Direttamente dalla presentazione stampa internazionale, le prime impressioni di guida sulla rinnovata versione della all-rouder bolognese
CORREDO ELETTRONICO RICCHISSIMO - I controlli che caratterizzano i 4 Riding Mode sono settabili a piacimento attraverso la nuova strumentazione TFT da 5" ; quest'ultima ha una grafica molto gradevole e schematica attraverso la quale è facilissimo variare anche il setup delle sospensioni semiattive, comandate dalla piattaforma inerziale a cinque assi. La dotazione di serie della versione "S" è davvero ricca: oltre alle "cornering lights" e al pacchetto "safety" completo, non manca il QuickShifter bidirezionale (ben più efficace di quello adottato sulla Monster e sulla SuperSport S) e la predisposizione per la Ducati App che permette di visualizzare e gestire dal proprio smartphone tutte le funzioni della strumentazione e tracciare i propri itinerari.
IN CONCLUSIONE - Il pacchetto è ricco assai ma ciò che più conta è che la nuova Multistrada non è più la sportiva travestita di un tempo: ora è più facile, più divertente e meno reattiva. Per una GT (quale è e vuole essere), sono tutti punti a favore. O no? Se poi volete andar forte potete sempre contare su un allungo impressionante e su una ciclistica che non tradisce mai. Solo la frenata ha un attacco morbido ma la leva si può strizzare con decisione: l'ABS cornering è pronto ad intervenire e lo fa con puntualità e dolcezza.
IL PREZZO? - Elevato: per mettersi in garage la "S" occorrono ben 20.390 Euro. L’analisi nel dettaglio della nuova Ducati Multistrada 1260 la trovate sul prossimo numero di InMoto, in edicola il 15 dicembre.
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