una decelerazione, sia una funzione che permette di disattivare il sistema utilizzando la corsa negativa del comando gas. In questo modo, per riprendere il comando, non è necessario azionare la frizione o frenare e si può guidare con maggiore fluidità.

A RITMO DI MUSICA - Attraverso la razionale strumentazione analogica/digitale della MGX-21 e un apposito joystick montato sul blocchetto sinistro è possibile gestire la radio AM/FM, abbinata a un amplificatore da 25W per canale (dimensionato per assicurare un’adeguata potenza fino a circa 90 km/h, velocità oltre la quale l’ascolto diventa difficoltoso) collegato a una coppia di diffusori acustici. La presenza del modulo bluetooth, al quale si possono abbinare fino a cinque dispositivi, e della presa USB, permette di interagire con lo smartphone, di accedere a playlist musicali e di utilizzare un interfono al posto dei diffusori acustici. Sulla MGX-21 è presente il sistema MG-MP, che permette di collegare al veicolo il proprio smartphone, attraverso il quale è possibile visualizzare le informazioni utili al viaggio, gestire le telefonate (rispondendo e agganciando attraverso i tasti al manubrio) e di sfruttare il riconoscitore vocale dello smartphone per effettuare chiamate o attivare una playlist. 

CICLISTICA FUORI DAL CORO - Come spiegato, sulla MGX-21 c’è la ruota anteriore di 21” di diametro, scelta che ha imposto uno sviluppo ciclistico diverso dal solito per permettere a questa soluzione di funzionare al meglio. Moto Guzzi ha sviluppato un inedito (e brevettato) sistema di ausilio alle manovre, che riduce la tendenza (legata alle dimensioni della ruota anteriore) dello sterzo a “chiudere” nelle manovre a basse velocità e ad alti angoli di sterzata, controbilanciando il peso dello sterzo, grazie a un sistema di molle a tazza regressive installate in un componente (montato sotto la piastra inferiore di sterzo) che somiglia a un ammortizzatore di sterzo ma non è un ammortizzatore di sterzo. Come spiegato, infatti, al suo interno c’è un sistema elastico, non uno smorzatore fluidico. Il telaio è tubolare in acciaio con struttura a doppia culla chiusa. È presente il sistema di fissaggio elastocinematico del motore, sviluppato per eliminare le vibrazioni trasmesse al pilota

IMPIANTO FRENANTE RACING - L’impianto frenante, che ha poco da invidiare a quello di una moto sportiva, è uno dei punti di forza della MGX-21. Dischi freno di generose dimensioni, abbinati a pinze (verniciate di rosso, per evidenziare la sportività dell’impianto) anteriori a quattro pistoncini e attacco radiale.

AMPIA GAMMA DI ACCESSORI - La MGX-21 è un’ammiraglia e come tale ha già un catalogo accessori a lei dedicato piuttosto ricco. Infatti la lista degli optional (ovviamente tutti omologati) comprende: il cupolino maggiorato, gli specchi retrovisori in alluminio neri, le leve di freno e frizione nere e il supporto GPS/smartphone. E ancora, i faretti a LED, la cover serbatoio, i copri iniettori e i fianchetti sottosella in carbonio, le protezioni laterali cilindri in alluminio, la borsa serbatoio e il bauletto in pelle e molto altro ancora.

 

LA SCHEDA TECNICA

MOTORE: bicilindrico longitudinale a V di 90°, 4 tempi, 4 valvole per cilindro, doppia accensione.
Raffreddamento: ad aria e olio con pompa di raffreddamento indipendente. Radiatore dell’olio con ventola termostatizzata.
Cilindrata: 1380 cm3.
Alesaggio e corsa: 104 x 81,2 mm.
Rapporto di compressione: 10,5 : 1.
Potenza massima: 71 kW (96,6 CV) a 6500 giri/min.
Coppia massima: 121 Nm (12,3 kgm) 3.000 giri/min.
Alimentazione e Accensione: iniezione elettronica Multipoint, sequenziale, fasata Magneti Marelli IAW7SM; corpo farfallato “ride by wire” Ø 52 mm, iniettori IWP 243 Magneti Marelli, doppia sonda Lambda, gestione integrata di 3 mappe motore, controllo di trazione, cruise control.
Avviamento: elettrico.
Impianto di scarico: in acciaio inox, del tipo 2 in 2 catalizzato a 3 vie con doppia sonda Lambda.
Omologazione: Euro 4.

 

TRASMISSIONE: cambio a 6 marce.
Trasmissione primaria: a denti elicoidali (rapporto  26/35 = 1: 1.346).
Trasmissione finale: doppio giunto di cardano e coppia conica fissa (rapporto 10/36 = 1 : 3,6).
Frizione: monodisco con parastrappi integrato.

 

CICLISTICA: telaio tubolare in acciaio, a doppia culla chiusa, con sistema di fissaggio del motore elastocinematico per l’isolamento delle vibrazioni.
Sospensione anteriore: forcella tradizionale, 45 mm di diametro, con piedini per pinze freni ad attacco radiale.
Escursione ruota anteriore: 107,7 mm.
Sospensione posteriore: forcellone con doppio ammortizzatore regolabile in estensione e nel precarico molla con serbatoio remoto.
Escursione ruota posteriore: 120 mm.
Freno anteriore: doppio disco flottante in acciaio inox,  Ø 320 mm, pinze radiali Brembo a 4 pistoncini contrapposti.
Freno posteriore: disco fisso in acciaio inox, Ø 282 mm, pinza flottante Brembo a 2 pistoncini paralleli.
Ruote: in lega d’alluminio tubeless.
Cerchio anteriore: 3,50” x 21”.
Cerchio posteriore: 5,50” x 16”. 
Pneumatico anteriore: 120/70 R21”.
Pneumatico posteriore: 180/60 R16”.

 

DIMENSIONI: 2560 mm (lunghezza), 920 mm (larghezza), 1275 mm (altezza), 740 mm (altezza sella).
Interasse: 1700 mm. 
Avancorsa: 187 mm.
Inclinazione cannotto di sterzo: 32°.
Peso in ordine di marcia: 341 kg.
Capacità serbatoio carburante: 20,5 litri (di cui 5 litri di riserva).

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