Kawasaki ZX-10R: le novità tecniche

Kawasaki ZX-10R: le novità tecniche
Sulla ZX-10R 2016 ci sono un'elettronica inedita, più potenza, accelerazione, maneggevolezza e possibilità di effettuare regolazioni.

Redazione - @InMoto_it

05.11.2014 ( Aggiornata il 18.01.2016 07:56 )

di Riccardo Piergentili SEPANG - Dal 2012 al 2015 la Kawasaki ZX-10R ha vinto due campionati del mondo Superbike e si è piazzata due volte sul secondo gradino del podio iridato. A questo va aggiunto che tutti i piloti che la guidano vanno forte, dimostrazione del fatto che la Ninja è nata bene (nel 2011) e cresciuta meglio. Il 2016 è tempo di rinnovamenti ma non di rivoluzioni, necessarie solo quando bisogna invertire la rotta. Alla ZX-10R, invece, servivano solo aggiornamenti mirati, per competere di nuovo con le migliori supersportive di serie e per fare un ulteriore passo avanti nelle corse. IL MOTORE - Nel rinnovato quadricilindrico in linea di 998 cm3 (ottenuti con 76 mm di alesaggio e 55 mm di corsa), c'è un albero motore con un momento d'inerzia ridotto del 20%, che ha permesso di migliorare l'accelerazione e la maneggevolezza, anche della moto che corre nel mondiale Superbike, dove, in futuro, il regolamento non consentirà più di effettuare importanti alleggerimenti dell'albero motore di serie. La potenza cresce a 210 CV a 13.000 giri/' (la coppia dichiarata è 11,6 kgm a 11.500 giri/') e per ottenere questo risultato è stata migliorata la “respirazione” del motore, con l'utilizzo di valvole di scarico con funghi di maggiori dimensioni (25,5 mm Ø anziché 24,5 mm Ø) e di un airbox più grande (10 litri invece di 8 litri), e ovviamente con degli alberi a camme dal profilo più “estremo”.
L'albero motore (sopra) della nuova ZX-10R ha un momento d'inerzia ridotto del 20%.
L'ELETTRONICA - Il cervello della nuova ZX-10R è una ECU a 32 bit nella quale sono memorizzate tre mappature: la full power, la medium power (che riduce la potenza erogata del 20%) e la low power (che porta la riduzione della potenza al 40%). Finalmente Kawasaki ha utilizzato la piattaforma inerziale, per merito della quale il controllo di trazione (S-KTRC), che ha cinque livelli d'intervento anziché tre, taglia potenza in tempo reale, senza effettuare azioni preventive. Sulla nuova ZX-10R è anche possibile gestire il freno motore (KEBC), cambiare le marce senza chiudere il gas in, grazie al quick shift (il KQS, che nella versione di serie non ha la funzione downshift) e partire come un pilota professionista, per merito del launch control (KLCM), che permette di sfruttare il massimo della potenza e della coppia e addirittura di gestire tre modalità d'intervento, ciascuna delle quali permette di accelerare da fermo con le valvole a farfalla completamente aperte.
Grazie al launch control è possibile partire mantenendo le valvole a farfalla (sopra) completamente aperte.
LA CICLISTICA - Il telaio a doppio trave in alluminio della Ninja resta una delle più belle opere d'arte moderna degli ultimi tempi e filosoficamente somiglia ai più evoluti telai usati sulle moto da gran premio, sulle quali i travi laterali molto sottili “abbracciano” gran parte del motore. La novità più importante riguarda il cannotto di sterzo, modificato per permettere l'installazione di boccole attraverso le quali è possibile cambiare sensibilmente le quote ciclistiche per andare incontro alle esigenze di tutti i piloti. Le sospensioni sono state sviluppate insieme alla Showa (che ha seguito lo sviluppo in pista, nel team Superbike). La forcella pressurizzata è caratterizzata da un sistema che permette di smussare i picchi di pressione del gas, garantendo un rendimento costante, sia in staccata, sia in curva. L'ammortizzatore Showa BFRC è del tipo con gas a bassa pressione, circuito chiuso e pistone cieco, un sistema simile al TTX della Ohlins, che fornisce l'ammortizzatore di sterzo elettronico. I FRENI - L'impianto frenante è made in Italy. Arriva dalla Brembo ed è composto da pinze anteriori M50 monoblocco ad attacco radiale, dischi di 330 mm Ø e tubi freno rivestiti in acciaio inossidabile. Al retrotreno ci sono un disco di 220 mm Ø e una pinza a singolo pistoncino. L'ABS, di serie, è di tipo cornering, ovvero evita il bloccaggio delle ruote anche quando si effettuano frenate di emergenza in piega.
L'impianto frenante della nuova Ninja è fornito dalla Brembo e abbinato a un cornering ABS.
IL KIT RACING - Se tutto questo non dovesse bastare, c'è la possibilità di spingersi oltre, acquistando un kit che Kawasaki ha messo a punto per le competizioni. Grazie a questo upgrade si può modificare la regolazione del freno motore marcia per marcia e sfruttare la funzione downshift (scalare le marce senza utilizzare la frizione). Inoltre, inserendo la chiave ABS, si può attivare l’ABS solo sull’impianto frenante anteriore oppure disattivarlo completamente. Qui potete leggere come va la nuova Kawasaki ZX-10R. Twitter: @Hokutonoken_79

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