Test Moto Guzzi V85 TT: #SottoEsame

Test Moto Guzzi V85 TT: #SottoEsame#sottoesame

Per la Casa di Mandello, rappresenta il ritorno alle tuttoterreno dopo l’uscita di scena della Stelvio. L’abbiamo provata sulle belle strade della Sardegna, ecco i nostri voti...

06.03.2019 13:08

POSIZIONE DI GUIDA E COMFORT - In sella tutto è improntato all’accoglienza e al massimo controllo. La posizione di guida è tipicamente enduro, col busto dritto e le mani che stringono il manubrio largo e ben posizionato. Piace la sella, con una forma che favorisce gli spostamenti avanti e indiertro, per assecondare, di volta in volta, una conduzione più aggressiva o maggiormente improntata al relax. Buona la protezione offerta dal cupolino di serie fino a velocità autostradali. Per chi vuole di più, ce n’è uno maggiorato nel catalogo ufficiale accessori. Entrambi, però, non sono regolabili in altezza.
Globalmente la moto risulta accogliente e confortevole sulle lunghe distanze. Peccato solo per la frequenza delle vibrazioni, che aumenta un po’ oltre i 4.000 giri circa ma... si sa, su una Guzzi  questa è più una caratteristica che un difetto. VOTO: 8

PIACERE DI GUIDA E FATTORE EMOZIONALE - Dentro la prima e si parte! Tra le curve si apprezza subito l’inatteso rigore ciclistico e direzionale. In piega, ad ogni livello di inclinazione, la V85 TT, dove la metti sta! L’avantreno è molto comunicativo e si lascia ben timonare dal largo manubrio, che offre un’ottima leva nei tratti più guidati, dove la moto scende in piega in maniera progressiva ma decisa, senza reazioni nervose. L'effetto autoraddrizzante è praticamente nullo, anche frenando forte in percorrenza.
Con questa moto è facile farsi prendere la mano a caccia di “sensazioni forti” ma... non è questa la mission dell’endurona Guzzi, che alla guida “impiccata” preferisce scorrevolezza e piacere a tutto tondo, come suggeriscono il motore - pastoso e presente, ma mai rabbioso nella mappa “Strada” - e le pedane, che arrivano a grattare l’asfalto, non prestissimo, ma con una certa facilità.
Un rapido passaggio in fuoristrada con il riding mode “off-road” inserito (addolcisce la prima parte dell'erogazione, minimizza l'intervento del traction control ed esclude l'ABS al posteriore) rivela una moto amichevole e molto manovrabile, rendendo facile e appagante una passeggiata oltre l'asfalto. VOTO: 8

RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO - Ad un costo intorno agli 11.500 euro ci si mette in garage una moto made in Italy, con tanto di blasone che trasuda tradizione e storia. Ma anche un mezzo ben rifinito, solido e con una dotazione completa il giusto. Inoltre, si tratta di un modello che, per impostazione generale, estetica e filosofia, difficilmente trova concorrenti in listino. VOTO: 8

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