SuperSfida: Kawasaki Z650 Vs Suzuki SV 650 Vs Yamaha MT-07

SuperSfida: Kawasaki Z650 Vs Suzuki SV 650 Vs Yamaha MT-07

Piccole ma non troppo, il confronto tra 3 naked bicilindriche che si contendono la leadership nel segmento delle medie

Francesco Gulinelli

12.01.2018 09:31

KAWASAKI Z650

Anno di grazia 1972, nasce la prima Z, il successo è immediato, per la prima volta la stampa specializzata conia il termine “superbike” per omaggaire le grandi prestazioni di cui era capace. 2003 esce la seconda serie della Z1000: uno strappo netto col passato non tanto per la filosofia costruttiva, quanto per le linee che sono moderne, tese, spaventosamente aggressive, è lo stile Sugomi che decreta una nuova stagione di successi. Arriviamo ai giorni nostri, la lettera Z non identifica più un solo modello, ma una intera famiglia con la Z650 a fare da entry level. Le linee sono quelle delle sorelle più grandi: sguardo minaccioso, frontale basso, codino alto e filante, una piccola insomma che fa sognare, ma con una meccanica semplice, prestazioni alla portata di tutti e con un asso nella manica. Gli ingegneri infatti hanno deciso di operare un taglio netto con la precedente ER-6N, un taglio di venti chilogrammi che rendono la “zetina” amichevole fin dal primo impatto, facile da muovere e leggera da condurre nel traffico come fra le curve. Il merito spetta in primo luogo ai telaisti che hanno tolto tanto ferro evidentemente inutile da telaio e forcellone, è da questi due componenti che viene la gran parte del risparmio di peso, poi una cura a tutti i particolari per farla risultare amichevole, la moto è stretta, anche a costo di rinunciare ad un litro di capacità delle serbatoio, bassa per toccare a terra con facilità e morbida come erogazione qualche cavallo in meno, ma un pochino di coppia in più a regimi più bassi.

IL PREGIO L’acciaio sarà anche un materiale vile, ma se lo si sa lavorare a modo si possono ottenere ottimi risultati, il forcellone con il braccio destro a boomerang ad esempio è davvero una splendida realizzazione

IL DIFETTO Va bene invogliare i clienti ad acquistare anche gli accessori, ma il silenziatore ha un’aria veramente dimessa, il fondello è un po’ povero e la parte anteriore non schermata determina un contrasto cromatico poco piacevole

LA MOTO DELLA PROVA La moto in prova è un model year 2017 in colorazione Metallic Flat Raw Titanium / Metallic Spark Black, a luglio Kawasaki ha presentato le tre nuove colorazioni 2018 che potete trovare sul sito internet o nei concessionari

HORIZONTAL BACK-LINK La sospensione posteriore segue lo schema Horizontal Back-link, comune anche alle supersportive di famiglia, l’obiettivo è spostare il peso il più possibile in prossimità del baricentro, la cosiddetta centralizzazione delle masse

STRUMENTAZIONE Quadro strumenti cui non fa difetto la completezza di informazioni, ci sono anche l’indicatore di marcia ed il livello carburante, meno buono l’impatto estetico con opinabili finiture in finto carbonio e spie poco visibili. Anche la visibilità dei cristalli liquidi a dominante negativa non è il massimo, discorso che vale sia per il contagiri che per le informazioni secondarie molto comprese nella parte bassa del display. In generale migliore la visibilità notturna per via della buona retroilluminazione.

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