BMW R 1200 R: lifting totale

BMW R 1200 R: lifting totale
Ecco l'anteprima della nuova BMW R 1200 R. La roadster tedesca è stata presentata in questi giorni sulle strade spagnole

Redazione - @InMoto_it

06.12.2014 ( Aggiornata il 06.12.2014 19:25 )

Dopo l'assaggio al Salone di Milano, BMW ci dà finalmente la possibilità di provare la nuova roadster di famiglia: la R1200 R 2015. Con la sua "antenata" non ha nulla a che vedere, il nuovo look è davvero accattivante e aggressivo, ispirato a quello della R Concept presentata da BMW nel 2014. La Casa bavarese cerca di accaparrarsi un pubblico più sportivo, senza rinunciare ai più affezionati bmwisti: un compromesso tra sportività e tradizione.   Il motore è sempre il mitico boxer raffreddato a liquido, sulla scia di R1200RT e R1200GS, accreditato per 125 cavalli mentre il telaio è un inedito doppio trave in acciaio. Manca all'appello il  Telelever che avrebbe lasciato poco spazio al radiatore e  fatto perdere leggerezza e agilità alla nuova roadster. La forcella utilizzata è quindi quella steli rovesciati da 45 mm di diametro mentre al posteriore troviamo il classico monoammortizzatore con il sistema Evo-Paralever.  L'equipaggiamento della moto prevede di serie il Ride by Wire con le mappature Rain e Normal, il controllo di trazione semplificato ASC e l'ABS. E' possibile poi scegliere, tra gli optional, i Riding Mode Pro che prevedono altre due mappature, Dynamic e User, e il DTC (controllo di trazione dinamico che interviene a seconda degli angoli di piega). E' disponibile inoltre il nuovo sistema ammortizzante semiattivo Dynamic Esa e il cambio elettronico che funziona anche in scalata. E per non rinunciare affatto alla comodità, BMW, ha dotato la R 1200 R di avviamento Keyless che consente di tenere sempre le chiavi in tasca.   Sulle strade spagnole zuppe di pioggia l'abbiamo testata, verificando quanto, in effetti, il lifting abbia svecchiato il modello.   Agile fra le curve, stabile in velocità e svelta nello scendere in piega, la nuova roadster tedesca riesce a mettere d'accordo tutti. Comoda sempre, sicura anche quando il grip è quasi nullo: merito della tanta elettronica, certo, ma anche di un equilibrio che si avverte fin dai primi metri.   Il boxer spinge a tutti i regimi ma lo fa con la dolcezza che è lecito cercare a bordo di una moto che, finalmente, si porta con tutto.    La prova completa la potrete leggere sul numero 1 di In Moto in edicola dal 23 dicembre . Giulia Cassinelli
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