Prova Kawasaki Z900RS Cafe: primo contatto

Prova Kawasaki Z900RS Cafe: primo contatto#sottoesame

Poche modifiche al manubrio, alla sella e al frontale e la Z900RS cambia faccia per diventare Cafe. Abbiamo provato la nuda della Kawasaki sulle strade nei dintorni di Milano, apprezzandone ancora una volta l'agilità e la facilità. Il prezzo? 12.290 euro…

Quando nel 1972 arrivò sulle nostre strade, la Kawasaki Z900 rivoluzionò il mondo delle due ruote. Il suo quattro cilindri in linea, le sue prestazioni, il suo look… non si era mai visto nulla del genere prima. Allora non c'erano le sportive, le turistiche, le naked; c'era la “moto”. Punto. E se uno voleva quella da “gara” doveva farsela.

Primo contatto Kawasaki Z900RS Cafe - LE FOTO

Primo contatto Kawasaki Z900RS Cafe - LE FOTO

Poche modifiche al manubrio, alla sella e al frontale e la Z900RS cambia faccia per diventare Cafe. Abbiamo provato la nuda della Kawasaki sulle strade nei dintorni di Milano, apprezzandone ancora una volta l'agilità e la facilità. Il prezzo? 12.290 euro…

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TANTI ERANO QUELLI CHE, con la Z900 in garage, acquistavano un manubrio ribassato, un cupolino artigianale in vetroresina, una sella sagomata su due livelli e magari un bel quattro-in-uno aperto privo di qualsivoglia materiale fonoassorbente. La sportiva era quella. Fatta in casa. Un gusto infinito…

CON LA Z900RS CAFE si torna a quegli anni, a quello spirito eroico e libero. Poche modifiche e la moto cambia faccia. La base meccanica di questa nuda è la Z900RS: stesso quattro cilindri in linea da 948 cc dotato di controllo di trazione, stesso telaio a traliccio. Anche le sovrastrutture sono le medesime… così come il sapore romantico della moto nel suo insieme. La Cafe si differenzia dalla gemella per tre particolari: il piccolo cupolino, la sella su due livelli e il manubrio leggermente ribassato.

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