Primo contatto: Yamaha MT-09 SP

Primo contatto: Yamaha MT-09 SP#sottoesame

Abbiamo provato la versione più affilata della naked giapponese sulle belle strade del Portogallo. Ecco le prime impressioni... anche in video!

La Yamaha MT09, nella nuova versione SP (che sta per “special”), elimina con decisione quello che poteva essere considerato il “punto debole” della versione base, montando un nuovo set di sospensioni di qualità elevata. In questo modo aumenta la propria indole sportiva e guarda dritto negli occhi gli appassionati che cercano una nuda dalle sensazioni forti su strada... capace di cavarsela, perché no, anche in occasione di qualche track day in pista. Una moto, quindi, consigliata a chi ha già una discreta esperienza di guida, anche se risulta facile e docilissima alle andature più tranquille. Di seguito, le prime impressioni a caldo direttamente dalla presentazione stampa internazionale. Sul prossimo numero di InMoto in edicola, vi sveleremo ogni segreto di questa affascinante novità.

SOLTANTO 193 KG dichiarati con il pieno, agile, reattiva e con un propulsore che pare avere molti più dei 115 CV dichiarati. Merito della notevole schiena e della coppia sempre pronta a spingere a qualunque regime. Il tre cilindri “CP3” da 847 cm3 è sempre lo stesso ma in sella ci siamo divertiti più del solito. Il merito va tutto alle nuove sospensioni, che vedono una forcella Kayaba da 43 mm Ø ultraregolabile con registri simmetrici sui due steli e doppia vite della compressione per alte e basse velocità.

AL POSTERIORE, invece, il nome Ohlins troneggia sul serbatoio separato del monoammortizzatore, dotato di manopola per la regolazione rapida del precarico. Entrambi sporgono in modo vistoso dal fianchetto sinistro. La SP offre di serie anche il quick shifter che lavora solo nel salire con le marce, aggiungendo gusto alla guida con cambiate ancora più semplici e rapide.

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