Triumph Speed Triple S e R: il test

Triumph Speed Triple S e R: il test
Il rinnovato motore Euro 4 ha un'erogazione ancora più progressiva e la ciclistica è un po' più agile. Triumph ha previsto due versioni per la Speed Triple: la S e la R.

Redazione - @InMoto_it

21.01.2016 ( Aggiornata il 21.01.2016 18:03 )

di Andrea Toumaniantz TARRAGONA (SPAGNA) - Nata nell’ormai lontano 1994, la best seller della Casa inglese, la Triumph Speed Triple, non cambia tanto nell’aspetto, ma molto nella sostanza; infatti l’esigenza di conformarsi ai parametri Euro 4 diventa il pretesto per attuare profonde modifiche al propulsore e per migliorare la ciclistica e il design. Si parte subito con due versioni: la base, denominata "S" (12.700 euro f.c.) e la più accattivante "R" (14.400 € f.c.), più curata nei dettagli e soprattutto dotata di sospensioni Öhlins. Entrambe saranno disponibili da febbraio. RITOCCO AGLI OCCHI - Il doppio faro anteriore, che ha reso famosa e sempre riconoscibile la Speed Triple, dopo la quasi traumatica perdita della forma rotonda, sostituita nel 2011 dagli occhi a mandorla, ora smussa di nuovo i contorni per riprendere un po' di curve, oltre ad adottare un sistema a LED. Inoltre, l’insieme fari-strumentazione ora è spostato più in basso, con un risultato estetico decisamente migliore.
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ANIMA SPORTIVA - L’intenzione di far risaltare l’animo sportivo si traduce in quote in altezza diminuite per le strutture superiori e un incremento del carico sulla ruota anteriore. Ora le pinze anteriori ad attacco radiale, sempre marchiate Brembo, sono monoblocco, per garantire maggior precisione e aggressività in frenata. La sella è più stretta e scavata per favorire gli spostamenti del corpo, oltre a risultare leggermente più inclinata in avanti. NUOVO PROPULSORE - Il tre cilindri di 1050 cm3, non solo riduce di 20 millimetri l’ingombro laterale di basamento e radiatore, ma conta più di 100 componenti rinnovati, tra i quali testata, albero motore, pistoni e camera di scoppio, oltre all’adozione di nuovi corpi farfallati azionati dal sistema ride by wire e dalla nuova centralina motore. Coppia e potenza risultano leggermente incrementati e ora Triumph dichiara 140 CV (5 CV in più rispetto al passato) a 9.500 giri/' e 11,4 kgm a 7.850 giri/' (5% di coppia in più ai medi regimi). Anche l’elettronica diventa più ricca; ABS con mappa track che esclude il sistema al posteriore, traction control programmabile e 3 mappature della centralina, il tutto selezionabile velocemente tramite 5 riding mode. APRI IL GAS ED È... ADRENALINA - La caratteristica saliente di questa versione 2016 è l’indole del propulsore, che ora offre una perfetta risposta al comando del gas e una trattabilità ancora più gradevole. La regolarità ai bassi è quasi da quadricilindrica ma la prontezza di cui è capace è tutt’altra cosa. Tra i 3.500 e gli 8.000 giri/' dà il suo meglio e ad ogni apertura del gas corrisponde una spinta molto corposa e regolarissima. Diventa difficile desiderare qualcosa in più su strada! MAGGIORE MANEGGEVOLEZZA - Anche se in maniera minore, la ciclistica guadagna qualcosa in termini di maneggevolezza. Grazie al maggior carico sull’anteriore la Speed Triple è un po' più rapida nella di discesa in piega, pur richiedendo un certo impegno per farla reagire rapidamente. Nella versione "R", l'unica da noi provata, le sospensioni brillano per l’ottimo bilanciamento tra avantreno e retrotreno, permettendo una grande stabilità in rettilineo e in piega, anche in presenza di avvallamenti del fondo stradale.

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