Panigale R contro Panigale R SBK

Panigale R contro Panigale R SBK
Abbiamo provato in anteprima la Ducati stradale e la moto di Giugliano. Ecco le differenze

Redazione - @InMoto_it

12.05.2015 ( Aggiornata il 12.05.2015 13:40 )

da Imola: Riccardo Piergentili IMOLA - Prime impressioni di guida della Panigale R e della Panigale R Superbike di Davide Giugliano. A Imola Motosprint ha realizzato la comparativa della 1000 supersportive  (BMW S1000 RR, Ducati 1299 Panigale S, Aprilia RSV4 Factory e Yamaha YZF-R1M) . Possiamo ora fare un confronto tra la Ducati S e la R. Per la prima volta nella storia delle Supersportive Ducati la versione R è meno aggressiva e più guidabile della versione S, che invece è molto maneggevole, al limite dell’eccessivo e caratterizzata da un motore molto aggressivo nella prima parte dell’accelerazione. La R invece è meno stancante perché ha un avantreno molto più preciso, è più stabile e si impenna meno. Inoltre il motore che è l’ultima versione del 1199 ha un’erogazione molto fluida quindi la moto accelera molto, ma non in maniera brusca rispetto alla S. Inoltre rispetto alle vecchie versione del motore 1199, quella della R attuale non ha più la brusca entrata in coppia a cavallo dei 7000 giri che caratterizzata le unità fino a ora vendute. La differenza principale tra le moto di serie e quella di Giugliano è che la moto da corsa avendo il serbatoio da 24 litri ha una posizione di guida radicalmente diversa. I manubri sono molto più lontano dal busto. Giugliano a Imola usa solo 4 marce e la configurazione dell’elettronica della moto da corsa permette di aprire il gas prima e con maggiore rapidità rispetto alla moto di serie, senza avere mai problemi di impennamento. Quindi per assurdo la moto da corsa è meno stancante di quella di serie. La moto da corsa ha un interasse maggiore rispetto a quella di serie e delle diverse quote ciclistiche. Tradotto, la moto da corsa entra molto più velocemente in curva ed è meno sottosterzante. Però risulta più lenta nei cambi di direzione e questo perché i piloti con questa taratura hanno un maggior feeling con i pneumatici. Di fatto, che acquista la moto di serie può godersi una maneggevolezza addirittura superiore a quella di una superbike.
Davide Giugliano a Imola.
La macrodifferenza tra la versione di serie q    quella da corsa si percepisce in frenata: sulla versione di serie si avverte un deciso trasferimento di carico sull’avantreno, che richiede molto impegno fisico al pilota in fase di staccata, mentre la moto da corsa sia per merito del maggior interasse sia per merito di una molla dell’ammortizzatore molto morbida ha un ridottissimo trasferimento di carico sull’avantreno. Per questi motivi con la moto da corsa è più semplice ritardare il punto di frenata e utilizzare il freno dietro. La difficoltà si ha in accelerazione, perché con la molla morbida la moto da corsa tende a muoversi molto, più di quella di serie.  Un pilota professionista non ci fa caso, un pilota “normale” si.

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